Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

venerdì 20 maggio 2011

Marcia per la vita a Desenzano il 28 maggio 2011

Anche l’Italia marcia per la vita


di Francesco Agnoli 04-05-2011 su “La Bussola quotidiana"

Da anni, in quasi tutti i paesi d’Europa e non solo, vi è ogni anno un raduno nazionale, che prende il nome di “marcia per la vita”. Lo scopo è quello di manifestare pubblicamente una concezione della vita come dono intangibile, che è stata negata dal tempo in cui l’Occidente ha legalizzato e reso via via sempre più indifferente e banale il ricorso all’aborto. Questa marcia può essere di vari tipi, a seconda della sensibilità degli organizzatori e delle diverse attitudini dei vari popoli.



Costituisce, però, in ogni modo, un richiamo pubblico, e soprattutto è l’occasione per trovarsi, tra quanti ogni giorno cercano di portare avanti la loro piccola o grande battaglia per la vita: i cosiddetti pro life, o, come si diceva in passato, pro vita.



In Italia, purtroppo, una marcia simile a quella presente negli altri paesi europei, o negli Usa, non esiste. Questo è dovuto a vari motivi, uno dei quali paradossalmente è la forte presenza, nel nostro paese, sino a pochi anni fa, di un grande partito, la Dc, che purtroppo ha contribuito, in vario modo, alla legalizzazione dell’aborto con l’ introduzione della legge 194. Proprio quella Dc, colpevole di questo grande tradimento (del paese, della Chiesa e delle sue stesse origini), ha poi sempre voluto che i toni del confronto rimanessero molto bassi.



Che i pro life italiani sussurrassero, piano piano, la loro posizione… per non infastidire, per non creare problemi, discussioni… Purtroppo questa commistione tra battaglia pro life e politica ha nuociuto fortemente alla causa. Così abbiamo un paese in cui sono nate tante bellissime e lodevoli iniziative a favore delle ragazze madri, dei bambini, della famiglia (penso ai Centri di Aiuto alla Vita, al Progetto Gemma, al telefono SOS Vita…), ma ben poco è sorto, invece, sul piano della costruzione culturale. Pochi libri di bioetica, scarsa presenza di intellettuali e attivisti pro life, scarsa attività sul territorio per far conoscere veramente cosa è l’aborto, quali sono i rischi che corre la donna, quale è la vita profonda del feto ecc…Eppure l’informazione corretta costituisce il primo mezzo per prevenire la tragedia dell’aborto e per smascherare le bugie del partito di Erode.



Anche le “marce” e le manifestazioni pubbliche sono state ritenute, da molti, inopportune, quando invece, come ha insegnato il Family Day del 2005, hanno anch’esse una grande funzione. Ma finalmente qualcosa si sta muovendo. Infatti quest’anno si volgeranno due “marce”, una a Roma, il 22 maggio (http://www.lifeday.it/ ), con un passaggio davanti al Senato della Repubblica, ed una a Desenzano sul Garda, il 28 maggio (http://www.marciaperlavita.it/).



Alla prima hanno già dato la loro adesione l’ ideatore, Piero Pirovano, autore di tante belle battaglie per la vita, l’on. Carlo Casini e alcuni Cav (Centri aiuto alla vita); alla seconda, promossa dal Movimento Europeo Difesa Vita e Dignità umana (Mevd) e da Famiglia Domani, hanno aderito riviste come Il Timone, Radici Cristiane, Studi cattolici…, associazioni come Libertà e persona, Alleanza cattolica, l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, le Sentinelle del mattino, Vita umana internazionale, la Scuola di Cultura Cattolica di Bassano del Grappa, il Columbia Institute, e tante altre (tra cui MpV e Cav locali, associazioni di Scienza e Vita ecc..). Hanno aderito, inoltre, voci autorevoli di radio Maria, come Renzo Puccetti, il direttore del Timone, Giampaolo Barra, intellettuali come Cesare Cavalleri, Cristina Siccardi, Claudio Risè, Francesco Dal Pozzo, Massimo Viglione, Corrado Gnerre e tanti altri pro life conosciuti in Italia per le loro iniziative. Di grande spessore anche le testimonianze previste: il dottor Oriente, braccio destro di Pino Noia, noto co-fondatore dell’Aigoc e della Quercia millenaria, racconterà del suo passato di medico abortista, mentre Silvio Ghielmi, co-fondatore del Movimento per la Vita, ricorderà la nascita del Progetto Gemma, di cui è stato co-fondatore e primo gestore.



