Nella “diretta TV” dedicata alla visita pastorale di Papa Francesco a Lampedusa di ieri 8 luglio il Direttore di TV 2000 ( l'emittente televisiva dei Vescovi Italiani ) commentando la Santa Messa Papale ha osservato che : “ La gestualità del papa oggi è diversa. Le braccia oggi non si alzano al cielo. Il suo sbracciarsi è uno sbracciarsi diverso....”
Abbiamo così potuto apprendere che il Sacerdote sull'Altare si "sbraccia " : suggeriamo quindi , di buon mattino, al Direttore Boffo di leggere l’ ORDINAMENTO GENERALE DEL MESSALE ROMANO il cui paragrafo 127 recita : “Quindi il sacerdote invita il popolo alla preghiera, dicendo a mani giunte: Preghiamo. E tutti insieme con il sacerdote pregano, per breve tempo, in silenzio. Poi il sacerdote, con le braccia allargate, dice la colletta; al termine di questa, il popolo acclama: Amen”
Abbiamo così potuto apprendere che il Sacerdote sull'Altare si "sbraccia " : suggeriamo quindi , di buon mattino, al Direttore Boffo di leggere l’ ORDINAMENTO GENERALE DEL MESSALE ROMANO il cui paragrafo 127 recita : “Quindi il sacerdote invita il popolo alla preghiera, dicendo a mani giunte: Preghiamo. E tutti insieme con il sacerdote pregano, per breve tempo, in silenzio. Poi il sacerdote, con le braccia allargate, dice la colletta; al termine di questa, il popolo acclama: Amen”
L’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice approfondisce, con la precisione che gli è propria, queste indicazioni : “ È noto che la forma straordinaria del Rito Romano fornisce indicazioni precise e di dettaglio sui gesti e i movimenti che il sacerdote deve compiere nella liturgia. L’Ordinamento del Messale di Paolo VI è al riguardo più sobrio, anche se non mancano numerose indicazioni. Proponiamo alcuni esempi … "
Poi il Direttore Boffo ha evidenziato che : “ ... non è una messa di suffragio, non è una messa di festa. E' una messa di penitenza. E' una messa in cui bisogna mettere il proprio sentimento convertito” ... (“sentimento convertito” potrebbe essere un concetto altamente stimolante per un serio approfondimento teologico-liturgico ).
Un’altra elevata espressione del Direttore di TV2000 ( che nella trasmissione di ieri non ha mancato di far notare la " talare filettata” del Vescovo locale – importantissimo dettaglio cultuale che ha interessato tutti gli telespettatori) è stata : “Il Papa, da papa cattolico, ha fatto il segno di croce. Però la sua preghiera è al Dio Onnipotente…” perché il nostro Dio non è egualmente Onnipotente ???
Ringraziamo i simpatici Consacrati che puntualmente ci segnalano le insuperabili “sviolinature” del Direttore della “TV dei Vescovi” Dott. Dino Boffo a cui altre volte abbiamo avuto il piacere di rivolgergli qualche osservazione ...
In considerazione del prorompente entusiasmo ecumenico manifestato dal Direttore ci piace ricordargli che il Concilio Vaticano II nella Costituzione Lumen gentium dice : "Il santo Concilio si rivolge quindi prima di tutto ai fedeli cattolici. Esso, basandosi sulla sacra Scrittura e sulla tradizione, insegna che questa Chiesa peregrinante è necessaria alla salvezza.
Solo il Cristo, infatti, presente in mezzo a noi nel suo corpo che è la Chiesa, è il mediatore e la via della salvezza; ora egli stesso, inculcando espressamente la necessità della fede e del battesimo (cfr. Gv 3,5), ha nello stesso tempo confermato la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano per il battesimo come per una porta.
Perciò non possono salvarsi quegli uomini, i quali, pur non ignorando che la Chiesa cattolica è stata fondata da Dio per mezzo di Gesù Cristo come necessaria, non vorranno entrare in essa o in essa perseverare.
Sono pienamente incorporati nella società della Chiesa quelli che, avendo lo Spirito di Cristo, accettano integralmente la sua organizzazione e tutti i mezzi di salvezza in essa istituiti, e che inoltre, grazie ai legami costituiti dalla professione di fede, dai sacramenti, dal governo ecclesiastico e dalla comunione, sono uniti, nell'assemblea visibile della Chiesa, con il Cristo che la dirige mediante il sommo Pontefice e i vescovi.
Non si salva, però, anche se incorporato alla Chiesa, colui che, non perseverando nella carità, rimane sì in seno alla Chiesa col «corpo», ma non col «cuore».
Si ricordino bene tutti i figli della Chiesa che la loro privilegiata condizione non va ascritta ai loro meriti, ma ad una speciale grazia di Cristo; per cui, se non vi corrispondono col pensiero, con le parole e con le opere, non solo non si salveranno, ma anzi saranno più severamente giudicati". Concilio Vaticano II , Costituzione dogmatica "Lumen gentium", n. 14.
