- Ho sentito dirle lunedì 10 ottobre, su Radio Courtoisie, che il riconoscimento della FSSPX le pareva, in sé, ineluttabile, ma proprio per la prossimità dell'evento i granelli di sabbia che potrebbero fermare il meccanismo appaiono più chiaramente.
Abbé Claude Barthe - Sì. I superiori dei distretti che hanno partecipato alla riunione di Albano, il 7 ottobre, presieduta dal Vescovo Fellay, hanno preso conoscenza del preambolo proposto alla FSSPX prima della discussione sulla forma canonica del riconoscimento. Di colpo, più o meno informati, un certo numero di membri della FSSPX ostili ad una ufficializzazione della loro società, fanno presente il rischio di questa nuova fase della vita della FSSPX. Non si può negare che qualsiasi cambiamento comporti un rischio. Ma la stagnazione è a volte peggio, il che mi sembra essere il caso qui. Pretendono dunque, se ho ben compreso, da una parte che il preambolo richiama il Catechismo della Chiesa cattolica come "interpretazione" del Concilio, e dall'altra altra parte che la situazione proposta alla FSSPX sarà molto meno vantaggiosa di quella che essa era stata proposta in precedenza.
- Questo è vero?
Abbé Claude Barthe - Per quanto concerne la soluzione canonica, se fosse vero, perché non avrebbero accettato la proposta precedente, ripetuta tre volte tra il 2000 e il 2009? In realtà, la proposta attuale è assolutamente simile alla precedente. È anzi ancora meglio a causa della situazione molto più favorevole. La prelatura personale era già stata proposta dal Cardinale Castrillón: costruita su misura, è certamente la più gratificante e più "autonoma" soluzione per mons. Fellay e l'insieme di tutte le 'società' che saranno sotto la sua giurisdizione personale. E soprattutto, in ogni caso, il fatto che la FSSPX abbia propri vescovi le dà, indipendentemente dai dettagli dell'accordo legale, una considerevole libertà liturgica e disciplinare. In realtà, deve essere chiaro: il problema della forma canonica è inesistente.
- Ma il preambolo dottrinale?
Ne serviva ben uno, dal momento che la FSSPX aveva ottenuto la discussione dottrinale. Si può immaginare che questo preambolo sia un testo diplomatico che non impegna a nulla e che permette a ciascuno di non perdere la faccia. Sul lato della FSSPX, nella misura in cui la frase liberatrice inserita nel comunicato della Santa Sede e il Vescovo Fellay, pubblicato il 14 settembre, si trova necessariamente, nella sostanza, nel preambolo, ciò rafforza particolarmente la giurisprudenza stabilita dal 1988, precisando che sono lasciati "a una discussione legittima lo studio e la spiegazione teologica di espressioni o formulazioni specifiche presenti nei testi del Concilio Vaticano II e del Magistero che ne è seguito". Sul lato della Congregazione per la Dottrina della Fede: il Catechismo della Chiesa cattolica e l'interpretazione del Concilio? Concedo a priori ai membri della Congregazione che essi non sono caduti a testa in giù: sanno come lei e me che il CCC non è magisteriale. Tuttavia, è vero che può servire come una garanzia del fatto che il Vaticano II è interpretabile in un senso di continuità. Cosa che la FSSPX contesta. Ma poiché il preambolo è, a dire dei protagonisti, modificabile, ci si può necessariamente interdere su dei termini che presentano al meglio il vero perno di tutto questo "concordato": una reciproca "tolleranza" tra persone che si accordano in buona fede. Qui anche, bisogna dirlo: il problema del preambolo dottrinale è inesistente in sé.
-Quindi, il caso è risolto?
Abbé Claude Barthe - Macché! Quanti processi storici sono affondati a causa di eventi minori. Perché questo che si dispiega oggi è un processo storico fondamentale nel dopo Concilio, e questa proposta per il riconoscimento ufficiale è un elemento tra gli altri, mentre la Chiesa d'Occidente, a 50 anni dell'apertura del Concilio Vaticano II, è in un vero e proprio stato di fallimento dal punto di vista della fede del popolo cristiano, della disciplina, delle vocazioni sacerdotali, della trasmissione catechistica, ecc. Il fatto di dare una voce ufficiale alla FSSPX, insieme al Motu Proprio, con l'aggiunta di tutto il movimento intellettuale crescente, soprattutto in Italia, per far tabula rasa di ciò che ha rappresentato l'evento del Concilio Vaticano II - che, per dirlo in un'espressione, certo troppo sintetica, ha consacrato una regressione teologica e liturgica impressionante rispetto al pontificato di Pio XII - costituisce, hic et nunc, un'occasione storica di estrema rilevanza. I due protagonisti, il Papa e mons. Fellay, chiaramente ne hanno una chiara coscienza.
