Se sia penalmente colpevole o meno, lasciamo giudicare ad altri. A noi interessa semplicemente ricordare, per meglio inquadrare la persona, alcuni fatti.
Sepe è sempre stato in rapporti molto freddi con l'allora cardinale Ratzinger. Tanto vero che il nuovo Pontefice l'ha allontanato nel maggio 2006 dalla potentissima carica di Papa rosso (ossia Prefetto di Propaganda) e l'ha spedito a fare l'arcivescovo di Napoli. Una amotio, più che una promotio. Di più: si è trattato di uno dei pochi atti significativi di Benedetto XVI nel suo primo anno di pontificato, quando il neoeletto si muoveva ancora con enorme circospezione, avendo da rodare la Curia woytiliana che aveva appena ereditato. Sotto questo profilo, Sepe si piazza cronologicamente in terza posizione nella classifica dei pur pochissimi licenziamenti anticipati effettuati da Papa Ratzinger, subito dopo il number one Fitzgerald (già Presidente del pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, spedito nunzio al Cairo a sperimentare in corpore vili le delizie del dialogo coi maomettani, di cui era invasato) e dopo il number two Sorrentino (già Segretario della Congregazione per il Culto Divino, liturgista modernista, reo di essere intervenuto contro ogni idea di apertura al rito antico nel corso del sinodo dei vescovi sull'Eucarestia; fu, un mese dopo la fine di quel sinodo, cacciato ad Assisi a sbrigare conflitti di competenza coi veri padroni di quella diocesi, i frati francescani).
Insomma: il fatto che Benedetto XVI, prudente e circospetto come sappiamo, alieno allo spoil system e rispettoso delle scadenze pensionistiche dei collaboratori, abbia invece fatto un'eccezione per il cardinale Sepe, ed in tempi relativamente brevi dall'ascensione al pontificato, a noi dice molto, anzi moltissimo.
Dal 2001 al 2004 il card. Sepe ebbe, come Segretario aggiunto, mons. Malcolm Ranjit Patabendige Don. I due però non si intendevano affatto e Sepe ottenne di liberarsi dello scomodo collaboratore cingalese, finito così a fare il nunzio in Indonesia. Ma diventato papa Benedetto XVI, che aveva avuto modo di apprezzare mons. Ranjit nel periodo in cui questi era stato a Roma, lo richiamò a svolgere le funzioni di Segretario del Culto Divino (appunto in sostituzione di Sorrentino), proprio mentre era Sepe a doversi allontanare dal Vaticano. E anche questo attrito con Ranjit, di cui conosciamo l'integrità, molto ci dice.
Infine, è da salutare la diversità di reazione del Vaticano alla notizia dell'apertura delle indagini contro il porporato. Anziché la solita salva di proteste di estraneità e di innocenza (come era stato nel caso più eclatante, quello della difesa ad oltranza di Marcinkus, inseguito dalla polizia e rifugiatosi entro le mura leonine grazie alle benemerenze acquisite in alto loco per aver fornito ampi mezzi finanziari a Solidarnosc), si promette - chissà con quanta sincerità... - collaborazione con gli inquirenti e si sottolinea come tutta la responsabilità dei fatti addebitati non riguardi l'attuale gestione del card. Dias. Un modo quanto mai esplicito, e perfino brutale per l'etichetta ecclesiale, di 'scaricare' il cardinale partenopeo. Ed anche una specie di ammissione di colpe (altrui).
Per concludere il quadro, vale la pena citare un vecchio articolo di Magister, che lo stesso ha appena ripubblicato nel suo blog:
SEPE, PROPAGANDA PRO DOMO MEA
(Dall’Espresso del 13 settembre 2002)In Vaticano il cardinale prefetto della congregazione De Propaganda Fide lo chiamano il papa rosso. Per dire quanto è potente. Ma Crescenzio Sepe, che lo è diventato nell’aprile del 2001, non si accontenta. Punta ancora più in alto. A diventare segretario di Stato.
E per riuscirci ha lanciato una martellante campagna d´immagine. Si è messo a viaggiare per il mondo come il Karol Wojtyla dei tempi d´oro, incontrando vescovi e capi di Stato, sempre accompagnato dall´inviato di punta dell’”Osservatore Romano”, Gianfranco Grieco, che gli dedica ogni giorno paginate trionfali. In febbraio è stato in Costa d´Avorio, in marzo in India e Sri Lanka, in giugno in Bosnia, in luglio in Corea del Sud e Mongolia, in settembre sarà in Thailandia ed entro novembre in Albania, Benin e Angola.
Perché novembre è la data cruciale. Il 23 di quel mese il cardinale Angelo Sodano, che è segretario di Stato dal 1991, compie 75 anni e da lì in avanti il papa potrebbe congedarlo in ogni momento. Il candidato naturale a succedergli sarebbe il cardinale Giovanni Battista Re, per molti anni sostituto, ossia numero due nella stessa segreteria di Stato. Ma Sepe si è già piazzato in corsia di sorpasso. Il suo esempio luminoso è il cardinale Dionigi Tettamanzi, che proprio grazie a una poderosa campagna promozionale è riuscito quest´estate a diventare il successore a Milano del cardinale Carlo Maria Martini, sbaragliando i concorrenti compreso lo stesso Re.
Sepe è nato nel 1943 a Carinaro, in diocesi di Aversa. Entrò presto in diplomazia e fece tirocinio nelle nunziature dell’America latina e dell’Asia. In curia il suo cardinale protettore era l’argentino Umberto Mozzoni e questi lo piazzò in segreteria di Stato, all’ufficio informazioni. Bel trampolino. Perché con un papa come Giovanni Paolo II i media contano. E Sepe fece le mosse giuste. Nel 1984 scovò e mise in pista come press agent di papa Wojtyla l’intraprendente Joaquín Navarro-Valls, spagnolo, numerario dell’Opus Dei. E a direttore dell’”Osservatore Romano” collocò un suo amico irpino, Mario Agnes, l’ascetico fratello di Biagio, allora supermanager della Rai.
Giovanni Paolo II se ne compiacque. E Sepe salì di grado. Tre anni dopo, nel 1987, fu promosso assessore della segreteria di Stato, numero tre del supremo organo di governo vaticano. Altri tre anni, e corse voce che lui già pretendeva di diventar sostituto, una carica ancora più su, con accesso diretto e quotidiano al papa. Una lettera collettiva firmata da nunzi e diplomatici gli sbarrò la strada. Ma solo lì. Nel 1992, Sepe fu promosso dal papa arcivescovo e segretario della congregazione per il clero.
