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martedì 13 settembre 2011

Anche a Trento la S. Messa... tridentina!



Anche a Trento parte finalmente la celebrazione della santa messa latina, detta anche tridentina.

L'arcivescovo Mons. Luigi Bressan, in ottemperanza ai desideri del Santo padre, espressi nel Motu proprio e nei documenti applicativi, ha infatti decretato la celebrazione della messa in latino ogni domenica, alle 18.30, presso la chiesa del Suffragio, in centro città. Per chi volesse, alle 18 il celebrante, per alcune domeniche, spiegherà ai fedeli come si segue la messa.

15 commenti:

  1. Antonio Peschechera da Barletta13 settembre 2011 alle ore 08:49

    A distanza di anni ormai dal Summorum Pontificum il vescovo di Trento si è sprecato ad ottemperare ai desideri del Santo Padre: tradotto, significa che non ce la faceva più a sentire questi tradizionalisti tridentini che ogni giorno "parlavano di lui". Bene Eccellenza, bene.

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  2. Scusate, non so se ho capito bene: il vescovo ha deciso di offrire la Messa antica ai fedeli senza richiesta da parte di un "gruppo stabile"?

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  3. Ottima l' idea di spiegare la S. Messa nella forma straordInaria: spero si insegni ai fedeli quando bisogna inginocchiarsi e quando non è richiesto, dato che i tempi sono diversi rispetto alla S.Messa in forma ordinaria, e quando si deve rispondere al celebrante e quando no.
    Si vedono tanti pasticci dovuti a pluridecennalli abitudini.

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  4. ...le ripicche mitriate pian pianino lasciano il passo al naturale svolgersi delle cose.

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  5. <span>...quando si deve rispondere al celebrante e quando no.</span>
    <span>Si vedono tanti pasticci dovuti a pluridecennalli abitudini.</span>

    Vero. Trovo però riprovevole il modo diciamo... autoritario col quale a volte vengono zittiti da fedeli generalmente molto giovani coloro che dopo anni e anni di N.O.M., assistendo per la prima volta alla S.Messa, si lasciano scappare qualche risposta di troppo.

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  6. La richiesta del gruppo stabile c'è stata

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  7. Ahinoi questo è il prodotto dei figli della neo-FSSPX. Il frutto è portare al biritualismo nella chiesa conciliare.

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  8. Introibo ad altare Dei.... :-D

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  9. Caro Christus Rex il frutto è sì portare al biritualismo nella "chiesa-conciliare" ma l'obiettivo è e rimane sempre quello di una restaurazione della Chiesa di sempre e della Messa di sempre. Non si può pretendere che questo avvenga di colpo bisogna andare per gradi, non credo che nessuno abbia come obiettivo finale di arrivare a un biritualismo questo è solo un primo passo ...

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  10. E piano piano i pretesi monopolisti del rito antico (p.m.r.a.) vengono superati a destra dalla nostra amata Chiesa cattolica apostolica romana (liturgicamente in via di resipiscenza) di Papa Benedetto XVI, successore di Pietro. Era ora che anche qualche vescovo cominciasse a capirlo. Si può raginevolmente prevedere che, a sorpasso subìto, i p.m.r.a. enfatizzeranno la propria differenzialità catechistica e dottrinale. Ma tale aspetto ha indubbiamente molto meno peso di quanto ne avesse la giusta propugnazione del rito di sempre.

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  11. Il Castello modernista sarà preso per fame: non hanno vocazioni e quelle che hanno sono quasi sempre assai scadenti, mentre invece la Tradizione ha gente giovane, decisa, motivata, preparata e consapevole. Chissà se mi sarà data la grazia di sentirli guaire dai bigi episcòpi: "il morbo infuria, il pane manca...sul ponte sventola bandiera bianca (e gialla con le chiavi)".....

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  12. Infatti! Bisogna aver pazienza, non si puo' pretendere che i fedeli imparino "al volo" come si sta a Messa!
    L'iniziativa di istruire la gente e' veramente lodevole, e forse non molto comune; ricordiamoci da quale Messa la gente proviene!!!!
    Ricordo quanta fatica le prime volte! Quanti segni di croce in piu' da fare rispetto alla Messa NO, il dolore alle ginocchia "disabituate", sapere quando alzarsi, inginocchiarsi, inchinarsi, segnarsi ecc.
    Vicino a me avevo un ragazzo che mi ha "aiutato", mi tirava leggermente per la manica quando ci si inginocchiava, mi faceva cenno quando ci si alzava, e io con la coda dell'occhio a vedere quando ci si doveva segnare.

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  13. Dobbiamo convivere col biritualismo, ma il futuro della Chiesa e' nella Tradizione, la Dottrina di Sempre, i Sacramenti di Sempre e la Messa di Sempre soprattutto!
    Basti solo vedere quanti giovani si innamorano della Messa Antica e ne diventano strenui difensori... la Messa nuova ormai da' segni di stanchezza ed i tromboni modernisti sessantottini verranno rimpiazzati da giovani preti senza pregiudiziali sessantottine sulla Messa di S.Pio V.

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La Redazione