Parte finale della c.d. profezia di Malachia |
I media di tutto il mondo sono ormai impegnati nei pronostici circa l'esito del prossimo conclave. Noi, anziché toto-nomine, proviamo a fare esercizio di toto-nome. Sì perché, specie negli ultimi decenni, la scelta del nome papale ha una sorta di funzione programmatica; in altri termini, definisce in qualche modo l'orientamento del neoeletto pontefice. Lo si è visto bene nei due Giovanni Paoli, che richiamandosi ai nomi dei due papi del Concilio, hanno voluto manifestare (o almeno così si è percepito) il loro attaccamento all'evento che è apparso fondativo di una nuova concezione di Chiesa. La scelta del nome di Benedetto XVI è stata colta invece proprio come una reazione a questa idea di nuova Chiesa che fa tabula rasa della precedente. Ratzinger ha ripescato con estrema sottigliezza il nome che fu non solo del santo fondatore del monachesimo, ma anche di un papa preconciliare. Preconciliare, sì, ma al tempo stesso piuttosto incolore, e anzi circondato da lontane reminiscenze di pacifismo; eppertanto non troppo controverso (Benedetto XV regnò poco meno di otto anni - guarda caso: proprio come il suo attuale successore - e si spese, invano, perché cessasse il primo conflitto mondiale; inoltre, rispetto al suo predecessore san Pio X, mitigò la persecuzione antimodernista).
Insomma: quando il protodiacono apparirà ad annunziare il nuovo papa, dal nome prescelto si potrà già intuire l'aria che tira. Certo, l'eletto potrebbe propendere per un nome mai adottato prima da un papa (che so, Andrea, o Filippo, o Giuseppe), e così sottrarsi al nostro gioco. Ma anche da quello, si potrebbe inferire qualcosa: una punta di protagonismo, se non di arroganza, per il rifiuto di inserirsi in un lignaggio onomastico ormai consolidato; o peggio ancora, se il nome scelto corrispondesse a quello di battesimo, un'attitudine iconoclasta per le tradizioni della Chiesa (il primo a cambiarsi nome fu Giovanni II, al secolo Mercurio 533-535; quella di cambiarsi il nome è consuetudine dei papi fin dal X secolo: da Giovanni XII, al secolo Ottaviano; eccezion fatta solo per due soltanto: Adriano VI 1522-1523 e Marcello II 1555), se non addirittura una vaga intenzione dissacratoria del ruolo di pontifice: il papa che si tenesse il suo nome di famiglia sarebbe un po' come i monarchi scandinavi che girano in bicicletta.
Quanto ai nomi già utilizzati in passato, alcuni sarebbero davvero ridicoli, segno per chi li scegliesse di un'eccenticità assai inquietante (vi immaginate un nuovo Eleuterio? un Sotero? un Conone? un Dono? uno Zosimo?). Altri nomi di antica tradizione sono invece più orecchiabili (come Stefano, Niccolò, Martino, Alessandro) e al tempo stesso, non evocando ricordi precisi, rappresentano una scelta piuttosto anodina. Salvo forse nel caso di Alessandro, che fa subito venire in mente il papa Borgia.
Ma alla fine le scelte più probabili si riducono ai pochi nomi dei papi degli ultimi secoli. E in questo caso, ogni nome esprime qualcosa di preciso.
Benedetto XVII. Adottare il nome del pontefice cui si succede è prassi assai frequente; pensiamo solo alla litania dei Pii e dei Giovanni Paoli. Se poi il predecessore è ancora vivo e ti abita pure in una dépendance nel giardino di casa, la pressione ad onorarlo prendendone il nome è ancora più forte. Ma oltre a queste considerazioni 'di cortesia', certo la scelta del nome di Benedetto esprimerebbe un qualche intento di continuità con l'attuale pontefice. Anche se, per un pontefice italiano, si porrebbe il problema che il numero 17 è considerato portasfiga dai connazionali.
Giovanni Paolo III. La scelta di questo nome significherebbe sostanzialmente: business as usual. Si va avanti con un modello di Chiesa 'centrista', non carne né pesce: salamelecchi al Concilio e idee poco chiare sul da farsi. La crisi della Chiesa? Certo è grave, ma con qualche viaggio, qualche messa da stadio e qualche slogan si può continuare a nasconderla ancora per un po' ("meno messe, più Messa; fedeli meno numerosi ma più adulti; Chiesa più spirituale e meno costantiniana"; e via strologando). Un nome, questo, che avrebbe potuto scegliere un Tettamanzi, tanto per intenderci: facciamo i simpaticoni e poi qualche santo provvederà.
Paolo VII. Una scelta improbabile. Papa Montini (Paolo VI) è un pontefice che gode di cattiva stampa. Triste, introverso, insicuro di carattere, e per giunta intellettuale, è deprecato sia dai tradizionalisti (et pour cause!) sia, ancor più, dai modernisti: i primi perché gli imputano l'applicazione delle riforme, specie liturgiche, andando perfino oltre quanto indicato nei documenti conciliari; i secondi perché, seguendo la progressista Scuola di Bologna, interprete semiufficiale del Concilio, ritengono che Montini abbia frenato i maggiori ardimenti postconciliari. Non gli si perdona inoltre di avere condannato la contraccezione. Insomma: un neopapa che scegliesse questo nome inviso praticamente a tutti, mostrerebbe, quanto meno, di avere fegato.
Giovanni XXIV. E' il sogno di ogni prelato progressista quello di farsi incoronare (pardon: inaugurare) con questo nome. Il Papa del Concilio, il Papa buono, quello che diceva di dare una carezza ai nostri bambini, ecc. ecc. Papa Roncalli era tutt'altro che progressista, ma i modernisti si sono costruiti un santino a loro uso ritenendo che, se fosse vissuto ancora, avrebbe portato il Concilio a pronunce ancora più dirompenti e riformatrici. Per la citata scuola di Bologna, Giovanni XXIII è il buono che fa saltare la Curia romana e destruttura la Chiesa, mentre Paolo VI è il cattivo, o almeno il pavido, che frena. Il cardinale Danneels, l'ultraprogressista ex arcivescovo di Bruxelles (e che, ahinoi, parteciperà al prossimo conclave, mancandogli appena tre mesi prima di perdere quel diritto) ha riferito che, se fosse stato eletto nel precedente conclave, avrebbe scelto proprio questo nome.
