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martedì 18 maggio 2010

Schoenborn, i vescovi austriaci e l'agenda progressista.

Riportiamo di seguito un articolo di Rodari. Vi sembrerà di Zizola, invece è di Rodari. Che da alcune settimane è divenuto il corifeo del cardinal Schoenborn-pensiero, ossia delle sbandate filoprogressiste dell'ondivago arcivescovo di Vienna che si ammanta, perché gli fa comodo, del suo rapporto personale stretto con Benedetto XVI, ma che in realtà sostiene posizioni chiaramente incompatibili col cattolicesimo. Lo stesso giochetto che in Italia, nel suo piccolo, tenta l'arcivescovo Forte, il quale dai giornalisti a lui vicini si fa sempre spacciare per 'amico e vicino al Papa'.
Schoenborn e la manciata di altri vescovi della moribonda chiesa austriaca si sono riuniti lo scorso fine settimana a Mariazell e dal loro brain storming che cosa han distillato? Ma naturalmente, che "occorre aprire un dibattito, da amplificare nella Chiesa di tutto il mondo, per superare il celibato dei preti e consentire l'ordinazione di uomini sposati", e che occorre anche "parlare del ruolo delle donne" (vedi qui). Due riforme che hanno funzionato e funzionano benissimo, ad esempio tra i luterani o gli anglicani...
Ma se i vescovi austriaci giocano a chi la spara più grossa pensando - a torto - di arginare la corsa alla cancellazione dai registri fiscali ecclesiastici (nei paesi germanici basta farsi radiare da quei registri per risparmiare una cospicua tassa destinata alla chiesa, e questo ferisce i vescovi in ciò che han di più sacro), sinceramente comprendiamo poco perché Rodari, che una volta esprimeva idee tradizionali, se non tradizionaliste, collezioni ora una serie di articoli in cui, affettando una solo apparente imparzialità, in realtà fa promozione e pubblicità al porporato austriaco e alle sue posizioni alla Wir sind Kirche. Verificate nell'articolo che segue, ad esempio, come parlando dell'arcivescovo Weakland venga omesso di quest'ultimo il dato biografico più significativo: aver usato i fondi diocesani per pagare i ricatti del suo amante e avere di recente rivendicato orgogliosamente la propria omosessualità. Guardate poi gli ultimi post del blog di Rodari: vi si parla continuamente del cardinale viennese, oppure - che è la stessa cosa - male di Sodano, destinatario di un attacco frontale di Schoenborn nei giorni scorsi. Da quando il nostro giovane vaticanista si è scottato col caso Boffo (insistendo che dietro c'era la mano di Bertone, tanto che dovette intervenire il Papa a difendere il suo Segretario di Stato), si direbbe che cerchi altre strade...


L’area liberal, o se si vuole progressista, sta ai margini della chiesa. Ha pochi colloqui con le gerarchie. Anche se, a onor del vero, cardinali o vescovi a cui rifarsi e riferirsi ne ha, ma questi faticano ad ammetterlo esplicitamente. E’ oggi una frangia un po’ borderline, la cui agenda di riforme nelle scorse ore è stata messa al centro del dibattito ecclesiale grazie alla manovra del porporato boemo a capo della chiesa di Vienna, Christoph Schönborn. Il cardinale ha elencato molti dei punti sui quali la chiesa, a suo dire, dovrebbe ripensarsi e rinnovarsi: l’organizzazione del potere al proprio interno ma anche quei problemi che hanno a che fare più direttamente con la quotidiana vita di fede. E cioè l’abolizione dell’obbligo del celibato per i preti e quindi l’ammissione al sacerdozio dei laici sposati, donne comprese. Una nuova visione sulle coppie omosessuali stabili. La piena accettazione dei divorziati risposati (con le rispettive nuove famiglie). Temi sui quali più volte Benedetto XVI ha espresso pareri contrari e forse definitivi. E con lui il Vaticano.

“Che sia stato Schönborn a riportare certe tematiche all’attenzione di tutti non è un caso” racconta Vittorio Bellavite, leader della sezione italiana del movimento Noi siamo chiesa. “Il nostro movimento, infatti, è nato dalle ceneri del caso di Hans Hermann Groër, il predecessore di Schönborn a Vienna. Fu a seguito delle accuse di pedofilia contro Groër che a Innsbruck e a Vienna alcuni cattolici vollero reagire e stilare il celebre ‘Appello dal popolo di Dio’. Appunto un’agenda per le gerarchie della chiesa fatta di punti precisi. Un’agenda che ritengo Schönborn condivida. Altrimenti non si spiegherebbe perché, pochi giorni fa, l’arcivescovo di Vienna abbia tenuto una celebrazione penitenziale in cattedrale e al suo fianco abbia voluto Hans Peter Hurka e Martha Heizer, i leader del nostro movimento in Austria. La celebrazione era in diretta televisiva. Il gesto di Schönborn è stato un segnale voluto”.

Dal 1995 a oggi l’Appello è stato firmato da oltre due milioni e mezzo di persone. Inizialmente ci fu l’appoggio anche di molti vescovi austriaci. Poi i presuli vennero richiamati all’ordine dal Vaticano, e ritirarono l’adesione. Da quel giorno, con le gerarchie, almeno in forma ufficiale, nessun contatto. Dice Bellavite: “Un’eccezione è stata l’incontro del 2007 con il cardinale Angelo Bagnasco. Il presidente della Cei ci ha ascoltato ma ci ha anche detto che la strada della chiesa resta un’altra rispetto alla nostra”.

L’Austria è sempre stata un terreno fecondo per un episcopato conciliare con le istanze del mondo. E per questo motivo è stato più volte ripreso da Benedetto XVI. Eppure, ancora oggi, è in Austria che un certo leitmotiv va avanti. Pochi giorni fa è stato Paul Iby, vescovo di Eisenstadt nel Burgenland, a dirsi pubblicamente non solo per l’abolizione del celibato ma anche per l’apertura del sacerdozio alle donne. Dice: “Per i preti sarebbe sicuramente un sollievo se l’obbligo del celibato venisse revocato”. E ancora: “Roma è troppo timorosa, così non si va avanti”.

L’ala progressista chiede cose precise: il superamento della separazione strutturale tra chierici e laici per una corresponsabilità nella chiesa; un aperto confronto sulla sacra scrittura per raggiungere la piena partecipazione delle donne ai ministeri ecclesiali; la possibilità per le singole comunità di celebrare l’eucaristia e animare la propria fede in una pluralità non delimitata da regole e canoni storicamente condizionati; i preti devono essere lasciati liberi di aderire al celibato o meno; i divorziati devono poter accedere all’eucaristia; nel campo della regolazione delle nascite ci deve essere libertà di coscienza; ogni discriminazione nei confronti delle persone omosessuali deve essere superata. Dice il teologo Vito Mancuso: “In generale la partita è chiara. Si tratta di tornare alla leggerezza di fondo che caratterizzava Gesù e le prime comunità cristiane. Si tratta di tornare all’unico principio veramente non negoziabile per la chiesa: l’amore di Dio e per il mondo. Non c’è da avere paura, non c’è da temere nulla. C’è solo da ritrovarsi e dialogare. A mio avviso, l’indizione di un Concilio Vaticano III è quanto mai indispensabile. Il Vaticano II non basta più”.

Il celibato dei preti è un nodo sul quale ciclicamente i progressisti tornano a dire la loro. E quest’anno, in concomitanza con l’anno sacerdotale, l’attacco è stranamente più veemente. Sostengono che il celibato non abbia un fondamento teologico e sussista semplicemente in virtù di una legge canonica entrata in vigore col Concilio di Trento. Mentre il Papa e la maggioranza dei vescovi dicono altro, che abbia radici nel Vangelo, sostanzialmente nella scelta di Cristo dei dodici. Don Paolo Farinella, prete ligure che non ha mai nascosto un acerrimo antagonismo nei confronti delle gerarchie e di Roma, cita il cardinale Martini il quale “ha sempre detto che il celibato non è un obbligo”. Perché? “E’ semplice: i preti si scelgono tra coloro che preventivamente dichiarano di essere portati al celibato. Quindi il celibato è una condizione previa al sacerdozio ma non è collegata teologicamente con esso. Tant’è che nelle chiese orientali esistono i preti sposati. E adesso ne arrivano nella chiesa cattolica anche dalle comunità anglicane”. Secondo don Farinella tutto si gioca nella lettura che si fa del Vaticano II: “C’è poco da fare. Ratzinger con l’ermeneutica del rinnovamento nella continuità ha svuotato di ogni contenuto il Concilio. Mentre invece il Vaticano II, al contrario di quanto sostiene il Papa, è del tutto incompatibile con i pontificati precedenti. Tutti i pontificati, da Gregorio XVI a Pio X, sono incompatibili col Concilio. Del resto Pio XII sosteneva che la chiesa deve tenere aperte le sue porte e il mondo deve entrarvi dentro. Che piaccia o no il Concilio ha detto l’opposto: la chiesa sta nel mondo. La visione del passato è morta”.

Tantissimi fedeli vivono situazioni familiari non facili. I divorziati risposati sono sempre più numerosi. Lo disse anche Ratzinger dialogando con Peter Seewald: “Non v’è dubbio che questo sia un grave problema per la nostra società in cui aumenta sempre più il numero dei matrimoni che si rompono”. Ma disse anche: “Occorre riconoscere che la sofferenza e la rinuncia all’eucaristia possono essere un qualcosa di positivo, con cui dobbiamo trovare un nuovo rapporto. Si può partecipare alla messa, all’eucaristia in modo significativo e fruttuoso senza che ogni volta si vada a fare la comunione”. Mentre l’ala liberal incalza portando altri contenuti: il Vaticano II ha sostenuto che il fine del matrimonio è l’amore dei due coniugi. Il Concilio di Trento ha invece detto che il fine del matrimonio è la procreazione. Occorre scegliere da che parte stare: con Trento o con il Vaticano II? Dice ancora don Farinella: “Se si sta col Vaticano II si supera una concezione preindustriale e contadina del matrimonio e si ammette che il matrimonio è altro. E’ amore. E l’amore può non essere sempre perfetto e può rinascere in altri luoghi. Del resto non capisco: ai divorziati risposati non si concede l’eucaristia, mentre invece i preti in stato di peccato mortale possono celebrarla. Mi sembra un enorme controsenso”.

Filippo Di Giacomo, canonista ed editorialista, esce dai casi singoli per guardare il problema in modo più ampio. Ha assistito da spettatore allo “schiaffo” di Schönborn alla curia romana. Dice: “E’ il segno che oggi c’è una chiesa di base che non ne può più di cardinali e vescovi ottantenni che decidono tutto e pensano soltanto alla carriera. Eppure i nodi toccati da Schönborn sono già stati oggetto di studio e di stesura di documenti in Vaticano. Da tempo dentro le mura leonine c’è chi ne parla. Magari il dibattito è a fari spenti, ma comunque c’è. Basterebbe riprendere le ipotesi di riforme già vagliate. Tra queste la riforma del processo matrimoniale. Il cardinale Mario Francesco Pompedda, oggi scomparso, aveva proposto una riforma che permetteva di abbreviare i tempi dei processi di annullamento ma poi non se ne fece nulla”.

I temi sono sempre gli stessi, da anni: il celibato dei preti, la dottrina circa i divorziati risposati, e poi l’ipotesi dell’ordinazione femminile. Il Vaticano su questo punto monitora ogni movimento e punisce. Per la Santa Sede non si tratta di chiusura preconcetta, ma di corretta interpretazione del dettato evangelico. Due sono le contromisure che il Vaticano ha preso negli ultimi anni. La prima è un decreto emesso dalla Congregazione per la dottrina della fede “circa il delitto di tentata ordinazione sacra di una donna”. La seconda è l’interdetto spiccato da Raymond Leo Burke, quando ancora era arcivescovo di Saint Louis, contro una suora della sua diocesi, Louise Lears, colpevole di aver assistito e dato sostegno all’ordinazione al sacerdozio di due donne.

Nella chiesa cattolica, una spinta all’ordinazione femminile venne soprattutto dopo la pubblicazione della Lettera apostolica di Giovanni Paolo II “Ordinatio Sacerdotalis” del 1994. Quaranta vescovi degli Stati Uniti scrissero su Origins, la rivista della Conferenza episcopale, un articolo dove lamentavano che il testo di Wojtyla era stato emanato “senza alcuna previa discussione e consultazione”, quando invece riguardava una materia “che molti cattolici ritengono bisognosa di studi più approfonditi”. I quaranta chiedevano che le conferenze episcopali rispondessero colpo su colpo “ai testi di varia natura che vengono da Roma”, a cominciare da quello sull’ammissione delle donne al sacerdozio. Il principale promotore del documento era l’allora arcivescovo di Milwaukee, Rembert Weakland, già presidente dei benedettini confederati di tutto il mondo e star dei liberal americani, ora protagonista del caso Murphy-New York Times con le accuse di omesso controllo a Ratzinger e Bertone (al tempo del Sant’Uffizio).

Forse è soltanto una coincidenza. Ma molti osservatori qualche anno dopo annotarono stupiti come la chiamata alla rivolta di Weakland fosse stata messa in campo per la prima volta in Austria: ancora la terra di Groër e poi di Schönborn, la terra dove Noi siamo chiesa agisce con maggiore presa. Il primo vero atto di rottura, infatti, avvenne nel 2002 sul fiume Danubio, non lontano da Passau, al confine tra Austria e Germania. Lì, su un battello, un vescovo scismatico argentino, Romulo Braschi, ordinò al sacerdozio sette donne, le prime del movimento denominato Roman Catholic Womenpriests, che conta oggi diverse decine di ordinate prevalentemente degli Stati Uniti e del Canada, tra le quali quattro donne vescovo. Il 10 luglio 2002 il Vaticano reagì alle ordinazioni del Danubio con un decreto di scomunica.

Da Roma si teme che il numero delle donne ordinate cresca. E che vi sia qualche infedele: Patricia Fresen, l’ex suora che è una dei quattro vescovi del Roman Catholic Womenpriests, afferma d’essere stata ordinata all’episcopato nel 2005 da tre vescovi di cui tiene segreti i nomi.