Dove rivelò un’altra sua dote, quella di impresario di spettacoli. Non c’era ricorrenza papale che non venisse salutata da cantautori, rockband, soubrette. Con dirette in mondovisione. Così, quando si trattò di organizzare il grandioso giubileo dell’anno 2000, Giovanni Paolo II non ebbe dubbi, mise tutto in mano a Sepe. Il quale progettò e realizzò un programma monstre, fatto di decine di giubilei di categoria, uno più spettacolare dell’altro. Con riverberi politici non da poco. Sia il governo italiano che il sindaco di Roma, quando avevano a che fare col Vaticano, era dal plenipotenziario Sepe che dovevano bussare.
Il premio arriva puntuale nel 2001. Il papa fa cardinale Sepe e lo insedia a Propaganda Fide. Tempo pochi mesi e anche l’agenzia di questo dicastero, “Fides”, cambia faccia e suona la tromba per il nuovo papa rosso. “L’Osservatore Romano” di Agnes lo fa già da un pezzo. Navarro idem. Finché dura Giovanni Paolo II col suo alter ego Stanislaw Dziwisz, Sepe ha dalla sua un patronato formidabile.
Sarà solo una coincidenza che proprio in concomitanza con l'iscrizione nel registro degli indagati di sua eminenza, Benedetto XVI° abbia pronunciato questo sermone?
RispondiElimina"Il sacerdozio, non può mai rappresentare un modo per raggiungere la sicurezza nella vita o per conquistarsi una posizione sociale. Chi aspira al sacerdozio per un accrescimento del proprio prestigio personale e del proprio potere ha frainteso alla radice il senso di questo ministero. Chi vuole soprattutto realizzare una propria ambizione, raggiungere un proprio successo sarà sempre schiavo di se stesso e dell’opinione pubblica. Per essere considerato, dovrà adulare; dovrà dire quello che piace alla gente; dovrà adattarsi al mutare delle mode e delle opinioni e, così, si priverà del rapporto vitale con la verità, riducendosi a condannare domani quel che avrà lodato oggi. Un uomo che imposti così la sua vita, un sacerdote che veda in questi termini il proprio ministero, non ama veramente Dio e gli altri, ma solo se stesso e, paradossalmente, finisce per perdere se stesso."
Un amico missionario mi diceva: la scimmia, più sale in alto, più mostra il c...
RispondiEliminaAi napoletani basta dare un tozzo di pane e gridano: Viva u cardinale
RispondiEliminaE il cardinale rispondeva "A maronna v' accumpagna" A me i soldoni!!!!!!
Insomma . bravo Magister per aver fiutato l'affare subito.....e in tempi non sospetti .
Benedetto XVI è stanco, l'ho notato chiaramente durante la celebrazione di ieri. sta portando una croce troppo pesante. Purtroppo, l'eredità del pontificato di Giovanni Paolo II, sta mostrando tutte le sue lacune. Il Pontefice malato, era negli ultimi anni in mano a dei veri e propri "mostri"
L'omelia di ieri di Ben XVI è stata molto eloquente...
RispondiEliminaComunque è vero, il Papa è molto stanco e soprattutto deluso da certi atteggiamenti...il lupo è sempre in agguato.
Purtroppo tutto ciò è solo la punta dell'iceberg....
RispondiEliminaQuanto sta avvenendo era già saputo, l'intero post - compreso l'articolo di Magister - lo confermano.
Non aggiungo altro poichè i nostri post vengono letti anche dai nemici della Chiesa.
Vorrei aggiungere ancora: senza voler in alcun modo limitare l'azione misericordiosa, salvatrice e santificante del nostro Dio; nessuno osi più innalzare uno di quei vergognosi (perchè orchestrati) cartelli: SANTO SUBITO.
Satis.
Il commento precedente era mio, non so perchè non è uscito il mio nome.
RispondiEliminaVolevo aggiungere un'altra considerazione. Avrete visto tutti le immagini della celebrazione eucaristica presieduta dal card. Sepe ieri a Napoli.
Qualcuno potrebbe dirgli che lo zucchetto si depone all'inizio del Prefazio e che quindi quando si distribuisce l'eucarestia ai fedeli non lo si indossa? Grazie!
aveva ben altro cui pensare!
RispondiElimina@redazione. Segnalo il post in Senza peli sulla lingua....risponde alle VS osservazioni. Ne condivido il contenuto.
RispondiEliminaFlavio
Da notare la grande e sollecita solidarietà per il cardinale proveniente dalla Cei, se si fosse trattato di manifestare la propria solidarietà al Santo Padre...............tutti zitti, tutti muti, tutti sordi, tutti ciechi.
RispondiEliminaQUESTI SONO GLI SPLENDIDI COLLABORATORI DI GIOVANNI PAOLO II
RispondiEliminanon è un caso: è un avviso di garanzia "misericordioso", ovvero invito alla conversione !
RispondiEliminaHa ragione il Papa, non ci si fa prete per potere o prestigio personale.
RispondiEliminaPenso che non ci si debba far prete anche col diretto scopo di appagare e realizzare sè stessi.
Un volta ho letto una pubblicità vocazionale che usava come slogan il realizzare sè stessi nel diventare sacerdote diocesano.
Ritengo che si debba partire dal voler rispondere alla chiamata di Dio ed alla Sua volontà su di noi. La conseguenza sarà anche la realizzazione di se, e molto di più, ma è solo una conseguenza, non lo scopo diretto.
o no?
Sepe nel 2000 rilasciò un'intervista disgusotsa in cui con molta spocchia si diceva convinto di uscire Papa dal prossimo conclave :-D
RispondiElimina<span>dote, quella di impresario di spettacoli.... ....<span>ecc.....</span></span>
RispondiEliminaun (sempre più oscuro e poco-spirituale) intreccio del tipo politica+affari ha contaminato le gerarchie della Chiesa:
da quanto tempo ?
<span>già....
RispondiEliminae quanti pastori oggi, piccoli e grandi, ritengono di (dover) mettere Dio sopra ogni cosa nel loro ministero ?
Quanti di loro si ricordano di fare propria la risposta di Samuele a quella chiamata nella notte:
"Eccomi, io vengo o Signore, per fare la TUA VOLONTA'!" ?
:( ?</span>
ma come sceglieva bene il santo subito......
RispondiEliminaNon sceglieva; gli era bastato aver scelto don Stanilao... pensava lui a tutto...
RispondiEliminaAl di la della situazione personale del cardinale Sepe, al quale gli auguro ogni estraneità ai fatti.... resta inquietante il quadro dipinto già nel 2002 dal Magister...
RispondiEliminaOserei dire che da quel quadro si comprende appieno la dura campagna che il Papa sta facendo da mesi, continuando incessantemente a colpire ogni idea di un sacerdozio votato alle alte cariche, ai premi, alle promozioni...
