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mercoledì 22 giugno 2011

Magdi Cristiano Allam e le Messe del Papa.

Riportiamo le parole di Magdi Cristiano Allam che, cogliendo occasione dalla esemplare e mirabile celebrazione di Benedetto XVI a San Marino (a cui egli ha personalmente partecipato), conduce un'ampia analisi delle Messe papali da un particolare punto di vista (altro rispetto a quello liturgico).
Conoscendo la conversione di Allam, la sua forza di spirito, la sua religiosità, il suo amore verso la Chiesa e il suo rispetto verso il Papa, sappiamo che le sue sono opinioni, pur severe e serie, sono costruttive e tese a risolvere problemi di fondo ancora troppo diffusi e difficili da superare.
Le preoccupazioni di Allam son fondate e le sue accorate esortazioni sono condivisibili. Ma bisogna riconoscere che, da qualche anno, le Messe del Papa, se pur celebrate (per motivi di spazio) in piazze, in prati o in stadi, hanno riacquistato dignità sacramentale e ieraticità "catechizzante". E sicuramente sono strumentali a quel (giusto) ritorno "per ri-affollare le chiese" tanto auspicato da Allam.
Potremmo dire che Benedetto XVI sta ri-portando in chiesa (e nella Chiesa) molti fedeli e molti giovani, prendendoli saldamente per mano da quei prati e da quegli stadi dove era riuscito a riunirli Giovanni Paolo II.

Roberto

*

Il Papa riempie gli stadi, ma le chiese si svuotano
Wojtyla era un fenomeno mediatico, Ratzinger no.
Il suo compito è un altro: combattere il relativismo
di Magdi Cristiano Allam, il Giornale 20 giugno 2011



Ieri mattina per la prima volta ho assistito alla messa del Papa in uno stadio, quello di Serravalle nella Repubblica di San Marino. L’organizzazione è stata perfetta, l’accoglienza buona con tutti, l’attenzione nei miei confronti particolarmente calorosa. Tutto ha funzionato nel migliore dei modi, compreso il tempo, imprevedibile fino all'ultimo, che è stato clemente, con una temperatura calda mitigata da un venticello.
Ci sono andato innanzitutto per il fascino che Benedetto XVI esercita da sempre su di me per la sua straordinaria capacità di incarnare il binomio indissolubile tra fede e ragione, sin da quando era ancora il cardinale Joseph Ratzinger ed io ero ancora un musulmano che inseguiva il sogno di coniugare l’islam con i valori non negoziabili finendo per diventare il nemico numero uno dei fanatici di Allah in Italia; un fascino che mi ha illuminato dentro culminando nel dono della fede in Gesù e nel regalo incommensurabile del battesimo ricevuto dalle stesse mani del Vicario di Cristo.

Così come ci sono andato per la stima e l’amicizia che mi lega a monsignor Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro, uno dei pochi alti prelati «islamicamente scorretti» in seno alla Chiesa, un missionario cristiano che con l’apostolato e le opere è votato alla lotta contro la «dittatura del relativismo», come sapientemente la definisce Benedetto XVI, dedito ad affermare la certezza del primato della verità assoluta in Cristo che non lascia pertanto alcun dubbio circa l’esclusione dell’islam dall’essere una religione rivelata o su Maometto dall’essere un autentico profeta ispirato da Dio.

Quando fui inaspettamente invitato quale esperto di questioni islamiche da Bruno Vespa, durante l’agonia di Giovanni Paolo II a pochi giorni dalla sua morte il 2 aprile 2005, a dibattere alla trasmissione Porta a Porta su chi avrebbe potuto essere il successore, mi sorpresi sentirmi rispondere: «Papa Wojtyla è stato il Papa che più di altri è riuscito a riempire le piazze, il suo successore dovrà essere capace di riempire le chiese». Mi sorpresi perché pur non essendo un vaticanista o comunque un esperto della Chiesa cattolica, intuii che il male profondo era il relativismo religioso che aveva trasformato Giovanni Paolo II in una sorta di divo internazionale percepito come affascinante per la sua straordinaria maestria comunicativa capace di farsi amare e di infondere l'amore ovunque nel mondo. Ma al tempo stesso il cristianesimo si riduceva ad essere un fenomeno mediatico, con la conseguenza che è calato l'interesse per la dimensione spirituale, è venuta meno la pratica religiosa dei cattolici e sono crollate le vocazioni. Ho pertanto salutato con gioia e considerato un dono della Provvidenza l'elezione di Benedetto XVI quale paladino della difesa dei dogmi della fede.