Fonte: blog di Rodari

152 commenti:

  1. <span><span>La prima è un decreto emesso dalla Congregazione per la dottrina della fede “circa il delitto di tentata ordinazione sacra di una donna”</span>  
     
    ah beh, è classificato espressamente con termine giuridico "delitto": meno male, un buon paletto !  
    adesso scommettiamo che tra poco si rifà viva Lollarda con tutto il suo club?...  </span>
    8-)

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  2. Che bella sarebbe una Chiesa in rosa. Donne i Preti, donne i Vescovi e donna il Papa; e se c'è qualche maschietto che vuol fare il Prete, abbia almeno il coraggio d'essere gay.
    Una Chiesa dove il divorzio sia raccomandato, dove i condom siano affidati ai ministri straordinari, dove tutto sia lecito, purchè fatto con Fede...Che bello sarebbe vero?
    Una Chiesa dove VOI bigotti tradizionalisti sarete additati come la causa di ogni male, perchè non avete capito una beneamata CIPPA del Concilio Conciliante II.
    Sempre chini sui banchi a pregare in lingue defunte e incomprensibili, sempre pronti a tramare contro NOI difensori della Vera interpretazione della Fede. Ma il dio della santa chiesa cattolica massonica romana NON ve lo permetterà !
    NOI forti dei NOSTRI Dottori della Chiesa San Kung, Santa Spolverini e tanti altri martiri vi schiacceremo.
    Non basteranno le VOSTRE novene, le vostre giaculatorie a salvarvi ! Noi abbiamo un arma molto più potente della preghiera, abbiamo i Media e la Menzogna Mediatica.
    Fra qualche anno le nostre Sacerdotesse avranno conquistato tutti i posti chiave, mentre voi rimarrete solo nei ricordi di qualche sopravissuto Lefevriano. Addio illusi.

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  3. Badate che non credo assolutamente che Rodari condivida queste cose. Semplicemente compie il servizio di documentarle e metterci in guardia in Italia. Penso sia una grazia che Schoenborn sia uscito allo scoperto. Altro che il Ratzinger del futuro! Questo, nella migliore delle ipotesi, è il classico teologo pastore dal pollice alzato col dito inumidito ... Per vedere dove tira il vento ... e prendere posizioni di convenienza. Pessimo prospetto.

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  4. Qualcuno di loro, visto che sono Vescovi, sarà pur stato al Sinodo dei Vescovi di qualche anno fa.
    Quando la questione dei "viri probati" da ordinare sacerdoti (ma proprio loro rispolverano il latino? non l'avevano abolito???) venne dichiarata FUORI LUOGO e come tale non solo da non ammettere, ma nemmeno da discutere.

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  5. Il vero dramma è che quel povero cristo del Natoscemo (Scemborn) ha soltanto 65 anni! Ciò significa che, a meno che il Papa non decida a ragione di dimetterlo dalla carica di primate d'Austria, questo miserabile miscredente massone catto-comunista resterà a fare danni per altri dieci-dodici anni, un tempo interminabile!
    Mi domando: ma Wojtyla cosa aveva in mente quando l'ha nominato?

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  6. Mi son fermato a leggere al 5o capoverso. Con le parole di Mancuso sulla necessità di un Vaticano III sono già arrivato al limite di sopportazione.

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  7. Scola disse di lui "E' l'uomo del futuro"
    Lo pensa ancora? Scusate se ve lo chiedo, ma chi, parlando di oggi, potrà mai prendere il posto di Ratzinger?
    Aiuto.

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  8. Il Vaticano II, al contrario di quanto sostiene il Papa, è del tutto incompatibile con i pontificati precedenti. Tutti i pontificati, da Gregorio XVI a Pio X, sono incompatibili col Concilio. Del resto Pio XII sosteneva che la chiesa (minuscolo..) deve tenere aperte le sue porte e il mondo deve entrarvi dentro. Che piaccia o no il Concilio ha detto l’opposto: la chiesa sta nel mondo. La visione del passato è morta”.

    Parola di Farinella. Lui sì che lo sa!.. Peccato che, fosse vero, sfugge a Farinella come qualsivoglia insegnamento, sia pure di orientamento liberal-progressista, non avrebbe più alcuna autorità. Se si può dire tutto e il contrario di tutto, nulla è più "vincolante"..
    Peccato però che liberali/modernisti/progressisti ( e chi più ne ha..) abbiano invece sempre pontificato sfruttando l'autorità magisteriale di pulpiti, cattedre e porpore, spacciando ogni genere di nefandezze e "zozzerie" come "magistero" di quel tal Vescovo o di quel tal Cardinalissimo, da mettersi sullo stesso piano di un altro confratello Vescovo, quello "di Roma", come indice, positivo e auspicabile, di libertà d'espressione, di pluralismo..

    Hanno sostituito gli schiamazzi da pollaio di primedonne all'obbedienza, all'umiltà, alla contemplazione della Verità. Hanno fatto del Magistero uno snervante talk show qualunquista.. Come se gli Apostoli avessero ricevuto mandato di andare e "discutere", piuttosto che di evangelizzare, convertire e rinnovare la faccia della terra ad majorem..

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  9. <span>abbiamo i Media e la Menzogna Mediatica.  </span>

    grande, Bile, sei insuperabile!  e ti invidio.... :)

    (cfr.:  facit indignatio versus qualescumque potest !.....)

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  10. Sono stupita dall`interpretazione che la REDAZIONE da agli articoli di Rodari su Schönborn.
    Mi vien da dire che non la condivido ma, forse, sono solo un`ingenua e non ho saputo leggere fra le righe.
    Rodari stesso scrive in un suo commento:
    "Caro lettore, il mio pezzo su Schoenborn non è stato compreso da molti. Non voleva essere un’apologia e nemneno il contrario. Voleva essere questo:; Schioemborn ha fatto alcune proposte di riforma della chiuesa in stile “iberal”. Noi volevamo ( e lo faremo ancora) descrivrle senza dare giudizi. Voleva essere una sorta di “Agenda della chiesa liberal”. Tutto qui. Non è questione di fonto. E’ questione del fatto che Schoenborn haq detto cxerete cose e noi abbiamo fatto parlare alcuni commentatori su queste cose."
    Quando avrò più tempo rileggerò tutti gli articoli, ivi compreso l`articolo pubblicato dal Foglio che parlava di spettacolo e strategia.
    Lo ripeto, così a prima vista, avevo piuttosto l`impressione che Rodari ci informasse, e non molti lo fanno, sul Schönborn pensiero, che poi sia una tattica, un modo di far passare un certo tipo di messaggio, sotto un`apparente neutralità, è tutto da verificare. Se così fosse sarei delusa .
    Chissà, forse Rodari ci legge e chissà forse si spingerà sino ad intervenire.
    Se mi legge, Paolo, lei che cosa ne pensa?

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  11. Non si capisce perchè, se Schonborn è in contrasto --come è -- con la tradizione, non lo sia questo pontefice, di cui pure apprezzo la persona. Due esempi: 1- la teoria della "duplice alleanza", che conferma quanto GPII disse nel 1981 sul fondamento di Nostra Aetate; 2) l'accordo, nel 1999, con i protestanti sulla questione della giustificazione sola fide. Questi sono fatti, che oggettivamente contrastano con la tradizione. Non si può far finta di nulla, e fare il tifo per la parte che più ci aggrada, come se Ratzinger fosse l'araldo dell'ortodossia (ciò che non è mai stato). Chi ha fatto entrare il "relativismo" nella Chiesa? Vi dice qualcosa "Dignitatis Humanae", o "Unitatis Redintegratio"? Insomma, un cattolico tradizionale non dovrebbe essere molto contento del fatto che il Vicario di Cristo entra in sinagoga e sorride ai canti giudei, secondo cui i "fratelli maggiori" ancora attendono il Messia. O no?   

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  12. Premesso che non si può ovviare alla scarsità di vocazioni ( ma quali?) pensando all'ordinazione delle donne  e poi magari anche aderenti alle associazioni omosessuali (oggi sembra quasi un titolo onorifico), il problema del reinserimento completo dei divorziati alla Comunione ecclesiale anche tramite la partecipazione all'Eucarestia è per sua natura complesso . La  Chiesa dovrebbe prendere in considerazione una sorta di "amnistia" per  le persone che hanno contratto matrimonio concordatario se divorziati e senza prole e non passati a nuove nozze,  ovvero se divorziati e risposati e solo dalle seconde nozze è venuta prole, potrebbero, dopo un periodo penitenziale , goderne.  Diverso il caso di vedovi dopo matrimonio concordatario e risposati con divorziati con prole da entrambi i matrimoni, ancora diverso il caso di coloro  che hanno celebrato solo nozze civili in primo letto o in secondo letto:  questi non potrebbero usufruirne in alcun modo. Cristo vuole la salvezza delle anime il Pastore deve cercare di salvare le pecore  e di questa sua responsabilità ne risponde oltre che al Vicario di Cristo anche a DIO Padre. Certo che in capo al Buon Pastore  sta una altra responsabilità per salvare alcune pecore non bisogna disperdere il gregge altrimenti è meglio che periscano poche . L'altra responsabilità in capo al Buon Pastore è mettere in atto misure di prevenzione che evitino il ripetersi o il perpetuarsi di situazioni no rispondenti alla dottrina cattolica apostolica romana. Se poi a qualcuno questa dottrina non piace o non risponde alle sue esigenze di vita è semplice cambia credo religioso certo anche questa scelta implica una dose di coraggio e virilità interiore che non tutti possiedono.

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  13. Condivido il pensiero della mia connazionale. Non mi è sembrato che il Sig. Rodari facesse l'apologia del Cardinal Schönborn. A me è sembrata un'informazione imparziale che mi ha permesso di capire che non tutti gli "amici" del Santo Padre sono affidabili :-)

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  14. In effetti Rodari sta obiettivamente rendendo un grande servizio alla Chiesa. Senza i suoi articoli staremmo oggi parlando di Schoemborn? A me pare che sta letteralmente rovinando sia il pischello austriaco che l'emulo teuto-abruzzese. E' chiaro poi che un giornalista deve tenere un tono imparziale per non rompere con i suoi "datori di lavoro" ...

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  15. Condivido appieno quanto detto da Luisa. Evitiamo interpretazioni francamente fuori luogo...

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  16. Redazione di Messainlatino.it18 maggio 2010 alle ore 10:27

    Ratzinger E' l'araldo dell'ortodossia.

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  17. Per la redazione: inutile continuare con slogan. Si smentisca, con argomenti, quanto da me riportato. Non siamo nè allo stadio, nè in un talk show. Cari saluti

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  18. Infatti chi è che ha fatto interpretazioni fuori luogo? Io quello che ho scritto lo penso veramentyuuf...scusate ma hom  il naso contro lo schermo e non vedo bene.

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  19. <span><span> Hanno fatto del Magistero uno snervante talk show qualunquista.. </span> 
     
    e come dice Socci riguardo alla teologia di costoro, quando siamo costretti a sorbirci i loro sproloqui  che inondano i media e ci tolgono l'ossigeno della sana Dottrina, pare che.....</span>
    <span> il <span>Verbo si è fatto carta!</span></span>

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  20. Paolo Rodari, porta a conoscenza del mondo cattolico le idee liberali del cardinale viennese e non solo. Accanto a lui stanno altri campioni della fede cattolica svenduta ai luterani: il card. C. M. Martini, Tettamanzi, Romeo, Forte, Cantalamessa.....( vicino a posizioni della Chiesa pentecostale autocefala). Questi vorrebbero la fine della monarchia assoluta del papa e invece far nascere un sinodo  di "eminenti" vescovi ( che in pochi anni  distruggeranno la Chiesa) che siano di aiuto al papa ( o di svendere la Chiesa cattolica ai protestanti) nella gestione delle cose di questa terra .

    Ed ecco a voi , cari amici, la parte mai detta del segreto di Fatima.

    Solo il "resto" fedele al papa e devoto al suo Cuore Immacolato  ricostruirà la Chiesa di gesù, più bella e più Santa.  

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  21. Redazione di Messainlatino.it18 maggio 2010 alle ore 10:51

    Luisa, ci auguriamo di avere torto noi. Tuttavia, come ognuno sa, l'informazione obbiettiva non esiste: il massimo che si può fare è ascoltare campane diverse. Infatti, anche omettendo commenti, la stessa scelta dei fatti da riferire non può non essere condizionata da una visione d'insieme.
    E circa Rodari: lei dice che vuole 'smascherare' Schoenborn. Ma quello stesso commento che lei cita non lo dice affatto. Anzi. Non solo: Rodari quelle cose le scrive non soltanto su un blog, ma su un quotidiano nazionale, quindi rivolto a persone mediamente ignoranti di cose di Chiesa e che nella stragrande maggioranza (pur se lettori di un giornale conservatore in politica) saranno all'80% d'accordo con quelle tesi: il quivis de populo non capisce perché i preti non possan sposarsi, specie in carenza di vocazioni e pure con la crisi pedofila (che nell'immaginario collettivo è - a torto - collegata all'astinenza forzata); non capisce perché si debbano discriminare le donne; usa anticoncezionali senza complessi; sottoscriverebbe di corsa una frase tipo "la chiesa è troppo chiusa e deve aprirsi al mondo",  ecc. A quegli occhi, e sono la maggioranza assoluta, il programma di Schoenborn e sodali ha molto appeal, e molto appeal gli conferiscono articoli come questo, e i molti altri recenti dello stesso autore, dove si omettono non dico commenti, ma fatti: ad es. quanto si diceva nel post su Weakland, o  quale sia lo stato di quelle confessioni che tutte le riforme liberal le hanno applicate, ecc. Ancor più pericoloso, il messaggio, quando si mescola con gli obbiettivi meriti di Schoenborn nell'affrontare il problema pedofilia (di cui si macchiò il suo predecessore) e nella sua posizione 'antisodaniana' sul tema. Insomma: si fa passare il cardinale di Vienna per paladino della moralità e delle (sedicenti necessarie) riforme.
    Ieri abbiamo pubblicato l'articolo della Spinelli: ci vede molte differenze, con questo di Rodari?

