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Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

venerdì 6 luglio 2018

La solita misericordia a senso unico: nuovo maccartismo?


Da leggere dopo l'espulsione di Familia Christi (VEDERE QUI) dalla loro chiesa a Ferrara. Per capire l'attuale situazione all'interno della Chiesa compulsare  anche "IL MACCARTISMO NELLA CHIESA NEL REGNO DELLA MISERICORDIA. COME SCREDITARE I PERPLESSI…", sempre di Tosatti (anche QUI sulla situazione generale e QUI sui Francescani dell'Immacolata).

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da Stilum Curiae , 25-5-18

I vescovi misericordiosi sembrano tutti eguali, dall’Argentina al Belgio a Ferrara. A Bruxelles il neo-cardinale De Kesel con la complicità del cardinale Stella e la connivenza del Pontefice ha deciso la soppressione della Fraternità dei Santi Apostoli (creatura di mons. Léonard, ricca di vocazioni; e poi si lamentano che non ci sono preti). A Ferrara il neo-arcivescovo, il filo-migrantista Perego, ha deciso di disfare il lavoro compiuto dal predecessore, mons. Negri, avendo come bersaglio un gruppo, quello di Familia Christi, e sfuggendo alle domande dei laici vicini alla Familia Christi, come potete vedere qui.
Il problema è giunto anche alle orecchie dell’abate Faria.


“Sembra non ci sia pace per Familia Christi, la fraternità sacerdotale nata sulla scia della spiritualità di don Giuseppe Canovai e che celebra la Messa nella forma straordinaria del rito romano (non rifiutando la forma ordinaria, comunque).

Dopo essere stati a Roma, dove celebravano (ma forse lo fanno ancora) a Palazzo Altemps, ecco che la benevolenza di Monsignor Luigi Negri li fece approdare a Ferrara, nella parrocchia di Santa Maria in Vado. In effetti il segretario di Mons. Negri è anche membro di questa fraternità sacerdotale.

Ma ecco ora il loro allontanamento da quella parrocchia dal primo luglio.
Il Vescovo Gian Carlo Perego sostituirà la fraternità sacerdotale con qualcosa chiamato “unità pastorale”.
Ecco come La Nuova Ferrara, in questa occasione, descrive Familia Christi: “’Familia Christi’ è stata eletta circa tre anni fa e solo recentemente è stata trasformata in società di vita apostolica. Si ispira ad un modello di vita patriarcale, retto da un ordine ben preciso che tende sia a raggiungere il bene cristiano dei sacerdoti, sia quello della comunità nella quale operano attraverso la carità fraterna. Vestono il tradizionale abito lungo, hanno una papalina nera in testa e desiderano sentirsi ‘in famiglia’. I sacerdoti si ispirano alla chiesa tradizionale”.
Ora, è stata eretta, non eletta. Mi piace il punto dove si dice che si ispira d uno stile di vita patriarcale. E dove lo hanno letto? Ma soprattutto: che significa? Che è retto da un ordine ben preciso? Perché si conoscono ordini religiosi retti dal caos? Beh, forse oggi…L’abito lungo sarebbe la talare, non sono miss. Ma il meglio è alla fine: i sacerdoti si ispirano alla chiesa tradizionale. E gli altri a che si ispirano? Meglio non rispondere.
Abate Faria”.

Ma perché Familia Christi è nel mirino? Non si capisce. Pare che forse in passato abbiano accolto,in una casa fuori Roma un gruppo di ex novizj dei FFI, usciti prima del commissariamento dell’Ordine; e dopo che il Commissario avesse (secondo alcuni abusivamente) ingiunto agli Ordinarj diocesani di non accogliere in alcun modo, anche se giuridicamente erano usciti dai FFI prima del commissariamento. E poi il fatto che i membri della Familia Christi siano vagamente conservatori. “Non si può certo dire che siano lefebvriani, nemmeno alla lontana, – ci spiegano -al massimo mettono solo la berretta e le fibbie, e qualcuno celebra saltuariamente la Messa antica avvalendosi del Motu Proprio”. Ma sappiamo che bastano poche cose a far storcere il naso ai vescovi iper-moderni creati dalla nuova gestione Cei-Vaticano. Da Santa Maria in Vado sono stati spediti a un’altra chiesina periferica, non parrocchiale. Infischiandosene, come sono soliti fare i vescovi, dei sentimenti e dell’apprezzamento dei fedeli. Poi ci stupiamo se la gente non va più in chiesa…C’è chi racconta che prima che mons. Negri affidasse la parrocchia a Familia Christi in alcuni locali di pertinenza della Chiesa si tenevano le riunioni del Circolo Gramsci. Abitudine cessata con l’arrivo della Fraternità. Ma evidentemente con mons. Perego qualcuno ne ha approfittato per saldare i conti. Con misericordia, però…

7 commenti:

  1. Familia Christi non celebra "saltuariamente" la S. Messa di Sempre: essendo un istituto Ecclesia Dei celebra la propria Messa Conventuale/della Comunità secondo il Rito Romano antico tutti i giorni.
    La funzione riformata veniva celebrata in parrocchia ad usum della parte del popolo non avvezza alla messa antica.
    Ma grazie ai sacerdoti di FC, il Coetus Fidelium Summorum Pontificum, che è stato accolto dalla Fraternità FC con grande affetto, ha sempre potuto assistere alla S. Messa v.o. tutti i giorni che il Signore manda in terra. Inoltre nella Parrocchia si era creata una perfetta integrazione tra coloro che seguivano la S. Messa di Sempre e coloro che invece per abitudine partecipavano alla funzione riformata. In uno spirito di amore, di affetto, di collaborazione, rispetto reciproco, e preghiera comune che in nessun'altra parrocchia avevamo mai visto prima.
    Perego, pur di fermare questi pericolosi reazionari che annunciano il Vangelo "tout court", senza edulcorazioni ed orizzontalizzazioni e senza preferenza di persone (perfino gli italiani non migranti potevano trovare un confessore ad ogni ora del giorno, una parola buona, un consiglio, un aouto ed anche una "pacca sulla spalla"), li ha messi sotto accusa (di cosa, vivaddio? mica lo ha detto!), mandando una improbabile "visita pastorale"... col chiaro intento di metterli indifficoltà. Nel contempo, da alcuni esponenti del clero vicino al vescovo, venivano messe in giro voci a dir poco calunniose e/o diffamatorie nei confronti della Fraternità sacerdotale ("Calunniate calunniate, qualcosa resterà …").
    Non corrisponde al vero che siano stati mandati in una chiesina periferica: hanno solo il diritto di celebrare la loro Messa comunitaria nella Chiesa di S. Chiara (una messa: ma i sacerdoti sono sei … ).
    Si potrebbe scrivere un Romanzo, ma sarebbe un horror ...

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  2. Solito metodo sovversivo che ormai si ripete da mezzo secolo, inventato dai seguaci del CVII che non hanno nessuna possibilità di avere ragione se non l' eliminazione fisica dei cosiddetti 'tradizionalisti' che non possono accettare il rifiuto del Vangelo ( quello vero non quello socio-politico e demagogico !). Hanno imparato bene i metodi comunisti e hitleriani.

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  3. La papalina, o meglio, lo zucchetto, serviva un tempo a tutti i chierici per coprire la tonsura. Ora che la tonsura è stata abolita, rimane come segno di distinzione per i prelati, ma, di per sé non avrebbe senso. Chi continuasse a portarla, ostenterebbe solo un vacuo conservatorismo.

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  4. "Ci possono essere e ci sono stati svariati casi in cui incomprensioni, incompatibilità ambientali, etc. rendono salutare un cambio d’aria e il passaggio da un seminario all’altro senza che per questo si arrivi all’ordinazione sacerdotale di persone inadatte. Ma ci sono stati pure tanti esempi, anche in tempi recentissimi, di diocesi e di seminari divenuti ricettacolo di ogni fuggiasco allontanato dal seminario della sua diocesi d’origine. Una delle motivazioni usate più di frequente negli ultimi anni per chiedere accoglienza è stata quella di non essere sufficientemente compresi o di essere discriminati perché si voleva portare la veste talare e magari imparare a celebrare in rito antico. Mentre in realtà i problemi erano di tutt’altra natura, come ha purtroppo dimostrato il caso di Albenga. "

    http://www.lastampa.it/2018/07/05/vaticaninsider/le-nozze-gay-dellex-parroco-e-il-problema-dei-seminaristi-vaganti-4UerYmi4Rp0yln77AStDvK/pagina.html

    ARTICOLO VERGOGNOSO E INFAMANTE!!

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  5. si, corre voce, che gli ex frequentatori della parrocchia, che prima avevano anche l'amministrazione finanziaria della stessa, e che non hanno più partecipato alla vita nonostante sono stati invitati con grande umiltà da Familiaa Christi, hanno fatto di tutto per cacciare Familia Christi, hanno scritto al papa, hanno raccolto firme etc. e infine hanno allacciato rapporti intimi con lo stesso neoarcivescovo che gli ha dato persino il suo cellulare e li riceve sempre! Il neoarcivescovo, che non riceve nessuno dei ben 800 firmatari della petizione, che quasi quotidianamente pubblicano lettere aperte sui quotidiani per chiedere spiegazioni. Il neoarcivescovo, che contrariando la volontà dei fedeli che danno l'8xmille per pagare lo stipendio a Familia Christi, non da lo stipendio a tre di loro e non gli dice nemmeno dove devono andare a settembre, dato che possono stare dove si trovano ora, come abitazione e come chiesa, solo fino ad agosto!!! Altro che trasferimentooo!!!

    il Comitato pro Famili Christi

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La Redazione