Post in evidenza

Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

lunedì 29 settembre 2014

L'antipapismo di Antonio Socci: la mossa disperata di un cattolico conciliare



E' probabilmente una deformazione tutta moderna quella di chi sostiene, nei fatti più che nelle dottrine, l'assoluta indefettibilità dei Sommi Pontefici, nelle interviste ai quotidiani come nel sostegno politico a questo o quel paese in guerra, nei commissariamenti degli ordini religiosi fino ai siluramenti dei cardinali di Curia... Tutto è giusto, tutto è santo, tutto è indiscutibilmente la scelta migliore possibile...
Ovviamente questo atteggiamento "culturale", anche i cortigiani infatti, sia pur in tono minore, possono fare cultura, non ha nulla a che vedere nè con il Dogma dell'infallibilità, nè con il Cattolicesimo tout court.  
Eppure... Così stanno purtroppo le cose in molte teste di persone, magari ottime,  specialmente in Italia. Si tratta quasi sempre di articolisti od ecclesiastici considerati conservatori, benpensanti, poco avvezzi ad usare la ragione, che pure hanno in abbondanza, ma assai abili nell'arte oratoria dell'arrampicata...
Il "normalismo" però, quando supera i limiti umani della resistenza, espone talvolta a rischi preoccupanti.
Già in passato, ad esempio, mi sono soffermato a riflettere sui legami, apparentemente incomprensibili, fra normalismo e sedevacantismo. Questi due orientamenti, in un certo senso opposti, derivano tuttavia entrambi da quella convinzione, completamente infondata, dell'assoluta indefettibilità pontificia, in ogni manifestazione pubblica o privata della persona Papa.
I primi, in altre parole, si arrampicano sui vetri all'inverosimile per tentare di far quadrare sempre il cerchio: ogni dichiarazione, ogni starnuto, ogni pillola di Misericordina elargita, che so, a padre Manelli..., è sempre in continuità con i predecessori, con la Tradizione, con la Chiesa di sempre...
I secondi invece, convintissimi comunque anch'essi dell'assoluta indefettibilità, ma constatando, per il principio di identità e non contraddizione,  l'impossibilità concreta di conciliare determinate posizioni con la Dottrina, decidono  semplicemente che il Papa non c'è e la Sede è vacante. 
Il mio ragionamento è ovviamente estremamente sintetizzato: non è questo del resto l'argomento principale che voglio affrontare in questo articolo. 
E dove voglio allora arrivare? Ecco subito il nocciolo.
Oggi lo scenario sembra arricchirsi di una nuova posizione intermedia: con l'uscita infatti del nuovo volume di Antonio Socci "Non è Francesco" si affaccia una tendenza, sempre comunque figlia dell'indefettibilità papale assoluta, che potremmo definire "antipapismo".
In cosa consiste nella sua essenza? L'elezione di Papa Francesco sarebbe nulla ma... ciò non porterebbe il Socci al sedevacantismo per il semplice motivo che il predecessore di Bergoglio è ancora in vita e quindi sarebbe lui il vero Sommo Pontefice.
A sostegno di questa tesi il Socci porta, almeno a quanto sembra prima di aver letto il libro, argomentazioni tutto sommato abbastanza inconsistenti: una supposta votazione in più, la talare bianca che Ratzinger continua ad indossare, qualche speculazione araldica sullo stemma del "Papa Emerito", qualche elucubrazione sulla formula utilizzata nella dichiarazione delle dimissioni... Un po' pochino anche per un giornalista non propriamente esperto in Diritto Canonico.
Il fenomeno Socci apre tuttavia una breccia, piuttosto inattesa ma indubbiamente reale, nel fronte del conciliarismo più o meno conservatore. Egli infatti non perde occasione di magnificare i gesti ed il Magistero di Giovanni Paolo II, il Papa di Assisi, dei polli scannati sugli altari, del bacio al Corano, dei "mea culpa" per le Crociate e l'Inquisizione. Non contesta minimamente i documenti del Concilio Vaticano II, ama la liturgia sciatta del nuovo Messale, segue le Apparizioni carismatiche di Medjougorje, incensa regolarmente la figura di don Giussani. Un cattolico conciliare dunque a tutti gli effetti.
Eppure... di fronte all'irruzione sulla scena vaticana del Vescovo di Roma Bergoglio... anche un ciellino conciliarista come Socci rimane sgomento. Lo scatto in avanti è troppo violento, troppo evidente il contrasto con i predecessori più immediati, troppo stridente la discontinuità del suo presunto Magistero.  
Ed ecco che il buon Socci, che, bisogna ammetterlo, è comunque una persona intellettualmente onesta, non ci si ritrova più e cerca disperatamente una via di fuga che possa farlo uscire dal dramma teologico dell'attuale situazione ecclesiale. Pensa che ti ripensa... il nostro scrittore non trova di meglio che rifugiarsi nell'anticamera di una sorta di neo-sedevacantismo conciliare.
Posizione francamente debole, anzi debolissima. Oggi, tanto per fare un esempio, Socci può infatti ancora più o meno sostenere che il vero Pontefice continuerebbe ad essere Benedetto XVI. Ma..., cosa succederebbe, facendo i debiti scongiuri, alla morte di Papa Ratzinger? 
E se, per continuare con le ipotesi tutt'altro che di scuola, il successore di Bergoglio riconoscesse il suo predecessore argentino e si impegnasse a proseguirne l'opera di smantellamento del Cattolicesimo?
Cosa farebbe Socci in tale situazione?
E se infine il medesimo Benedetto XVI, come ha abbondantemente dimostrato nei mesi scorsi, riconoscesse esplicitamente di non avere alcuna intenzione di opporsi alla potestà di Bergoglio e di non sentirsi depositario di alcun munus?
Le domande potrebbero continuare ancora a lungo. Occorre comunque, a conclusione di questo articolo,  ipotizzare almeno qualche risposta plausibile.
A mio parere non ci sono scappatoie di sorta se non quelle offerteci dalla sana Dottrina e dalla storia della Chiesa. In poche parole: ci sono sempre stati Papi ottimi, buoni, mediocri e pessimi.
Quelli negativi sono stati inflitti ai cristiani sicuramente a causa dei loro peccati.
I Pontefici pessimi lo sono stati non solo per motivi di vita morale ma anche, seppur in misura minore, per incertezze ed errori nel loro insegnamento magisteriale (Papi Vigilio, Liberio, Giovanni XXII ecc.)
I santi, come S. Atanasio o S. Caterina da Siena, in quelle circostanze non hanno quasi mai contestato la legittimità dell'elezione ma si sono semplicemente opposti agli errori e impegnati affinchè i medesimi Pontefici potessero riconoscerli e correggerli.
Perchè dunque oggi non dovrebbe essere così? Perchè oggi i Papi possono essere soltanto o tutti santi o non Papi? Un po' di buon senso allora, unito alla preghiera, ci sarà certamente di grande aiuto nella lettura di questi anni tribolati della storia ecclesiale contemporanea.

