(Dalla lettera si apprende che la Curia già precedentemente aveva richiesto al De Capitani di moderare i toni).
Sulla pagina iniziale del sito dell'Arcidiocesi di Milano (chiesadimilano.it) si legge un gentile (un po' lezioso, ma diplomaticamente dovuto) saluto di benvenuto al nuovo Arcivescovo: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore - Il Card. Angelo Scola è il nuovo Arcivescovo di Milano".
Sul sito di don (?) De Capitani , si legge quanto segue (e chiediamo perdono a Dio per lui -vergognandocene-). E' superfluo, per ora, ogni commento. Per quanto si conoscano Giorgio De Capitani e le sue farneticazioni deliranti, lo sdegno e l'incredulità per ora ci tolgono le parole.L'autore ha rimosso l'articolo offensivo (che noi riproduciano qui sotto) su intimazione della Curia Ambrosiana, ma l'ha sostituito con un altro scritto, non meno delirante e ribelle.
La Diocesi di Milano è in lutto
"Benedetto colui che viene nel nome del Signore”:
così il sito della Chiesadimilano.it
dà il benvenuto al neo cardinale. [caso mai al neo arcivescovo di Milano, n.d.r.]
“Benedetto colui che viene nel nome del…”
Ho letto bene? In nome di quale dio?
Non può essere benedetto dal Signore
colui che viene nel nome
- di un vaticano che si è fatto finora inculare
dal Porco maledetto,
sostenuto anche dalla mafia ciellina
- di un gioco politico di poteri occulti
- di quella oscena diplomazia gerarchica
che riesce comunque, col solito metodo machiavellico,
a risistemare gli squilibri…
il tutto per rimettere la Diocesi più grande del mondo,
quella che ultimamente ha ricevuto un’impronta particolare
da Martini e da Tettamanzi,
sul binario morto di una religione
ermeticamente chiusa all’Umanesimo.
È vero che Tettamanzi ha “scherzato col fuoco”,
ma a pagarla adesso è l’intera Diocesi.
Ma noi non lo permetteremo!
E che dire di tutte le fughe di notizie
dettagliatissime e puntuali
sul nome di un nomina che doveva rimanere segreta
fino alla data del 26 giugno,
giorno di festa per la beatificazione dei tre milanesi,
per rispetto di una promessa fatta a Tettamanzi?
Il nome di Angelo Scola
- già bruciato precedentemente per diverse ragioni,
tra cui l’età e la sua appartenenza ciellina –
è uscito prepotentemente dopo la vittoria di Pisapia.
Che il vaticano sia pieno di talpe lo sappiamo,
e sappiamo anche quanto sia inaccessibile
quando si tratta di coprire scandali, affari loschi,
quel turpidume che da secoli alberga nella casa di Dio.
Mi fermo per ora.
Riprenderò il discorso e non risparmierò nessuno.
Angelo Scola, patriarca di Venezia,
a Milano non sei molto gradito.
Rinuncia,
sei ancora in tempo.
Non ti vogliamo come nostro pastore!
D’ora in poi faremo capire alla Chiesa vaticana
che non scherzeremo più col fioretto:
Cristo dovrà pur tornare sulla terra, con la frusta in mano,
e buttar fuori dal tempio ladri, farabutti ed escort!
Saremo decisi:
sorgeranno ovunque comunità di base,
le parrocchie si auto-gestiranno,
non ci faremo più condizionare da una pastorale cimiteriale.
Saremo decisi:
non ci lasceremo commuovere da parole quali:
eucaristia, comunione, obbedienza…
Saremo decisi:
apriremo finalmente le porte sull’Umanità
e renderemo le nostre comunità cristiane
vivamente partecipi di quelle realtà problematiche
che stanno letteralmente facendo abortire
ogni speranza per un futuro diverso.
Qualcuno mi ha invitato a darti una chance:
cambierò idea se già nel tuo primo discorso ai milanesi
farai pubblicamente un atto di abiura
della tua fede ciellina.
Un primo passo, anche se non basterà.
NotaBene. ATTENZIONE
1. Fra poco la Curia sarà invasa dalle cavallette cielline.
2. Si deve vigilare sui beni immobili della diocesi e delle parrocchie: c’è il rischio che siano preda dei tentacoli della piovra Cdo.
3. Ora i preti ciellini diocesani potranno respirare, e godersi la possibilità di qualche privilegio e di posti speciali di responsabilità pastorali.
4. Attenzione ai seminari: potranno accedervi vocazioni portate all’integralismo. [o mamma, che pericolo! l' "integralismo" cattolico: retta dottrina, santa liturgia e rifiuto di relativismo. Che pericolosi integralismi, vero? da evitare a tutti i costi! n.d.r.]
Il cristianesimo cattolico o è integrale o è pantofolaio, Tertium non datur
RispondiEliminaChiedo, ma questo signore è un sacerdote?
RispondiElimina"sorgeranno ovunque comunità di base, etc, etc..."
RispondiEliminaBenissimo, un po' di feccia si leva fuori dalle... ehm, di mezzo volevo dire!
Scusata ma son tentato di replicare con lo stesso dolce stile
<span><span>non ci lasceremo commuovere da parole quali:
RispondiEliminaeucaristia, comunione, obbedienza…...</span></span>
eehh.... ?!?
ma anch'io dicevo tra me....ma questo sarebbe un prete?.... ma per caso è matto ?
Mi pare di aver capito che si tratta di un ministro di Dio... vorrei postare quindi questa bella preghiera affinchè il Signore ci liberi da questi tipi che tanto fanno male alla Chiesa e al Sacro Cuore di Gesù...
RispondiEliminaGloriosissimo Principe della Milizia Celeste, Arcangelo San Michele, difendeteci in questa ardente battaglia contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia. Venite in soccorso degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio. Combattete oggi le battaglie del Signore con tutta l’armata degli Angeli beati, come gia’ avete combattuto contro il principe dell’orgoglio lucifero ed i suoi angeli apostati; e questi ultimi non potettero trionfare e ormai non v’e’ piu’ posto per essi nei cieli. Ma e’ caduto questo grande dragone, questo antico serpente che si chiama lo spirito del mondo, che tende trappole a tutti. Si, e’ caduto sulla terra ed i suoi angeli sono stati respinti con lui. Ora ecco che, questo antico nemico, questo vecchio omicida, si erge di nuovo con una rinnovata rabbia. Trasfiguratosi in angelo di luce, egli nascostamente invase e circuì la terra con tutta l’orda degli spiriti maligni, per distruggere in essa il nome di Dio e del suo Cristo e per manovrare e rubarvi le anime destinate alla corona della gloria eterna, per trascinarle nell’ eterna morte.
<span>Il veleno delle sue perversioni, come un immenso fiume d’immondizia, cola da questo dragone malefico e si trasfonde in uomini di mente e spirito depravato e dal cuore corrotto; egli versa su di loro il suo spirito di menzogna, di empieta’ e di bestemmia ed invia loro il mortifero alito di lussuria, di tutti i vizi e di tutte le iniquità la Chiesa, questa Sposa dell’Agnello Immacolato, è ubriacata da nemici scaltrissimi che la colmano di amarezze e che posano le loro sacrileghe mani su tutte le sue cose più desiderabili. Laddove c’è la sede del beatissimo Pietro posta a cattedra di verità per illuminare i popoli, lì hanno stabilito il trono abominevole della loro empietà, affinché colpendo il pastore, si disperda il gregge.</span>
Pertanto, omai sconfitto Duce, venite incontro al popolo di Dio contro questa irruzione di perversità spirituali e sconfiggetele. Voi siete venerato dalla Santa Chiesa quale suo custode e patrono ed a Voi il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Pregate, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa. Presentate all’Altissimo, con le Vostre, le nostre preghiere, perché scendano presto su di noi le Sue Divine Misericordie e Voi possiate incatenare il dragone, il serpente antico satana ed incatenarlo negli abissi. Solo così non sedurrà più le anime.
Mi sembra che 'sto don De Capitani sia rimasto un po' indietro coi tempi... Il '68 è fallito miseramente ma non credo se ne sia accorto. Che vergogna che un prete parli così... Oremus pro ecclesia, pro pontifice et pro Scola!!!
RispondiEliminaScusate se vi annoio con la domanda che ho già fatto altre volte su questo personaggio:
RispondiElimina"CHI E' IL VESCOVO DI QUESTO PRETE???????" E adesso mi arrabbio: quando metteranno un sigillo sulla bocca di questo sventurato? Fin quando dovremo sopportare queste uscite infelici? Quando vedremo il suo vescovo fare il vescovo? NON SE NE PUO' PIU'!!!!!
A Milano il card. Scola non è ben visto...lo salutano i ciellini e molti ancora se ne andranno dalla chiesa cattalica ridotta a teatro in latino
RispondiEliminaLo stile e la 'solidità' degli argomenti qualificano da soli questo 'prete'.
RispondiEliminaGrazie al Papa per il mio nuovo Metropolita!
Se questa capra di capitani bela così tanto, vuol dire che mai nomina di pastore fu più azzeccata. Speriamo che il nuovo pastore non ci metta molto a depurare il gregge dagli animali infetti. Tradotto, spero vivamente che la prima cosa che faccia sia dimetterlo dallo stato clericale, visto che il vaticano gli fa così schifo.
RispondiEliminaMA CHI E' QUESTO MALATO DI NERVI?
RispondiElimina<span>Iniziando a leggere questo testo demenziale mi sono detto che chi lo scrive non puo essere un saerdote e che "don Di Capitani" è solo uno pseudonimo.</span>
RispondiElimina<span>Non mi impressiono facilmente mi sconvolge il fatto che un ministro di Dio possa srivere</span>
<span> </span>
<span>"Non può essere benedetto dal Signore
colui che viene nel nome
- di un vaticano che si è fatto finora inculare
dal Porco maledetto".</span>
<span></span>
<span>Questa persona va fermata </span>
Quos Deus vult perdere demendat!!!!!!
RispondiEliminami domando se sia propio necessario dare importanza a simili parole.