Se ogni genitore nel mondo, dovesse ricevere (o peggio PRETENDERE) dei PREMI (o promozioni) che riceve un sacerdote semplicemente PERCHE' FA IL SUO DOVERE... sarebbe davvero la fine di una vocazione e di ogni vocazione...
Lo scenario descritto da Magister in quel lontano 2002 era sotto gli occhi di tutti, ricordo le testate giornalistiche di quel tempo, e già si discuteva dell'affarismo di certi prelati... ma resta uno scenario molto drammatico, DISEDUCATIVO e IMMORALE...
Tante volte penso alla campagna mediatica contro i preti pedofili...e tante altre volte ho sottolineato la mia delusione nei recenti interventi della CEI sul SILENZIO soffocante contro l'immoralità di certe CARRIERE... e di certi favoritismi dentro la Chiesa...
ben sottolineo che non mi riferivo, ne mi riferisco al caso di mon. Sepe....qui la vicenda è anche più grave, ma sempre da un punto hanno inizio queste situazioni....ed è ovvio che più si occupa incarichi di visibilità, più si rischia di essere colpiti e immischiati in qualche losco affare...
(P.S. mi auguro che il pane nella foto non fosse destinato all'Eucarestia, ma semplicemente alla sua benedizione...)
Resta palese che Ratzinger, da ben 20 anni in Curia, ha ben conosciuto l'andazzo dei tempi d'oro di Wojtyla, dove a regnare era spesso il suo segretario che ammetteva alle udienze con il Papa a seconda di quanti danari si facevano risuonare.... la mia non è una accusa, ma una constatazione di fatto per la quale Kiko è l'esempio più infelice.... tanto è vero che non è un caso che con Benedetto XVI, egli non si veda più tanto in pubblico alle cerimonie Pontificie....
Amici, non sottovalutiamo i continui richiami del Pontefice contro l'arrivismo e il carrierismo da lui spesso denunciati, in ambiente ecclesiastico... e il suo insistente richiamo al SERVIZIO...ed ai suoi ripetuti moniti: "il sacerdote, il vescovo, un cardinale...E' SERVO"...
è stato ricordata l'ottima coincidenza dell'omelia di ieri del Papa quando ha detto:
<span>Chi aspira al sacerdozio per un accrescimento del proprio prestigio personale e del proprio potere ha frainteso alla radice il senso di questo ministero. Chi vuole soprattutto realizzare una propria ambizione, raggiungere un proprio successo sarà sempre schiavo di se stesso e dell’opinione pubblica. Per essere considerato, dovrà adulare; dovrà dire quello che piace alla gente; dovrà adattarsi al mutare delle mode e delle opinioni e, così, si priverà del rapporto vitale con la verità, riducendosi a condannare domani quel che avrà lodato oggi. Un uomo che imposti così la sua vita, un sacerdote che veda in questi termini il proprio ministero, non ama veramente Dio e gli altri, ma solo se stesso e, paradossalmente, finisce per perdere se stesso.
Il sacerdozio - ricordiamolo sempre - si fonda sul coraggio di dire sì ad un’altra volontà</span>
.........mi fa' schifo............!! da.........scomunicarlo...............!!!!!!!!!
RispondiEliminaEcco gli onori per gli iper attivi organizzatori di spettacoli, con professionisti super pagati.
RispondiEliminaAspettiamo le prossime promozioni per Mons. Giuliodori.
<span>La cosa più eclatante di tutto ciò è che Sepe si è autoeliminato dalla successione. E non è poco, visto quello che aveva costruito!</span>
RispondiEliminaL'avviso di garanzia non è una sentenza di condanna. In passato ci sono stati parecchi casi di avvisi di garanzia "sparati" sulle prime pagine dei giornali e poi risoltisi con la piena assoluzione dell'indagato
RispondiEliminaVorrei riproporre un altro articolo di Magister
RispondiEliminahttp://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1336561?
Anche in questo caso ci sarà assoluzione.... ma non da parte dei tribunali, che troveranno in qualche modo il sistema per far sgonfiare la cosa... ma assoluzione sacramentale.
RispondiEliminaVi ripeto: questa è la punta dell'iceberg...
Preghiamo che non si venga a sapere tutto: scoprire l'intera verità servirebbe solo a dichiarare che il Tizio è un ladro, Caio è un disonesto, ecc... le cose non cambierebbero. Noi conosciamo già i nostri polli... motivo per il quale sono stati allontanati e ridimensionati.
Oltre quello che ha scritto il grande Magister mi pare che il Nostro, in occasione del giubileo sacerdotale di GPII, trovò modo di organizzare il mega-pranzo completamente gratis.
RispondiEliminaMa la foto...ma che è? il cardinale ha detto Messa in un forno?
RispondiElimina<span>E quanto siano importanti quelle parole, lo constato già da ieri e ancor più stamattina, ascoltando e leggendo i mei tanto amati media svizzeri che, pur deliziandosi della notizia sul card. Sepe, concludono i loro servizi e articoli riferendosi a quelle parole di Benedetto XVI.
RispondiEliminaCh stia diventano chiaro ai media, la speranza è l`ultima a morire, che Benedetto XVI non solo è estraneo a quella sporcizia ma che sta tentando di far pulizia?</span>
Conosciamo i polli, e le galline? Le pollastre e i pulcini?
RispondiEliminaNon ho dubbi, tutto ciò che sta emergendo è opera di Dio.
RispondiElimina<span>Punta ancora più in alto. A diventare segretario di Stato.</span>
RispondiEliminaahi.....ahi.... ahinoi ! !
:'(
....ed è già un<span> gran mecenate.....dei neocatecumenali !...</span>
RispondiElimina<span><span> =-X .....</span>.</span>
Slave a tutti, è la prima volta che scrivo e chiedo scusa se posso sembrare polemico.
RispondiEliminaMa la mia è una domanda che non vuole essere polemica, ma vuole proprio sapere risposte:
vedo una certa acredine verso Giovanni Paolo II, addirittura si ritiene che i cartelli "santo subito" siano stati orchestrati ad hoc...
Avrà avuto un entourage di persone a volte non proprio cristalline, ma lui, come persona, come si fa a criticarlo?
Personalmente, mi sembra che le sue virtù siano chiare. E spero che arrivi presto il momento della canonizzazione, perchè credo sia un esempio per il mondo.
Ecco, vorrei sapere quali sono le vostre riserve in merito.
Per quanto riguarda Sepe, non ha la mia stima piena. A Napoli ha fatto di tutto per farsi amare, ma si sa bene che la nomina a cardinale di Napoli non fu una promozione.