Marco BONGI

83 commenti:

  1. nononstante tutto STIMA GRANDIOSA per ANTONIO SOCCI.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Yes! An honest man if ever there was one!

      Elimina
  2. (...) L'elezione di Papa Francesco sarebbe nulla ma... ciò non porterebbe il Socci al sedevacantismo per il semplice motivo che il predecessore di Bergoglio è ancora in vita e quindi sarebbe lui il vero Sommo Pontefice. (...)

    Sono dei mesi che gli ambienti trad vanno avanti con questa menata. Radaelli che prima spara la teoria dell'invalidità e poi la ridimensiona, De Mattei che dice e non dice. E' uno spettacolo penoso. Tutti questi cattolici zelanti sembrano adolescenti incapaci di decidere da che parte stare. Almeno Socci ci prova! Malamente ma ci prova!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'elezione è valida fino a prova contraria... come pure le eresie di Bergoglio (quelle già provate a non smentite) che ne fanno
      un impostore.... di due talari bianche in San Pietro non se ne trova una buona.

      Mala tempora.

      Elimina
  3. saccio ka secci succia la soccia in siccia29 settembre 2014 alle ore 13:17

    E' buono questo articolo di Bongi. Per una volta ci ha preso.

    RispondiElimina
  4. Antonio Socci fa parte di quei cattolici italiani che stanno col piede in due scarpe a seconda di come tira il vento.
    Vizio italico del tradimento e della vigliaccheria. La chiamerei sindrome di Badoglio. Questi cattolici pur essendo maggioranza negli anni sessanta han preferito approvare tutto e tacere. Son stati loro la rovina della chiesa . In Italia riconosco un solo vescovo onesto, a parte il card. siri, mons. carli vescovo di segni che pur avendo avuto dubbi su alcuni documentio conciliari non dimeno non si è tirato indietro ma ha cercato di spiegarli alla luce della tradizione. Gli altri han fatto una sorda opposizione e vigliaccamente han taciuto. Socci è uno dei tanti epigoni. Farebbe bene dare una mano a papa Francesco che come tutti ha bisogno di rematori che l'aiutino. Chi non conosce la spiritualità dei gesuiti non può capire Papa Francesco...nella Compagnia è radicata la sua grandezza e umiltà.
    Un papa che decide e fa arrestare un losco e potente arcivescovo come Weselowski è un vero grande papa! Il resto solo parole al vento.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cioè sei per Siri, contro il concilio ma anche per papa Francesco... Scommetto che hai aderito alla repubblica di Salò, poi ti sei iscritto al Pci, hai militato nella Dc, sei stato craxiano, berlusconiano prodiano e adesso tifi Renzi...

      Elimina
    2. Anche Siri e tutti gli altri cardinali definibili "tradizionali" hanno grandissime responsabilità per questa deriva della Chiesa, Lefebvre è stato lasciato solo (o quasi) pur sapendo benissimo che stava semplicemente salvando ciò che la Chiesa aveva fatto e proclamato per 2 millenni....

      Elimina
  5. Socci ha messo u dubbio l'elezione di Bergoglio sul piano formale, perchè sul piano dottrinale a ampiamente superato il limite.
    E adesso attenzione al Sinodo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in dubbio e ha ampiamente.
      Scusare gli errori

      Elimina
  6. E' un momento di grande confusione, le menti pensanti (e Socci comunque lo è) si sforzano di fare luce in qualche modo. Certo, pensare di smontare un Papa con la storia della votazione rifatta... In chissà quanti conclavi sono avvenute cose ben peggiori.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tutte quisquilie per giustificare ovvero tentare di salvare il salvabile (che è davvero poco). O torniamo al LEX ORANDI=LEX CREDENDI oppure dovremo convivere col fatto che la Chiesa come l'abbiamo intesa fino a qualche decennio fa non esiste più. Il Sinodo prossimo venturo non è altro che l'ultimo, e neanche il più importante, tassello della demolizione della Chiesa di Roma....

