Ecco una nota del p. Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Non senza qualche sorpresa.
In rosso alcuni nostri appunti, e una precisazione al testo di p. Lombardi circa la prerogativa "riservata" ai vescovi per valutare il numero minimo per la costituzione del Gruppo Stabile.
Roberto
L’Istruzione sull’applicazione del Motu proprio “Summorum Pontificum” (del 7 luglio 2007, entrato in vigore il 14 settembre 2007) è stata approvata dal Papa Benedetto XVI l’8 aprile scorso e porta la data del 30 aprile, memoria liturgica di San Pio V, Papa.
L’Istruzione, in base alle prime parole del testo latino, viene denominata “Universae Ecclesiae” ed è della Pontificia Commissione “Ecclesia Dei”, a cui il Papa aveva affidato – fra l’altro – il compito di vigilare sull’osservanza e l’applicazione del Motu proprio. Perciò essa porta la firma del suo Presidente, Card. William Levada, e del Segretario, Mons. Guido Pozzo.
Il documento è stato inviato a tutte le Conferenze Episcopali nelle settimane scorse. Ricordiamo che “le istruzioni… rendono chiare le disposizioni delle leggi e sviluppano e determinano i procedimenti nell’eseguirle” (CIC, can.34). Come viene detto al n.12, l’Istruzione è emanata “con l’animo di garantire la corretta interpretazione e la retta applicazione” del Motu proprio “Summorum Pontificum”.
Era naturale che alla legge contenuta nel Motu proprio seguisse l’Istruzione sulla sua applicazione. Il fatto che ciò avvenga ora a più di tre anni di distanza si spiega facilmente ricordando che nella Lettera con cui il Papa accompagnava il Motu proprio diceva esplicitamente ai Vescovi: “Vi invito a scrivere alla Santa Sede, tre anni dopo l’entrata in vigore di questo Motu proprio. Se veramente fossero venute alla luce serie difficoltà, potranno essere cercate vie per trovare rimedio”. L’Istruzione porta quindi in sé anche il frutto della verifica triennale dell’applicazione della legge, che era stata prevista fin dall’inizio.
Il documento presenta un linguaggio semplice e di facile lettura.
L’Istruzione, in base alle prime parole del testo latino, viene denominata “Universae Ecclesiae” ed è della Pontificia Commissione “Ecclesia Dei”, a cui il Papa aveva affidato – fra l’altro – il compito di vigilare sull’osservanza e l’applicazione del Motu proprio. Perciò essa porta la firma del suo Presidente, Card. William Levada, e del Segretario, Mons. Guido Pozzo.
Il documento è stato inviato a tutte le Conferenze Episcopali nelle settimane scorse. Ricordiamo che “le istruzioni… rendono chiare le disposizioni delle leggi e sviluppano e determinano i procedimenti nell’eseguirle” (CIC, can.34). Come viene detto al n.12, l’Istruzione è emanata “con l’animo di garantire la corretta interpretazione e la retta applicazione” del Motu proprio “Summorum Pontificum”.
Era naturale che alla legge contenuta nel Motu proprio seguisse l’Istruzione sulla sua applicazione. Il fatto che ciò avvenga ora a più di tre anni di distanza si spiega facilmente ricordando che nella Lettera con cui il Papa accompagnava il Motu proprio diceva esplicitamente ai Vescovi: “Vi invito a scrivere alla Santa Sede, tre anni dopo l’entrata in vigore di questo Motu proprio. Se veramente fossero venute alla luce serie difficoltà, potranno essere cercate vie per trovare rimedio”. L’Istruzione porta quindi in sé anche il frutto della verifica triennale dell’applicazione della legge, che era stata prevista fin dall’inizio.
Il documento presenta un linguaggio semplice e di facile lettura.
La sua Introduzione (nn.1-8) ricorda brevemente la storia del Messale Romano fino all’ultima edizione di Giovanni XXIII, nel 1962, e al nuovo Messale approvato da Paolo VI nel 1970, a seguito della riforma liturgica del Concilio Vaticano II, e ribadisce il principio fondamentale che si tratta di “due forme della Liturgia Romana, definite rispettivamente ordinaria e extraordinaria: si tratta di due usi dell’unico Rito romano, che si pongono uno accanto all’altro. L’una e l’altra forma sono espressione della stessa lex orandi della Chiesa. Per il suo uso venerabile e antico, la forma extraordinaria deve essere conservata con il debito onore” (n.6).
Si ribadisce anche la finalità del Motu proprio, articolandola nei seguenti tre punti: a) offrire a tutti i fedeli la Liturgia Romana nell’uso più antico, considerata tesoro prezioso da conservare; b) garantire e assicurare realmente, a quanti lo domandano, l’uso della forma extraordinaria; c) favorire la riconciliazione in seno alla Chiesa (cfr n.8).
Una breve Sezione del documento (nn. 9-11) ricorda i compiti e i poteri della Commissione “Ecclesia Dei”, a cui il Papa “ha conferito potestà ordinaria vicaria” nella materia. Ciò comporta tra l’altro due conseguenze molto importanti. Anzitutto, essa può decidere sui ricorsi che le vengano presentati contro eventuali provvedimenti di vescovi o altri ordinari, che sembrino in contrasto con le disposizioni del Motu proprio (ferma restando la possibilità di impugnare ulteriormente le decisioni della Commissione stessa presso il Tribunale supremo della Segnatura Apostolica). Inoltre, spetta alla Commissione, con l’approvazione della Congregazione per il Culto Divino, curare l’eventuale edizione dei testi liturgici per la forma extraordinaria del Rito romano (nel seguito del documento si auspica, ad esempio, l’inserimento di nuovi santi e di nuovi prefazi).
La parte propriamente normativa del documento (nn. 12-35) contiene 23 brevi punti su diversi argomenti.
Si ribadisce la competenza [e soprattutto il dovere, in ossequio sia alla legge sia alla volontà espressa dal Papa] dei Vescovi diocesani per l’attuazione del Motu proprio, ricordando che in caso di controversia circa la celebrazione nella forma extraordinaria giudicherà la Commissione “Ecclesia Dei”.
Si chiarisce il concetto di coetus fidelium (cioè “gruppo di fedeli”) stabiliter existens (“stabile”) che desidera di poter assistere alla celebrazione in forma extraordinaria. Pur lasciando alla saggia valutazione dei pastori la valutazione del numero di persone necessario per costituirlo, [Non capiamo dove il padre Lombardi abbia letto, appreso o anche solo dedotto una simile inesistente prerogativa di valutazione "riservata", a suo dire, al Vescovo. Il testo dell'Istruzione ai nn. 15-19 NON parla affatto (nemmeno in senso indiretto o vago), di tale riserva. Per costituire il gruppo che, secondo il motu proprio, è prerequisito per celebrare la Messa in forma straordinaria cum populo, il numero di tre persone è sufficiente. Non è lecito al vescovo diocesano fissare un numero minimo più alto. (si legga qui) L'Istruzione fa riferimento ad "alcune persone". Inoltre, per maggior scrupolo, si ricorda che al n. 17 § 2. è espressamente indicato la soluzione nel caso di gruppi poco numerosi (sempre senza attribuire al Vescovo facoltà alcuna di valutazione sul numero di componenti): "Nei casi di gruppi numericamente meno consistenti, ci si rivolgerà all’Ordinario del luogo per individuare una chiesa in cui questi fedeli possano riunirsi per ivi assistere a tali celebrazioni, in modo tale da assicurare una più facile partecipazione e una più degna celebrazione della Santa Messa.]; si precisa che esso non deve essere necessariamente costituito da persone appartenenti a una sola parrocchia, ma può risultare da persone che confluiscono da diverse parrocchie o addirittura da diverse diocesi. Sempre tenendo conto del rispetto delle esigenze pastorali più ampie, l’Istruzione propone uno spirito di “generosa accoglienza” verso i gruppi di fedeli che richiedano la forma extraordinaria o i sacerdoti che chiedano di celebrare occasionalmente in tal forma con alcuni fedeli.
Molto importante è la precisazione (n. 19) secondo cui i fedeli che chiedono la celebrazione in forma extraordinaria “non devono in alcun modo sostenere o appartenere a gruppi che si manifestino contrari alla validità o legittimità della forma ordinaria” e/o all’autorità del Papa come Pastore Supremo della Chiesa universale. Ciò sarebbe infatti in palese contraddizione con la finalità di “riconciliazione” del Motu proprio stesso.
Importanti indicazioni sono date anche circa il “sacerdote idoneo” alla celebrazione in forma extraordinaria. Naturalmente egli non deve avere impedimenti dal punto di vista canonico, deve conoscere sufficientemente bene il latino e conoscere il rito da celebrare. Si incoraggiano perciò i vescovi a rendere possibile nei seminari una formazione adeguata a tal fine, e si indica la possibilità di ricorrere, se mancano altri sacerdoti idonei, alla collaborazione dei sacerdoti degli Istituti eretti dalla Commissione “Ecclesia Dei” (che usano normalmente la forma extraordinaria).
