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venerdì 16 settembre 2016

Amoris laetitia: i Vescovi dell'Alberta fuori dal coro

Offriamo ai nostri lettori la traduzione di un articolo di LifeSiteNews che arreca la buona notizia che esistono ancora dei Vescovi cattolici coraggiosi, che umilmente diffondono il Vangelo come lo hanno ricevuto. Se da un lato ci rallegriamo per questo fatto, dall'altro non manca l'amarezza nel constatare che, dopo Amoris laetitia, il caos regna sovrano, e che tutti dicono tutto e il contrario di tutto.
Al di là dei possibili errori contenuti nell'ultima Esortazione, nascondere una bomba a orologeria in quella che LifeSiteNews chiama infame nota ("infamous footnote", la 351, al § 305), ha prodotto un caos che i fedeli non si meritano. Che l'Immacolata ci aiuti!

AMM


S. Ecc.za Rev.ma Mons. Richard Smith
EDMONTON, Alberta, 15 Settembre 2016 (LifeSiteNews) - La Chiesa cattolica non ha cambiato la sua pratica verso divorziati e risposati civilmente, nonostante quello che i fedeli possono essere stati indotti a credere attraverso i media o altre fonti; così si sono espressi i vescovi  della provincia dell'Alberta e del Territori del Nord Ovest, nelle linee guida pastorali pubblicate Il 14 settembre 2016.

Si tratta di "un errore" concludere che i cattolici divorziati e risposati civilmente possono ricevere la Santa Comunione "se semplicemente hanno avuto una conversazione con un prete"; così affermano le linee guida, sottoscritte dai sei vescovi responsabili per oltre 1.000.000 di cattolici in cinque diocesi.

Il documento di 10 pagine ha lo scopo di "rispondere all'invito rivolto da Papa Francesco, nella sua Esortazione Apostolica Amoris Laetitia, ad aiutare in particolare i sacerdoti nel loro compito di accompagnare quei cattolici che, divorziati risposati, non hanno ottenuto un decreto di nullità"; si è espresso in questi termini un  comunicato da S. Ecc.za Mons. Richard Smith, Arcivescovo di Edmonton e presidente dei vescovi dell'Alberta e dei Territori del Nord Ovest.

Nel capitolo 8º di Amoris Laetitia, il Santo Padre indica chiaramente che i pastori della Chiesa devono accompagnare divorziati risposati con un "discernimento pieno di amore misericordioso, che è sempre pronto a comprendere, perdonare, accompagnare, infondere speranza e, soprattutto, integrare".

La lettera dei Vescovi dell'Alberta è molto importante soprattutto perché non menziona la nota infame ("infamous footnote") 351, al § 305 di Amoris laetitia, in cui il Papa afferma che "in alcuni casi," questa integrazione dei cattolici "divorziati e risposati civilmente può includere l'aiuto dei sacramenti".

La lettera dei vescovi Alberta si mostra anche in netto contrasto con la direttive dei vescovi della regione pastorale di Buenos Aires in Argentina chiamato "Criteri di base per l'applicazione del capitolo 8 di Amoris Laetitia".

Il documento argentino afferma che in "circostanze complesse", quando la coppia risposati non può "ottenere una dichiarazione di nullità", i preti possono comunque andare avanti per concedere loro l'accesso alla Santa Comunione.

Come riportato in LifeSiteNews, Papa Francesco ha inviato una lettera ai vescovi argentini confermando che "non c'è altra interpretazione" della sua esortazione circa questo punto.
Pur di fronte alla sparizione della lettera dai media, Radio Vaticana ha confermato che la lettera del papa è autentica.

Tuttavia, gli esperti in teologia e i canonisti hanno insistito sul fatto che Amoris Laetitia non può, e realmente non lo ha fatto, cambiare la prassi tradizionale di non ammettere alla Comunione i divorziati risposati.

Le linee guida dei Vescovi dell'Alberta riaffermano che i pastori devono sempre indirizzare le coppie di divorziati risposati civilmente, che cercano la riconciliazione con la Chiesa, al "nostro Tribunale matrimoniale interdiocesano per un'indagine sul loro caso".

I pastori devono anche aiutare le coppie a compiere un "esame di coscienza", secondo gli insegnamenti della Chiesa, che potrebbe richiedere un "considerevole" spazio di tempo e molti incontri, durante i quali il parroco deve cercare "dolcemente e progressivamente di condurli per gradi ad una comprensione della loro situazione".

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