Ravenna. Dal 1 al 5 giugno scorsi presso la fraternità San Damiano, che si avvale della guida spirituale di Don Claudio Ciccillo, sette Monaci Tibetani hanno "creato" un Mandala Per La pace.
Ci hanno colpito alcune foto, con relativo filmato, della celebrazione eucaristica delle 17,30 di sabato 4 giugno in chiesa
(foto1 ) dove i monaci tibetani hanno preso posto attivo in presbiterio attorno
all’altare cantando e
pregando.
Per questo va il nostro sincero ringraziamento a don Claudio che si auto-definisce «un prete sulla soglia».
In un articolo che un quotidiano locale gli ha dedicato si legge " è stato amico di Don Gallo, ha seguito l'interpretazione del Vangelo mostratagli da Tonino Bello e ha conosciuto Madre Teresa".
pregando.
Altre foto ci mostrano l'intervento del capo- gruppo buddista davanti all'altare ( foto 3 e 4).
Che dire della stola violacea indossata dal Sacerdote? Eppure essendo la Messa pre-festiva della X domenica del T.O. il colore sarebbe dovuto esser verde così come don Claudio avrebbe dovuto indossare sopra la stola anche una casula o una pianeta...
Durante un lungo canto dei monaci buddisti il Sacerdote e alcuni fedeli che tenevano le mani ben giunte ci han fatto ricordare una simpatica battuta papale di tre anni fa: “ti si sono incollate le mani?”
Il parroco/organizzatore dell'evento è un Sacerdote particolarmente impegnato nel "sociale" soprattutto nel Ceis, che si occupa con generosità del recupero dei ragazzi tossicodipendenti.
Coloro
che fanno volontariato per le strade , spesso a rischio della propria
vita, per strappare i ragazzi dall’inferno della tossicodipendenza sono
degli “eroi” senza se e senza ma.Che dire della stola violacea indossata dal Sacerdote? Eppure essendo la Messa pre-festiva della X domenica del T.O. il colore sarebbe dovuto esser verde così come don Claudio avrebbe dovuto indossare sopra la stola anche una casula o una pianeta...
Durante un lungo canto dei monaci buddisti il Sacerdote e alcuni fedeli che tenevano le mani ben giunte ci han fatto ricordare una simpatica battuta papale di tre anni fa: “ti si sono incollate le mani?”
Il parroco/organizzatore dell'evento è un Sacerdote particolarmente impegnato nel "sociale" soprattutto nel Ceis, che si occupa con generosità del recupero dei ragazzi tossicodipendenti.
Per questo va il nostro sincero ringraziamento a don Claudio che si auto-definisce «un prete sulla soglia».
In un articolo che un quotidiano locale gli ha dedicato si legge " è stato amico di Don Gallo, ha seguito l'interpretazione del Vangelo mostratagli da Tonino Bello e ha conosciuto Madre Teresa".
Si nota infatti subito lo stile celebativo da protagonista di don Claudio: unico attore-regista-sceneggiatore, perfetto show-man che porge munificamente il microfono alle diverse comparse, monaci tibetani compresi, in presbiterio.
Sorge a questo punto una spontanea domanda: un Sacerdote, lodevolmente impegnato ogni giorno per far uscire i giovani dal mortale tunnel della droga, non si pone il grave interrogativo di coscienza che quella celebrazione "catto-buddista" oltre che offendere la Maestà Divina contribuisce all' "assopimento" del gregge che il Signore gli ha affidato con il rischio di farlo finire nella trappola diabolica delle religioni-tutte-uguali perversa anticamera dell'indifferentismo religioso?
"E' il Regno di Dio che
viene realizzato in terra, nell'unione di tutte le religioni, nel
dialogo fraterno, per realizzare «la giustizia e la pace», la pace secondo il mondo non secondo Gesu' Cristo. Un regno intramondano, un'utopia a sfondo deistico."
Anche in questo caso ci chiediamo: chi sono stati i professori in Seminario di don Claudio?
AC
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