      Elimina
    2. "in chissà quanti conclavi sono avvenute cose peggiori": questa affermazione è semplicemente INACCETTABILE. Nel merito e, soprattutto, nel metodo (buono per i regimi totalitari e per i processi sommari alle intenzioni, bastai sui "si dice", sui "chissà", sui "se" e sui "ma"). Abituiamoci a parlare basandoci su fatti, non su inutili e fuorvianti illazioni.

      Elimina
  7. Io giudicherei a libro letto.

    RispondiElimina
  8. Antonio Socci ha una certa ragione. Anche il Cardinale Raymond Leo Burke ha questionato il Magistero della Evangeliii Gaudium. C'e una vera discontinuita nell Magistero ordinario.
    E io ricordo che il Cardinal Siri non firmo il Breve Esame Critico,anche fu chiamato con insistenza a farlo perche
    c'era una Solenne Costituzione Apostolica: la Costituzione Missale Romanum ( 3 aprile 1969 ) firmato da Papa Paolo VI.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ad essere precisi, il Cardinale Burke mi risulta abbia direttamente escluso che si tratti di "Magistero"....: "parlando al network americano Ewtn, Burke rincarava la dose. Interpellato sulla esortazione Evangelii Gaudium, il cardinale diceva che quel documento “non può essere considerato insegnamento ufficiale della chiesa” (Matzuzzi,Il Foglio,18.12.2013)

      Elimina
  9. Siamo molti Antonio Socci !
    Questa perfidia di un Papa non si vedeva da secoli! Da secoli!

    RispondiElimina
  10. Socco conclude bene. Bongi giudica solamente.

    RispondiElimina
  11. Aspettiamo di leggere il libro prima di fare commenti sul nulla e sui se.....siccome è di più di 300 pagine, anche dopo averlo letto, meditiamoci su.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non c'è ancora il libro si commentano le anticipazioni. Che vengono diffuse apposta.

      Elimina
  12. Leggete "Il Foglio". C'era una papeletta di piu nelle votazione dell Conclave scorso e i Cardinali non hanno osservato le norme della Costituzione "Universi Dominici Gregis"... Sarebbe nullo il Conclave? Io come il beato Cardinale Newman se devo fare un "brindis" lo faro prima alla mia Coscienza e dopo al papa.

    RispondiElimina
  13. Il fatto è che il vero Papa è Francesco. Bergoglio altro non è che uno dei tanti figli di quel modus cogitandi di diretta derivazione conciliare. Per cui mi sembra oltremodo pretenzioso adombrare dubbi o giustificazioni tese a confutare la validità dell'elezione di Bergoglio. Piuttosto dovrebbe far riflettere il fatto del perché Ratzinger abbia dato le dimissioni invece di andare a fondo per l'opera di riassestamento della Chiesa verso la Tradizione bimillenaria. Mi sembra che dal concilio molti Papi e cardinali, passatemi il termine, abbiano peccato un po' di codardia e mancanza di polso. Già un grande come Siri non firmò il breve esame critico al novus ordo (causa di tutti i mali della Chiesa). Mi chiedo perché?? Perché Benedetto XVI si è dimesso? Forse era d'accordo anche lui a questo andazzo? Forse c'è interesse che la Chiesa si dissolva già da parte dei suoi membri? Caro Socci Bergoglio è il vero Papa. Piuttosto ci vorrebbe oggi un Sommo Pontefice che come prima vera e sostanziale riforma vieti in tutto l'Orbe cattolico il Novus Ordo. Ripartire dall'assunto fondamentale LEX CREDENDI=LEX ORANDI potrebbe far emergere i protestanti di fatto e rimettere sui giusti binari la Chiesa. In caso contrario si dissolverà....non vedo altre vie...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Francesco I è stato eletto validamente, poi a causa delle eresie manifeste e pertinaci di Padre Bergoglio è decaduto ed ora impedisce la sede. Questo è quanto. (A meno che non si dimostri che Padre Bergoglio e Francesco I sono due persone differenti o una sola affetta da sdoppiamento di personalità, in quel caso la decadenza dal papato avvererebbe non per eresia ma per incapacità).

      Deporre Bergoglio è ogni giorno più urgente.