L’Istruzione ribadisce come ogni sacerdote sia secolare sia religioso abbia licenza di celebrare la Messa “senza popolo” nella forma extraordinaria se lo desidera. Perciò, se non si tratta di celebrazioni con il popolo, i singoli religiosi non hanno bisogno del permesso dei superiori.
Seguono – sempre per quanto riguarda la forma extraordinaria – norme relative alle regole liturgiche e all’uso di libri liturgici (come il Rituale, il Pontificale, il Cerimoniale dei vescovi), alla possibilità di usare la lingua vernacola per le letture (a complemento di quella latina, o anche in alternativa nelle “Messe lette”), alla possibilità per i chierici di usare il Breviario precedente alla riforma liturgica, alla possibilità di celebrare il Triduo Sacro nella Settimana Santa per i gruppi di fedeli che chiedono il rito antico. Per quanto riguarda le ordinazioni sacre, l’uso dei libri liturgici più antichi è permesso solo negli Istituti che dipendono dalla Commissione “Ecclesia Dei”.
A lettura compiuta, rimane l’impressione di un testo di grande equilibrio, che intende favorire – secondo l’intenzione del Papa – il sereno uso della liturgia precedente alla riforma da parte di sacerdoti e fedeli che ne sentano il sincero desiderio per il loro bene spirituale; anzi, che intende garantire la legittimità e l’effettività di tale uso nella misura del ragionevolmente possibile. Allo stesso tempo il testo è animato da fiducia nella saggezza pastorale dei vescovi, e insiste molto fortemente sullo spirito di comunione ecclesiale che deve essere presente in tutti – fedeli, sacerdoti, vescovi – affinché la finalità di riconciliazione, così presente nella decisione del Santo Padre, non venga ostacolata o frustrata, ma favorita e raggiunta. [ecco, e siano proprio i Vescovi, i primi a rammentarlo, e a favorirla!]
fonte: vatican.va (sala stampa)
e che ce frega della nota di sintesi?!?!?
RispondiEliminaLombardi sempre più inadeguato!
Non ce ne po' fregà de meno....Sempreché qualche vescovo, per continuare il boicottaggio, non si appelli alla nota di sintesi come interpretazione autentica....
RispondiEliminaNota di sintesi !?!?!
RispondiEliminaO come creare confusione là dove c`è chiarezza, o come creare eventuali problemi là dove non ce ne sono.
Non si sentiva il bisogno di questa sedicente "sintesi" che arriva perfino ad aggiungere elementi inesistenti.
Certo, i fedeli devono dimostrare di considerare legittima la liturgia ordinariae relativi sacramenti Novus Ordo ed obbedire al Papa ...mentre mi sembra che non si chiede al clero di dimostrare di non essere contrari alla legittimita' del rito straordinario(Tridentino) e suoi sacramenti ...ne' l'obbedienza al Papa ...visto che molti non riconoscono il rito Tridentino come legittimo e disobbediscono da decenni..pure al Papa !!!! E pure impuniti!
RispondiEliminaCome volevasi dimostrare ,ecco le interpretazioni, e sara' il fedele a dover sempre dimostrare e dimostrare , e portare pesi, e fare ricorsi......! Non sono ottimista! Tra l'altro mi si dovrebbe dimostrare la legittimita' del Novus Ordo, che sulle carte non c'e' ! E piu' un uso che una legge! E permettetemi la nota polemica...e' stato fatto da consulenti eretici scismatici e protestanti che non riconoscono ne' i sacramenti Cattolici e neanche il Papa......pero' siamo noi che dobbiamo dimostrare e dimostrare legittimita', obbedienza ! Mah..! Bisogna riconoscere anche le messe creative e danzanti?
Ad Assisi sara' pieno di gente che e' in accordo con la legittimita' dei nostri sacramenti e riconosce il Papa della Chiesa Universale?...ma non era la Chiesa Cattolica Apostolica e Romana? Contenti voi!
dunque non avevo torto nel fare la "cassandra" della situazione: i miei timori erano fondatissimi !
RispondiEliminaSe il documento è non perfetto ma comunque ottimo, dove sta la novità? Bisogna subito cercare di ridimensionare, spiegare, rintuzzare (anche se c'è da dire che al 80% l'intervento di Lombardi mi sembra corretto. Va bè). Ma tanto in futuro varrà il documento, non certo la sintesi di Lombardi.
RispondiEliminaForse sarebbe un bene se tornasse un laico a capo della Sala Stampa, sarebbe molto più libero di essere fedele e devoto al Papa, come lo era Navarro.
RispondiElimina<span><span>Siamo già agli 'annacquamenti', ma non prendiamolo per oro colato il p.Lombardi!</span></span>
RispondiElimina<span><span>Oltre alle sottolineature di Roberto, che condivido:
<span>Dice il n. 21. Si chiede agli Ordinari di offrire al clero la possibilità di acquisire una preparazione adeguata alle celebrazioni nella forma extraordinaria. Ciò vale anche per i Seminari, dove si dovrà provvedere alla formazione conveniente dei futuri sacerdoti con lo studio del latino8 e, se le esigenze pastorali lo suggeriscono, offrire la possibilità di apprendere la forma extraordinaria del Rito.
ripeto che certo dovremo fare i conti con la realtà effettiva: Ma questo è un punto importante! Peccato che fa zoppicare un po' quel "se le esigenze pastorali lo suggeriscono", perché sappiamo come queste siano strettamente legate alla mens del vescovo e di sacerdoti piuttosto che a quell dei fedeli assetati...
Ed ecco l'annacquamento nella nota di p. Lombardi, che dice (scusate, ma lo trovo semplicemente repellente): "Si incoraggiano perciò i vescovi a rendere possibile nei seminari una formazione adeguata a tal fine, e si indica la possibilità di ricorrere, se mancano altri sacerdoti idonei, alla collaborazione dei sacerdoti degli Istituti eretti dalla Commissione "Ecclesia Dei" (che usano normalmente la forma extraordinaria)". </span></span>
<span><span>Si incoraggia, si indica, nessuno più "prescrive".... Tuttavia, il testo dell'istruzione mi sembra più 'forte'. </span>
<span> Ma affidiamo tutto alla nostra Madre. Oggi è una data particolare!</span></span></span>
<span><span><span>Siamo già agli 'annacquamenti', ma non prendiamolo per oro colato il p.Lombardi!</span></span>
RispondiElimina<span><span>Oltre alle sottolineature di Roberto, che condivido:
<span>Dice il n. 21. Si chiede agli Ordinari di offrire al clero la possibilità di acquisire una preparazione adeguata alle celebrazioni nella forma extraordinaria. Ciò vale anche per i Seminari, dove si dovrà provvedere alla formazione conveniente dei futuri sacerdoti con lo studio del latino8 e, se le esigenze pastorali lo suggeriscono, offrire la possibilità di apprendere la forma extraordinaria del Rito.
ripeto che certo dovremo fare i conti con la realtà effettiva: Ma questo è un punto importante! Peccato che fa zoppicare un po' quel "se le esigenze pastorali lo suggeriscono", perché sappiamo come queste siano strettamente legate alla mens del vescovo e di sacerdoti piuttosto che a quell dei fedeli assetati...
Ed ecco l'annacquamento nella nota di p. Lombardi, che dice (scusate, ma lo trovo semplicemente repellente): "Si incoraggiano (al posto di si chiede) perciò i vescovi a rendere possibile (al posto di si dovrà provvedere) nei seminari una formazione adeguata a tal fine
</span></span>
<span><span>Si incoraggia, si indica, nessuno più "prescrive".... Tuttavia, il testo dell'istruzione mi sembra ben più 'forte'. </span>
<span> Ma affidiamo tutto alla nostra Madre. Oggi è una data particolare!</span></span></span></span>
Fate bene a chiedere l'adempimento da parte dei Vescovi ma anche voi dovete adempiere al Summorum Pontificum accettando con devozione e rispetto il Messale Romano del 1969 cosa che su questo blog non avviene.Se non avete l'intenzioe di farlo non vi aspettate poi che i Vescovi vi accolgano a braccia aperte!
RispondiEliminaPoi tra le finalità del Summorum c'è quella di pacificare la Chiesa.Mettere pace non restaurae nulla!
<span>NON C'E' NULLA DA RESTAURARE DOVETE CONVIVERE CON IL MESSALE DEL 1969 SPERIAMO CHE LO CAPIATE PRESTO</span>
<span>Fate bene a chiedere l'adempimento da parte dei Vescovi ma anche voi dovete adempiere al Summorum Pontificum accettando con devozione e rispetto il Messale Romano del 1969 cosa che su questo blog non avviene.Se non avete l'intenzioe di farlo non vi aspettate poi che i Vescovi vi accolgano a braccia aperte!