RispondiElimina<span>giorgio de capitani
RispondiEliminaviale brianza 7
rovagnate
23888</span>
guardate che lavori fa http://www.dongiorgio.it/pagine.php?id=2518
Premesso che disapprovo i concetti espressi da questo sacerdote, oltre che il modo di manifestarli, scusate la mia voce fuori dal coro.
RispondiEliminaE' vero che come ci ricorda un vecchio detto siciliano... a muru vasciu ugnuno si cci appoja, ma chiedo: sono i don De Capitani (che per inciso quando parlano di scandali, affari loschi, turpidume in Vaticano non è che se li inventino) il maggior pericolo per la Chiesa Cattolica oggi o non piuttosto tantissimi suoi superiori nella scala gerarchica che ormai, a meno di non fare come gli struzzi, in qualsiasi modo li si può considerare tranne che cattolici? Chi è che può produrre più danno?
<span>Io accuso Tettamanzi e Martini della follia di questo prete...loro l'hanno allevato e loro l'hanno cresciuto. </span>
RispondiEliminaCerto, in piena comunione con Roma... :'(
RispondiEliminama il problema è sempre lo stesso: CHI lo fermerà, in una Chiesa dove da mezzo secolo è permesso di tutto e di più, e dove errori, deviazioni, eresie e peccati non vengono mai sanzionati ? il vietato vietare continua....
RispondiEliminacorregga: demen <span>t</span> at
RispondiEliminacaspiterina....
RispondiEliminaspero vivamente che il cardinale scola scomunichi il pretaccio e lo cacci dalla diocesi
RispondiEliminaNon giriamoci intorno. Siamo di fronte al delirio di uno psicopatico con manie di onnipotenza. Una volta, per una persona così non si sarebbero aperte altre porte che quelle del manicomio. Ora invece li prendiamo in seminario e li ordiniamo pure!
RispondiEliminaCredo che questo individuo non sia un prete, in quanto per ricevere il Sacramento dell'Ordine bisogna appartenere al genere umano, e costui e' solo un accolito del demonio, e comunque tutto meno che un nostro simile e certamente un essere privo di anima . Comunque, a parte le mie cosiderazioni di zoologia, consiglio al vescovo Scola il miglior modo di cominciare questa sua nuova missione: riduzione immediata allo stato laicale e scomunica maggiore a quello stregone !!
RispondiEliminaIl problema è che se il nuovo Cardinale sospendesse a divinis questa sottospecie di prete, lo farebbe passare per "martire dell'istituzione". Non bisogna dargli importanza poiché è uno psicopatico in crisi di affetto. E' stato viceparroco per decenni, gli han mai dato una parrocchia decente (perché non la merita, si intende!) e allora si sfoga dicendo parolacce. Un adolescente immaturo, che non maturerà mai (perché ha più di settant'anni) credete che meriti importanza?
RispondiEliminaHo verificato, consultando l'elenco "I ministri ordinati" della diocesi di Milano.
RispondiEliminacostui è davvero un sacerdote diocesano, nato nel 1938 e oridinato nel 1963.
Fortunatamente non è parroco, ma solo "residente con incarichi pastorali" nel suo paese di origine: Rovagnate
Don Giorgio de Capitani fa parte dell'eredità che Martini e Tettamanzi lasciano al Card. Scola..... c'è da meravigliarci ????
RispondiEliminaCosì vanno le cose e così andranno finchè tornerà Nostro Signore e comincerà a far piazza pulita nella sua casa cominciando dai piani alti e da chi ha e aveva responbsabilità più in alto....... anche questo è uno dei frutti della mitica primavera conciliare...... la Chiesa sessantottina che, messi a tecere i profeti di sventura, guidata dal Papa BBBBUono Giovanni XXIII e poi dall' amletico Paolo VI ha iniziato a dialogare col mondo, con ebrei, omosessuali, cattocomunisti, protestanti, donne e massoni.......
et voilà ecco il gran casino in cui oggi si nuota .......
Per quanto possa comprendere lo sdegno ed anche la buona fede della Redazione, non condivido la scelta di dare eco a tale delirio.
RispondiEliminaPer certe esternazioni ritengo auspicabile e preferibile l'oblio.
RispondiElimina...che i rumori intestinali di questo personaggio sono la migliore dimostrazione della bontà della scelta di Scola. Vi immaginate che razza di Vescovo dorebbe essere quello che si meritasse il suo plauso? E' andata bene. Molto, molto bene!
RispondiEliminaEsattamente! Se questa specie di prete strilla cosi' tanto in preda al terrore, vuol dire che siamo sulla strada buona!
RispondiEliminaAAAGHHHH! Nosferatu?
RispondiEliminaIl problema è il danno che fa con le sue parole! E dal web il danno si moltiplica!
RispondiEliminaScomettiamo che entro un anno Scola lo fa fuori questo psicopatico?
RispondiEliminae magari tipi alla De Capitani li chiamiamo a parlare ai preti (qualche decanato 'aperto' lo si trova sempre) oppure ai seminaristi; forse avrà già espresso le sue idee a molte signore/signorine cattoliche, rigorosamente di AC... ecc. ecc.
RispondiEliminaDel resto se il sig. De Capitani non è parroco, con che cosa e dove vive? che incarichi pastorali ha in quel povero paese di rovagnate che già ha avuto l'avventura di dargli i natali?
Detto in altre parole chi lo foraggia, chi gli paga gli hobbies? Ma!!!
Comincio a crederlo anch'io!
RispondiEliminaper quanto non mi piaccia questo prete, il vescovo non può far nulla...
RispondiEliminaSe questi vaneggiamenti orribili venissero da un'altra diocesi darei la colpa al caldo. Ma visto che si tratta di Milano, una delle culle del cattoprogressismo, tutto è tristemente spiegato. Speriamo che Scola faccia piazza pulita.
RispondiEliminaQueste frasi deliranti mostrano la "consistenza" e la "nobiltà" dell'opposizione alla Tradizione; e alla fin fine, paradossalmente, rendono un prezioso servizio proprio a quella Tradizione che combattono...
RispondiElimina<span>Se questi vaneggiamenti orribili venissero da un'altra diocesi darei la colpa ad un attacco di follia. Ma visto che si tratta di Milano, una delle culle del cattoprogressismo, tutto è tristemente spiegato. Speriamo che Scola faccia piazza pulita.</span>
RispondiEliminaogni regione ha un suo rappresentante degno del peggiore degrado del clero conciliare: Don Gallo in Liguria, Don (') de Capitani in Lombardia. Che ci volete FARE? Una rondine non fa primavera
RispondiEliminaIl punto è che (don)giorgio non è MAI stato smentito né, men che meno, sanzionato dalla curia di mons. Tettamanzi
RispondiEliminaChi lo fermerà? Il TSO: Trattamento Sanitario Obbligatorio. E con una certa urgenza, quest'uomo è pericoloso per sé, ma soprattutto per gli altri (=i suoi fedeli traviati).
RispondiEliminanon servono tanti commenti, c'é una sola cosa da dire : Mgr Lefebvre é morto scomunicato per essere FUORI, don Capitani é DENTRO...
RispondiEliminaBelzebù ha mai smentito Mefistofele?
RispondiElimina<span>non servono tanti commenti, c'é una sola cosa da dire : Mgr Lefebvre l'hanno lasciato crepare scomunicato e condannato per essere FUORI, don Capitani é felicemente DENTRO...</span>
RispondiEliminastranamente a nessuno in Curia viene in mente che il deCapitani possa ... ma no ... magari .. qualche volta ... di striscio ... anche DISUBBIDIRE!
questa parola desueta e fortemente anticonciliare é DA SEMPRE a solo appannaggio dei lefebvriani.
Allora grazie, grazie don Giorgio, grazie di esistere, sei il nostro lasciapassare! E' per quelli come te che non temiamo di essere fuori ... e che se si deve steremmo fuori altri 2 secoli
Fate intervenire il Servizio di Igiene Mentale.....!
RispondiElimina<span><span>non servono tanti commenti, c'é una sola cosa da dire : Mgr Lefebvre l'hanno lasciato crepare scomunicato per essere FUORI per disubbidienza, don Capitani é felicemente DENTRO ...</span> </span><span><span>per disubbidire</span></span>
RispondiElimina<span>
Stranamente a nessuno in Curia viene in mente che il deCapitani possa ... ma no ... magari .. qualche volta ... di striscio ... anche DISUBBIDIRE!
Questa parola desueta e fortemente anticonciliare é DA SEMPRE a solo appannaggio dei lefebvriani.
Allora grazie, grazie don Giorgio, grazie di esistere! Sei il nostro lasciapassare! E' per quelli come te che non temiamo di essere fuori ... </span>
<span>Finché tu sei dentro non temiamo se la provvidenza ce lo chiede di stare fuori altri 2 secoli....</span>
<span><span><span>Non servono tanti commenti, c'é una sola cosa da dire : Mgr Lefebvre l'hanno lasciato crepare scomunicato reo di essere FUORI per disubbidienza, don Capitani é felicemente DENTRO ...</span> solo </span><span><span>per disubbidire</span></span>
RispondiElimina<span>
Stranamente a nessuno in Curia viene in mente che il deCapitani possa ... magari , qualche volta ... anche solo di di striscio ... non essere nell'OBBEDIENZA !
Questa parola desueta e fortemente anticonciliare é DA SEMPRE a solo appannaggio dei lefebvriani.
Allora grazie, grazie don Giorgio, grazie di esistere! Sei il nostro lasciapassare! E' per quelli come te che non temiamo di essere fuori ... </span>
<span>Finché tu sei dentro non temiamo (se la provvidenza dovesse chiedercelo) stare fuori altri 2 secoli....</span></span>
@ Redazione
RispondiEliminaNon sta bene che in un sito cattolico vengano riprodotte tante parolacce ed espressioni oscene.
Per cortesia censurate le parolacce !
un degno figlio del CVII
RispondiElimina<span>"Chi è che può produrre più danno?"</span>
RispondiEliminaE' una bella domanda...facciamo una graduatoria?
