Salvatore Izzo(AGI) - CdV, 23 mag. (Via Raffaella Blog)
I vescovi italiani daranno piena attuazione all'istruzione "Universae Ecclesiae" volta a dare una corretta applicazione del motu proprio "Summorum Pontificum" (documento che liberalizza l'uso dell'antico messale in latino) del 7 luglio 2007. Lo ha assicurato il cardinale Angelo Bagnasco che in apertura della 63esima Assemblea Generale dell'Episcopato Italiano ha ricordato l'intento perseguito da due documenti che mirano "al recupero piu' impegnativo e armonioso nell'ambito delle singole Diocesi dell'intero patrimonio liturgico della Chiesa universale". "In sostanza - ha aggiunto il cardinale - a non ferire mai la concordia di ogni Chiesa particolare con la Chiesa universale, operando piuttosto per unire tutte le forze e restituire alla liturgia il suo possente incanto".
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Speriamo che alle parole seguano i fatti. E speriamo che il latino torni non solo nella forma extraordinaria, ma anche in quella ordinaria.
RispondiElimina"In sostanza - ha aggiunto il cardinale - a non ferire mai la concordia di ogni Chiesa particolare con la Chiesa universale,"
RispondiEliminaVisto che da decenni sono tollerate, legittimate, se non incoraggiate, ogni sorta di iniziativa, di individualismo e di arbitrio in campo liturgico (ma non solo) in che cosa il ricupero di un patrimonio che appartiene alla Chiesa da secoli potrebbe ferire la "concordia ogni Chiesa particolare con la Chiesa universale,"?
Chi mi può fare un`"esegesi" di questa frase?
Ma vi rendete conto che fino a pochissimi anni fa tutto ció era impensabile...Benedetto XVI è un gigante!È tutto merito suo!
RispondiElimina<span>I vescovi italiani daranno piena attuazione all'istruzione "Universae Ecclesiae" </span>
RispondiEliminaah sì ?... i vescovi ? bah....
è proprio quel "piena attuazione" che mi preoccupa: vorrei ridere ma non posso.....
<p><span>tra il dire e il fare c'è di mezzo il<span> </span> regime conciliare,</span>
RispondiElimina</p><p><span>che manifesterà tutto il suo potere, con pugno di ferro in guanto di velluto, nell'art. 19, capolavoro della sua doppiezza ultra-quarantennale, che conduce tutti i fedeli alla scelta voluta fin dall'inizio, con sorridente rassicurazione: "ve la diamo noi la Tradizione, la daremo a tutti.....(la Tradizione come noi la vogliamo trasformare....)"</span>
</p>
siccome il card. Bagnasco non è il capo dei vescovi italiani, ma solo il presidente della loro assemblea, cioè, una sorta di "coordinatore" dei loro lavori, anche se le sue parole fanno piacere, non significano nulla. ciò che conta saranno i fatti dei singoli vescovi. comunque, già il fatto che ne abbia parlato in assemblea generale è importantissimo, ed è un passo avanti sulgenerale silenzio che avvolgeva il rito antico.
RispondiEliminaIo sono fiducioso. Per far cadere decenni di odio verso il rito antico ci vuole tempo.
Ciò su cui vorrei soffermarmi invece è l'ultima frase del porporato, citata in questo post: "<span>restituire alla liturgia il suo possente incanto".</span>
Mah! Se la memoria non mi inganna ;) mi sembrerebbe di ricordare di aver sentito qualche volta ripetere che la riforma liturgica, facendo cadere le "incrostazioni" dal rito antico, aveva restituito alla liturgia propio la primitiva bellezza!
E mi sembra di ricordare pure che tuttora l'opinione comune nella Chiesa sia quella che vede nella riforma liturgica una cosa meravigliosa. Ma come mai oggi il card. Bagnasco dice questo?
Il possente incanto alla liturgia non gli era stato restituito nel 1970?
La questione è che la riforma liturgica ha dato alla liturgia di tutto (da testi eucologici antichissimi, seppur manipolati, a una struttura semplicissima, come semplice è uno scheletro), ma non gli ha dato nessun incanto, nessuna bellezza, nessun fascino, nessuna spiritualità. Non so se sia vero, ma pare che Paolo VI, nel vedere la prima celebrazione sperimentale della messa nuova, abbia detto: "ma il mistero, dov'è il mistero?".
Ecco il possente incanto del rito antico: essere una piccola finestra aperta sul paradiso, mentre la liturgia nuova è una terrazza sconfinata aperta sul mondo.
Auxilium Christianorum: ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis nostrae.
che ne dite di un vescovo che parla di possente incanto (fattore meramente emozionale) di una Liturgia che è piuttosto uno Jus divinum, il Sacrificio del Signore, fonte di ogni salvezza?
RispondiEliminaSi cominci col fare pulizia all'ufficio Liturgico Nazionale, sollevando il responsabile per la Musica Sacra, azzerando il COper Lim!
