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giovedì 16 maggio 2013

Padre Maurizio Botta: un giovane oratoriano con le idee chiare.

Un caro amico e giovane acerdote "tradizionale" ( ...quindi, basterebbe dire solo "sacerdote") qualche giorno fa mi ha segnalato un video ritenendolo importante per le questioni di Morale sessuale che vi erano, ortodossamente, trattate.
Quando sono andato a visionare il video come prima impressione ho provato piacevole stupore nello scoprire che si trattava di un'intervista de Le Iene (il programma su Italia 1) di qualche giorno fa. Sopresa e piacere che un sacerdote c.d. "tradizionalista", possa guardare ogni tanto programmi come Le Iene.
Questo conferma, per chi ancora non lo sapesse, che essere sacerdoti, e sacerdoti "tradizionali" maggiormente, non significa essere fuori dal mondo (e qui tralascio la sin troppo facile citazione di San Paolo).

Ancora più soprendente -sempre in senso positivo- è stato scoprire che il personaggio intervistato dal graffiante giornalista ridens era un sacerdote oratoriano di Roma, padre Maurizio Botta, giovane e in talare.
 Le parole del sacerdote intervistato sono bellissime e la testimoninaza è forte: con un bel sorriso simpatico (la foto non gli rende giustizia!), padre Maurizio testimonia l'amore a Cristo e alla Sua Chiesa con pacata ma salda convinzione, e risponde alle domande provocatorie -ma diffuse- delle Iene. 

Per problemi tecnici non siamo riusciti a pubblicare qui il video, ma vi rimandiamo al linlk di Italia1



Andando a cercare nel web qualche notizia su padre Botta ho scoperto che è "famoso" e che non è la prima volta che viene intervistato dalla Tv. Famose le sue catechesi per i giovani e per l'iniziazione dei bambini tenute nel 2012 nella sua parrocchia e per il suo modo di fare lieto e trascinante (non a caso è oratoriano).
Chi fosse interessato a scoprire altre iniziative di pastorale giovanile "alla vecchia -ma efficace- maniera" di don Maurizio Botta (viceparroco di S. Maria  in Vallicella, "Chiesa Nuova", Roma), può cercare su You Tube o sul sito di Costanza Miriano
In rete infatti ci sono molti altri bei video-intervista in cui poter ascoltare le parole semplici ma dirette, il sorriso rasserenante ma sincero, e il modo di fare trascinante ma concreto e "ortodosse" di padre Maurizio Botta (che trovate anche su FaceBook).

Che dire, grazie a padre Maurizio e grazie al mio amico sacerdote per avermelo fatto conoscere. 
Conforta sapere che ci sono loro, preti giovani come ... "Dio comanda". 
Roberto

29 commenti:

  1. Antonio Peschechera da Barletta16 maggio 2013 alle ore 10:08

    Mi ha fatto una buona impressione il reverendo don Maurizio, solo verso la fine dell'intervista quando gli hanno chiesto come ci si salva per la Chiesa Cattolica, lui ha detto che il metro con cui ci giudicherà Nostro Signore sarà quello del dettato evangelico: avevo fame e mi avete dato da mangiare...Nel catechismo della Chiesa Cattolica di sempre si dice che la salvezza avverrà sì con le buone opere ma soprattutto credendo in Lui che è Via Verità e Vita, credendo che Lui è il Figlio di Dio....Siamo più precisi e attenti quando parliamo a chi non crede o a chi è un SD ovvero senza Dio.

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    1. Ma perchè dobbiamo parlare con i non credenti?
      Purtroppo essi sono privi della Fede alla stessa stregua di un animale che ,per quanto mansueto e dotato di una certa intelligenza,non può ambire al Regno dei Cieli.
      L'Unico che può intervenire in questo caso è Nostro Signore operando un miracolo di conversione.
      Dio resuscita i morti quindi può anche dare la dovuta intelligenza agli stolti che,biologicamente,
      non sono in grado di credere in Lui perchè ,purtroppo,manca loro letteralmente un pezzo del cervello.
      Se il nostro gatto o cane domestico non è in grado di dipingere ,forse ci alteriamo per questo?
      Stessa cosa gli atei,possiamo solo sperare e pregare per un miracolo.
      atronge.

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    2. vedi caro atronge ,che tu avessi una qualche turba l'avevamo capito da tempo (leggetevi le sue ossessioni per il papa italiano), ma dire che chi non credo in Dio è un'animale è la piu' grossa caxxata che potessi scrivere , anzi ti dico una cosa , il tuo Dio non esiste , il Dio Cristiano è talmente lontano da te che ti porta a dire queste sciocchezze , vai dai sedevacantisti che quello è il tuo posto

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    3. Parlare con i non credenti è scritto nella Bibbia :-) Atti degli apostoli 11 :-) l'evangelizzazione si fa fra i non credenti :-) Saluti!