Fonte: Riposte catholique
Fonte: Riposte catholique
Mi avete anticipato :) Lo avevo tradotto ieri e lo stavo per inserire si Cheisa e post-concilio.
RispondiEliminaHo letto con molto interesse. Il succo mi pare positivo.
Anche per questo, attendiamo (pregando) e speriamo.
Spero e prego. E attendo.
RispondiEliminae chi è l'abbè Barthe?
RispondiEliminaDella serie "Ho detto tutto..."
RispondiElimina... mi chiedo se la redazione conosce e ascolta Radio Courtoisie ? :-P
RispondiElimina<span><span>...il preambolo richiama il Catechismo della Chiesa cattolica come "interpretazione" del Concilio"</span>
RispondiEliminacome al solito é assurdo: il Concilio é Magistero purissimo con la M maiuscola, non puo' dipendere dal CCC. Dice bene l'abé Barthe: tutti sanno che <span>il CCC non è magisteriale.</span>
<span></span>E' come dire che il regolamento del campionato di Serie A va interpretato secondo gli articoli della Gazzetta dello Sport e non secondo i documenti ufficiali della F.I.G.C. !?!
non credo prorpio che dopo 40 anni di prese in giro la SPX sia dell'umore di discutere di questo tipo di cavilli diplomatici. serve un discorso chiaro e definitivo !</span>
<span>e non credo affatto che "</span><span>il problema del preambolo dottrinale è inesistente in sé.</span><span>"
</span>
http://www.radiocourtoisie.net/ ci vorrebbe una radio cosi' anche in Italia !
RispondiEliminaps - non é é una radio della spx é indipendente e invita spesso sacerdoti di varie sensibilità tradizionali
con l'aggiunta di tutto il movimento intellettuale crescente, soprattutto in Italia, per far tabula rasa di ciò che ha rappresentato l'evento del Concilio Vaticano II - che, per dirlo in un'espressione, certo troppo sintetica, ha consacrato una regressione teologica e liturgica impressionante rispetto al pontificato di Pio XII ....
RispondiEliminaviva la Verità , finalmente
è uno che andrebbe letto. I suoi libir sulla situazione della Chiesa hanno elementi illuminanti (e sarebbero utili a molti qui).
RispondiEliminaottimo l'abbé barthe, solo forse sopravvaluta il "movimento intellettuale crescente". Gnocchi e Palmaro sono giornalisti, non intellettuali. Gherardini non è crescente, ha 90 anni. I francescani dell'Immacolata poi... -"i francescani chi...?"
RispondiEliminainfatti io dico sempre che il 99,9% dei fedeli delle parrocchie non ha la più pallida idea di che cosa sia la Tradizione, di chi siano Mons. Lefebvre e la FSSPX, di che cosa abbia mai detto il concilio, del suo peso continuo/discontinuo rispetto alla Dottrina cattolica, e soprattutto non sa che cosa sia la Messa di S. Pio V, nè si ricorda più del MP, perchè è stato letteralmente AFFOSSATO nella memoria dei parrocchiani, mediante silenzi e minacce vere e proprie, se solo qualcuno tocca l'argomento.
RispondiEliminanella mia parrocchia (circa 800 ab.) ho l'impressione che siamo circa 4/5 persone ad essere consapevoli della situazione, ma senza contatti nè aggregazione-organizzazione tra noi (mi baso sulle risposte di un'amica mia unica interlocutrice, e di una parente, che, pur amareggiate per le profanazioni della Liturgia, non ricordavano più il MP nè la possibilità di chiedere la Messa antica: hanno deviato subito l'argomento, in preda al panico, indotto dal regime, che fa capire benissimo alla gente come "certi argomenti" siano proibiti !