RispondiEliminavalutazione di tipo storico-estetico.
RispondiEliminaInfatti patrimonio da riscoprire è un'espressione usata che va bene anche per i reperti archeologici di cui tante regioni italiane sono ricche.
E' linguaggio da soprintendenza ai beni archeologici......
Sono dei camaleonti, degli Zelig: hanno capito che l'interesse verso la Tradizione c'è, e si adattano di conseguenza. Fra un po' verranno a fare la predica al "popolo di Dio" perché ha lasciato che cotanto patrimonio finisse dimenticato, state tranquilli.
RispondiEliminaa proposito dell'art. 19, cantuale antonianum farebbe riferimento ai lefebfriani. Ma non celebrano "una cum il Papa" e non è stata persino tolta loro la scomunica?
RispondiEliminaforse per far cadere decenni di odio, ci sarebbe voluto un discorso più energico, convinto e appropriato, magari un invito diretto ai singoli vescovi, ognuno dei quali risulta molto condizionato dall'afflato assembleare. E magari usando delle parole più acconce in riferimento a cos'è in realtà il Rito Antiquior, che non è né un reperto archeologico né una rappresentazione estetico-emozionale.
RispondiElimina<span>forse per far cadere decenni di odio, ci sarebbe voluto un discorso più energico, convinto e appropriato, magari un invito diretto ai singoli vescovi, ognuno dei quali risulta molto condizionato dall'afflato assembleare. E magari usando delle parole più acconce in riferimento a cos'è in realtà il Rito Antiquior, che non è né un reperto archeologico né una rappresentazione estetico-emozionale.</span>
RispondiEliminaAllora sì che sarebbe stato efficace e non soltanto un 'contentino' formale al provvedimento promosso dal Papa.
BENE! In ogni Cattedrale e concattedrale venga celebrata ogni giorno la Santa Messa Tridentina! per incominciare....
RispondiEliminaVedendo il suo post - ed essendo trascorso qualche giorno dal nostro missunderstanding - le invio un saluto cordiale, sperando che ci sia ancora occasione di confrontare le nostre opinioni sulle tematiche che ci stanno a cuore
RispondiEliminaVittorio
Dico che è una valutaizone sommaria e assolutamente poco consona nel descrivere il Rito di Sempre. Ma dico anche che non è mai (DICO MAI) accaduto che si parlasse direttamente della Divina Liturgia di sempre nell'assemblea dei Vescovi Italiani, se non per insultarla! E dico anche che sebbene queste siano poche frasi, certamente non esaurienti, SONO FRASI CHE INDICANO UNA FATTO IMPORTANTE: IL VENTO CAMBIA! C'E' DI CHE ESULTARE! Perchè non farlo?
RispondiEliminaQuanto impiegheranno i vescovi a scoprire l'acqua calda?
RispondiEliminaSperiamo che sparisca proprio la cd forma ordinaria !
RispondiEliminaMagari anche a passi piccoli ma continui:
- via le chitarre
- via i tamburi
- via i bongo
- via le batterrie
- via quei frustrati e falliti sociali che fanno i diaconi permanenti e gli accoliti.
Don Camillo sono perfettamente d'accordo con lei. In una cattedrale si celebrano almeno tre messe domenicale (quattro con la prefestiva). E' così difficile che ALMENO UNA sia celebrata nella cosidetta forma straordinaria? Il card. Cisneros, pur di non far scomparire il rito proprio della sua diocesi di Toledo, costruì una cappella nella cattedrale , la dotò con propri beni, fece stampare libri liturgici, raccolse melodie sino ad allora tramandate oralmente e impose che si celebrasse quotidie secondo il rito mozarabico nella "sua" cappella. I nostri pastori talvolta un po' sonnolenti sapranno imitare almento un po' l'illustre porporato?
RispondiElimina19. I fedeli che chiedono la celebrazione della forma extraordinaria non devono in alcun modo sostenere o appartenere a gruppi che si manifestano contrari alla validità o legittimità della Santa Messa o dei Sacramenti celebrati nella forma ordinaria e/o al Romano Pontefice come Pastore Supremo della Chiesa universale.
RispondiEliminaFino a cinque anni fa una dichiarazione del genere era inconcepibile.
RispondiEliminaFino a quattro anni fa era altrettanto inconcepibile che si parlasse di Liturgia e non esclusivamente di questioni fantasociali e filantropiche all'assise della CEI.