RispondiEliminaPoi tra le finalità del Summorum c'è quella di pacificare la Chiesa.Mettere pace non restaurae nulla!
<span>NON C'E' NULLA DA RESTAURARE DOVETE CONVIVERE CON IL MESSALE DEL 1969 SPERIAMO CHE LO CAPIATE PRESTO</span></span>
Io penso che la cosa migliore sia fare un movimento o associazione con Statuto.
RispondiEliminaDifatti, leggo qua e là, che il Primate cattolico d'Inghilterra, prelato assai saggio e moderato, per questo mi dispiace di più, ha detto che non sussistono ragioni pastorali perchè nei Seminari inglesi si debba insegnare come si celebra la Santa Messa con il rito antico.
RispondiEliminaAlla faccia dei Martiri inglesi che si fecero squartare pur di conservare la Messa di sempre ! ( ??? !!! )
<span>Se l' Arcivescovo Nichols è , a ragione, considerato come uno dei Vescovi migliori, ha detto questo: cosa diranno allora le conferenze episcopali tedesche, svizzere e austriache? </span>
<span>Da come verranno affrontate, d'ora in futuro, queste resistenze, si capirà di che pasta sono fatti in Vaticano: leoni o conigli?</span>
<span>Io so già la risposta. Non occorre essere un indovino ...</span>
<span><span><span>dover sempre dimostrare e dimostrare....</span></span></span>
RispondiElimina<span></span>tutto questo cercavo di dire nei post precedenti: l'assoluta mancanza della<span> certezza del DIRITTO, e di chi si faccia garante della legge e la faccia rispettare a tutti, con EQUITA'</span>; in un sistema dove vige la legge del più forte ( discendente da dittatura del relativismo) come ci si può illudere che la legge sia uguale per tutti ?
ancora vedremo accadere , come dice la celebre frase risalente a G. Giolitti, che
<span> "Le leggi per i nemici si applicano, per gli amici si interpretano” </span>
e grazie a questa nota esplicativa certamente la legge sarà applicata con rigore nei confronti dei richiedenti la Messa antica, e si interpreterà, con un sorriso affabile, eh, senza arroganza....con un pugno di ferro in guanto di velluto, in modo che gli esponenti del Regime, ancora una volta possano dire:
Ve la diamo NOI la Tradizione....ve la diamo NOI la Messa antica, quando e SE verificheremo che siano ottemperate le condizioni che NOI riteniamo necessarie perchè possiate veder rispettato il vostro diritto: NOI stabiliamo come si debba INTERPRETARE ED APPLICARE QUESTA LEGGE.
per questo, agli entusiasti che gridavano evivva (come se da oggi la dittatura fosse crollata dai suoi seggi) chiedevo :
CHI si fa garante del rispetto della legge e chi tutela i diritti dei fedeli ?
CHI HA il potere esecutivo ?
Nell'altro thread parlavo di delusione e mi sembra di aver indovinato!!Pensavate fosse partita la conquista della Chiesa?Beh non è così svegliatevi.
RispondiEliminaHai perso, eh? E questo ti brucia...! Poveretto, temo che tu e i tuoi amichetti farete parecchio casino per le parole dure pronunciate in questa istruzione: la messa in latino è ALLA STESSA STREGUA di quella in italiano. E questo vi brucia... Viva Benedetto XVI.
RispondiElimina"Sintesi" che mi sembra piuttosto essere una rilettura-interpretazione personale di Padre Lombardi dalla quale traspare la sua opinione, ad esempio quando insiste sull`articolo 19...altrove scrive "si chiarisce, si ribadisce, si precisa" ma per l`articolo 19 si fa più insitente... "è molto importante la precisazione" .......ma non è il solo, è in buona compagnia con chi crede opportuno di fare di quell`articolo quasi il perno attorno al quale gira tutta l`Istruzione!
RispondiEliminaE poi dove sta scritto :"...che intende garantire la legittimità e l’effettività di tale uso nella misura del ragionevolmente possibile" ?
Padre Lombardi scrive che : " il testo è animato da fiducia nella saggezza pastorale dei vescovi," fiducia mal riposta ahinoi fino ad oggi, speriamo che questa volta i vescovi risponderanno " "Eccomi..."Presente"... "Volo" !
<span>"Sintesi" che mi sembra essere piuttosto una rilettura-interpretazione personale di Padre Lombardi dalla quale traspare la sua opinione, ad esempio quando insiste sull`articolo 19, altrove scrive "si chiarisce, si ribadisce, si precisa" ma per l`articolo 19 si fa più insistente : "è molto importante la precisazione", ma non è il solo, è in buona compagnia con chi crede opportuno di fare di quell`articolo quasi il perno attorno al quale gira tutta l`Istruzione!
RispondiEliminaE poi dove sta scritto :"...che intende garantire la legittimità e l’effettività di tale uso nella misura del ragionevolmente possibile" ?
Padre Lombardi scrive che " il testo è animato da fiducia nella saggezza pastorale dei vescovi," fiducia, ahinoi, mal riposta fino ad oggi, speriamo che da oggi in poi i vescovi risponderanno " "Eccomi, "Presente", "Volo" !</span>
<span><span>"Sintesi" che mi sembra essere piuttosto una rilettura-interpretazione personale di Padre Lombardi dalla quale traspare la sua opinione, ad esempio quando insiste sull`articolo 19, altrove scrive "si chiarisce, si ribadisce, si precisa" ma per l`articolo 19 si fa più insistente : "è molto importante la precisazione", ma non è il solo, è in buona compagnia con chi crede opportuno di fare di quell`articolo quasi il perno attorno al quale gira tutta l`Istruzione!
RispondiEliminaE poi dove sta scritto :"...che intende garantire la legittimità e l’effettività di tale uso nella misura del ragionevolmente possibile" ?
Padre Lombardi scrive che " il testo è animato da fiducia nella saggezza pastorale dei vescovi," fiducia, ahinoi, mal riposta fino ad oggi, speriamo che da oggi in poi i vescovi risponderanno " "Eccomi", "Presente", "Volo" !</span>
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<span><span><span>"Sintesi" che mi sembra essere piuttosto una rilettura-interpretazione personale di Padre Lombardi dalla quale traspare la sua opinione, ad esempio quando insiste sull`articolo 19, altrove scrive "si chiarisce, si ribadisce, si precisa" ma per l`articolo 19 si fa più insistente : "è molto importante la precisazione", ma non è il solo, è in buona compagnia con chi crede opportuno di fare di quell`articolo quasi il perno attorno al quale gira tutta l`Istruzione!
RispondiEliminaE poi dove sta scritto :"...che intende garantire la legittimità e l’effettività di tale uso nella misura del ragionevolmente possibile" ?
Padre Lombardi scrive che " il testo è animato da fiducia nella saggezza pastorale dei vescovi," fiducia, ahinoi, mal riposta fino ad oggi, speriamo che da oggi in poi i vescovi risponderanno : "Eccomi", "Volo" !</span>
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sì, certo Mic; ma questa data particolare, se non l'avessi rievocata io, con insistenza in molti commenti, non l'ho sentita ricordare da nessuna fonte autorevole, (tranne alcuni lodevoli blog, come unafides33) nè tantomeno ho udito qualcuno che sottolineasse la gravità dell'ora che la Chiesa sta vivendo, da circa un secolo e da 50 anni in qua, per aver disatteso le richieste della Madre Celeste, che erano quelle di Dio stesso, tese a voler dare la vera pace al mondo, quella di Cristo !
RispondiEliminae invece questa Chiesa figlia del CV2 vario-ecumenista si prepara a celebrare la ripetizione dell'empietà di Assisi1, col rinnovato disconoscimento silenzioso di Gesù Cristo unico Dio e Salvatore: e come può esser contenta la Madre di Cristo e Madre della Chiesa, di questa promenade verso quell'estremo frutto del CV2 che sarà Assisi3, con l'oblio visuale, eloquente della identità cattolica, da parte della sposa di Cristo ?
<span>sì, certo Mic; ma questa data particolare, se non l'avessi rievocata io, con insistenza in molti commenti, non l'ho sentita ricordare da nessuna fonte autorevole, (tranne alcuni lodevoli blog, come unafides33) nè tantomeno ho udito qualcuno che sottolineasse la gravità dell'ora che la Chiesa sta vivendo, da circa un secolo e da 50 anni in qua, per aver disatteso le richieste della Madre Celeste, che erano quelle di Dio stesso, tese a voler dare la vera pace al mondo, quella di Cristo !