<span>un degno figlio di una delle tante interpretazioni del CVII (e probailmente anche della peggiore)
RispondiElimina</span>
impossibile, a meno che non cambi all'anagrafe da deCapitani a Lefebvre la scomunica non se la becca neanche se ammazza il papa
RispondiEliminasarebbe proprio il minimo minimo sindacale... e in più siamo in ritardo di qualche lustro !
RispondiElimina<span>sarebbe proprio il minimo minimo sindacale... e in più siamo in ritardo di qualche lustro !</span>
RispondiEliminanon é che adesso mi fate Scola santo-beato perché caccia via uno che in tempi normali non avrebbe neanche fatto le pulizie in parrocchia ...
Il mio suggerimento è scrivere alla diocesi di Milano e, per conoscenza, al card. Scola a Venezia mandando il link e facendo un taglia/incolla, ricordando che questo pazzo e demente ha ancora cura d'anime in Diocesi e non è mai stato sospeso.
RispondiElimina<span><span>"Chi è che può produrre più danno?"</span>
RispondiEliminaE' una bella domanda...facciamo una graduatoria?</span>
esprimo il mio dissenso a chi gestisce il blog,è un sito cattolico,non ci servono sapere "le sparate" di questa persona,ha già avuto la sua fama,lo conosciamo,probabilmente le spara grosse anche per narcisismo e vedere quanto rimbalzano sul web e quanti insulti si becca......esprimo il mio dissenso anche a chi lo insulta qui sopra,non è cirstiano,non è cattolico questo comportamento.
RispondiEliminasi può solo ignorare e fare silenzio.questa è materia del vescovo ,della spichiatria e della misericordia di Dio.
è stato sbagliatissimo postare queste cose e dare il"la"ai massimalismi delle comari che qui si stracciano le vesti.............
sono molto deluso dalla gestione del sito.
molto deluso signor Enrico,molto deluso.............massimo (massimosandrolini@libero.it)
De Capitani deve pensare che molti anni fa, uno come lui, per un dissenso molto più soft, l'avrebbero arrostito! Come può lamentarsi dell'odierna Chiesa di Roma che lo lascia parlare in siffatto modo senza prendere provvedimenti?
RispondiEliminaPur essendo eccessivamente drastico e perciò spreciso, Cesare non ha tutt'i torti: Decapitato è solo l'epifenomeno da baraccone di una gerarchia pericolosa. Non sarà mica stato ordinato con queste mattane per la testa nel '63: voglio dire un percorso d'intorcinamento mentale l'avrà pur dovuto fare. In questo stato s'è ridotto pian pianino: chi doveva vigilare e aver cura soprattutto della salute di questo povero "ghiozzo di bùa" (mi si conceda il labronicismo) se n'è infischiato nel migliore dei casi o l'ha incoraggiato nel peggiore....
RispondiEliminaCaro hpoirot sono completamente daccordo con te.......
RispondiEliminaPersone come de Capitani ci rendono ancor più edotti del marcio che c'è in certi settori della Chiesa e di come la battaglia di Mons. Lefevre era sacrosanta.......
Chi ha permesso che il fumo di Satana entrasse nella Chiesa?
Chi ha manovrato e pilotato il Concilio Vat. II ?????
Chi infine lo ha applicato con la riforma della Curia Romana, il Novus Ordo Missae, ecc. ????
E noi siamo qui a prendercela con un pesce piccolo piccolo come il sig. de Capitani?????
e non osiamo forse dire chiaro e tondo che ci sono persone molto, molto più colpevoli di lui......
Arriverà l'ora della verità e della giustizia di Dio, preghiamo per la conversione e il rinsavimento fintanto che la giustizia di Dio ci darà tempo.
Vieni Signore Gesù......
...moralismo da treppàllensoldo: è evidente che un blog cattolico sia l'ultima spiaggia per denunciare un tale pubblico scandalo e l'azione pericolosissima per la salus aniumarum che tal chierico (mi ripugna associare tale qualifica a quella persona) tanto sgangheratamente conduce. Chi lo deve fare? la curia, sì, ma non l'ha fatto; è opportuno che gli scandali vengano a galla. Con buona pace delle anime candide.
RispondiElimina<span>...moralismo da treppàllensoldo: è evidente che un blog cattolico sia l'ultima spiaggia per denunciare il grave e pubblico scandalo legato all'azione pericolosissima per la salus aniumarum che tal chierico (mi ripugna associare questa qualifica a quella persona) tanto sgangheratamente conduce. </span>
RispondiElimina<span>Chi lo deve agire? la curia, sì, ma non l'ha fatto; le autorità sanitarie? Sì ma non l'hanno fatto... è opportuno che gli scandali vengano a galla. Con buona pace delle anime candide.</span>
Caro Massimo penso che tu abbia qualche ragione, anche se non devi drammatizzare troppo la cosa........
RispondiEliminaA mio modesto parere conoscere le sparate del povero de Capitani ci aiuta a capire il terreno di coltura e l'umus cattocomunista e sessantottino e modernista in cui sono maturate.
Poi è ovvio che il soggetto lo affidiamo alla misericordia di Dio (non potendolo affidare al braccio secolare per una salutare sculacciata - il rogo con questo caldo lo sconsigliamo non vorremmo bruciare immondizia come i napoletani).
Il problema torno a dirlo non è de Capitani, ma i falsi maestri i teologastri alla page quelli che ancora diffondono dottrine eretiche nei seminari e nelle università pontifice, insomma i modernisti .......
I nemici da epurare sono Rahner, Kung, Congar...... i teologi della Nouvelle teologhie.........
La purificazione la dobbiamo fare anche dentro di noi perchè senza accorgercene siamo tutti infettati dal modernismo.....
Questo lo esige proprio la carità cristiana a cui tu, caro Massimo, giustamente ti appelli.....
Io prego per de Capitani perchè lui postrebbe pentirsi e fare penitenza ed andare in Paradiso, mentre magari io potrei pervertirmi e meritare l'inferno......
perciò non ti scandalizzare quì non ce l'abbiamo con le persone, ma con le dottrine eretiche......
don bernardo
Bravo Luis, concordo con la Sua analisi.
RispondiEliminaTutto sommato questi esagitati e psicopatici progressisti con la bava alla bcca rendono un miglior servizio alla Tradizione, che tanti conservatori che cercano pacatamente attraverso il sillogismo di dimostrare la valenza e le ragioni della stessa.
Ma questo imbecille, questo pallone gonfiato, chi gli ha messo le mani sulla testa per farlo prete? Certo che se questi sono i preti della Chiesa Cattolica ed in particolare della "alma" Archidiocesi di Milano, c'è davvero da essere in lutto!
RispondiEliminaIn pratica condannare l'errore, non l'errante, come diceva qualche decennio fa Giovanni XXIII, a proposito della dottrina comunista.
RispondiEliminaMa l'errore lo si combatte anche rimuovendo dal proprio status l'errante.
Caro "Don" Giorgio di Capitani, personalmente ho sempre evitato un filo diretto con lei pur leggendo delle sue "imprese" abbastanza note nel web....ma questa volta mi lasci dire che lei è uscito allo scoperto...e non è colpa sua...
RispondiEliminaLei ha avuto uno scatto d'IRA, lei è iracondo e non perchè si è sfogato, ora, contro il cardinale Scola, lei è iracondo da sempre, usando semmai internet come la sua valvola di sfogo....e trovando ora finalmente, nel cardinale Scola, il suo prezioso capro espiatorio...
Il punto non è se Scola piace o non piace, questi sentimenti sono legittimi, ma non si addice ad un laico, men che meno ad un Prete, l'iracondia... ma esiste anche il peccato di INDUZIONE, ossia di chi l'ha condotta a questi estremi e qui il cardinale Tettamanzi e lo stesso Vicario che ora le chiede di ritirare il suo sfogo, hanno una gravissima responsabilità.... lei è stato un pessimo maestro seppur, glielo dico con franchezza, in alcune discussioni avrebbe potuto avere o avrebbe tutt'ora alcune ragioni, il danno maggiore lo hanno fatto i suoi Superiori che per anni l'hanno sopportata nonostante le centinaia di segnalazioni di fedeli che lei ha scandalizzato e continua ad ingannare con i suoi metodi sessantottini.... avrebbero dovuto sospenderla da molti anni, un Prete come lei è ciò che santa Caterina da Siena chiamava il "puzzo della Chiesa", "che fa imputridire il giardino".....
O forse lei crede che lo scandalo sia solo di natura sessuale o politico?
Senza dubbio che il coraggio non le manca, ma forse non ha ben chiara quale sia la vera BATTAGLIA che siamo chiamati a combattere.....
la sua immagine di Cristo e della stessa Chiesa non è certo quella di sant'Ambrogio o di san Carlo Borromeo i quali non si sarebbero mai rivolti ad un loro superiore con l'ira che la contraddistingue....L'ira infatti, non è l'occasionale esplosione di rabbia: diventa un vizio in presenza di un'estrema suscettibilità che fa sì che anche la più trascurabile delle inezie sia capace di scatenare una furia selvaggia. Nell'iracondo infatti vi è l'impossibilità a dialogare, a saper ascoltare l'altro, non c'è in lui la pazienza e non è in grado di amare il prossimo.... lei ama se stesso e le sue opinioni e con "coraggio" le difende dandosi forza parlando perfino al plurale PER COINVOLGERE I FEDELI CHE LA SEGUONO.... lei istiga all'odio e tutto questo gli è stato permesso dai suoi Superiori....
Lei parla di un Tettamanzi che faceva "da arbitro" mentre veniva richiamato una volta dal Vicario.... ARBITRO? spero che si renda conto di qual pessimo servizio e pessima pubblicità sta facendo al cardinale uscente.... avrebbero dovuto sospenderla da molto tempo, ora si raccolgono i cocci e il guaio è che, come rammenta san Paolo, li paghiamo TUTTI, TUTTA LA CHIESA SOFFRE e non certo per la scelta del Papa che seppur non piacendo è sempre una scelta legittima e sacrosanta, ma per la grave zizzania che lei ha seminato e per lo SCANDALO, e non solo oggi... ma da sempre a quanto pare, visto che le sue idee non sono cambiate....
c'è infatti da chiedersi perchè il Vicario le ha scritto solo oggi per rimuovere questo testo vergognoso quando in passato ne aveva scritti altri non meno gravi....