Pio XIII. E' la scelta preferita dal tradizionalista mainstream. Il nome evoca papi di un'epoca in cui la Chiesa non si vergognava di essere quello che era e non utilizzava il massimo delle sue energie a scusarsi per il suo passato, a pensare come riformarsi e aprirsi al mondo, e a distruggere se stessa in una continua mutazione. Semmai, concentrava le sue forze nell'opera missionaria, visto che ancora non si era diffusa l'idea che convertire l'infedele è un delitto antiecumenico. Certamente un nome che avrebbe un significato programmatico molto forte, richiamando immediatamente alla mente quel Pio XII, rispetto al quale l'epoca postconciliare è vista come antitetica, se non addirittura il san Pio X della crociata antimodernista (e quindi lefebvriano ante litteram), o il Pio IX dell'infallibilità papale e della difesa del potere temporale; per non parlare del san Pio V di Lepanto e del messale tridentino. Insomma: un altro nome da coraggiosi, e non solo per via della triscaidecafobia.
Leone XIV. Ve lo dico subito: s'io fossi papa, sceglierei 'sto nome (sì, io sono un laico, ma in definitiva i due requisiti canonici per essere eletto ce li ho anch'io: sono vir, e baptizatus; resta solo da stabilire dove alloggerei madama la papessa, mia moglie). Il nome di Leone evoca il coraggio e la forza che si richiede ad un ufficio così sfiancante (come ci insegna papa Ratzinger); inoltre richiama alla mente l'impavido Leone Magno che, inerme, fermò Attila sulla via di Roma. Ma soprattutto, fa pensare a Leone XIII, che fu al tempo stesso un papa preconciliare e antimassonico (l'autore della preghiera, appunto, leonina a S. Michele Arcangelo), ma non è troppo sgradito ad orecchi più riformisti, grazie all'enciclica sociale Rerum Novarum. Insomma: un nome che esprime una scelta discreta ma chiara per la Tradizione, senza suscitare troppe controversie e opposizioni spiacevoli.
Gregorio XVII. Se Pio XIII è la scelta preferita dal tradizionalista medio, Gregorio XVII è piuttosto da ultra, o da sedevacantista tout court, di quelli che sognano il ritorno agli stati preunitari. Gregorio XVI è passato alla storia come papa reazionario, contrario ad ogni riforma dello stato pontificio e addirittura avverso alla ferrovia (le chemin de fer est le chemin d'enfer, avrebbe detto). Persino il primo ministro austriaco Metternich ebbe a lamentarsi degli eccessi reazionari della sua politica: è tutto dire! Il neopapa che assumesse questo nome farebbe bene a spiegare subito di volersi rifare, piuttosto, agli esempi di Gregorio Magno o di Gregorio VII, due grandi papi e due grandi santi.
Clemente XV o Innocenzo XIV. Due nomi non particolarmente evocativi di singole personalità, ma comunque piacevolmente démodés ed espressivi di un chiaro intento di continuità con la Chiesa dei secoli passati. Come dire (ed è già dire molto): la Chiesa esisteva anche prima del Concilio Vaticano II, per chi se lo volesse dimenticare.
Pietro II. Il nome più improbabile di tutti, anzi un vero e proprio tabù. Non solo perché irriguardoso verso l'apostolo, che è bene rimanga nella sua unicità onomastica; ma ancor più perché la profezia dello Pseudomalachia prevede proprio che il prossimo papa si chiamerà Petrus Romanus, e che sarà l'ultimo. Di che alimentare tutti i millenarismi, insomma; altro che maya! Recita la profezia: "Nell'estrema persecuzione della chiesa romana, siederà Pietro Romano, che pascerà le sue pecorelle tra molte tribolazioni. Indi la città dei sette colli sarà distrutta e il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Finis".
Enrico
Gregorio XVI fu diffamato dal Belli, ma fu un grande Papa.
RispondiEliminaSimpaticissima (ed acuta) analisi.... Grazie!
RispondiEliminaCi siam dimenticati Gregorio XVIII
RispondiEliminaPoi, però, tirerebbero in ballo anche... Gregorio XII !
RispondiEliminaPerdonate un po' l'autocitazione:
RispondiEliminaQuesto è l'inizio di un lavoro di qualche anno fa, su "Fanta Vaticano". Mi sa che è giunta l'ora di continuarlo
http://www.fmboschetto.it/Utopiaucronia/ucronie_vaticane.htm
Bellissimo quel sito, fa molto riflettere sulla Stria
EliminaInsomma, quello che emerge dall'articolo di ENRICO e'
RispondiEliminaQualunque nome possa adottare il nuovo papa egli e' gia' impallinato in partenza
Se non conferma le profezie di Malachia e' destinato a confermare quelle di Enrico, il profeta dei giorni nostri.
Visto che il nome definisce l'orientamento del neoeletto pontefice se questo non aggrazia ad Enrico & c. Saranno "Augelli senza zucchero" per il nuovo papa.
Il quale, il neoeletto, gli converra' consultarlo (enrico) onde evitate la gogna.
Mangiato pesante?
EliminaGrazie a Dio digerisco bene.
EliminaTu piuttosto hai qualche problema.
Secondo me Enrico ha scritto un bellissimo post.
RispondiEliminaTu invece hai qualche informazione sostanziale da parte di qualche corista del Vaticano sui papabili?
Non conosco coristi ne alti prelati (sicuramente tu ne conosci in gran numero).
EliminaSemplicementr contesto quello che ha scritto perche' tendenzioso, fazioso, irriguardoso e tendenzioso nei confronti del nuovo pontefice. Tra l'altro si presta alle toto sciocchezze qui di seguito commentate.
Ti saluto
Come sono fastidiose queste conversazioni tra anonimi! Non si capisce nemmeno chi parla e chi risponde
EliminaProprio vero! Usate un nome od uno pseudonimo almeno! Non si capisce niente!
EliminaVoto per Leone XIV. Molto bello, e combattivo.
RispondiEliminaE perchè no Sisto VI?
RispondiEliminaSuona simpatico!
Simpatico ma... cacofonico. In latino, poi, Sixtus Sextus diventa uno scioglilingua.
EliminaLEONE XIV
RispondiEliminaChiamatemi irriverente, eretico, apostata o quant'altro, ma io propendo per Gollum I: un papa eletto con gaudio dei "cattolici adult[er]i", ma che poi (suo malgrado: lo Spirito Santo esiste), farà piazza pulità degli errori e degli eresiarchi modernisti.
RispondiEliminaA me piacerebbe molto un Clemente: nessuno scheletro nell'armadio, un nome pacificante ed abbastanza vecchio da sembrare nuovo. Neanche un Pasquale sarebbe da disdegnarsi, benché sia molto antico (ma l'elezione quaresimale aiuterebbe: un Papa che punti tutto sul disegno salvifico di Cristo, perché no?); un Urbano, anche se il nome può spiazzare, sarebbe invece un Pontefice che vuole riallacciare i contatti con la città eterna e con la buona tradizione. Non è in effetti un esercizio di fantasia inutile :)
RispondiEliminaUn novello Clemente starebbe bene, perché avrebbe anche il precedente per "risistemare" (o disciogliere) la Compagnia di Gesù, che avrebbe giusto bisogno d'una regolata! SUMMORUM
EliminaIn realtà l'espressione "Chemin de fer, chemin d’enfer" fu solo un gioco di parole di Gregorio XVI, il quale non condannò mai i treni. Tutta la vicenda delle prime ferrovie nello Stato Pontificio è argutamente raccontata qui:
RispondiEliminahttp://berlicche.wordpress.com/2010/04/16/satana-su-rotaia/
Ambrosianus
Preghiamo per un Benedetto XVII, che continui la grande opera di questo grande e incompreso Papa!