RispondiEliminae invece questa Chiesa figlia del CV2 vario-ecumenista si prepara a celebrare la ripetizione dell'empietà di Assisi1, col rinnovato disconoscimento silenzioso di Gesù Cristo unico Dio e Salvatore: e come può esser contenta la Madre di Cristo e Madre della Chiesa, di questa promenade verso quell'estremo frutto del CV2 che sarà Assisi3, con l'oblio visuale, eloquente della identità cattolica, da parte della Sposa di Cristo ?</span>
Non potendo prendersela col "Padrone" per la delusione legata alla chiarezza dell'Istruzione (mi riferisco all'art. 6 e art. 19)
RispondiEliminasembra che alcuni vogliano bastonare e sfogarsi con l'"amico del padrone"...
Luisa e lei che ha sempre sostenuto la FSSPX come la mette con l'art 19?
RispondiEliminafiducia nella saggezza pastorale dei vescovi , eh ? :)... :-D :-D ...bene, bene...
RispondiEliminama certo, è la solita SAGGEZZA che conosciamo bene, dal 2007 !
eccolo qui ! il Regime che è pronto a sofderare il migliore dei suoi sorrisi, dietro il quale la sua FEROCIA è rimasta del tutto immutata !
quella feroce saggezza che ha così abilmente inchiodato i parroci con le sue intimidazioni, intimandogli il silenzio sull'argomento che il mio, tre anni fa disse: "Motu Proprio ? mai sentito!..." in perfetta linea con con abbondio, dal N al S d'Italia (tranne Areki e pochi altri....)
:(
<span>fiducia nella saggezza pastorale dei vescovi , eh ? :) ... :-D :-D ...bene, bene...
RispondiEliminama certo, è la solita SAGGEZZA che conosciamo bene, dal 2007 !
eccolo qui ! il Regime che è pronto a sfoderare il migliore dei suoi sorrisi, dietro il quale la sua FEROCIA è rimasta del tutto immutata !
quella feroce saggezza che ha così abilmente inchiodato i parroci con le sue intimidazioni, intimandogli il silenzio sull'argomento che il mio, tre anni fa disse: "Motu Proprio ? mai sentito!..." in perfetta linea con mille "don abbondio", dal N al S d'Italia (tranne Areki e pochi altri....)
:( </span>
A me sembra abbastanza semplice: io non contesto nè la validità ne la legittimità del Novus Ordo. E' sicuramente un rito che produce l'effetto del sacramento, ed è stato promulgato nelle forme dovute da chi ne aveva il potere, dunque è legittimo. Ritengo solo che sia a livello pastorale e teologico di gran lunga meno efficace del vo e che la sua idoneità a realizzare la salvezza delle anime sia assolutamente inferiore. In poche parole: valido, legittimo, ma inopportuno e meno efficace quanto a frutti spirituali. Se no non farei da anni la battaglia per il VO. CHi vuole il NO lo frequanti, ma liberamente, senza costrizioni: vedremo in quanti saranno. So solo che i fequantatori del VO, se ci sarà la possibilità di fruirne con facilità e con libertà, saranno sempre di più. Il NO si insterilirà sempre più, la Messa di sempre tornerà ad essere l'unica. (sempre che non si frappongano ostacoli da chi ha il potere).
RispondiEliminaInfine una parola su Torino: finalmente anche alla chiesa della Misericordia dovrannoi adattarsi a celebrare il VO come tutti gli altri! E questa è un a grande soddisfazione. Ma dubito che lo faranno... credono troppo alla superiorità del rito proprio elaborato in questi 20 anni...
Prima Navarro Fals... ora Lombardi....
RispondiEliminaTu Pasqualino, comincia con l`obbedire al Papa e non parlare di "pacificare la Chiesa" tu che appartieni a quel movimento che porta divisione nella Chiesa, nelle parrocchie ovunque arrivi!
RispondiElimina:) :-D 8-)
RispondiElimina=-O :'( :-D 8-)
RispondiElimina<span>
RispondiEliminaNon mi faccio alcuna illusione che questa legge, oggi corredata di "disposizioni attuative", per quanto ben intenzionata, riuscirà a portare nella Chiesa la cosiddetta "pace liturgica"; temo che vedremo ancora vincere il più forte, ovvero i potenti che dettano legge (effettiva) dal 1965 ad oggi.
E quali sanzioni sono previste se se qualcuno si oppone ? ...se come accade spesso, qualche vescovo impedirà l'applicazione del MP ? Nessuna, quindi i tiranni continueranno a comandare loro nelle diocesi dove già spadroneggiano. Non sono giurista, ma vorrei che qualche esperto mi mostrasse il valore COGENTE DI QUESTA disposizione attuativa ODIERNA. E che la spieghi a tutti , per rassicurare i piccoli, i fedeli già oppressi e minacciati in vari modi, che da adesso in poi il MP sarà CERTAMENTE ATTUATO.
</span>
Sursum corda
RispondiEliminaCari amici della tradizione, non scoraggiamoci, certo i nemici di Dio, e della Vergine già stanno affilando i loro coltelli per annaquare il documento oggi uscito, ma non fanno i conti con la Provvidenza che è con noi. Anche l'articolo 19 è solo fumo negli occhi e chiacchiere, perchè non si può fare della riforma liturgica di Paolo VI un dogma di fede. La Chiesa nella sua storia non ha mai fatto un dogma di fede un particolare rito liturgico: quindi la Messa di Paolo VI non è un dogma di fede e può benissimo essere criticata pur ammettendo che se viene celebrata rettamente comunica la grazia......
E' Dio il regista di tutta questa faccenda e alla fine il demonio e i suoi meschini servitori avranno i cornetti spezzati e la testa rotta.......
<span> So solo che i fequantatori del VO, se ci sarà la possibilità di fruirne con facilità e con libertà, saranno sempre di più. </span>
RispondiEliminaquesta è la grande paura che hanno coloro che stanno aggrappati al potere: la paura di perderlo, e la paura della VERITA', che, con quel risorgere della Santa Messa, come un sole di Vita Eterna, di splendore inalterabile, intramontabile, mostrerebbe loro tutta la miseria della loro ideologia, capace di demolire la Chiesa in poco meno di un secolo, col pretesto del "nuovo linguaggio pastorale" e delle nuove liturgie più adeguate allo spirito del mondo e ai gusti dei giovani....
la paura di scoprire di aver sbagliato tutto, e di aver messo l'uomo -presidente/assemblea- (= se stessi) al centro della loro preghiera, adorazione, e Liturgia, anzichè Dio, come accadeva con la Messa di sempre.
Paura di vedere la caduta delle loro illusioni, di una stagione ormai al tramonto, che voleva rimanere per sempre giovane, e che aveva creduto di portare "la fantasia al potere" , anche dentro la Chiesa !
Vedo che Luisa non ascolta neanche il Summorum che la invita alla pace e ad accogliere il Messale del 1969.Lei vuole la guerra,vuole cancellare il Vaticano II,dire cosa debbono fare gli altri.Beh come si vede inutile fare il vittimismo.Chi è causa dei suoi mali pianga se stessa.Cara Luisa la verità fa male!!
RispondiEliminaAllora facciamomilmpunto della situazione,la Messa Tridentina si ma come froma Straordinaria,non si possono fare ordinazioni con il Messale del 1962 se non facenti parte alcuni gruppi tradizionalisti.DOVETE RISPETTARE IL MESSALE DEL 1969.Ve lo dico da anni ora ve lo ha detto la Chiesa
RispondiEliminasì, Areki il demonio perderà, ma dopo aver procurato immani sofferenze al gregge di Cristo: vorrei che il giorno di oggi segnalasse che siamo già allo happy end, ma non è così, purtroppo....
RispondiEliminaLa battaglia si svolge proprio tra satana e la SS.ma Vergine, che alla gli schiaccerà il capo, ma dovremo ancora vivere lunghi anni di tribolazione. Il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria è ancora lontano.
<span>sì, Areki il demonio perderà, ma dopo aver procurato immani sofferenze al gregge di Cristo: vorrei che il giorno di oggi segnalasse che siamo già allo happy end, ma non è così, purtroppo....
RispondiEliminaLa battaglia epocale, definitiva, si svolge proprio tra satana e la SS.ma Vergine, che alla gli schiaccerà il capo, ma dovremo ancora vivere lunghi anni di tribolazione. Il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria è ancora lontano.</span>
ma va un po' in curia!
RispondiEliminaNon so in base a cosa ritieni il Messale del 1962 superiore a quello del 1969.Veramente sia il Papa che questo decreto dicono l'opposto.In ogni caso siete tenuti,lo vogliate o no,a riepettare devotamente il Messale delò 1969.Il documrnto è chiarissimo!Bere o affogare
RispondiEliminacaro para-liturgo, io non mi preoccuperei se non sapessi che proprio queste inezie diventano strumenti di potere: o, come si dice, il diavolo è nei cavilli. Ai tiranni servirà molto questa nota.