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  22. Mi sembra che il terzo segreto di Fatima si stia avverando. Apostasia su apostasia nella chiesa tanto che il papa ha dovuto riconoscere che i nemici della chiesa sono al suo interno, specialmente i più pericolosi. Ed i fatti illustrati nell'articolo di Rodari ne danno conferma. Ma questi vescovi ,cardinali e preti non vengono alontanati o neutralizzati,perchè? E poi gli eretici e scismatici sono quelli della FSSPX? Ma andrebbe loro fatto un monumento!!!! E' urgente  il decadere di ogni censura nei loro confronti ed il reintegro a pieno titolo nella chiesa.Solo così si potrà combattere il progetto di satana di svuotare dall'interno la chiesa. Che Benedetto XVI habbia la forza di farlo. Accompagnamolo con le nostre preghiere nel suo compito di riportare al centro la barra del timone della navicella che gli è stata affidata.

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  23. <span>Ratzinger E' l'araldo dell'ortodossia.</span>

    Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  24. <span> Ancor più pericoloso, il messaggio, quando si mescola con gli obbiettivi meriti di Schoenborn </span>

    purtroppo è così che si favorisce il dilagare del fumo nelle coscienze, anzichè
    DIRADARLO! (mischiare vero e falso, buono e cattivo, per sostenere una posizione neutrale....che mantiene intatta l'ambivalenza di soggetto e oggetto del giudizio, laddove gli osservatori sentono il bisogno di distinguere e riconoscere la vera natura dei discorsi e comportamenti, secondo retta ragione...)

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  25. <span>
    <p><span><span><span>Il “mellifluo” Bruno Forte è un investimento solo di Kasper oppure, a suo tempo, lo è stato dello stesso Ratzinger? Bruno Forte da buon napoletano sa “ondeggiarsi” nell’oceano dei media, meglio di Schoenborn. Speriamo che l’effetto incanto sia stato già sorpassato dal Nostro Santo Padre e che il narcisista Bruno Forte possa restare a “provare” la fede di quello stupendo popolo abruzzese! Noi accompagneremo le genti d’Abruzzi con la nostra preghiera!</span></span></span>
    </p><p>
    </p></span>
    <p> 

    </p><p> 
    </p><p> </p>

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  26. <span>araldo ?  
    più che araldo il Papa deve essere il <span>custode</span> dell'ortodossia, deve confermare tutti i cattolici nella vera Fede, aderente al Depositum bimillenario; per questo diventa sempre più urgente che egli offra i chiarimenti su tutti i punti ambigui dei documenti del Concilio, così come da quesiti gravi e pressanti -ineluduibili- avanzati da Mons. Gherardini nel suo libro, già da un anno, con annessa supplica:  
    Concilio Ecumenico Vaticano II. Un discorso da fare ;
    E' ormai necessario e improrogabile che egli corrisponda a questa supplica, <span>per il bene di tutta la Chiesa discente</span> (e anche per i tanti pastori traviati), gravata dai mille contrasti dubbi e dilemmi sorti nel post-concilio:  
    non si può prolungare sine fine l'attesa dei chiarimenti, perchè il polverone si addensa, ad opera di chi continua attivamente ad alimentarlo: non può dissiparsi spontaneamente !  
    Se il Papa, con parole chiare ed autorevoli, non chiarisce le oscurità, rimaniamo tutti travolti nella confusione che avanza, senza scampo......</span>

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  27. Suvvia.. non riderei in modo così sguaiato. Benedetto XVI è quantomeno una granitica speranza per l'ortodossia.. Sine Benedicto non possumus..

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  28. I divorziati non passati a nuove nozze (e possono anche essere divorziati contro la loro volontà) è come se fossero legalmente separati, e sono ammessi a pieno titolo ai Sacramenti, se non sussistono impedimenti diversi. Dunque per loro non si pone il problema di una eventuale "amnistia" perchè non c'è stata "condanna".

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  29. <span>se ha parlato tante volte di "ermeneutica della continuità", ebbene questa continuità la deve dimostrare come realizzata e/o realizzabile, al fine di dissipare tutte le ombre e le confusioni di oltre 40 anni, e perchè il treno deragliato possa tornare sui binari di sempre, con<span> tutti i vagoni, in sequenza continua,</span> uno agganciato saldamente all'altro, non uno sì e dieci no....; mentre pare ancora che siano tutti rotolati qua e là, lontano dal percorso, sempre più irrecuperabili e ingovernabili ! 
    (ma....<span>chi è alla guida </span>del locomotore?....) </span>

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  30. Scusate riguardo al celibato dei Sacerdoti fermo restando che sono a favore e spero sia conservato,trovo corretto dire che comunque rimane una prassi una disciplina.Malgrado sia importante e preziosa non è un Dogma.E' un asptto sul quale si può discutere.  

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  31. Non mi piace qualche risata sguaiata di fronte alla considerazione che Benedetto XVI è l 'araldo dell'ortodossia. Non scherziamo con le cose serie. E' PIETRO! Non possiamo nemmeno parlare di fede prescindendo da Lui. Denunciamo le inadempienze e le eresie di chiunque, ma lasciamo fuori Pietro. Il demonio è astuto, e l'ha dimostrato ampiamente con Paolo VI, preso a pernacchie dai progressisti e lasciato solo dai tradizionalisti. Erano altri tempi, d'accordo. Adesso abbiamo uno come Pio X, che se non ha vissuto finora le virtù in grado eroico, sta recuperando, e con magnificenza, il...tempo perduto.  Ringraziamo il Signore di averci donato un Papa tanto grande. Il problema non è il Papa. Sono in vescovi...

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  32. Non capisco cosa manchi ad un cattolico oggi per capire quale sia la via giusta da seguire. Il Papa in materia di fede, nelle cose in cui credere, si esprime abbastanza chiaramente. Non mi sembra abbia reticenze o usi mezzi termini.
    Gesù diceva "Avete Mosè e i Profeti", oggi si potrebbe dire: "Avete il Magistero di tutti i Papi" - ed oggi è molto più accessibile di 10 anni fa.
    A volte mi sembra di assistere a tifoserie da stadio che vorrebbero che il Papa si schieri per forza "contro" qualcuno o qualcosa. Tanto i progressisti vorrebbero il ripristino delle scomuniche alla FSSPX, tanto da queste parti si vorrebbe una cacciata generale di tutti i progressisti.
    Tutti vorrebbero che il Papa usasse la forza per combattere chi non è sulla propria "sensibilità" sia liturgica che dottrinale. Eppure appare chiaro che questo Papa non è il duro Pio X e non è GPII. Ha il suo stile e il suo modo di governare. E' anche abbastanza evidente che Benedetto creda che dare l'esempio, proporre e non imporre sia l'arma giusta da usare contro certe derive. Certo, ad alcuni potrebbe sembrare poco, potrebbe sembrare sbagliato, ma questo è il Pontefice scelto in questo momento dallo Spirito Santo, che piaccia o meno.
    In fondo, credo, che tra un Tradizionalista (o tradizionale, come piace a voi) e un modernista, la differenza non debba stare solo nel contenuto ma anche nei modi. Al modernista piace ergersi sopra al magistero per imporre il pensiero dominante sulla Chiesa? Allora, secondo me, il tradizionalista deve farsi umile al fine di conformare la propria vita al Magistero. Che non è altro che l'esempio che abbiamo ricevuto da tutti i Santi.
    "Se tu giudichi la legge non sei più uno che osserva la legge, ma uno che la giudica. Ora, uno solo è legislatore e giudice, Colui che può salvare e rovinare" (Gc 4)

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  33. La REDAZIONE ( anche se talvolta mi censura solo perchè non amo essere diplomatico ma rustico, mi riferisco alle "castagne" ) questa volta a stra-ragione.
    Un articolo di questa portata, pubblicato su di un quotidiano nazionale dove l'80% dei lettori sa poco o nulla di questioni dottrinaliturgicoreligiose fa un danno enorme alla Verità.
    In un Paese come l'Italia che si nutre di luoghi comuni contro la Chiesa Cattolica, un simile articolo ha la potenza distruttrice di una bomba atomica.
    E pace a tutti per le buone e reali ( se c'erano) intenzioni del giornalista...che prima la fà e poi la pista! (licenza poetica).
    La verità, e vale per tutti, giornalisti o semplici fedeli, è che occorre valutare e soppesare tutto ciò che viene proferito a riguardo della Religione. Usare parole semplici e che non si prestino a manipolazioni maliziose. Facciamo tesoro degli errori perchè siamo in guerra.

    Primum vivere,deide philosophari.

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  34. Io vorrei sapere come fu possibile in quel pontificato che Mons. Martini da preside della Gregoriana possa essere improvvisamente diventato arcivescovo di Milano, la diocesi più grande della cristianità ... Quello fu un fatto certamente più grave, una scelta davvero infelice che ha tante conseguenze rovinose per il cattolicesimo nel nord-italia e non solo ... 

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  35. Errata corrige: Pio XI, non Pio X.

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  36. Dimenticavo! A proposito del celibato, occorre ricordare qualcosa che sembra dimenticato dai più. Vero è che non è un dogma, e che nella Chiesa coesistono due tradizioni diverse. Ma dal punto di vista dottrinale, non è forse vero che lo Spirito santo guida alla verità tutta intera? Una disciplina raccomandata, , trattata da padri e Dottori, arricchita dalla costante fedeltà del magistero della Chiesa, impreziosita da una mirabile enciclica di Paolo VI, non dovrebbe più rappresentare un problema. Possiamo impedire al Signore di volere che i suoi ministri siano celibi? La tradizione ed il magistero non fanno parte dell'unico deposito? Perchè chiedersi ancora se sia un bene o no, se sia fondato sulla Scrittura, etc. etc? E' chiaro che non potrà esservi mai un pronunciamento irreformabile, ma la continuità forma già la materia dell'irreformabilità. altra cosa è l'ordinazione delle donne, esclusa con documento infallibile da Giovanni Paolo II. Lo schifo è proprio questo: che Roma parli e sia sommersa da chiacchere ulteriori e da palese disobbedienza. Il problema sono i vescovi. Come volevasi dimostrare!

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  37. A meno che non sia improvvisamente impazzito Rodari non si è mai mostrato  un liberale e anzi si è distinto per la sua linea moderata.

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  38. Redazione di Messainlatino.it18 maggio 2010 alle ore 12:22

    Pasquale, scopri l'acqua calda? Guarda che questo non è un sito di giardinaggio, certe cose le sappiamo tutti.

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  39. Benedetto XVI è custode dell'ortodossia, Ratzinger giovane certo non lo era, Ratzinger CDF si sforzò di esserlo. Viva il munus petrinum!

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  40. <span>E' un asptto sul quale si può discutere.  </span>

    Discutere, discutere, discutere... Ma sai che novità! E' dal Concilio di Cartagine del 390 che se ne discute.. <span>Ultimi solo il il CVII con la Presbyterorum Ordinis, Paolo VI nel '67 con la Sacerdotalis Coelibatus, il Sinodo dei Vescovi nel '71 con la Ultimis temporibus, GPII con la Pastores dabo vobis.. e di nuovo un altro Sinodo dei Vescovi nel 2005 sull'argomento, e la Sacramentum Caritatis del 2007..</span>

    Che barba, che noia, che noia, che barba..
    Ecco perchè apprezzo chi, come Lefebvre, ha avuto il coraggio di girarsi dall'altra parte, e continuare imperterrito a leggere la Gazzetta.

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  41. Le solite richieste e lagne di noi siamo chiesa, e che Chiesa non sono. Rodari cerca altre strade? Eviti di incontrar al buio il vescovo di Veakland, intanto.
    Una frase m'ha colpito: Del resto Pio XII sosteneva che la chiesa deve tenere aperte le sue porte e il mondo deve entrarvi dentro. Che piaccia o no il Concilio ha detto l’opposto: la chiesa sta nel mondo. La visione del passato è morta”. Cristo aveva detto: non vi mando nel mondo, vi mando contro il mondo. E sappiamo che chi si fa mondo non è più Chiesa che, appunto, apre le sue porte al mondo perché vi entri per salvarsi ed entrar nella eterna dimora divina.
    Qualche giorno fa commentavo che il cardinal di Vienna in realtà con le sue parole lanciava un siluro contro il Papa. Pochi vi han creduto. E ora?

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  42. Concordo con la Signora Luisa: Rodari non si sta spostando a sinistra. E' vero che non esiste un'informazione imparziale ma, ogni tanto, poter leggere chiaramente quali sono gli obbiettivi dell'ala liberal dalla sua stessa bocca può portare ad una cristallizzazione di parte dell'opinione pubblica su posizioni di "destra": e poi chi legge Il Foglio è solitamente una persona informata dei fatti che sa il fatto suo.

    Elia

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  43. Alla guida mi pare chiaro che ci sia il Capo della Chiesa Cattolica, quindi Cristo.
    Per restare nella metafora credo che il treno non sia deragliato completamente, come dice Lei, piuttosto credo che vi sia stata confusione tra i passeggeri su quale sia il percorso giusto da fargli seguire. Col Concilio sono sorti ammutinamenti, lotte e disfide. Vi è chi ritiene sia tutto da buttare, chi invece che vada superato (avete notato che più il Papa batte sulla lettera del Concilio, più i progressisti vogliono il Vaticano III?...Non credo sia ignorare come dato). Io credo che buona parte del Concilio sia in linea con la precedente Tradizione. Altra parte mi pare superata poichè la società si evoluta in modo diverso da come si immaginava negli anni '60. Altra parte, quella controversa, credo sia da ponderare. Ne' da scartare a priori come eretica ne' da ritenersi infallibile dottrina.
    Io sono nato negli anni 80, e non riesco ad immaginare oggi una Chiesa che lanci strali verso altre fedi, rinunciando ad inviti in Israele perchè di fede giudaica o in Marocco perchè di fede islamica. Così come non riesco ad immaginare una Chiesa che pretenda che la Francia o l'Olanda dichiarino il cattolicesimo religione di Stato. Quand'anche lo facesse, risulterebbe eccessivamente anacronistica, a mio avviso. Quindi, credo, che l'intuizione avuta durante il Concilio tanto sul dialogo interreligioso tanto sulla libertà di religione non sia da scartare aprioristicamente.

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  44.  Sostengono che il celibato non abbia un fondamento teologico e sussista semplicemente in virtù di una legge canonica entrata in vigore col Concilio di Trento.