<span>Queste bellissime notizie che leggiamo sul blog MIL sono ancora<span> rari nantes</span> in un mare di ignoranza abissale delle masse dei cattolici medi, <span>non più formati alla vera e integrale Dottrina Cattolica, nè in preparazione alla Prima comunione, nè alla Cresima, in riunioni di catechismo ludico e frivolo, a base di cartelloni e intrattenimento "socializzante" e partecipativo, autodidatta....del niente !</span></span>
<span>infatti io dico sempre che il 99,9% dei fedeli delle parrocchie non ha la più pallida idea di che cosa sia la Tradizione, di chi siano Mons. Lefebvre e la FSSPX, di che cosa abbia mai detto il concilio, del suo peso continuo/discontinuo rispetto alla Dottrina cattolica, e soprattutto non sa che cosa sia la Messa di S. Pio V, nè si ricorda più del MP, perchè è stato letteralmente AFFOSSATO nella memoria dei parrocchiani, mediante silenzi e minacce vere e proprie, se solo qualcuno tocca l'argomento.
RispondiEliminanella mia parrocchia (circa 800 ab.) ho l'impressione che siamo circa 4/5 persone ad essere consapevoli della situazione, ma senza contatti nè aggregazione-organizzazione tra noi (mi baso sulle risposte di un'amica e una parente , e alcune rare interlocutrici che, pur amareggiate per le profanazioni della Liturgia, non ricordavano più il MP nè la possibilità di chiedere la Messa antica: hanno deviato subito il discorso, in preda al panico, indotto dal regime, che fa capire benissimo alla gente come "certi argomenti" siano proibiti !
<span>Queste bellissime notizie che leggiamo sul blog MIL sono ancora<span> rari nantes</span> in un mare di ignoranza abissale delle masse dei cattolici medi, <span>non più formati alla vera e integrale Dottrina Cattolica, nè in preparazione alla Prima comunione, nè alla Cresima, in riunioni di catechismo ludico e frivolo, a base di cartelloni e intrattenimento "socializzante" e partecipativo, autodidatta....del niente !</span></span></span>
<span>infatti io dico sempre che il 99,9% dei fedeli delle parrocchie non ha la più pallida idea di che cosa sia la Tradizione, di chi siano Mons. Lefebvre e la FSSPX, di che cosa abbia mai detto il concilio, del suo peso continuo/discontinuo rispetto alla Dottrina cattolica, e soprattutto non sa che cosa sia la Messa di S. Pio V, nè si ricorda più del MP, perchè è stato letteralmente AFFOSSATO nella memoria dei parrocchiani, mediante silenzi e minacce vere e proprie, se solo qualcuno tocca l'argomento.
RispondiEliminanella mia parrocchia (circa 800 ab.) ho l'impressione che siamo circa 4/5 persone ad essere consapevoli della situazione, ma senza contatti nè aggregazione-organizzazione tra noi (mi baso sulle risposte di un'amica e una parente , e alcune rare interlocutrici che, pur amareggiate per le profanazioni della Liturgia, non ricordavano più il MP nè la possibilità di chiedere la Messa antica: hanno deviato subito il discorso, in preda al panico, indotto dal regime, che fa capire benissimo alla gente come "certi argomenti" siano proibiti !
<span>Queste bellissime notizie di centri di Messa antica che leggiamo sul blog MIL (certamente primi albori della futura, lontana rinascita) sono ancora<span> rari nantes</span> in un mare di ignoranza abissale delle masse dei cattolici medi, <span>non più formati alla vera e integrale Dottrina Cattolica, nè in preparazione alla Prima comunione, nè alla Cresima, in riunioni di catechismo ludico e frivolo, a base di cartelloni e intrattenimento "socializzante" e partecipativo, autodidatta....del niente !</span></span></span>
Un OT ma bellissimo: un nuovo miracolo avvenuto dopo la beatificazione del Beato Giovanni Paolo il Grande è stato identificato. Presto sarà quindi riconosciuto Santo per volontà di Dio.
RispondiEliminaRendiamone grazie a Dio.
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/papa-el-papa-pope-karol-wojtyla-giovanni-paolo-i-john-paul-ii-juan-pablo-ii-9016/
Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.