Certo , sarebbe stato divertente (ma non so se efficace) che il Card. Bagnasco dicesse "Se non fate la Messa Tridentina , vi faccio mandare le Guardie Svizzere nel cuore della notte e sarete segregati a Castel Sant'Angelo" ma se è vero che , contravvenendo ad un modulo collaudato da secoli nella Chiesa, la riforma N.O. oltre che male è stata fatta in fretta (e le due cose sono collegate) credo che s'appalesi che la Controriforma, in questo caso debba essere fatta con saggia e prudente calma, per non scombussolare ulteriormente il Gregge (se domani cioè dicessero "il N.O. è stato un errore madornale" più di un qualcuno potrebbe dire "ma come la Chiesa o ha toppato ieri o sta toppando oggi" con tanta buona pace della Fede che riceverebbe un ulteriore grosso scossone. Poi vai a spiegare le differenze tra Magistero ordinario, infallibile, documenti conciliari e loro interpretazioni e tutti quei distinguo essenziali e veri SI , ma non da tutti pienamente percepibili.
Staremo a vedere, ma c'è da ricordare una cosa.
La CEI a differenza del Vaticano nei confronti dei singoli Vescovi diocesani ha anche un non disprezzabile discorso di ricatto economico.
Brutto da dire, ma è anch'esso strettamente efficace nei confronti dei cuori induriti...
Coraggioso il Card. Bagnasco, che ha avutop il coraggio di intervenire sulla questione lituregica tanto a cuore al Papa e di cui non si parlava da decenni nella CEI.
RispondiEliminaVeramente un piccolo, ma grande segno di inversione di tendenza, per rimettere al centro delle nostre Chiese il Signore, l'adorazione a Lui. da cui poi deriva una prospettiva di santificazione per ciascuno di noi.
Bagnasco ha già più volte celebrato il V.O., e anche nella celebrazione del N.O. ha seguito mirabilmente l'esempio del Papa. Pertanto dobbiamo congratularci con Sua Eminenza per la Sua filiale obbedienza al Pastore Sommo, nel desiderio di rimettere la Chiesa sempre sulla strada del Vangelo.
Grazie Eminenza!!!
non credo che le parole del cardinale fossero esclusivamente rivolte al rito antico; credo che più in generale, attraverso un uso maggiore di tale rito, il porporato crede possibile riscoprire un aspetto della liturgia oggi dimenticato, cioè l'incanto della brellezza. Secondo me si riferiva alla liturgia in generale. anche la sottolineaura dell'aspetto estetico non credo sia criticabile; la liturgia è anche bellezza e il porporato ha sottolineato questo, senza escludere che ci sino altri aspetti, certamente più importanti. Noi stessi, come tradizionalisti diciamo spesso, sintetizzando, che la liturgia antica è "più bella" di quella nuova. L'aspetto estetico è sempre una delle prime cose che colpisce, in ogni settore. E credo importantissimo che in assemblea generale dei vescovi si sia sentito risuonare il desiderio di maggior bellwzza nella liturgia; ciò non significa che da domenica prossima ogni vescovo introdurra questa bellezza nelle liturgie; per molto tempo ancora tutto scorrerà come prima; ma è importante dire cose che fino a ieri si tacevano. E se da tali parole la liturgia nuova dovesse appropiarsi di qualche elemento di bellezza, foss'anche in una sola delle diocesi italiane: beh, sarebbe già molto.
RispondiEliminaLe rivoluzioni si fanno in poco tempo. Le ricostruzioni richiedono molto tempo. Soprattutto come nel nostro caso in cui più che un rito e prima ancora che un rito c'è da ricostruire una vera ed autentica mentalità liturgica. Soprattutto se si parte da una mentalità anti sacrale e anti rituale come quella instillata negli ultimi decenni in preti e fedeli.
Staremo a vedere, anche se comunque la tiritera che i due riti non sono in contrasto non mi convince.
RispondiElimina<span>Puntuale e pregnante il Card. Bagnasco, che ha avuto il coraggio di intervenire sulla questione liturgica tanto a cuore al Papa e di cui non si parlava da decenni nella CEI.
RispondiEliminaVeramente un piccolo, ma grande segno di inversione di tendenza, per rimettere al centro delle nostre Chiese il Signore, l'adorazione a Lui. da cui poi deriva una prospettiva di santificazione per ciascuno di noi.
Il Card. Bagnasco ha già più volte celebrato il V.O., e anche nella celebrazione del N.O. segue mirabilmente l'esempio del Papa. Pertanto dobbiamo congratularci con Sua Eminenza per la Sua filiale obbedienza al Pastore Sommo, nel desiderio di rimettere la Chiesa sempre sulla strada del Vangelo, contro derive "qualunquiste".
Grazie Eminenza!!!</span>
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Il "Summorum Pontificum" è senz'altro un intervento utile , ma ancora inadeguato.
RispondiElimina1- Non si capisce per quale motivo una persona che desidera partecipare alla S. Messa in "Forma Extraordinaria", debba "organizzarsi" in un gruppo.
Io non ho alcuna intenzione di organizzarmi in gruppi che rischiano ( non necessariamente naturalmente) di dividere la Chiesa, ma voglio poter trovare nella mia diocesi ( meglio: nel mio decanato) luoghi dove poter partecipare alla S. Messa Tridentina..
