Frasi molto promettenti da parte del neo-Prefetto della Congregazione per i Vescovi (la più cruciale di tutte, in questo momento storico). Le affermazioni si muovono ancora nell'ambito del neo-conservatorismo in campo morale di tipo woityliano e nulla ci dicono in tema di liturgia: ma, in linea di massima e salve fastidiose eccezioni, l'ortodossia di fede e di morale si accompagna, o perfino porta, ad una corretta valutazione del tesoro della Tradizione cattolica. Specie nel tempo presente, e ancor più in futuro, in cui la mitologia conciliare si appanna ogni giorno di più ed il buon senso torna gradualmente a galla.
Enrico
QUEBEC, 19 agosto 2010 (LifeSiteNews.com) – I vescovi “necessitano di discernimento spirituale e non solo di calcolo politico circa il rischio di reazioni avverse al messaggio”. “Dobbiamo avere il coraggio di parlare al profondo del cuore, dove lo Spirito del Signore tocca i cuori senza che noi possiamo saperlo”.
Durante gli otto anni in cui Ouellet è stato arcivescovo di Québec e primate del Canada, è stato considerato uno dei più grandi difensori nel paese di fede, vita e famiglia.
La scorsa primavera si attirò aspre critiche da dentro e fuori la Chiesa, per aver riaffermato l’insegnamento della Chiesa sulla santità della vita nascente, perfino in caso di stupro. In seguito ha reiterato senza alcuna ritrattazione le sue vedute sull’aborto in una conferenza stampa organizzata per trattare la controversia.
All’inizio di questa settimana il capo della Conferenza episcopale canadese, il vescovo Martin Veillette, ha suggerito in una intervista critica che mentre Ouellet aveva desiderato “enfatizzare certi punti di vista [sic!] che lui [re-sic!] considera importanti”, “ci sono casi in cui è meglio mantenere il silenzio anziché parlare” [proprio come questo: Veillette avrebbe fatto meglio a stare zitto]. “Ci sono cose come queste, a volte, in cui occorre sapere come trattarle”, ha aggiunto, “E’ un po’ delicato”.
Ma in una intervista recente, Ouellet ha detto che, in aggiunta al predicare senza paura gli insegnamenti della Chiesa, i vescovi devono abbracciarli profondamente. “Solo allora hai il potere di convincere”, ha detto.
“Se tu lo affermi solo formalmente e alla fine non vuoi realmente vederlo applicato perché non credi possibile che la gente lo accetti, hai dei guai nella trasmissione del messaggio”.
Il cardinale ha poi detto che la Chiesa necessita di ciò che l’intervistatore ha definito un ‘nuovo dinamismo intellettuale’ per ‘ricatturare lo spirito della Cristianità’ e ‘creare ina uova cultura cattolica’.
“Abbiamo bisogno per quello di intellettuali, teologi, filosofi, cristiani che davvero credono nel Vangelo e condividono la dottrina della Chiesa su questioni morali”, ha detto. “Abbiamo sofferto per questa mentalità del dissenso” che sta “ancora dominando l’intelligentsia.”
Nel ruolo di Prefetto della Congregazione per i Vescovi, ha detto, cercherà solidi “uomini di fede” con “lo stomaco di aiutare la gente a viverla e manifestarla”.
Fonte: WDTPRS
penso che "have the guts to", sarebbe meglio tradotto con "avere il coraggio di aiutare la gente ecc"; si tratta più di fegato che di stomaco, insomma
RispondiEliminaOttimi propositi in attesa di realizzazione. Qui si parrà la sua nobilitate.
RispondiEliminaMi permetto un appunto....puntiglioso:
RispondiEliminanon definirei un "programma etico e morale" con il termine di "neo-conservatorismo o wojtyliano" come se la morale e l'etica appartenessero al passato(=conservare ) o ad un Papa solo (Wojtyla ) ;)
l'etica e la morale, o in questo caso il "programma" del Presidente di tutti i Vescovi non può che essere semplicemente "cattolico" ossia universale ed ortodosso nella sua esposizione....
