Domenica scorsa è stata celebrata a Legnano una S. Messa celebrata da mons. Attilio Cavalli, canonico del Duomo di Milano. Nello splendore e con le peculiarità del rito ambrosiano antico, è stata così solennizzata la festa in dedicatione ecclesiae majoris.
Nelle foto due momenti del rito, tratte dal sito http://www.ambrosianeum.com/. Il Collegium Liturgicum Sancti Ambrosii Episcopi cura e promuove la celebrazione della liturgia ambrosiana ogni domenica e festa di precetto, alle ore 17,30, nella Chiesa di S. Ambrogio a Legnano.
Come noto, nella diocesi milanese il motu proprio Summorum pontificum, siccome fa letterale riferimento al rito romano, è considerato dalla Curia non applicabile, quanto meno per le parrocchie di rito ambrosiano (l'assoluta maggioranza nell'arcidiocesi). Sicché il regime giuridico di riferimento resta quello dell'indulto, ossia della concessione graziosa da parte del vescovo, secondo il vecchio motu proprio Ecclesia Dei adflicta; ed afflitta la diocesi resta, visto che pochi centri di Messa tradizionale sono stati concessi: uno di questi è appunto Legnano.
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RispondiEliminaEffettivamente 3 celebrazioni domenicali in rito antico in tutta la Diocesi non sono molte, non dimentichiamo però che vi sono Diocesi di Rito Romano dove il MP è "applicato" in misura ancor minore che in terra di S. ambrogio.
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E la questione delle lezionario e` stata poi risolta?
RispondiEliminaSì, però (sempre tuttavia considerando che piutost che nient l'è semper mei piutost) questo è Rito Manganiniano, non Rito Ambrosiano, vista la corbelleria dell'obbligo all'uso del nuovo lezionario
RispondiEliminaLa questione non è stata affatto risolta. A Legnano è data mano libera proprio in virtù della commistione dei riti che viene sistematicamente applicata.
RispondiEliminaPare tuttavia, e questo articolo ne è -ahimè- la dimostrazione, che i nemici della tradizione che occupano la Curia Milanese abbiano ottenuto un grande successo nel far passare una celebrazione spuria, con lezionario moderno e ampie concessioni alle rubriche del '65 come celebrazione tradizionale. I nemici del Rito Ambrosiano sono risuciti dunque a legittimarsi come suoi difensori.
Intanto, coloro che conservano il Messale Ambrosiano intatto rimangono negletti nel "ghetto" -come il Vicario per la Disciplina dei Sacramenti ebbe la carità di definirlo- di S. Rocco al Gentilino, pregando il buon Dio di conservare in salute i sacerdoti ultraottuagenarii che, eroicamente, rifiutano di piegarsi al compromesso neo-modernista.
Un pessimo segnale, in vista della successione a Tettamenzi.
Afflitti restano anche i fedeli lontani da Legnano che si fanno chilometri e chilometri per assistere a questa messa!
RispondiEliminaPurtroppo le idee imperanti in curia e tra la maggioranza dei sacerdoti sono note ed è già una grazia che ci sia questa messa.
Che lo Spirito Santo ci dia un nuovo Arcivescovo illuminato!
...Il Cardinale Schuster è uno solo ed ora è nella Gloria di Dio. Sì, a Milano ci vorrebbe un santo pastore d'anime, ma non disperate carissimi amici! Coraggio!
RispondiEliminaSpiace dirlo, ma a volte i "ghetti" si creano proprio a causa della mentalità e dei comportamenti "autoghettizzanti" di coloro che ne fanno parte.
RispondiEliminaNotando certi toni, non c'è da stupirsi che (purtroppo!) tutto il tradizionalismo sia sempre guardato con diffidenza o addirittura con aperta ostilità.
L'ordo lectionum Ambrosiano è, per comune ammissione degli studiosi, la parte più antica del Rito.
RispondiEliminaOra, si può definire la fedeltà alla tradizione ininterrotta di duemila anni "comportamento autoghettizzante"?