2-Il Motu proprio stabilisce che i fedeli che chiedono la forma straordinaria non devono manifestare contrarietà alla S. Messa celebrata nella forma ordinaria. Benissimo, sono d'accordo! Ma che ne è allora di quelli che continuano a manifestare contrarietà alla forma straordinaria?
Dario
l'articolo 19 non c'entra un tubo col celebrare una cum il papa.... pvera mic! capisce solo quel che vuol o può.... ;-)
RispondiEliminaA me non risulta affatto che il cardinale Bagnasco abbia celebrato in rito antico: dove le giunge questa (falsa) notizia?
RispondiElimina"<span>Perchè non farlo?" : semplicemente perchè è più consono a queste mentalità criticare, criticare, criticare, sparare a zero, sparare a zero, sparare a zero, calunniare, calunniare calunniare, strapparsi le vesti, strapparsi le vesti, strapparsi le vesti.</span>
RispondiEliminaInsomma, come ci si sta bene in inferno! E esultare è del Paradiso.
Articolo 19! attenta!
RispondiEliminaEsprimere contrarietà non vuol dire esprimere dubbi sulla validità e la legittimità....
RispondiEliminaUffa che noia !!
RispondiEliminaCari amici! E' col cuore colmo di GIOIA che ho accolto questa notizia: Il cardinale Raymond Leo Burke lo scorso 9 maggio era in Houston, Texas, a guidare centinaia di cattolici pro-life nella preghiera, davanti a quell' ABORTORIO che è il "Planned Parenthood"!! Quale altro Signore Cardinale si degnerebbe di dare considerazione a qualche "fanatico" cattolico che organizza veglie di preghiera davanti ad ospedali abortisti?? Tutti addurrebbero scuse per non presentarsi, se invitati, onde non ledere nessun "politically correct"...Tutti tanto bravi a parole, ma altrettanto schizzinosi quando viene l'ora di andare a sgranare rosari davanti ad ospedali abortisti. E invece lui, l'aristocratico Burke, l'irriso Burke che veste la Porpora e il bisso, accusato di ogni cosa solo perchè indossa magari un paio di chiroteche(è vero! ho letto un articolo sul fatto che "indossa guanti costosi che sfamerebbero una famiglia per coprirsi le mani sporche"), non si è fatto tanti problemi a sporcarsi l'aurea fibbia delle sue scarpe, e a scendere in campo! Taccia, ora, chi lo ha accusato di elitarismo e cose simili in passato, e guardi quanto egli è uomo d'umiltà! Sì, centinaia e migliaia di vescovi e cardinali del passato, come Schuster, ci hanno insegnato che si può essere umili anche se si veste l'ermellino e la seta marezzata. Dopotutto, l'abito non fa il monaco.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/v/fYBLgFjZXWg" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140
Non preoccupatevi, i vescovi italiani concederanno ora assai più facilmente la celebrazione in Rito antico. Adesso hanno a disposizione il 'superarticolo 19', di cui si serviranno per concederla solo a quei 'tradizionalisti' che non hanno capito nulla della Rivoluzione tuttora avanzante nella Chiesa, che credono entusiasticamente all'idea ratzingeriana di 'riforma della riforma', e che saranno i primi ad ingollare acriticamente il prodotto di sintesi hegelian-teilhardiano che tra qualche anno verrà loro propinato.
RispondiEliminaPassata la sbornia post-sessantottina, la Rivoluzione dei nouveaux théologiens ha attualmente bisogno assoluto di imbellettarsi un po' per essere più presentabile, e l'operazione in corso si prefigge, ahimè, questo scopo.
D'altro canto, vedete come hanno proceduto: quando c'erano da iniziare i colloqui con la Fraternità San Pio X, Papa Ratzinger fece togliere col Summorum Pontificum qualsiasi condizione di riconoscimento di legittimità del Novus Ordo Missae per poter ottenere la Messa Antica. Ora che, bene o male, quei colloqui stanno terminando, ecco che fa rientrare dalla finestra, col suddetto famigerato art. 19, le medesime odiose condizioni discriminanti già presenti, appunto, negli 'Indulti' precedenti.
Istituito nuovo ordine minore :Arbitro liturgico,al secondo cartellino giallo sull'art.19,può proporre la scomunica!!
RispondiEliminaIstituito nuovo ordine minore :"Arbitro liturgico":al secondo cartellino giallo sull'art.19,può proporre la scomunica!!
RispondiEliminaSecondo me confondi fattori diversi.
RispondiEliminaA chi mi chiede se considero il Novus Ordo valido e legittimo rispondo di SI. Valido perchè avviene certissimamente la Transustanziazione tramite Epiclesi , legittimo perchè proclamato da un Pontefice Regnante nell'esercizio delle sue funzioni e canonicamente assolutamente ben inquadrato.
Nulla toglie però a questo punto che le famose osservazioni dell'intervento Ottaviani siano altrettanto valide, aggiungendo quello che , per mancanza della quarantennale sperimentazioni abbiamo noi posteri constatato , riguardo al mancato clima di sacralità, raccoglimento, mistero, ecc.