Senza dubbio è una consolazione sentire che il responsabile di tutti i Vescovi abbia assunto dei punti precisi che sono parte integrante anche della Dottrina Cattolica, e al tempo stesso dovrebbe essere proprio la Legge di ogni Uomo, Stato e politica timorata di Dio...
ma sarebbe consolante cominciare a sentire anche parlare di senso di responsabilità dei Vescovi per il loro essere guida e PASTORI del gregge in modo ortodosso, ossia fedele alla Tradizione della Chiesa, cominciando a parlare di correzione, moniti e il dare di scandalo non solo per quanto si attiene l'etica e la momare familiare o sessuale o genetica o per i malati....immigrati e rifugiati....occorre parlare anche DI UN ANIMA DA SALVARE e del valore dei Sacramenti, della responsabilità dei Vescovi a riguardo della Liturgia e dell'applicazione delle Norme...altrimenti rischiamo di finire nel solito moralismo....
<span>Mi permetto un appunto....puntiglioso:
RispondiEliminanon definirei un "programma etico e morale" con il termine di "neo-conservatorismo o wojtyliano" come se la morale e l'etica appartenessero al passato(=conservare ) o ad un Papa solo (Wojtyla ) ;)
l'etica e la morale, o in questo caso il "programma" del Presidente di tutti i Vescovi non può che essere semplicemente "cattolico" ossia universale ed ortodosso nella sua esposizione....
Senza dubbio è una consolazione sentire che il responsabile di tutti i Vescovi abbia assunto dei punti precisi che sono parte integrante anche della Dottrina Cattolica, e al tempo stesso dovrebbe essere proprio la Legge di ogni Uomo, Stato e politica timorata di Dio...
ma sarebbe consolante cominciare a sentire anche parlare di senso di responsabilità dei Vescovi per il loro essere guida e PASTORI del gregge in modo ortodosso, ossia fedele alla Tradizione della Chiesa, cominciando a parlare di correzione, moniti e il dare di scandalo non solo per quanto si attiene l'etica e la morale familiare o sessuale o genetica o per i malati....immigrati e rifugiati....occorre parlare anche DI ANIME DA SALVARE, DI PARADISO ED INFERNO, DI PURGATORIO, DELLE VIRTU' TEOLOGALI E NON SOLO QUELLE MORALI.... ritornare a parlare dei peccati contro lo Spirito Santo e del valore dei Sacramenti, della responsabilità dei Vescovi a riguardo della Liturgia e dell'applicazione delle Norme...altrimenti rischiamo di finire nel solito moralismo....</span>
<span></span>
Intanto, però, in Francia...
RispondiEliminahttp://www.leforumcatholique.org/message.php?num=562314
Che fortuna, non so il francese!
RispondiElimina<span>
RispondiElimina<p><span>Si de bons évêques devaient être nommés nous le verrons <span>à leurs oeuvres. </span></span>
</p><p>
</p></span>
"Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo." (Mt 28, 19 - 20). Sembra che si necessario che il Prefetto della Congregazione per i Vescovi debba ricordare che per accedere al grado più alto del Sacramento dell'Ordine bisogna conoscere e applicare il comandamento finale di Nostro Signore secondo il Vangelo di Matteo. Ma questo non dovrebbe essere un dovere anche per l'ultimo dei catechisti, oltre che per i successori degli Apostoli? E' proprio vero che le parole soffocano la Parola!
RispondiEliminapare invece che nel famoso questionario per scrutinare i candidati all'episcopato abbiano inseritu altre due domande: una attinente il campo morale, una quello liturgico. Chissà.
RispondiElimina<span>pare invece che nel famoso questionario per scrutinare i candidati all'episcopato abbiano inserito altre due domande:</span>
RispondiElimina<span>una attinente il campo morale, una quello liturgico. Chissà.</span>
il problema è: CHI E' incaricato di scrutinare il test su materia Liturgia, e
RispondiEliminaCON QUALI CRITERI di selezione !
(ovvero: punto e a capo....)
Oltre a vestirsi come un clochard ha dei denti orribili :)
RispondiEliminaSalvo fastidiose eccezioni,scrive enrico, l'ortodossia di fede e di morale si accompagna, o perfino porta, ad una corretta valutazione del tesoro della Tradizione cattolica.