    Ma che dice??? se davvero il Cardinal Schönborn e seguito credono una cosa del genere, mi deludono proprio!!
    restando nel nostro tempo da Paolo VI ad oggi ci sono fior fiore di Testi Pontifici che ripetendo la medesima dottrina di sempre e ripercorrendone la storia hanno sempre difeso il celibato che NON inizia affatto al Concilio di Trento, li semmai FU AFFERMATA!!!
    E' come per la questione del Canone biblico, esso si formò  "da sempre" a Trento fu sono canonizzato... è come per la Santissima Trinità il cui termine NON esiste nella Bibbia e la cui dottrina fu canonizzata (fatto il dogma) trecento anni dopo....
    A ragione padre Cornelio Fabbro, in un suo saggio che consiglio a leggere, sul celibato, scrive:
    <span>La prima causa della crisi del celibato è l'insicurezza della fede che ha colpito oggi una vasta zona di clero e di popolo. Essa si alimenta di posizioni non cattoliche in parte radicalmente incredule di certi teologi rinomati la cui diffusione è realizzata da un esercito molto attivo di operatori di pubblicità. La campagna di denigrazione del sacerdozio da parte di certi teologi ha tolto a molti preti la coscienza della dignità e del valore del sacerdozio.</span>


    <span>Il grande sacrificio della vita celibataria sta o cade con il carattere della Chiesa cattolica come l'unica vera Chiesa di Gesù Cristo. Più si alimenta l'apparenza (con un concetto di ecumenismo indiscriminante) che le confessioni non cattoliche stiano più o meno alla pari con la Chiesa cattolica, più diventerà incomprensibile perché si debba esigere dal sacerdote un sacrificio che quelle non conoscono.</span>

    **********************

    Non credo proprio che Paolo Rodari volesse sostenere il card. Schönborn....solo che molti oggi preferiscono NON assumere una chiara posizione, meglio la "via di mezzo" dove ti porto la notizia, poi giudica tu....
    Manca, nella rete, UN SANO GIORNALISMO che pur dando certe notizie, si assuma anche la responsabilità di una scelta chiara ed inequivocabile per il dove stare... ed esporsi coraggiosamente a favore del Magistero della Chiesa bimillenaria che su certi temi è sempre stata chiarissima perfino con gli ultimi Pontefici...
    <span> Giovanni Paolo II nel 1981 (Discorso ai sacerdoti nell'Isola di Cebu, Filippine, 19 febbraio) "Il Celibato non è affatto marginale nella vita del sacerdote: dà testimonianza di un amore modellato sull'amore di Cristo".</span>
    Mons. Piacenza nel giugno 2009 ribadiva che:
    <span>Il celibato non è solo una norma disciplinare, ma affonda le proprie radici in argomentazioni teologico-spirituali, che hanno nell'imitazione di Cristo "umile povero e casto" il loro baricentro e nella riproposizione della "forma di vivere degli apostoli", la loro concreta traduzione esistenziale. L'aspetto disciplinare del celibato, in effetti, è solo la necessaria conseguenza della sua natura teologica.</span>

    Mi vine da ridere (o da piangere) che poi si inneggia al carisma di un Gandhi dimenticando che anch'egli aveva scelto la via della celibato... si invoca il dialogo interreligioso e si ignora il celibato dei buddisti...
    <span></span>

    ****************

    <span></span>
    <span></span>

    RispondiElimina
  45. Benedetto XVI 12.3.2010 al Clero:

    <span>L'orizzonte dell'appartenenza ontologica a Dio costituisce, inoltre, la giusta cornice per comprendere e riaffermare, anche ai nostri giorni, il valore del sacro celibato, che nella Chiesa latina è un carisma richiesto per l'Ordine sacro (cfr. Presbyterorum Ordinis, 16) ed è tenuto in grandissima considerazione nelle Chiese Orientali (cfr. Cceo, can. 373). Esso è autentica profezia del Regno, segno della consacrazione con cuore indiviso al Signore e alle "cose del Signore" (1 Cor 7, 32), espressione del dono di sé a Dio e agli altri (cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1579).
    Quella del sacerdote è, pertanto, un'altissima vocazione, che rimane un grande Mistero anche per quanti l'abbiamo ricevuta in dono. </span>
    <span></span> 
    <span>ebbè!</span>

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  46. Ratzinger sarebbe un Papa come Pio X? Secondo te, Papa Sarto sarebbe mai entrato in una moschea turca per pregare allah? Ma mi faccia il piacere...

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  47. Ha pregato Allah? Ah, si? Quando? Ha idea, per caso, di come un buon islamico debba pregare Allah? Il piacere è bene che lo faccia Lei a noi. Rifletta prima di buttarla in caciara.

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  48. Don Alfredo Morselli18 maggio 2010 alle ore 13:26

    Ma il Papa non ha pregato Allah; ma che cavolo di tradizionalista è chi interpreta pro malo tutto quello che fa il Papa! Il papa ha fatto una VISITA DI CORTESIA, per cercare di insegnare ai mussulmani cosa vuol dire il rispetto reciproco (non scannarsi e dirsi buon giorno non è né liberalismo né indifferentismo) e che i cattolici non sono né l'esercito americano né il mossad. Bisogna essere il contrario dei modernisti, non modernisti di segno contrario.

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  49. Ma di Ratzinger fu allievo e sodale.

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  50. Potrebbe esserlo nell'aldilà.

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  51. Attenzione, la frase non è di Rodari, ma del tragicomico Farinella. 

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  52. Ratzinger non credo (finalmente il controsillabo, fu il suo grido di giubilo al Concilio), Benedetto XVI sì, nei documenti vincolanti.

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  53. Caro perplesso....nè Ratzinger, tanto meno i futuri Pontefici devono "essere" come i loro predecessori... Papa Sarto non è (e non "non sarebbe") mai entrato in una Moschea semplicemente perchè non era il momento nè tanto meno era quella la situazione del suo tempo... E' assurdo volere e pretendere di relegare la Missione della Chiesa ad uno scimmiottare e imitare il passato, non è questa la Tradizione... I paragoni sono fuori luogo perchè i contesti sono diversi, ed è la Tradizione che viene incontro al nostro tempo ma mai imitando o restando quelli del "passato"...
    Io amo immensamente santa Caterina da Siena e sono certa, studiando e pregando sul Dialogo della Provvidenza, che anche Lei, oggi, starebbe con il Papa dicendo le medesime cose, soprattutto quando al suo tempo osì mettere in discussione il potere temporale se questo fosse stato di ostacolo alla pace fra i cristiani...
    Non dimentichiamo che in quel tempo abbiamo avuto due santi Domenicani uno con il Papa Urbano, l'altro, san Vincenzo, stava con l'antipapa....epuure entrambi sono stati canonizzati dalla Chiesa...
    Dovremo forse pretendere una tal imitazione perchè è parte della Tradizione? ;)
    Suggerisco di meditare sul saggio consiglio di padre Morselli:
    Bisogna essere il contrario dei modernisti, non modernisti di segno contrario.

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  54. La Gazzetta Cattolica.

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  55. Evitiamo le pernacchie anche a paragoni del tutto fuori luogo. Cerchiamo d'esser il più possibile, ad ogni costo, con Pietro quando parla da Pietro, non quando prevale Simone.

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  56. IL progressista nn si limita solo al celibato, cosa che considera puro retaggio normativo , egli vorrebbe relativizzare i dogmi, modificare tantissimi aspetti vorrei elencarli quasi tutti ma nn mi basterebbe un mese per scriverli. Secondo loro la chiesa nascerebbe non dal Costato di Cristo, squarciato dal colpo inferto da Longino, ma dalla Pentecoste, sarebbe quella l'ecclesiogenesi. Essi dicono che i dogmi vanno ricompresi e rielabolati: la verginità di Maria sarebbe solo un ''luogo teoloico'', la presenza reale nell'Eucaristia sarebbe da intendersi in modo diverso, quello della transignificazione, per quanto riguarda l'escatologia il purgatorio fa loro sorridere, essi tranquillamente lo considerano un frutto dell'agostinismo, l'inferno è un argomento non nominato, il concetto di suffragio e di espiazione non corrisponde alla vera  purezza del cristianesimo; il peccato mortale grave non sarebbe causa di dannazione, essi sottolineano l'esistenza, in teologia morale, dell''opzione fondamentale''.Alcuni, estremisti, si spingono oltre i limiti della decenza ed attaccano, in cristologia, la divinità del Figlio, la storicità della sua risurrezione,  annunciando forse un cristianesimo svuotato dello stesso Cristo.Vorrebbero fosse abolito il Codice di Diritto Canonico, cosa desiderata anche da Paolo VI, il quale avrebbe indicato semplicemente una ''magna charta''per la chiesa, ma poi, vedendo che molti cardinali minacciavano  di dimettersi, nn ne fece nulla. Si sa anche che essi si auspicherebbero la fine della C. della Fede, come spesso invoca H. Kung.ECC:.......

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  57. Segnalazione: Sul sito http://www.livemass.net/ è possibile assistere quotidianamente alla Messa di Sempre. Lo riferisce il blog http://rorate-caeli.blogspot.com/

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  58. Spiegati su p. Raniero Cantalamessa, che è predicatore della Casa pontificia. Che sarebbe la <span>"Chiesa pentecostale autocefala"?</span> Dai indicazioni precise, o qui c'è il pericolo di inquinare i pozzi, di fare disinformazione.

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  59. L'avevo capito.

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  60. Dove avrei scritto che Rodari vuole "smascherare" Schönborn?
    Osservo che ha consacrato diversi lunghi articoli al cardinale viennese, che ha offerto la possibilità di meglio conoscere il pensiero e i gesti  di colui che è indicato come "amico e allievo " del Papa, no mi spingo sino a considerare che  così facendo ha offerto una tribuna gratuita e fatto pubblicità al ramo più progressista della Chiesa con il rischio  conseguente di influenzare gli ignari lettori che troverebbero in Schönborn il loro porta bandiera.
    Ma,lo ripeto, forse avete ragione voi, ciò che è certo è che Rodari ha consacrato uno spazio inusuale al cardinale di Vienna, perchè lo abbia fatto, solo lui lo sa.

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  61. ahh ......riecco il sig. Pasquale col suo  magistero novello annata '68, salve!    :)
         (a volte ritornano.....pazienza....)

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  62. è così, infatti: i fedeli hanno paura di vederlo scendere a patti con tutta questa gente che ha venduto la vera Fede per 30 denari ! Non dovrà mica scendere a patti con loro, speriamo: anche lui dovrà, ad ogni bivio e prova di fede, dire:
    "Amicus Plato, sed magis amica Veritas!" (....o Pilatus, come qualcuno disse);
    e dovrà dire tante volte, di fronte a proposte di compromessi col Potere, come disse Gesù al discepolo più caro:
    "Vade retro Satana, perchè mi sei di scandalo!"
    Pietro, Vicario di Cristo, deve parlare e agire come Cristo, conforme a Lui, sul Calvario e nella Via Crucis che percorre con la Chiesa, a capo della Chiesa, la quale è tutta in cammino sulla stessa Via Crucis, essendo Corpo Mistico di Nostro Signore !

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  63. <span>ad es. si può rimanere interdetti e confusi di fronte a questo fatto citato da Antonio: </span>
    <span>2) l'accordo, nel 1999, con i protestanti sulla questione della giustificazione sola fide. Questi sono fatti, che oggettivamente contrastano con la tradizione.</span>
    Di fronte a ciò, uno che ragiona col buonsenso dei sassi si chiede: come mai ?
    come si può accettare un tale accordo ? era pensabile 40 anni fa ? se non lo era, perchè oggi dobbiamo accettarlo come cosa normale? rientra nella Tradizione, o nella cosiddetta continuità ?
    Il Gregge sbandato e confuso come mai nella storia della Chiesa, ha bisogno di chiarezza e fermezza, soprattutto! (non cedere sulla Verità eterna, e sui dogmi della Dottrina immutabile, che NON E' NEGOZIABILE).
    :(

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  64. potenza dell'immagine18 maggio 2010 alle ore 15:11

    <span><span>vede, don Morselli,   
    il guaio è che i mediaTV diventano sempre più una cattedra molto eloquente, con <span>l'impatto immediato</span> delle immagini AL DI LA' di tutte le parole del cronista e/o dei reportages scritti che fanno poi da risonanza (ed eventuale spiegazione) sui giornali: siamo nella civiltà dell'immagine, ne siamo soggiogati, consumiamo in fretta quintali di informazioni, non riflettiamo, non approfondiamo (mi riferisco alla gran massa di spettatori piuttosto superficiali, <span>ma non solo,</span> anche a quelli colti e forniti di senso critico), non stiamo a scrutare e ponderare e discernere accuratamente tutto ciò che vediamo ogni giorno sul teleschermo, al fine di scartare VERO DA FALSO, rerale da illusorio;   
    e ciò che passa sullo schermo <span>TV ci informa e CI FORMA</span>, che noi lo vogliamo o no: questo è l'effetto del vero "grande fratello" (profetizzato da Orwell);   
    lo spettatore vede il Papa che entra in moschea, OK, per visita di cortesia, ma il cronistadice (e scrive):   
    "IL PAPA HA PREGATO con i dignitari e capi religiosi islamici, ha pregato il Dio Unico comune a tutti gli uomini"; la telecamera, infatti lo mostra in atto compunto e raccolto di preghiera....come fa un qualsiasi spettatore -nel passaggio istantaneo dell'immagine- a pensare <span>in modo ferreo alfieriano </span>(,,,, per difendersi dalla suggestione) :</span> 
    <span> <span>"Non sta pregando, non sta pregando,</span> devo pensare che sta facendo solo un omaggio di convenienza e nulla più....un gesto di diplomazia! non sta pregando...." cioè farsi l'autolavaggio difensivo, mentre lo schermo lo sta in realtà indottrinando in modo occulto, oltrepassando CON POTENZA imbattibile le sue difese razionali ?!   
    chi mai darà a milioni di fedeli quelle armi difensive che lei o altri sembrano avere ?   
    sono anni che la stragrande maggioranza non solo dei cattolici, ma credo di tutti gli uomini sul pianeta ha accolto con favore l'idea suggerita da quegli <span>incontri di cortesia: cioè</span> che in realtà noi uomini tutti <span>possiamo pregare un Dio uguale per tutti e comune a tutti, senza bisogno di diventare cattolici:</span> questa è l'idea certamente diffusa nel villaggio globale....L'ingresso dei papi nelle moschee è un buon esempio di cortesia, ma anche della <span>possibilità di dialogo tra Cristo e Belial  !</span>   
    L'immagine lo mostra come cosa possibile, cioè non lo esclude, come una volta invece si escludeva nel modo più assoluto, secondo le parole di S. Paolo: "Che c'è  in comune tra Cristo e Belial?"  ! 
    non le pare ?</span></span>

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  65. Quylcuno, non ricordo chi,  leggendo ne "La Tunica stracciata" del quale suggerisco la lettura....parlava di REGRESSISMO più che di progressismo...e lo condivido...
    Il vero termine da usarsi per queste persone è il MODERNISMO che si affacciò prepotentemente nella Chiesa non al Concilio ultimo, ma già nell'800 e tutto il periodo con il Risorgimento... al Vaticano II non è subentrato "un vento nuovo" ma l'apice del tentativo modernista di cambiare la Chiesa...con una sorta DI REGRESSIONE anzichè di progresso...
    San Pio X sottolineò benissimo, portandolo alla luce, tutto il dramma di questo "movimento" che dall'interno della Chiesa aveva iniziato a muovere pretese di modifiche dottrinali... resta pietra miliare la Pascendi Dominicis gregis del 1907 quando dice:

    <span>Per lo che il Nostro Predecessore Gregorio XVI a buon diritto scriveva (Lett. Enc. "Singulari Nos", 25 giugno 1834): "È grandemente da piangere nel vedere fin dove si profondino i deliramenti dell'umana ragione, quando taluno corra dietro alle novità, e, contro l'avviso dell'Apostolo, si adoperi di saper più che saper non convenga, e confidando troppo in se stesso, pensi dover cercare la verità fuori della Chiesa cattolica, in cui, senza imbratto di pur lievissimo errore, essa si trova".