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  2. Ripropongo qui il mio quesito sull'intervista: tutto bello e tutto giusto quello che dice Don Botta, il suo esempio è veramente da ammirare ma non trovate sia controproducente prestare voce ai luridi giochetti delle Iene? Questo è un programma che incarna in toto la mentalità di una società secolarizzata, che in questi anni ha fatto sue le battaglie su matrimoni gay, adozioni, procreazione artificiale, staminali, eutanasia, ha incensato i "sacerdoti" alla don gallo, ha deriso settimanalmente il Nostro Santo Padre Benedetto XVI, ha dato vita a spettacolini ignobili anche nei pressi di San Pietro, ha oltraggiato l'abito talare per i loro sketch e praticamente ogni puntata trova il pretesto per denunciare il comportamento scorretto di qualche prete. Fanno gli eroi contro la Chiesa e le sue tradizioni ma si scoprono agnellini quando si tratta di parlare di matrimoni combinati tra induisti. Rilasciando interviste a costoro, gli si dà anche una credibilità che non possiamo permetterci di concedergli. L'unico risultato che si ottiene è quello di far apparire il povero don Botta un cavernicolo da ridicolizzare. Questo è il mio parere, voi che ne pensate?

    P.S.
    Visto che il video su questo blog l'ho pubblicato io nei commenti - senza omettere anche una precisazione provocatoria - mi sembra quantomeno sospetto il fatto che subito dopo anche la redazione ci arrivi, inserendolo con la premessa dell'"amico sacerdote che me l'ha passato da giorni" come a voler sottolineare che non me la si sta dando vinta a me ma era già in preventivo la pubblicazione. Guardate che mica mi serviva un ringraziamento, però quantomeno evitare sta pantomima dell'"ho visto prima io perciò è mio!" che nemmeno negli asili si vede più.

    Meo.

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    1. Ahaha Meo !
      Lei è proprio forte!
      Non avevamo affatto visto il suo commento in cui suggeriva il video! ahahaha
      lei pensa che abbiamo "inventato" la storia dell'amico prete, solo per non ringraziarla? ahahah
      ridicolo!
      Da sempre noi ringraziamo i lettori che ci suggeriscono servizi, articoli, notizie, video ecc. Questo suo atteggiamento fa capire che lei proprio non ci conosce e ci legge da poco tempo!!
      Davvero a noi lo ha segnalato un sacerdote!
      Lei dice che non siamo più all'asilo... ma invece mi sa proprio che lei lo è ancora, se fa queste questioni "te l'ho detto prpima io". :) ahahaha
      Roberto - Redazione MIL

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    2. Non c'è bisogno di sbellicarsi a questa maniera, è un equivoco che ci può stare.
      Io ho segnalato il video in un commento ieri sera e poco dopo voi lo avete pubblicato. Ma effettivamente mi sono accorto che in alcune pagine "amiche" su Facebook stava già girando da un pò e quindi non dubito della vostra versione sul prete consigliere.
      Si dia una calmata Roberto. Se cerca lo scontro perchè vi sbatto in faccia le contorsioni degli ultimi mesi può dirmelo senza usare la censura e senza scomodare troppi "ahaha". L'unica cosa, spero che il confronto - seppur infiammato, come io prediligo - possa rimanere sempre nel recinto nostrano. O meglio: spero che abbiate il buongusto di non tirare fuori accuse di sedevacantismo o infamie simili come - mi dicono - qualcuno dei vostri sta già facendo nei miei confronti per screditare le critiche.

      Meo.

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  3. Ho notato anche io che ha dimenticato di dire che Nostro Signore ha anche detto che "chi crederà sarà salvo", e questo mi pare molto grave; inoltre il discorso sul preservativo, forse per il montaggio malizioso, sembra un po' grottesco (e che un prete si metta a discutere dell'intensità del piacere è del tutto fuori luogo, oppure poco credibile da chi il sesso lo pratica effettivamente). Bastava spiegare che il sesso è lecito nel matrimonio, quindi la Chiesa invita a questo, non "a non usare il preservativo" e basta. Ma ripeto, in questo penso abbia giocato il modo di presentare le cose da parte dei furbetti delle iene

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    1. Don Botta è un oratoriano quindi predica nella carità anche verso i poveri fangosi esseri che vivono sconciamente il secolo.
      Parole più dure potrebbero chiudere definitivamente la timidissima apertura verso la Grazia che a volte si può avvertire in soggetti talmente inebetiti dai bagordi da percepire ,per provvidenziale sbaglio, la loro inutilità, anzi gravissima perniciosità.
      atronge.

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  4. Carissimo anonimo delle 11.17,
    accogo le sue parole con un sorriso sulle labbra volendo credere che si tratti di una provocazione.