      Elimina
    2. E come? Organizzando cortei di protesta? Facendo delle petizioni? Chiedendo un referendum? Sono davvero curioso di sapere come pensano di agire tutti quelli che vogliono, metaforicamente, la testa di Francesco. Specifico che io non sono un bergogliano (semmai sono un ratzingeriano) e Bergoglio mi lascia indifferente, ma il papa ora è lui e mi chiedo come lo si possa deporre.
      Riguardo a Socci, credo che stavolti sbagli: è vero che il libro non è ancora uscito, ma in parte il Foglio ha anticipato il contenuto, e una delle chicche sarebbe che Bergoglio è illegittimo perchè eletto con una quinta votazione (perchè la quarta era stata invalidata dalla non corrispondenza tra numero di schede e dei votanti), mentre invece ne sarebbero previste solo 4. Ma Socci bara, in realtà è obbligatorio che ogni giorno ci siano solo 4 votazioni SCRUTINATE (quelle il cui risultato è valido), ma visto che gli imprevisti tecnici sono sempre in agguato, non c'è limite in teoria alle votazioni quotidiane. Questa presunta rivelazione bomba di Socci la si smonta subito, basta leggersi il paragrafo 68 della Universi Dominici Gregis.
      Faccio poi notare che l'elezione di Bergoglio alla quinta votazione non è mica un segreto dell'ultima ora, si sapeva da subito (andate a recupere gli articoli web pubblicati allora) e mi viene da chiedere perchè Socci allora non ebbe nulla da ridire. Forse perchè non c'era nulla di sbagliato in quella elezione ma ora che lo considera un abusivo, si appiglia a tutto pur di dimostrarlo?
      Il problema principale di Socci è questo: è un gran testardo, e quando si convince di essere nel giusto, la sua testardaggine annebbia la sua capacità di giudizio.
      Francesco può piacere o meno, certo commette degli sbagli (per me, la prova se apprezzarlo o meno sarà il doppio sinodo) ma è regolarmente pontefice.

      Elimina
    3. "in caso contrario si dissolverà...non vedo altre vie": e questo sarebbe un parlare "cattolico"?! Gesù Cristo, IHS, avrebbe assicurato il contrario, cioè appunto che NON si "dissolverà....Conservare la FEDE, cari ragazzi!!

      Elimina
  14. Io penso che le norme vadano rispettate. Se si è fatta una votazione che non si poteva fare, o si trova un codicillo che permette di sanare il vulnus o si rivota e si annullano tutti gli atti di bergoglio. Una notte in più poteva cambiare le posizioni in conclave, non scherziamo. Se B. paga ruby la sostanza morale non cambia ma la punizione sì, basta un giorno per esser minorenni; come basta una scheda in più per cambiare il conclave. Se Socci dice il vero è meglio che si tiri fuori qualcosa che dica con certezza che l'elezione è valida. In caso contrario nuovo conclave con i medesimi elettori di allora. Piaccia o meno ai lefevriani

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se tutti i cardinali han riconosciuto il Papa e vi si sono sottomessi l'elezione è valida.

      Elimina
    2. Mi fido di lei, Pastorelli. Naturalmente sarà scritto da qualche parte e precisato che tale atto supera eventuali difetti formali nelle votazioni. E ovviamente speriamo che tutti i cardinali abbiano riconosciuto il papa e si siano sottomessi con atto solenne. Comunque non mi pare Socci sia così sprovveduto, qualcuno avrà detto qualcosa: qualcosa perlomeno di anomalo.

      Elimina
  15. A tutti questi dotti signori ricordo le parole di Papa Luciani : ""Io so che ci sono monsignori - dice - ed altri che criticano i discorsi che io faccio e i modi di essere e di fare il Papa ... Qualcuno ha poi definito l'attuale Papa "insignificante". Non è una scoperta. Io l'ho sempre saputo e nostro Signore prima di me. Posso essere una ciabatta rotta, ma è Dio che opera in me."
    Lo stesso potrebbe dire Papa Francesco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "E Dio che opera in me" Che superbia !
      Papa Giovanni Paolo I Luciani non l' ho ha detto mai. Diceva Preghate per questo povero Papa. E ancora "Umilta, Umilta e la Virtu che piu importa" Proprio il suo motto era HUMILITAS lo stesso di San Carlo Borromeo uno dei grandi
      della Riforma Cattolica dopo il Concilio di Trento. Che e dove
      la Chiesa dovra andare presto.

      Elimina
    2. E' una frase che è riportata nei "Fioretti di Papa Luciani", è stata attribuita a lui.

      Elimina
  16. Mah, intanto prima sarebbe bene leggere il libro. Certo, a chi come Bongi, considera la Chiesa irrimediabilmente "marcia" dal 1958 (e liquida un papato lungo e complesso come quello di GP II con Assisi - ero contrario alla sua frettolosa beatificazione e canonizzazione, ma mi sembra un giudizio decisamente ingiusto, GP II è stato anche molto altro) un "papa" come Bergoglio può anche fare comodo (senz'altro più che se fosse stato eletto Burke). Però, non bisogna dimenticare che nella storia della Chiesa ci sono stati anche gli antipapi, all'epoca spesso visti come legittimi pontefici. Nel 1958 il Concilio era visto come "roba del passato", come noi adesso vediamo gli antipapi. E potremmo sbagliarci...

    RispondiElimina
  17. Ma ce ne fossero di Socci! caro Bongi ogni tanto dai capocciate al muro; attenzione che il muro è di cemento e ferro.

    RispondiElimina
  18. Io non ci ho cultura grande come Socci ,De Mattei oppure sto Bongi ,ma ci voglio dire in caritate che bergolio è un pobre tranxsexualo pleno de problema ed è inutile perdere tempo a scrivere libri quando basterebbe pastikkone per testosterone.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un po di rispetto per Jorge Mario Bergoglio. Almeno e Vescovo.
      E non si e ancora dimostrato che non lo sia di Roma. E per tanto Papa. Io ancora ho fede nella Provvidenza.