Ebbene ieri mi sono sentito in difficoltà percependo un clima da tifoseria nell'accoglienza riservata al Sommo Pontefice al suo ingresso nello stadio, all'inizio e alla fine della Santa Messa. Mi ha colpito il richiamo fatto all'altoparlante da una responsabile dell'organizzazione a non interrompere la cerimonia religiosa con gli applausi. Significativa è stata la sua raccomandazione a non richiedere l'ostia benedetta in mano, di accoglierla direttamente in bocca, per evitare il rischio della «profanazione». Effettivamente constato che in tante chiese in varie parti d'Italia i sacerdoti danno indifferentemente l'ostia in bocca o in mano a secondo della richiesta del fedele. Ebbene se l'indicazione del Papa è che l'ostia va data direttamente in bocca, dovrebbero essere i sacerdoti a saperlo e a farlo. Persino ieri ho visto un sacerdote che, nonostante ci fosse stato un richiamo pubblico, ha dato l'ostia in mano ad un fedele!

L'insieme della cerimonia religiosa è stata uno spettacolo riuscitissimo, con una mirabile sintonia di quattro cori, con l'esercito dei fotografi e teleoperatori che accresce la suggestione per la straordinarietà dell'evento. Ma come fedele il livello della mia partecipazione è stato parziale. È difficile competere, oltretutto in uno spazio immenso, con tenori e soprani. Li si ascolta con ammirazione come si farebbe andando ad un concerto, ma viene meno il coinvolgimento del fedele e il suo sentirsi parte di una comunità dedita alla preghiera e al raccoglimento in vista della comunione con Cristo nato, morto e risorto.

E poi ho avuto la netta sensazione che quel ruolo non si addice proprio al Papa filosofo e teologo impegnato nella sfida epocale contro la dittatura del relativismo. Fa tenerezza e rabbia vederlo chiuso in un gabbiotto anti-proiettile per il pericolo, sempre in agguato, che possa essere assassinato dai terroristi islamici. Ma si tocca con mano il limite personale nell'essere un uomo di spettacolo, capace di affascinare ed entusiasmare per come ti guarda o si muove a prescindere da ciò che dice. Benedetto XVI non lo è e non lo sarà.

Cosa voglio dire? Che se veramente vogliamo vincere la battaglia contro il relativismo religioso e riscattare la solidità della fede in Cristo, non distraiamo il Papa coinvolgendolo in questi spettacoli negli stadi e nelle piazze. Perché più saranno di successo sul piano mediatico e più allontaneranno i fedeli dalle chiese. Il posto del Papa è nelle chiese a diretto contatto con i sacerdoti e con i fedeli, affinché i sacerdoti riscoprano il precetto dell'obbedienza al Vicario di Cristo che hanno sostituito con quello del seguire la propria coscienza, ed affinché i fedeli si sentano confortati dalla bontà della propria scelta di fede in virtù della presenza di testimoni che risultano credibili se ciò che proclamano dal pulpito corrisponde a ciò in cui credono e si traduce in ciò che concretamente fanno.

fonte: il Giornale via Una Fides

51 commenti:

  1. <span>Potremmo dire che Benedetto XVI sta ri-portando in chiesa (e nella Chiesa) molti fedeli e molti giovani, prendendoli saldamente per mano da quei prati e da quegli stadi dove era riuscito a riunirli Giovanni Paolo II. </span>

    Che frasi da TG1...le ha scritte Minzolini? Vedo che il politically correct inizia a contagiare anche questo blog.
    Magdi Allam? Cattolico liberale...dunque, meglio perderlo che trovarlo.

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  2. Questo blog diventa sempre pi (tragi)-comico
    ha ha ha ha ha ha ha ha :-D :-D :-D
    buuuuuuhhhhh

    RispondiElimina
  3. <span>Questo blog diventa sempre più (tragicamente)-comico  
    ha ha ha ha ha ha ha ha :-D :-D :-D  
    buuuuuuhhhhh</span>

    RispondiElimina
  4. Mi unisco alle riflessioni di Cristiano approfondendo questo compito dei VATICANISTI mediatici....
    confesso che NON MI PIACCIONO, li ringrazio per il lavoro che fanno, ma molti di loro sono SCHIAVI DELLA MEDIATICITA' e di conseguenza dipingono essi stessi un Pontefice secondo la POLITICA CORRETTA  e la voce MEDIATICA DEL VIP, DEL LEADER....

    Giovanni Paolo II, del quale NESSUNO può negarne la grandezza, ha subito tuttavia una enorme MANIPOLAZIONE del suo essere e del suo Pontificato spesso asservito ad una IMMAGINE FALSA, basti pensare come UNA SUORA intervistata a san Pietro per la beatificazione, alla domanda: "cosa le piace del Papa beato?" "CHE ERA UN PAPA LAICO" =-O  un termine SLOGAN APPOGGIATO E SOSTENUTO DAI VATICANISTI....
    La curiosità sta anche nel fatto che mentre Giovanni Paolo II TOGLIEVA I GIOVANI dalle piazze ideologiche dei partiti degli anni '70/80 per portarli nelle piazze delle GMG abbiamo visto SUORE SFILARE NEI CORTEI PACIFISTI......e i vaticanisti TACERE su questa anomalia...

