Dopo l'articolo di ieri sull'ipotetico futuro della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, qualcuno ha elaborato un breve scritto " romano " à six mains .
La millenaria saggezza della Chiesa suggerisce : " Non voler sapere chi l'ha detto ma poni mente a ciò ch'e' detto " ( Im.Cr )
La millenaria saggezza della Chiesa suggerisce : " Non voler sapere chi l'ha detto ma poni mente a ciò ch'e' detto " ( Im.Cr )
A.C.
Ormai non dovremmo cascarci più …
Invece ci caschiamo sempre.
Ad ogni vigilia di un normale trasferimento di un Prefetto di Congregazione ( con relativa nomina del successore) vengono fuori gli " spiritelli romani " che si scatenano annunciando catastrofistici accorpamenti di dicasteri o svolte clamorose nell’ambito liturgico – il lato più sensibile dei nostri gruppi , grazie al dono divino che abbiamo ricevuto , per il quale noi saremmo disposti a fare qualsiasi sacrificio o penitenza.
Stavolta lo spiritello romano si è spostato al di là della Manica per ispirare un articolo allarmistico sulle naturali sorti della Pontificia Commissione Ecclesia Dei senza però far squillare i nostri telefoni o ispirare uno dei suoi adepti a scrivere , come altre volte, simili notizie niree su un noto social network .
Perché, soprannominateci babbei o normalisti, non vogliamo più credere quello che dice lo spiritello romano : ci ha già stressato nei mesi scorsi con delle false notizie con delle bufale clamorose …
Nell'ambito della ristrutturazione della Curia Romana ovviamente diverse Pontificie Commissioni e altrettanti Pontifici Consigli saranno accorpati.
Non è mistero per nessuno che questo sarebbe accaduto in un qualsiasi Pontificato, con un qualunque Papa succeduto all'iper rispettoso e garbatissimo Benedetto XVI.
I Dicasteri curiali da Papa Paolo VI in poi difatti erano aumentati considerevolmente...
I Dicasteri curiali da Papa Paolo VI in poi difatti erano aumentati considerevolmente...
Anche la Pontificia Commissione Ecclesia Dei verrà accorpata ?
Speriamo di no !
Però questa possibilità era già parzialmente emersa nel Pontificato di Benedetto XVI quando la cosiddetta “ questione lefebvriana “ era stata affidata direttamente alla Congregazione per la Dottrina della Fede togliendola dalle competenze dell'Ecclesia Dei, nata nel 1988 specificatamente per riportare nell’ovile romano alcuni "fuoriusciti" dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X .
Se proprio la Pontificia Commissione Ecclesia Dei dovesse essere accorpata il vasto e variegato mondo liturgico tradizionale potrebbe essere finalmente inquadrato in un normale Dicastero : la Congregazione per il Culto Divino, che vanta diversi preparatissimi Officiali che costituiscono, per cultura e per specchiata dedizione pastorale, un indiscusso vanto della Curia Romana.
Le pratiche che vengono esaminate dalla Congregazione per il Culto Divino hanno il guinnes del primato di celerità di risoluzione e di risposte rispetto agli altri Dicasteri Romani .
Noi fedeli dei gruppi legati alla Santa Tradizione Liturgica, forma extra ordinaria della Chiesa, abbiamo " de facto" il " nostro " Dicastero liturgico : la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Sappiamo che allo spiritello romano, che guarda spesso al numero 10 di Piazza Pio XII , tutto questo dispiacerebbe assai ...
Gli anonimi han sempre torto. A nome di chi parla costui?
RispondiEliminaA nome di se stesso, suppongo. In caso di soppressione dell'ED molti tradizionalisti dovrebbero stappare lo champagne, visto che l'hanno sempre sbeffeggiata e vituperata (lo facevano anche con Benedetto XVI, che oggi fingono di rimpiangere).
RispondiEliminaChe il mondo tradizionalista sia frazionato in mille correnti e spesso contraddittorio non è una novità...
EliminaIl meglio è sempre nemico del bene, e i tradizionalisti non fanno eccezione. Lei piuttosto è sicuro di non essere del gruppo di chi auspica il meglio contro il bene e di biasimare i tradizionalisti perché inesperti nella sottile arte di non sbagliare mai?
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RispondiEliminaDante Pastorelli10 giugno 2014 22:00
RispondiEliminaL'Ecclesia Dei non era inutile, e qualcosa ha fatto, ma non sempre ha agito con forza e sollecitudine. Troppo diplomatica. Benedetto ha molti meriti, ma purtroppo da una parte sosteneva il pieno diritto di celebrare l'antico rito, mai abrogato, per la sua grande sacralità e bellezza, ricchezza di tutta la Chiesa e dall'altra diceva che aveva soltanto voluto accontentare pochi vecchietti nostalgici. E intanto gli istituti tradizionali fiorivan di vocazioni.
Unicuique suum. E questo ha fatto paura a molti.
Se sopprimeranno ED la colpa è come sempre dei tradizional-integral-cripto-fondamentalisti e champagnisti, la Spectre a tutti nota che in questi anni ha impiegato le sue forze occulte a lanciare anatemi contro la povera commissione e contro Benedetto XVI, il quale, è notorio, si è dimesso perché troppo affranto dalle continue critiche della potentissima lobby integralista. Non siamo ossessionati dal complotto fondamentalista che vediamo dietro ogni cosa, credeteci: è la verità! Bisogna agire prima che sia troppo tardi!
RispondiEliminaSign.Pastorelli ce la fa ad essere meno polemico e a leggere quello che e' stato scritto ?
RispondiEliminaE tu chi sei? ombra vana anche nell'aspetto. Declina le tue generalità e poi ti rispondo a tono.
EliminaE' un vezzo tutto italiano rimpiangere sempre chi non c'e' piu' o chi viene rottamato. Se invece che Bergoglio fosse stato eletto Papa Scola ci sarebbero stati lo stesso questi,piagnistei ? E' meglio stare in un recinto oppure nello spazio comune ?
RispondiEliminaDovrebbero ringraziare a vita papa Benedetto che ha permesso a tutti di riavere il culto in latino, che ci ha rimesso salute e pontificato per il SP, e invece vomitano insulti e cattiverie su di lui.......è mai venuto in mente alle ali più estremiste che il vdr non li considera neppure degni di attenzioni e che quando BXVI tornerà alla casa del Padre del SP non rimarrà traccia?
RispondiEliminaNessuno del clero, siano essi sacerdoti o vescovi, ha capito o voluto capire lp spirito del summorum pontificum per cui la Messa Tridentina non avrebbe dovuto essere confinata in riserve indiane e celebrata da confraternite costituite ad hoc ma avrebbe dovuto affiancarsi alle celebrazioni col Messale di Paolo VI proprio per un vicendevole arricchimento (o meglio per riportare il N.O ad una celebrazione più dignitosa). Nelle parrocchie questo non è stato volutamente o meno accettato buttando a mare quanto di buono Benedetto XVI aveva tentato. L'unica soluzione è che salga al soglio pontificio un Papa che ripristini finalmente come unico Rito della Chiesa Cattolica quello del 1962.
RispondiElimina" affiancarsi alle celebrazioni col Messale di Paolo VI" con questo tipo di tradizionalisti italiani che cacciano preti e fedeli dalla chiesa ?
EliminaPrima cambiare il cuore e la mente dei tradizionalisti e poi passare " ad un vicendevole arricchimento (o meglio per riportare il N.O ad una celebrazione più dignitosa)".
Ripristino del Rito Tridentino subito senza se e senza ma!!!!
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