Caro Di Capitani, usi il coraggio che crede di avere per ben altre battaglie.... il suo fallimento è anche il fallimento e la riprova di un grave problema interno alla Chiesa che è fatto di volgarità, di sorprusi, di clericalismo, ossia, quello che a lei piace DI FARE IL PRETE dimenticandosi che lei non comanda nulla.... - le risparmio la battuta nel film del Marchese del Grillo - dimenticando che lei non è stato [...]
Confesso candidamente che non riesco a reprimere una certa simpatia per don de Capitani. Ciascuno ha le sue perversioni, e a me, evidentemente, è toccata questa. Ma non è (solo) per tale simpatia innaturale - dopo aver preso delle belle botte di insulti dal reverendo - che vi prego di essere non troppo pesanti nei commenti. In primo luogo, per regola generale, evitiamo gli insulti, anche a chi se li merita. In secondo luogo, per gratitudine: quando ho letto questo post qui sopra, la mia soddisfazione per la nomina di Scola si è trasformata quasi in entusiasmo.
RispondiEliminaEnrico
Dwegno figlio di una...
RispondiEliminaDegno figlio di una...
RispondiEliminama che sta dicendo..... la notizia è già in giro per il web e non vedo perchè questo Blog non avrebbe dovuto DENUNCIARE una schifezza di questa portata.....davanti allo scandalo non si tace.... e lo stesso di Capitani dissentirebbe dalla sua richiesta di silenzio....
RispondiEliminadelude non la notizia pubblicata dalla Redazione, ma il prete che ha scritto quelle schifezze ed altre che in passato, pur denunciate alla Curia milanese, sono state troppo e lungamente sopportate.... e questi sono i frutti di una certa gestione malamente interpretata sempre dello spirito maledetto del Concilio DELLA MEDICINA DELLA MISERICORDIA, DEL TACERE, DEL VOLEMOSE BENE, DEL VA TUTTO BENE PURCHE' SE MAGNA...
quando un prete comincia a dare segnali di disobbedienza, occorre agire come insegna il Vangelo: un richiamo in privato, un ulteriore richiamo con testimoni, se ancora persistente, lo si richiami davanti alla comunità, se recidivo LO SI BUTTA FUORI....
altro che tacere!
Si va bene rimuoviamo don Giorgio...... ma poi? Non sarebbe stato meglio scrivere una condanna di Rahner e della sua teologia? Una condanna delle dottrine eretiche del Card. Martini che insegnano al Biblico e che dicono che Gesù non è realmente risorto, l'annunciazione è inventata, i miracoli non sono storici ma inventati dalla comunità?
RispondiEliminaDe Capitani è un pesce piccolo, i mandanti sono altrove..... è questi che bisogna colpire....... inesorabilmente.
P. S. Il Card. Policarpo di Lisbona che vuole le donne prete.......
ovvio che a don capitani nessuno chiederà ritrattazioni e precisazioni di ortodossia... solo Econe deve avere il processo Galileo...
RispondiEliminaE' ora di far rientrare subito e senza condizioni la Fraternità San Pio X, con la più ampia facoltà di movimento e la più ampia indipendenza dai vescovi locali, solo in questo modo il Papa potrà davvero cominciare a purificare la vigna del Signore...... dai modernisti,
RispondiEliminaLa battaglia non è solo contro i personaggi come don Gallo, de Capitani, ecc.... ma contro gli eretici modernisti che vanno cacciati fuori dai seminari, dalle università, dalle diocesi e questo sarà possibile solo con le forze sane e sante che verranno accolte nella Chiesa.....
PREGHIAMO PER QUESTE INTENZIONI.
;) caro Areki, le tue parole mi hanno dato una immagine alla Don Camillo e Peppone e che è la seguente: una partita, modernisti contro i tradizionali.. - non "isti" - .. siamo nel pieno della partita, c'è una sorta di stallo, un arbitro - la Chiesa? - non venduta, ma CONCILIARISTA, ora sta con una, ora con l'altra parte... non fischia i falli, chiude un'occhio per gli errori e qui immagino E SPERO un atto di coraggio dell'arbitro con la RISERVA tradizionalista, visto che i modernisti hanno messo in campo praticamente di tutto...., ergo la FSSPX :-D :-D e cominciamo a chiederci: MA QUAND'E' CHE METTERANNO IN CAMPO LA PREZIOSA RISERVA? l'asso nascosto nella manica?
RispondiEliminaChissà..... ;)
Non dimentichiamoci anche di don Paolo Farinella, se ne potrebbe avere a male! i progressisti sono tipi permalosi!
RispondiEliminaTipi alla De Capitani però sono solo l'epifenomeno dei problemi che affollano la Chiesa. Se sotto non ci fosse un consenso più o meno vasto non tanto per il suo modo di agire, ma per il suo modo di vedere la Chiesa, la reazione all'interno del clero e dei fedeli non si sarebbe fatta attendere e già da tempo. Ma purtroppo non è così. Se non altro, quelli comen lui, hanno il pregio di ricordarci qual'è il vero ghigno della Rivoluzione ogni volta che questa getta via la maschera curiale e sorridente. Per quanto lo riguarda personalmente il suo non è nè sacro furore, nè indignazione ma odio allo stato puro. Assolutamente indegno non solo di far parte del clero, ma anche e soprattutto della Chiesa cattolica. E poi leggere che ha cura d'anime ....!!!! Ma uno così non dovrebbe curare neanche i corpi!!!
RispondiEliminaCara caterina sono daccordo con te, facendo una precisazione veloce: la Chiesa conciliarista è un malato agonizzante al cui capezzale accorrono i medici della Tradizione con l'antidoto per guarirlo e i medici modernisti con il veleno per la buona morte........ :)
RispondiElimina......... questi " preti" dovrebbero essere richiamati e puniti...ad esempio un'altro prete don Farinella ha scritto cose irripetibili sul fatto che il Cardinale Mauro Piacenza è ritornato nella sua genova per la festa del 24 giugno patrono della lanterna san giovanni battista......
RispondiEliminabasta siamo peggio della cloaca della politica italiana
...ripeto se non ti chiami Lefebvre il Vaticano non ti da nessuna punizione : sei immune A VITA !
RispondiEliminaAlla fine che cosa toglie il sonno a mr. De Capitani? Che gli odiati "ciellini" mettano le mani sui beni delle parrocchie, Deus avertat! Ma la Chiesa non doveva essere povera, semplice e stracciona? Mi sono perso una puntata?
RispondiEliminaPurtroppo, fino a settembre, il vescovo di questo "prete" è Tettamanzi
RispondiEliminaGrazie per i tuoi nterventi intelligenti, Enrico. Sono d'accordo al 100% con te. Inoltre diciamocelo: meglio De Capitani, che è dalla parte opposta della barricata, ma ci crede e ci mette la faccia in prima persona, che la massa degli ignavi che sta da una parte o dall'altra secondo convenienza.
RispondiEliminaScusate... non rendiamoci ridicoli con toni da Giudizio Universale. Come dicevo sopra a Enrico, anche a me d. Giorgio non riesce a essere antipatico. Ovviamente la pensiamo in modo diametralmente opposto su quasi tutto, però credetemi, meglio uno come lui che "ci crede" e ci mette la faccia che le migliaia di ignavi che si allineano secondo il vento. Dico sempre che il momento della prima rivoluzione postconciliare in un certo modo poteva avere la spinta positiva di chi credeva davverodi fare qualcosa di positivo; il peggio è stata la palude seguente, lo sprofondare in un conformismo "conciliarista" grigio e squallido. Lo stesso con De Capitani: posso fare a cazzotti con lui perché "ci crediamo" entrambi, mentre con molti suoi confratelli puoi solo giocare sui compromessi.
RispondiEliminaRingrazio la Redazione di Messainlatino.it per dare la possibilità di leggere il mio articolo, dal momento che da stamattina ho dovuto toglierlo dal mio sito su ordine della Curia di Milano. Qualcosa di buono fate anche voi.
RispondiEliminaOh! Ma la ribelione all'oppressione meschina dei fasciopreti, dove è andata a finire? Era il momento giusto per fondare una nuova comunità in barba alla nazigerarchia! Ma forse così non arrivano i soldini a fine mese...
RispondiEliminaEcco vedete che avevo ragione?! Siamo su opposte barricate, ma si discute a viso aperto.
RispondiEliminaNon condivido per nulla il tono e il linguaggio dei questo sacerdote. Ma se non altro dice quel che pensa. Meglioc erto di rpeti che fino a ieri hanno sparato su CL e stamattina alal messa hanno celebrato in ringraziamento per la nomina...mentre tornati in sacrestia hanno proseguito a lamentarsi. Da parte mia spero che questo nuovo arcivescovo, della cui nomina sono felice, portiuna ventata d'aria nuova in questa chiesa agonizzante di Milano. Per il sacerdote di cui sopra prego perchè ritrovi la gioia e la bellezza del sacerdozio cattolico...e se proprio questa Chiesa non la sente più sua...la porta è sempre aperta.
RispondiEliminaun effetto DE CAPITANI lo ha raggiutno ... prima consideravo antipatici i ciellini .... ora non più !!!
RispondiEliminaGrazie, CAPITANI !!!
ii captum mures....
RispondiEliminaCaro Don Giorgio collabori anche lei alla difesa della Santa Madre Chiesa!!!
RispondiEliminavista la richiesta della curia e visto anche che mantenendolo si persegue lo scopo di don Capitani, suggerirei alla redazione di oscurare il suo delirante messaggio.
RispondiEliminaSe è osceno, perché lasciate sul vostro casto sito il mio articolo censurato? Perché non obbedite anche voi alla Curia di Milano?