Mi dispiaccque che occupò il posto a Propaganda che sarebbe stato di un eccelso Mons Zago, Missionario OMI, che morì purtroppo anzitempo, metre ricopriva la carica di "sottosegretario" (non ricordo bene come sia il nome dell'incarico).
Grazie a chi vorrà rispondere!
E' insopportabile sentire per l'ennesima volta nel giorno delle Ordinazioni di poveri novelli sacerdoti frasi come queste
RispondiElimina«ai novelli sacerdoti.. il sacerdozio, non può mai rappresentare un modo per raggiungere la sicurezza nella vita o per conquistarsi una posizione sociale. Chi aspira al sacerdozio per un accrescimento del proprio prestigio personale e del proprio potere ha frainteso alla radice il senso di questo ministero... ecc. ecc. »
sono preti già assegnati a parrocchie romane, che già faticano tra giovani, adulti, bambini, poveri, malati, che sanno che la parrocchia è e sarà la loro "tomba" (non c'è carriera assegnata a preti di parrocchia romana già dalla fine dei tempi i Paolo VI - forse per paura di un altro Ottaviani?!?! - gli officiali del vaticano nessuno deve essere della Diocesi di Roma... - ironia della sorte!??! - e il Vescovo di Roma, tedesco, lo sa molto bene!) già tritati in seminario e tritati forse da quegli stessi che avrebbero dovuto in realtà essere i destinatari di queste parole...
perchè queste stesse parole non vengono pronunciate nelle conferenze episcopali in visita ad limina in Vaticano?, perchè non vengono rivolte con la stessa forza e determinazione agli allievi dell'Accademia Ecclesiastica che sforna officiali per nunziature e quindi futuri vescovi arcivescovi cardinali da "scrivania"? Perchè non vengono rivolte ai concistori...
mi sa tanto che si bastonano le povere pecore le si umiliano (c'è stato un anno sacerdotale e a Roma il Papa ordina dei preti <span>fuori </span>dall'anno sacerdotale e per giunta senza la proclamazione del Santo curato patrono i dei preti, ottimo antidoto contro queste tentazioni, INCREDIBILE) e si allisciano LUPI porporati orridi che per esempio confezionano LEZIONARI luterani (sola, anzi, eccessiva scriptura) e prestano con gioia abiti sacri del duomo per l'"ordinazione" di donne prete...
Circa Sepe, spero che San Gennaro ci faccia la "grazia" di non far sciogliere il sangue, così anche Napoli saprà chi è in realtà!
<span>
RispondiElimina<span>le sue virtù siano chiare.</span>
quali, esattamente:
virtù cristiane (in grado eroico).... o virtù umane, del tipo: diplomatiche, comunicative, ecumenico-inclusiviste e varie (orizzontali)....?....
</span>
Insopportabile? Insopportabile è il limitarsi alle parole.
RispondiElimina<span>
RispondiElimina<p><span>e tritati forse da quegli stessi che avrebbero dovuto in realtà essere i destinatari di queste parole... </span>
</p></span>
<span>Ogni mattina, temendo di leggere purtroppo notizie come queste, prego il Signore affinchè liberi preventivamente dal mio cuore quello "spirito giacobino" o forcajolo ( alla Di Pietro ) che potrebbe soffocare il sentimento di carità cristiana che dovrebbe albergare obbligatoriamente in me.
RispondiEliminaDetto questo trovo che sia umanamente giusto che, accanto ai sentimenti di ossequio per gli Unti del Signore, sipossano nutrire anche dei dubbi su alcuni aspetti del lungo Pontificato di Giovanni Paolo II.
Quanti ecclesiastici, dimentichi del loro ruolo sacrosanto, hanno approfittato della bontà di quel Papa ?
Basti solo pensare, cito solo un settore che forse conosco meglio degli altri, quanti soldi sono stati spesi, favorendo sempre gli stessi, per comperare ridicoli e costosissimi paramenti sacri soprattutto in occasione del grande Giubileo del 2000.
Basta rileggere l'omelia, <span>i</span><span>mperdibile,</span> <span>del Papa, di ieri </span>per ripensare la famosa frase biblica " abissus, abissum invocat".
Quante volte gli ecclesiastici per riediare ai loro stessi errori sono dovuti ricorrere agli aiuti, certamente non disinteressati, di coloro che stavano "fuori della Chiesa"...
Certamente gli Unti del Signore hanno rinunciato a tutto : dagli affetti al legittimo sesso da coniugati; dalle realizzazioni professionali ecc ecc </span>
<span> Questo è stupendo e meraviglioso.
Tuttavia essi non debbono crearsi uno status proprio una specie di casta clericale ...
Alla luce di tutto questo non sarebbe necessario che vengano riveduti i criteri della " carriera " ecclesiastica in base a criteri più evagelici e meno aziendali ?</span>
Non neghiamo le Sue molte virtù spirituali, ma reputiamo che abbia gestito male ( o meglio, con superficialità) diversi aspetti del pontificato: aver fatto risaltare la sua immagine a pari di quella di un divo, aver organizzato tante manifestazioni imponenti ma con pochi frutti (preghiera di Assisi, Giornate della gioventù, ecc...), che abbia ceduto in sostanza ad una 'tregua' con il Mondo, invece di insegnare al mondo ( anche se, crediamo, abbia fatto questo per avvicinare la gente). Ma, in sostanza, ha perso molte occasioni di testimonianza e insegnamento.
RispondiEliminaPrego tutti di tenere presente quanto segue:
RispondiElimina1) Al di là delle legittime opinioni non è consentito trascendere in espressioni spregiative che offendono in primo luogo la carità cristiana, in secondo la presunzione di innocenza dovuta ad ogni cittadino italiano.
2) Il Pontificato o la persona di Giovanni Paolo II non sono oggetto del presente thread, ragion per cui raccomando di restare in topic.
Grazie della collaborazione.
Padre Santo, lei è stanco, passi all'azione che la Provvidenza le darà le forze necessarie !
RispondiEliminaNon decidere è logorante !
anche 'sto Bagnasco......insomma....deludente in tutto !
RispondiEliminaQuesto Papa è una benedezione per la Chiesa, ma se fosse un pò meno diplomatico sarebbe anche un santo Papa
RispondiEliminaChieod scusa se sono andato OT.
RispondiEliminaCmq, per "pastori", mi riferivo alle virtù cristiane... mi sembrava abbastanza chiaro.
A meno che non si volesse fare ironia.
Si può dirie che un pontificato nel quale si è consolidato di fatto il massacro della liturgia, con autorevole avallo nelle crimonie pontificie, si rivela anche un pontificato nel quale carrierismo e corruzione si sono insediati ai vertici della Chiesa? Fumo di Satana in sacrestia e in ufficio?