Se così fosse, si dovrebbe tacciare tutti i fedeli che per decenni hanno combattuto per la restaurazione della Messa Tradizionale del medesimo errore. E' questo che si vuol fare?
Quanto alla legittimità in specie dell'uso del Lezionario moderno, lo stesso Mons. Pozzo, cui il Papa ha demandato il compito di assistere i fedeli legati alla forma extraordinaria, a Gennaio scorso, si pronunciò ufficialmente e nettamente CONTRO.
Ovviamente da Milano si disse che le decisioni di Mons. Pozzo -come del resto quelle del Papa!- in diocesi di Milano non valgono.
Forse, sotto sotto, la verità è che la Chiesa autocefala milanese non riconosce l'autorità del Papa e della Curia Romana!
Premesso che nemmeno io approvo la commistione fra Messale di Schuster e Nuovo Lezionario Ambrosiano, ritengo tuttavia che ci sia modo e modo per far valere le proprie ragioni, e soprattutto le ragioni della Tradizione.
RispondiEliminaAccusare la Curia milanese di non riconoscere l'autorità del Papa, non è certo un buon metodo. Così come nascondere libri liturgici, o celebrare pontificali più o meno abusivi.
E' difficile vincere le guerre attaccando sempre e comunque il nemico a testa bassa, e facendo uso di armi che definire improprie è un eufemismo.
Credo sia bello, invece, notare di quanta dedizione e cura sono ricche le celebrazioni a prescindere dalla “legittimità” o meno dell’uso del NLA che comunque non influisce sulla devozione che apparentemente si nota… sperando che non sia la devozione di scribi e farisei! ;-)
RispondiEliminaNon si tratta ahimè di accuse ma di azioni comprovate, conseguenti, pubbliche, reiterate.
RispondiEliminaL'obbiedienza al Papa a Milano è ritenuta subordinata a quella all'Arcivescovo. Chi può negarlo?
Definire poi l'obbedienza al Papa e alle Commissioni Pontificie un'"arma impropria" è davvero il colmo dei colmi!
E` un vero peccato che la SSPX non celebri il Rito Ambrosiano.
RispondiEliminaMi pare che qualcuno o non capisca, o faccia finta di non capire.
RispondiEliminaL'espressione "armi improprie" non era certo riferita all'obbedienza dovuta al Papa, anzi mi chiedo come si sia potuto ricollegarla ad essa: ma d'altra parte, si sa che che parlare per slogan è molto comodo, in quanto consente di svicolare da argomentazioni più serie.
C'è troppa gente sempre pronta a sbandierare l'obbedienza al Papa quando torna a proprio vantaggio, altrimenti si invoca lo "stato di necessità" anche se non c'entra nulla, in modo da poter continuare a fare ciò che si vuole con la coscienza a posto.
Detto questo, aggiungo a scanso di equivoci che il sottoscritto è fermamente convinto che Mons. Lefebvre sia un santo, e che l'obbedienza al Papa debba sempre essere subordinata all'obbedienza alla Verità.
Obbedienza al papa subordinata alla obbedienza alla Verità, ora e sempre !Mi piacerebbe sapere se qualcuno possa dire il contrario...Certo qualcuno può dire:"orrore,orrore, ma che razza di frasi dure da non dirsi mai! Meglio tacerle!" Ma io non sono del parere, Meglio parlar chiaro e parlar cristiano e cattolico, di questi tempi ove l'eresia impera ed i Tettamanzi sproloquiano in favore dell'islam !Ma una messa ben strutturata all'"antica", giammai ,meglio l'islam o il sionismo !
RispondiEliminaQuesta messa ibrida non mi ha mai convinto. La cosa che mi dà più fastidio è che questo rito ambiguo venga pubblicizzato come "messa in rito ambrosiano antico". Questa è la messa dei pizzi e dei merletti, non certo quella della vera Tradizione!
RispondiEliminaUna curiosità legata alla musica: come si concilia il "proprio" ambrosiano antico con il "proprio" del nuovo lezionario?
Ah, il nuovo lezionario avrebbe un "proprio"? Vedo che siamo molto ben informati.