RispondiEliminaQuest'uomo -questo indegno sacerdote ahimè- che dà scandalo coi sui lucidi delirii, non fa altro purtroppo che dar voce a quella conventicola di loschi individui che la Curia Milanese ha sempre tollerato, incoraggiato, cui ha permesso di penetare nei consigli pastorali e presbiterali della Diocesi.
RispondiEliminaEssi ormai sono ricolmi di quello spirito scismatico nei confronti della Chiesa Romana, incoraggato dalle autorità diocesane, che sta devastando Milano e la sua Diocesi.
Primo e più evidente indizio di questo atteggiamento è stato il rifiuto di applicare il Motu Proprio "Summorum Pontificum" al Rito Ambrosiano, in nome di una diversità rituale che va amata e salvaguardata finché non diviene una bandiera antiromana e antipapale.
Ee è contro tali deviazioni che il nuovo Arcivescovo dovrà innanzitutto combattere se vuole salvare il popolo cristiano della sua Diocesi dal baratro finale.
Non mi piace la CENSURA.
RispondiEliminaDe Capitani ha manifestato apertamente (e coraggiosamente, visto che dalla curia dipende) il suo pensiero. La Redazione di MIL ha ritenuto opportuno pubblicare il suo articolo. Perchè si dovrebbero seguire i desiderata della Curia di Milano?
<span>Non mi piace la CENSURA delle opinioni.
RispondiEliminaDe Capitani ha manifestato apertamente (e coraggiosamente, visto che dalla curia dipende) il suo pensiero. La Redazione di MIL ha ritenuto opportuno pubblicare il suo articolo. Perchè si dovrebbero seguire i desiderata della Curia di Milano?</span>
Ma siamo così sicuri che Scola sia l'integralista che si aspetta di Capitani?
RispondiEliminaCaro don Giorgio, anche se siamo su posizioni diametralmente opposte, ti assicuro la mia misera e povera preghiera affinchè il Signore possa realizzare in te i suoi disegni di santificazione......... alla fine quello che conta è la salvezza dell'anima, ti raccomanderò nella Santa Messa e spero tu faccia così per noi e per tutti gli amici di Messainlatino......
RispondiEliminadon Bernardo
cara redazione ma lasciate solo questo poveretto di don giorgio ,gli date troppo importanza ,
RispondiElimina<span>don giorgio de capitani</span>
RispondiElimina<span>Se è osceno, perché lasciate sul vostro casto sito il mio articolo censurato? Perché non obbedite anche voi alla Curia di Milano?</span>
Per la stessa ragione per la quale i tralicci dell'alta tensione hanno il cartello con teschio e la scritta "pericolo di morte", cioè per mettere in guardia e/o fungere da monito.
Beh, don Giorgio, l'articolo osceno lo è certamente, ed a mio parere anche svilente della dignità sacerdotale. Ad ogno modo la Curia milanese non ha ordinato nulla alla redazione di Mil (né lo potrebbe), quindi sarà la stessa redazione a decidere che fare, ma non cerchiamo di preparare il terreno a surrettizie accuse di servilismo fine a se stesso.
RispondiEliminaEcco la copia cache dell'articolo di questo qui:
RispondiEliminahttp://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:WktshTMlB8UJ:www.dongiorgio.it/pagine.php%3Fid%3D2522%26nome%3Dprima+LA+DIOCESI+DI+MILANO+%C3%88+IN+LUTTO!+-+DonGiorgio.it&cd=2&hl=it&ct=clnk&gl=it&client=firefox-a&source=www.google.it
Ecco la copia cache dell'articolo di questo qui:
RispondiEliminahttp://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:WktshTMlB8UJ:www.dongiorgio.it/pagine.php%3Fid%3D2522%26nome%3Dprima+LA+DIOCESI+DI+MILANO+%C3%88+IN+LUTTO!+-+DonGiorgio.it&cd=2&hl=it&ct=clnk&gl=it&client=firefox-a&source=www.google.it
Mai io non capisco questi preti...Se a loro fa tanto schifo la Chiesa perchè continuano a farne parte? Forse per narcisismo? Perchè vogliono far vedere che sono dei ribelli e liberi pensatori (ahahahaha)?
RispondiEliminaNo perché li pagano lo stipendio da parroco è di 900euro al mese + bonus dei fedeli per Battesimi,Comunioni Cresime ed anche funerali. Il mio parroco si è cuccato ben 400euro di mancia per le esequie al caro estinto due giorni fa. Infatti da poco ha cambiato macchina e gira con un Monovolume Mercedez. Fare il prete non è poi così male lavori un ora al giorno e il resto della giornata la gestisci tu. Logico quindi che si può fare fare ma senza dimisssioni e se no poi la pensione ecclesiastica non la cucchi più.
RispondiElimina<span>
RispondiEliminaComunque Don Giorgio De Capitani avrà molti difetti ma non certo quello della codardia. Quindi solo per questo merita rispetto. In un paese che ha fatto del servilismo la sua essenza. Del Francia Spagna purchè se mangia lui non è le ha mai mandate a dire e sapete quanti sono parroci a Milano che la pensano come lui su Scola ma non vogliono o non possono dirlo. Don Giorgio io pur non condividendo la sua battaglia, la spingo ad andare avanti. Un vera dialettica aq questa chiesa serve. Se ne è convinto continui fino in fondo la sua battaglia. Credo che lei meriti rispetto perché riconosce il proprio nemico ed ha deciso di affrontarlo. Non facendo magari come qualche altro prete che magari con l'arrivo di Scola cambierà semplicemente casacca. Chissà quanti preti ambrosiani vigorosamente anti CL rimarranno duri e puri, o invece scenderanno a più miti consigli con il nuovo arcivescovo anzi avanzeranno impreviste simpatie per CL.</span>
<span>Magari per avere un incarico in diocesi? </span><span>Vada avanti Don Giorgio se è quello che crede. </span>
<span></span><span>E si ricordi quello che diceva Hegel " Nessuno è un eroe agli occhi del proprio servo"</span>
<span>Buon Battaglia</span>
ma caro don Giorgio dov'è tutto il suo splendido coraggio, il suo <span>esemplare</span> senso di responsabilità?
RispondiEliminaNon mi dirà che vuole obbedire alla curia di Milano? Ma dov'è andato a finire il suo proverbiale 'afflato profetico'?
Mi consénta (sì voglio usare proprio questo verbo che rimane nel vocabolario italiano, anche se lo usa Berlusconi!), mi consénta una domanda impertinente: non è che Ella ha paura di essere "sollevato dai diritti e dai doveri" come si dice in ecclesialese per intendere l'arrivederci e grazie'?
Mi creda, stia zitto per un po' e preghi se si ricorda come si fa.
Pregeheremo perchè si ravveda e torni cattolico.
RispondiEliminaLei non è affatto coraggioso è semplicemente sfrontato e arrogante e anche calcolatore perché tanto - questi anni lo hanno dimostrato - la lasciano tranquillamente stare lì dove è, a fare danni alle anime. Il fatto di crederci è un aggravante, così come è un aggravante per tutti quegli impomatati maneggioni curiali, uomini per tutte le stagioni, i quali non credendo in nulla sono disponibili a tutto, con quel sorriso falso e farisaico. Ma non si può dialettizzare in positivo nè lui nè loro. La direzione in entrambe i casi è sempre la stessa: la distruzione della fede.
RispondiEliminaComunque Don Giorgio De Capitani avrà molti difetti ma non certo quello della codardia. Quindi solo per questo merita rispetto. In un paese che ha fatto del servilismo la sua essenza. Del Francia Spagna purchè se mangia, del tengo famiglia. Lui non è le ha mai mandate a dire e sapete quanti sono parroci a Milano che la pensano come lui su Scola ma, non vogliono o non possono dirlo. Don Giorgio io pur non condividendo la sua battaglia, la spingo ad andare avanti. Un vera dialettica aq questa chiesa serve. Se ne è convinto continui fino in fondo la sua battaglia. Credo che lei meriti rispetto perché riconosce il proprio nemico ed ha deciso di affrontarlo. Non facendo magari come qualche altro prete che magari con l'arrivo di Scola cambierà semplicemente casacca. Chissà quanti preti ambrosiani vigorosamente anti CL rimarranno duri e puri, o invece scenderanno a più miti consigli con il nuovo arcivescovo anzi avanzeranno impreviste simpatie per CL.
RispondiElimina<span>Magari per avere un incarico in diocesi? </span>
<span></span><span>Vada avanti Don Giorgio se è quello che crede. Le faccio i miei aguri. </span><span>E si ricordi quello che diceva Hegel " Nessuno è un eroe agli occhi del proprio servo"</span>
<span>Buon Battaglia</span>
<span><span><span>– </span></span><span>Flag</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Mi </span></span>
@ospite
RispondiEliminaanch'io suggerirei...
Infatti se si allarma per Scola figuriamoci come avrebbe reagito se si fosse trovato un mons. Olivieri.
RispondiElimina<span>Comunque Don Giorgio De Capitani avrà molti difetti ma non certo quello della codardia. Quindi solo per questo merita rispetto. In un paese che ha fatto del servilismo la sua essenza. Del Francia Spagna purchè se mangia, del tengo famiglia. Lui non è le ha mai mandate a dire e sapete quanti sono parroci a Milano che la pensano come lui su Scola ma, non vogliono o non possono dirlo. Don Giorgio io pur non condividendo la sua battaglia, la spingo ad andare avanti. Un vera dialettica a questa chiesa serve. Se ne è convinto continui fino in fondo la sua battaglia. Credo che lei meriti rispetto perché riconosce il proprio nemico ed ha deciso di affrontarlo. Non facendo magari come qualche altro prete che magari con l'arrivo di Scola cambierà semplicemente casacca. Chissà quanti preti ambrosiani vigorosamente anti CL rimarranno duri e puri, o invece scenderanno a più miti consigli con il nuovo arcivescovo ed anzi avanzeranno impreviste simpatie per CL.