    Ma qui già siamo agli artifici con che i modernisti spacciano la loro merce. Che non tentano essi mai per moltiplicare gli adepti? Nei Seminari e nelle Università cercano di ottenere cattedre da mutare insensibilmente in cattedre di pestilenza. Inculcano le loro dottrine, benché forse velatamente, predicando nelle chiese; le annunciano più aperte nei congressi: le introducono e le magnificano nei sociali istituti. Col nome proprio o di altri pubblicano libri, giornali, periodici.

    Per dar poi, o Venerabili Fratelli, disposizioni più generali in sì grave materia, se nelle vostre diocesi corrono libri perniciosi, adoperatevi con fortezza a sbandirli, facendo anche uso di solenni condanne.

    […] vigilino i Vescovi che i librai per bramosia di lucro non spaccino merce malsana: il certo è che nei cataloghi di taluni di costoro si annunziano di frequente e con lode non piccola i libri dei modernisti. Se essi ricusano di obbedire, non dubitino i Vescovi di privarli del titolo di librai cattolici; [...].</span>
    ******************

    La piaga è la medesima e si chiama MODERNISMO, il termine "progressista" non è altro che l'appendice mascherata di un preteso progresso della missione della Chiesa, ecco perchè i veri Tradizionali non devono cullarsi troppo nel termine "tradizionalisti" che non è altro che la faccia della stessa medaglia, entrambi mirano ALLA REGRESSIONE DELLA CHIESA...ingenerando ingiustamente delle proteste contro la Chiesa nel suo autentico PROGRESSO che nulla ha che vedere con il progressismo...
    ;)

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  66. <span>Non dimentichiamo anche che il nostro guarda con simpatia all'esperienza neocatecumenale.</span>

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  67. Ma forse Pasqualino 'o maragià è abituato a pascolar per altri campi.

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  68. Ho l'impressione che le sofferenze del pontificato attuale siano una specie di purificazione per il Ratzinger di quegli anni. Tuttavia Ratzinger probabilmente si salverà (Dio solo lo sa), ma la Chiesa rimarrà in cancrena.

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  69. e se -metti il caso- sono i Vescovi stessi a scrivere testi "strani" che poi affollano le librerie, che facciamo ?
    chi avvisa i fedeli che quei libri si vendono sì, ma sono....alquanto strani, per non dire eterodossi ?
    :(

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  70. <span></span>
    <span>Araldo e custode non sono in contraddizione. Portare a tutti la parola di Cristo ed insegnare come portarla ne implica il pieno e vigile possesso. ll semplice custodirla non implica la missione attiva della trasmissione.</span>

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  71. Gregorio XVI esortava alla vigilanza Vescovi che ERANO di fatto vigilanti perchè saldi nella Fede e nella Dottrina perenne, ma oggi....
                                             QUIS    CUSTODIET     CUSTODES   ?

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  72. Su quell'accordo, che Cassidy firmò controvoglia, mi sembra sia scesa l'ombra polverosa. Ci resti.

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  73. A sì però
    arileggè un pò:

    "Proprio con lo scopo di «mettere il mondo moderno in contatto con le energie vivificanti e perenni del Vangelo» (Giovanni XXIII, Cost. ap. Humanae salutis, 3), si è realizzato il Concilio Vaticano II, nel quale la Chiesa, partendo da una rinnovata consapevolezza della tradizione cattolica, prende sul serio e discerne, trasfigura e supera le critiche che sono alla base delle forze che hanno caratterizzato la modernità, ossia la Riforma e l’Illuminismo.  
    Così da sé stessa la Chiesa accoglieva e ricreava il meglio delle istanze della modernità, da un lato superandole e, dall’altro evitando i suoi errori e vicoli senza uscita. L’evento conciliare ha messo i presupposti per un autentico rinnovamento cattolico e per una nuova civiltà – la «civiltà dell’amore» - come servizio evangelico all’uomo e alla società."  

    Più chiaro ddè così!!!

    A capisco
    er sor Papa ppè parla chiaro ppè te
    deve ddì quello che ttu voi sentì ddì.........

    e allora mmè sà che invecchierai
    ma mai udrai.........

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  74. D'accordo, ma forse certi gesti andrebbero ben spiegati nella loro vera portata da chi li pone in essere per non creare ulteriore confusione nei cattolici già troppo confusi, come l'asino in mezzo ai suoni. "Amici" interessati li presentanoin modo assai tendenzioso.

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  75. <span>putroppo è così; ma la Via Crucis coinvolge tutta la Chiesa, con il Papa a capo del Corpo Mistico, tutto piagato nella sua totalità e avviato sulla medesima Via Crucis !</span>

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  76. ma chi mai si prenderà l'incarico di sppiegare a milioni di spettatori i veri e reconditi significati di ciò che appare lampante da sè e fa presa sulla mente, come un attak immediato e indelebile ? hai voglia a spiegare....e poi ci pensano i portavoce a travisare definitivamente al peggio i gesti ambivalenti!

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  77. un forestiero ai vostri pensieri18 maggio 2010 alle ore 16:03

    poi un giorno voi di questo sito ci direte come riuscite a giudicare tutto e tutti da una così abissale ignoranza dei fatti

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  78. Anche senza voler ricondurre a lui l'attacco pedofilia, l'operazione Schonborn si sviluppa secondo le collaudate tattiche politiche dossettiane. Per far fuori il capo mai attaccarlo direttamente, gli si sta accanto, lo si difende accreditandosi come amico. Intanto piano piano lo si tira a sè e lo si isola facendo fuori ad uno ad uno i collaboratori ed i suoi uomini chiave. Ho visto in questi mesi molti siti dalla retta linea e sacerdoti dal retto pensiero, oscillare e credere (forse sperare) che dagli attacchi al Papa potesse derivare qualcosa di buono e salutare per la Chiesa. L'occasione cioè per un sano repulisti di tanti collaboratori così poco degni di cotanto Pontefice. Poveri allocchi! Sarebbe la fine del disegno di BXVI e dell'azione del suo pontificato. Questo è il vero pericolo di azioni squisitamente politiche già viste e applicate alla Chiesa negli anni sessanta dalla "scuola bolognese" , che i primi anni del  pontificato di GPII hanno stroncato, ma che oggi vengono riproposte e che molti giovani vaticanisti in buona fede non colgono perchè non hanno sperimentato. E' vero però che, per fortuna, cominciano piano piano a vaccinarsi tanto che finalmente il tempo sembra un pò migliorare. e l'operazione donne sacerdote, preti sposati, comunione a chi capita pare finalmente segnare il passo. Martini ormai come capofila progressista non era più presentabile. Hanno lanciato Schomborn ma con l'attacco (extra ecclesiam) a Sodano l'uomo di punta si è già completamente bruciato. A lui l'onere della prova. Se non prova le accuse basterà una querela per mandarlo a lavar piatti in quei ristorantini (dal menù particolare) tanto diffusi sui lungofiume dell'Austria orientale. Non ci sono più i dossettiani di una volta!

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  79. Cristo e Belial oggi sì18 maggio 2010 alle ore 16:16

    <span>ah sì, <span>perchè non era il momento ??</span>    
    quando sento il verbo "contestualizzare" mi vengono alla mente tutti quei teologi  progressisti che vogliono    
    RICONTESTUALIZZARE il Vangelo:    
    allora oggi è possibile un incontro di cortesia, esempio di dialogo gestuale    
    TRA CRISTO E BELIAL ?    
    non capisco : e non mi posso adeguare....o<span> contestualizzare con</span> questa novità !    
    Allora, Caterina, verrà certamente anche il momento che     
                                    La Chiesa dubiterà come Pietro ha dubitato !    
    Ci siamo già: al 90-95 % la Chiesa non ha più la Fede di sempre, quella degli Apostoli della Pentecoste Anno Domini 33 !    
    ....e la perde a rotta di collo e noi che prevediamo ?....    
    In risposta alla triste domanda di Nostro Signore:    
              "Quando il Figlio dell'uomo tornerà, troverà la Fede sulla Terra?"    
    la sua Chiesa, sua Sposa  gli dirà:    
    "O Signore, ho dovuto dialogare con tutti per  CONTESTUALIZZARMI NEL NUOVO MILLENNIO    
     e inseririmi opportunamente nel Nuovo ordine planetario che avanzava; come potevo rimanere tagliata fuori o non essere INCLUSIVA ? Era opportuno usare un po' di cortesia, comprendimi....."</span>

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  80. <span><span>"L’evento conciliare ha messo i presupposti per un </span><span>autentico rinnovamento cattolico e per una nuova civiltà – la «civiltà dell’amore» -</span>  
     
    Mi chiedo :  dove posso vedere l"<span>autentico rinnovamento cattolico"?</span>  
    Di quale rinnovamento si tratta?  
    E prima che civiltà era? Non c`era l`amore?  
     
    Ebbene, mi duole dirlo, non vorrei avere la superbia di contraddire il Papa, ma io che sono nata prima del Concilio Vaticano II, che ho formato la mia coscienza di cattolica con il catechismo di Pio X, una formazione saldamante e profondamente ancorata che mi  ha "strutturata" anche durante la mia lunga lontananza dal gregge, quando leggo frasi stile "nuova primavera", "nuova Pentecoste", "uscire dall`inverno della Chiesa", "rinnovamento cattolico" , "nuova civiltà dell`amore"...mi dico, ma allora io che ho vissuto?  
    Ero nell`inverno?  Ciò che ho vissuto, che mi ha nutrita, era di poco valore, invecchiato, sciatto, "dépassé", destinato a morire?  Non era amore ciò che mi era trasmesso, che sentivo e vivevo?  
    Ed ora quando m guardo attorno, che cosa vedo? Dove è questo rinnovamento? Io vedo disordine confusione, caos e anarchia, ognuno va per conto proprio, liberamente, è questo il rinnovamento?  </span>
    Sì quando leggo e ascolto certe frasi, sento che una parte di me si rivolta, non posso e non voglio entrare e fare mio un certo vocabolario che non corrisponde alla realtà che ho vissuto.

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  81. Redazione di Messainlatino.it18 maggio 2010 alle ore 16:31

    Già: pastore di pecore di sette protestanti, poi folgorato sul 'cammino' (chissà quanto diverso da prima) che porta a Damasco, anzi a Madrid.

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  82. Per Favore: Chiedo gentilmente se qualcuno è in grado di dirmi se presso il SANTUARIO MADONNA DI LORETO è possibile seguire la Santa Messa V.O. quotidianamente. Grazie a chi potrà aiutarmi.

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  83. Le chiese pentecostali sono tutte autocefale. Il pastore della comunità della mia città si permette di dare interpretazioni alla Sacra Scrittura diverse da quelle di un comune vicino.

    Conoscendo la preparazione di p. Raniero Cantalamessa, e la sua indiscussa bravura nel tenere omelie, non voglio dire che il Cantalamessa faccia parte del codazzo di teologi contro ratzinger, ma poichè è vicino a d alcuni movimentio nati negli USA  e giunti in Italia , con tuto quel carico  di americanismo, voglio ricordare che fare la corte a taluni movimenti che pregano con i pentecostali mi pare che  sta portando nel polo cattolico molta confusione.

    Infatti abbiamo il movimento carismatico cattolico e il movimento carismatico della chiesa pentecostale, ma nel marasma che si è venuto a creare ormai i cattolici impazzano con idee strampalte sorpassando i frtelli pentecostali. Cosicchè ci ritroviamo oggi a sentire:
    CHI E' IL PAPA?
    Questo è il risultato di aver dato ai movimentimolta più autonomia e fu ori dal controllo dei vescovi diocesani che per tenrli buoni hanno creato le Consulte delle aggrgazioni laicali. Dove....... ne succedono di tanti colori....... tutti fratelli ma appena  temina l'incontro tutti contro tutti.
    E ognuno il libertà.

    Il problema sta poi nella celebrzazione eucaristica che è diventata monopolio di questo o quel movimento, sorbendo la stragrande maggioranza dei fedeli  "momenti circensi e goliardici" che francamente hanno bisogno di una bella regolata.

    Ma nessuno, dico nessuno, in primis il vescovo diocesano è in grado di poter controllare i continui innovatori di messe .

    Adesso è toccato pure all'aVe maria........... dove al temine della  prima parte dobbiamo sorbirci:

    Ave Maria ........ del tuo seno , Gesù, che è nato per noi;
                                                         che è morto per noi;
                                                         che risorge per noi;
                                                         che insegna per noi;

    Come diceva Mike Buongiorno ALLEGRIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 

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  84. Nobis quoque peccatoribus18 maggio 2010 alle ore 17:17

    Il superamento del celibato dei preti si dimostra una priorita' del progressismo cattolico, ed eminentissimi cardinali intervengono a dare manforte.
    Il Papa per parte sua ha parlato chiaro per riaffermare l'esigenza del celibato. Ma come la mettiamo con la Costituzione Anglicanorum coetibus?