    Il "vaticanista" ha l'onere di sintetizzare i Discorsi, Messaggi e Catechesi del Papa e solitamente SCEGLIE BRANI POLITICI, frasi ad effetto che possano avere il sapore dello SLOGAN.... se ne lamentò Giovanni Paolo II  nel 2004 - se vi interessa l'argomento qui troverete un bell'archivio - ....p<span>rendendo le mosse da una fotografia non certo confortante del mondo dei media: quando viene pubblicato un nuovo testo - ha osservato il Pontefice - «<span>i fedeli spesso sono disorientati più che informati dalle immediate reazioni dei mezzi di comunicazione sociale</span>».</span>.....

    Grave responsabilità hanno dunque i Media e i VATICANISTI ai quali rivolgiamo un accorato appello a non presentare gli eventi del Pontefice come avvenimenti MONDANI, DA LEADER, DA SPETTACOLO.... DA VIP..... IL PAPA è IL GRANDE "LITURGO" E' IL VICARIO DI CRISTO IN TERRA.... il fatto stesso che egli cambia il nome proprio ha un senso che va al di là di ogni umana comprensione...

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  5. <span>meglio perderlo che trovarlo</span>

    Daccordo. Però stavolta qualcosa di condivisibile il Pinocchio d'Egitto l'ha scritto: BASTA con gli stadi, le piazze, le adunate oceaniche.

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  6. Finalmente qualcuno che ci ricorda la necessità che le Chiese ritornino ad essere i luoghi di culto per eccellenza. Gli stadi sono un'altra cosa. Lasciamoli ai giocatori, agli atleti, ai cantanti.
    I cristiani devono riappropriarsi della loro religiosità più genuina, quella religiosità che li spingeva, prima di ogni altra cosa, ad essere orgogliosi dei loro edifici religiosi, costruiti dai loro antenati e alla cui manutenzione non facevano mai mancare il loro apporto. La Chiesa era, infatti, il loro principale punto di riferimento per la celebrazione di festività religiose e per la sacralizzazione di tutte quelle ricorrenze (umane, familiari e sociali) che costituivano tappe importanti della vita di ognuno.
    In una Chiesa si può ottenere il giusto raccoglimento e la necessaria attenzione allo svolgimento dei riti (intendendo per tali solamente quelli liturgici, non le invenzioni estemporanee, banali e piatte che solitamente ci vengono imposte da celebranti che "concelebrano" con l'assemblea.

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  7. P.S.
    riguardo al finale delle riflessioni di Cristiano, pur comprendendo le motivazioni che condivido, non condivido tuttavia quell'assolutizzare il fatto che il Papa "DEVE STARE NELLE CHIESE".... che il Papa infatti "stia nelle chiese" accanto ai Sacerdoti è fuori discussione.... ma le PIAZZE SONO NECESSARIE anche per la Missione del Pontefice.... ce lo rende presente san Paolo e lo stesso san Pietro....
    Immagino che Cristiano non intendesse "rinchiudere" il Papa nelle sagrestie ;)  ma il rischio di associarne il concetto c'è eccome... specialmente per chi è un FASTIDIO VEDERE il Papa celbrare la Santa Messa a CIELO APERTO....
    inoltre sappiamo che lo stesso Benedetto XVI se può e appena può celebra nelle Cattedrali soprattutto I VESPRI CON IL CLERO E I RELIGIOSI/E  i quali non vengono mai svolti nelle piazze.... ma per la Messa i numeri sono quelli che richiedono spazi più ampi e di questo ringraziamo Dio perchè la numerosa partecipazione significa anche MAGGIORE possibilità di COMPRENSIONE E DI CONVERSIONE...

    C'è la bellissima storia di un frate dell'Immacolata il quale raccontando la sua storia ha detto come assistendo da ATEO alla Messa di inizio di Pontificato di Benedetto XVI (eppure la sua Riforma non era neppure cominciata) "qualcosa" lo colpì profondamente in quel nuovo Pontefice.... le parole dell'Omelia che risuonavano nella piazza e che lui stava seguendo da profano e solo "per curiosità", lo avevano COMMOSSO a tal punto da CONVERTIRSI ed oggi è un frate dell'Immacolata....

    Il problema non è se il Papa celebra in piazza, MA COME VI CELEBRA...... ;)

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  8. ops....scusate i due ospiti qui sopra sono io..... :-D  avendo fatto gli aggiornamenti al PC deve avermi cancellato gli ingressi e non me ne sono accorta...

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  9. ...a me personalmente.....questi posti cosi' immensi....mi distragono....!!! Poi...all' interno della chiesa...e' tutto raccolto..diventa piu' equilibrato...negli stadi si disperde tutto.