Il problema della validità del Novus Ordo proviene da alcuni settori della FSSPX (ma Monsignor Lefebvre non ha mai messo in dubbio l'intrinseca validità del N.O. stesso quanto semmai lo scostamento teologico di cui questo N.O. era figlio e che ripropone)
E credo che la legittimità sia una staffilata a quella terra di mezzo tra FSSPX ed IMBC oltre che qualcuno che vuol fare del Tradizionalismo una ideologia.
Poi sia chiaro, si può interpretare in varie altre maniere.
Ma non esiste regolamento umano che non possa essere interpretato in maniera larga o restrittiva.
C'è molto di più da lavorare sul fattore umano , che su quello legislativo.
Nel blog di padre Augè (che da qualche giorno sta facendo opposizione forte all' istruzione papale sull' antica liturgia) trovo questi tre commenti all'ultimo post da lui pubblicato "Parole di buon senso su "Universae Ecclesiae". Scusate ma meritano di essere letti per l'esagerazione che esprimono. Altro che Bagnasco...
RispondiElimina1) "Ma lo sapete che mi sto disorientando sempre più? Avevo una fede che credevo solida e radicata in una prassi quotidiana in liturgia, e ora mi ritrovo in una situazione che rischia di farmi perdere la fede. Ma come è possibile che vi dividiate proprio sulla celebrazione? ma non vi vergognate? purtroppo è stato pubblicato e forse verrà pubblicata anche qualche altra stupidaggine "applicativa". Mi avevano insegnato che le Costituzioni apostoliche sono un documento di grande importanza, e ora mi fanno credere che un motu proprio può scardinare tutto. Non ci capisco più niente. Forse ha ragione quel prete che incontrai tempo fa e che ricorreva alla "liturgia fai da te"... tanto ogni gruppo fa poi così, e mi diceva: guarda i tradizionalisti: si dicono legati al Messale del 1962 e poi fanno tutte le varianti che ritengono. Non so più a chi credere."
2) "Caro ***, non temere per la tua fede. Guarda che nella storia è successo di tutto; il guaio è che oggi si ripetono stupidaggini per le quali la storia avrebbe molto da insegnare per non caderci ancora. Abbi fiducia e soprattutto segui quanto trovi nella tua parrocchia: l'eucaristia e gli altri sacramenti celebrati secondo i libri liturgici editi secondo la volontà di un Concilio non potranno mai scalfire quanto sta avvenendo oggi. Purtroppo c'è da essere attenti perché certi vescovi e cardinalozzi per farsi vedere o per acquistare le simpatie del principe si fanno avanti con l'antico rito. E che ci vuoi fare... vai oltre e abbi ancora fiducia"
3) "L'intervento di *** che ritengo molto oggettivo mi ha sollecitato ad una domanda che rivolgo al P. Augé che ho saputo essere "consultore" della Congregazione del Culto divino: E' vero, P. Augé, che si sta ormai preparando un nuovo ministero dal titolo: ORDO CAUDATARII? E sì perché ho visto tante code cardinalizie... anche se mi viene la curiosità di vederle più da vicino per verificare se hanno anche a metà il buco per far passare la coda del cavallo oppure no; se non hanno il buco non sono secondo la tradizione. Che tempi viviamo oggi in questo maggio 2011!!! comunque attendiamo il responso per vedere se la cosa è vera o è la fantasia del mio sacrestano, preoccupato per i prossimi eventi liturgici".
Mi pare che OR non abbia contestato la validità della Messa ordinaria, ma auspicato che sparisca.
RispondiEliminaChe è un'altra cosa.
Questi ululati, sono musica per le mie orecchie...
RispondiEliminaSenz'altro ha assistito al V.O.
RispondiEliminaMa qui si continua a tagliare il pelo in quattro e a guardare sempre il bicchiere mezzo vuoto. Invece di incoraggiare queste uscite coraggiose e profetiche!!!
"... in virtú dell'Autorità Apostolica, Noi concediamo, a tutti i sacerdoti, a tenore della presente, l'Indulto perpetuo di poter seguire, in modo generale, in qualunque Chiesa, senza scrupolo veruno di coscienza o pericolo di incorrere in alcuna pena, giudizio o censura, questo stesso Messale, di cui dunque avranno la piena facoltà di servirsi liberamente e lecitamente: cosí che Prelati, Amministratori, Canonici, Cappellani e tutti gli altri Sacerdoti secolari, qualunque sia il loro grado, o i Regolari, a qualunque Ordine appartengano, non siano tenuti a celebrare la Messa in maniera differente da quella che Noi abbiamo prescritta, né, d'altra parte, possano venir costretti e spinti da alcuno a cambiare questo Messale.