      Elimina
    2. Un eretico è fuori dalla chiesa, indi non può essere nè papa nè vescovo e neppure diacono. Avere fede nella Provvidenza è fondamentale per capire che l'eretico va deposto prima possibile perchè la deriva sudamericana cessi e la Chiesa torni ad avere il Papa. I vescovi come Bergoglio conviene regalarli ai protestanti (che già sono amiconi).

      Elimina
    3. "bergolio è un pobre tranxsexualo pleno de problema ed è inutile perdere tempo a scrivere libri quando basterebbe pastikkone per testosterone."
      -----------
      Tra i commenti che ho letto, molti sono sgrammaticati, ma non so se per ignoranza reale della lingua italiana o per volontà di sembrar d'altra nazionalità.
      Questo che riporto è esilarante nella sua stupidità. Un pasticcone per testosterone non muterebbe la situazione psico-fisica del "tranxsexualo".
      La situazione della Chiesa è così grave che offre appigli per le congetture più contrastanti, ma nessuna è tale da poter affermar con certezza che Bergoglio non sia Papa.
      Bongi tenta una soluzione, Socci un'altra, i sedevacantisti un'altra e così via. Ricordiamoci di Dante e Bonifacio VIII: l'inferno lo aspetta - c'è un altro papa che pensa sia già arrivato e l'apostrofa ; il poeta scrive che nell'oltraggio di Anagni è Cristo ad "esser catto" nel vicario suo; nel paradiso S. Pietro tuona che usurpa in terra la sua sede.

      Elimina
    4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

      Elimina
    5. Io sarò adolescente indeciso, ma tu decisamente vecchio mentalmente. Prove inconfutabili che non sia papa? Per ora abbiamo il riconoscimento da parte di tutti i cardinali e quindi essi ne hanno accettato, ritenendola valida, l'elezione. Anche Ratzinger gli si è sottomesso.
      Ciò non significa che l'anomalia della situazione non debba esser analizzata, ma seriamente non con chiacchiericci da portinaie.

      Elimina
    6. Concordo con il sig. Pastorelli. E credo che i moderatori di questo blog dovrebbero tutelarne l'intuito cattolico. L'accusa di eresia non è così "semplice" come qualche ignorantone dimostra di considerarla....Chi ha soluzioni facili, e certezze basate sull'intuito e sull'epidermide, beh, farebbe meglio a tenersele per sé, e a mordersi prudentemente la lingua. Nessuno discute la facoltà di legittima critica ad atti e comportamenti discutibili del papa. Ma di qui a parlare a ruota libera, c ene passa. Preghiamo, e vediamo ciò che succede al Sinodo. E' e sarà un momento di verità.In tutti i sensi. Sia lodato Gesù Cristo!

      Elimina
  19. Caro Bongi, la storia e la sana dottrina ci dicono anche altro...
    ci sono stati papi ottimi, papi buoni, mediocri e pessimi, ma ci sono stati pure gli antipapi oltre ai papi e siccome è Lei che cita S. Caterina, certamente saprà che per Santa Caterina il vero papa era Urbano VI mentre chiamava antipapa Clemente VII,
    al contrario San Vincenzo Ferreri, (assieme a S. Colette e al Beato Pietro del Lussemburgo) chiamava antipapa (e caprone) il papa di Santa Caterina e papa l'antipapa della medesima.
    Ora certamente sia San Vincenzo che Santa Caterina sono Santi, ma certamente dei due uno fu papa e l'altro antipapa.... o se preferisce uno papa el'altro caprone???? oppure ci furono due papi contemporaneamente??? Vede come è poco fortunato il suo esempio?

    Se Lei intende quindi rifarsi agli insegnamenti della sana dottrina, del passato e dei santi che cita, lasci stare Socci e prenda in seria considerazione il fatto che sul soglio di Pietro siede un impostore (e non è che sia necessario che sia già accaduto, per essere vero sa?).

    Saluti.

    RispondiElimina
  20. Penso anch'io che stavolta Bongi abbia dato una forte testata al muro.
    Bravo Socci. La Verità va detta.
    E siamo appena all'inizio. Preghiamo per Bergoglio.

    RispondiElimina
  21. Stavolta è Marco Bongi a arrampicarsi sugli specchi abilmente sostenuto dalla FSSPX, di cui è scriba, che cerca l'abilitazione dal papa attuale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti infatti, "bravo Soccio" socio di Cl quella si la "vera chiesa" degli illuminati così come tutti i miovimenti vere e proprie sette akll'interno della Chiesa.

      Pretendono di eleggersi il loro papa, infatti gira voce che dovesse essere il loro Scola il futuro papa...invece è stato eletto Bergoglio... Ma guarda un po'.

      Altro che Bongi portavoce della FSSPX, quì abbiamo il Socio CL portavoce dell'eresia sedevacantista.

      Al Socio non gliene fraga niente dello scisma e delle consegiuenze gravissime che porterà, e nella Chiesa e nella società, l'importante è var valere le ragioni della proria casta, altro che Medioevo.