La camminata di Desenzano, che non vuole avere intenti di tipo “politico” nel senso deteriore del termine, ma solo costituire un incontro tra pro life italiani sparsi in varie zone, per un approfondimento dell’amicizia e dei temi all’ordine del giorno nel nostro paese, sarà dedicata all’eroe cubano pro life Oscar Elias Biscet e al grande Giuseppe Garrone, inventore, tra le altre cose, del telefono verde “SOS Vita”. Chi desiderasse aderire o avere informazioni può contattare: biscetlibero@tiscali.it o info@marciaperlavita.it

12 commenti:

  1. Solo un appunto. Una manifestazione di questa importanza per farsi sentire adeguatamente meriterebbe una sede più "centrale" di Desenzano, Roma o Milano...

    RispondiElimina
  2. è indicata nel post che precede:
    <span>MARCIA PER LA VITA A ROMA 22 MAGGIO 2011</span>

    RispondiElimina
  3. La marcia di Desenzano del 28 maggio, il prossimo anno si svolgerà a Roma sempre nel mese di maggio

    RispondiElimina
  4. PURTROPPO , città come Roma o Milano, ogni giorno sono oggetto di cortei e manifestazioni e riesci ad avere un poco di attenzione sui media solo in tre casi , o quando hai una massa imponente di persone (nell'ordine di alcune decine di migliaia) o quando sei """paraculato" toccando ambiti favorevolissimi a lobbies e gruppi di persone che ti restituiscono il favore (es. manifestazioni proSilvio davanti al tribunale o proisraele in generale) o quando viceversa si attuano scontri ferocissimi e devastazioni cittadine con militi di eventuali fazioni opposte. E non credo proprio sarà il nostro caso...
    Se non altro viceversa sarà un'ottima occasione per conoscersi vicendevolmente tra vari gruppi e realtà e cementarsi reciprocamente nella dedizione a questa buona battaglia.

    RispondiElimina
  5. ma li campa il vaticano i figli menomati o quelli nati da ragazze madri senza lavoro? bhè se il vaticano decide di farsi carico di tali bambini allora ok possiamo anche eliminare l'aborto.. ma non mi pare che stiano così le cose

    RispondiElimina
  6. Principe di Chatillon20 maggio 2011 alle ore 15:24

    Tranquillo Ospite! Qualcuno ha avuto il buon cuore di campare anche te.
    P.S. "beh" si scrive così e Vaticano va scritto maiuscolo. Scusa, forse è troppo per te... ciao ciao

    RispondiElimina
  7. ahah è arrivato il principe... peccato che la monarchia non c'è più da un bel pezzo!! e cmq si fa presto a parlare dal di fuori e a dare sentenze senza essere diretti interessati. caro principe, vorrei proprio vedere cosa faresti se ti dicessero che tuo figlio nascerà malato non potrà camminare nè muoversi non potrà mai avere una vita felice non potrà lavorare ecc. ecc... che ipocriti..

    RispondiElimina
  8. Ti rendi conto che in una società futura ove l'eugenetica trionfa, saresti ruzzolato giù dal Taigeto?

    RispondiElimina
  9. Ospite rappresenta il classico abortista ideologico: disumano e idiota. idiota perchè gli aborti per malformazioni sono solo una piccola percentuale. Disumano perchè ragiona come i nazisti.

    RispondiElimina
  10. Principe di Chatillon21 maggio 2011 alle ore 17:51

    Ma se sopportiamo anche quelli che parlano, si muovono, fanno footing, sono trendy, radical e pure chic, odiano le persone e i bimbi ammalati, scrivono sui blog e il cervello non sanno cosa sia. Lunga vita all'Ospite! Noi amiamo tutta l'umanità anche quella un tantinello squadernata ;)

    RispondiElimina
  11. Disumani siete voi che pur di non abortire fareste vivere nella sofferenza un bambino e fareste morire di dolore i malati terminali che chiedono di morire ma che per colpa di quelli come voi non possono farlo.

    RispondiElimina
  12. Te lucis ante terminum29 maggio 2011 alle ore 10:48

    Ospite fatti una cura, vai a vedere quanti bambini, spesso disabili, vengono sostenuti dai cattolici e prova a dare un'occhiata a come vivono quei ragazzi, all'amore che queste persone ricevono e alla gioia nei loro occhi quando si sentono amati. Invece di proporre soluzioni spartano-naziste datti da fare per queste persone oppure, se non ti interessa, abbi almeno la decenza di tacere e non condannare a morte gli innocenti perché malati.
    Ps vai a vedere cosa Gesù Cristo dice dei bambini e dei malati (e soprattutto come si comporta con loro), nei hai bisogno!

    RispondiElimina