RispondiEliminaSpero di smentirmi: vorrebbe dire che il peggio è già tutto alle nostre spalle, magari fosse così....
Caro ospite "riconoscere validità e legittimità" non di più. Io rispetto il Messale del '69 come avrei rispettato un papa simoniaco e concubinario: valido e legittimo, ma non di più! E poi tanto il Messale del '69 sparirà preso... o tardi.... fattene una ragione...
RispondiElimina<span></span>
RispondiElimina<span>Il portavoce ANNACQUA?
"Ma che ce frega, ma che ce 'mporta
si 'l portavoce cià messo l'acqua.
E noi je dimo e noi je famo:
<ciài messo l'acqua e noi nun te pagamo!>"
P.S. Ai frequentatori dubbiosi che sono intervenuti più sopra: ma davvero date importanza e vi preoccupate di una "nota di sintesi"?</span>
<span>sì, Areki il demonio perderà, ma dopo aver procurato immani sofferenze al gregge di Cristo: vorrei che il giorno di oggi segnalasse che siamo già allo happy end, ma non è così, purtroppo....
RispondiEliminaLa battaglia epocale, definitiva, tra tenebre e Luce, si svolge proprio tra satana e la SS.ma Vergine, che alla fine gli schiaccerà il capo, ma dovremo ancora vivere lunghi anni di tribolazione. Il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria è ancora lontano.</span>
Vuole per cortesia dare un contenuto razionale, argomentato e articolato al suo astio?. Vuole dimostrare, con razionalità e concretezza, come la gran parte di noi " si manifestano contrari alla validità o legittimità della Santa Messa o dei Sacramenti celebrati nella forma ordinaria e/o al Romano Pontefice come Pastore Supremo della Chiesa universale" (art. 19)?. Ho il sospetto che questo articolo diventerà il più abusato e strumentalizzato dai modernisti come lei. Poi, chiuda le virgolette quando termina la citazione: il secondo capoverso del suo messaggio non è testo della Universae Ecclesiae (come parte del primo), ma farina (adulterata) del suo sacco. Vogliamo definirla scorrettezza o peggio?
RispondiElimina=-O Eh..oh...è pure veggente il nostro Pasqaulino! 8-)
RispondiEliminameglio ancora: lo rispetto, ma ora che posso, lo evito!!!!
RispondiEliminaPenso che la cosa migliore per voi sia fare un movimento o associazione chiedendo la prelatura personale.Con un Vescovo che vi segue,tipo Opus Dei.Strutture vostre e presenza nelle Diocesi e parrocchie che vi richiedono.Con Statuto approvato dalla Santa Sede.Credo sia l'unico modo.
RispondiEliminaOggi dev'essere un giorno di festa, non di sospetto. Festa perché il documento che tutti temevamo, a prescindere dall'applicazione, è in nostro favore. Se volete sempre fasciarvi la testa, contenti voi, io non mi accodo al carro dei "perdenti comunque".
RispondiEliminaFasciamoci la testa dopo essercela rotta, per favore.
La FSSPX riconosce sia la validità della Messa "ordinaria" sia, ovviamente, la validità o legittimità del Romano Pontefice come Pastore Supremo della Chiesa universale, per cui pregano ("per il nostro Pontefice") nelle Messe da loro celebrate. Dimostri lei il contrario. Mi perdoni, cara Luisa, se le ho tolto il piacere di una risposta, ma la tentazione è stata troppo forte...Mi sa, come ho già scritto sopra, che l'art. 19 sarà il più stravolto, abusato e strumentalizzato dai modernisti.
RispondiEliminaMagari potreste istituire seminari con la vostra spiritualità e parrocchie personali.Credo che con il tempo si arriverà a questo
RispondiEliminaIn curia ...da Filoni, da Rylko o da Kiko?
RispondiEliminaO in cura? ;)
Amico non pensare a fare la guerra con i Vescovi,non pensare alle sanzioni in questo modo non arriverai da nessuna parte.Pensa a dare buona testimonianza in mod che i Vescovi si convincano che conviene che nella Diocesi ci sia la Messa Tridentina.
RispondiEliminaNo caro: ci sono due calici, si può scegliere: il scelgo quello vecchio! Tu fai quel che vuoi e sono felice per te se questo nutre la tua fede. Il problema è che sino a cinque anni fa quelli come te hanno fato di tutto per non permettermi di fruire di questa alternativa! sI CHIAMA INTOLLERANZA.
RispondiEliminaPer Mic e altri.
RispondiEliminariguardo il paragrafo 21 sui seminari tra il testo inglese, che ho letto su rorate ,e il testo in italiano c'è una grande differenza che ne cambia completamente l'effettivo impatto.
Il testo italiano dice : nei seminari si dovrà provvedere alla formazione conveniente dei futuri sacerdoti con lo studio del latino.
Il testo inglese non è per nulla coercitivo, non si usa affatto "il must", si dovrà, ma il "should be " dovrebbe essere , forma molto più debole. si dice infatti " ai future priests should be given" appropiata formazione
Sull'art. 19 ho già risposto sopra. Sull'art. 6, ricordo che qui la forma ordinaria e straordinaria vengono poste, come usi, "uno accanto all'altro" e si dichiara che "la forma straordinaria deve essere conservata con il debito onore". Fine della clandestinità e della marginalità (poi, ovviamente, vedremo l'applicazione, su cui un ragionevole pessimismo è d'obbligo). Data la situazione, il contesto e soprattutto le premesse storiche, perchè dovremmo essere delusi?. E' certamente meno di quanto sperassimo, ma più di quanto temessimo.
RispondiEliminaGrazie Para-Liturgo!
RispondiEliminaNon diamo a questa nota l`importanza che non ha, voglio sperare che la pigrizia intellettuale non spinga alcuni ad accontentarsi di questa sintesi che è in realtà una rilettura personale di Padre Lombardi, che contiene delle inesattezze, che crea confusione, un contributo di cui non si sentiva la necessità.
Memory, certo che sei proprio incontentabile! a mio modo di vedere questo documento è quasi fa-vo-lo-so. nemmeno nei miei sogni più rosei avrei osato sperare tanto. e tu che fai? piangi e ti strappi i capelli? sembri come quello scalatore che, raggiunto il K2 si è accorto che l'Everest era più alto...
RispondiEliminaSai cosa mi disse un padre eremita?
"il meglio è nemico del bene"
Accontentati del bene che trovi, non cercare il meglio.
Altrimenti, non sarai mai felice, e non ti accorgerai della grazia che ci ha concesso oggi la Santa Vergine.
Fai la penitenza di ringraziare.
Per quanto riguarda me, appena trovo il mio caro prete lefebvriano, gli chiederò di celebrare una messa di ringraziamento.
Laus Deo et Virgini et sancti Josephi!
Sembra che sul punto dei seminari p. lombardi stia commentando il testo inglese, che da più spazio ai Vescovi
RispondiEliminaTogli pure il magari. Fra i seminari chiusi e fra quelli semideserti c'è solo l'imbarazzo della scelta su quale ripopolare per primo. Ovviamente con la nostra spiritualità che è quella di sempre a differenza di altre spiritualità recenti o, se preferisci, neo-qualcosa.
RispondiEliminaIn effetti il glaciale padre Lombardi sembra un inglese perfetto. Appena vedo la sua faccia in tv mi muore qualcosa dentro. Sa spegnere l'entusiasmo con un'efficienza che i pompieri manco si sognano. Ma una persona più simpatica e affabile non era disponibile in Vaticano?
RispondiEliminastrutture vostre....
RispondiEliminala vostra spiritualità.....
ovvero: le riserve indiane !
è probabile che i fedeli alla vera Santa Messa istituita da da Nostro Signore, saranno isolati dalla compagine ecclesiale, additati come STRANI RIBELLI all'ordine costituito; questo perchè la "nuova chiesa" che avanza sarà ALTRA: sarà quella della civiltà dell'amore universale, che avrà dimenticato la Santa Croce con cui Gesù ha redento il mondo: e Assisi è il suo preludio, soft e accattivante agli occhi del mondo, ecco la strana chiesa vista dalla beata Emmerick già si affaccia all'orizzonte del mondo.....
quella chiesa "strana e stravagante", sta per affermare la sua supremazia sui fedeli della Chiesa di sempre:
<span>
"Verranno tempi molto cattivi, nei quali i non cattolici svieranno molte persone. Ne risulterà una grande confusione. Vidi anche la battaglia. I nemici erano molto più numerosi, ma il piccolo esercito di fedeli ne abbatté file intere [di soldati nemici]. Durante la battaglia, la Madonna si trovava in piedi su una collina, e indossava un’armatura. Era una guerra terribile. Alla fine, solo pochi combattenti per la giusta causa erano sopravvissuti, ma la vittoria era la loro". (22 ottobre 1822)
"Vidi che molti pastori si erano fatti coinvolgere in idee che erano pericolose per la Chiesa. Stavano costruendo una Chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione. Così doveva essere la nuova Chiesa... Ma Dio aveva altri progetti". (22 aprile 1823)
</span>
(miserere nostri domine....quanto sarà lunga la tribolazione che ci aspetta in quei giorni/anni dell'abolizione del Santo SAcrificio
<span>Il testo italiano dice : nei seminari si dovrà provvedere alla formazione conveniente dei futuri sacerdoti con lo studio del latino. </span>
RispondiEliminaQuesta frase la capisco come un senso d'obbligo. Invece, nella traduzione in inglese, "should be" suona quasi come un desiderio. Le traduzioni francese, spagnolo e portoghese sono fedeli al testo in italiano.