RispondiEliminaVIII
<span></span>E ciò, <span>Similmente decretiamo e dichiariamo che le presenti Lettere in nessun tempo potranno venir revocate o diminuite, ma sempre stabili e valide dovranno perseverare nel loro vigore..."</span>
Conterà di più la Costituzione apostolica Quo primum tempore o il famigerato art. 19?
<span></span><span>
</span>
i "lefebvriani" contestano la legittimità del messale di Paolo VI (grazie a Dio), e notoriamente dicono la Messa tradizionale a prescindere da SP e istruzioni susseguenti, e da un po' di tempo prima della pubblicazione di questi rispettabili documenti. Ergo il numero 19 chiarifica la mens del Papa (e rende inaccettabile il documento ovviamente): sì alla vecchia Messa ma ANCHE alla nuova. Nessun "lefebvriano" (o nessun cattolico) accetterebbe tali conclusioni
RispondiEliminama noi non siamo in PAradiso quaggiù, quindi se esulti quaggiù non esulterai lassù. A osservazione scema risposta scema
RispondiEliminaper fortuna annarita non ha aspettato SP per avere la Messa tradizionale, e va alla Messa tradizionale perchè NON è la nuova Messa, e non perché è uguale, grazie alla FSSPX
RispondiElimina.....chi vivra'....vedra'!
RispondiElimina:-D è da ieri che anch'io mi chiedo il senso di quella frase e a chi è diretta....
RispondiEliminadue sono le possibilità o eventualità di riferimento:
1. l'Universae Ecclesiae è stato suscitato e generato a causa DELL'INADEMPIENZA di molti Vescovi al MP Summorum Pontificum del Papa, ergo l'invito a non ferire questa CONCORDIA fra le Chiese particolari (che sono le Diocesi ) e la Chiesa UNIVERSALE che è tutta la Chiesa guidata e goivernata da Pietro alla quale le Chiese particolari devono sottostare... è rivolto proprio ai VESCOVI....
2 poichè il Summorum Pontioficum NON è stato completamente accettato, portando secondo alcuni Vescovi ULTERIORE DIVISIONE E SCOLLAMENTO fra le Chiese particolari (Diocesi ) e la Chiesa universale propriamente nell'esercizio PETRINO, ora attraverso questo Documento il cardinale Bagnasco AUSPICA CHE LA SUA APPLICAZIONE NON FERISCA LA CONCORDIA che il Papa richiede....e che dunque i Vescovi SONO CHIAMATI A CORRISPONDERE CON GENEROSITA' ALLA APPLICAZIONE DELLE RICHIESTE DEL PAPA IN TUTTE LE DIOCESI E DUNQUE in tutte le Parrocchie...dove si riterrà possibile....
la differenza fra le due possibilità non è molta, ma denota a questo punto, almeno nelle intenzioni di Bagnasco, UN GIRO DI BOA....
così almeno lo leggo.... ;)
Perfettamente d'accordo con Don Camillo!!!!
RispondiEliminaL'ESEMPIO E LA TESTIMONIANZA saranno la cartina tornasole delle parole di Bagnasco....
:-[
P.S.
RispondiEliminala riflessione non è completa, specifico meglio..... l'articolo in questione infatti non richiede solo la fede nel Primato Petrino...ma che chi richiede la Messa antica creda anche nella VALIDITA' della Messa detta Paolo VI.....
.....nella <span>lettera del 15 dicembre 2008 indirizzata da Mons. Fellay al cardinale Castrillón Hoyos, la FSSPX ammette e riconosce: «credendo fermamente nel primato di Pietro e nelle sue prerogative».</span>....
.....
ora, mi sembra coerente pensare che in quel credere anche nelle PREROGATIVE del Papa, ci sia l'intenzione a credere come E' SUA PREROGATIVA, che la Messa Paolo VI SIA VALIDA.... ;) se questo fosse confermato allora si l'articolo 19 non riguarderebbe affatto la FSSPX, ma se per eccesso di zelo, quella "prerogativa" del Papa di credere valida la Messa moderna (non se è bella, giusta, ingiusta, brutta o se la voglio o non voglio celebrare, ma solo se E' VALIDA) non fosse creduto dalla FSSPX, allora l'art. 19 riguarda anche loro....
19.bis I fedeli della forma ordinaria <span>non devono in alcun modo sostenere o appartenere a gruppi che si manifestano contrari alla validità o legittimità della Santa Messa o dei Sacramenti celebrati nella forma exterordinaria. </span>
RispondiElimina<span></span><span>19.bis I fedeli della forma ordinaria <span>non devono in alcun modo sostenere o appartenere a gruppi che si manifestano contrari alla validità o legittimità della Santa Messa o dei Sacramenti celebrati nella forma extraordinaria. </span></span>
RispondiEliminaCaterina, da quanti anni scrivi su siti "tradizionalisti" e non hai ancora capito che per la FSSPX il problema non è la validità del NOM ma la sua legittimità, la coerenza del rito con la dottrina cattolica? Infatti l'istruzione non parla solo di chi contesta la validità (cosa che la FSSPX non fa, la posizione è ufficiale; al massimo sostiene che in qualche caso può esseci un dubbio), ma anche di contesta la legittimità del NOM, cosa ben diversa, che solo tu non hai capito
RispondiEliminaMa non si rendono conto quanto sono ridicoli quegil aspiranti "arbitri liturgici" che si son fatti una riserva da guerra di cartellini "art 19"?