<span>Simon il tuo è il tono canzonatorio tipico di chi usa delle cose in cui non crede per provocare gli altri, come il bambino che alza la mano in classe e fa continuamente la spia contro i suoi compagni vantando una finta morale e un finto interesse che non ha. Non ti è rimasto niente di sacro.</span>
RispondiEliminaBè non esageriamo, <span>il movimento intellettuale crescente c'è! </span><span>Gnocchi e Palmaro sono un po' più che giornalisti credo, il loro merito è evidente: divulgare e creare un movimento diciamo decisamente Tradizionale con dei prodotti editoriali di prima qualità! Gherardini è un gigante il suoi scritti sono immortali e andranno oltre il tempo... senza considerare il suo valore simbolico: vive da decenni dentro la Basilica dove riposa l'aposto Pietro a Roma, quasi dirimpettaio del Papa anche se B16 fa finta di non saperlo!!! </span>
RispondiEliminaI francescani fanno del loro meglio! Dovrebbero semplicemente decidersi.
la DERIVA....
RispondiElimina<span>IL Vaticano II ha consacrato una regressione teologica e liturgica impressionante rispetto al pontificato di Pio XII .... </span>
proprio come la Messa di Paolo VI mostra un impressionante ALLONTANAMENTO dalla Teologia Cattolica tradizionale :
cfr. in greco apò-istemi : mi allontano > da cui apostasia = allontanamento !....
(memory)
dopo di che non si riesce a capire
RispondiEliminasu quali basi poggi l'ottimismo a oltranza di certi bloggers, come Caterina63, che hanno il coraggio di proporci la situazione attuale vista come un progresso della MISSIONE APOSTOLICA della Chiesa, proprio in seguito e nel bel mezzo dell'allontanamento pauroso di cui i cattolici più svegli (v. Gnocchi, Palmaro, Bongi et al, per non parlare di mons. Lefebvre &C, si sono accorti da un pezzo.....)
(svegliarsi o dormire, this is the question !....a proposito di belle addormentate....)
E De Mattei e Radaelli con il suo ultimo libro e il suo documento programmatico in vista dei 50 anni del concilio e gli altri studiosi e teologi coinvolti in questa sempre più consistente corrente di pensiero, non li vogliamo considerare?
RispondiEliminaIl solo miracolo per cui saranno ricordati GPII e il suo predecessore PVI (ometto GPI anche se il nome scelto era già tutto un programma), sarà quello di avere ridotto in soli 42 anni la chiesa cattolica nell'attuale pietosissimo stato.
RispondiEliminaPer questa Chiesa basta e avanza, non c'è bisogno di cercarne altri.
Ma lei come fa a saperlo? Asteniamoci dal giudicare gli altri utenti "in foro interno".
RispondiEliminaFZ
Dal titolo sembrerebbe che dovrebbe essere la Chiesa cattolica a riconciliarsi con la FFSPX. Tutto un programma!
RispondiEliminaCominciavo a essere preoccupato per il ritardo, ma alla fine la Redazione si leva a difesa di SdC:
RispondiElimina"Profeta di sventure... unqua un accento non uscì di tua bocca a noi gradito... al maligno tuo cuor sempre fu dolce, accusar di questo e quello il buon Simone..."
Bravi!
<span> ha consacrato una regressione teologica e <span>liturgica</span> impressionante rispetto al pontificato di Pio XII</span>
RispondiEliminaAttenzione! sulla teologia sulla dogmatica sull'ecclesiologia la FSSPX ha da dire ed insegnare molto, ma sulla liturgia (eccetto l'ottimo lavoro di don Mauro Tranquillo, vero talento italiano) ha molto poco anzi quasi nulla da insegnare. Credono sia ottimo e saporito il Messale di G23 e che il Messalone di P6 sia uscito fuori dal nulla o preparato in pochi mesi senza sapere che è stato frutto di un lungo lavoro di lenta ed inesorabile demolizione incominciata proprio con l'augusto pontificato del Venerabile Pio XII, (che la Chiesa Conciliare vuole presto beato proprio per questa ragione).
De Mattei ha avuto l'ardire di sfatare il mito di Pio XII sotto alcuni aspetti storici, speriamo di avere presto un qualche lavoro di critica scientifica sulle riforme liturgiche incominciate già nel 1948!!!!! per una vera RESTAURAZIONE LITURGICA!
Per chi è forte di cuore e volesse approfondire consiglio di leggere i Documenti Pontifici e per chi ha anche un po' lo stomaco forte di leggere ciò che si celava dietro le manomissioni liturgiche.
Perché avendo esperienza di Internet conosco il comportamento dei troll. Chissà, magari anche il mio potrebbe essere considerato il comportamento di un troll ma fra troll ci si intende. E' come quegli esaltati che ogni tanto vengono su questo blog (a parte me) parlando di fine del mondo e usando una terminologia arcaica e altisonante per apparire degli infuocati ultratradizionalisti e poi si capisce che provengono da qualche comunità gay anticlericale.