RispondiEliminaSi confonderebbe la gente a parlare di un Benedetto XVI e un Benedetto XVII contemporaneamente vivi. Non siamo più ai tempi dei Pii... :(
EliminaE se scegliesse un nome "modernista" per ricevere le simpatie di tutta l'ala progressista, e poi in realtà rinvigorisse la tradizione o viceversa? Il nome può anche essere usato per sviare le accuse delle varie fazioni!
RispondiEliminaInfatti io penso a Giovanni XXIV. Il predecessore è un papà amato dai progressisti, ma tale non fu. Si legga questo breve articolo di arradori
EliminaArticolo di Andrea Carradori
Elimina*papa (pardon, correzione automatica errata)
Eliminahttp://traditiocatholica.blogspot.it/2013/01/il-beato-giovanni-xxiii-amore-e-fedelta.html?m=0
EliminaLeone XIV
RispondiEliminaAgapetus III.
RispondiEliminaE sai quante battute sui peti! ;)
EliminaPrego il Signore che il prossimo Papa sia Pio XIII, che difenda la Santa Chiesa e la Sua Fede, e rottami tutto il lerciume lasciatoci dal CV2.
RispondiEliminaPurtroppo temo che "Pio" sia un nome che fa troppa paura. D'altra parte, se bisogna sperare nelle sorprese ...
EliminaSUMMORUM
kiko II°......omonimo di pietro II°
RispondiEliminaSe i giornali continuano a ripetere che si sta riproponendo la storia di Celestino V, toccherebbe ad un Bonifacio IX
RispondiEliminaAi modernisti piace molto un Francesco I come nome, lo hanno detto tante volte. Se invece dovesse essere eletto un papa più tradizionalista, penso sceglierebbe Pio XIII.
RispondiEliminaIl "rischio" di un Francesco c'e', esiste un cappuccino papabile, sarebbe il 1° nella storia.
RispondiEliminaPongo una questione.
RispondiEliminaSe il Conclave decidesse di (ri)eleggere al soglio pontificio il Vescovo Ratzinger (lo so, cosa improbabilissima umanamente parlando), che nome potrebbe prendere? Mica necessariamente Benedetto XVI, vero?
questione di lana caprina
RispondiEliminaCarino, ci voleva proprio qualcosa a smorzare e anche alleggerire questo blog in cui ultimamente prevale un tono cupo.
RispondiEliminamica tanto, sarebbe di fatto una nuova elezione, e sarebbe richiesta sia l'accettazione e sia il nome ......
RispondiEliminaPapa Giulio IV, con esplicita dichiarazione di volersi rifare al grande Giulio II. E' ora di finirla con i Papi "buoni"...
RispondiEliminaCome scriveva Messori in tempi non sospetti sul Corriere, la profezia si riferice non al Papa regnante, ma all'interregno, e quindi al Cardinale camerlengo, oggi Bertone. Tra i vari nomi di battesimo di Bertone c'e' anche Pietro, ed e' nato a Romano Canavese. Se Messori non ha preso un granchio tra quindici giorni e qualche ora ci siamo.....
RispondiEliminaNoi cattolici dobbiamo sempre rispettare il papa, i cardinali ed i vescovi. Dobbiamo sempre difendere coraggiosamente la Santa Chiesa di Cristo dagli attacchi più subdoli come quelli dei sedicenti fedeli che in realtà non accettano le decisioni dei cardinali, principi della Chiesa! Anche Bertone è un cardinale, presto cardinale camerlengo, molto stimato dal nostro amato Benedetto XVI, e merita pertanto tutto il nostro rispetto. Smettiamolo col denigrare i cardinali. Preghiamo piuttosto per Benedetto XV e per l'unità della Chiesa oggi tanto minacciata da chi contesta le decisioni di cardinali e di vescovi. Sia sempre lodato Gesù Cristo!
EliminaATTENZIONE!
RispondiEliminaTarcisio Bertone all'anagrafe si chiama Tarcisio PIETRO ROMANO
Tutto è compiuto
EliminaNo, Tarcisio Pietro Evasio Bertone, nato a Romano Canavese. Anche se...
Elimina
Eliminama è poi vero che BERTONE c' ha n' fijo a spasso ?
Sembra di sì
Elimina
Eliminaahahah .. anzi .... hihihihih !!!!!!!!! ............. ohohohho !!!!!!!
Condivido pienamente la tua raccomandazione Rafminimi.
RispondiEliminaChe il Signore accolga la sua anima tra le Sue braccia!
Io dico che finisce per essere un Paolo (card. Scola), anche se mi piacerebbero un Onorio (card. Burke) o un Urbano (card. Ranjith). Se poi va ancora peggio, ci toccherà un Giovanni Paolo (qualche card. sudamericano), o magari un Abramo Giacobbe (il laico priore Bianchi).
RispondiEliminaCliccando su "rispondi" non riesco a replicare all' Anonimo delle 12.23.
RispondiEliminaComunque a me non dispiacerebbe un Francesco autentico, non quello "rivisto" dai modernisti, quindi radicalmente evangelico ma al contempo perfettamente obbediente alla Chiesa in quanto "prolungamento" di Cristo nella storia, ed assolutamente ortodosso in dottrina.
Guidotorinese
Un Francesco vero, come il grande santo che voleva che le liturgie splendessero pur praticando lui stesso (non come i soloni pontificanti di oggi
EliminaSarebbe una grande lezione, anzi una vera e propria catechesi sulla vera povertà evangelica e sul pauperismo, sugli estremi armonici nella Chiesa
Eliminahttp://www.atfp.it/biblioteca/articoli-di-plinio-correa-de-oliveira/50-ambienti-costumi-civilta/90-poverta-e-sfarzo-estremi-armonici-nel-firmamento-della-chiesa.html (non come i laici soloni pontificanti oggi).