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  10. Non sono d'accordo....la Scrittura ci rammenta che c'è un tempo per tutto, io credo che questo sia il tempo anche delle PIAZZE....quando appunto esse sono state STRUMENTALIZZATE DALLA POLITICA IDEOLOGICA, i Papi ora le USANO PER LA POLITICA DI DIO....
    Gesù predicava nelle piazze.....questo non significa un tornare indietro, al contrario è RIPORTARE CRISTO IN QUESTO TEMPO SCRISTIANIZZATO....e sostituito dalle ideologie...

    ;)

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  11. con cotanto di principio e riflessione concordo al 100% l'importante è che non si penalizzi le "PIAZZE"  nell'uso AL SERVIZIO DI DIO e che possono convenientemente promuovere.... ;)

    Il punto è che le Chiese devono essere RIVATILIZZATE sfruttando IL MOVIMENTO DI PIAZZA...come avveniva proprio nei primi secoli... Gesù predicava nelle Piazze POI SI DIRIGEVA NEL TEMPIO... tutte le parabole e le predicazioni avvengono in piazza ai tempi di Cristo, mentre usava la Sinagoga per pregare e  SPIEGARE LA SCRITTURA..."interrogare i maestri" discutere perfino con loro...
    è questo infatti il SISTEMA CHE LA CHIESA AVEVA MANTENUTO fino a dopo il Concilio.... ;)

    Ho visto Messe celebrate all'aperto anche dalla FSSPX, impeccabili e di massimo raccogliemento, perfino i funerali di mons. Lefebvre, se non erro, avvennero all'aperto grazie all'enorme partecipazione di popolo....

    Il problema non è la Messa in piazza o allo Stadio, ma il come tutto viene eseguito.... ed è ovvio che una Messa in una Piazza che richiama ad un evento speciale come la visita apostolica di un Pontefice NON deve sovrapporsi o sostituire LA CHIESA, la Cappella, la Cattedrale in quanto tale....
    Il Papa quando va in una Parrocchia NON celebra all'aperto, ma DENTRO e molti fedeli restano fuori e seguono lo stesso.... e se a san Giovanni Rotondo celebrò sul sagrato di quella ORRENDA costruzione, indegna di chiamarsi "Chiesa" ringraziamo Dio per aver dato a quel Rito un Tetto più adeguato: IL CIELO.... ;)

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  12. Ringrazio Magdi Cristiano per quanto ha detto: mi sento un po' meno solo. Infatti sto dicendo cose analoghe, scaturite dalla meesima preoccupazione di portare i fratelli a Cristo, 'unico salvatore dato agli uomini sotto il cielo', da almeno trent'anni. Molti miei confratelli pensano che a salvare le persone basti la sociologia, l'antropologia (rigorosamente a-cattolica), la politica... io (e spero molti altri) continuo a pensare che Cristo, e lui solo, salva gli uomini, l'umanità e il creato...
    Mi capita di provare tanta tristezza, come la scorsa settimana, vedendo a Ballarò un mio confratello diocesano a concionare di acqua, nucleare ecc. ecc.. o come i m iei confratelli, nell'<span>ambito di una riunione diocesana</span> nella casa alpina della diocesi, si incontrano con esperti laici e laicisti al fine di concordare il programma del PD per le venture elezioni (<span>Sarei ugualmente disgustato se il partito fosse un altro). Il silenzio dell'autorita' diocesane poi non fa che addolorarmi!</span>
    <span>IO NON SO, MA CONTINUO A PENSARE CHE PER ARGIONI ALTRE E BEN PIU' ALTE IL SIGNORE CI HA CHIAMATI AL SACERDOZIO.</span>
    <span>Leggere da un laico serio (perché convertito!!) quanto dico da decenni, combattendo contro i mulini a vento, non mi fa che piecere!</span>
    <span>THANKING GOD</span>