RispondiElimina..........da spedirlo in un convento...a lavare i piatti.........mi fa' orrore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaAh, quindi B-XVI Sepe(va) tutto...
RispondiEliminaTettamanzi ha incontrato la famosa pretessa, forse è stato lui.
RispondiEliminaOrmai quell'uomo non mi sorprende più. >:o
<span>come disse qui una cimice vaticana....
RispondiElimina<span><span>....forse....<<...perché mons. Ranjith ostacolava le sue manovre finanziarie a propaganda fide e le bancarotte con la parmalat. ....Quando Ranjith prima di partire fu ricevuto da GPII...il papa polacco già sofferente dispiaciuto chiese: "Te ne vai?" </span></span>
<span><span>"Santità - rispose Ranith - lei mi manda".</span>
<span>"Eh Sepe, Sepe..." ribattè il Papa....>></span></span></span>
ho capito e' una domanda strana.
RispondiEliminaDal blog di Magister di qualche anno fa
RispondiEliminaFacendo gli auguri natalizi ai suoi collaboratori, il cardinale Crescenzio Sepe, prefetto della sacra congregazione De Propaganda Fide, ha detto cose da papa bianco “in pectore” più che da papa rosso, come viene chiamato in curia il capo delle missioni: “Sono stato in Africa e ho celebrato messa in uno stadio. La gente mi acclamava. Poi sono stato in Guatemala e all’aeroporto c’erano due gigantografie, quella del Santo Padre e, più piccola, la mia. Nel percorso verso la nunziatura di Città del Guatemala c’era molta polvere e calce. E quando sono arrivato ho visto che la mia tonaca era diventata bianca. Bianca, tutta bianca”.
=-X
riguardo il '' MIO VESCOVO ,, SORRENTINO ......... ce la siamo legata al dito di questo bel regalo che ci ha vouto fare BENEDETTO XVI ......
RispondiElimina...... d' altronde che doveva fa ' . mandarlo a lavare i patti ....... ed è quello che merita .......
grande dottore della chiesa , alla ricerca di applausi e consensi , grande ammaestratore e se ne compiace , non ha mai chiesto una sola volta un parere o un consiglio al vecchio vescovo , agisce di testa sua e basta ..... ha sconvolto tutta la tradizione qui nella diocesi .....
per quanto riguarda il rapporto coi frati del sacro convento ebbene , ........ sono come i ladri di pisa di giorno a braccetto , la notte a rubare insieme .......
Speriamo di sì.
RispondiEliminaSperiamo di sì.
RispondiEliminaBisogna veder tutto pro bono Sanctae Ecclesiae.
RispondiEliminaFdS
E' un santo Papa lo stesso, anche se di questo aggettivo si tende oggi ad abusare. Più che diplomazia, riguardo a Benedetto XVI bisognerebbe parlare di mitezza temperamentale, virtù che a volte pare sfociare in una certa inefficacia. Ma, va aggiunto, proviamoci noi a cavalcare un facocero impazzito quale la Chiesa ereditata da Benedetto XVI!
RispondiEliminaMolti, ecclesiastici e non, sembrano piuttosto avere approfittato dell'infermità di quel Papa. Per quindici o vent'anni almeno.
RispondiElimina<span>anche per lui vale il detto: "Aiutati che Dio t'aiuta!", mentre noi lo sosteniamo con le preghiere; che altro possiamo fare ? a lui tocca usare per intero l'Autorità suprema di cui dispone, in modo risoluto, per il bene di tutti, sia per tutelare i docili che per raddrizzare i riottosi....
RispondiEliminaMa finchè non agisce, e si limita a pronunciare miti richiami allusivi, tutto rimarrà nell' in-certezza del diritto !
....e ne vedremo ancora tante di storie simili, seguite da sommessi ammonimenti, che non "incidono" sulle situazioni....</span>
È vero Giovanni Paolo II non è l`oggetto del thread, ma non pensate che è diffficile non evocarlo? Cosiccome il suo intraprendente segretario?
RispondiEliminaPerchè tutti questi scandali escono adesso ?
Ok, vengono alla luce ora ma le radici sono nel passato, i fatti si sono svolti sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, amicizie, alleanze, giochi di potere, silenzi, "marchandages" vergognosi e illeciti, benefici e vantaggi generosamente distribuiti, insomma tutta quella soprcizia di cui parlava l`allora card. Ratzinger nella nona stazione della Via Crucis.
Sì, mi sembra difficile non evocare Giovanni Paolo II e la sua gestione o non gestione della Curia,mantenendo sempre il massimo rispetto per la sua persona.
<span>poco tempo fa, a proposito della pedofilia, qualche giornalista indicava nei titoli come certa la nuova linea di "tolleranza zero" da parte del Papa: ma entro quali limiti si esercita concretamente tale tolleranza ?</span>
RispondiElimina<span>pro bono ?...
RispondiEliminase è da intendere come castigo (= purificazione) che la mano di Dio lascia imperversare sulla Chiesa, allora ci siamo.....
soprattutto quando i lupi sono normalmente temuti e riveriti, e gli agnelli oppressi e bastonati, come nel caso del MP, perseguitato con tutti i mezzi dai tanti lupi che imperterriti opprimono sia le pecore che il pastore...(rileggendo il blogger che lamenta le pecore docili bastonate e umiliate, ore 13.01);
quando per anni e anni osserviamo calpestare e demolire, fino al suo declino, ogni certezza di diritto, ricordando quel celebre principio di equo dominio dei romani annunciato così da Anchise nell'Eneide:
<span>Parcere subiectis et debellare superbos </span>
laddove ora invece nel totale rovesciamento dell Verità e della Giustizia, vediamo accadere esattamente il <span>contrario:</span> si usa infierire sui deboli e miti e inchinarsi ai prepotenti che se la ridono di leggi e regole e rispetto per superiori e sottoposti,
in un mondo ove il bene viene chiamato male e viceversa, in una Chiesa dove i pastori ammoniscono i fedeli proclamando l'accoglienza verso TUTTO E TUTTI, tranne che per i cattolici tradizionali, da perseguitare in qualunque modo possibile, beh....
allora sì, questo mysterium iniquitatis non può che interpretarsi come l'antico detto popolare (di derivazione evidente dalla Croce di Cristo):
"Per il peccatore patisce l'innocente".
(o c'è un altro senso di bonum da vedere in tutto ciò?....)</span>
Santo sub<span>ì</span>to solo perché gli ha sopportati :-D
RispondiEliminaGià... dopo la nomina di B16, oltre a sepe, ce ne fu un altro a prendere il volo quasi immediatamente per nido dorato ma a 2000 km di distanza... vediamo se indovinate chi è?