Dovrà essere per forza un LEONE per mangiarsi quei curiali che pensano solo al potere temporale...poi che sia ciò che la DIVINA ISPIRAZIONE vuole.. faccia il suo lavoro!!. SPIRITO SANTO ILLUMINA I " CARDINALI " ( sic !? ) AD ELEGGERE AL PIU' PRESTO UN DEGNO SUCCESSORE.....Sarà cosa lunga e difficile...mettere d'accordo almeno 78 persone...che maniga di scavezzacollo....alcuni hanno pianto ieri alla missa...ma non facciano ridere piuttosto....Ci vorrebbe PIO V che di tutto il marciume dei suoi tempi ne fece un falò. Bravo Enrico per il tou blog.
RispondiEliminaLe tue si che sono lacrime sincere (sic!). Vero?
EliminaIo credo che sarà Leone XIV, Giovanni Paolo III o Sergio V (nome antico, ma anche attuale e familiare). Saluti dalla Spagna.
RispondiEliminaAnonimo delle 15: 45 io non mi lagno e non piango per finta....se piango lo faccio sinceramente...loro lo fanno solo per ipocrisia!!!!!!!!! Sono ipocriti...BENEDETTO MAGNO lo sa molto bene....hai visto che abbraccio gelido e di convenienza c'è stato con il TARCI - PAPA ? Altro che Samerlengo....infatti è stato nominato un aiutante....sic! proprio da BENEDETTO il MAGNO dico MAGNO!!!!!!!!!
RispondiEliminaSe lo dici tu che sai interpretare i gesti e soprattutto sai leggere nel cuore delle persone (sic!!). . . .
EliminaSe riesci a leggere nei cuori delle persone hai un sicuramente un dono speciale, figliolo.
RispondiEliminaAMEN...dormi tranquillo...e spera in un coclave serio e pulito...SpiritoParaclitoinfunde amor.Anonimo delle 15: 16 sono sempre io.....ci credo in quello che ho scritto, padre
RispondiEliminaQuesto post è farneticante...
RispondiEliminaE' forse la prima volta, almeno a mia memoria, che tutte e tre le principali cariche della penisola italiana (papa, presidente della repubblica e presidente del consiglio) cambiano nello stesso anno. Se è difficile immaginare quale nome sceglierà il prossimo papa, è più facile presumere chi potrebbero essere i tre nuovi eletti, rispettivamente Angelo Scola, Gustavo Zagrebelsky e Pierluigi Bersani.
RispondiEliminaDubito che Scola, se eletto, possa scegliere il nome di Paolo VII: il legame con papa Montini si rincondurrebbe solo alla comune provenienza ambrosiana, e non vedo altri elementi unitari fra i due. Si parla anche di Angelo Bagnasco, chissà... Fuori gioco, invece, Gianfranco Ravasi, le cui posizioni teologiche sono spesso state oggetto di prese di distanze.
Molto interessante sarebbe l'elezione di Raymond Leo Burke, anche se la ritengo improbabile: oltre ad essere troppo schierato, non credo che il mondo sia pronto, né che si aspetti, un pontefice extraeuropeo. E' un vero peccato che Francesco Moraglia sia senza porpora (ok che non è necessario essere cardinali per essere eletti papi, ma sappiamo che, per prassi consolidata, da secoli il nuovo pontefice viene scelto fra i membri del sacro collegio).
Insomma, così come nel 2005 Ratzinger appariva il favorito, l'unico in grado di poter contare su un sicuro pacchetto di voti ben consolidato, capace di fargli coagulare attorno un ampio consenso in sede di conclave, così questa volta i giochi appaiono molto più incerti. Il sacro collegio è privo di ottimi nomi (Moraglia, Chaput, Nichols, tutti ancora senza porpora) e nessun cardinale, attualmente, svetta in maniera palese sugli altri. Staremo a vedere. Sicuramente, dato che Ratzinger sarà ancora in vita, credo che il suo successore non oserà, almeno per rispetto, distaccarsi di molto dalla linea tracciata durante questo pontificato. Quindi niente strappi e discontinuità con il magistero ratzingeriano.
In sintesi prevedo un papa italiano, con idee ratzingeriane, di età media.
Magari! Certo sarà un'elezione lunga: lo dovranno impastare bene, come direbbe Luciano di Samosata, perché con i famosi due terzi sarà dura finire in quindici giorni, come crede il nostro Lombardi. E poi nessuno ricorda le dietrologie che si fecero sul neoeletto BXVI che ripristina le maggioranze in conclave e bolla la teologia della liberazione per eretica di fretta e furia (cardinale argentino... Anche lui papabile). Insomma, io non azzardo previsioni, stavolta sono letteralmente impossibili, Xstus Imperat, se la veda Lui (brutale constatazione di limitatezza umana).
EliminaIo, invece, penso che sarà un conclave-lampo: a differenza delle sedi vacanti causate dalla morte del pontefice, che sono quindi improvvise, in questa i cardinali hanno molte settimane di tempo per schiarirsi le idee e per confrontarsi prima del conclave (e addirittura, in questo caso, prima della sede vacante). Quando entreranno nella Cappella Sistina, dunque, dovranno solo scrivere il nome sulla scheda, perché i giochi saranno già stati fatti da giorni (se non da settimane).
EliminaProprio oggi la sala stampa vaticana ha confermato che il conclave inizierà in una data compresa fra venerdì 15 e mercoledì 20 marzo. Secondo me, nel caso in cui le porte della Sistina dovessero chiudersi la sera di venerdì 15, entro la sera di domenica 17 potremmo già avere il nuovo papa.
Devo fare una correzione, nell'articolo di Enrico, riguardo il presunto pacifismo di Benedetto XV. Come per il suo predecessore Leone XIII, che chiese "Ridateci Roma" al Kaiser di Germania in visita in Vaticano, anche Benedetto XV non vedeva l'ora che una guerra modificasse i confini europei per restituirgli, anche a suon di cannonate, il defunto Stato Pontificio. L'imperatore, tuttavia, benché cattolico, si oppose ad un'avventura così rischiosa. Inoltre era riluttande a dichiarare guerra all'Italia, sulla quale regnava suo cugino.
A guerra iniziata, nel 1914, Benedetto XV se ne stette ben zitto di fronte all'invasione del Belgio, come non aprì bocca quando il supercannone tedesco Krupp era puntato su Parigi. Tant'è che il famoso ritornello della "inutile strage" lo tirò fuori solamente nel 1917, quando la guerra era cominciata da ben tre anni e quando i papisti Imperi Centrali erano ormai destinati alla sconfitta. Insomma, la guerra è giusta se può dare vantaggio al papa, mentre è un'inutile strage se il papa non ne può più trarre vantaggio.
acute considerazioni le tue silver, soprattutto sull'anticipo dato da Ratzinger ai cardinali per decidere, in effetti i giochi saranno già fatti, in queste stesse ore le discussioni sono già frenetiche, di fatto il conclave è già iniziato, ma senza chiave.
EliminaAdesso ci vuole un Leone di fatto per far scappare i lupi, se poi è anche di nome mi piace!!!!