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  13. <p><span><span>Ringrazio Magdi Cristiano per quanto ha detto: mi sento un po' meno solo. Infatti sto dicendo cose analoghe, scaturite dalla medesima preoccupazione (portare i fratelli a Cristo, 'unico salvatore dato agli uomini sotto il cielo') da almeno trent'anni. Molti miei confratelli pensano che a salvare le persone basti la sociologia, l'antropologia (ma solo se rigorosamente a-cattolica), la politica... Io (e spero molti altri) continuo a pensare che Cristo, e lui solo, salva gli uomini, l'umanità e il creato...  </span></span><span></span>
    </p><p><span><span>Mi capita di provare tanta tristezza, come la scorsa settimana, quando ho visto a Ballarò un mio confratello diocesano concionare di acqua, nucleare… (a prescindere dai contenuti che comunque non condivido) o come tempo fa seppi di miei confratelli che, nell'<span>ambito di una riunione diocesana</span> nella casa alpina della diocesi, si incontrarono con esperti laici e laicisti al fine di concordare il programma del PD per le vicine elezioni (Sarei stato ugualmente disgustato se il partito fosse un altro. Però devo notare che tale sfrontatezza è solo dei simpatizzanti di sinistra o come dicono ‘di centrosinistra!!!!!). Il silenzio dell'autorità diocesane poi non fa che addolorarmi e scandalizzarmi (in senso etimologico)! </span></span>
    </p><p><span><span>IO NON SO, MA CONTINUO A PENSARE CHE PER RAGIONI ALTRE E BEN PIÙ ALTE IL SIGNORE CI HA CHIAMATI AL SACERDOZIO.</span></span>
    </p><p><span><span>Leggere da un laico serio (perché convertito!!) quanto dico da decenni, combattendo contro i mulini a vento, non mi fa che piacere!  </span></span><span></span>
    </p><p><span><span>THANKING GOD</span></span><span></span></p>

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  14. LDCaterina63, i risultati delle adunate oceaniche. dell'utilizzo di stadi e piazze da parte dei Vicari di Cristo degli ultimi cinquant'anni, li abbiamo sotto gli occhi: una Chiesa in agonia.
    Per carità, è una mia opinione, ma ritengo sia impossibile 'partecipare' ad una di queste funzioni, così necessariamente spettacolari, come è possibile farlo discretamente in una qualsiasi parrocchietta di campagna dove venti persone stanno già strette.
    Aggiungerei anche se immagino ciò non incontrerà l'approvazione sua e di altri, che a mio avviso sarebbe auspicabile una minore presenza del Papa nella tv, media, come qualsiasi altro, sempre più squalificato. Una sovraesposizione su questi mezzi, l'hanno capito anche i politicanti, il che è tutto dire, ottiene ormai effetti contrari a quelli auspicati.

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  15. Osservazioni quelle di Magdi Allam più che condivisibili. Certo la sua conversione appare più profonda di quella di Tony Blair... Pe nso che le frasi sotto riassumono bene queste immense Messe all'aperto.
    L'insieme della cerimonia religiosa è stata uno spettacolo riuscitissimo, con una mirabile sintonia di quattro cori, con l'esercito dei fotografi e teleoperatori che accresce la suggestione per la straordinarietà dell'evento. Ma come fedele il livello della mia partecipazione è stato parziale. È difficile competere, oltretutto in uno spazio immenso, con tenori e soprani. Li si ascolta con ammirazione come si farebbe andando ad un concerto, ma viene meno il coinvolgimento del fedele e il suo sentirsi parte di una comunità dedita alla preghiera e al raccoglimento in vista della comunione con Cristo nato, morto e risorto.
    Quindi, meglio avviarci alla nostra solita chiesetta, lì ci ritroveremo veramente come a casa...

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  16. Concordo con lei sulla necessaria spettacolarizzazione e impossibilità di vera 'partecipazioni' a funzioni oceaniche, ma siamo obiettivi: non sono certo esse la causa dei problemi della Chiesa. Certo sarebbe bello che invece delle piazze magari il Santo Padre usasse le cattedrali o le basiliche, che sono in ogni diocesi: la tecnologia permetterebbe comunque a migliaia e migliaia di persone di seguire all'esterno e allo stesso tempo al Papa di celebrare in uno spazio sacro, con tutti i vantaggi che ne comporterebbero.
    La sovraesposione mediatica purtroppo credo sia impossibile, dal momento che nessun media di rilievo fa riferimento alla Santa Sede: a meno che il Santo Padre non smetta di affacciarsi su piazza San Pietro per gli angelus, e a meno che non si ritiri perennemente nelle sue stanze per uscirne solo a Pasqua e Natale, i media faranno sempre le pulci ad ogni sua parola. Mi sembra comunque che Messori fece una pragmatica ma intelligente analisi a proposito delle adunate oceaniche dei Papi: in pratica diceva che ove Roma è lontana e i Vescovi potrebbero fare (e fanno) il loro comodo, l'arrivo di un successore di Pietro che "misuri la temperatura" dell'amore dei fedeli per il Pontefice, sarebbe (necessario il condizionale) un ottimo antidoto contro le insubordinazioni episcopali.

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  17. Per quanto riguarda le chiese parrocchiali sarebbe già un ottimo risultato se iniziassero ad entrarvi anche i preti ed i parroci, prima ancora dei Papi.

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  18. E' vero, le piazze si sono riempite con GP II, ma drammaticamente si sono vuotate le Chiese. Per assistere ad una Santa Messa non é necessario essere in centomila, basta un cuore sincero.