    Mi sforzo di elencare 3 motivi per i quali mi pare di poter intravvedere nelle sue parole una facezia:

    1- Ogni uomo possiede un'anima immortale e razionale che lo distingue essenzialmente dall'animale irrazionale; l'oggetto naturale delle facoltà spirituali dell'uomo è precisamente la verità, che deve essere conosciuta dall'intelligenza e amata dalla volontà; dunque non insegnare la verità all'uomo equivale a compiere un atto contrario alla natura umana.

    2- Molti atei sono anche battezzati; dunque sono stati introdotti realmente nella vita soprannaturale; anche se apostati, restano figli di Dio

    3- Nostro Signore ci ha comandato di predicare a tutte le creature.

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    1. Giustissimo. Inoltre, mai sentito dire che la Fede nasce dalla predicazione ?

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    2. Se ti stanno a cuore gli stolti ,prega per loro.
      Potrai essere il più bravo oratore, essere un esempio fulgido ma lo stolto non lo rendi intelligente.
      Gli atei nella Bibbia vengono chiamati stolti non a caso e Nostro Signore ha detto di non seminare sulla strada degli stolti poiché il seme se lo prende il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore affinché non credano e non siano salvati.
      Lo stolto non capisce cosa il Signore ha dato a Lui ,non custodisce il dono e il demonio ha gioco facile.
      Se dai una perla al porco ,quella perla se la ruba il primo che passa davanti alla porcilaia.
      atronge.

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    3. Atroce Atronge.
      Noi abbiamo fede nell'essere per sé sussistente, essere intensivo di cui TUTTI NOI siamo enti che partecipano della sua esistenza grazie al suo dabar-logos che crea tutto dal nulla; si tenga pure stretto il suo ridicolo personale semi-deo Geovizzato ed incazzato con la sua creatura.

      Riddiculus! (cit.)

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  5. Ottimo. La Chiesa ha bisogno di preti giovani, spartani e fedeli alla Tradizione, quindi con una indiscussa vocazione al servizio del Papa in carica.
    Non si può dire ad esempio la stessa cosa di un parroco della nostra Diocesi, abituale frequentatore di rotary, "preti" vacanti sedevacantisti, noti imprenditori massoni, estremisti brasiliani, "ordini" templari, nobiloti aburgici col grembiulino e altre compagnie "tradizionaliste" (nel senso gnostico del e non Cattolico del termine) che un pastore di gregge dovrebbe tenere alla larga.
    Inutile dire che questo parroco non risparmi attacchi violentissimi (in privato) e ironie velate (in pubblico) contro papa Francesco.

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    1. Il Rotary è un'istituzione onestissima dedita anche alla beneficenza e al restauro di opere d'arte sacra.
      Preti e vescovi fanno benissimo a frequentare alcune loro iniziative.
      Le ingiurie della lettrice fanno schifo !

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    2. del resto Papa Francesco è membro onorario del Rotary, no?

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    3. Ho capito di chi si tratta, quello che vive praticamente in un castello, sfido che ce l'ha contro un Papa che vuole i parroci spartani. Del resto nel mondaccio introvignesco è normale trovare persone che dichiarino più o meno apertamente conciliabile l'appartenenza alla Chiesa e alla Massoneria o peggio.

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    4. Massì, è quello che frequenta arciduchi, nobili più o meno veri, contesse mazzantiviendalmare, industriali etc, ma non trova il tempo di fare le benedizioni natalizie dei parrocchiani che se la vogliono si vedono costretti a "prenotarle" come si fa coi tavoli in pizzeria. Mai più opportune le dichiarazioni del Papa.

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  6. Capisco che il fatto stesso di comparire a "Le iene" possa essere oggetto di peplessità; un programma tanto basso e tanto anticlericale! Eppure, considerando che tale programma rappresenta per molti italiani l'unica voce sulla Chiesa, condivido la scelta di Padre Botta.Almeno una volta passa qualcosa di buono!

    Il discorso sul preservativo a me non pare affatto "grottesco". Certamente "il preservativo non si usa perché è peccato", e questo di per sé dovrebbe bastare a togliere ogni dubbio. Ma il tentativo di mostrare le ragioni naturali per le quali il preservativo è un mezzo odioso non mi sembra un difetto; è lo sforzo di mettere in luce come la legge di Dio si conformi pienamente alle leggi biologiche della natura; nulla di più cattolico: la grazia suppone e perfeziona la natura!