RispondiEliminaÈ probabilmente per loro il solo articolo della UE degno di essere letto, che possono ingoiare e digerire, al quale accorderanno l`importanza e il valore da essi decisi e che si faranno un piacere di usare ma sopratutto, stupidamente, di abusare.
Un giochetto che fin quando sono dei blogger a praticarlo è solo effettivamente ridicolo e risibile, ma non è difficile immaginare che ci saranno vescovi e subalterni che tenteranno di servirsene per continuare la loro vergognosa battaglia anti SP.
<span></span><span>Ma non si rendono conto quanto sono ridicoli quegli aspiranti "arbitri liturgici" che si son fatti una riserva da guerra di cartellini "art 19"?
RispondiEliminaÈ probabilmente per loro il solo articolo della UE degno di essere letto, che possono ingoiare e digerire, al quale accorderanno l`importanza e il valore da essi decisi e che si faranno un piacere di usare ma sopratutto, stupidamente, di abusare.
Un giochetto che fin quando sono dei blogger a praticarlo è solo effettivamente ridicolo e risibile, ma non è difficile immaginare che ci saranno vescovi e subalterni che tenteranno di servirsene per continuare la loro vergognosa battaglia anti SP.</span>
Nessuno che abbia a cuore la verità e la logica può -come giustamente detto- sostenere l'invalidità o l'illegittimità del NOM.
RispondiEliminaNessuno che abbia a cuore la verità e la logica può sostenere che tale rito abbia dato buoni frutti e buona prova di sé.
Credo di ricordare la sua assistenza, più che celebrazione, al rito antico...attendo comunque di essere confermato o smentito...
RispondiEliminaLe solite parole che non rappresentano niente e nessuno,e il discorso il solito discorso che si occupa piu' di politica e di affari generali, e loro i vescovi italiani sempre piu' lontani dai loro preti e beati nella loro mistica degli arrivati.Non se ne può proprio piu'.Il vero problema sono i Vescovi non i preti
RispondiEliminaPensi, ospite, che io sono cattolico e le accetto. Sa perché? Perché è l'applicazione di un motu proprio del Santo Padre, con approvazione dello stesso. E il metro di valutazione di un cattolico è Pietro. Se non si segue Pietro non si è cattolici. No Peter, No Party! Comprende?
RispondiEliminaOspite....io mi sono fermata ed attenuta ESCLUSIVAMENTE sull'art. 19 del Documento che il DICI, voce della FSSPX ha prontamente smentito che possa riguardare lei e lo spiegano LORO STESSI CITANDO QUELLA FRASE nella quale e con la quale è sempre il DICI che lo riporta, la FSSPX "CREDENDO FERMAMENTE NEL PRIMATO DI PIETRO E NELLE SUE PREROGATIVE"....
RispondiEliminaora l'art. 19 parla di VALIDITA'.... e tale validità del NOM è una delle PREROGATIVE DI PIETRO per le quali la FSSPX ha RIPORTATO attraverso "DICI" la frase in risposta all'articolo stesso.... ;)
Ora, caro ospite che "capisci solo tu".... parlare di VALIDITA' E LEGITTIMITA' nell'articolo 19 E' LA MEDESIMA COSA.... entrambe infatti sono UNA DELLE PREROGATIVE DI PIETRO.... ;) parte INTEGRANTE DI QUELLE PREROGATIVE per le quali la FSSPX, riporta il DICI, CREDONO FERMAMENTE....
Se infatti tale Messa fosse valida ma illegittima, che senso avrebbe fare l'articolo 19?
e se è legittima è dunque anche valida.... non si scappa....
per questa ennesima confusione non è un caso che da molti ambienti e come riporta anche padre Scalese, questo Documento NON PIACE ai difensori del Concilio....e non piace a certa fascia tradizionalista... e dice Messori:
<span><span>«Ma se il vecchio rito era bello e buono, come adesso si riconosce, perché è stato sostituito? Perché, anzi, è stato stravolto? Se si voleva solo cambiare la lingua, perché non è stato tradotto dal latino con solo qualche ritocco qua e là, come è avvenuto altre volte nella storia della Chiesa?» (</span><span>La Bussola Quotidiana</span><span>).</span></span>
Poi sarà un altro paio di maniche stabilire per quanto durerà o meno la Messa NOM, se fra dieci o cento anni sarà dichiarata illegittima o meno, se si ritornerà definitivamente a quella di sempre.... PER OGGI LO E'.... E QUESTA LEGITTIMAZIONE CHIEDE L'ARTICOLO IN QUESTIONE.... questo è parte INTEGRANTE delle perogrative del Papa per le quali la FSSPX ha detto di CREDERE FERMAMENTE.... la FSSPX ora dovrà dare una risposta chiara anche in base a queste parole dal suo rapporto riportate....