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  19. Parlando di "spettacolo" , ecco la trovata del parroco della Cattedrale di Bari:

    "RITI PAGANI LEGATI AL SOLSTIZIO NELLA CATTEDRALE DI BARI"

    http://fidesetforma.blogspot.com/2011/06/riti-pagani-legati-al-solstizio-nella.html#/architettura-sacra-tradizionale-/

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  20. Sono d'accordo con Allam.

    La cosa migliore sarebbe di farla finita con le messe allo stadio.

    Se uno proprio vuole le adunate oceaniche, che si facciano senza messa; e la messa si celebri a parte e dove e' piu' naturale farla: in chiesa.

    Mundabor

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  21. ma si potrebbe anche stare in piedi nelle cattedrali (come accdeva fino al Concilio Tridentino), per chi resta fuori, dei maxi schermi.

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  22. Faccio presente che buona parte delle responsabilità dello stato attuale della Chiesa NON è della generazione di giovani che si riversa nelle adunate oceaniche...

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  23. Lasciamo stare lo spettacolo di danza in occasione del solstizio...
    Trovo però stupefacenti questi aspetti dell'architettura di un tempo che sapevano evidenziare le manifestazioni stagionali, come il sole che al solstizio nella cattedrale di Bari illumina un bel mosaico del pavimento. Certo che il Creatore del cielo e della terra si meritava di più di una danza!

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  24. :-D :-D :-D :-D  ammappa ao! don Lanzolla sembra la BRUTTA COPIA, con la ballerina, e lo sfondo della Cattedrale, di... Ladyhawke...

    che Dio mi perdoni tal pensiero su quel vescovo che permette simili profanazioni!!! buttiamola a ride che è mejo!

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  25. Riguardo all'odio profondo sempre manifestato da Allam verso l'Islam mi sembra di cogliere un "uva nondum matura est". Vorrei sentire esaltare la nostra grande fede cristiana con più pacatezza e senza artificiose contrapposizioni. Riguardi ai Papi tutti sono stati Vicari di Nostro Signore Gesù Cristo e con vari carismi hanno avuto la pienezza dei doni dello Spirito Santo. Anche in questo caso non mi inoltrerei in contrapposizioni che non possono esistere e che sicuramente non trovano spazio nella testa del nostro amato Pontefice.

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  26. Te lucis ante terminum22 giugno 2011 alle ore 17:21

    Caro Piero, dagli tempo, quando ti tocca passare la vita sotto scorta per colpa di qualcuno, è umano non provare simpatia per questo qualcuno. Inoltre per noi qui, almeno per adesso, l'islam non è un problema, per i cristiani che vivono nei paesi islamici molto molto di più.
    Comunque il luogo dove si celebra è sicuramente importantissimo ma il COME si celebra lo è ancora di più, direi che è essenziale. Ho visto stupende messe all'aperto e come terribili in bellissime cattedrali, naturalmente una bella chiesa aiuta a far percepire il senso del sacro molto meglio!

    RispondiElimina
  27. <span>Anche in questo caso non mi inoltrerei in contrapposizioni che non possono esistere</span>

    Mi scusi, perché non possono esistere?

    RispondiElimina
  28. <span>quando ti tocca passare la vita sotto scorta per colpa di qualcuno, è umano non provare simpatia per questo qualcuno.</span>


    MEMENTO

    Sull'internet è noto come " Pinocchio d'Egitto "... *DONT_KNOW*

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  29. cesare....in linea di PRINCIPIO e come spiegato anche sotto da lorenzo, io sono d'accordo con Cristiano e con quanto dite voi, l'unico punto che porrei al di sopra delle parti è quello di NON penalizzare le piazze se NON siamo stati capaci di SFRUTTARLE con delle Messe che invece di dare qualcosa, DIEDERO SPETTACOLO....
    il discorso è lo stesso, trito e ritrito che si fa per lo STRUMENTO del Concilio.... "la colpa NON fu dello STRUMENTO" ma di chi lo usò male.... ;)
    idem dicasi per internet....noi stiamo qui e cerchiamo di usarlo al meglio, c'è chi lo usa per commettere reati e gravi peccati....è forse colpa di internet?

    Gesù lo dice chiaramente: non è ciò che è esterno a noi che può contaminarci, ma ciò che esce da dentro di noi....
    se USO LA PIAZZA come spettacolo, come TEATRO e la Messa come SHOW, non è colpa della piazza...
    ed è quello che sta correggendo Benedetto XVI ed è quanto in molti stanno finalmente comprendendo....
    Ripeto, anche i funerali di mons. Lefebvre con la Messa antica vennero fatti ALL'APERTO PER FAVORIRE LA PRESENZA DEI TANTI FEDELI corsi ad Econ....
    se il Papa celebrasse la Messa antica all'aperto, davanti a migliaia di persone, NON oseremo dire CHE SAREBBE  ED E' UNO "SPETTACOLO" MERAVIGLIOSO? ;)
    la Liturgia deve senza dubbio suscitare in noi anche IL FASCINO DEL SENSO DEL SACRO....DEVE LASCIARCI MERAVIGLIATI.... DEVE SORPRENDERCI....