    Con i celibato si vuole colpire la fondamentale differenza del sacerdozio cattolico e la morte del sacerdote al mondo, premessa della santita'. Al mondo moderno bisogna rispondere con le parole e le azioni che piu' odia, in particolare la scelta volontaria della castita' come dono a Cristo e alla Sua Chiesa.

    L'ordinazione di una donna al sacerdozio non e' solo illecita ma anche invalida. Per carenza della materia.

    FdS

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  85. <span> <<Mi sembra che il terzo segreto di Fatima si stia avverando. Apostasia su apostasia nella chiesa tanto che il papa ha dovuto riconoscere che i nemici della chiesa sono al suo interno, specialmente i più pericolosi >></span>
    <span></span>
    <span></span>
    <span>Mi sa che hai letto il segreto sbagliato.</span>

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  86. Due note. La prima che deve ritenersi fortunato. Lei dice infatti:"<span>tutti fratelli ma appena  temina l'incontro tutti contro tutti"...dalle mie parti il tutti contro tutti comincia all'inizio dell'incontro, non dopo.</span>

    La seconda su "<span>Ave Maria ........ del tuo seno , Gesù, che è nato per noi;  
                                                         che è morto per noi;  
                                                         che risorge per noi;  
                                                         che insegna per noi;  "</span>
    E' una usanza antica dei popoli ispanici, soprattutto durante il rosario, viene apposta la locuzione inerente il mistero meditato. E' una formula prevista e valorizzata anche nella Lettera Apostolica "Rosarium Virginis Mariae" (n. 33), il documento con cui GPII istituiva i "misteri della luce". Veda anche L'Esortazione Apostolica "Marialis Cultus" (n. 46), del 1974 per mano di Paolo VI.

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  87. non è che la Tradizione lanci strali ad altre fedi, ma quando mai?
    afferma che le fedi non sono tutte uguali, se Cristo è veramente LA Via La Verità e LA Vita e cerca semplicemente di CUSTODIRE e ANNUNCIARE quella cattolica, che è fortemente inquinata e anche sfigurata, ma chi pensa che la chiesa sia stata rifondata dal Vaticano II non se ne accorge neppure!

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  88. Il Dott. Pastorelli mi delude. Non mi pare che il Papa non abbia spiegato quel gesto. Che poi vi sia chi voglia sempre interpretar male, invece, è un altro conto:

    "Nell’ambito del dialogo interreligioso, la divina Provvidenza mi ha concesso di compiere, quasi alla fine del mio viaggio, un gesto inizialmente non previsto, e che si è rivelato assai significativo: la visita alla celebre Moschea Blu di Istanbul. Sostando qualche minuto in raccoglimento in quel luogo di preghiera, mi sono rivolto all’unico Signore del cielo e della terra, Padre misericordioso dell’intera umanità. Possano tutti i credenti riconoscersi sue creature e dare testimonianza di vera fraternità!"
    Benedetto XVI - Udienza del 6 dicembre 2006

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  89. Ricordo a tutti che i preti sposati già esistono nella Chiesa cattolica: si vedano tutti i riti orientali cattolici (caldei, copti, maroniti, greco-melkiti, ecc...). E, prova dei fatti, non hanno risolto alcun problema vocazionale, perché anche in quelle chiese c'è mancanza di vocazioni!
    Mi sembra infatti estremamente riduttivo, da parte di tutti, considerare il problema vocazionale solo da un punto di vista meramente di accettazione del celibato. Cioè se accetto di essere "eunuco per il regno di Dio" allora sgnifica che ho una vocazione sacerdotale. Tra le due cose c'è una bella differenza e tutto il monachesimo d'oriente e d'occidente ne è la prova lampante! Sono celibi (uomini e donne), ma sono, di norma e dalle origini, essenzialmente dei laici! Essere prete è ben più che semplicemente essere celibe!! (Allora che dovremmo dire a tutti gli "zitelli" che ci sono in parrocchia? Fatti prete, tanto non ti si sposa nessuno!!?? E' questa la "vocazione" ??!!).

    Il problema vocazionale nasce da un problema di Fede, non di celibato o non celibato. Quando il Signore verrà troverà ancora la Fede sulla terra? Questa è la domanda cruciale. E ciò che serve, nella Chiesa, sono cammini di fede che aiutino le persone a crescere nella loro Fede in modo autentico, riproponendo "la misura alta della vita cristiana", come ebbe a dire Giovanni Paolo II. perché cristiani non si nasce e la società che ci circonda non è più quella di un secolo fà, dove certi valori cristiani erano ovvi e condivisi da tutti. Oggi, al contrario (e direi quasi, per fortuna), essere cristiani significa fare una scelta controcorrente e socialmente scomoda. E' questo alla base del calo di vocazioni, e se non si affronta una seria evangelizzazione della società moderna, celibato o non celibato, i preti macnheranne sempre di più...
    Il resto sono chiacchiere...

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  90. <span><span>l'ordinazione di una donna è impossibile, perché il "sacrificio" appartiene al 'maschio' (è un discorso antropologico oltre che metafisico) e Cristo E' un uomo maschio...        
    </span> il sacerdote una volta riceveva l'ordinazione "per celebrare il sacrificio" in persona Christi e ed era più sentito e vissuto il munus sanctificandi  proprio della Chiesa.   Ora la riceve "per accogliere le offerte del popolo santo per il Sacrificio" che sostanzialmente dovrebbe essere la stessa cosa...      
    Tuttavia, se si fa strada un'ecclesiologia che non celebra più il Sacrificio (che è anche banchetto escatologico) ma chi celebra è l'Assemblea, il tutto somiglia più alla Cena protestante che alla messa cattolica ed è un convivio tra commensali che non hanno bisogno di altari, è ovvio che poi si può arrivare ad affermazioni come quelle di Schoenborn & C</span>

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  91. condivido le motivazioni, condivido anche il discorso della seria evangelizzazione, ma di questi tempi al posto di seria è meglio precisare cattolica..
    noto che tra i tradizionalisti c'è un fiorire di vocazioni...

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  92. Per quel che mi riguarda non ho cambiato d'un solo punto la mia posizione da quando son su questo blog e se la Redazione srive qualcosa che non mi convince non ho timore reverenziale alcuno.
    Le decisioni papali (di tutti i papi) che non rientrino in un Magistero vincolante, pur con tutto il rispetto,  possono esser discusse.
    Certe nomine. ad es., si accettano, ma non è detto che si debbano apprezzare.

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  93. Certo leggenno
    li commenti più sù
    e quelli più ddè sotto
    a stà mia replica
    posso afferma cò certezza e sicurezza
    che stavorta
    nunnè stato er trippa
    a farve rosicà

    ma le parole der sor Papa........

    e poi mme venite
    a ffà li San Michele ddà Fede
    e lli Prefetti ddà dottrina

    ppè cortesia.............
    calamo n'pò a cresta!!!!

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  94. Le false religioni erano e restano false. Nessuno di noi, almeno credo, vuole ammazzare i loro seguaci.
    La Via, la Verità, la Vita quelle eran con Cristo vivente e quelle restan con Cristo vivente nel SS.mo Sacramento, nella Chiesa che sola Egli ha istituito custode,  propagatrice e interoprete della Sua Parola. L'ecumenismo non può esser che il ritorno nella casa comune, da oparte di chi se ne sia allontanato: una federazioni di religione con una comunione più o meno perfetta, cioè più o meno esistente, vale a dire più o meno inesistente e quindi inesistente, è una truffa.
    La Chiesa non deve pretender d'imporre a chicchessia di riconoscere la cattolica come religione di stato: ma deve rinunciare anche al principio della regalità di Cristo in cielo, nell'universo ed in terra, sui singoli e sulle nazioni?
    Quanto al Vaticano II sappiamo bene che è stato volutamenre male interpretato. Ma questo è potuto accadere perché diversi documenti o parti di documenti sono ambigui, equivoci e contraddittori, e chiaramente in contrasto in alcuni punti col Magistero precedente.
    Se una volta per tutte si chiariranno questi punti o, ancor meglio, si precisernno il suo carattere  meramente pastorale e il concetto di Tradizione vivente, le parti controverse non avraan più motivo d'esser di ostacolo e cadranno da sé come tante decisioni non dogmatiche  di vari concili del passato lontano.
    Nessunio dubita che la guida suprema della Chiesa sia il Papa, e attraverso di lui, Cristo. Ma ricordiamoci la Pastor Aeternus ed i limiti entro i quali essa stabilisce che il Papa agisce come Pastore e maestro universale assistito dallo Spirito Santo. Insomma il Papa non Cristo inogni sua atteggiamento, decisione, parola. Si cadrebbe nell'infallibilismo che non è assolutamente verità cattolica.

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  95. a sì però
    è ttè ci hai er vizio allora.......

    er Papa deve dimostra....
    chi guida il locomotore.....

    aò ma cchi sei?????

    er Papa
    Vicario di Cristo
    Dolce Cristo in terra

    a ttè nun ci ha nulla ddà dimostràtte
    e ddà rendette conto!!!!!!!

    sei te che devi dimostrà
    desse fedele!!!

    mmà mmmè sa.......

    ai tempi ddà Inquisizione
    ppè stè frasi che mò
    gli ai buttato lì
    te passavi un brutto quarto d'ora........
    fumante...........

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  96. à mmeè ce addimenticavo

    er quarto d'ora sò passavano
    pure quelli c'hanno firmato
    sotto: "mmè piace"

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  97. Sei il solito genio, plurinick: dimmi soltanto un'affermazione infallibile del Pontefice  (di tutti i pontefici ) ch'io abbia mai posto in dubbio.
    Se non capisci la differenza tra Simone che può rinnegare Cristo e Pietro-roccia su cui è fondata la Chiesa e che parla come Cristo, essendone il Vicario, è meglio che tu taccia o cammini in silenzio sino alla meta-voragine.

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  98. I vescovi si ammoniscono e si depongono.

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  99. mmè hai fatto m'pazzi
    gli ho cercato dappètutto

    Sito Vaticano
    Annuario
    Diocesi ddè tutto er monno.............

    ma nella Chiesa Cattolica
    stò mons. Williamson
    NUN ESISTE

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  100. Intanto non mi riferivo, evidentemente, solo a quel particolare gesto, ma ad un atteggiamento che ormai da decenni si ripete.
    Ma se proprio poi vogliamo anche analizzare le parole di Benedetto XVI, chiedo: dove si parla di Cristo? Si parla del Dio unico, padre misericordioso di "tutti i credenti". Di quale fede? Le fedi son tutte uguali anche quelle che non riconoscono Cristo?
    Il linguaggio è (comprensibilmente?) diplomatico. Tutti i credenti devono riconoscersi creature di quale Dio? L'uno e Trino? Dove lo si rammenta? Dove lo si presenta ai non credenti in QUESTO DIO UNO E TRINO, che si è incarnato per salvare l'umanità?

    Per piacere, non prendiamoci in giro. Diciamo con tutta franchezza che certe visite comportano un linguaggio anche, diciamo così, troppo prudente.

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  101. Don Alfredo usa un linguaggio pacato  e dice cose sensate e da lui si può sempre imparare qualcosa.
    Però vedo che i pazzi abbondano.

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  102. Si vede che sei un forestiero, forse un alieno.

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  103. I vescovi prendano in considerazione le segnalazioni dei fedeli e le cose poco a poco cambieranno.

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  104. ma come potrebbero riconoscersi figli dell'unico Padre, se non attraverso Cristo, visto che non conoscono un Dio Personale, che noi Adoriamo e conosciamo nel Verbo fatto carne, il Figlio diletto in cui si compiace?
    "Ora come potranno invocarlo senza aver prima creduto in lui? e come potranno credere senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi?" (Rm 10,14)

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  105. <span>E il card. Suenens e Küng hanno ammesso che i testi del Vaticano II erano stati redatti in modo da permettere nel futuro le interpretazioni libere che hanno avuto effettivamente luogo, Suenens parlava anche dell`inizio di una scalata....</span>

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  106. se avessi visto prima, avrei semplicemente assentito a quel che dice ancor più efficacemente Dante Pastorelli :)

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  107. <span>
    <p>Salvo rari casi, chi in Conclave è entrato già vestito di bianco papabile ne è poi uscito vestito solo di porpora cardinale. E visto che Schenborn (spero di averlo scritto giusto, sennò si offendono...) si continua a definirlo "papabile", speriamo che la casistica maggioritaria si confermi anche per lui.
    </p></span>

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  108. Errori di gioventù, caro Dante. C'è chi vuole cambiare la Chiesa per amore delle proprie idee, chi invece cambia le proprie idee per amore della Chiesa. Dell'amore di Ratzinger (che comunque espresse i suoi dubbi su certe conseguenze del Concilio già una ventina di anni fà, a volerla dir tutta) per la Chiesa non credo ci siano dubbi a riguardo.

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  109. È sconcertante osservare come gli stessi che hanno da più di 40 anni disobbedito al CVII e al Magistero Petrino, quando intralciavano la loro libertà d`agire e d`espressione,  andando ognuno per la loro strada, in un fai da te generalizzato, oggi accusano maldestramente e disonestamente i cattolici legati alla Tradizione, ivi compresi quelli che scrivono qui, di disobbedire al Papa,  di osare fare osservazioni sul suo Magistero, eventualmente esprimere riserve su certi silenzi o gesti, Spaemann ha descritto benissimo questo fenomeno.
    È l`ultima trovata, insieme all`accusa di cripto protestantesimo se non protestantesimo tout court, allora quando leggo commenti di questo tipo, il mio traduttore  si innesta automaticamente e vado oltre, circulez il n y a rien à voir!

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  110. Errori di gioventù condivisi con altri e peggiori periti che influenzaron troppo il concilio. Io , ormai da anni, scrivo, non solo qui, ma in vari articoli,  che la virata di Ratzinger c'è stata, soprattutto sul piano liturgico, a partire almeno dal 1976. Certi scritti e discorsi prima dell'elezione a papa sono notevoli. Da Papa sta cercando di fare quel che può, forse con qualche tentennamento in più rispetto a quanto ci si aspettava dopo forti interventi. I cinque anni di papato non son certo negativi. Il giudizio, però è prematuro. Sulla nomina dei vescovi, dei cardinali e sulla difesa, anche coi fatti, dell'ortodossia e della disciplina, dovrà poi fondarsi la valutazione dei prossimi anni che gli e ci auguriamo proficui. L'onestà degl'intenti non è in discussione.