RispondiEliminaSpero eleggano un Benedetto XVII che continui la linea dell'attuale grandissimo e santo Pontefice Benedetto XVI e non qualche coglione che si lascii menare per il naso come è successo con i Giovanni e i Paoli...
RispondiEliminaLeone XIV. Al Papa teologo dovrebbe seguire un Papa pugnace e la pugna oggi consiste nello sconfiggere il nemico smascherandolo, come ben diceva il Pecci.
RispondiEliminaOremus pro Pontifice nostro Benedicto.
Secondo me ,checchè ne dicano le profezie,il prossimo Papa sara Bertone e si imporrà il nome di o Giovanni XXIV oppure Giovanni Paolo III
RispondiEliminaOh Gesù fa che non sia così.
Eliminase va' su' Bertone in Chiesa non ci andranno piu' neanche i preti a dir messa....
Eliminaha ragione zefirino, speriamo che non sia così, per un semplice motivo: che con sgomento dovremmo paventare l'avveramento della profezia di S. Malachia !
Eliminainfatti, nel caso di Bertone, ci ritroveremmo con il temuto "Petrus" (da) Romano, in quanto i suoi nomi sono: Pietro Tarcisio Bertone, nativo del paese di Romano
....e si può notare che dalle dimissioni del papa, già siamo in zona critica....v. aggiornamento wikipedia:
L'11 febbraio 2013 il Pontefice Benedetto XVI ha dichiarato che dal 28 febbraio rinuncerà "al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro". La sede di Roma sarà vacante dalle ore 20.[22] Bertone, investito della funzione di Camerlengo della Camera Apostolica, assumerà le funzioni del governo ordinario della Chiesa.
nota ulteriore su wikipedia:
"Un'ipotesi recente... lascia pensare che Pietro Romano non sia riferito a un Papa, bensì al Cardinale Camerlengo che, alla morte del pontefice regnante, siede sul trono di Pietro in attesa dell'elezione del successivo. Da notare che il Camerlengo del pontificato di Benedetto XVI è il Card. Tarcisio Pietro Evasio Bertone, nato a Romano Canavese nel 1934: notevole la coincidenza che nel suo nome completo sia contenuta la parola Pietro e nella sua località di nascita ci sia la parola Romano."
http://it.wikipedia.org/wiki/Profezia_di_Malachia
..........
preghiamo per Papa Benedetto, perchè non si avveri il sogno di S. Pio X (riferito anche dal tg2 ieri sera) :
"Risulterebbe che Pio X, nel 1909, abbia avuto durante un’udienza una visione che lo sconvolse: “Ciò che ho veduto è terribile! Sarò io o un mio successore? Ho visto il Papa fuggire dal Vaticano camminando tra i cadaveri dei suoi preti. Si rifugerà da qualche parte, in incognito, e dopo una breve pausa morrà di morte violenta”.
Sembra che sia tornato su quella visione nel 1914, in punto di morte. Ancora lucido riferì di nuovo il contenuto di quella visione e commentò: “Il rispetto di Dio è scomparso dai cuori. Si cerca di cancellare perfino il suo ricordo”.
(riferito da A. Socci)
Auguriamoci che non si avveri.
Lo sanno tutti che la cosiddetta profezia di Malachia è un noto falso storico. Continuare a crederci, soprattutto alla luce che è un falso, è un po' ridicolo.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaOttimo articolo, considerazioni molto interessanti, non ho preferenze di sorta.
RispondiEliminaPiuttosto la butto lì, che senso ha oggi un conclave quando anche ognuno di noi dispone di smartphone connessi h24?
Basterà recarsi in bagno e comunicare con chiunque al mondo.
Certo che Ratzinger dovrà cambiare account di twitter.
Per quanto ne sappia ,sicuramente la Cappella Sistina viene bonificata da ogni eventuale microspia.Penso che i cardinali non possono portare il cellulare poichè sarebbe come una microspia.
RispondiEliminaLi perquisisci tu, uno per uno? E comunque come diceva silver non ne avranno bisogno, avranno già deciso tutto prima di entrare, con tutto il tempo che gli ha concesso Ratzinger.
EliminaFortunatamente no.Ma tanto ci tocca Bertone e non ecludo ,da bravo fantasioso,che Ratzinger si sia dovuto dimettere prima che il nostro compisse i fatidici 80 annucci.
EliminaSignore pietà...
Elimina
Eliminae con lui Poletto e Kasper entreranno in conclave .......
SIGNORE , CUORE SACRATISSIMO DI GESU' .......PIETA' !!!!!!!!!
E perchè Giulio IV come lo vedete?
RispondiEliminaIo dico solo: BASTA PAPI STRANIERI! Hanno già fatto troppo casino. Per dirigere la Chiesa di Roma ci vuole un PAPA ITALIANO, anzi ITALIANISSIMO. Ovviamente di quelli buoni (non roba tipo Bagnasco, Ravasi o peggio).
RispondiEliminacarissimo mio ,ma lo sai che la Chiesa è universale ,non è un'organizzazione governativa ITALIANA ,ma bensi' è la Chiesa di Cristo diffusa su tutta la terra , quindi queste sciocchezze (per non dire vere e proprie ca..ate) risparmiatele
EliminaIo andrei su un Antonio I , Francesco I, Celestino VI Gabriele insomma qualcosa che riporti la Chiesa alla povertà alla gente , un nome di un Santo amato dalla cristianità
RispondiEliminaFrancesco I mi sa di re, non di papa. Invece spero proprio non venga eletto Bertone, sarebbe davvero la fine del mondo!
RispondiEliminase Bertone viene eletto papa speriamo solo che intervenga il Signore
EliminaCaro ENRICO,
RispondiEliminacome vedi, complimenti!!!!!!
Ora che hai fatto il pieno di sciocchezze e che sei riuscito a tirare fuori la vera anima della combriccola di cui ti fai portavoce non potrai che ritenerti soddisfatto.
Se eventualmente ti fossi distratto ti elenco cosa emerge da questi commenti dei tuoi amici attivisti tradizionalisti dell'odio, rancore, invidia, gelosia, supponenza, superbia, arroganza, maleducazione, indolenza, presunzione e perfino un tocco di colore come ambizione, irriverenza, sciatteria impietosa mescolata a sciocchezze, ignoranza, strafottenza ecc. . . ecc. . .
Bravo Enrico, se volevi farci capire di quali e di quante qualita' fossero in possesso i tuoi amici, ci sei riuscito in pieno.
E voi sareste quelli della tradizione? Andiamo bene!
Voi sareste quelli che amano la chiesa possedendo tutte queste qualita? Siamo messi proprio bene!
E' questo il vostro contributo per risolvere i problemi della chiesa? Stiamo conciati proprio bene!!