      Elimina
    2. Basta che l'amico di ieri alzi leggermente la voce contro il sedevacantismo de facto, ed ecco che diventa subito un venduto, un nemico della FSSPX, ecc. Così funziona la logica delle sètte.

      Elimina
  22. Scusate, ma solo un "idiota" può commentare un libro (di 290 pagine!!) che ancora deve uscire. Socci può avere torto o ragione, ma questo articolo è ridicolo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Così funziona l'ideologia, di cui la FFSPX è stracolma. Esce un libro e, prima ancora di averlo letto, lo si squalifica per le conseguenza a cui porterebbe, in quanto queste conseguenze sono contrarie al "magistero" della FSSPX. Quello di Bongi è un articolo che però può fare un gran bene, perché mette in luce l'atteggiamento prevenuto dei lefebvriani ed insegna a starne alla larga...

      Elimina
    2. senti belloccio delle ore 10.48, sei in grado di leggere la prefazione del libercolo Socci documentata nell'articolo uscito che di questo parla?

      E il titolo "non è Francesco" caro di che cosa tratta?

      Socci e CL (e come detto bene sopra) la casta del mancato loro papa Scola?

      Cosa c'entra la FSSPX in questo contesto?

      Socci l'ha fatta fuori del vasone e gli schizzi sono arrivati ovunque Cfr commenti come quei pro Socci e anti FSSPX che ho letto.

      Immancabile l'odio contro la Fraternità di qualunque argomento si tratti. Da questo si evince chi sono i nemici della chiesa, che pur di mantenere il potere decidono che Francesco non è papa come i sedevacantisti.

      Da non crederci!!!

      Socci dovrà rendere conto a Dio, anche se ritiene di essere figlio prediletto della gospa.... e con questo mi pare d'aver detto tutto.

      Ma in fondo non è nemmeno tutto, perchè il Socci evidentemente non ha letto i messaggini della stessa che di Francesco dice "suo amato papa"

      Ohibò come la mettiamo?

      Elimina
    3. Anche l'obelisco di san Pietro sa che Socci da tempo,oltre a non appartenere più a CL, critica fortemente da mesi la posizione di CL appiattita sul "bergoglismo" e su una certa deriva di annacquamento delle posizioni sui temi forti di sempre....

      Elimina
    4. Il problema qui non è Socci, ma questo articolo scritto con i piedi. Si fa leva su articolo uscito sul Foglio per screditare la tesi che viene sostenuta in un libro di 290 pagine che nessuno, ancora, ha letto. Si sostiene, ad esempio, che sarebbe meglio criticare i pontefici come Santa Caterina piuttosto che sostenere il fatto che il Conclave potrebbe non essere valido, senza considerare per nulla l'ipotesi che Socci (ovviamente a ragion veduta) potrebbe pure aver ragione. Insomma, il sig. Bongi ci riprovi.

      Elimina
    5. Il problema è che questo articolo è sbagliato concettualmente e disonesto intellettualmente. A Bongi, che recrimina a Socci di non limitarsi a criticare il Pontefice, senza inventarsi la storia della nullità dell'elezione, non passa minimamente per la testa che il Socci potrebbe (ovviamente col senno di poi) avere ragione. Il tutto senza aver letto una, e dico una, delle 290 pagine del libro.

      Elimina
  23. Dimenticavo... Chi pensa che Socci abbia il piede in due scarpe o sia il portavoce di CL non ha capito niente. Si può essere in accordo o in disaccordo con lui (magari dopo aver letto il libro e non prima), ma un cosa è chiara: Socci ha sempre "pagato" di persona i libri che ha scritto e lo ha sempre fatto senza doppi fini.

    RispondiElimina
  24. Bravi bravi tutti ad accapigliarsi per questioni residuali e, aggiungo io, di lana caprina su un libro che deve ancora uscire. Stiamo tutti a starnazzare quando l'unica via d'uscita è UN RITORNO IMMEDIATO ALLA MESSA TRIDENTINA!!! Senza Messa non c'è Chiesa.....continuiamo pure così, a scannarci sul nulla....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e addenta con gusto
      il Socci brasato.

      Via, evitiamoli versetti insipidi.

      Elimina
    2. Carissimo "una sola fede" meno male che qualcuno condivide il VERO PROBLEMA attuale della Chiesa che è proprio quello della distruzione della Messa. Lutero aveva visto lontano purtroppo ed ora ne stiamo facendo le spese. Se non si riesce a capire questo (o non si vuol capire) trovo veramente initile disquisire su Papi, anti-Papi e sedi vacanti...perdiamo tempo!
      Un abbraccio fraterno e di cuore.....anche leggere lei è un vero piacere!

      Elimina
  25. Intanto la notizia è che Socci, qualunque cosa dirà nel suo libro, mette in dubbio la legittimità del papato. Parlarne in attesa che il libro esca non è parlare del nulla. Anche perché questo, qualunque sia il giudizio che si vuol dare su Socci, non è un libro di Mario Rossi pubblicato da Giovanni Bianchi editore. In questa luce le considerazioni di Bongi mi sembrano sensate.