Caro amico, fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. Conosco bene il clero e i curiali fino all'osso t'incantono con le loro belle parole ma ti fregano quando giri le spalle occhio ai nuovi prefazi che meditano di introdurre nel messale edizione tipica 1962
RispondiEliminala grazia è stata concessa per quelle diocesi dove è permesso almeno parlare dell'argomento MP: nella mia non si può neanche nominarlo, visto che i fedeli ne sono stati drasticamente diffidati, con parole forti e chiare (equivalenti a : "qui non ha alcun interesse ciò che il Papa ha stabilito" ....ovvero, dovete ascoltare il Vescovo e non il Papa....)
RispondiEliminaCamminante, sta' certo che appena vedrò che nella mia diocesi non si fustigano più i fedeli per aver toccano l'argomento tabù, e che qualche sacerdote si azzardi a parlarne senza paura, allora cancellerò tutti i miei commenti pessimisti....
RispondiEliminaSe sul trono di S.Pietro prossimamente ascende un Papa, non compromesso con le tresche di curia, ai messali del 1969 gli farà spiccare un salto nella carta straccia per il bene della chiesa e per la sua buona pace in essa.
RispondiElimina<span>Camminante, sta' certo che appena vedrò che nella mia diocesi non si fustigano più i fedeli per aver toccato l'argomento tabù, e che qualche sacerdote si azzardi a parlarne senza paura, allora cancellerò tutti i miei commenti pessimisti....</span>
RispondiEliminaMEMORY: Spero di smentirmi: vorrebbe dire che il peggio è già tutto alle nostre spalle, magari fosse così....
RispondiEliminaSe ci pensa un attimo E' PROPRIO COSI'.
Dopo cinquant'anni, ripeto: C-I-N-Q-U-A-N-T-A anni, di dittatura culturale modernista, di pensiero unico progressista, di conformismo conciliarista, di universale congiura del silenzio nei confronti della Tradizione e di condanna senza appello di chi la Tradizione voleva continuare a seguire ... quanti immaginavano, anche solo cinque anni fa, che vi sarebbe stato il Motu proprio?
E nonostante l'ostilità e l'opposizione, in tutto il globo terracqueo, di centinaia di cardinali, di legioni di Vescovi, di torme di Sacerdoti e di religiosi, di milioni e miliardi di vecchie zitelle ministranti ... passati tre anni, oggi abbiamo l'Istruzione.
Certamente rimane il conformismo modernista; certamente rimane l'ostilità di cardinali e Vescovi; certamente continueremo a dover sopportare pazientemente le vecchie zitelle ministranti.
Ma le cose, lentamente ma inesorabilmente, stanno GIA' cambiando.
in comincia tu a essere ben disposto nell'obbedire al motu propio e vedrai che prima o poi ti convertirai poverino se sei nato cieco nella fede chiedi a Dio che ti apra gli occhi chiusi e la tua povera mente ottusa.
RispondiEliminaSi ma tutto queto non succederà mai se continuarai ad avere questa superbia.Se non diventerete più umili e non abbaserete la superbia.La vostra spiritualità è una delle tante della Chiesa non è quella di sempre.Non esiste una spiritualità di sempre e una recente,esiste il cristianesimo e deve coesistere con spirito di collaborazione con tuttia la Chiesa senza sentimenti di superiorità perchè nessuno nella Chiesa è superiore agli altri.Se parti così parti già con il piede sbagliato.
RispondiEliminaSe poi alludi al Cammino Neocatecumenale non credo che dal punto di vista delle vocazioni potete competere.Ci sono 78 Seminari Redemptoris Mater in tutto il mondo.I seminari non sono ovviamente del Cammino ma Diocesani.Dal Cammino Neocatecumenale sono usciti già 2000 Sacerdoti ordinati e i Seminari scoppiano di Seminaristi tanto che i rettori sono costretti a respingere giovani che vogliono entrare.Ci sono poi i Legionari di Cristo i quali anch'essi hanno molte vocazioni.Non ritengo queste realtà superiori alle altre nè che abbiano la spiritualità migliore.pen so che dovreste fare lo stesso anche voi.Restare nell'umiltà dote che mi sembra difettare.
RispondiEliminaPerchè riserve indiane?Dovete entrare nell'ordine di idee che siete una piccola realtà della Chiesa non potete pretendere che la Chiesa si adegui a voi.Avete la vostra spiritualità portatela avanti senza mire di conquista della Chiesa nè sogni di restaurazione che non ci sarà.Siete una piccola realtà che può e deve coesitere con il resto della Chiesa in uno spirito di rispetto senza sentirsi superiori a nessuno.Vivere in pace con tutti ricevendo e dando.Mi sembra ragionevole.
RispondiEliminaMa anche voi dovrete cambiare perchè non potrete camminare da soli.Avete bisogn o della Chiesa,di tutta la Chiesa.
RispondiElimina...sì, tanto abbiamo a che fare con gente onesta! E' comunque un appiglio gratuito che può esser dato a chi fa dell'arrampicarsi sugli specchi una pratica quotidiana.
RispondiEliminaPadre Lombardi a casa!
Ospite: nelle "Istruzioni" i due Messali sono rigorosamente posti "uno accanto all'altro" (art. 6). Pari dignità. Affoghi lei.
RispondiEliminaQuesta è una bella inversione logica: l'obbligo di far pace incombe sulla parte più debole diuturnamente vessata in quarant'anni di scherni, umiliazioni, dinieghi e soprusi?
RispondiEliminaChi occupa la casa da poco tempo (oltretutto non pagando le bollette) ospita nello sgabuzzino chi nella casa ha legittimo titolo di stare da sempre e questi deve pure dirgli grazie?....
"<span>Non so in base a cosa ritieni il Messale del 1962 superiore a quello del 1969"</span>
RispondiElimina<span>Questo è il problema. Se sei in buona fede basta pregare e studiare.</span>
Si sente uno strano rumore provenire dalla parte degli"ospiti"che cercano di provocare:......stridore di denti?
RispondiEliminaQuesto è un ragionamento che denota tutti i danni del movimentismo. La Chiesa ridotta a vestito arlecchinesco quando invece è una, santa, cattolica ed apostolica (il Credo dovreste dirlo anche voi...credo). La "nostra spiritualità" è quella professata da sempre e da tutto l'orbe cattolico finché non ci si è messi in testa strane idee pastorali; quindi -versando la situazione in modo fallimentare, grazie a queste creatività arlecchinesche, - non si tratta di restaurare né riconquistare ma solamente di convertire! tecapì?
RispondiEliminaIl suo intervento, con il suo relativismo ecclesiale, è emblematico. La Tradizione non è "una piccola realtà della Chiesa". E' la Chiesa e il Magistero che devono adeguarsi alla Tradizione, altrimenti non sono né Chiesa, né Magistero. Non si può "vivere in pace" con l'errore. L'irenismo è un'eresia, condannata dal Sillabo. Non cerchiamo la pace, ma la Verità di sempre. La Chiesa non è un condominio, nel quale possiamo, per gentile concessione, avere il nostro piccolo appartamento, ma lo strumento per la trasmissione della Tradizione e, quindi, per la salvezza delle anime. Ma dubito che lo possa capire. Quindi, "vivere in pace con tutti ricevendo e dando" è solo uno sciocco e irritante slogan buono per "catechisti" modernisti, che nulla sanno di Vera Dottrina.
RispondiElimina<span>Ma anche voi dovrete cambiare perchè non potrete camminare da soli.Avete bisogn o della Chiesa,di tutta la Chiesa.</span>
RispondiElimina<span></span>
<span>Sacrosanto.</span>
<span><span>Ma ANCHE VOI dovrete cambiare perchè non potrete camminare da soli. Avete bisogno della Chiesa, di tutta la Chiesa.</span></span>
Se sul trono... = periodo ipotetico dell'irrealtà.