Ringraziamo i simpatici Consacrati che puntualmente ci segnalano le insuperabili “sviolinature” del Direttore della “TV dei Vescovi” Dott. Dino Boffo a cui altre volte abbiamo avuto il piacere di rivolgergli qualche osservazione ...
In considerazione del prorompente entusiasmo ecumenico manifestato dal Direttore ci piace ricordargli che il Concilio Vaticano II nella Costituzione Lumen gentium dice : "Il santo Concilio si rivolge quindi prima di tutto ai fedeli cattolici. Esso, basandosi sulla sacra Scrittura e sulla tradizione, insegna che questa Chiesa peregrinante è necessaria alla salvezza.
Solo il Cristo, infatti, presente in mezzo a noi nel suo corpo che è la Chiesa, è il mediatore e la via della salvezza; ora egli stesso, inculcando espressamente la necessità della fede e del battesimo (cfr. Gv 3,5), ha nello stesso tempo confermato la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano per il battesimo come per una porta.
Perciò non possono salvarsi quegli uomini, i quali, pur non ignorando che la Chiesa cattolica è stata fondata da Dio per mezzo di Gesù Cristo come necessaria, non vorranno entrare in essa o in essa perseverare.
Sono pienamente incorporati nella società della Chiesa quelli che, avendo lo Spirito di Cristo, accettano integralmente la sua organizzazione e tutti i mezzi di salvezza in essa istituiti, e che inoltre, grazie ai legami costituiti dalla professione di fede, dai sacramenti, dal governo ecclesiastico e dalla comunione, sono uniti, nell'assemblea visibile della Chiesa, con il Cristo che la dirige mediante il sommo Pontefice e i vescovi.
Non si salva, però, anche se incorporato alla Chiesa, colui che, non perseverando nella carità, rimane sì in seno alla Chiesa col «corpo», ma non col «cuore».
Si ricordino bene tutti i figli della Chiesa che la loro privilegiata condizione non va ascritta ai loro meriti, ma ad una speciale grazia di Cristo; per cui, se non vi corrispondono col pensiero, con le parole e con le opere, non solo non si salveranno, ma anzi saranno più severamente giudicati". Concilio Vaticano II , Costituzione dogmatica "Lumen gentium", n. 14.
A.C.
P.S. Per una maggiore conoscenza del significato di alcune "gestualità" liturgiche consigliamo al Direttore Boffo di leggere anche un tratto dell’Omelia di Benedetto XVI ( Veglia Pasquale 22 marzo 2008 ) : "Nella Chiesa antica c’era la consuetudine, che il Vescovo o il sacerdote dopo l’omelia esortasse i credenti esclamando: “Conversi ad Dominum” - volgetevi ora verso il Signore.
P.S. Per una maggiore conoscenza del significato di alcune "gestualità" liturgiche consigliamo al Direttore Boffo di leggere anche un tratto dell’Omelia di Benedetto XVI ( Veglia Pasquale 22 marzo 2008 ) : "Nella Chiesa antica c’era la consuetudine, che il Vescovo o il sacerdote dopo l’omelia esortasse i credenti esclamando: “Conversi ad Dominum” - volgetevi ora verso il Signore.
Ciò
significava innanzitutto che essi si volgevano verso Est -nella
direzione del sorgere del sole come segno del Cristo che torna, al quale
andiamo incontro nella celebrazione dell’Eucaristia. Dove, per qualche
ragione, ciò non era possibile, essi in ogni caso si volgevano verso
l’immagine di Cristo nell’abside o verso la Croce, per orientarsi
interiormente verso il Signore.
Perché, in definitiva, si trattava di questo fatto interiore: della conversio, del volgersi della nostra anima verso Gesù Cristo e così verso il Dio vivente, verso la luce vera.
Era collegata con ciò poi l’altra esclamazione che ancora oggi, prima del Canone, viene rivolta alla comunità credente: “Sursum corda” -in alto i cuori, fuori da tutti gli intrecci delle nostre preoccupazioni, dei nostri desideri, delle nostre angosce, della nostra distrazione -in alto i vostri cuori, il vostro intimo!
Perché, in definitiva, si trattava di questo fatto interiore: della conversio, del volgersi della nostra anima verso Gesù Cristo e così verso il Dio vivente, verso la luce vera.
Era collegata con ciò poi l’altra esclamazione che ancora oggi, prima del Canone, viene rivolta alla comunità credente: “Sursum corda” -in alto i cuori, fuori da tutti gli intrecci delle nostre preoccupazioni, dei nostri desideri, delle nostre angosce, della nostra distrazione -in alto i vostri cuori, il vostro intimo!