    RispondiElimina
  26. più vedo come procedono le cose, più mi rendo conto che la posizione presa da mons Lefebvre, rimane l'unica di buon senso. Ciò che frena tutti è sempre la solita questione dell'obbedienza, finchè non si capisce che esiste anche la possibilità di opporsi agli ordini sbagliati sepur vengono dal succesore di Pietro, si starà sempre a saltare da una posizione normalista a quella sedevacantista, ignorando che c'è anche quella posizione cattolica che ci dice che in caso di grave pericolo per la salvazza delle anime, si può fare opposizione, anzi non solo si può, si deve, è un nostro dovere perseverare nella Fede e non cambiarla a seconda dei venti che tirano. La salvezza delle anime è il principio fondamentale.

    RispondiElimina
  27. Mi sembra che state a fare solo propaganda al libro. Le tesi di Socci sono già note sul web e mi sembrano abbastanza serie: non tanto quelle sul presunto quinto scrutinio (inverificabile per il segreto) quanto quelle relative alla formula delle dimissioni e all'ultimo discorso di Ratzinger, dove si intende chiaramente che non rinuncia affatto, ovvero che il ministero petrino è indelebile come un sacramento. A questo punto non bisogna contestare il conclave per il quinto scrutinio ma il conclave, non valido in se stesso . Conclusione: Bergoglio non è il papa legittimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ratzinger non ha detto "rinuncio ad essere papa", ma, nel discorso con cui si è dimesso, ha detto "dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice", il che vuol dire che lui cessava di essere papa (visto che non possono esserci due papi contemporaneamente e che il Conclave si tiene solo quando la sede pontificia è vacante). Porta la veste papale, ma non sta facendo il papa: da quando si è dimesso, non ha nominato cardinali, non ha fatto encicliche, non ha fatto nessun atto da papa. Mi sa proprio che Ratzinger non farà parte della setta scismatica di Socci.

      Elimina
    2. l'enciclica in verità l'ha fatta, anche se firmata da Bergoglio. Per quanto riguarda la convocazione del conclave è da considerare che il contesto del discorso sottindende un condizionamento esterno che lo rende invalido come le dimissioni.

      Elimina
    3. Cioè qualcuno lo ha costretto a dimettersi? Lo si può provare? Se non si può, le dimissioni sono valide. Comunque, non mi risulta che Ratzinger abbia mai affermato di essere ancora il papa, nè che abbia mai messo in dubbio che Bergoglio lo sia.

      Elimina
    4. Ratzinger non lo ha detto esplicitamente per non provocare uno scisma. Non si spiegherebbe la sua presenza al Concistoro se non supponendo un suo concorso alla nomina dei nuovi cardinali. Che altro senso potrebbe aver avuto la sua presenza ?!

      Elimina
    5. In una lettera al giornalista Tornielli, Ratzinger ha scritto tra l'altro:

      "Non c'è il minimo dubbio circa la validità della mia rinuncia la ministero petrino. Unica condizione della validità è la piena libertà della decisione. Speculazioni circa la invalidità della rinuncia sono semplicemente assurde."

      Ed in una lettera al teologo Hans Kung egli aveva scritto : "Io sono grato di poter essere legato da una grande identità di vedute e da un’amicizia di cuore a Papa Francesco. Io oggi vedo come mio unico e ultimo compito sostenere il suo Pontificato nella preghiera.". Più chiaro di così...

      http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/benedetto-xvi-benedict-xvi-benedicto-xvi-32340//pag/1/

      Elimina
    6. E' vero tutto, ma proprio questa sua preoccupazione di rispondere e di riapparire, contrariamente al proposito espresso di nascondersi, rivela ancora una volta che è prigioniero. Bergoglio ha bisogno di legittimazione col desacralizzare il predecessore. Sono convinto che non è stato Ratzinger a decidere le esternazioni e le riapparizioni.Non era nel suo stile.

      Elimina
    7. E che doveva fare? I giornalisti discutono del fatto che lui avesse o no inteso dimettersi da Papa, e lui zitto? Quando bastavano poche parole per chiarire le cose?

      Oltretutto è stato direttamente interpellato da Tornielli, e che doveva fare, rifiutarsi di rispondere?

      Elimina
  28. Quando si cita S. R. Bellarmino sulla resistenza al Papa bisogna cercare di trascrivere anche alcune parole che spesso si cancellano:
    "«Com’è lecito resistere al Pontefice che aggredisce il corpo, così pure è lecito resistere a quello che aggredisce le anime o perturba l’ordine civile, o, soprattutto, a quello che tenta di distruggere la Chiesa. Dico che è lecito resistergli non facendo quello che ordina e impedendo la esecuzione della sua volontà: non è però lecito giudicarlo, punirlo e deporlo, poiché questi atti sono propri di un superiore».

    RispondiElimina
  29. VOI NON CAPITE NIENTE! TUTTI QUELLI CHE QUI HANNO SCRITTO NON CAPISCONO NULLA DI SOCCI!
    Socci sa quello che dice perché è notoriamente ispirato dalla Maria Valtorta. Questo è il motivo per cui su ciò che dice Socci non si discute, egli ha senza alcun dubbio totalmente ragione! Studiatevi la Valtorta e finalmente capirete!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vorrei sapere se tu hai letto tutta la serie di quaderni della Valtorta. a me non sarebbero bastati 20 anni. E' personaggio assai controverso, c'è chi l'apprezza, in genere tra i Servi di Maria, c'è chi parla di visioni sconclusionate.
      E comunque la Chiesa non si salva con le rivelazioni o pseudo-rivelazioni private.