RispondiElimina<span>Magari per avere un incarico in diocesi? </span>
<span></span><span>Vada avanti Don Giorgio se è quello che crede. Le faccio i miei aguri. </span><span>E si ricordi quello che diceva Hegel " Nessuno è un eroe agli occhi del proprio servo"</span>
<span>Buon Battaglia</span>
</span>
Poccolo fuori tema.
RispondiEliminaIo non gioisco. Non per la nomina dell'ottimo Scola, sia chiaro. Ma per lo sgarbo ad un Patriarcato che a quanto pare vale meno di una Arcidiocesi.
In questo modo si "politicizza" la gestione delle province ecclesiastiche, trattandole come il mondo le tratterebbe, il mase al nomero, all'importanza politica etc... ma la tradizione dove entra in questo?
A questo punto nella chiesa modernizzata dei prossimi secoli temo seriamente che qualche Papa di Roma possa esser "promosso" Arcivescovo di New York.
Ma dovrebbe funzionar cosi'? Mi chiedo se Scola conservera' almeno il titolo di Patriarca e mi chiedo se per la Chiesa moderna tal titolo abbia piu' un senso. Un tempo la sede veneta era rampa di lancio al Papato non perche' Venezia era piu' importante di Milano o Napoli ma perche' il Patriarca era un titolo di alto prestigio ed autorevolezza
A questo punto si potrebbero far le cose seriamente... e per farlo le vie potrebbero essere tre:
1) Abolire il Patriarcato di Venezia (e magari quello di Lisbona) e ridurlo ad Arcidiocesi metropolitana
2) Spostarte il Patriarcato a Milano e rendere arcidiocesi Venezia. Ha anche un senso visto che Milano ha un suo rito
3) La soluzione piu' seria, tenendo conto della tradizione, che risale ad Aquileia, sarebbe un Patriarcato di Aquileia, Venezia e Milano con sede a Milano e due Arcivescovi ad Aquileia e Venezia.
Certe idee essendo dannose DEVONO essere censurate. Io poi sarei per piantarla con il politically correct!
RispondiEliminaSì, ma questo è un guerrigliero da tastiera. E poi di integrale questo ha solo la perdità del senno
RispondiElimina@cesare
RispondiElimina'ooraggiosamente'? ne è proprio sicuro?
Non appena la Curia di Milano ha detto che forse avrebbe mostrato i muscoli, de capitani, con un grande coraggio, ha tolto l'articolo e cominciato a fare il martire.
intendiamoci non che io desideri che don de capitani ocntinui ad avvelenare il web con le sue stupidaggini, ma almeno non si dica che, prima, facendolo, era coraggioso!
era coraggioso perché sapeva bene che nessuno gli avrebbe detto niente! o per lo meno era convinto di questo! Forse davvero il vento sta cambiando anche a mIlano! e credo che il card. scola non abbia nemmeno parlato, eppure...
il coraggio poi, merce rara, spendiamolo per cose serie... e attribuiamolo a persone serie!
Il Signore ci benedica e ci chiami a conversione (me per primo)
<span>per cesare
RispondiElimina'coraggiosamente'? ne è proprio sicuro?
Non appena la Curia di Milano ha detto che forse avrebbe mostrato i muscoli, de capitani, con un grande coraggio, ha tolto l'articolo e cominciato a fare il martire.
intendiamoci non che io desideri che don de capitani continui ad avvelenare il web con le sue stupidaggini, ma almeno non si dica che, prima, facendolo, era coraggioso!
era coraggioso perché sapeva bene che nessuno gli avrebbe detto niente! o per lo meno era convinto di questo! Forse davvero il vento sta cambiando anche a mIlano! e credo che il card. scola non abbia nemmeno parlato, eppure...
il coraggio poi, merce rara, spendiamolo per cose serie... e attribuiamolo a persone serie!
Il Signore ci benedica e ci chiami a conversione (me per primo)</span>
Anche il Signore ha detto di lasciar crescere insieme il buon grano e la zizzania. Con quel che segue....
RispondiEliminaPrego, don Giorgio, prego. Personalmente, non avrei pubblicato questo post che riprende il tuo sproloquio. Più che altro per farti un favore: non è che ne esci bene, dalla lettura di quella prosa, in primo luogo perché non c'è un argomento che sia uno: è solo uno sfogo atrabiliare, un insalatone russo con tutti i tuoi ritornelli consueti (a cominciare da Berlusconi, come se l'avesse nominato lui il nuovo arcivescovo).
RispondiEliminaMa ora che è on line, sai che sono allergico alla censura quanto al polline di graminacee. Voce dal sen fuggita, poi richiamar non vale.
Però, se accetti un consiglio, dovresti scusarti col card. Scola. Non per opportunismo, ma proprio perché sei in torto. Salvi i toni che usiamo (certe parole, sulla bocca di un prete, fanno veramente ribrezzo, don Giorgio, cerca di capirlo: un sacerdote dovrebbe usare la bocca per pregare e benedire, non per inveire), nemmeno noi siamo teneri con i vescovi (vedi la lista nella colonna a destra, La trahison des clercs: naturalmente, c'è anche il tuo mentore Tettamanzi), ma sempre per fatti specifici e documentati. La tua invece è un'invettiva gratuita, basata sull'unico crimine di appartenenza a C.L. Non c'è niente di concreto, niente di ponderato, niente di argomentato nelle tue accuse. Per questo dovresti scusarti; c'è una notevole dose di 'razzismo ecclesiale' nelle tue parole: se appartiene a un movimento anziché a un altro, allora è un Untermensch. Noi, nemmeno per i neocatecumenali che fan girotondo intorno agli altari, arriviamo a tanto...
Enrico
De don Capitani vuole andare avanti, come lei gli augura, che ci vada, ma spretandosi. Non si può restare fedeli alla chiesa e criticarla in quel modo sconcio e volgare pieno di superbia (che per la chiesa dovrebbe essere ancora un peccato capitale). L'umiltà e la pazienza, invece se non sbaglio, dovrebbero essere le caratteristiche fondamentali di un buon cristiano, e non mi pare che di queste caratteristiche Don Capitani ne possiede molte. Se lui non si sente a suo agio nella chiesa cattolica, in spirito di coerenza al suo modo di pensare, può tranquillamente uscirne e passare ad esempio alla chiesa valdese, dove ciò che è proibito nella chiesa cattolica invece lì è permesso (vedi i matrimoni gay della chiesa valdese, che don capitani propaganda nel suo sito). Ma se vuole restare nella chiesa cattolica deve accettare le regole di questa e non sovvertirle.
RispondiEliminaDe don Capitani vuole andare avanti, come lei gli augura, che ci vada, ma spretandosi. Non si può restare fedeli alla chiesa e criticarla in quel modo sconcio e volgare pieno di superbia (che per la chiesa dovrebbe essere ancora un peccato capitale). L'umiltà e la pazienza, invece se non sbaglio, dovrebbero essere le caratteristiche fondamentali di un buon cristiano, e non mi pare che di queste caratteristiche Don Capitani ne possiede molte. Se lui non si sente a suo agio nella chiesa cattolica, in spirito di coerenza al suo modo di pensare, può tranquillamente uscirne e passare ad esempio alla chiesa valdese, dove ciò che è proibito nella chiesa cattolica invece lì è permesso (vedi i matrimoni gay della chiesa valdese, che don capitani propaganda nel suo sito). Ma se vuole restare nella chiesa cattolica deve accettare le regole di questa e non sovvertirle.
RispondiElimina@Dante
RispondiEliminaPenso che l'attuale condizione della diocesi milanese (dai frutti si vede l'alberto: quest'anno 17 ordinazioni nella diocesi più grande del mondo) giustifichi della scelte che possono apparire per certi aspetti problematiche.
RispondiElimina<span>Penso che l'attuale condizione della diocesi milanese (dai frutti si vede l'albero: quest'anno 17 ordinazioni nella diocesi più grande del mondo) giustifichi della scelte che possono apparire per certi aspetti problematiche.</span>
RispondiEliminaIn effetti la rimozione dell'articolo è stata, a dir poco, precipitosa.
RispondiEliminaEra Pound che scriveva: se un uomo non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla?
Ma non credo che don De Capitani abbia istantaneamente rimosso il suo scritto per timore di eventuali (certe?) ritorsioni, ma perchè quale sacerdote soggetto all' "obbedienza", in quanto tale, obbedisce.
Su alcune cose posso anche essere d'accordo ma lei mi ricorda i Travaglio e i Saviano: siete bravi a sfondare le porte già aperte.
RispondiEliminaSui clienti di Pisapia, ad esempio, niente da osservare?
PS: la battuta sull'Eucaristia non l'ho capita io o lei non è più cattolico?
<span>La curia di Milano fa oscurare gli insulti a Scola e Benedetto XVI, che peró dovrebbero procurare a loro perfetta letizia, e non fa oscuraro tutto il sito di questo prete eretico? Non gli insulti ma si la difesa del matrimonio gay? Ragazzi, dov´é l´inquisizione?</span>
RispondiEliminaFare scelte coraggiose. Meno sociologia e più fede, meno cratività e più obbedienza, tornando a Cristo, alla Chiesa, alla sana teologia e alla sana liturgia; e poi tornando al popolo che in gran parte è rimasto cattolico ed è schifato, dicasi nauseato, da tanto cambiamento da tanta confusione e da tanta ribellione. mio padre per decenni non andò più a Messa disorientato com'era, poi prevalse la ... fede: vado in chiesa per il Signore, anche senon capisco questa Messa (in italiano!), capivo di più quella di prima (in latino!), ghé pusé Signur! diceva
RispondiEliminaCaro don Giorgio, conti fino a dieci prima di scrivere insulti e boiate varie, se la Chiesa le fa schifo, se non crede nei suoi dogmi e insegnamenti tolga il disturbo e vada ad unirsi al suo amico ex don Franzoni...nessuno la tratterrà e noi cattolici sopravviveremo anche senza le sue esaltanti sparate dal pulpito!
RispondiElimina@Salvo: congratulazioni per la proposta. Chissà se 'qualcuno che conta' leggerà questo commento! Io lo spero!