RispondiEliminaSUCCO DEL DISCORSO: PAPA E SANTA SEDE DEBOLI. I VESCOVI CONTINUERANNO A PROIBIRE AI LORO PRETI DI USARE IL RITO ANTICO CON BUONA PACE PER TUTTI. ALTRO CHE PACIFICARE LA CHIESA ......
RispondiEliminaSancti Josephi? Ma che latino è? Dell'università di Stromboli?
RispondiEliminaE' vero che la Chiesa è Una Santa Cattolica Apostolica,chi lo nega,ma è vero anche.come disse Papa Benedetto XVI qualche anno fa, che <span>la Chiesa è tutto un movimento</span> .La Chiesa è un movimeto nel senso che non è statica ma cammina nel tempo e nella storia.Il fatto che nella Chiesa esistano tante realtà ecclesiali tutte fondate sul Vangelo <span>è una ricchezza non è un problema</span>.Voi siete un piccolo gruppo che è legato alla Messa Tridentina?Beh organizzatevi in una associazione o movimento.Mi sembra una proposta realistica e pragmatica.Sognare un ritorno alla situazione Pre Conciliare che nessuno,<span>oltre voi auspica</span>, mi sembra una <span>utopia,una illusione infantile</span> che non ha nessuna possibilità di realizzarsi.Anzichè alimentare sogni impossibili non sarebbe più saggio essere più concreti e organizzarsi in una realtà ecclesiale tipo movimento o asociazione convivendo serenamente con tutto il resto della Chiesa?<span>Non capsico perchè interpretate questo in termini riduttivi?</span>
RispondiElimina<p>sono al testo latino:
RispondiElimina</p><p><span>Ordinarii enixe rogantur ut clericis instituendis occasionem praebeant accommodatam artem celebrandi in forma extraordinaria acquirendi, quod potissimum pro Seminariis valet, in quibus providebitur ut sacrorum alumni convenienter instituantur, Latinum discendo sermonem<span><span><span><span>[1]</span></span></span></span> et, adiunctis id postulantibus, ipsam Ritus Romani formam extraordinariam.</span>
<span><span><span><span>[1]</span></span></span></span><span> Cf. CIC, can. 249; cf. Conc. Vat. </span><span>II, Const. Sacrosanctum Concilium, n. 36; Decl. Optatam totius n. 13.</span>
letteralmente:
Gli ordinari con zelo attueranno le procedure affinché nel costituire i chierici offrano l'occasione di acquisire un'adeguata capacità di celebrare nella forma straordinaria, il che in maniere prominente vale per i seminari nei quali si provvederà affinché gli alunni delle cose sacre (i futuri sacerdoti) siano convenientemente formati imparando la lingua latina...
l'edulcorazione mi pare tutta tutta di Lombardi & compagnia.
</p>
<span>
RispondiEliminasono al testo latino:
<span>Ordinarii enixe rogantur ut clericis instituendis occasionem praebeant accommodatam artem celebrandi in forma extraordinaria acquirendi, quod potissimum pro Seminariis valet, in quibus providebitur ut sacrorum alumni convenienter instituantur, Latinum discendo sermonem et, adiunctis id postulantibus, ipsam Ritus Romani formam extraordinariam.</span>
letteralmente:
Gli ordinari con zelo attueranno le procedure affinché ai futuri sacerdoti (chiericis instituendis) offrano l'occasione di acquisire un'adeguata capacità di celebrare nella forma straordinaria, il che in maniera prominente vale per i seminari nei quali si provvederà affinché gli alunni delle cose sacre (i futuri sacerdoti) siano convenientemente formati imparando la lingua latina...
l'edulcorazione mi pare tutta tutta di Lombardi & compagnia.
</span>
La Chiesa se è Una, Santa Cattolica e Apostolica, si nutre di dottrina e liturgia Unica, Santa, Cattolica e Apostolica. Coraggio, non è difficile.
RispondiEliminaChe barba la differenza come ricchezza, il movimento, robbba vecchia!... e poi saremmo noi a esser travolti da sogni e illusioni? Ci son quelli che sognano di fare l'economia "etica" bevendo il caffé del Nicaragua, quelli che pur di stare in pace con tutti un giorno agitano la bandiera palestinese e il giorno dopo vanno in sinagoga, quelli che invocano lo Spirito buttandosi per terra, quelli che ballano in chiesa come scimmie incalorite....
E poi saremmo noi a essere infantili e cultori dell'utopia?
Carissimi,
RispondiEliminami sembra evidente che i supremi arbitri rimangano sempre gi Ordinari diocesani e non potrebbe essere diversamente proprio tenuto conto della Tradizione e del diritto canonico. Vedremo quindi come tale provvedimento verra' interpretato a Evreux, Treviso o Campobasso, Milano per tacer d'altri.
Detto cio' per parte mia mi limito a cogliere fior da fiore.
Si ribadisce che il MP e' legge universale della Chiesa nonche' rilevante espressione del Magisero del Romano Pontefice.
Insomma non si tratta di una lettera in cui Joseph Ratzinger esprime un opinione o un auspicio, oppure si abbandona a ricordi di gioventu' per il diletto di qualche anziano baciapile.
Ribadisco inoltre il principio lex orandi lex credendi. Ovvio, ma di questi tempi repetita iuvant.
Certifica anche l'aumento di quanti richiedono di poter usare la forma straordinaria.
Allora anche questo fa parte dell'esito della triennale indagine, altrimenti ci si sarebbe limitati a disciplinare la caritatevole applicazione del MP nelle cappelle dei gerontocomi.
Quanto al molto evocato punto 19 mi sembra perfettamente coerente con la disciplina e la situazione in cui ci troviamo e con l'intento di favorire la riconciliazione in seno alla Chiesa "in pace e serenita' nelle loro Diocesi".
Leggendolo controluce si afferma in modo conciso e a chiare lettere che tale serenita' non c'e' e che sono in contestazione la validita' della S. Messa, dei Sacramenti e l'auorita' del Sommo Pontefice ovvero gli strumenti della nostra salvezza e la salus animarum. Non e' constatazione di poco conto. Soprattutto in senso dottrinale e pastorale prima che strettamente liturgico.
Vale anche sottolineare che con l'istruzione Universae Ecclesiae si registri uno scatto di orgoglio dell'Ecclesia Dei e degli Istituti di vista consacrata da essa dipendenti come centro e fulcro della cattolicesimo fedele alle antiche rubriche e al Pontefice regnante. Da notare lo specifico riferimento al fatto che l'Ecclesia Dei esercita su Sua delega una potesta' del Sommo Pontefice.
Last but not least, e' di assoluto rilievo la pubblicazione nella data del 13 maggio (oltre alla firma nella memoria liturgica NO di S. Pio V, rinnovamento nella continuita') a conferma di come tutta la vicenda del MP appaia sotto il segno di Fatima. Come neto, il 07.07.07 era il prmo sabato del mese di luglio.
Spero che il prossimo 24 maggio venga organizzata in qualche bella Chiesa di Roma una grande celebrazione in EF in ringraziamento a Sancta Maria Auxilium Christianorum.
FdS
<span>Carissimi,
RispondiEliminami sembra evidente che i supremi arbitri rimangano sempre gi Ordinari diocesani e non potrebbe essere diversamente proprio tenuto conto della Tradizione e del diritto canonico. Vedremo quindi come tale provvedimento verra' interpretato a Evreux, Treviso o Campobasso, Milano per tacer d'altri.
Detto cio' per parte mia mi limito a cogliere fior da fiore.
Si ribadisce che il MP e' legge universale della Chiesa nonche' rilevante espressione del Magistero del Romano Pontefice.
Insomma non si tratta di una lettera in cui Joseph Ratzinger esprime un opinione o un auspicio, oppure si abbandona a ricordi di gioventu' per il diletto di qualche anziano baciapile.
Ribadisce inoltre il principio lex orandi lex credendi. Ovvio, ma di questi tempi repetita iuvant.
Certifica anche l'aumento di quanti richiedono di poter usare la forma straordinaria.
Allora anche questo fa parte dell'esito della triennale indagine, altrimenti ci si sarebbe limitati a disciplinare la caritatevole applicazione del MP nelle cappelle dei gerontocomi.
Quanto al molto evocato punto 19 mi sembra perfettamente coerente con la disciplina e la situazione in cui ci troviamo e con l'intento di favorire la riconciliazione in seno alla Chiesa "in pace e serenita' nelle loro Diocesi".
Leggendolo controluce si afferma in modo conciso e a chiare lettere che tale serenita' non c'e' e che sono in contestazione la validita' della S. Messa, dei Sacramenti e l'auorita' del Sommo Pontefice ovvero gli strumenti della nostra salvezza e la salus animarum. Non e' constatazione di poco conto. Soprattutto in senso dottrinale e pastorale prima che strettamente liturgico. Ambigue dichiarazioni di alcuni Vescovi e sacerdoti sulla Presenza Reale non aiutano parimenti il mantenimento di pace e concordia.