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  111. Non esiste negli annuari, perché in posizione di irregolarità, ma resta vescovo validamente consacrato e non più scomunicato. Indipendentemente da quel che scrive o dice, mentre dovrebbe tacere per ordine del suo Superiore.

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  112. lei lo crede davvero, Pastorelli ?
    anche quando sono loro stessi a favorire certe "animazioni" fuori dalle righe ?

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  113. Ma che cosa centra il contestualizzare  o ricontestualizzareil vangelo se un Pio X non entrò in una moschea....ma come ragionate a pile?? *DONT_KNOW*
    hai fatto paragoni assurdi e per nulla applicabili al Pontefice regnante...

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  114. Ecco ipotesi, qui non ho risposta....san Giovanni Bosco ne avrebbe fatto un bel falò in piazza di tutta la CARTA STRACCIA... ma oggi sembra che non si possa più fare... :-D

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  115. Nello stesso discorso che segnalavo nel precedente commento si legge per tre volte "Spirito Santo", per tre volte viene ripetuto il nome di Cristo, per sei volte il nome di Maria e per quattro volte il nome "generico": Dio.
    Ometto statistiche sugli apostoli nominati.
    Come si vede il discorso era intessuto di Cattolicesimo, non riconoscerlo è segno di una certa volontà a tutti i costi polemica.

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  116. Ci siamo fraintesi o  per ragioni di sintesi non mi sono spiegato bene: io ho commentato i pensieri del papa nella moschea blu. Dopo aver rammentato il suo raccoglimento non mi sembra che il Papa affermi d'aver presentato e proposto Cristo unica via di salvezza ecc. ecc. E' generico e diplomatico nel linguaggio che si riferisce a quei momenti. Ma anche nel commento che ne fa nel ricordo negli altri periodi da te citati (tutti i credenti ecc. ecc.).
    Sarebbe stato "significativo" segno della Provvidenza se avesse invitato gl'islamici ad approfondiore la figura di Cristo e ad accoglierlo come Dio. Ma, ripeto, a certo silenzio ed a certo linguaggio portan determinati atti e forme di ecumenismo.  S. Francesco parlò di Cristo al "soldan superbo". Oggi c'è qualcuno che fa altrettanto? Gli Apostoli andavan a predicar nelle sinagoghe: gli attuali successori degli apostoli?

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  117. <span>"Adesso è toccato pure all'aVe maria........... dove al temine della  prima parte dobbiamo sorbirci:  
     
    Ave Maria ........ del tuo seno , Gesù, che è nato per noi;  
                                                         che è morto per noi;  
                                                         che risorge per noi;  
                                                         che insegna per noi; 
    "</span>

    Non dica FESSERIE.. aggiungere una piccola meditazione dopo la parola Gesù è il SECONDO DEI CINQUE METODI SANTI PER RECITARE IL SANTO ROSARIO insegnati nientepocodimenoché da <span>San Luigi maria Grignion de Montfort!!!!!</span>

    Ora sta avedere che pure lui era un modernista... Ma mi faccia il piacere, mi faccia!!!

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  118. il Concilio, fin da queste sue aperture annunciate al mondo moderno, ha aperto le porte alla confusione diabolica e alla babele che stiamo vedendo e che peggiorerà sempre di più.
    <span>Il card. Suenens ha detto chiaramente che il Concilio è stato il 1789 della Chiesa; chi ha contrastato lui e i suoi affiancati è stato messo a tacere di prepotenza, e nessuno lo ha contrastato : l'hanno detto e l'hanno fatta, la rivoluzione nella Chiesa, e anche violenta, prevaricando tutti quelli che volevano rimanere fedeli alla Tradizione e al Depositum Divino, integro, come Cristo l'aveva consegnato a Pietro.</span>
    Il difetto è all'origine, proprio nelle enunciazioni di partenza: le aperture sono le porte che hanno fatto entrare il cavallo di Troia della confusione diabolica successiva.

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  119. c'è da temere che il Papa non chiarirà mai quei punti ambigui, perchè dovrebbe mettere in discussione tutto il Concilio e la sua impostazione iniziale di "apertura", e questo non potrà mai farlo, pena l'incriminazione di "leso concilio" (guai se tocca il Concilio per ridiscuterlo, anche per voler trovare la continuità impraticabile: già infatti è stato indicato minacciosamente come "traditore" dai suoi colleghi modernisti di quegli anni giovani: sono loro che tengono in pugno la situazione, lo vediamo ogni giorno....)

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  120. tra l'altro non si capisce affatto -e non si capirà mai- in CHE COSA questo mitico Concilio 21.mo sia vincolante e in che cosa no: l'ambiguità sta all'origine della sua formulazione. della sua impostazione, dei suoi fini, e l'ambiguità rimane nelle NON-risposte che echeggiano a fronte delle domande di spiegazione.
    OBBEDIRE al Concilio: dove, in quale comando esplicito ?
    Perchè il Papa non scrive a chiare lettere quali sono le disposizioni a cui obbedire senza discutere ?
    Di fatto continua il "liberi tutti": il card. Schonborn lo dimostra.

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  121. <span>Pastorelli: 
    <span>Le decisioni papali (di tutti i papi) che non rientrino in un Magistero vincolante, pur con tutto il rispetto,  possono esser discusse. </span> 
    I fedeli di tutto l'orbe cattolico, in questo caos dilagante, hanno bisogno di sapere una volta per tutte, dopo 45 anni di attesa di chiarezza (sempre più disattesa.....) quali sono le parti del Concilio da ritenere Magistero vincolante, e quali no; 
    oppure se <span>tutto </span>il Concilio sia da ritenere vincolante, e <span>perchè.</span></span>

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  122. <span>Fino al 1962 era chiaro, sia per i cattolici che per tutti gli altri uomini nel mondo, che la Chiesa chiamava alla salvezza eterna in Cristo Signore: chi entrava in essa, (dal Battesimo o tornando a casa dopo allontanamenti dalla Fede) in totale obbedienza a Cristo che la fondò, era disposto a separarsi spiritualmente dal mondo, e dallo spirito del mondo che schiavizza l'anima, per scegliere con cuore indiviso lo Spirito di Cristo, Spirito Santo.  
    Dal Concilio, fin dalle sue enunciazioni d'apertura, è accaduto <span>il contrario: </span> 
    la Chiesa ha deciso di non contraddire lo spirito del mondo, di non volergli dispiacere, di accontentarlo un po', di smussare i contrasti (!), come si fa per armonizzare i rapporti di condominio o tra colleghi di  lavoro...., di cercare un accordo, una<span> conciliazione con esso</span>: ha creduto di trovare un punto d'incontro tra spirito del mondo e Spirito di Cristo, dimenticando tranquillamente le parole chiarissime di Nostro Signore:  
     «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.  
    Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono Colui che mi ha mandato».  
    La Chiesa non ha voluto essere più segno di contraddizione, non ha voluto essere odiata dal mondo, ma andare a braccetto, d'amore e d'accordo col mondo, non essere  perseguitata da esso, e ha cercato una certa buona intesa con il suo spirito: lo spirito di modernità, con cui essa ha voluto modernizzarsi.  </span>
    <span>Dimenticanza fatale di quelle parole di Gesù Cristo, Suo fondatore e Sposo Divino, che aveva chiaramente detto, alla Chiesa di ieri, oggi e sempre: Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; ..."!
    ''''''''''''''''''''''''''''''''''</span>
    <span>Schoenborn dunque rappresenta con evidenza l'<span>approdo finale di quest'oblio fatale e deriva ultra</span> quarantennale: questo cardinale oggi  detta l'agenda della Chiesa,<span> impone a Pietro </span>di riflettere sulla nuova direzione di modernità a cui Pietro (con tutta la Chiesa) si dovrebbe docilmente adeguare (secondo lui), addita imperiosamente e con arroganza malcelata da affabilità, il compimento estremo dell'accordo con lo spirito del mondo moderno con cui, fin dal 1962 si cercò un incontro "conciliante".  </span>
    <span>Di che cosa possiamo meravigliarci, oggi?  
    Da quelle premesse, queste sono le conseguenze.</span>

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  123. corrige, egr. Pastorelli:

    si ammonivano e si deponevano!

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  124. egr. Pastorelli, non capisco:
    era proprio questo (che lei ora sottolinea), pericolo di confusione, indeterminatezza nell'azione neutrale di visita cortese e diplomatica, condotta seguendo una scelta di non-dichiarazione del Vero Dio Trinitario e non-annuncio di Cristo Signore, la stessa presenza non-annunciante, che ieri faceva notare a tutti l'utente (col titolo"potenza dell'immagine") e che lei, Pastorelli, ha qualificato
    come "pazzo", dicendo "i pazzi abbondano" ! così pare, altrimenti mi corregga.

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  125. <span>
    <span>Effettivamente, andate a chiedere ai cattolici, desintruiti, deformati da 40 anni di liberi magisteri, ignoranti della loro identità cattolica, "confusionati" oggi da tutto ciò che vedono, leggono, ascoltano, il sacerdote dice una cosa, il vescovo un`altra, il cardinal ancora un`altra e il Papa...dice, mostra, fa, altro ancora, andate a chiedere loro come capiscono quelle parole, che conclusioni ne traggono.  
    Le parole "l`unico Signore del cielo e della terra, Padre misericordioso di tutta l`umanità" cadono in orecchie e coscienze oramai poco formate, molto rapido e facile è il passo verso "lo stesso Dio", Dio è lo stesso per tutti, una religione vale l`altra, le vie di salvezza sono molteplici e tutte portano a Dio.  
    Condivido e sottoscrivo l`osservazione di Dante.  </span></span>

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  126. Dichiarare in modo definitivo la pastoralità del concilio non contraddice il fine per cui il concilio era stato convocato, anzi!  Nessuna nuova verità viene enunciata, solo l'antica e sempre viva ed unica, ma  presentata in forma più accessibile. Se nei documenti concilari , a causa del nuovo linguaggio, si scorge una nuova dottrina, si sappia che o è errore d'interpretazione o è errore del linguaggio che falsa il contenuto della fede, per cui quei documenti son discutibili e non costituiscono magistero obbligante.

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  127. scusi, Caterina, riguardo alla visita in sinagoga, (altro evento impensabile fino a Pio XII) che pare
    oggi un fatto normale come "visita di cortesia", vorrei capire una cosa che mi è sempre meno chiara:
    se il Papa, di fronte agli Ebrei, deve <span>dire o non dire</span> ciò che PIETRO disse agli Ebrei nel 33 d.C. 
    nel giorno della<span> Pentecoste:</span>
    <span>"Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso</span>
    e il racconto continua: "<span>Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: 'Fratelli, che dobbiamo fare?' E Pietro a loro: Ravvedetevi, e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.</span>
    (At 2, 36-38)
    ----------
    Gli Ebrei, dunque, udite quelle parole di Pietro, gli chiesero: "Fratelli, che dobbiamo fare?", cioè erano disposti a convertirsi.
    Oggi, Pietro deve dire o non dire quelle stesse parole (spiegandole) ? 
    Vorrei capire:
    Se<span> sì,</span> perchè ?
    Se <span>no,</span> perchè ?

    RispondiElimina
  128. a delazione n'zomma........

    certo che a leggerte
    nun ce manco bisogno
    ddè fà li delatori

    er pensiero
    gliè chiaro

    RispondiElimina
  129. <span>scusi, Caterina, riguardo alla visita in sinagoga, (altro evento impensabile fino a Pio XII) che pare oggi un fatto normale come "visita di cortesia", vorrei capire una cosa che mi è sempre meno chiara:  
    se il Papa, di fronte agli Ebrei, deve <span>dire o non dire</span> ciò che PIETRO disse agli Ebrei nel 33 d.C. nel giorno della<span> Pentecoste:</span>  
    <span>"Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!»</span>  
    e il racconto continua: "<span>Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: 'Fratelli, che dobbiamo fare?' E Pietro a loro: Ravvedetevi, e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.</span>  
    (At 2, 36-38)  
    ------------------  
    Gli Ebrei, dunque, udite quelle parole di Pietro, gli chiesero: "Fratelli, che dobbiamo fare?", cioè erano disposti a convertirsi.  
    Oggi, dunque, Pietro deve dire non dire quelle stesse parole (spiegandole) ?   
    Vorrei capire:  
    Se<span> sì,</span> perchè ?  
    Se <span>no,</span> perchè ?</span>
    (se si può provare a "contestualizzare".....)

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  130. <span><span>scusi, Caterina, riguardo alla visita in sinagoga, (altro evento impensabile fino a Pio XII) che pare oggi un fatto normale come "visita di cortesia", vorrei capire una cosa che mi è sempre meno chiara:    
    se il Papa, di fronte agli Ebrei, deve <span>dire o non dire</span> ciò che PIETRO disse agli Ebrei nel 33 d.C. nel giorno della<span> Pentecoste:</span>    
    <span>"Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!»</span>    
    e il racconto continua: "<span>Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: 'Fratelli, che dobbiamo fare?' E Pietro a loro: Ravvedetevi, e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.</span>    
    (At 2, 36-38)    
    ------------------    
    Gli Ebrei, dunque, udite quelle parole di Pietro, gli chiesero: "Fratelli, che dobbiamo fare?", cioè erano disposti a convertirsi.    
    Oggi, Pietro deve dire non dire quelle stesse parole (spiegandole) ?     
    Vorrei capire:    
    Se<span> sì,</span> perchè ?    
    Se <span>no,</span> perchè ?</span>  
    (se si può provare a "contestualizzare".....)</span>

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  131. Non mi riferivo a potenza dell'immagine parlando di pazzi, e mi dispiace molto che questo tu od altri possa aver pensato, anzi sinceramente credevo d'aver cliccato, con Mic ed altri, il mi piace. Osservavo semplicemente che don Morselli si esprime sempre in modo pacato, anche quando non condivide certe nostre affermaziioni e che dice cose sensate che bisogna prender in seria considerazione. Tutto qui.