    Le dirò di più.... all'inizio, vuoi perchè avevo 16 anni quando fu eletto Giovanni Paolo II, vuoi perchè MI AVEVANO ABITUATA, io ero elettrizzata da quelle Messe OCEANICHE, ERO AFFASCINATA, fino a quando, crescendo e maturando nella fede, vivendo problemi quotidiani della vita, CADDI IN UNA PROFONDA DEPRESSIONE....QUELLE MESSE MI DISTURBAVANO...NE EBBI UN VERO RIGETTO... fu come lo zucchero per il diabete ;)  divenni diabetica, religiosamente parlando...a tal punto che non solo fu motivo di confessionale continuo per me, ma non riuscii più ad andare ad una Messa parrocchiale....e questo durò parecchi mesi, fino a che cominciai ad apprezzare IL SILENZIO delle Messe CON POCHI FEDELI....
    Non sopportavo più le "MESSE DEL PAPA".... ne avevo un vero rigetto, CONFUSIONE, mi deprimevano....
    Oggi con Benedetto XVI il senso è mutato, "sento" davvero qualcosa che mi appassiona... ma, lo confesso, NON ci vado, prima vado alla Messa (antica se posso), poi seguo in TV il Papa, anche quando venne qui a Venezia... ma se pensiamo alle tante persone che RIESCONO OGGI a vivere veramente un briciolo di PASSIONE, bè, non incolpiamo le piazze....esse devono rimanere UNA ECCEZIONE non la norma...e mi pare che il Papa stia indirizzando verso questo senso...
    tutto qui! :-[

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  30. Volevo ricordare che le Messe all'aperto non sono una novità post conciliare. In passato venivano celebrate soprattutto in occasione dei Congressi Eucaristici. Ecco qualche immagine:
    1. Congresso Eucaristico a Chicago, 1926 (il baldacchino dell'altare riproduce quello che sovrastava il ciborio di San Paolo)
    2. Congresso Eucaristico a New Orleans, 1938
    3. Congresso Eucaristico a Budapest, 1939 (il baldacchino riproduce quello di San Pietro)
    4. Pellegrinaggio in occasione della venuta di S. Francesco Saverio a Nagasaki, 1949

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  31. Infatti il libro scritto dal Cristiano "Viva Israele" mi sembra fuori luogo per un cristiano. Non dico che i musulmani sian tutti bravi e buoni ma esaltare gli israeliani in questo modo non lo capisco.

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  32. Cari voi tutti che siete dell'opnione di M. Allam,
    non avete la benchè minima idea di quale sia la situazione liturgica nella Chiesa al giorno d'oggi e dello scandalo che abbia dato questa specifica Messa del Sovrano Pontefice.
    Ho sentito commenti durissimi nei Suoi riguardi tanto per la presenza di 7/14 candele, per la preghiera eucaristica in latino, la devozione posta nell'atto della pronuncia delle parole consacratorie.
    Nemmeno per i miei canoni liturgici è stata una celebrazione perfetta, tuttavia, senz'altro dignitosa, anche nel canto e nel servizio all'Altare.
    La circostanza che sia stata fatta all'aperto è motivo di ringraziamento a Dio, atteso che simili folle un edificio non avrebbe potute conterle.
    La cosa sulla quale, invece, mi batterei - ma non so se Allam possa capirne qualcosa in materia - è la necessità di evitare in tutti i modi le concelebrazioni.

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  33. cattolico liberale ? Ma che dice, caro Micus ? Lei non ha capito granché di Cristiano Magdi Allam !

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  34. Molto forbito il suo linguaggio e il suo pensiero, complimenti !

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  35. Non voglio giudicare la fede di Allam, non me la sento di giudicare la fede di nessuno. Ma l'anti-islamismo arrabbiato di questo ex islamico pentito, mi insospettisce. Non si è potuto fare ebreo, cosa che probabilmente gli provoca qualche frustrazione, e pretende di ebraizzare il cattolicesimo.
    Ma non parla a vanvera. Non cè dubbio che l'azione di BXVI, tesa a recuperare la nostra liturgia, poco gli interessa e poco si confà alla funzione politico-strategica che il cattolicesimo dovrebbe avere secondo lui nella guerra di civiltà dei suoi sogni (e dei nostri incubi).
    Se avete dei dubbi, chiedetegli cosa ne pensa del Triduo pasquale e della preghiera per gli ebrei.

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  36. Ospite, potrebbe dirmi, concretamente, come Allam <span> "pretende di ebraizzare il cattolicesimo"?</span>
    Grazie.

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  37. E' più una frase da TG3.