Davvero complimenti!!!!! Ottimo risultato.
Ma che cacchio vuoi? Fatti una camomilla. Anzi due!
EliminaTorna a ballare con i neocatecumenali, non abbiamo bisogno di gente come te.
EliminaPenoso l'anonimo delle 23.21!
EliminaA quell'ora è meglio andare a dormire.
Anonimo delle 09.31, faresti meglio ad andare a dormire tu a quell'ora che gli altri han di meglio da fare!
EliminaEhi tu, anonimo insultatore come ti permetti? Vieni su questo blog a insultare ed accusare, con parole piene di odio e livore. Se ti ritieni cattolico dovresti sapere che seminare zizzania e odio è peccato, o no? Puoi dire e pensare quello che ti pare ma... I modi! La cortesia, la gentilezza, l'educazione dove sono? Il rispetto? Non hai niente di meglio, tu cattolico (o presunto tale), da venire ad attaccare altro cattolici? Se vuoi ingaggiare battaglia fallo per la fede sul sito della UAAR, lì troverai persone con il tuo stesso zelo amaro.
EliminaSecondo me sarà Bagnasco e si chiamerà Benny 17. Invece, il nome che sceglierei io è Gregorio. Ma anche Urbano e Bonifacio sono molto evocativi.
RispondiEliminaIntanto su Radio Vaticana stanno diluendo con parole vuote e fumo le parole di Benedetto XVI sul concilio, i media, anche quelli vaticani non smentiscono da che parte stanno.....
RispondiEliminaE perchè non Eleuterio? A me risulta che mons. Favella, che su questo blog pubblicò benemerite lettere pastorali, entrerà in Conclave.
RispondiEliminaBellissimo post.
RispondiEliminaVorrei chiedere agli amministratori che notizie hanno dell'ortodossia a 360° di Dolan, che mi piace alquanto (pochi giorni fa avevo tradotto in italiano un suo scritto contro l'aborto, e per scherzo avevo detto che lo tifavo al prossimo conclave... ma non immaginavo così presto!).
Lo vedrei bene come Leone XIV.
E' uno strenuo difensore in materia bioetica, ma per tutto il resto?
Secondo me, se cominciate a pubblicare le "pagelle" dei papabili, lo Spirito Santo non si offende. Tanto Lui sa già. Casomai, metti che qualche cardinale passa da queste parti...
Petrus Romanus non sarebbe nietepopodimeno che San Pietro , che giuderà la Santa Chiesa dal cielo finché sulla terra imperverserà il Falso profeta eletto dalla massoneria ecclesiastica. Per approfondire l'argomento segnalo il sito http://sactorumangelorum.blogspot.com
RispondiEliminahttp://sactorumangelorum.blogspot.com
EliminaNon c'e' piu' !!! E' stato chiuso ?
Alternative ? Piriplease ..........
Bravo Gian Paolo!Il tuo è l'unico commento che condivido.Ormai disgustato nn m stupirei che si facesse vivo Gesù Cristo in persona.
RispondiEliminaVista l'avanzata inarrestabile dei Maomettani nel cuore del Vecchio Continente sarebbe auspicabile un Innocenzo XI... solo che manca un Giovanni Sobieski (Putin?)
RispondiEliminaHai ragione hidalgo, questa avanzata sarà una delle sfide principali della Chiesa nei prossimi anni. A meno che non riusciremo a: "Convertirli tutti!!!!"
EliminaMa con le buone si intende. Vedremo!
Possibile che nessuno citi un "PIO TUTTO" ???
RispondiEliminaSe sarà Bertone ad essere eletto, non aspettatevelo subito, ma direi... a maggio. E' possibile che la profezia di San Malachia si incroci con il Terzo segreto di Fatima e con il sogno di Don Bosco (quello delle due colonne). In tal caso, il vescovo vestito di bianco che sale una montagna sormontata da una croce, non sarebbe riferito a Giovanni Paolo II, ma a Benedetto XVI. Inoltre il sogno delle due colonne di Don Bosco, indica chiaramente l'uccisione di un Papa con la contemporanea elezione di un altro, cosa fra l'altro possibile solo se il predecessore si è dimesso e c'è già un conclave in corso. Ma la contemporaneità di questi due eventi, potrebbe legarsi a qualche data fatidica riconducibile alle apparizioni di Fatima, tipo il 13 maggio...
RispondiEliminaSe venisse eletto Bertone, essendo di provenienza Salesiana (e qui c'entra ancora Don Bosco), potrebbe scegliere un nome in onore al fondatore del suo ordine salesiano, cioè Giovanni. In tal caso avremo Giovanni XXIV...
Ah, dimenticavo... a Medjugorje non c'è il krizevac? E non sembra una montagna sormontata da una croce? Insomma, verrebbe da pensare ad un pellegrinaggio e poi... fate due più due!
Peccato che il conclave (cum clave) non può essere interrotto. Se inizia prima di Pasqua dovrà continuare il suo cammino, indipendentemente dalla celebrazioni Pasquali. In quel caso sarebbe qualche cardinale "non elettore" a presiedere le celebrazioni e non di sicuro Bertone.
RispondiEliminaQuello che dici può essere vero se decidono di fissare il conclave ad una data posteriore alla Pasqua. In quel caso potrebbe avvenire quello che hai detto, ma mi sembra molto difficile che vadano a fissare una data così lontana.
Per quanto riguarda il sogno di Don Bosco, l'ho letto e mi sembra una tua personale interpretazione che il Papa ucciso sia diverso da quello che ha subito l'attentato. Per me potrebbe essere la stessa persona, vale a dire lo stesso Giovanni Paolo II, che resta colpito sì, ma da una malattia e poi muore. In tal caso la profezia si sarebbe già compiuta.
Ed infine, sul krizevac non mi sembra che ci sia una croce di legno grezzo, come invece si parla nel terzo segreto di Fatima.
Come vedi, caro amico, bastano poche sfumature per avere un'interpretazione completamente diversa.
Invece di preoccuparti delle profezie, dovresti dedicare più tempo alla preghiera; al resto ci pensa il Signore. Il futuro è solo cosa Sua.
E SE SI CHIAMASSE Francesco
RispondiEliminaScusate tutti e due, ma a me è sfuggito qualcosa. La persone "anonima" che scrive al 7 marzo, fa riferimento a delle cose che avrebbe scritto l'altra persona "anonima" al 6 marzo, ma che in realtà non sono state mai scritte. Ma vi conoscete tra di voi e ne avete parlato di persona? In quel caso, per far capire anche a noi, potreste scrivere la parte mancante?
RispondiEliminaMi sembra di capire, da quello che scrive la persona al 7 marzo, che il tizio che ha scritto il commento al 6 marzo, ha ipotizzato che le celebrazioni Pasquali le farà Bertone in seguito all'interruzione del conclave??? Ho capito bene?
