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lunedì 13 ottobre 2014

Sinodo - Presidente Vescovi Polacchi "La relazione di Erdo è contro San Giovanni Paolo II e contro il matrimonio"



Critiche alla relazione Erdo dal presidente dei vescovi polacchi
L'arcivescovo Stanisław Gądecki alla Radio Vaticana: «Il nostro scopo pastorale principale è sostenere la famiglia, non colpirla esponendo le situazioni difficili»
da Vatican Insider del 13.10.2014

La «relatio post disceptationem», e cioè il punto sulla prima settimana dei lavori del Sinodo dei vescovi sulla famiglia, presentato dal cardinale ungherese Péter Erdő, rappresenta l'«allontanamento dall'insegnamento di Giovanni Paolo II e il frutto delle influenze dell'ideologia antimatrimoniale». Cosi la vede mons. Stanisław Gądecki, presidente dell'episcopato polacco.
L'arcivescovo di Poznań, uno dei quattro padri sinodali polacchi – insieme ai cardinali Zygmunt Grocholewski e Stanislaw Ryłko e all'arvivescovo Zygmunt Zimowski, che ne fanno parte come rappresentanti della Curia romana – ha condiviso le sue impressioni con la sezione polacca della Radio Vaticana.
«Non ha esitato di dire – così si esprime l'emittente – che con questo documento ci si allontana dall'insegnamento di Giovanni Paolo II e perfino che in esso si vedono le tracce dell'ideologia antimatrimoniale». Secondo l'arcivescovo Gądecki, la relazione dimostra che non c'è una chiara visione dello scopo del Sinodo stesso.
«Il nostro scopo pastorale principale è sostenere la famiglia, non colpirla esponendo le situazioni difficili, che esistono, però non costituiscono il nucleo centrale della famiglia e non cancellano la necessità di sostenere le famiglie buone, normali, comuni, che lottano forse non per la sopravvivenza bensì per la fedeltà», ha dichiarato il prelato polacco. A suo parere parlando del matrimonio e della famiglia si sono usati certi criteri che suscitano il dubbio.
«Per esempio il criterio della gradualità. Ma si può veramente trattare il concubinato come gradualità e una via per la santificazione? Durante il dibattito odierno si è sollevato il fatto che la dottrina esposta nel documento ha del tutto omesso il tema del peccato. Come se avesse vinto la visione mondana e tutto fosse imperfezione che porta alla perfezione... Si e anche notato non tanto quello che il documento dice, ma quello che non dice. In pratica esso si esprime sulle eccezioni, mentre qui c'è anche bisogno di esporre la verità. Inoltre i paragrafi che riguardano l'affidamento dei bambini alle coppie dello stesso sesso sono formulate come se vi fosse l'approvazione di una tale situazione. Anche questo costituisce una mancanza del testo che invece di spronare alla fedeltà, al valore della famiglia, sembra accettare tutto cosi com'è. Si ha anche l'impressione che fino ad oggi l'insegnamento della Chiesa fosse senza misericordia, mentre ora comincerà l'insegnamento della misericordia», ha detto l'arcivescovo di Poznań.