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  38. Ben detto! Certo le arpie incarognite e i bigottoni gallicoidi di allora si saranno senz'altro stracciati le vesti quando furono introdotte le panche, visto che oggi c'è chi grida allo scandalo per gli abiti azzurri.

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  39. Ciò che stiamo commentando non è da meno direi... :-D

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  40. Per i Cristiani che vivono nell'Islam il problema sicuramente è pesante. Però, secondo me, è proprio da Loro che la Chiesa troverà la maniera di trionfare. "sarò con voi fino alla fine del mondo". Noi siamo blindati, non dobbiamo temere nulla, mai!!!! Ho un amico Egiziano Copto ed è incredibile la forza e la serenità con cui questa antica Comunità vive la fede in Nostro Signore. E mi meraviglia ancor di più che un Egiziano come Allam che ha avuto la fortuna di vivere nella sua società multi religiosa, sia così pieno di astio.

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  41. Non facciamoci ingannare da quei modernisti della politica come Allam...

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  42. "...l'unico punto che porrei al di sopra delle parti è quello di NON penalizzare le piazze se NON siamo stati capaci di SFRUTTARLE con delle Messe che invece di dare qualcosa, DIEDERO SPETTACOLO..."

    Sono d'accordo in parte. Nel senso che non credo ci sia stata 'incapacità' di utilizzo di quegli spazi, ma una precisa 'volontà' di propagandare la Chiesa postconciliare (e le sue novità rispetto al passato ritenuto inadeguato ai tempi) fidando sull'attenzione che i media avrebbero prevedibilmente riservato a questo tipo di eventi.

    "...a tal punto che non solo fu motivo di confessionale continuo per me..."

    Non è stata la sola. Già negli anni '70 ricordo che vecchi, e come me meno vecchi (all'epoca), cattolici manifestarono con frequenza in confessione le loro perplessità riguardo ai sempre più frequenti viaggi papali, suscitando a volte le ire di sacerdoti alcuni dei quali ritenevano talmente odioso questo 'peccato' di pensiero da rendere superfluo che il rimprovero avvenisse a un livello di decibel rispettoso della privacy. ;)

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  43. ;) grazie per averlo specificato.....stavo infatti cercando le foto che ritraggono l'allora Cardinale Pacelli che andava, in vece del Papa, a presiedere alle LITURGIE EUCARISTICHE che si svolgevano all'aperto con grande partecipazione di popolo....

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  44. capisco perfettamente la preoccupazione di "Ospite"...Luisa, credo faccia riferimento al vuoto farasaismo che si coglie da alcuni suoi commenti

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  45. Te lucis ante terminum23 giugno 2011 alle ore 17:03

    Pietro, anch'io conosco cristiani che vivono nel mondo islamico e anche missionari, in particolare in Sudan: ti assicuro che mi raccontano situazioni terribili, non c'è libertà religiosa e spesso vivono da cittadini di serie b. Sulla loro fede e sul trionfo finale di Cristo ovviamente non ho dubbi, però adesso la situazione è molto pesante e non sta migliorando (vedi Indonesia, Filippine etc...). Allam la situazione la conosce da dentro, evidentemente non può provare simpatia
    x ospite: starei attento a fidarmi di internet, è ovvio che ci sia chi lo detesta, lo chiama pinocchio d'Egitto e cose simili. Se gli hanno dato una scorta un motivo ci sarà e le vittime nel mondo islamico per apostasia non sono così rare. Si può ovviamente dissentire con lui su alcune cose, ma non c'è dubbio che ci voglia coraggio per convertirsi dall'islam al cristianesimo, coraggio non richiesto per fare il passaggio inverso (in quasi tutti i paesi islamici vige il reato di apostasia e anche in quelli dove non c'è, ad es. la Turchia, le pressioni a livello sociale sono fortissime e difficili da sopportare).

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  46. Vi confido che io ero a San Giuliano, dove dicono ci fossero 300.000 persone, e non mi è mancata la partecipazione. Mi ha commosso invece una giovane che ha detto "mi dispiace non sapere il latino, averei voluto partecipare".
    Non so perché mi risuoni nella mente questo verbo, ma poter seguire e non essere distratto dal 'dove sono arrivato è importante.
    Offrirei volentieri qualche messa in finlandese, taglog o kazago a quelli che non vogliono sentir parlare del latino... forse cambierebbero idea (e io ho avuto esperienze personali di questo).

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  47. ma che citazione interessante!

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  48. giusto, tutti al rogo. Anche nei grandi santuari via le messe all'aperto e che diamine!

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  49. a me parfe che ci si dimenti troppo spesso della dimensione teandrica...

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  50. bravo Messe all'aperto per averlo ricordato a chi forse si era dimenticato

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  51. e gà le concelebrazioni! dillo a Papa che sta sbagliando!

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La Redazione