Non capisco però perché lo ritenga così importante questo fatto... al punto da sottolinearlo. Forse perché pensa che queste celebrazioni lo metteranno in mostra nel conclave? Sbaglio?
Ma vi preoccupa così tanto che Bertone possa diventare Papa? Pensate davvero che sia lui quel "Pietro il Romano" di cui parla Malachia? E anche se fosse? Siete davvero convinti che poi ci sarebbe la fine del mondo?
Insomma nel 2012 c'erano le persone fissate con i Maya, adesso dopo le dimissioni del Papa, va di moda Malachia. E dopo?
Comunque concordo con i commento finale della persona che ha scritto al 7 marzo. Lasciate perdere le profezie, perché le interpretazioni possono essere moltissime, e fra l'altro soggettive, arbitrarie e molto discutibili. Per me servono solo ad angosciare la gente con scenari catastrofici ed inquietanti, come se non bastasse già la crisi economica e l'incertezza politica del tempo in cui viviamo...
Extra Omnes al 12 marzo! Quindi saltano le ipotesi legate al 13 maggio :-)
RispondiEliminaMi fa molto piacere quando le previsioni dei profeti di sventura si sciolgono come neve al sole :-)
E speriamo pure che non sia Bertone ad essere eletto Papa, così potremo accantonare pure questa presunta profezia, che in molti dicono essere una bufala...
Voto per Clemente XV. Nome pacifista e tradizionalista insieme ed inoltre omaggio all'ultimo francescano a sedere sul soglio di Pietro.
RispondiEliminaSecondi a parimerito, Innocenzo XIV o Leone XIV
Anch'io non gradisco le profezie catastrofiche e coloro che le fomentano, ma ad onor del vero devo notare che attualmente Benedetto XVI si trova nel palazzo apostolico di Castel Gandolfo e ci rimarrà fino alla fine di aprile 2013 o poco più. La fonte di questa notizia è TV2000, nel seguente video che risale al 28 febbraio 2013: http://www.youtube.com/watch?v=X7ny81Xi_8s
RispondiEliminaInfatti, dal secondo 18 al secondo 25 di quel video, il cronista dice proprio che Benedetto XVI rimarrà nel palazzo apostolico per due mesi o poco più, ovviamente a partire dal 28 febbraio. Facendo i conti si arriva almeno a fine aprile e forse anche a metà maggio (in relazione a quel "poco più"). In effetti potrebbe essere compatibile (ma speriamo che non lo sia) con il 13 maggio che è stato ipotizzato. Mi sembra strano però che il conclave debba durare quasi due mesi. Va bene che sono cambiate le regole, ma addirittura due mesi mi sembrano troppi. Proprio perché c'è la Pasqua in vista, penso che i cardinali faranno i salti mortali pur di arrivare alla Pasqua con un nuovo Papa. Se sarà Scola, allora penso che il nome scelto sarà Benedetto XVII, per il fatto che il predecessore è ancora vivo.
Infatti, a questo punto il conclave andrà spedito come un treno, e forse entro domenica ci sarà il nuovo Papa, a meno che... non lo debbano interrompere per causa di forza maggiore. Ma qui ci muoviamo su ipotesi, a dir poco, fantasiose. Infatti se dovessi cercare a tutti i costi un modo in cui ciò possa avvenire, mi verrebbero in mente eventi naturali imprevedibili. Ad se esempio un fulmine colpisse in pieno il comignolo per la fumata, ciò potrebbe dar luogo ad un incendio o ad un esplosione. Oppure se un violento terremoto facesse crollare la volta della cappella Sistina, allora i Cardinali dovrebbero allontanarsi per causa di forza maggiore. Insomma se si verificassero eventi fuori dal controllo umano, allora sì che sarebbero costretti a spostare il conclave a data da destinarsi. In quel caso, ci sarebbe un periodo in cui la Chiesa sarebbe davvero governata dal Camerlengo, non come adesso che è solo un ruolo di facciata fino all'elezione del nuovo Papa. In ogni caso, mi sembrano ipotesi strampalate e tirate per i capelli, per questo resto nella convinzione che entro questa settimana ci sarà il nuovo Papa.
RispondiEliminaStaremo a vedere cosa succederà....
Prima giornata: fumata nera! Ma questo era ovvio. Gli ultimi dieci Papi sono stati eletti dopo almeno 2 giorni di scrutinio. La media è di 3,2 giorni il massimo è stato di 5 giorni. Stando a questi dati ce lo dovremmo aspettare mercoledì 13 o più probabilmente giovedì 14 marzo. Se si dovesse arrivare al 16 marzo o più avanti, allora ogni previsione basata sui conclavi precedenti sarà perfettamente inutile. In tal caso dipenderà dal fatto che anche al ballottaggio sono richiesti i 2/3 dei voti e non più il 50% più uno com'era una volta. Questa modifica sulla legge elettorale del Papa fu voluta ed introdotta da Ratzinger nel 2007.
RispondiEliminaEvviva Papa Francesco!
RispondiEliminaMa non fu la bonanima del Card. Siri ad ipotizzare l'assunzione per sè del nome di Gregorio XVII, in caso di elezione? Poi - pare - ampliamente sconsigliata in conclave per non alimentare eventuali persecuzioni?
RispondiEliminaSi ma con il senno di poi, che senso ha preoccuparsi della scelta del nome "Gregorio XVII", visto che ormai abbiamo un Papa Francesco?
RispondiEliminaInvece mi ha molto impressionato il sogno di Don Bosco citato al 6 marzo ed ho potuto accertarmi che la maggior parte dei sogni di Don Bosco si sono tutti avverati. Purtroppo, affinché si avveri quel sogno, dovremmo trovarci di nuovo in conclave. Sigh! :-( Quindi o Papa Francesco si dimette pure lui, oppure il suo pontificato sarà breve come Giovanni Paolo I. Questo fatto sarebbe supportato da presunte profezie di Giovanni XXIII che ho trovato su internet ( si veda il link -> http://www.propheties.it/popejohnxxiii.htm ) dove si parla di un Papa che viene da lontano e il cui Regno sarà grande ma breve. Cosa suggestiva, è che in quella profezia si parla di un altro Papa che piangerebbe sulla tomba del Papa dal pontificato breve, e piangerebbe sulla Chiesa. L'autore del libro di queste "presunte profezie" di Papa Giovanni, un certo Pier Carpi, dice che quando in quelle profezie si trova la parola Padre, è un riferimento al Papa, mentre con la parola Madre è un riferimento alla Chiesa. Con questa chiave di lettura, il contenuto della presunta profezia che inizia così: "Sarà grande e breve il tuo regno..." sembra combaciare con il sogno di Don Bosco. Un'altra profezia invece, quella che inizia con "Benedetto, benedetto, benedetto...", sembra indicare un successore che potrebbe prendere il nome di Benedetto XVII. Infatti quel "sedici ti conteranno" sembra indicare i sedici predecessori che hanno preso il nome di Benedetto... quindi Benedetto XVII. In effetti, se il sogno di Don Bosco sarà collegato a questa cosa, un evento del genere potrebbe indurre il successore a prendere il nome di Benedetto, in onore del Vescovo Emerito. Visto inoltre che quest'ultima profezia fa riferimento ai Santi di Milano, e poi viene menzionato il nome Angelo, verrebbe da pensare ad Angelo Scola.