RispondiElimina:-D
Sono un prete napoletano, e non mi pare che a Napoli gridiamo Viva il cardinale, se questi da un tozzo di pane. Per chi ci ha preso?
RispondiEliminaAvrei voluto spendere una parola in difesa del mio Arcivescovo, ma credo che al momento c'è
RispondiEliminauna cosa che mi fa molta rabbia: che abbiate detto che il Papa ha spedito a Napoli il Cardinale Sepe. Se l'intenzione del Papa è quella di considerare Napoli un secchio della spazzatura, dove gettarvi i suoi rifiuti, vi prego di rivedere le considerazioni che avete sul magistero universale del Santo Padre! Napoli è una Diocesi che risale all'epoca Apostolica, non una pattumiera!
Scusate l'acredine, ma come sacerdote napoletano mi sento offeso da tali considerazioni e parimenti mi fate dubitare grandemente della bontà del Papa verso tutte le Chiese locali.
Avrei voluto spendere una parola in difesa del mio Arcivescovo, ma credo che al momento c'è
RispondiEliminauna cosa che mi fa molta rabbia: che abbiate detto che il Papa ha spedito a Napoli il Cardinale Sepe. Se l'intenzione del Papa è quella di considerare Napoli un secchio della spazzatura, dove gettarvi i suoi rifiuti, vi prego di rivedere le considerazioni che avete sul magistero universale del Santo Padre! Napoli è una Diocesi che risale all'epoca Apostolica, non una pattumiera!
Scusate l'acredine, ma come sacerdote napoletano mi sento offeso da tali considerazioni e parimenti mi fate dubitare grandemente della bontà del Papa verso tutte le Chiese locali.
<span>Avrei voluto spendere una parola in difesa del mio Arcivescovo, ma credo che al momento c'è
RispondiEliminauna cosa che mi fa molta rabbia: che abbiate detto che il Papa ha spedito a Napoli il Cardinale Sepe. Se l'intenzione del Papa è quella di considerare Napoli un secchio della spazzatura, dove gettarvi i suoi rifiuti, vi prego di rivedere le considerazioni che avete sul magistero universale del Santo Padre! Napoli è una Diocesi che risale all'epoca Apostolica, non una pattumiera!
Scusate l'acredine, ma come sacerdote napoletano mi sento offeso da tali considerazioni e parimenti mi fate dubitare grandemente della bontà del Papa verso tutte le Chiese locali.
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Ovvio che si sottolinea il trasferimento da la propaganda fide... poi la destinazione poteva essere Napoli, Milano, Parigi, Baghdad...
RispondiEliminaAndiamo, non vediamo le offese dove non ci sono.
Napoli non è la segreteria di stato, Sepe aspirava a diventare segretario di stato o forse a succedere a Re, napoli è solamente un'arcidiocesi non un dicastero alto della curia.
RispondiEliminaIl suo risentimeno è più che legittimo.
RispondiEliminaCerchiamo di non scadere nell'offesa ad una intera Diocesi.
Dopo Giordano Napoli meritava qualcosa di decisamente diverso! Ma siamo poi certi che il Papa abbia scelto proprio LUI il successore del Vescovo Gennaro, credo che ci sia stata in realtà una "evangelissima" autocandidatura! purtroppo!
RispondiEliminaCiao.
RispondiEliminaDiciamo che le mormorazioni dell'epoca erano che:
Sepe "rimosso" da Prooaganda fidei", perchè un posto chiave n mano a uno come lui Ratzinger non c lo vedeva.
Troppo delicato come impegno.
La classica "promozione per rimuovere", ma anche una falsa promozione, diciamolo.
Fu mandato a Napoli per alcuni motivi (sempre da voci di mormorazioni):
Essendo campano, poteva far breccia nel cuore dei napoletani (come ha poi fatto: ha saputo farsi volere bene)
Napoli è una diocesi in vista, in modo che non si sottolineasse troppo la bocciatura
Infine, perchè Napoli è una diocesi "ricca", con un patrimonio immobiliare e non (pensiamo solo al tesoro di S. gennaro) che andava messo in ordine. Siccome Sepe, al di là di tutto, è un buon "amministratore", gli fu chiesto anche di mettere mano ai conti della diocesi e rimetterli in ordine.
Napoli non è una pattumiera, e ci mancherebbe altro!!!
<span>Slave a tutti? Credo che siano bene accette, quindi nessuna preclusione. Slavi, invece, basta. Almeno al Soglio pontificio. Abbiamo già dato.
RispondiElimina</span>
CI RENDIAMO CONTO DEL MALE CHE STIAMO FACENDO ALLA CHIESA? IL CORPO DI GESU' MOSTRA TUTTE LE ALCERAZIONI INTERNE . SIAMO SEPARATI TRA CRISTIANI. I VESCOVI CATTOLICI PERSEGUITANO I TRADIZIONALISTI. MENTRE CON LA CHIESA DI ORIENTE LE COSE NON VANNO NE BENE NE MALE , SE QUALCHE PASSO VIENE FATTO E' TUTTA OPERA DEL BUON BENEDETTO XVI. I VESCOVI SONO SEMPRE PIù DISTANTI DAI FEDELI. LO SCANDALO DELLA PEDOFILIA HA MINATO FORTEMENTE LA CHIESA. I CRISTIANI IN ORIENTE VENGONO MASSACRATI E LA CHIESA DI OCCIDENTE STA MUTA E CERCA VIE DIPLOMATICHE.
RispondiEliminaNON CI RESTA CHE PREGARE , PREGARE , PREGARE. VORREI A QUESTO PUNTO AGLI AMICI DI MESSA IN LATINO DI PROPORRE UN MOMENTO FORTE DI PREGHIERA PERCHE' LO SPIRITO SANTO SOSTENGA IL ROMANO PONTEFICE.
SALUTIA TUTTI
Come non condividere in toto queste sagge riflessioni di Luisa? Dietro gli omaggi formali al grande, al santo, al comunicatore e via aggettivando e apposizionando, dirupava un intero costone di Chiesa cattolica, se non il grosso della montagna.
RispondiEliminacioè speriamo che si possa finalmente dire... di censure in quei ventisette anni ne abbiamo già sopportate abbastanza!
RispondiEliminaLavare i piatti è un incarico di responsabilità. Per assolverlo degnamente bisogna avere uno spiccato senso della pulizia. I potenziali candidati vanno vagliati con cura.