      Elimina
  30. La situazione è veramente ingarbugliata mi sa....

    RispondiElimina
  31. Articolo 69 della Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis che regola il Conclave:

    68. Dopo che tutti i Cardinali elettori avranno deposto la loro scheda nell'urna, il primo Scrutatore l'agita più volte per mescolare le schede e, subito dopo, l'ultimo Scrutatore procede al conteggio di esse, prendendole in maniera visibile una ad una dall'urna e riponendole in un altro recipiente vuoto, già preparato a tale scopo. Se il numero delle schede non corrisponde al numero degli elettori, bisogna bruciarle tutte e procedere subito ad una seconda votazione; se invece corrisponde al numero degli elettori, segue lo spoglio così come appresso.

    "Se il numero delle schede non corrisponde al numero degli elettori": è questo il caso, stando a ciò che Socci afferma.

    "bisogna bruciarle tutte e procedere subito ad una seconda votazione", che è ciò che è stato fatto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusate, volevo dire "Articolo 68 della Costituzione apostolica ..."

      Elimina
  32. L'opinione di Socci sulle dimissioni di Ratzinger è smentita da una lettera dello stesso Ratzinger, datata 18 febbraio 2014:

    http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/benedetto-xvi-benedict-xvi-benedicto-xvi-32340//pag/1/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' una smentita "pilotata". Ratzinger aveva promesso di chiudersi in un monastero. Sulle sue esternazioni e riapparizioni è facile riconoscere le pressioni di Bergoglio allarmato. Il silenzio del predecessore in merito al vespaio sulla illegitimità delle dimissioni avrebbe potuto nuocergli. Purtroppo Ratzinger è fuggito davanti ai lupi come Pietro che rinnegò Cristo tre volte, ma, al canto del gallo che annuncerà lo scisma, piangerà amaramente.

      Elimina
  33. Quasi nessuno, specialmente dentro il recinto della Chiesa Cattolica Romana, sembra essersi accorto che siamo ormai da anni(!) nel pieno dei tempi dell'Apocalisse (che finirà con il trionfo di Cristo per mezzo/tramite Maria SS.).

    Che saremo noi, dico: noi (io, te, insomma concretamente noi) a vedere il Cristo tornare nella Gloria, per giudicare i vivi e i morti (vedi il Credo), lo so personalmente già dagli anni 90.

    Faccio un piccolo elenco di esperienze personali: Don Gobbi, Fatima, Medjugorje, "Il Libro della Verità". Socci è per me lo scrittore cattolico più "libero" e credente di tutti, e non gli manca certo la passione.

    Lunga vita alla (vera) Chiesa Cattolica, che sarà presto ridotta ad una piccola minoranza (fedele però fino all'ultimo).

    "Francesco" causerà presto, molto presto, il primo grande scisma. Ma è tutto profetizzato, già nella bibbia, vedi Daniele e l'Apocalisse, e soprattutto l'ultimo profeta, per gli ultimi tempi, già citato sopra (per chi vuole intendere).

    Polos

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Che saremo noi, dico: noi (io, te, insomma concretamente noi) a vedere il Cristo tornare nella Gloria, per giudicare i vivi e i morti."

      Questo lo diceva di sè anche San Paolo, circa 2000 anni fa.

      "Considerai che eravamo, come sempre, alla fine dei tempi" (da "La scrittura del dio", di Jorge Luis Borges)

      Elimina
  34. In una lettera al teologo Hans Kung, Ratzinger ha scritto:

    “Io sono grato di poter essere legato da una grande identità di vedute e da un’amicizia di cuore a Papa Francesco. Io oggi vedo come mio unico e ultimo compito sostenere il suo Pontificato nella preghiera.”

    Quindi riconosce Francesco come Papa.

    RispondiElimina
  35. Significa semplicemente riconoscere un dato di fatto, ovvero chiamare Bergoglio "papa Francesco", idolo del momento, per cui ha esultato il rivale Hans Kung, vecchio amico del teologo Ratzinger, che qui rivela in pieno la propria stanchezza, disillusione e impotenza. Trattasi di uno sfogo confidenziale. Non si tratta di una replica teologica e magistrale, a cui Ratzinger è stato costretto a rinunciare. Tirare in ballo queste confidenze, estorte con domande in cui è già contenuta la risposta, è la tattica proprio dei lupi. In sostanza Ratzinger vuole dire: "non sarò certo io a provocare uno scisma. Il mio compito ormai è pregare acchè non accada".

    RispondiElimina
  36. Penso a ciò che disse Papa Benedetto XVI quando si ritirò, constatando probabilmente che, data l'età,non avrebbe avuto la forza di raddrizzare le cose nella Chiesa tanto erano diventate intricate:"La Chiesa non è mia, non è nostra...è di Gesù Cristo"... chiamando in causa direttamente Domineiddio perché provvedesse. È arrivato Bergoglio. Avere fede.

    RispondiElimina
  37. Dante Alighieri ripetutamente lmise uin dubbio a validità del Conclave napoletano che elesse Bonifacio VIII.
    Ma nessuno si sognerebbe oggi di dire che Dante non era un buon cattolico.

    RispondiElimina

AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione