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sabato 2 luglio 2011

S. Messa all'università di Verona: "sì, certo. Anzi, no, affatto"

La Curia di Verona e il parroco incaricato hanno fatto marcia indietro.
Dopo aver concesso la Messa mensile per universitari e averne fissato la data per il 6 luglio 2011 alle ore 11: 00 ora il parroco si rimangia la parola, e annulla l'appuntamento senza nemmeno scomodarsi di dare una spiegazione.

A decidere la data della "prima messa" tridentina universitaria era stato, d'accordo con il Vescovo Monsignor Giuseppe Zenti, nientedimenoche il Vicario generale della diocesi di Verona, mosignor Antonio Masina, durante l'udienza con una delegazione di richiedenti e il dottor Nicola Cavedini di UnaVoceVerona.
Il parroco di San Paolo e cappellano universitario, don Mariano Ambrosi, aveva detto che per lui non vi erano problemi e che si sarebbe uniformato alla volontà del suo ordinario.
Ora, invece, (a meno di una settimana dalla prima celebrazione) dopo che si erano scelti il giorno e il celebrante (don Francesco Marini, sacerdotedella diocesi di Verona che dice la Messa privatamente), il parroco don Mariano improvvisamente scrive di non poter "acconsentire" alla celebrazione della Messa (UNA mensile!!!!) per universitari, nemmeno a fronte della volontà del Vescovo e dei due documenti pontifici (Motu Proprio e Istruzione) che ne regolano l'applicazione.
Ma non deve per nulla acconsentire: deve adeguarsi e basta!!!! A fronte delle richieste, DEVE celebrarla, a prescindere che vi acconsenta a no.
In questo modo si rimangia la parola data a Vescovo e ai richiedenti e non rispetta le volontà papali.
Sicuramente è verosimile pensare che vi sia un gioco delle parti, dispiace supporlo ma è abbastanza certo, tra parroco e Curia.
La Messa è presente in numerosi atenei italiani: a Milano, per esempio, la Messa viene celebrata ogni mese nella cappella universitaria della cattolica da padre Konrad.
Ora però, a fronte dell'Universae Ecclesiae gli studenti e il sacerdote incaricao, don Mairini, hanno gli strumenti, anche giuridici, per fare "ricorso" al Vescovo, e, se del caso, alla Commissione.
Dispiace dirlo, ma se la situazione dovesse prolungare, sarebbe increscioso oltremodo!!

37 commenti:

  1. E' chiaro che in questa faccenda bisogna andare a fondo.

    Si potrebbero fornire su questo blog gli indirizzi della curia di Verona per scrivere lettere per perorare la causa
    Anche gli indirizzi di questo parroco renitente e disobbediente......
    A questo punto, la Messa si deve celebrare e basta! Se non mettono a disposizione la chiesa si celebra davanti la porta con tanto di giornalisti.

    I ricorsi vanno fatti e subito....... è giusto alzare la voce.
    Prego la redazione di tenerci aggiornati sulla vicenda. 

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  2. Che scrivano all'Ecclesia Dei.

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  3. Anche l'Istruzione sul Motu Proprio e' per i modernisti carta straccia....

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  4. ho paura che, sull'onda<span> esemplare </span>di questo fatterello di cronaca, che  fa da triste "precedente" dei prossimi simili,  tutti noi  poveri fedeli alla mercè dei lupi e dei pastori vigliacchi, faremo la fine della parrocchia tristemente famosa dell'Abbé Michel.....

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  5. a fronte dell'Universae Ecclesiae gli studenti e il sacerdote incaricato, don Mairini, hanno gli strumenti, anche giuridici...

    strumenti  giuridici ?  

    ah...sì, certo: la Legge....il Diritto, la sua "certezza"....cose d'altri tempi, cari amici cattolici, compagni e fratelli di un Gregge di Cristo lasciato allo sbando dell' ubi maior.... !
    ...ma è per questo che non mi facevo grandi illusioni sulla "Universae Ecclesiae", e alla sua efficacia reale, quando, uscita la grande notizia dell'Istruzione, in tanti  esultavano per la certezza del DIRITTO da far valere , certezza "ormai" raggiunta, e mi accusavano di essere disfattista...
    mi dispiace dover replicare il mio pessimismo, di fronte ai fatti, ovvero alle ragioni  della forza....:
       leggi sonvi, ma chi pon mano ad elle ?

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  6. <span>a fronte dell'Universae Ecclesiae gli studenti e il sacerdote incaricato, don Mairini, hanno gli strumenti, anche giuridici...  
     
    strumenti  giuridici ?    
     
    ah...sì, certo: la Legge....il Diritto, la sua "certezza"....cose d'altri tempi, cari amici cattolici, compagni e fratelli di un Gregge di Cristo lasciato allo sbando dell' ubi maior.... !  
    ...ma è per questo che non mi facevo grandi illusioni sulla "Universae Ecclesiae", e sulla sua efficacia reale, quando, uscita la grande notizia dell'Istruzione, in tanti  esultavano per la certezza del DIRITTO da far valere , felici per la certezza "ormai" raggiunta, e mi accusavano di essere disfattista...  
    mi dispiace dover replicare il mio pessimismo, di fronte ai fatti, ovvero alle ragioni  della forza....:  
       leggi sonvi, ma chi pon mano ad elle ?</span>

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  7. I fratelli di Verona, avendo gia' un celebrante, potrebbero cercare un'altra chiesa o cappella per poter assistere alla Messa di sempre. Non credo che a Verona non se ne trovino altre. Quanto a quell'indegno parroco, oltre a tutti gli strumenti giuridici forniti dall'Universae Ecclesiae, penso che meriti una dimostrazione di pubblico sdegno durante la S. Messa domenicale che celebra col N.O. (per esempio sommergendolo di fischi e urla all'entrata in chiesa PRIMA che inizi la celebrazione, oppure contestandolo DOPO la fine della Messa, e questo per un bel po' di domeniche). Infine, se e' possibile, pretendere che si dimetta da cappellano universitario.

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  8. Cari fratelli la questione è grave.
    Secondo me bisogna fare qualcosa per sbugiardare questo parroco che negando la Santa Messa sta mostrando di infischiarsene delle leggi e della gerarchia e di Nostro Signore (ammesso a questo punto che ci creda).
    Quelli che stanno sul posto possono riunirsi e fare un comitato per organizzare forme di protesta e comunque il Sacerdote don Francesco Marini può benissimo dire la messa presentandosi in parrocchia ed esigendo un altare per celebrare la Messa, nessun parroco può negare ad un sacerdote cattolico la facoltà di celebrare........ bisogna insomma tirare fuori gli attributi: don Francesco deve essere forte, ripeto presentarsi a celebrare e se venisse impedito attaccarsi al telefono telefonare alla Curia ed intanto con i fedeli occupare pacificamente la Chiesa fintanto che non lo si lascia celebrare.
    Non mi trovo sul posto, ma penso che questi possano essere passi da farsi.......

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  9. @ Areki: Condivido pienamente. Credo proprio che si debba fare così: si impegnano nell'errore, una buona volta impegnamoci per una causa giusta! d.a.m.b.

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  10. P. S. Avvisare i giornali e far parlare della notizia.
    Andare in Curia ed occupare gli uffici fintantochè non si venga ricevuti.
    Insomma impariamo qualcosa pure noi da quanti praticano forme di disobbedienza civile. E' l'ora della testimonianza e del martirio per la verità.
    Deus Vult

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  11. Invito gli amici veronesi a rivolgersi a <span>patrizia.stella@alice.it</span>
    E' molto attiva a Verona!

    RispondiElimina
  12. <span>Invito gli amici veronesi a rivolgersi a <span>patrizia.stella@alice.it</span>  
    E' molto attiva a Verona!</span>
    Creare sinergie non guasta mai.

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  13. Ma quanto siamo coraggiosi coperti dall'anonimato!!! Ad alcuni anonimi postatori che abitualmente oartecipano al dibattito vorrei  domandare: secondo voi questi vescovi e questi preti sono in comunuione con il papa?

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  14. @ redazione
    invito a discutere sul presente articolo di Magister
    Sei anni sulla cattedra di Pietro. Un'interpretazione

    Benedetto XVI maestro della parola, ma anche uomo di governo. Autore di nuove leggi in campo liturgico, finanziario, penale, ecumenico. Con un criterio guida: "riforma nella continuità"


    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1348526

    Saluti
    Flavio

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  15. Ho letto tutte buone proposte: appellarsi ad Ecclesia Dei, far conoscere il diniego tramite siti internet, giornali e quant'altro... va tutto bene.
    Mi chiedo poerò: Ecclesia Dei, ha gli strumenti giuridici con i quali imporre ai preti renitenti la celebrazione della Santa Messa V.O.?
    Se sì, bene, li applichi subito ad istanza ricevuta, ma se Ecclesia Dei non ha tali strumenti, per "impotentia coercendi" si limiterà a qualche buon consiglio... auspicio... preghiera di ottemperare e allora, se le cose stanno così, questo è il vero tallone d'Achille dell'indulto Ecclesia Dei prima, del Motu Proprio ed Universae Ecclesiae dopo. Non ci resta che mendicare e trovare qualche prete sensibile alla celebrazione V.O.

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  16. Si presentino ugualmente in Chiesa e la S.Messa venga celebrata comunque. I martiri dei primi secoli hanno affrontato ostacoli ben più seri....

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  17. <span>Ho letto tutte buone proposte: appellarsi ad Ecclesia Dei, far conoscere il diniego tramite siti internet, giornali e quant'altro... va tutto bene.  
    Mi chiedo però: Ecclesia Dei, ha gli strumenti giuridici con i quali imporre ai preti renitenti la celebrazione della Santa Messa V.O.?  
    Se sì, bene, li applichi subito ad istanza ricevuta, ma se Ecclesia Dei non ha tali strumenti, per "impotentia coercendi" si limiterà a qualche buon consiglio... auspicio... preghiera di ottemperare e allora, se le cose stanno così, questo è il vero tallone d'Achille dell'indulto Ecclesia Dei prima, del Motu Proprio ed Universae Ecclesiae dopo. Non ci resta che mendicare e trovare qualche prete sensibile alla celebrazione V.O.</span>

    RispondiElimina
  18. Scriviamo ad Andrea Tornielli: se si è occupato del caso clamoroso di Vetrègo di Mirano, potrà fare lo stesso col caso, ancor più clamoroso, dell'università di Verona!

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  19. Esatto: è la cosa più logica.

    Essendo formalmente inutile il consenso di dona Abbon...ops scusate!  di don Ambrosi ci si presenta e si celebra come stabilito.

    Potrebbero valere solo ragioni di ordine pubblico.  E' questo il caso ?

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  20. Esatto!   E' la cosa più logica e giusta.

    Essendo formalmente ininfluente il consenso di Don Ambrosi si celebri come stabilito.

    A questo punto possono valere solo ragioni di ordine pubblico.  E' questo il caso ?

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  21. Preghiamo per l'anima perciolante di questo sacerdote che "non può acconsentire" a fre ciò che il Papa e la Chiesa comandano. Chissà se si fa gli stessi scrupoli per dare la comunione in mano ...

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  22. <p><span>scrive di non poter "acconsentire" alla celebrazione della Messa </span><span></span>
    </p><p><span></span>
    </p><p><span>caro Latro, il Papa non comanda proprio,  come vediamo  fin dal 2007, ma promulga leggi che puntualmente non vengono applicate nè fatte rispettare, e che rimangono al livello di proposte, ad esecuzione facoltativa...</span>
    </p><p><span>il parroco evidentemente ha capito che...</span>
    </p><p><span>     questa Messa </span><span>non s'ha da fare !</span>
    </p><p><span>è FACILISSIMO dedurre CHi comanda di fatto nella Chiesa, come sempre....</span>
    </p><p><span>e quanto contano le richieste dei fedeli ?  </span>
    </p><p><span> a che serve un diritto proclamato su carta, se non ESISTE chi lo fa rispettare ?</span>
    </p><p><span> </span></p>

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  23. <span>scrive di non poter "acconsentire" alla celebrazione della Messa </span><span></span> 
    <span>caro Latro, il Papa non comanda proprio,  come vediamo  fin dal 2007, ma promulga leggi che puntualmente non vengono applicate nè fatte rispettare, e che rimangono al livello di proposte, ad esecuzione facoltativa...</span>  
    <span>il parroco evidentemente ha capito che...</span>  
    <span>     questa Messa </span><span>non s'ha da fare !</span>  
    <span>è FACILISSIMO dedurre CHi comanda di fatto nella Chiesa, come sempre....</span>  
    <span>e quanto contano le richieste dei fedeli ?  </span>  
    <span> a che serve un diritto proclamato su carta, se non ESISTE chi lo fa rispettare ?</span>

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  24. Basterebbe che i giovani universitari veronesi si presentassero compatti alle messe a Santa Toscana, sono certo che don Vilmar saprebbe ben valorizzarne lo slancio sincero.

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  25. <span><span>scrive di non poter "acconsentire" alla celebrazione della Messa </span><span></span>   
    <span>caro Latro, il Papa non comanda proprio,  come vediamo  fin dal 2007, ma promulga leggi che puntualmente non vengono applicate nè fatte rispettare, e che rimangono al livello di proposte, ad esecuzione facoltativa...</span>    
    <span>il parroco evidentemente ha capito che...</span>    
    <span>     questa Messa </span><span>non s'ha da fare !</span>    
    <span>è FACILISSIMO dedurre CHi comanda di fatto nella Chiesa, come sempre....</span> * 
    <span>e quanto contano le richieste dei fedeli ?  </span>    
    <span> a che serve un diritto proclamato su carta, se non ESISTE chi lo fa rispettare ?</span></span>

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  26. *...come sempre, dal 1965, o per esser più precisi, da quel fatidico giorno   nigro notanda lapillo,  più volte da me rievocato, in cui Paolo VI annunciò la grave mutazione avvenuta nella Chiesa, sottolineando esplicitamente 
        A CHI   doveva   essere prestata OBBEDIENZA nella Chiesa, DA QUEL GIORNO STORICO in poi, con queste parole:
    ".....sarà bene che ci rendiamo conto dei motivi, per i quali è introdotta questa grave mutazione: l’obbedienza al Concilio, la quale ora diviene obbedienza ai Vescovi che ne interpretano e ne eseguiscono le prescrizioni;....."
    -----------------
    (....chiaro, no ?.....)

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  27. Col Papa certamente no. Con la Chiesa di Cristo nemmeno. Col demonio e' probabile. Con la massoneria e' sicuro.

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  28. Be' questo lo possono fare sì, ma il problema è avere all'università un'offerta spirituale vera.

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  29. Di fronte a tanto odio io penso che uno i cattolici fedeli alla tradizione devono riprendersi le chiese  come fecero a Parigi negli anni settanta  a Sain Nicolas du CHARDONNAIS...a mali estremi....

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  30. Se ho nominato Patrizia Stella è perché so quanto è efficace nella mobilitazione. Si deve anche a lei, se la pastora due quaresime fa non ha più predicato gli esercizi spirituali ai ragazzi al Santuario del Frassino...

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  31. <span>Con la massoneria e' sicuro.</span>

    CERTO come la morte.
    Mi piacerebbe che MiL si occupasse ogni tanto delle relazioni tra esponenti della Chiesa Cattolica e massoni. Cominciando, per esempio, col pubblicare nome e cognome di cardinali e vescovi affiliati alla loggia 'coperta'  P2 quali risultano dalla lista sequestrata nel 1981 a Villa Wanda.

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  32. Bisogna usare tuti i mezzi che il diritto ci mette a disposizione, senza paure e con la consapevolezza che è così che aiutiamo la chiesa ed il papa. Se qualcuno pretende di disobbedire alla Santa Sede che si assuma le sue responsabilità. Siamo tutti fratelli ma nessuno da a un bambino un arma carica. Quindi bisogna disarmare tutti questi preti, vescovi, ecc., che disprezzano l'autorità del Santo Padre. Non importa quanto bisognerà aspettare per la risoluzione dei conflitti. L'importante è avere dalla nostra parte le ragioni della chiesa.
    Solo così si riuscirà a seguire le vie che lo Spirito indica illuminando il Pontefice nel suo ministero di pascere il popolo di Dio.
    A chi non piace si faccia una ragione! Noi andiamo avanti con i nostri doveri ma anche con i nostri diritti da fedeli della Santa Chiesa.

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  33. Si sono d'accordo...MA:
    1- Se un laico crede, pensa, e magari possiede pure le prove che un vescovo ha disobbedito alla Santa Sede non ha comunque il diritto di vedergli riconosciute le proprie ragioni. Ovvero Un vescovo disobbedisce palesemente? tutti lo sanno? La Santa Sede non fiata? ottimo! significa CHE TUTTI SI SONO SBAGLIATI E IL VESCOVO IN TORTO IN REALTà AVEVA RAGIONE. Poi il qualunquismo che da 50 e passa anni hanno inculcato ( moooolto utilmente) nella massa dei fedeli fa la parte del leone spesso e volentieri.
    2- Chi disarma è la santa Sede...ma come sopra, se non prende provvedimenti seri e pubblici rimaniamo punto e a capo
    3- Motivi dei punti 1 e 2: la Santa Sede UTILMENTE dorme apparentemente beata perchè sa benissimo che a toccare gli equilibri preesistenti o a scontentare qualcuno significa creare faide di potere, ripicche, biechi ricatti i cui prezzi SONO SPESSO LE ANIME DEI FEDELI STESSI (TUTTE BADIAMO BENE, CHE VADANO AD UNA MESSA F.E. O F.O.)sconvolgimenti di logge e quant'altro. Non mi risulta che nel POST-CONCILIO SI SIA MAI PRESO UN PROVVEDIMENTO PRO BONO ANIMARUM.
    4- Per Elio: se mi limitassi al mio cuore ti direi che hai più che ragione. Il problema è che in Francia le chiese sono di proprità dello stato quindi i fedeli se la occupano sono da un lato in torto ma,paradossalmente, tutelati dallo stato stesso. In Italia gli edifici sacri sono,nella stragrande maggioranza dei casi, di proprietà delle Diocesi. Se occupi una chiesa il vescovo ha il diritto di farti sloggioare con i carabinieri come amministratore pro tempore di una proprietà tecnicamente privata.

    Francamente siamo in una situazione abbastanza allucinante. Vorrei continuare a vivere e morire cattolico ma ne avremo la possibilità? boh!

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  34. <span><span>Quindi bisogna disarmare tutti questi preti, vescovi, ecc., che disprezzano l'autorità del Santo Padre...</span>  
    <span>....sì, certo....disarmare, come no ! un conto è dirlo, un conto è farlo, soprattutto perchè, come dice benissimo qui Simone, bisogna fare i conti anche con l'inerzia della gran massa dei parrocchiani che , in tante diocesi, cascano letteralmente dalle nuvole, anche al solo nominare il problema "Motu Proprio", Messa tridentina, "gruppo stabile" ecc.....dato che<span> molti parroci hanno fatto DI TUTTO</span> per far dimenticare l'argomento (annunciato 4 anni orsono) o per far passare la voglia ai fedeli di qualsiasi richiesta di informazione in proposito, già solo col MODO intimidatorio e coi termini sprezzanti e riduttivi con cui  la notizia venne data all'epoca....(molti terrorizzati già essi stessi prima di parlarne, imbavagliati preventivamente.....)  
    NOn avete idea delle infinite risorse ed espedienti del regime atti a scoraggiare il gregge sulla strada del "ritorno" alla Tradizione; sarebbe interessante fare un sondaggio all'uscita delle parrocchie, sull'argomento , semplicemente riguardo al LIVELLO di informazione sull'argomento, a 4 anni dall'uscita del MP, prendendo campioni significativi, di ogni età e cultura: ne vedremmo delle belle.......che confermerebbero la disinformatjia pervicace e sfrontata, che è sicura di essere impunita e incontrastata, inattaccbile da  poche deboli voci di fedeli "troppo curiosi", facili da tenere a bada con l'ignavia del restante 99,9%, io penso.  </span></span>
    <span>
    Non ci scoraggiamo, ma bisogna rimanere realisti, e far bene i conti, prendere le misure delle dimensioni del GOLIA   che abbiamo di fronte, e per   disarmare il quale,  il papa certo non può aiutarci: quello che ha fatto finora , MP, revoca della scomunica alla FSSPX, lettera di richiamo ai vescovi renitenti, Istruzione al MP, è già tanto in questa cappa di piombo modernista che opprime la Chiesa, è forse il massimo che poteva fare, data la potenza dell'establishment in cui egli stesso è in certa misura incastrato, in seguito alla formidabile rivoluzione del concilio21.mo  !....  
    (il 1789 della Chiesa, come disse Suenens....)</span>

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  35. E' vero che la stragrande maggioranza delle chiese sono di proprietà delle Diocesi, ma costringere il Vescovo a chiamare la forza pubblica per cacciare fedeli c he chiedono l'applicazione di una disposizione pontificia, metterebbe il Vescovo stesso in una situazione di non lieve imbarazzo, tenuto conto che se ne occuperebbe la stampa e la notizia rimbalzerebbe, non certo con echi favorevoli, in Vaticano, dove c'è anche chi non boicotta il Papa!!!!

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  36. Ringrazio tutti per i commenti.Faccio parrte dei richiedenti la Messa in Università a Verona. Domani ci sarà una presa di posizione pubblica sulla Messa.Don Mariano ha distrutto, comunque, il Centro di Pastorale Universitaria.Bsogna agire, lettere ,fax li abbiamo mandati, inviate pure lettere, telefonate: ho dato alla redazione di messainlatino email e recapiti telefonici di don Mariano e Curia.

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  37. A quanto ne so, condivido in toto il pensiero di Piccardo.
    Mi soffermerei in particolare sul primo punto: mi auguro e prego che don Francesco non venga usato per portare avanti una bandiera, più che la Santa Messa.

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