RispondiEliminaGuardi che Galileo ha avuto un processo molto più equo di quello che viene raccontato anche a scuola.
RispondiEliminaLa morale alla Chiesa, su Galileo, per decenni è stata fatta da coloro che oltre cortina avevano processato Florenskij!
Caro don Giorgio,
RispondiEliminanon la conoscevo, anche se tempo fa avevo letto - credo sul Corriere della Sera - un articolo che raccontava di un richiamo che le era stato fatto dalla curia di Milano per una sua presa di posizione (non mi ricordo a proposito di cosa).
Ieri sera ho leto il suo articolo delirante.
Beninteso, mi piacciono le persone che hanno il coraggio di mettersi in gioco e di combattere per le loro idee a viso aperto: ma un conto sono le idee e un conto è l'odio che mai deve attecchire nel cuore di un sacerdote. Come si fa a scrivere che "il Vaticano si è fatto inculare dal Porco maledetto"? Misembra una cosa da matti! E mi chiedo come sia possibile che i suoi sproloqui abbiano raccolto dei consensi (ho letto i commenti sul suo sito). Vivo forse in una società parallela? Non credo.
Suo malgrado lei ha comunque fatto un grande piacere agli amici della Tradizione, scrivendo (nel suo sito) che "il card. Tettamanzi è l'unica persona ad avermi capito". I giudizi - certo non teneri - sull'operato del card. Tettamanzi sono pressoché unanimi in questo blog e lei ci aiuta a consolidare il nostro pensiero negativo su di lui.
Eccettuato il linguaggio crudo e non adatto ad un Sacerdote - che disapprovo in pieno - Don Giorgio dice anche un sacco di cose totalmente condivisibili ed in linea con il Vangelo. D'altra parte il buon Dionigi, dopo averlo convocato ed averne ascoltate le valide ragioni non ha preso alcun provvedimento contro di lui.
RispondiEliminaOra il Vicario Generale, forse in cerca di captatio benevolentae assume una posizione iper rigida. Mah!
Intendevo scrivere: <span>Captatio benevolentiae</span>
RispondiEliminapeccato, mi piace così tanto il de Capitani ! rappresenta l'emersione dal dogmatismo postfascista della chiesa tradizionalcapitalista rappresentata da una parte ora emergente del Vaticano lefevrian-vacantista... ;)
RispondiEliminaTi basta veramente poco per cambiare idea, vero?
RispondiEliminano, vi sbagliate, è quello che cercherà di fa fuori lo Scola
RispondiEliminaE' ora di rifondare il Sodalitum Pianum. Siete d'accordo?
RispondiEliminaSe vi interessa leggete il mio ultimo articolo che interessa questo sito e altri:
RispondiEliminahttp://www.dongiorgio.it/index.php
A modo suo anche Don Giorgio De Capitani è obbediente. Forse per questo piace alla Redazione.
RispondiElimina@cesare: sarà, sarà, sarà ma non cicredo!
RispondiElimina<p><span><span>Non di trasgressione all'obbedienza si tratta, ma di offesa l’impegno preso con la curia il 28 aprile di evitare, sul blog e spero anche dal pulpito, frasi ingiuriose, ecc. ecc; si tratta anche di offesa al neo arcivescovo e ad un gruppo ecclesiale... </span></span>
RispondiElimina</p><p><span><span>che poi don de capitani ottemperi a quanto imposto 'per obbedienza', mi fa ridere; per paura delle conseguenze minacciate (sarebbero prese poi, ma?) mi sembra più credibile; penso che anche lo stesso don de capitani, se gli è rimasta un po' di coerenza almeno con se stesso, non dovrebbe accettare una tale interpretazione (obbedire è un verbo che aborrisce: del resto non si dice, anche ai massimi livelli, che l’obbedienza non è più una virtù?) </span></span>
</p>
don Giorgio la smetta!
RispondiEliminaNon capisco proprio questi attacchi a Don De Capitani. Costui è un Sacerdote in perfetta comunione con la Chiesa (non come quelli della FSSPX, che sono "eretici" e "scismatici"...). La sua attività pastorale è perfettamente legittima (non come quella dei Sacerdoti della FSSPX, che sono "sospesi a divinis"...). I Sacramenti da lui amministrati sono pienamente leciti e validi (non come quelli amministrati dalla FSSPX, che sono "illeciti" e "invalidi"). Poi la sua dottrina, il suo pensiero e persino il suo linguaggio sono assolutamente in linea con il concilio, l'Unico, il Vero, l'Assoluto, l'Infallibile, il Dogmatico, l'Incancellabile, l'Irreformabile, il Clemente, il Misericordioso, sia Gloria al Suo Nome, quello rispetto al quale "non si può tornare indietro", col quale "la chiesa è rinata in una nuova primavera dello spirito", che ha riempito le chiese e i seminari, che ha sconfitto l'irreligiosità e il materialismo. Di più, il suo (di De Capitani) pensiero è perfettamente, logicamente conseguente (non come possibilità, ma come stringente necessità) a quello del concilio e del suo Santo Spirito, al di fuori del quale, contro il quale non vi è verità. Anche il suo linguaggio, così vero, popolare, anticonvenzionale, vicino ai bisogni degli ultimi, è così vicino a quello così chiaro, lineare, non ambiguo, sillogistico del concilio. In altri termini: dato il concilio, non può aversi che Don De Capitani e solo Don De Capitani, che del concilio rappresenta il più bel segno, simbolo, perfetta incarnazione e testimonianza, magnifica epitome. Pertanto, chi approva il concilio, non può che approvare anche Don De Capitani, pena l'incoerenza, la caduta in palese contraddizione e quindi l'errore.
RispondiEliminaP.S. Poichè, purtroppo, anche in questo sito non mancano i partecipanti poveri di spirito, raccomando loro la lettura delle voci "ironia" e "paradosso" in un buon manuale di retorica. I testi, ad esempio, della Professoressa Bice Mortara Garavelli sono, a questo proposito, ottimi.
P.P.S. Se qualcuno crede che Scola "metta le cose a posto", è un povero illuso. Riepiloghiamo: "Uomo del concilio" (così definito in questo blog) co-fondatore di "Communio", fondatore di "Oasi", fautore del "meticciato culturale" e del "dialogo ecumenico", apprezzato da Cacciari...Piuttosto, mi stupisco della reazione di Don De Capitani, dovrebbe esultare e non insultare. Questi preti conciliaristi sono un po' complicati da capire.
<span>Non capisco proprio questi attacchi a Don De Capitani. Costui è un Sacerdote in perfetta comunione con la Chiesa (non come quelli della FSSPX, che sono "eretici" e "scismatici"...). La sua attività pastorale è perfettamente legittima (non come quella dei Sacerdoti della FSSPX, che sono "sospesi a divinis"...). I Sacramenti da lui amministrati sono pienamente leciti e validi (non come quelli amministrati dalla FSSPX, che sono "illeciti" e "invalidi"). Poi la sua dottrina, il suo pensiero e persino il suo linguaggio sono assolutamente in linea con il concilio, l'Unico, il Vero, l'Assoluto, l'Infallibile, il Dogmatico, l'Incancellabile, l'Irreformabile, il Clemente, il Misericordioso, sia Gloria al Suo Nome, quello rispetto al quale "non si può tornare indietro", col quale "la chiesa è rinata in una nuova primavera dello spirito", che ha riempito le chiese e i seminari, che ha sconfitto l'irreligiosità e il materialismo. Di più, il suo (di De Capitani) pensiero è perfettamente, logicamente conseguente (non come possibilità, ma come stringente necessità) a quello del concilio e del suo Santo Spirito, al di fuori del quale, contro il quale non vi è verità. Anche il suo linguaggio, così vero, popolare, anticonvenzionale, vicino ai bisogni degli ultimi, è così vicino a quello così chiaro, lineare, non ambiguo, sillogistico del concilio. In altri termini: dato il concilio, non può aversi che Don De Capitani e solo Don De Capitani, che del concilio rappresenta il più bel segno, simbolo, perfetta incarnazione e testimonianza, magnifica epitome. Pertanto, chi approva il concilio, non può che approvare anche Don De Capitani, pena l'incoerenza, la caduta in palese contraddizione e quindi l'errore.
RispondiEliminaP.S. Poichè, purtroppo, anche in questo sito non mancano i partecipanti poveri di spirito, raccomando loro la lettura delle voci "ironia" e "paradosso" in un buon manuale di retorica. I testi, ad esempio, della Professoressa Bice Mortara Garavelli sono, a questo proposito, ottimi.
P.P.S. Se qualcuno crede che Scola "metta le cose a posto", è un povero illuso. Riepiloghiamo: "Uomo del concilio" (così definito in questo blog) co-fondatore di "Communio", fondatore di "Oasis", fautore del "meticciato culturale" e del "dialogo ecumenico", apprezzato da Cacciari...Piuttosto, mi stupisco della reazione di Don De Capitani, dovrebbe esultare e non insultare. Questi preti conciliaristi sono un po' complicati da capire.</span>
http://www.youtube.com/v/0fGYgYd_oik" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140
RispondiEliminaMediti Don Giorgio Mediti e....sorrida.
Don Giorgio, se le interessa ho unn amico che è un ottimo psichiatra. Credo farebbe il caso suo.
RispondiEliminaPer fortuna che Scola non è come me..io questo qua lo prenderei a pedate nel sedere.
RispondiEliminaPrego la Madonna per te don Giorgio, che cambi il tuo cuore.
RispondiEliminaScusa Silente ma forse tu vivi su un altro pianeta!!!!!!!!!!! Tutte le statistiche sono concordi nel dire che dopo il Concilio la praticanza religiosa e precipitata e i seminari si sono svuotati, mi dici dove è la rinascita religiosa????? dove stanno le Chiese Gremite????? e poi perdonami gli aggettivi che hai usato per definire il Vaticano II sono in'appropiati non stiamo mica parlando di Dio, ma di un concilio come ce ne sono stati tanti nella storia della Chiesa (sento puzza di idolatria)
RispondiEliminaIn riferimento ai Sacerdoti dell FSSPX essi sono ordinati illecitamente, ma la loro ordinazione è valida al 100% e quando celebrano Messa il pane e il vino diventano il Corpo e il Sangue di Cristo.