RispondiEliminaEffettivamente, c`è chi afferma di essere un paladino della difesa della morale e della famiglia e, sventolando i suoi numeri, è riuscito così a crescere indisturbato e continua oggi a diffondersi, malgrado la visione distorta sula storia della Chiesa e la sua Tradizione, malgrado delle prassi catechetiche e liturgiche che cozzano con quelle cattoliche, con la Tradizione cattolica, morale usata e strumentalizzata come un paravento dietro il quale quelle prassi, quei metodi, si diffondono liberamente.
Sistema abilissimo e molto efficace, che deve la sua riuscita a molti elementi, certi sui quali sorvolo, uno dei quali è la negligenza di alcuni, la complicità di altri, l`ingenuità di altri ancora, di coloro che dovevano e devono vigilare e per i quali, visto il loro non intervento per correggere e raddrizzare, possiamo solo concluderne che contano di più i numeri che il rispetto della Dottrina e della Liturgia.
Sventoliamo i nostri numeri, mostriamoli, e dietro continuiamo a fare ciò e come vogliamo. Olè!
<span>Salvo fastidiose eccezioni, scrive enrico, l'ortodossia di fede e di morale si accompagna, o perfino porta, ad una corretta valutazione del tesoro della Tradizione cattolica.
RispondiEliminaEffettivamente, c`è chi afferma di essere un paladino della difesa della morale e della famiglia e, sventolando i suoi numeri, è riuscito così a crescere indisturbato e continua oggi a diffondersi, malgrado la visione distorta sula storia della Chiesa e la sua Tradizione, malgrado delle prassi catechetiche e liturgiche che cozzano con quelle cattoliche, con la Tradizione cattolica.</span>
<span> La morale usata e strumentalizzata come un paravento dietro il quale quelle prassi, quei metodi, si diffondono liberamente.
Sistema abilissimo e molto efficace, che deve la sua riuscita a molti elementi, certi sui quali sorvolo, uno dei quali è la negligenza di alcuni, la complicità di altri, l`ingenuità di altri ancora, di coloro che dovevano e devono vigilare e per i quali, visto il loro non intervento per correggere e raddrizzare, possiamo solo concluderne che contano di più i numeri che il rispetto della Dottrina e della Liturgia.
Sventoliamo i nostri numeri, mostriamoli, e dietro continuiamo a fare ciò e come vogliamo. Olè!
</span>
<span><span>Salvo fastidiose eccezioni, scrive enrico, l'ortodossia di fede e di morale si accompagna, o perfino porta, ad una corretta valutazione del tesoro della Tradizione cattolica.
RispondiEliminaEffettivamente, c`è chi afferma di essere un paladino della difesa della morale e della famiglia e, sventolando i suoi numeri, è riuscito così a crescere indisturbato e continua oggi a diffondersi, malgrado la visione distorta sulla storia della Chiesa e la sua Tradizione, malgrado delle prassi catechetiche e liturgiche che cozzano con quelle cattoliche, con la Tradizione cattolica.</span>
<span> La morale usata e strumentalizzata come un paravento dietro il quale quelle prassi, quei metodi, si diffondono liberamente.
Sistema abilissimo e molto efficace, che deve la sua riuscita a molti elementi, certi sui quali sorvolo, uno dei quali è la negligenza di alcuni, la complicità di altri, l`ingenuità di altri ancora, di coloro che dovevano e devono vigilare e per i quali, visto il loro non intervento per correggere e raddrizzare, possiamo solo concluderne che contano di più i numeri che il rispetto della Dottrina e della Liturgia.
Sventoliamo i nostri numeri, mostriamoli, e dietro continuiamo a fare ciò e come vogliamo. Olè!
</span></span>
Resta comunque la grossa pecca che Oullet non celebra la Messa di sempre. E questo è molto significativo...
RispondiEliminaDolente anche di aggiungere che il card. Ouellet non fa eccezione a ciò che ho appena scritto, lui, come tanti altri vescovi, ha aperto le porte al cnc, ha inaugurato un seminario RM con parole di lode...lui, come gli altri pastori, non ha pronunciato una sola parola su quelle prassi distorte, non una parola sulla "liturgia" nc, sui metodi, sui testi che restano ad uso esclusivo dei catechisti e non sono pubblicati, gravissima anomalia, solo lodi....