RispondiEliminahttp://www.chiesadinapoli.it/pls/napoli/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=25755
RispondiEliminaQuesto è l'indirizzo elettronico dove potete leggere la lettera che il mio Arcivescovo ha inviato alla comunità diocesana. Spero che gli animi si rasserenino! E spero anche che riusciamo ad individuare una "regia nefasta" che lavora contro la chiesa tutta.
P.S. Da indiscrezione, si è saputo che la stessa giudice che rinviò a giudizio il Cardinale Giordano è quella che lavora nel pool contro il Cardinale Sepe. Apriamo gli occhi!!!!!!!!
Caro San Gennaro facci la grazia, ma dove hai letto che San Gennaro è stato Vescovo di Napoli? Ho sempre saputo che la sua diocesi era Benevento, o sbaglio?
RispondiEliminama dai, sempre pronti a criticare...
RispondiElimina"ha spiegato lo stesso Sepe in conferenza stampa a Napoli. "L'esigenza" di una casa per il capo della Protezione civile, ha detto l'arcivescovo, "mi venne rappresentata dal dottore Francesco Silvano. In prima istanza, gli feci avere ospitalità presso il seminario, ma mi furono rappresentati problemi di inconciliabilità degli orari, per cui incaricai lo stesso dottor Silvano di trovare altra soluzione". Soluzione della quale, prosegue Sepe, "non mi sono più occupato né sono venuto a conoscenza sia in ordine alla ubicazione sia in ordine alle intese e alle modalità. Come è stato scritto sui giornali - ha concluso Sepe - Bertolaso aveva bisogno di vivere in un ambiente più sereno poiché aveva qualche difficoltà".
"Ho sempre agito secondo coscienza, avendo come unico obiettivo il bene della Chiesa", ha sottolineato Sepe... Papa Benedetto XVI mi chiese con una certa insistenza di rimanere a Roma".
Fu il papa Benedetto XVI nelle parole di Sepe a riferirgli che ''si indicava il mio nome per Napoli e mi chiedeva che ne pensassi'', ha raccontato il presule. ''Chiesi un pò di tempo per riflettere e poi diedi la mia risposta: ''Santità, il mio cuore già batte per Napoli. Vorrei che gli ultimi anni della mia vita fossero al servizio della Chiesa nell'azione pastorale, tra la gente''. Stando alle parole dell'arcivescovo di Napoli, il papa gli ricordò che avrebbe potuto svolgere quel ruolo ''ancora nella curia romana''. ''Ma io ero felice - ha sottolineato Sepe - di aver scelto di ubbidire allo Spirito che mi inviava in questa nostra amata terra'. 'Felice resto di quello che con voi, sacerdoti e fedeli - ha detto ancora - ogni giorno riesco a vivere in obbedienza alla verità di Cristo, al servizio degli ultimi, nel proclamare la giustizia''.
Ed ecco che cosa raccontò Orsi il 15 giugno 2007: "Vi erano poi alcune assunzioni che furono motivate dalla necessità di assecondare gli interessi delle amministrazioni comunali, utili per ottenere gli affidamenti: ricordo ad esempio le assunzioni .... di due nipoti del cardinale Sepe, da noi regolarmente attuate.
Ma aspettiamo i risultati da parte degli inquirenti.
Naturalmente di tutte queste cose il Cardinale non ne SEPE!
Pacelli spedì Montini a Milano.
RispondiEliminaOra ci manca la forca.
RispondiEliminacertamente....per quanto attiene strettamente alla vicenda giudiziaria del momento, vale sempre:
RispondiEliminaIn dubio pro reo.
Andiamoci piano e teniamo sempre presente che ANCHE per il card. Sepe, come per chiunque, dovrebbe valere la presunzione d'innocenza fino a condanna definitiva.
RispondiEliminaQui non c'è stato ancora nemmeno un rinvio a giudizio.
Purtroppo da parecchi anni l'avviso di garanzia, complici i media, viene percepito come un accertamento di responsabilità.
Non associamoci alla canea di questi giorni e attendiamo i risultati dell'inchiesta. Personalmente non ho alcuna fiducia nella cosiddetta "giustizia" italiana ma sono convinto che, malgrado tutto, la verità viene sempre fuori.
E' solo questione di tempo.
che cosa doveva fare il Papa? Avvelenarlo??!!
RispondiElimina<span>L'abbiam capito: non c'è bisogno che riposti ancora lo stesso commento.</span>
RispondiEliminaIl giudizio non spetta all'uomo della terra.
RispondiEliminaDio è giusto giudice!
Solo un motteggio, in effetti qualche taglio sopra rigo, dettato dal refuso iniziale di Antonio.
RispondiElimina<span> "mi fate dubitare grandemente della bontà del Papa verso tutte le Chiese locali"</span>
RispondiEliminaSe fossi in lei, piuttosto, dubiterei della bontà delle Chiese locali (spero non di lei personalmente) verso il Papa.
<span>Amici carissimi, mi è molto piaciuto l'intervento del Sacerdote della fulgida Arcidiocesi di Napoli, splendente per la luce dei suoi Santi e per la devozione dei fedeli.
RispondiEliminaQuesto spazio è il posto migliore per esprimere la nostra sincera preghiera per l'Arcidiocesi di Napoli e per il suo Pastore.
Che la Madonna di Pompei, San Gennaro e tutti i Santi comprotettori della nobilissima Napoli proteggano tutti i fedeli partenopei.</span>
Sono anni che si sente odore di bruciato...qualcosa ci dev'essere...
RispondiEliminaNon è giusto, anche se comprensibile, approfittare di questo momento di difficoltà, in cui viene a trovarsi questo potente ecclesiastico, per attaccarlo, essendo considerato un nemico della Tradizione. Non basta essere accusati di un qualcosa per essere automaticamente colpevoli; vorrei ricordarvi che in America c'è chi vorrebbe processare il Papa quale responsabile di presunti insabbiamenti di alcuni casi di abusi, su minori, perpetrati da preti.
RispondiEliminaDetto questo, pur non essendo io un napoletano.... non vorrei che Sepe passasse alla storia come "Il Cardinale della ( o nella ) ...Monnezza " !!!
Sì, lo avevo già letto tempo fa.......ahahahahahahah!!!
RispondiEliminaCome sovente diceva LUI, chi è nemico della Tradizione è nemico di Cristo, caro Filippo!
RispondiEliminaOk, va bene. Ma se il povero Sepe fosse davvero colpevole, per piacere, non dategli fuoco come spesso si usa fare a Napoli ( e non solo) coi cassonetti....
RispondiEliminaI cassonetti. Ma la spazzatura non deve essere mai bruciata. La plastica bruciandosi rilascia sostanze tossiche e cancerogene...