RispondiEliminaDiciamo che è un lieve compromesso per stare più vicini possibile al Papato nonostante si sappia che ci sono diverse cose che nel messale del '62 non vanno proprio benissimo. L'ideale idealissimo sarebbe il messale del '54 ma non è necessario per forza cercare il pelo nell'uovo a parer mio.
RispondiEliminam c t s i
RispondiEliminaGrazie!
RispondiEliminaFZ
I troll sono un'altra cosa.
RispondiEliminaFZ
Ovvero?
RispondiEliminaFZ
Messale del 52, edizione sesta dopo la tipica del 1920.
RispondiEliminaA parte la semplificazione delle rubriche non mi sembra sia di poco conto il nuovo rito della Settimana Santa.
http://disputationes-theologicae.blogspot.com/2010/03/la-riforma-della-settimana-santa-negli.html
<span>Il Messale è quello del '52, edizione sesta dopo la tipica del 1920.</span>
RispondiElimina<span>Per il resto, già dal 1955, a parte la semplificazione delle rubriche non mi sembra sia di poco conto il nuovo rito della Settimana Santa.</span>
embè, ci accusano i preti tradizionalistisessantaduistiirriducibili giustamente di dare le spalle al Santissimo Sacramento nel Tabernacolo con il messale di P6 ma dimenticano che la nuova Settimana Santa (definita già all'indomani della promulgazione ad exsperimentum e di <span>transizione</span>) del Venerabile Pio XII prevedeva la novità di "altari posticci" fronte tabernacolo con prete di spalle.
RispondiEliminaDomani il Papa per spostarsi a piedi nella Basilica di San Pietro utilizzerà la pedana mobile già usata da Giovanni Paolo II:
RispondiEliminahttp://www.asca.it/news-PAPA__DOMANI_A_MESSA_SU_PEDANA_MOBILE__PER_ALLEVIARE_FATICA__%281_UPDATE%29-1058215-ORA-.html
Speriamo che il Papa cambi idea e che sia la volta buona per giustificare la reintroduzione della SEDIA GESTAORIA!
Preghiamo per il Papa.
Ma il Messale del 62 a me sembra vada bene, cioè magari c'era stata già qualche modifica, ma la Messa non era stata ancora stravolta, comunque.
RispondiEliminaE poi non c'è comunque nessun gruppo tradizionalista che utilizza un Messale precedente a quello del 62, oggi, credo. O sbaglio?
Quindi non sarebbe neppure facile dire com'era,conoscendolo, visto che non è stato conservato nella pratica, no?
Conoscevate quest'altro articolo di Riposte-Catholique?
RispondiEliminaPer me dice molte cose, soprattutto sulla mens del Papa. Per cui l'ho ripreso con le mie riflessioni, partendo tuttavia dalla considerazione che le sue conclusioni sono superate dagli eventi successivi.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2011/10/i-colloqui-romafsspx-ma-essi-avevano.html
Stupisce la solerzia con cui la Redazione,e in partico
RispondiEliminaStupisce la solerzia con cui la Redazione, e in particolare fz, interviene per difendere Simon, vorrei vedere la stessa prontezza e scrupolosita' quando altri blogger vengono offesi, spesso e volontieri dallo stesso Simon.
RispondiEliminaLe generalizzazioni sono sempre pericolose ...
RispondiEliminaChe cosa vuol dire "regressione teologica e liturgica impressionante"? Che sono stati cancellati dei dogmi? Fu un momento di "regressione liturgica" il Concilio di Trento, causa ufficializzazione erga omnes del canone romano e semplificazione della liturgia dell'epoca?
A me non pare che i papi dell'ultimo cinquantennio abbiano rinunciato a pronunciare il magistero sui temi che via via si presentavano: G XXIII e la Pacem in Terris, P VI e l'Humane Vitae, B XVI e la Caritas in Veritate ...
Piu' che di progresso o regresso, parlerei piuttosto di perdita dell'"orgoglio" della Fede, di sacrificio dei principi sull'altare del politically correct, di rinuncia alla predicazione dei novissimi etc..
