Digitando su un qualsiasi "motore di ricerca" Pfarrkirche Heilig Kreuz altar si possono vedere tanti, troppi raccapriccinanti esempi di "presbiteri" e di "altari" in località diverse della Germania.
La
distruzione dei presbiteri e la ridicolizzazione dei nuovi spazi
celebrativi (altari compresi) fanno parte del tristissimo primato tedesco
di sfascio liturgico, devozionale e culturale conseguente al Concilio Vaticano II.
L'arte e la cultura cattolica tedesca, che ha prodotto immensi capolavori di arte e di architettura sacra, nel corso della storia "moderna" ha dapprima subìto la diabolica e feroce iconoclastia protestante; poi le devastazioni prima e dopo la caduta del Terzo Reich ed infine la radicalizzazione ridicolmente interpretativa del Concilio Vaticano II.
Nel giro di pochi anni è stata scientemente distrutta ogni forma di cultura e di devozione cattolica in quasi tutto il suolo tedesco.
Umanamente tutto questo "orrore liturgico/devozionale/culturale" non è sanabile così come non si riesce ad arginare la crescente fuga di fedeli cattolici da una chiesa dittatorialmente iper-progressista che rasenta spesso il ridicolo e il blasfemo.
L'arte e la cultura cattolica tedesca, che ha prodotto immensi capolavori di arte e di architettura sacra, nel corso della storia "moderna" ha dapprima subìto la diabolica e feroce iconoclastia protestante; poi le devastazioni prima e dopo la caduta del Terzo Reich ed infine la radicalizzazione ridicolmente interpretativa del Concilio Vaticano II.
Nel giro di pochi anni è stata scientemente distrutta ogni forma di cultura e di devozione cattolica in quasi tutto il suolo tedesco.
Umanamente tutto questo "orrore liturgico/devozionale/culturale" non è sanabile così come non si riesce ad arginare la crescente fuga di fedeli cattolici da una chiesa dittatorialmente iper-progressista che rasenta spesso il ridicolo e il blasfemo.
Oggi l'attenzione è concentrata sul presbiterio rinnovato della Chiesa Parrocchiale della Santa Croce di Zweibrücken (in Renania-Palatinato): vi sembra un altare cattolico questo?
Con
un capro? ...
E' vero che tentano di giustificarlo dicendo che si
tratta dell'Agnello dell'Apocalisse ... ma ... l'immagine è fin troppo
eloquente ...
Nel sito della Parrocchia ( link sotto) apprendiamo che Altare e l'Ambone sono stati l'ultimo lavoro del domenicano P. Burghildis Roth di Landstuhl (1932-1987) che ne ha disegnato e creato i modelli. La fusione è avvenuta nella fonderia di metalli Becker a Pirmasens.
L'altare è di forma quadrata ed ha quattro superfici nelle quali sono raffigurati alcune tematiche tratte dal libro dell'Apocalisse di San Giovanni Apostolo.
Sul lato nord vediamo le persone in grande tribolazione con il volto e mani allineati con Gesù che è rappresentato da un "occhio coronato" (durch einen gekrönten Auge dargestellt).
Davanti l'altare (v.foto) Cristo è simboleggiato dall'Agnello che troneggia sopra le diciassette zone che simboleggiano gli altrettanti quartieri della parrocchia dopo la sua ristrutturazione.
Il lato sud mostra un torchio con dell'uva pensata come segno del giudizio di tutti i popoli.
Il lato ovest infine l'adorazione del santo dei santi all'apertura del settimo sigillo sotto un fulmine.
Gli animali in catene sono riconducibili all'Apocalisse e simboleggiano la furia bellica che distrusse anche la vecchia chiesa di Santa Croce (la grande nuvola di fuoco simboleggia la distruzione!).
Dalla devastazione tuttavia rinascono i segni della vita: le rose fiorite e, soprattutto il libro aperto dell'Apocalisse di Giovanni. ("Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il primo cielo e la prima terra erano passati")
La storia della chiesa parrocchiale della Santa Croce
La prima chiesa della Santa Croce del 1879 fu una costruzione neogotica a forma di croce con un campanile.
Ma nella notte di bombardamento del 14 marzo 1945, fu distrutta tranne che per le mura esterne.