RispondiEliminaSlogan, slogan, slogan...
Perchè allora non ci informi?
RispondiElimina<span>Informare su che cosa? Sul fatto che il nuovo lezionario ambrosiano riguarda solo l'ordinamento delle letture, e non le parti variabili (il "proprio") della Messa? Credevo che fosse un'ovvietà, soprattutto per chi continua a pontificare in materia.</span>
RispondiElimina<span>Comunque, nel caso specifico della Messa di Legnano, le volte che ho partecipato ho riscontrato che si utilizza il proprio del Messale di Schuster (e non potrebbe essere diversamente, dato che non ve n'è un altro).</span>
<span>Certo, è un miscuglio difficile da accettare, anche perché spesso e volentieri le letture non ci azzeccano nulla con le parti del proprio, così come con i testi eucologici; ma che fare? Sbraitare contro i (pur sempre) legittimi pastori non porta da nessuna parte, anzi serve solo ad "autoghettizzarsi" ancora di più. Ritengo sia molto meglio praticare la via del pacato confronto, cercando di far emergere in modo educato, ma fermo e deciso, le difficoltà e le contraddizioni che nascono dalla commistione di libri liturgici differenti. E' una strada lunga, ma forse prima o poi potrà condurre a qualcosa. E mi auguro davvero che il gruppo di Legnano continui a percorrerla.</span>
Pizzi e merletti? La messa sarà anche una commistione di riti ma nelle foto, a parte il camice del celebrante, che è solo un imitazione, non vedo ciò che tu dici.
RispondiEliminaEvitiamo di aprire la bocca solo per farle prendere aria!
Sono stato alla messa di Legnano e, a parte il nuovo Lezionario, mi pare seriamente animata e gestita. Non parliamo se non conosciamo la verità delle cose
Mi permetto di aggiungere un'addenda all'affermazione di Ospite:
RispondiEliminaNon so nel romano ma nell'ambrosiano (antico) a parte le domeniche di avvento e quaresima, la VI domenica dopo l'epifania con il suo prefazio perculiare e poche altre domeniche, l'eucologia non era mai azzeccata. Le letture seguivano un loro percorso e le orazioni con i propri venivano semplicemente "copiati e incollati". Esaurito il ciclo, si ripartiva dal primo schema
"....Commistione di riti....."; "...miscuglio difficile da accettare, anche perché spesso e volentieri le letture non ci azzeccano nulla con le parti del proprio, così come con i testi eucologici;...."
RispondiEliminaLa cosa buffa (o tragica) è che queste considerazioni vengono da chi difende a spada tratta il rito manganiniano di Legnano e si arrabbia se qualcuno osa criticarlo.
Comunque vedo che i miei timori erano più che giustificati.
Effettivamente questa non è la messa dei pizzi e merletti" mai dei " pizzi e dei merlotti" che si sono fatti abbindolare.
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RispondiElimina<p>è bello vedere come ci si arrampica sugli specchi quando qualcun altro fa notare che si è sparata una cavolata.....
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</p><p>Continuiamo a criticare, tanto è costruttivo.......
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</p><p>Ma andiamo a Messa, che magari ci guadagnamo in grazia
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</p><p>P.S.: Ai ragazzi di legnano: il rito non è fantastico ma si può sempre migliorare. Continuate a lavorare dell'interno e a obbedire. Bravi! Extra ecclesiae, nulla salus!
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E' vero, anch'io concordo che ci si sta arrampicando sugli specchi pur di giustificare un rito ibrido.
RispondiElimina"Extra ecclesiae"? cos'è questo orrore?
RispondiEliminaInoltre, vedo con molta preoccupazione che chi non segue manganini, ma la Curia romana e il Papa, è tacciato di esser fuori dalla Chiesa.
Vedo che i giochi si scoprono! MANGANINI ANTIPAPA!
ah ah ah... appunto!
RispondiEliminasapreste indicarmi una chiesa nella zona di Cassano d'Adda dove si officia la messa in latino?grazie,un'ospite
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