Vale anche sottolineare che con l'istruzione Universae Ecclesiae si registri uno scatto di orgoglio dell'Ecclesia Dei e degli Istituti di vista consacrata da essa dipendenti come centro e fulcro della cattolicesimo fedele alle antiche rubriche e al Pontefice regnante. Da notare lo specifico riferimento al fatto che l'Ecclesia Dei esercita su Sua delega una potesta' del Sommo Pontefice.
Last but not least, e' di assoluto rilievo la pubblicazione nella data del 13 maggio (oltre alla firma nella memoria liturgica NO di S. Pio V, rinnovamento nella continuita') a conferma di come tutta la vicenda del MP appaia sotto il segno di Fatima. Come neto, il 07.07.07 era il prmo sabato del mese di luglio.
Spero che il prossimo 24 maggio venga organizzata in qualche bella Chiesa di Roma una grande celebrazione in EF in ringraziamento a Sancta Maria Auxilium Christianorum.
FdS</span>
<span>i supremi arbitri rimangano sempre gi Ordinari diocesani e non potrebbe essere diversamente</span>
RispondiEliminaera questo che cercavo di ricordare, non certo per sminuire l'importanza del passo avanti, a conferma del grande evento del 7-07-07, e in senso esplicitamente favorevole alla Santa Messa (che da ora chiamerò semplicemente così, a indicare quella di S. Pio V, la sola che merita tale nome, mentre aspettiamo il naturale declino e la scomparsa di quella Messa NO, frutto di abuso e imposta con sopruso, aperta a tutte le profanazioni); non perdevo di vista l'amara realtà di fatto, cioè che i vescovi comandano, e faranno sempre in modo che non si parli neanche dell'argomento. Nelle parrocchie di tante diocesi nessuno sa nè che cosa sia il MP, nè che cosa sia la vera Santa Messa, quella che la Chiesa ha celebrato fino al 1969. I microfoni, le salette parrocchiali, le riunioni dei consigli diocesani, i gruppi di preghiera e catechesi, i mille canali della formazione e comunicazione, le posizioni di decisione, azione, actio (nelle varie forme parlate cantate e ballate) sono in mano ai governanti locali e ai loro pupilli grupppi e movimenti d'ogni tendenza post-cv2.
Certamente l'aiuto del Cielo non mancherà, ma si manifesterà solo in una lentissima e dolorosa risalita, che sarà, lo ripeto ancora, una vera Via Crucis che la Chiesa in 2000 anni non aveva ancora sperimentato. Il Deo Gratias che dobbiamo pronunciare oggi non può farmi dimenticare che il Calvario è ancora davanti a noi, come traspariva dalle parole di quella Via Crucis 2005 e, soprattutto, dalle parole di Papa Benedetto, nel viaggio a Fatima del maggio 2010, quando parlò della "passione" che la Chiesa deve vivere. Certamente la Resurrezione ci sarà, ma dopo la morte di Croce, non prima.
Grazie, Fds, per l'ottima sintesi, lucida e completa di tutti i risvolti della situazione reale.
Scusate, credo che, a parte con degli emoticon, i commenti dell`ospite neocat non meritino attenzione, ma questa non potevo lasciarla passare...un neocat che parla di UMILTÀ ! =-O :) 8-) O:-)
RispondiElimina"cnc" e "umiltà" due parole che si escludono a vicenda, inutile insistere, Pasquale ne è la prova vivente.
Siete troppo buoni nel reagire ai commenti dell`ospite neocatecumenale, che non fa onore al suo movimento, che ancora una volta si inserisce con arroganza, e con i suoi insulsi e ripetitivi commenti, in una discussione, buon per lui che la REDAZIONE lo tollera, ma forse noi dovremmo solo ignorarlo, anche se è purtroppo l`espressione di una realtà che non possiamo di certo ignorare.
RispondiEliminaPasquale, il sedicente catechista neocat, ne è la perfetta illustrazione, lui, che segue il "rito" creato dal suo mito 40 anni fa (dopo essere stato pastore protestante), ha l`arroganza di venire qui a dare lezioni a noi che nutriamo la nostra vita Fede con la Santa Messa che ha attraversato i secoli.
Quanto poi al suo "vivere in pace", se si sa la divisione e la discordia che creano i neocat quando arrivano da qualche parte, ridiamoci sù ...per non piangere.
<span>Siete troppo buoni nel reagire ai commenti dell`ospite neocatecumenale, che non fa onore al suo movimento, che ancora una volta si inserisce con arroganza, e con i suoi insulsi e ripetitivi commenti, in una discussione, buon per lui che la REDAZIONE lo tollera, ma forse noi dovremmo solo ignorarlo, anche se è purtroppo l`espressione di una realtà che non possiamo di certo ignorare.
RispondiEliminaPasquale, il sedicente catechista neocat, ne è la perfetta illustrazione, lui che segue il "rito" creato dal suo mito 40 anni fa (dopo essere stato pastore protestante), ha l`arroganza di venire qui a dare lezioni a noi che nutriamo la nostra vita Fede con la Santa Messa che ha attraversato i secoli.
Quanto poi al suo "vivere in pace", quando si conosce la divisione e la discordia che creano i neocat quando arrivano da qualche parte, possiamo solo accoglierlo con un sorriso, sì, ridiamoci sù ...per non piangere.
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Ma porca la Torres, non è chiaro a tutti che la FSSPX riconosce la validità ma non la legittimità della nuova Messa? Lo ha spiegato Introvigne sulla Bussola e ci ha preso. Se l'istruzione chiedesse di riconoscere solo la validità della Messa nuova la FSSPX sarebbe dentro. Siccome chiede di riconoscere anche la legittimità la FSSPX è fuori - la legittimità l'hanno aggiunta apposta per loro - e molti qui sono degli articolo 19 e degni tifosi della Torres
RispondiEliminaE' un peccato mortale perdere tempo a commentare le fumose considerazioni di questo gesuita.
RispondiEliminail pericolo è proprio questo...
RispondiElimina"vos estis sal terrae"...
RispondiEliminaoggi non credo si possa più ragionare in questi termini, caro ospite. E per cortesia, credo che sui Legionari un bel tacer non fu mai scritto...
ops! ho confuso: mi emendo sancto Josepho! :D
RispondiEliminaAllora comincia a lottare e a sbraitare. Adesso, per colpa di Universae Ecclesiae, sai a chi rivolgerti in maniera gerarchica avverso l'ordinario.
RispondiEliminaE comunque il vescovo non ha alcun diritto di farlo, così come il prete non ha alcun dovere di avvertire il vescovo sulla celebrazione della messa di sempre. Se si comporta altrimenti, digli che è un vigliacco.
Il vescovo non può diffidarvi. Che cosa può fare? Scomunicarvi? via!
RispondiEliminainvece si ha la riprova che BXVI è un modernista, e c'è sempre una segreta e malata soddisfazione nel vedere che si ha ragione, anche se questo va a proprio discapito. Ah, la natura umana!
RispondiEliminama chi ha detto che non vogliamo prendercela col "Padrone"? è lui il peggiore, quello che ha fatto della vera Messa una farsa, attribuendole il significato della nuova. Non c'è da rallegrarsi del MP, solo da dissociarsi pubblicamente se si vuole celebrare una Messa non contaminata dall'eresia
RispondiEliminalo vedremo quando comincerai un processo col tuo Vescovo, se te ne fregherà o no quando ti citerà la nota per dirti che può decidere lui e tu dovrai fare appello all'Ecclesia Dei (che risponderà forse dopo secoli)
RispondiEliminahai ragione, ma della chiesa del Vat II non vogliamo far parte. Auguri e figli maschi
RispondiEliminano allora. LETTERALMENTE: gli Ordinari sono fortemente pregati di dare l'occasione ai chierici in formazione etc etc. La (tipica) formula "enixe rogantur" esprime un pressante invito, ma non un obbligo giuridico.
RispondiEliminaSi, oggettivamente il rischio esiste. La mai fiducia nei confronti dell'Ecclesia Dei è piuttosto modesta.
RispondiEliminaMa scusate, da quando in qua una sintesi fatta da un portavoce conta più del documento stesso?
RispondiEliminaMa scherziamo?
Se un vescovo citerà la nota, il cattolico gli metterà sotto il naso e gli occhi il documento, oh eh mica siamo fessi.
Ribadisco che sono prefazi, non preghiere eucaristiche. Per quanto la cosa non piaccia neanche a me, preferisco aspettare e vedere. Nel frattempo preghiera, ringraziamento al Signore, e godiamoci questa vittoria sostanziale.
RispondiEliminaNulla è impossibile a Dio.
RispondiEliminaPer esempio, pareva impossibile che la messa di sempre venisse liberalizzata...