Mi rendo conto che questi sono ragionamenti strani e contorti e fra l'altro spero vivamente che siano tutti sbagliati, perché abbiamo tanto bisogno di un Papa come Francesco che sta dando un volto nuovo alla Chiesa. Molte persone che prima erano lontane dalla fede ora cominciano ad interessarsi di nuovo... e questo è un fatto molto positivo.
Resta il fatto che all'elezione ci fu quel fumo che all'inizio era grigio e poi è diventato bianco; di alcuni che lo hanno chiamato Francesco I (come se a breve dovesse arrivare un successore Francesco II); della sua frase con la quale ha detto che stato preso "quasi alla fine del mondo". Era meglio se diceva "all'altro capo del mondo". In quell'altro modo fa pensare "alla fine del mondo"... sembra un lapsus profetico???
Speriamo siano solo fantasmi creati dalla suggestione che inducono questi discorsi e non segni premonitori per eventi futuri...
Non concordo con queste visioni pessimistiche. Abbiamo un grande Papa e nonostante ciò pensiamo a cosa dovrebbe accadere nel caso in cui gli dovesse accadere qualcosa? Ma per favore, finiamola con questi catastrofismi da "fine del mondo". Delle persone convinte che il mondo finirà "fra non molto", ne è piena la storia. La fine del mondo è stata annunciata in numerosissime occasioni, ma puntualmente c'è qualcuno che reinterpreta le profezie e posticipa la data. Invece di scervellarvi su improbabili scenari futuri, vivete il vostro tempo secondo il Vangelo. La fine del mondo assoluta chissà quando avverrà, mentre la fine del mondo relativa è sicura per tutti. Infatti non si sa dove, come e quando il mondo dovrà finire per tutte le persone nello stesso momento, ma sicuramente ogni persona ha un suo personale appuntamento con la morte individuale. Preoccupiamoci di questo e di vivere la vita secondo i comandamenti di Dio. E poi smettiamola di incutere timore alle persone suscettibili, soprattutto in un periodo come questo che è di grande tensione sociale. E meno male che Papa Francesco ci invita alla Speranza. Che razza di speranza vogliamo seminare con questi scenari catastrofici? E poi, se anche dovesse succedere qualcosa, che cosa ci cambierebbe saperlo o non saperlo? Tanto da cristiani sappiamo che la morte è una condizione provvisoria, che subito dopo c'è il giudizio immediato e che poi si resta in attesa di essere resuscitati dalla morte, cosa che avverrà alla fine dei tempi. Allora perché ci dobbiamo preoccupare? Non sta forse scritto che chi teme per la sua vita la perderà? Quindi, perché preoccuparsene così tanto? Preoccupiamoci di salvarci l'anima, il resto lascia il tempo che trova...
RispondiEliminaNon so se gli altri che hanno seguito il tema secondario di questo thread lo vogliano fare, ma vista l'ultima risposta che ho letto, intendo chiedere scusa per aver insistito sul tema profezie. Visto che il tema principale, era quello del nome del nuovo Papa, e visto che praticamente si è chiuso dopo l'elezione di Papa Francesco, mi sembrava interessante proseguire su un altro tema affine che è quello legato alle profezie sui Papi. Non pensavo che invece di suscitare curiosità, avrei destato fastidio. Chiedo scusa.
RispondiEliminaPerò, prima di chiudere definitivamente l'argomento, mi si dia l'opportunità di rispondere alle interessanti osservazioni che ho letto in questo thread. Una persona al 24 marzo ha detto che l'ipotetico successore che prenderebbe il nome di Benedetto XVII dovrebbe essere Angelo Scola. Non mi trovo d'accordo con questa tesi e vorrei spiegare il perché. Infatti se davvero c'entra il sogno di Don Bosco in tutti questi discorsi, allora mi aspetto che il successore sia un cardinale che proviene dal mondo salesiano, in questo modo si spiegherebbe perché sia stato proprio Don Bosco a fare quel sogno e non un altro sacerdote. Visto che i papabili che vengono dal mondo salesiano sono quattro, allora potrebbe essere uno di questi. Il cardinale Raffaele Farina, il cardinale Tarcisio Bertone, il cardinale Angelo Amato e il cardinale Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga. I primi due li vedo improbabili per età troppo avanzata. Gli altri due hanno ciascuno le loro motivazioni. Il primo si chiama Angelo e sarebbe compatibile con la profezia di Papa Giovanni. Il secondo invece non avrebbe motivazioni profetiche, ma di tipo pratiche. Infatti, nell'ipotesi che queste profezie non siano la solita bufala che circola su internet, allora il cardinal Maradiaga sarebbe il perfetto continuatore di Papa Francesco, ma prenderebbe il nome di Papa Benedetto XVII. A conferma di ciò vi invito ad andare a cercare qualche video su youtube del cardinal Maradiaga e sentitelo parlare. E' molto in linea con Papa Francesco. In tal caso sarebbe lui quello che secondo me avrebbe maggiori possibilità e non Angelo Scola come qualcuno aveva ipotizzato di recente in questo thread e come tempo fa avevano ipotizzato i mass media quando fu eletto Papa Francesco.
Chiudo il discorso e non torno più sull'argomento per rispetto di coloro ai quali danno fastidio questi discorsi. Mi scuso per questa ulteriore digressione sull'argomento ma non volevo assolutamente rispondere a quella ipotesi con la quale non mi trovavo d'accordo.
Spero vivamente che abbiamo fatto quattro chiacchiere su argomenti ipotetici che non si realizzeranno mai.
Saluti a tutti.
Domani è il 13 maggio e tutte le ipotesi riconducibili a questa data saltano, visto che non è successo nulla di quanto è stato scritto. Le profezie sono una cosa, le interpretazioni personali sono tutt'altra cosa. E non cominciamo con il posticipare tali interpretazioni al 13 di ottobre 2013 (l'altra possibile data deducibile da Fatima), o al 13 maggio dell'anno prossimo e così via agli anni successivi, perché con il rinvia, rinvia, rinvia siamo tutti bravi ad interpretare le profezie....
RispondiElimina