se tali prerogative di Pietro SONO ACCETTATE è un conto, diversamente l'art.19 riguarda anche loro...
ergo io ho capito benissimo caro ospite.... è lei che ancora non comprende che sono oltre 40 anni che la COERENZA è andata a farsi friggere....o per farglielo capire devo ritornare a farle l'esempio della liturgia dei tamburelli delle tavolate da pizzeria e dei canti kikiani IMPOSTI ED OBBLIGATORI DA PARTE DEI VESCOVI nelle Parrocchie dove adesso si dovrebbe riportare la Messa antica?
;)
certo piccino, vivi nel mondo di quelli che pensano che BXVI crede al Papato come lo capiamo noi
RispondiEliminal'art. 19 non parla solo di validità ma anche di legittimità, mi spiace per tutti
RispondiEliminase è legittima è certamente valida, ma se è valida non è per forza legittima. Ci sei Caterina?
RispondiEliminaTU infatti sai meglio del Papa come il Papa capisce il Papato. Sei dotato di Onniscienza Divina? Notevole...
RispondiEliminaMeno male che il "piccino" sono io.
Certo che un motu proprio può scardinare tutto. Il Santo Padre è il massimo legislatore, governante e giudice della Chiesa in terra. Se lui vuole può derogare dalle norme anche stabilite dai predecessori.
RispondiEliminaNo ospite, perchè L'INCOERENZA e la confusione sta proprio in questo gioco di parole.... ;)
RispondiEliminal'articolo 19 di conseguenza, in sè, vale per tutti e per nessuno e conferma, mantiene, la sua incoerenza.... perchè l'articolo dice infatti:
<span>che si manifestano contrari alla validità o legittimità</span>
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di conseguenza, la FSSPX avendo SOTTOSCRITTO che "CREDE FERMAMENTE NEL PRIMATO DI PIETRO E NELLE SUE PEROGRATIVE", di fatto accetta anche questa PREROGATIVA che fa dire al Pontefice che -IN QUESTO MOMENTO - questa Messa moderna è valida E LEGITTIMA....
che poi lo sia o NON lo sia questo E' UN ALTRO PROBLEMA, comprendi? ;)
quindi AL MOMENTO i fedeli che richiedessero la forma extraordinaria e che di fatto al momento alla FSSPX manco interessa perchè loro celebrano solo quella da sempre e non devono richiedere il permesso a nessuno per celebrarla.... :-D NON devono supporre che la Messa moderna sia illegittima o invalida....DEVONO ACCETTARE LE PREROGATIVE DEL PONTEFICE che AL MOMENTO ATTUALE questo ha deciso: quella Messa è valida e legittima...
e ripeto, che poi non sia legittima, questo è un altro discorso che senza dubbio sarà maggiormente alimentato sia dal Documento stesso, quanto dalla CFRESCITA di gruppi che richiederanno il rito nella forma antica....
ci siamo capiti?
Parole sante!
RispondiEliminaLe ultime scorregge del moribondo...
RispondiEliminaStarà a loro dimostrare l'indimostrabile,provare il contrario di ciò che nessuno nega !! La "loro battaglia" potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio .Per il momento rimane il "giochino" di tristi blogger.Vedremo!
RispondiEliminaLa"vergognosa battaglia" potrebbe rivelarsi per loro un'arma a doppio taglio.Vedremo!
RispondiEliminaUna messa lecitamente celebrata può anche essere invalida.
RispondiEliminaconcordo al100% con te
RispondiEliminaintendevo dire che concordo al 100% con quanto scrive stefano78 (non con le - solite - polemiche successive)
RispondiEliminaConcordo con lei. Dipende da questo ufficio la trasmissione della messa domenicale su RAI1?
RispondiEliminaAnche da quella messa può dipendere - a mio avviso - il consolidarsi di un modo corretto di celebrare.
Ha mai notato l'ossessiva presenza della telecamera sullla corale (spesso orchestrina da discoteca) invece che sull'altare?
Non avevo alcun dubbio che Lei (Luisa) non avrebbe risposto. Il mio messaggio era sincero, ma voleva essere - subordinatamnte - anche un piccolo test. Pevisioni azzeccate. Le dice qualcosa il "dono dell'umiltà.." che tanto la fece trasalire?
RispondiEliminaVi è una grande differenza tra le celebrazioni presiedute da Sa Eminenza in duomo a Genova e quello che accade nelle Sue parrocchie, PRIMO PASSO OBBEDIENZA DEI SUOI PRETI e FARE PULIZIA NELLA CURIA SOPRATTUTTO ALL'UFFICIO LITURGICO!!
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