RispondiEliminaProbabilmente lui, come gli altri vescovi, in Canada e altrove, pensava riempire il drammatico vuoto delle sue chiese e parrocchie, dei suoi seminari, con il "pieno" neocatecumenale , lui come gli altri pensava "ridare vita" a quelle parrocchie deserte. Ma a che prezzo?
Sì, perchè è su quel vuoto che purtroppo il "pieno" nc avanza e trionfa, grazie à l`avallo, a questo punto mi vien da dire, consapevole e dunque responsabile di chi dovrebbe vigilare e correggere.
ed è colui che il Papa ha scelto per designare i nuovi vescovi...
RispondiEliminaTempo al tempo. Intanto il Prefetto parla delle doti spirituali necessarie per la consacrazione episcopale. Sta tracciando una linea importante. Diamogli fiducia. Poi giudicheremo.
RispondiEliminain questo senso molti dubbi sono più che motivati...
RispondiEliminaegr. Dante,
RispondiEliminateniamo presente però che il tempo lavora a favore del CNC e dei suoi metodi di <span>implantatio e propagazione subdola, visto che godono di TUTTI gli appoggi necessari e potenti negli alti livelli della gerarchia!</span>
Dunque non si può, credo, tanto temporeggiare in materia così grave che si trascina da decenni: questo non è essere pessimisti, ma realisti, a mio avviso.
Poi, .... certo che il Signore è padrone del tempo e di tutti i fenomeni fisici, psichici, sociali e spirituali che si svolgono, intrecciano e susseguono, talora imponderabili, sullo scenario della storia, e se vuole, può intervenire in modo inopinato, repentino (? ...) sospendendo le leggi della natura....e il naturale decorso delle malattie sia dei corpi che del Corpo Mistico:
chissà !
Ho semplicemente detto che occorre valutare, a tempo debito, il neo-Prefetto sulla realizzazione dei propositi. Nient'altro. Quanto alla necessità di interventi urgenti, credo d'esser sempre stato molto chiaro.
RispondiEliminaLuisa, però credo che anche due altri "campioni di ortodossia e romanità" come Leonard e lo stesso Pell, condividano tale 'debole' per il CNC e annessi e connessi.. (E' anche per me un mysterium, ma credo che tu abbia spiegato bene..)
RispondiEliminaLo so, Observer, e possiamo aggiungere il card. Barbarin e mons. Aillet in Francia e molti altri che, mi ripeto, confrontati alla desertificazione delle loro parrocchie e dei loro seminari, credono aver trovato la soluzione magica aprendo seminari RM, e poco importa con quale "liturgia" e quale "teologia" saranno "formati" quei seminaristi, affidando parrocchie e catechesi al cnc, e poco importa che non conoscano i testi
RispondiEliminae che sappiano che sono ancora al vaglio delle Congregazioni in Vaticano, poco importa quello che conta è,al momento dei bilanci, poter esultare dando le ciffre...guardate da noi...
Sì il vuoto attira chi vuole o può riempirlo, e di vuoto ce n`è tanto, il pieno nc arriva e riempie il vuoto e purtroppo lo riempie a modo suo, imponendo il suo sistema e le sue prassi.
Mais tout va bien madame la marquise!
<span>Lo so, Observer, e possiamo aggiungere il card. Barbarin e mons. Aillet in Francia e molti altri che, mi ripeto, confrontati alla desertificazione delle loro parrocchie e dei loro seminari, credono aver trovato la soluzione magica aprendo seminari RM, e poco importa con quale "liturgia" e quale "teologia" saranno "formati" quei seminaristi, affidando parrocchie e catechesi al cnc, e poco importa che non conoscano i testi e che sappiano che sono ancora al vaglio delle Congregazioni in Vaticano, poco importa quello che conta è, al momento dei bilanci, poter esultare dando le ciffre...guardate da noi...
RispondiEliminaSì, il vuoto attira chi vuole o può riempirlo, e di vuoto ce n`è tanto, il pieno nc arriva e riempie il vuoto e purtroppo lo riempie a modo suo, imponendo il suo sistema e le sue prassi.
Mais tout va bien madame la marquise!</span>
penso che in italia continueranno a con i soliti criteri da parte della segreteria distato.
RispondiElimina