In ambedue le esclamazioni veniamo in qualche modo esortati ad un rinnovamento del nostro Battesimo: Conversi ad Dominum
-sempre di nuovo dobbiamo distoglierci dalle direzioni sbagliate, nelle
quali ci muoviamo così spesso con il nostro pensare ed agire. Sempre di
nuovo dobbiamo volgerci verso di Lui, che è la Via, la Verità e la
Vita. Sempre di nuovo dobbiamo diventare dei “convertiti”, rivolti con
tutta la vita verso il Signore "
Sulle competenze e le capacità speculative di Boffo temo che le critiche di Blondet non fossero poi tanto sballate.
RispondiEliminaAntiquario
che dire....il dott.Boffo cresce di giorno in giorno.Credo che la chiesadeve a questo punto reinserire per il solo Boffo la nomina a vescovo per acclamazione popolare e la possibilita' di essere eletto pure Papa in caso di conclave(avremmo finalmente.le uniche "anticaglie" da lui apprezzate)
RispondiEliminaUn grazie speciale a Mons. Guido Marini ideatore promotore complice di questa allegra gita in barca. Ora spero che anche i suoi più accaniti difensori aprano gli occhi. C'é da in piangere il Piero, almeno era più coerente!
RispondiEliminaNei commenti con voce ispirata e piena di unzione (o direi piuttosto, viscida) il dottor Boffo fa il paio e gareggia con il celebre giornalista dell'Unità Monsignore (!!) Luigi di Giacomo, del quale dirò soltanto "mi costringe a cambiare canale" - meglio un filmetto commediola leggera che una Messa Pontificale commentata da Di Giacomo.
RispondiEliminaIl papa fa il segno della croce perchè questo è l'uso cattolico, uguale alla prostrazione dei maomettani, uguale al dondolio degli ebrei, tutti uguali, perchè tutti adorano l'unico vero Dio. Le diverse religioni sono solo diversi modi di adorare, tuti alla pari, non ha importanza la forma. Questo è quello che intendeva il direttore Boffo? Questo è quello che viene inteso dai documenti conciliari? Ma allora basta un passo che ci possiamo fare mussulmani,basta togliere il sacrificio salvifico di Cristo (già fatto,mi sembra) e riconoscere una qualche forma di profezia a Maometto e il salto è fatto. I prodromi sono questi di Boffo. E non solo.
RispondiEliminaHo smesso da tempo di seguire la TV della CEI. Potrebbe essere, se ben utilizzata, un formidabile strumento di evangelizzazione, invece non riesce ad essere minimamente significativa. Ore e ore di insopportabili e insulsi programmi di intrattenimento (Romanzo Familiare), un TG brevissimo, lunghi pistolotti di insopportabile banalita' tenuti da Boffo e altri soggetti che, al pari di lui, sono assolutamente incapaci di catturare l'attenzione dello spettatore. Tolte pochissime pregevoli eccezioni (TG Contro TG, Vade Retro) mi sembra solo uno spreco di soldi e un'ottima occasione di evangelizzazione sciupata. Felice
RispondiEliminaSolo una precisazione. Ho seguito la cronaca su TV2000 e il commento “Il suo sbracciarsi è uno sbracciarsi diverso...” è stato fatto non durante la celebrazione, ma quando il Papa stava arrivando a bordo della motovedetta mentre salutava i presenti. (Ad onor di verità)
RispondiEliminaVorrei sapere chi ha nominato Boffo interprete delle parole di Papa Francesco! Riesce a manipolare ogni singola frase, non perde occasione per contrapporre Papa Francesco al Papa Emerito Benedetto XVI, sembra quasi che si tolga in continuazione macigni dalle scarpe!
RispondiEliminaQuello che fa è molto pericoloso perchè il cattolico medio non ha gli strumenti critici e la formazione per capire e seguire la verità! Tutto d'un tratto è diventato fine teologo, esperto catecheta, e liturgista!!! Ma non c'è nessuno che si rende conto di questo atteggiamento distruttivo che rischia per banalozzare e rimpicciolire il Magistero della Chiesa???
Raffaele G. Rega
Ma non avete di meglio da fare??
RispondiEliminasono d'accordo anch'io
Eliminama non avete di meglio da fare a da dire?
con tutti i problemi, stiamo li a vedere quanto uno apre le braccia
ma vi rendete conto!!!!!
Non invio più commenti perchè spesso, senza motivo in quanto non scrivo parolacce od insulti, non mi sono stati pubblicati.
RispondiEliminaComunque buon lavoro
Carlo
Ok, ma il problema di certi preti ancien regime è che quando compiono i gesti liturgici della celebrazione sembrano appena usciti da una colonscopia.. e inoltre se fossero un po' più maschi non nuocerebbe alla causa..
RispondiEliminaDino Boffo è una delle persone più viscide che abbia mai visto...se questo è il portavoce della CEI siamo messi molto male.
RispondiEliminaMicus
Ma cosa vuoi commentare....ormai è tutto andato....tutto finito...
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