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sabato 11 febbraio 2012

Benedetto XVI invita alla correzione fraterna

Cari Amici, il Papa ci ha fatto dono di un magistrale Messaggio per la Quaresima che merita un particolare approfondimento nel nostro animo.
Lo Spirito Santo ha ispirato il Santo Padre di approfondire, finalmente dopo diversi lustri di timidi silenzi, di delicate pastorali del "volemose bene" o esclusivamente di preoccupazioni semi-materiali, il linguaggio celeste della Chiesa che ha sempre proposto la carità spirituale soprattutto nei confronti delle anime traviate ed in pericolo di dannazione .
Il Messaggio inizia, significativamente, con una serie di considerazioni sulla responsabilità che abbiamo verso i più deboli, i malati, i sofferenti, i poveri.
Dopo questo doveroso abbraccio all'umanità sofferente, per la quale il Verbo di Dio si è incarnato, il Papa dona ai credenti e a tutti gli uomini una vera lezione di Catechesi nella quale ritorna il richiamo alle opere di misericordia e fra le quali quella di "ammonire i peccatori"....
Egli ci chiama a riscoprire la"correzione fraterna" denunciando, paternamente, il disordine e l'incoerenza di taluni cristiani che invece di correggere il fratello che commette un peccato, si adegua alle mode dei tempi....
Ma leggiamo il passo direttamente dalle sue parole, il cuore stesso del Messaggio:


"Il «prestare attenzione» al fratello comprende altresì la premura per il suo bene spirituale. E qui desidero richiamare un aspetto della vita cristiana che mi pare caduto in oblio: la correzione fraterna in vista della salvezza eterna. Oggi, in generale, si è assai sensibili al discorso della cura e della carità per il bene fisico e materiale degli altri, ma si tace quasi del tutto sulla responsabilità spirituale verso i fratelli. Non così nella Chiesa dei primi tempi e nelle comunità veramente mature nella fede, in cui ci si prende a cuore non solo la salute corporale del fratello, ma anche quella della sua anima per il suo destino ultimo.

Nella Sacra Scrittura leggiamo: «Rimprovera il saggio ed egli ti sarà grato. Dà consigli al saggio e diventerà ancora più saggio; istruisci il giusto ed egli aumenterà il sapere» (Pr 9,8s). Cristo stesso comanda di riprendere il fratello che sta commettendo un peccato (cfr Mt 18,15). Il verbo usato per definire la correzione fraterna - elenchein - è il medesimo che indica la missione profetica di denuncia propria dei cristiani verso una generazione che indulge al male (cfr Ef 5,11).
La tradizione della Chiesa ha annoverato tra le opere di misericordia spirituale quella di «ammonire i peccatori». E’ importante recuperare questa dimensione della carità cristiana.
Non bisogna tacere di fronte al male.
Penso qui all’atteggiamento di quei cristiani che, per rispetto umano o per semplice comodità, si adeguano alla mentalità comune, piuttosto che mettere in guardia i propri fratelli dai modi di pensare e di agire che contraddicono la verità e non seguono la via del bene.
Il rimprovero cristiano, però, non è mai animato da spirito di condanna o recriminazione; è mosso sempre dall’amore e dalla misericordia e sgorga da vera sollecitudine per il bene del fratello.
L’apostolo Paolo afferma: «Se uno viene sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con spirito di dolcezza. E tu vigila su te stesso, per non essere tentato anche tu» (Gal 6,1). Nel nostro mondo impregnato di individualismo, è necessario riscoprire l’importanza della correzione fraterna, per camminare insieme verso la santità. Persino «il giusto cade sette volte» (Pr 24,16), dice la Scrittura, e noi tutti siamo deboli e manchevoli (cfr 1 Gv 1,8). E’ un grande servizio quindi aiutare e lasciarsi aiutare a leggere con verità se stessi, per migliorare la propria vita e camminare più rettamente nella via del Signore. C’è sempre bisogno di uno sguardo che ama e corregge, che conosce e riconosce, che discerne e perdona (cfr Lc 22,61), come ha fatto e fa Dio con ciascuno di noi..."
( D.L.)

Ringraziamo la carissima ed infaticabile LDCaterina63 anche per il bellissimo Video, su Gloria TV, ispirato al Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2012. Oremus pro Pontifice nostro Benedicto !

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