Ma nella notte di bombardamento del 14 marzo 1945, fu distrutta tranne che per le mura esterne.
La ricostruzione negli anni 1949/50 ebbe luogo secondo i piani dell'architetto di Würzburg Prof. Albert Boßlet sulle vecchie fondamenta.
La costruzione della Gutenbergstraße fu ampliata di 16 metri.
Il 17 settembre 1950 fu inaugurata la nuova chiesa di Santa Croce.
La costruzione della Gutenbergstraße fu ampliata di 16 metri.
Il 17 settembre 1950 fu inaugurata la nuova chiesa di Santa Croce.
Nel 1959 fu aggiunto il campanile con un ottimo concerto di campane ( QUI )
Gli anni che vanno dal 1987 al 1988 videro una profonda trasformazione dell'interno secondo le linee guida del Concilio Vaticano II (sic!).
Gli altari laterali, la balaustra della comunione e il pulpito furono rimossi.
Il presbiterio fu esteso alla comunità e vi fu collocato nel mezzo il nuovo altare.
L'ambulacro della chiesa prebellica fu aperto e incluso nella chiesa.
La chiesa ha avuto anche delle nuove vetrate e finalmente nel 1995 è stato collocato un nuovo organo opus della storica Ditta austriaca Rieger , famosa in tutto il mondo, con 3 manuali, 3003 canne, 44 registri reali e 33 canne di facciata in armonia con il colore delle vetrate.
Gli anni che vanno dal 1987 al 1988 videro una profonda trasformazione dell'interno secondo le linee guida del Concilio Vaticano II (sic!).
Gli altari laterali, la balaustra della comunione e il pulpito furono rimossi.
Il presbiterio fu esteso alla comunità e vi fu collocato nel mezzo il nuovo altare.
L'ambulacro della chiesa prebellica fu aperto e incluso nella chiesa.
La chiesa ha avuto anche delle nuove vetrate e finalmente nel 1995 è stato collocato un nuovo organo opus della storica Ditta austriaca Rieger , famosa in tutto il mondo, con 3 manuali, 3003 canne, 44 registri reali e 33 canne di facciata in armonia con il colore delle vetrate.
La storia della parrocchia e le foto sono state prese dal sito della Parrocchia della Santa Croce QUI
E' vero: non è affatto l'Agnello, è il caprone satanico.
RispondiEliminaL'agnello non ha le corna! E' la rappresentazione di Baphomet!
Eliminahttps://it.wikipedia.org/wiki/Bafometto
Quell'orrendo paliotto paganeggiante frutto di delirante fantasia teutonica può andar bene solo per un altare per i sacrifici dei Druidi celtici. Siamo ai limiti del blasfemo. L'iconografia di quella 'chiesa' è contorta e criptica e, guarda caso, vorrebbe applicare la riforma liturgica del CVII che ha condannato quella millenaria che era didattica e chiara.
RispondiEliminaE' il capro espiatorio
RispondiEliminaOrrore! Che ribrezzo, e che sfacelo...nessuno di chi dovrebbe controllare controlla, e nessuno che dovrebbe intervenire interviene! San Michele Arcangelo, Principe delle milizie Celesti, liberaci dal male. Amen
RispondiEliminaLa religione cattolica è finita il 28 ottobre 1958.
RispondiEliminaConcordo. CVII=FINE CATTOLICESIMO
EliminaMi sa che è vero.
EliminaRappresentazione da feste bacchiche con satiri e capri. La Chiesa, non più cristiana e cattolica, dedita alle sperimentazioni alla Ravasi, dopo duemila anni rinnega Cristo in nome del quale ha combattuto e sofferto per liberare il mondo dal paganesimo. Quel capro è un insulto al mistico Agnello, sacrificatosi per la salvezza dell'uomo.
RispondiEliminaMa Basta, oramai è finita. Sono tutti atei, questi hanno ormai raggiunto il punto di non ritorno.
RispondiEliminail caprone raffigurato non è il capro espiatorio! È il diavolo!
RispondiEliminaMatteo 24:15-16 «Quando dunque vedrete l’abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge faccia attenzione!), allora quelli che saranno nella Giudea fuggano ai monti;
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