Don Capitani sarà stato ordinato lecitamente, ma le sue idee non sono propio in comunione con la Chiesa e il Papa!!!!!!! detto che parliamo della stessa Chiesa.
Caro Andrea,
RispondiEliminaSilente scriveva:
<span><span>P.S. Poichè, purtroppo, anche in questo sito non mancano i partecipanti poveri di spirito, raccomando loro la lettura delle voci "ironia" e "paradosso" in un buon manuale di retorica. I testi, ad esempio, della Professoressa Bice Mortara Garavelli sono, a questo proposito, ottimi.</span></span>
;)
Ma questo don de Capitani (lo chiamerei più esattamente de av-ventura) crede di essere l'antipapa?
RispondiEliminaChe vergogna!
RispondiEliminaet alios ad- dormentat!
RispondiEliminaCaro don Giorgio, non la conoscevo ed ero felice....
RispondiEliminaOgni sua offesa è una medaglia per chi la riceve.
RispondiElimina<p><span>Don Giorgio dice anche un sacco di cose totalmente condivisibili ed in linea con il Vangelo (by Claudio Sinclair) </span>
RispondiElimina</p><p><span></span><span>di un vaticano che si è fatto finora inculare
dal Porco maledetto (by don Giorgio</span>
</p><p><span></span><span><span>sorgeranno ovunque comunità di base,</span><span>le parrocchie si auto-gestiranno (by don Giorgio) </span></span>
</p><p><span><span> </span></span>non ci lasceremo commuovere da parole quali:
<span><span>eucaristia, comunione, obbedienza…(by don Giorgio)
</span></span>
<span><span></span></span>Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e su di essa non prevarranno le porte dell'Inferno. Ti darò le chiavi del Regno dei cieli... (Matteo 16, 18-19)
Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno (Giovanni 6, 55)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi, ma a chi non li rimetterete resteranno non rimessi (Giovanni 20, 23) naturalmente lo dice agli Apostoli.
Certo Claudio, le parole di don Giorgio denotano grande attinenza al Vangelo e alla Fede Cattolica che notoriamente non è Una e Santa, non riconosce il Successore di Pietro come il "dolce Cristo in terra" come diceva s. Caterina da Siena e i vescovi come successori degli Apostoli e non si lascia commuovere dall'Eucarestia che è notoriamente secondaria rispetto alla dittatura del proletariato auspicata da don Giorgio. Le consiglio la lettura della "Libertatis Nuncius" di J. Ratzinger e vedrà la perfetta coerenza di ciò che scrive don Giorgio con il Vangelo e la Fede Cattolica.
</p>
In un ottica Hegliana la dialettica può essere fatta solo all'interno quindi se Don Giorgio si spretasse non saremmo più in un ottica dialettica ma in un ottica dualistica, ovvero ad uno scontro tra soggetto e soggetto. La battaglia che Don Giorgio vuole fare è un battaglia all'interno di un soggetto per modificarne la propria storia e deve essere dialettica.
RispondiEliminaIl movimento dialettico come diceva Platone nel Fedro viene assimilato a due procedimenti contrapposti ma complementari. Il primo è «abbracciare in uno sguardo d'insieme e ricondurre ad un'unica forma ciò che è molteplice e disseminato affinché, definendo ciascun aspetto, si attinga chiarezza intorno a ciò di cui si intenda ogni volta insegnare»; l'altro «consiste nella capacità di smembrare l'oggetto in specie, seguendo le nervature naturali, guardandosi dal lacerarne alcuna parte come potrebbe fare un cattivo macellaio» (Platone, Fedro 265 d-e).
Buon smembramento
un ottica Hegliana la dialettica può essere fatta solo all'interno quindi se Don Giorgio si spretasse non saremmo più in un ottica dialettica ma in un ottica dualistica, ovvero ad uno scontro tra soggetto e soggetto. La battaglia che Don Giorgio vuole fare è un battaglia all'interno di un soggetto per modificarne la propria storia.
RispondiEliminaIl movimento dialettico come diceva Platone nel Fedro viene assimilato a due procedimenti contrapposti ma complementari. Il primo è «abbracciare in uno sguardo d'insieme e ricondurre ad un'unica forma ciò che è molteplice e disseminato affinché, definendo ciascun aspetto, si attinga chiarezza intorno a ciò di cui si intenda ogni volta insegnare»; l'altro «consiste nella capacità di smembrare l'oggetto in specie, seguendo le nervature naturali, guardandosi dal lacerarne alcuna parte come potrebbe fare un cattivo macellaio» (Platone, Fedro 265 d-e).
Don Giorgio Buon smembramento
In un ottica Hegliana la dialettica può essere fatta solo all'interno quindi se Don Giorgio si spretasse non saremmo più in un ottica dialettica ma in un ottica dualistica, ovvero ad uno scontro tra soggetto e soggetto. La battaglia che Don Giorgio vuole fare è un battaglia all'interno di un soggetto per modificarne la propria storia.
RispondiEliminaIl movimento dialettico come diceva Platone nel Fedro viene assimilato a due procedimenti contrapposti ma complementari. Il primo è «abbracciare in uno sguardo d'insieme e ricondurre ad un'unica forma ciò che è molteplice e disseminato affinché, definendo ciascun aspetto, si attinga chiarezza intorno a ciò di cui si intenda ogni volta insegnare»; l'altro «consiste nella capacità di smembrare l'oggetto in specie, seguendo le nervature naturali, guardandosi dal lacerarne alcuna parte come potrebbe fare un cattivo macellaio» (Platone, Fedro 265 d-e).
Don Giorgio Buon smembramento
L'hanno chiusa alla fine del 700 vuoi riaprirla tu?
RispondiEliminaMagari chiamiamo anche Romolo Murri?
RispondiEliminaConcordo pienamente con Don Bernardo/Areki... anche se mette le "h" un po' a caso :-D !
RispondiEliminaDall'intervento del Giorgino non sembrerebbe così pentito... mentre sarebbe sarebbe bene che si pentisse o almeno si mostrasse pentito delle zozze stupidaggini che ha scritto; ora non faccia la vittima sbruffona. Chieda scusa, si cheti e preghi.
RispondiElimina...per farle del male lavorando dall'interno: è tragicamente molto più facile, efficace e lo si può fare "a tempo pieno e indeterminato".
RispondiElimina...e già che c'è anche il cervello!
RispondiEliminaMi riconosco pienamente nella risposta della Redazione - Enrico - in questo contesto specifico....
RispondiEliminaDon Giorgio.... non si rallegri di questa "pubblicità" si preoccupi dello scandalo dato, ognuno pagherà per il proprio scandalo, lei pensi al suo.... testimoni invece quella pedina conciliare del MEA CULPA, accolga il consiglio che le è stato dato....
;) FINALMENTE!!!! UN'OTTIMA OSSERVAZIONE ED UN OTTIMA DOMANDA......
RispondiElimina@ don de capitani: Non mi interessa affatto leggere le sue 'cose', molte grazie, ma no!
RispondiEliminaPer carità!
RispondiEliminaCaro Salvo, non credo che mi leggerà, dato il tempo trascorso, ma grazie lo stesso. In effetti, certe incomprensioni sono sconfortanti. Ma è colpa mia. Il buon Montanelli diceva: "se tu scrivi, e qualcuno non ti capisce, il cretino sei tu, non lui."
RispondiElimina...i suoi link ci hanno un virus; non informatico....
RispondiEliminaPerdonami Silente, ma dopo aver visto ciò che scriveva questo sacerdote mi sono assai alterato e leggendo il tuo intervento non ho colto che in fondo stavi solo ironizzando!!!!
RispondiEliminache schifo ,leggere e pensare a queste cose .scritte da un sacerdote , confermiamo il marcio e la sporcizia dentro e fuori la chiesa . Sua Santità è sempre più solo .Preghiamo e sosteniamolo è la sola strada .
RispondiEliminaUna domanda: come mai il vicario generale di Milano (auguri alla diocesi che se lo beccherà come vescovo!!! Il mio parroco ha salutato la nomina del nuovo arcivescovo solo perchè con ogni probabilità il vicario sarà spedito altrove...) richiama così blandamente il sopra citato..."prete" (mi riesce difficile definirlo così dopo le frasi assurde sull'eucarestia e sulle comunità di base...) ma, nell'ambito dell'augsta diocesi di Milano, s eun rpete usa la talare è spedito in aprrocchi dimenticate da Dio o se un seminarista presenta sintomi di tradizionalismo 8e non dico simpatia per la messa di una volta, ma amore per l'abitop che dovrebbe (ma non può!) portare, o per certi aprameti, o per il decoro dell'altare o per pratiche di pietà gudicate fuori moda, vien fermato per uno, due o tre anni di verifica o esperienza pastorale che, il più delle volte, hanno un'unica conseguenza...lasciare il seminario e cercarsi un lavoro?
RispondiEliminaPenso che mons. Redaelli potrebbe tranquillamente succedere a mons. Corti (in scadenza) a guida della diocesi di Novara.
RispondiEliminaFra le cavolate che scrive don Giorgio e quelle che scrivi tu c'è poca differnza
RispondiEliminasacerdote in eterno per l'imposizione della mani consacratorie
RispondiEliminagià
RispondiEliminacosì è se vi pare!
RispondiEliminahahahaha Areki ogni vlta che ti leggo mi fai ridere
RispondiEliminala bocca della verità
RispondiEliminaahahahahahahah caterina sei un genio!
RispondiEliminasi Areki concordo con te.... ti occorre una tanica di benzina per purificare? chiedi e sarai servito a te che tutto sai e puoi non posso negarti obbedienza. Sei perfetto
RispondiEliminae questo a te dispiace tanto vero?
RispondiEliminadeo gratias!
RispondiEliminaLa Chiesa sua madre?!?!
RispondiElimina