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Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

venerdì 4 maggio 2018

Le "creazioni" terrificanti e blasfeme dei nuovi vescovi.Se non sono "strani" al Vaticano non piacciono?

"Elaborazione" blasfema a danno della venerata statua del Sacro Cuore di Gesù opus del "famoso" artista  Hermann Glettler di Graz, nuovo vescovo di Innsbruck ( QUI ) (v.altre foto sotto).  
Wikipedia informa che Mons. Hermann Glettler è originario di Übelbach. Nell'estate del 1983 nel sud della Francia, entrò in contatto con la comunità Emmanuel ( inserita nella galassia dei movimenti carismatici) e grazie all'inserimento in quella Comunità si è sviluppato il suo desiderio di diventare sacerdote. 
Hermann Glettler  ha studiato teologia e storia dell'arte a Graz  trascorrendo inoltre due anni  in Germania  per completare gli studi.
Il 23 giugno 1991 è stato ordinato sacerdote per la diocesi di Graz-
Seckau. (Diocesi a tutti nota per le posizioni iper/progressiste/moderniste che hanno creato un vuoto incolmabile di fedeli N.d.R.)
Nel 1997 è diventato parroco nella parrocchia di Sant'Andrea di Graz. Il suo sacerdozio è fortemente influenzato dalla missione. Inoltre, è diventato famoso come artista. (Siamo davvero rimasti senza parole!!! ...
E' insopportabile vedere questa profanazione blasfema contro un'immagine sacra e di culto. Quel che sconcerta di più se è stata autorizzata da un sacerdote cattolico (2014) ora vescovo!
Siamo alla frutta! 
Questi consacrati rendono ridicola la chiesa allontando con le loro "creazioni blasfeme" spacciate per "istallazioni d'arte" tante buone anime dalla pratica religiosa. 
E' facile intuire di chi fanno il gioco...
Questa è la "spiegazione" dell'istallazione d'arte del Dott.Hermann Glettler, Wounded Light, 2014 Votivkirche, Vienna, Austria, 2014 
Curated by David Rastas 
Corpo e sessualità 
Settantadue luci sono fissate con filo attorno alla statua del Sacro Cuore in quello che sembra essere un interrogatorio della scultura. Ciascuna delle lampade è puntata verso la figura e la luce fa sì che delle partic specifiche del corpo si illuminino. 
Il numero settantadue ha il significato sia del vecchio che del nuovo testamento. 
Il numero di anziani designati dal Signore per assistere Mosè era di settantadue e questo era il numero di discepoli che Gesù mandò ad evangelizzare come insegna il Vangelo di San Luca. 
Alla luce dei settantadue, si potrebbe dire che ognuna delle lampade di Wounded Light rappresenta quelle designate per avvicinare a Dio le persone. ( Fonte: QUI

Alla base di queste elucubrazioni c'è sempre l'orgoglio iper umano di voler dimostrare qualcosa, di voler cambiare qualcosa, di voler dissacrare, di voler violentare e umiliare l'oggetto di culto che, ricordiamolo, era stato benedetto con rituale specifico.  
E' tanto difficile per codesti signori piegare le ginocchia davanti al Tabernacolo e davanti la statua del Sacro Cuore per pregare: come hanno fatto, con fruttuosa e devota umiltà,  tante persone, di ogni estrazione sociale, nel corso dei secoli?


Sappiamo però che ci sono tanti altri Consacrati veramente santi che fanno tanto bene al popolo di Dio in umiltà e discrezione, lontani dai riflettori e dai mass media osannanti.
Nostro compito è di pregare incessamente affinchè il Signore doni presto alla Sua Chiesa nuove sante vocazioni al Sacerdozio e alla vita religiosa.
AC

Foto 3 Riguardo all'immagine in cui il predetto prete, ora Vescovo, appare con la casacca in plastica trasparente, pur'essa è un'altra "opera d'arte" (si fa per dire). Si tratta di una "casula in PVC", confezionata da un "artista" nel 2004 ed indossata sempre dallo stesso prete, oggi Vescovo, nello stesso anno 2004. Peraltro, l'opera oggi è in copertina sul catalogo d'arte 2018 del museo benedettino di Admont. Le opere di questo prete, ora Vescovo, sono esposte in questo museo, in quanto donate da lui alla diocesi di Graz nel 2015 e da questa poi conservate nel citato Museo nella sezione "Arte e fede". (Fonte: QUI )

Un'altra "creazione artistica" di Mons.Hermann Glettler quando era parroco a S.Andrā a Graz