    Fare l'elenco dei pazzi che ci sono nel blog - pazzi per la loro furia d'iconoclasti contro la Chiesa istituita nella sua struttura gerarchica da Gesù e le invettive contro la maggior parte di noi comporterebbe ricordare post vecchi e riguardare i nuovi. Comunque non credo che a te siano sfuggiti certi commenti.
    In ogni caso sarebbe bene, ma lo chiedo inutilmente da quando son venuto in questo blog, di darsi almeno un nick in modo da saper con chi si parla.Scommetto che se clicco su  potenza dell'immagine vengon fuori vari nick e chi non ha riflessi e memoria pronti non riesce a collegare i commenti all'unico autore.

    Quanto al merito, le visite a sinagoghe e moschee, le manifestazioni interreligiose, magari nelle chiese cattoliche con Papa, vescovi e falsi vescovi che benedicono tutti insieme, le ritengo perniciose, per i motivi che anche tu hai spiegato.
    E le ritengo perniciose proprio perché condannano a morte il vero ecumenismo, che è l'azione missionaria della Chiesa al fine di creare un solo ovile ed un solo pastore.
    Si eviti di parlar di ecumenismo per simili incontri e visite: si parli appunto di incontri per scambiarsi idee su fame nel mondo, su guerra e pace, ecc. ecc. L'ecumenismo, come ho detto è ben altra cosa. Insomma si faccia chiarezza.

    Mi scuso ancora con te e con chi comanda e con tutti se nella brevità del post ho provocato un equivoco.
    Credo proprio che, per motivi di deficienza visiva, la cui almeno parziale soluzione è stata rinviata a ottobre-nonvembre, che m'impedisce di rilegger in modo adeguato quel che scrivo, sia giunto il tempo di assentarmi più spesso.

    RispondiElimina
  132. <span>Non mi riferivo a " potenza dell'immagine" parlando di pazzi, e mi dispiace molto che questo tu od altri possa aver pensato, anzi sinceramente credevo d'aver cliccato, con Mic ed altri, il mi piace. Osservavo semplicemente che don Morselli si esprime sempre in modo pacato, anche quando non condivide certe nostre affermaziioni e che dice cose sensate che bisogna prender in seria considerazione. Tutto qui.  
     
    Fare l'elenco dei pazzi che ci sono nel blog - pazzi per la loro furia d'iconoclasti contro la Chiesa istituita nella sua struttura gerarchica da Gesù e le invettive contro la maggior parte di noi comporterebbe ricordare post vecchi e riguardare i nuovi. Comunque non credo che a te siano sfuggiti certi commenti.  
    In ogni caso sarebbe bene, ma lo chiedo inutilmente da quando son venuto in questo blog, di darsi almeno un nick in modo da saper con chi si parla.Scommetto che se clicco su  potenza dell'immagine vengon fuori vari nick e chi non ha riflessi e memoria pronti non riesce a collegare i commenti all'unico autore.  
     
    Quanto al merito, le visite a sinagoghe e moschee, le manifestazioni interreligiose, magari nelle chiese cattoliche con Papa, vescovi e falsi vescovi che benedicono tutti insieme, le ritengo perniciose, per i motivi che anche tu hai spiegato.  
    E le ritengo perniciose proprio perché condannano a morte il vero ecumenismo, che è l'azione missionaria della Chiesa al fine di creare un solo ovile ed un solo pastore.  
    Si eviti di parlar di ecumenismo per simili incontri e visite: si parli appunto di incontri per scambiarsi idee su fame nel mondo, su guerra e pace, ecc. ecc. L'ecumenismo, come ho detto è ben altra cosa. Insomma si faccia chiarezza.  
     
    Mi scuso ancora con te e con "potenza dell'immagine" e con tutti se nella brevità del post ho provocato un equivoco.  
    Credo proprio che, per motivi di deficienza visiva, la cui almeno parziale soluzione è stata rinviata a ottobre-nonvembre, che m'impedisce di rilegger in modo adeguato quel che scrivo, sia giunto il tempo di assentarmi più spesso.</span>

    RispondiElimina
  133. Scusa Nike, e quindi? Non mi pare che i neocat guardino con simpatia né il matrimonio per i sacerdoti, né l'ordinazione delle donne, né le coppie omosessuali. Tutto sono, meno che liberal!

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  134. Quando nella mia parrocchia, che ormai non frequento più da anni, dopo la morte del vecchio e bravo predecessore, ho sentito dire, o ho visto scritto, dal parroco, che Cristo capisce qual sia la sua missione solo quando si dirige scuro in volto verso Gerusalemme, che nel Vangelo non c'è niente da capire, basta leggerlo tra rigo e rigo, che la presenza di Gesù lui, il parroco, non l'ha avvertita a Betlemme, a Gerusalemme, a Nazareth ecc. (e va bene ognuno l'avverte dove può) ma a Cafarnao perché si girava intorno e pensava che forse in quei vicoli Gesù s'era fermato a far la pipì - predica sull'umanità di Cristo -; quando si sentono stupidaggini ed eresie (Gesù che capisce a 33 anni qual è la sua missione è negazione della divinità di Cristo), cosa si deve fare? Ho scritto al parroco evidenziando tutti i suoi errori e per conoscenza al vescovo. Firmandomi, come fo qui nel blog. Denuncia degli errori all'ineressato e al vescovo (dopo precedenti negativi tentativi di colloqui: ad es. quando gli chiesi di venire a benedir la casa e la famiglia coi segni del sacerdozio mi rispose: trovati un altro prete, cosa che ho fatto). Avrei dovuto forse alzarmi dalla panca e davanti a tutti, al microfono, dimostar ch'era un eretico ed un ignorante? Non che mi sarei tirato indietro per timore, semplicemente non volevo disturbar la messa e ubbidire al comando di rimproverare in privato e con qualche testimone, in questo caso il "vigilante" consacrato.

    Quando sono scoppiati altri bubboni (Santoro, Stinghi ecc.) ho scritto pubblicamente quel che accadeva in quelle parrocchie e sottolineavo le eresie e le immoralità di certe posizioni. Una Messa con le preghiere del Corano deve lasciarci indifferenti?
    Tripparò, non andar oltre la trippa, come il famoso scarparo critico di Apelle non doveva andar oltre la scarpa

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  135. volevo assentire al contenuto; ma non l'ho fatto per il semplice motivo che acrei dovuto avallare anche il proposito di minore partecipazione, che non mi auguro perché, caro Dante, se a lei costa un po' più di fatica, a noi certamente costerebbe un grande dono e arricchimento in meno 
    Un abbraccio e auguri per il suo problema visivo e per la prossima soluzione... :)

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  136. Caro Anselmo, vedo che ha voluto - nei fatti, se non formalmente - rispondere alla mia richiesta di precisazioni, ma nella realtà non ha potuto confermare le accuse - gravissime - che aveva mosso a <span> </span><span>p. Raniero Cantalamessa [...</span><span>altri campioni della fede cattolica svenduta ai luterani: il card. C. M. Martini, Tettamanzi, Romeo, Forte, Cantalamessa.....( vicino a posizioni della Chiesa pentecostale autocefala). Questi vorrebbero la fine della monarchia assoluta del papa e invece far nascere un sinodo  di "eminenti" vescovi...], derubricandola ad una generica vicinanza rispetto ai carismatici cattolici, come Rinnovamento dello Spirito, arrampicandosi poi in possibili "pericoli", "confusioni" e simili. La verità è che - forse per eccesso di foga polemica o di zelo - lei ha detto cose non solo inesatte, ma fuorvianti raffigurando </span><span>p. Raniero Cantalamessa come un eretico (cosa difficoltosa anche per i vescovi e cardinali citati - che certo non apprezzo - ma che per il predicatore della Casa Pontificia è davvero troppo), pentecostale e quant'altro.</span>
    Maggior cautela per il futuro.

    RispondiElimina
  137. Vedi sopra altro commento.

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  138. Grazie per gli auguri, Mic, di cui, a questo punto ho proprio bisogno.
    Per leggere e scrivere debbo portare i caratteri del PC almeno a 16 o a 18. Anche se devo tradurre le prediche dal francese o dall'inglese per i preti che vengon a celebra r a S, Francesco Poverino.Scriver qui, vedendo pressoché soltanto delle righe più o meno nere, m'è di gran fatica ed anche motivo di preoccupazione perché, non potendo rivedere lo scritto, e magari ho saltato una frase che avevo in mente, il mio concetto intenzionale può riuscir falsato. Comunque chi mi conosce sa quel che intendo dire.

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  139. <span>E le ritengo perniciose proprio perché condannano a morte il vero ecumenismo, che è l'azione missionaria della Chiesa al fine di creare un solo ovile ed un solo pastore.    
    Si eviti di parlar di ecumenismo per simili incontri e visite: si parli appunto di incontri per scambiarsi idee su fame nel mondo, su guerra e pace, ecc. ecc. L'ecumenismo, come ho detto è ben altra cosa. Insomma si faccia chiarezza.    </span>
    sì, è proprio questo il chiarimento di cui avevo bisogno.
    Grazie, prof. Pastorelli; rimanga il più possibile con noi, perchè ormai
    .....qui tra noi cala la sera e se lei si assenta, ci mancherà un faro potente....

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  140. Che tutto il concilio non sia vincolante è già ben noto, sin dalla dichiarazione del segretario Mons. Felici sulla "nota" dell'assise,
    E' da ritenersi come verità solo ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e che il V. II ripete.

    Tutto ciò che, o di per sé o perché espresso in linguaggio variamente interpretabile, sia in contrasto col Magistero precedente non è vincolante.
    Condivido l'osservazione. Il chiarimento punto per punto, che si sta cercando di raggiungere - ma tante illusioni non me le fo - nei colloqui con la Fraternità S.Pio X, sarebbe l'optimum.
    Una globale dichiarazione di "pastoralità" del concilio, unita ad una definitiva spiegazione su cosa sia la tradizione vivente, sarebbe più che sufficiente per capir il valore di singoli documenti o per metter in soffitta il Vaticano II come uno dei tanti dimenticati concili del passato che non hann'introdotto nuove dottrine.

    RispondiElimina
  141. Io sono il flebile lumicino tremante a cui ormai resta poco o punto olio: non basta a a far luce neppure a me. Il faro è costituito da Vangelo, Sacra Tradizione, Magistero infallibile perenne, sana teologia.

    RispondiElimina
  142. "Proprio con lo scopo di «mettere il mondo moderno in contatto con le energie vivificanti e perenni del Vangelo» (Giovanni XXIII, Cost. ap. Humanae salutis, 3), si è realizzato il Concilio Vaticano II, nel quale la Chiesa, partendo da una rinnovata consapevolezza della tradizione cattolica, prende sul serio e discerne, trasfigura e supera le critiche che sono alla base delle forze che hanno caratterizzato la modernità, ossia la Riforma e l’Illuminismo.    
    Così da sé stessa la Chiesa accoglieva e ricreava il meglio delle istanze della modernità, da un lato superandole e, dall’altro evitando i suoi errori e vicoli senza uscita. L’evento conciliare ha messo i presupposti per un autentico rinnovamento cattolico e per una nuova civiltà – la «civiltà dell’amore» - come servizio evangelico all’uomo e alla società."
    Benedetto XVI

    sè, tte ai letto bene:
    <span><span><span>"L’evento conciliare ha messo i presupposti per un </span><span>autentico rinnovamento cattolico e per una nuova civiltà – la «civiltà dell’amore» -</span>  </span></span>
    <span><span>e ttè </span></span>
    <span><span>NUN SEI ER SOR PAPA</span></span>
    <span><span></span></span>
    <span><span>connessione sprecata a tua </span></span>
    <span><span>insomma</span></span>
    <span><span>megabite dde spazio</span></span>
    <span><span>inutile occupato sui server</span></span>
    <span><span></span></span>
    <span><span>vatte a ri-concilià và</span></span>
    <span><span></span></span>

    RispondiElimina
  143. <span>Una globale dichiarazione di "pastoralità" del concilio, unita ad una definitiva spiegazione su cosa sia la tradizione vivente, sarebbe più che sufficiente per capir il valore di singoli documenti o per metter in soffitta il Vaticano II come uno dei tanti dimenticati concili del passato che non hann'introdotto nuove dottrine.</span>

    RispondiElimina
  144. <span>"Una globale dichiarazione di "pastoralità" del concilio, unita ad una definitiva spiegazione su cosa sia la tradizione vivente, sarebbe più che sufficiente per capir il valore di singoli documenti o per metter in soffitta il Vaticano II come uno dei tanti dimenticati concili del passato che non hann'introdotto nuove dottrine."</span>
    (concordo con D. Pastorelli)

    RispondiElimina
  145. <span><span>"Una globale dichiarazione di "pastoralità" del concilio, unita ad una definitiva spiegazione su cosa sia la tradizione vivente, sarebbe più che sufficiente per capir il valore di singoli documenti o per metter in soffitta il Vaticano II come uno dei tanti dimenticati concili del passato che non hann'introdotto nuove dottrine."</span> 
    Grazie, Pastorelli.</span>

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  146. Redazione di Messainlatino.it19 maggio 2010 alle ore 23:09

    Subito prima di questo commento di Dante ce n'era uno delirante, che è stato cancellato.

    RispondiElimina
  147. Non amano nemmeno il motu proprio sulla messa in latino, e neppure l'attuale Santo Padre.

    RispondiElimina
  148. <span>
    <p><span></span>
    </p><p><span>metter in soffitta il Vaticano II come uno dei tanti dimenticati concili del passato  </span>
    </p><p>questa sarebbe niente male come idea, per girare una pagina (stucchevole) della storia e andare avanti una buona volta !
    </p><p>il bello è che la gente comune (quella che ragiona senza paraocchi) l'ha già dimenticato, se mai ha capito che cosa abbia portato di nuovo e magnifico nella Chiesa, a parte bonghi e chitarre, messe-show e popolo profeta e sacerdote (?) e sincretismi e aberrazioni varie...;
    </p><p>ma  sono quei patetici ostinati regressisti che per il  loro morboso attaccamento ai "formidabili anni '60" insistono a dire, come la Spinelli, che il Concilio è ai  primordi del suo fiorire: tragicomico!
    </p><p>(si vede che i cattivi frutti, già stantii, devono diventare putrescenti.....)

    </p></span>

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