Uno degli apologeti del '900 a me personalmente piu' "simpatici" e' Fulton Sheen, un vescovo americano morto pochi mesi dopo la mia nascita: con un po' di surfing su youtube troverete la sua lezione con lavagna e gessetto che spiega cio' che la dottrina ha da dire sugli angeli.
Se la paragono ad un omelia del contemporaneo Ravasi, al di la' del legittimamente diverso temperamento personale, nel caso di quest'ultimo mi sembra di trovarmi di fronte a un esercizio estetico-retorico che finisce per avvitarsi su se' stesso. E se questo e' il meglio ...
Dove c'e' l'"orgoglio della fede" la Chiesa prospera tranquillamente anche con il novus ordo e il problema e' semmai quello della preparazione della massa di catecumeni adulti: vedi i casi di Cina e Vietnam.
Personalmente, non mi attenderei miracoli ne' dalla riammissione dei lefevbriani in piena comunione, ne' da un documento magisteriale di interpretazione autentica del Vat II.
Le sistemazioni canoniche, il magistero e la liturgia non sono fine a se' stessi. L'aiuto pratico che possono dare e' questo: far tirar fuori dai posti dove sono stati nascosti quei "pezzi" della Fede Cattolica senza i quali il quadro resta incompleto e incomprensibile. Togliete una parte, e crolla tutto: gia' cosi' ci ammonivano i Padri della Chiesa.
C.B.
La direzione si sforza di tenere una linea coerente!
RispondiEliminaL'altro giorno avevo ricevuto insulti in genovese per aver richiamato papà e sono stati prontamente cancellati.
<span>Ma il Messale del 62 a me sembra vada bene...</span>
RispondiEliminase a te piace, OK!
<span>E poi non c'è comunque nessun gruppo tradizionalista che utilizza un Messale precedente a quello del 62, oggi, credo. O sbaglio? </span>
Sbagli.
<span>Quindi non sarebbe neppure facile dire com'era,conoscendolo, visto che non è stato conservato nella pratica, no?</span>
Occultamente (in alcuni casi non troppo) e privatamente non si è mai interrotto il suo uso.
De Mattei resterà sempre lo schiavo del sacro cuore di Plinio, Radaelli è un dilettante della teologia e della filosofia, mica è Amerio
RispondiEliminaThanks God, Don Camillo, il rito romano è ancora vivo, Settimana Santa autentica compresa!
RispondiEliminaDa quale pulpito, ospite?
RispondiEliminaHo lette delle antiche frequentazioni di De Mattei, ma mi baso su quel che dice e che scrive.
Quanto a Radaelli, ovvio che non è Amerio -il quale peraltro è difficilmente raggiungibile da chiunque-, ma è anche lui uno studioso di tutto rispetto.
Immagino che lei non sia d'accordo con quello che scrivono; ma almeno potrebbe dare un diverso elemento di confutazione che non sia il disprezzo che, buttato lì così, sembra più uno spruzzo di fango che un commento serio...
Lo so ho visto... mi hai dato tanta gioia, peccato che non saccio l'inglese perchè se no...
RispondiEliminaRingrazio la Redazione: troppo facili i processi di intenti gratuiti e sempre contro la carità. I.P.
RispondiEliminaCome quelli che lei fa regolarmente a chi non condivide le sue opinioni?
RispondiEliminano qui si sbaglia, io sono assolutamente convinto che il Vat II contenga errori, se non eresie. Lo spruzzo di fango va bene come risposta a elogi superficiali e analisi affrettate. Radaelli con la sua estetica rosminiana (che in alcune pagine tenta di dimostrare razionalmente la Trinità), pur essendo un'ottima persona, resta un dilettante. De Mattei ha scritto questa storia del Concilio che ha i suoi aspetti interessanti, ma non è persona raccomandabile, il plinianesimo non fa parte del suo passato ma del presente
RispondiEliminaOK. prendo atto.
RispondiEliminaOK. Prendo atto quanto a De Mattei. Mi fido di quello che lei mi dice, perché non ho riscontri.
RispondiEliminaTuttavia apprezzo non solo il suo libro recente, ma molti altri sui scritti e discorsi ascoltati in diretta in più occasioni.