RispondiElimina<span>Ieri, al telegiornale, ho sentito dire che Sepe, in mattinata, aveva consegnato una chiesa alla comunità Greco-Ortodossa Rumena...
RispondiEliminaE' un' informazione corretta???</span>
Infatti Pacelli, in quell'occasione, ha toppato.
RispondiEliminaGrazie di cuore, fratello mio, per la sua sensibilità! Trasformare questo eccellente sito in tribunale senza appello mette tanta tristezza in noi tutti. E se, come crediamo noi sacerdoti napoletani, il tutto si risolverà in una bolla di sapone, quale sarà la lettura di questa viccenda? Che forse esiste davvero una regia di attacco alla Chiesa. Chiedo a tutti preghiere per la Diocesi di Napoli, il suo Vescovo, i suoi sacerdoti e diaconi e tutti i fedeli. Con gratitudine.
RispondiEliminaEd ecco che puntualmente il cardinale ha raggiunto il suo scopo. Coinvolgere la Santa sede emettere ancora una volta alla gogna mediatica Benedetto XVI.
RispondiEliminaMa le su male, inorridisco al solo pensiero dipensare che i lupi che attaccano "il pastore" sono dentro l'ovile.
San Gennaro facci la grazia,
ed è anche importante, caro sacerdote, poter capire chi sta oggi nella cabina di regia; e che si tratta di forze umane ed ultra-umane coalizzate, sia fuori che dentro la Chiesa, come la Madonna stessa ha detto a Fatima !
RispondiEliminaHa toppatp? Pacelli non si fidava più di Montini. A milano sì ma senza galero
RispondiEliminaper carita' non sia mai che si osi toccare un uomo d'onore come Sepe .
RispondiEliminaIn compenso la stazza rivela che abbiamo la forchetta.
RispondiEliminaScusate, ma voi non avete fatto caso alle parole di sepe che dice di avere nemici all'interno della Chiesa e che avrebbero contribuito a questa sua situazione di indagato? Che dobbiamo pensare?
RispondiEliminarefuso: Sepe :-[
RispondiEliminaSalacità a parte, nel merito dell'operato del cardinal Sepe non entriamo. Ci penserà chi è stipendiato per farlo.
RispondiEliminaSarebbe interessante invece sapere dal nostro appassionato Sacerdote napoletano quali e quante Messe more antiquo ha favorito l'Arcivescovo di Napoli nella sua diocesi e se si prevedono interessanti sviluppi in tal senso.
Non la plastica in genere, ma alcuni tipi di plastica, massime il PVC (da evitare come la peste). Ma il fatto che bruciando cassonetti si immetta nell'aria la sostanza più tossica inventata dall'uomo (la diossina) è un trascurabile dettaglio per il troglodita.
RispondiEliminaSicuramente nella celeberrima Basilica di San Ferdinando si celebra la Messa in Rito Romano Straordinario. Voluta proprio dal Cardinale Sepe. Molti di noi, grazie anche al DVD inviatoci dalla Pontificia Commissione Ecclesia Dei e di quello della fraternità di San Pio X la stanno imparando. Non è semplice, soprattutto col santorale , in verità! Comunque il Cardinale, pur non avendola mai celebrata ancora, la favorisce con passione.
RispondiEliminaSicuramente nella celeberrima Basilica di San Ferdinando si celebra la Messa in Rito Romano Straordinario. Voluta proprio dal Cardinale Sepe. Molti di noi, grazie anche al DVD inviatoci dalla Pontificia Commissione Ecclesia Dei e di quello della fraternità di San Pio X la stanno imparando. Non è semplice, soprattutto col santorale , in verità! Comunque il Cardinale, pur non avendola mai celebrata ancora, la favorisce con passione.
RispondiEliminaCertamente la massoneria è all' opera da molto tempo. E poi non dimentichiamo l'opera del demonio. Checché ne dicano i novelli teologi dommatici o spirituali!!! Il Cardinale (non so in quante diocesi del mondo si sia fatta la stessa cosa) ha portato a 3 i sacerdoti esorcisti. E tutto questo proprio per obbedire non solo al Magistero del Santo Padre, ma anche ai pressanti inviti della Vergine Santa. Ma noi cattolici dovremmo sempre avere gli occhi aperti e "le armi in pugno" (la corona del Rosario, come la chiamava Padre Pio) se vogliamo essere autentici discepoli del Divin Maestro.
RispondiEliminaUn tempo lo chiamavano Cardinal Padrone...oggi lo chiamano cardinal predone o meglio ladrone.
RispondiEliminaSe Papa Benedetto non fa pulizia...dovrebbe deporli e basta!
Molto confortante che molti sacerdoti della diocesi di Napoli stiano imparando a celebrare more antiquo. Queste sono le notizie che vorremmo e dovremmo sentire con maggiore frequenza. Grazie del ragguaglio.
RispondiEliminaIl card. Sepe è innocente fino a prova contraria.
RispondiEliminaMi sembra che questi anni a Napoli hanno dimostrato il suo coraggio ed incrementato la doverosa stima nei sui confronti.
I timori su di lui sono del tutto infondati.
L'intervista in cui diceva di sentirsi già Papa?...Ricordate Totò che voleva vnedere la fontana di trevi? E' napoletano anche Sepe!
Lasciatelo quindi fare in una città affogata nella violenza, affondata dai suoi stessi abitanti, che nuotano nell'inciviltà e nella superstizione.
Ovviamente chi poteva prendere le difese del Sultano in questa torbida vicenda http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/18-gennaio-2011/caso-ruby-sepe-assolve-berlusconinon-solo-peccati-ogni-uomo-c-bene-181281555234.shtml dell'ultim'ora? Il nostro beneamato pastore! Complimenti Eminenza Rev.ma non poteva trovare parole migliori per assolvere un tale amico! Tutta la Napoli della camorra che votato il più grande presidente del consiglio della Repubblica alle ultime elezioni Le è immensamente grato!
RispondiEliminaOvviamente chi poteva prendere le difese del Sultano in questa torbida vicenda http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/18-gennaio-2011/caso-ruby-sepe-assolve-berlusconinon-solo-peccati-ogni-uomo-c-bene-181281555234.shtml dell'ultim'ora? Il nostro beneamato pastore! Complimenti Eminenza Rev.ma non poteva trovare parole migliori per assolvere un tale amico! Tutta la Napoli della camorra che votato il più grande presidente del consiglio della Repubblica alle ultime elezioni Le è immensamente grato!
RispondiEliminaFiglioli mi permetto di dire a tutti voi che il Card.SEPE e'un ottimo Pastore beata e' LÁrcidiocesi di Napoli che HA QUESTO MAGNIFICO Arcivescovo
RispondiElimina