" Il susseguirsi di fatti relativi alla vicenda dei Francescani dell’Immacolata che feriscono e mortificano la Chiesa, colpiscono profondamente non solo frati e suore della grande famiglia di questo Istituto, ma anche i fedeli che li conoscono e li frequentano e che si accingono così mestamente a “festeggiare” il Santo Natale.
Quella che più mi tocca, oltre a quelle già note come l’annientamento del Seminario, è la decisione di “chiudere” in modo repentino tre insediamenti nella Diocesi di Albenga-Imperia (il Santuario di N.S. della Rovere a San Bartolomeo al Mare, la Chiesa di San Leonardo a Porto Maurizio e il Santuario di N.S. di Pontelungo ad Albenga) con l’immotivata giustificazione che i frati sono missionari e pertanto devono andare nelle missioni!
In realtà si tratta di una ritorsione nei confronti del Vescovo locale che ha osato difendere e sostenere la richiesta al Commissario da parte di un Padre F.I. per il permesso a poter continuare a celebrare la S. Messa in forma straordinaria per i fedeli che abitualmente la frequentano, anzi ormai si deve dire “la frequentavano” !
Queste decisioni, affiancate alla sospensione dei cenacoli della MIM (i laici che fanno parte della famiglia Francescana) con l’imposizione che si potranno riavviare solo e se i membri effettueranno una sorta di giuramento di fedeltà al Commissario stesso, … lasciano perlomeno sconcertati.
Aggiungiamo poi le altre iniziative eclatanti, come i vari trasferimenti imposti e l’ordine tassativo per i frati di non collaborare alla stesura dei periodici della Casa Mariana, editrice tra l’altro del Settimanale di Padre Pio, periodico con ottimi articoli di apologia, spiritualità e formazione cattolica, anche in questo caso per una ripicca nei confronti dell’editore, evidentemente “manelliano”: cosa si può pensare dell’opera devastatrice di P. Volpi ?
Il tutto in un clima di intimidazione e di paura…
Stiamo assistendo alla distruzione di un Ordine esemplare e all’annientamento del co-fondatore P. Stefano Manelli, altro che (tratto dalle lettere del Commissario) “ristabilire la verità e la carità”, “dovere di giustizia e di misericordia”, “spirito fraterno” !
E noi semplici fedeli cosa possiamo fare ? Stiamo a guardare e basta ?
La preghiera ormai forse non basta più: scriviamo al Papa, che solo può mettere fine a questa ingiustizia…"
S.D.
Gia scritto.
RispondiEliminaDovremmo essere molti di più a farlo.
Sonia