Sul discorso dell'estetica rosminiana, non mi pare il luogo di approfondire. Per quel che so, l'unico parallelo che potrei trovare è che Rosmini non esclude la mente dalla percezione estetica, che non individua nel solo 'sentimento', ma necessita dell'intelligenza. Il discorso di Radaelli non fa altro che sviluppare il problema della "dislocazione della Divina Monotriade" sollevato da Amerio, che ha un fondamento nell'attuale prevalere dell'emozionalità a tutto scapito della dogmatica che non è gabbia, o qualcosa di magmatico e mutevole come vorrebbero farci credere i novatori, ma ordine chiarezza e quindi, indicatore certo ed inequivocabile.
Glielo ho già chiesto altre volte, Ospite: cos'ha contro Plinio Correa de Oliveira? Da cosa deriva questa sua monomania "antipliniana"? Dottrinalmente è impeccabile, poi si può dissentire da lui su altri aspetti, ma francamente non capisco il suo astio.
RispondiElimina<span><span><span>provi a leggere, ad esempio, Carlo Alberto (non Francesco!) Agnoli e Paolo Taufer, TFP: la maschera e il volto. La TFP è una setta iniziatica, millenarista, che conduce politicamente alle posizioni teocon
RispondiElimina</span></span></span>
Però, ospite, il suo discorso è intrigante, perché Amerio rivaluta Rosmini.
RispondiEliminaVisto che ha fatto un'affermazione precisa e credo che l'abbia fatta a ragion veduta, potrebbe darmi, se vuole, qualche approfondimento su neshama@tiscali.it ?
Se potrà farlo, la ringrazio in anticipo.
Non l'ho letto, ma mi è stato riferito. Apprezzo, tra l'altro, gli autori da lei citati (e so distinguere tra i vari Agnoli). Sono persino d'accordo con lei sui pericoli di una lettura teo-con di Plinio Correa de Oliveira, che tuttavia va contestualizzato nella sua realtà geografica e storica (un esempio per tutti: la difesa, per noi problematica, della TFP del latifondo ha ragioni di natura geo-economiche e funzionali, da considerare nel contesto sud-americano). Rimane il fatto che Plinio è e rimane un formidabile pensatore contro-rivoluzionario e il suo testo "Rivoluzione e Contro-Rivoluzione" è una pietra miliare di tale filone di pensiero, esemplare per la sua chiarezza. Poi, in foro interno, ragioniamo pure sui suoi limiti, sulle sue ingenuità e sulle sue carenze. Ma in foro interno. O preferisce Monsignor Camara (il secondo Camara, non il primo, se capisce a cosa mi riferisco)?
RispondiEliminaA proposito di movimento intellettuale crescente:
RispondiEliminaVero, persino entro i limiti di questo blog il nome di Gherardini ricorre sempre piu' di frequente, e non sempre in toni elogiativi. Cio', nonostante Messainlatino.it (papalepapale anche in questo?) abbia snobbato due degli ultimi lavori di Mons. Brunero Gherardini ('Concilio Vaticano II. Il discorso mancato', Lindau 2011, e 'A domanda risponde. In dialogo con Karl Barth sulle sue "Domande a Roma", Casa Mariana Editrice 2011). L'assenza di recensioni o segnalazioni in merito non depone a favore del livello intellettuale di Messainlatino.it.
<span><span>Ma il Messale del 62 a me sembra vada bene...</span> </span>
RispondiEliminapoi giusto per essere precisi, a quali Sante Messe ha partecipato? Perchè se ha recitato prima della Santa Comunione il Confiteor, ebbene il celebrante ha utilizzato il Messale posteriore al '62.
Che gran balla don Camillo! Il confiteor recitato una seconda volta proprio prima della comunione è<span> antica tradizione in certi luoghi</span> e va recitato nel quadro del messale 1962. L'origine lontana ne era di permettere alle persone arrivate in ritardo di poter ancor confessare i propri peccati.
RispondiEliminaNon è strano vedere che "don" Camillo, grande inquistore e offensore di Papi e Vescovi di fronte all'Eterno su questo blog, conosca così poco il messale 62? I.P:
<span>Il confiteor recitato una seconda volta proprio prima della comunione è<span> antica tradizione in certi luoghi</span> e va recitato nel quadro del messale 1962.</span>
RispondiEliminaAh sì !?!? bene!!! dove sta scritta questa cosa, mi indichi precisamente le rubriche o disposizioni UFFICIALI della Congregazione o semplicemente di Ecclesia Dei che avvalorerebbero quel che lei avrebbe detto!
Giustissimo. Con la sedia gestatoria avremo risolto tutti i problemi. 10 e lode.
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