    Infine, per quanto concerne la salvezza, non mi pare ci siano gravi omissioni; lo stile di quest'intervista non si presta evidentemente a sottili distinzioni tra fede esplicita e fede implicita; Padre Botta ha parlato di "carità soprannaturale", non di solidarietà sociale, e la carità soprannaturale include sempre e necessariamente la fede. Dunque per essere salvi occorre credere e amare secondo il detto evangelico "avevo fame e mi avete dato da mangiare..."; chi dice "avevo fame"? Gesù! Si vede che la fede è implicita nella carità, secondo il detto scolastico "nil volitum quin praecognitum".

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    1. La frase "il preservativo non si usa perché è peccato", è una stupidata. Sul Catechismo, che è un grosso librone, ci sono in tutto due righe dedicate all'uso responsabile della sessualità nel matrimonio, e il preservativo non è nemmeno menzionato. Il preservativo è un semplice oggetto, e la Chiesa parla alle persone, non agli oggetti.
      La Chiesa non ha mai detto che nell'uso della sessualità fuori del matrimonio il preservativo è vietato: è quella sessualità ad essere disordinata, a quel peccato di base il preservativo non ci aggiunge niente e anzi potrebbe essere in parte un'attenuante di effetti perversi. Il Papa non ha mai detto che il preservativo contro l'AIDS è peccato, ha sempre detto che è sbagliato e insufficiente, e che la risposta è l'educazione delle persone a comprendere la castità.

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  7. Alla "Chiesa Nuova" è sepolto San Filippo Neri! e sulla sua tomba c'è ancora un vero altare.

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  8. Molto simpatico.... un bel tipo!


    Adesso a questo prete che è gli diranno che è fascista, razzista, nazista...... perché parla giusto

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  9. Trovo paradossale il vostro stupore per l'abbinamento "prete giovane" - "conforme alla dottrina".
    In realtà in giro se ne trovano molto più di quanti credete... non sarà che siete un po' preconcetti?!?
    Riflettere...

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  10. Per caso è parente di Massimo Botta, il diacono della F.S.S.P. che il prossimo 22 giugno sarà ordinato sacerdote a Roma, presso la SS. Trinità dei Pellegrini, da Mons. Guido Pozzo?

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  11. @leodavinci

    La sua è una tesi delirante. L'uso del preservativo aggiunge sempre malizia all'atto, anche se l'atto è già di per sé peccaminoso. Il preservativo rende ogni atto innaturale.

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    1. L'atto sessuale è un atto "malizioso"? Probabilmente è Lei che lo vive così e ciò è sintomo di uno sviluppo disarmonico della propria sessualità. Ciò spiega in parte i suoi scompensi psichici e che credo, data l'età, difficilmente recuperabili.

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  12. Affermare che l'atto sessuale "è già di per sé peccaminoso" è (scusami se rubo una tua parola) delirante...O perché non è un atto naturale? E se, per un motivo qualsiasi, il/la coniuge o il/la compagno/a è sieropositivo il preservativo è "innaturale"? A me sembra più razionale pensare che il non usarlo sia diabolico anzi da codice penale...poi ognuno è libero di elucubrare come gli piace (c'è ancora che giustifica il cilicio...)

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  13. Concordo con chi ha notato la mancanza relativa al fatto che in primo luogo è la fede in Nostro Signore a costituire motivo di salvezza, ma notate che al minuto 06:10 del video, cioè appena pronunciata la parola “inferno”, il video è tagliato e inizia la sequenza “il fatto di avere accolto…”. Bisognerebbe sapere esattamente cosa sia stato tagliato...; anche qui può trattarsi di ambiguità dovuta al montaggio.

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  14. Ho avuto modo di assistere ad una serata su ""Essere Padri" a cura del sacerdote Maurizio Botta in data 04/02/2014 presso la scuola Arcivescovile di Trento ove mia figlia frequenta la seconda media. Con questa mia vorrei ricordare a chi come il botta ha la pretesa di conferire in merito ad un argomento così particolare con la pretesa di essere in qualche modo lui stesso padre (presumo dei suoi parrocchiani), che un padre non umilierebbe mai un figlio con un atteggiamento scherzoso e poco rispettoso nel commentare un suo intervento secondo lui sbagliato o contrario alla sua fede generando, oltremodo, l'ilarità del pubblico presente. Il figlio non avrà mai fiducia e stima di un siffatto padre, carico di presunzione e vanità che è un peccato capitale. La virilità, parola tanto cara al Botta, non è questa. Della vanità l'uomo è schiavo! E anche il succitato sacerdote ne è schiavo e la conferma di questo, è stata quando sul maxi schermo dell'auditorium è stata proiettata l'intervista da lui rilasciata al programma le iene che nulla aveva a che fare con l'argomento della serata. No signor Maurizio Botta lei, secondo il mio modesto parere non ha le carte in regola per affrontare un argomento su come essere padri perché lei padre non è e lo ha ampiamente dimostrato! Massimo Longato (prima figlio e ora padre)

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AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione