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Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

mercoledì 4 marzo 2009

Un influente rabbino difende i lefebvriani e il Papa. E consiglia di sceglier meglio i vescovi.

In un’intervista rilasciata alcune settimane fa a LifeSiteNews.com, il rabbino Yehuda Levin (nella foto), influente presidente di un gruppo di 800 rabbini negli Stati Uniti e Canada, ha commentato la revoca delle scomuniche ai lefebvriani in modi che contraddicono radicalmente certe interessate proteste di alcuni suoi colleghi e, soprattutto, dei professionisti del dissenso e del progressismo.

Secondo il rabbino, il movimento "di sinistra" nella Chiesa cattolica ha seriamente minato negli ultimi 40 anni l’insegnamento ecclesiale sulla vita e la famiglia.

"Io sono d’accordo con questa mossa" di riconciliare la fazione tradizionalista della Chiesa, dice il rabbino, "perché comprendo il quadro più ampio, che è quello che la Chiesa cattolica ha un problema. C’è una forte ala sinistra nella Chiesa che sta causando un danno incommensurabile alla fede". Rabbi Levin ha detto che comprende "perfettamente" perché la riconciliazione è vitale alla battaglia contro l’aborto e il movimento omosessuale.

"Comprendo che è molto importante riempire i banchi della Chiesa cattolica non con cattolici 'per cultura' e con progressisti, che stanno aiutando a distruggere la Chiesa e a corrompere i valori della Chiesa cattolica". Questa corruzione, ha detto, "ha un effetto a catena su ogni singola comunità religiosa nel mondo".

"Che cosa sta facendo il Papa? Sta cercando di recuperare i tradizionalisti perché hanno molte cose importantissime per contribuire al bene comune del cattolicesimo".

"Ora, se nel processo ha inavvertitamente incluso qualcuno che è importante nel movimento tradizionalista e che è avvenuto abbia detto cose molto strane circa l’Olocausto, è questa una ragione per gettare il bambino con l’acqua sporca e iniziare a condannare Papa Benedetto? Assolutamente no".

Durante una visita a Roma alla fine di gennaio, Rabbi Levin ha detto a LifeSiteNews.com di credere che il furore dei media sulla revoca delle scomuniche dei quattro vescovi della FSSSPX è un pretesto. Ha definito "risibili" le accuse di antisemitismo a Papa Benedetto XVI o alla Chiesa cattolica e ha descritto come "molto forti" le affermazioni con cui la Santa Sede e il Papa hanno preso le distanze dai commenti di Williamson.

Rabbi Levin era a Roma per tenere incontri ad alto livello in Vaticano e proporre quel che ha chiamato "un nuovo corso di pensiero" per il dialogo interreligioso della Chiesa, una basato su insegnamenti morali comuni, specie sul diritto alla vita e la santità del matrimonio naturale.

"Il punto più importante", ha detto, è il lavoro che la Chiesa sta compiendo "per salvare bambini dall’aborto, e salvare le menti dei bambini e dei giovani, aiutandoli a riconoscere il bene e il male sui temi della vita e della famiglia".

"Qui è dove deve indirizzarsi l’ecumenismo e il dialogo interreligioso".

Sebbene i numeri siano difficili da determinare, si stima che la Frat. S. Pio X abbia oltre un milione di fedeli nel mondo. Il movimento tradizionalista nella Chiesa cattolica è notato per l’ortodossia dottrinale e l’entusiasmo non solo per pratiche devozionali fuori moda, ma per l’insegnamento morale della Chiesa e l’opposizione ai costumi sessuali postmoderni. I liberali nella Chiesa, e specie in Europa, si sono acidamente opposti ad ogni apertura alla FSSPX e agli altri tradizionalisti, in particolare al recente permesso del Papa di ripristinare la Messa in latino tradizionale.
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Rabbi Levin ha difeso in particolare Papa Benedetto, dicendo che è lui il genio dietro i passi di Papa Giovanni Paolo II per riconciliare la Chiesa con la comunità ebraica.

"Chiunque capisce e segue la storia vaticana sa che nelle ultime tre decadi, uno dei sostegni morali e intellettuali del papato di Giovanni Paolo II, era il card. Ratzinger". "E perciò, molte cose che ha fatto Papa Giovanni Paolo II circa l’Olocausto, egli [Benedetto] potrebbe averle fatte lui, sia visitare Auschwitz o visitare e parlare nelle sinagoghe o chiedere perdono. Molto di tutto questo aveva la diretta ispirazione del card. Ratzinger. Chiunque non capisce questo non comprende che quest’uomo, Papa Benedetto XVI, ha una storia di decenni di antinazismo e di simpatia per gli Ebrei"


In un altro intervento, sempre su LifeSiteNews.com, il rabbino Levin aggiunge che "a questo punto c’è stata una sconfessione magnificamente forte del Vaticano rispetto al vescovo Williamson e perciò la comunità ebraica, a giudicare dalle dichiarazioni, sembra essere soddisfatta che le cose stiano andando nel senso giusto". "Questo andrà ad aumentare l’agitazione dei Cattolici progressisti, sia dentro la Chiesa che fuori, perché adesso devono portare la palla da soli, nel senso di continuare l’attacco al Papa".
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Rabbi Levin suggesisce che vi sia un aspetto positivo nella crisi. "E’ diventato ora per tutti molto chiaro da vedere, l’estremo pericolo di avere alcuni che tengono alte posizioni nella Chiesa e tentano di distruggere la loro stessa chiesa e attaccare il loro stesso papa". Ha aggiunto: "l’aspetto positivo è che ora le linee di battaglia sono chiare".

"Il rimedio, io credo", dice il rabbino "è che la gerarchia ecclesiastica intraprenda una forte azione nel trattare con questo tipo di insurrezione". Ha aggiunto: "Questo dovrebbe essere un segnale significativo per il Papa, che è assolutamente essenziale che le persone giuste siano nominate in ogni incarico dappertutto nel mondo. E i fedeli della Chiesa hanno bisogno di una leadership priva di ambiguità, in linea con l’insegnamento tradizionale della Chiesa".

13 commenti:

  1. Questo intervento mette ancora una volta in chiaro un fatto per certi versi sconcertante: a difendere la Chiesa non sono i i pastori e i fedeli cattolici ma pastori e fedeli fuori della Chiesa (fuori? sicuri che sian propio fuori?) come i "lefebvriani" e personalità religiose come questo rabbino (sicuramente fuori della Chiesa).


    La completa riconciliazione con la FSSPX diventa ogni giorno più urgente, anche e soprattutto dopo la bufera mediatica delle settimane scorse. E mi chiedo se siano i lefebvriani ad avere più bisogno della Chiesa o quest'ultima ad avere urgentemente più bisogno di loro.

    Interessante il collegamento che il rabbino fa tra la crisi progressista della Chiesa e la crisi esterna ad essa.

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  2. "i fedeli cattolici ma pastori e fedeli fuori della Chiesa (fuori? sicuri che sian proprio fuori?)"

    Stanca un po', ma a quanto pare bisogna ripeterlo fino alla noia. I cosiddetti "lefebvriani" sono cattolici. La questione del loro rapporto con Roma è una questione tutta interna alla Chiesa Cattolica, come ebbe a ripetere Castrillon Hoyos. Non sono fuori dalla Chiesa, ma in comunione (ancora) imperfetta.

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  3. Se parlasse così la Gerarchia!
    Se i vescovi fossero scelti da questo rabbino!
    Grande lezione: per un serio e costruttivo dialogo occorre mantenere intatta la propria identità.

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  4. E' piu' cattolico questo rabbino di tanti nostri preti e vescovi !

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  5. Ha ragione Gianni!

    Questo rabbino ebreo ha detto cose molto intelligenti, al contrario dei nostri ciarlieri porporati filo-sinistroidi...

    E' la conferma che i piu' acerrimi nemici della Chiesa si trovino all'interno della Chiesa stessa!

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  6. L'evidenza obiettiva della situazione appare così palese, da poter essere colta, nella sua pienezza, addirittura da un rabbino; che dire, quindi, di quei tanti (troppi) fratelli nella Fede che, invece, parrebbero non essere in grado di discernere alcunché? Semplice oligofrenia di dimensione sesquipedale od inenarrabile malafede?

    Cordialmente.

    Cordialmente.

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  7. E' un rabbino tradizionalista che in realtà sta muovendo critiche ai colleghi progressisti, i quali anche dalle sue parti fanno danni. Parla a nuora perché suocera intenda, si diceva una volta. Comunque dice cose giuste.

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  8. Se tutti i rabbini fossero siffatti potrei pensare a farmi circoncidere.

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  9. IO SONO..BASITO!!da questi commenti-"Interessante il collegamento che il rabbino fa tra la crisi progressista della Chiesa e la crisi esterna ad essa."Se parlasse così la Gerarchia!
    Se i vescovi fossero scelti da questo rabbino!"E' piu' cattolico questo rabbino di tanti nostri preti e vescovi !"Se tutti i rabbini fossero siffatti potrei pensare a farmi circoncidere."-

    A me le difese del rabbino non interessano,le parole del rabbino non MI interessano; è lui che non ascolta e non vede!a lui va la mia compassione e la mia preghiera.
    Gesù era il messia del popolo eletto,gli ebrei.
    Ebrei sono coloro che hanno creduto a Gesù messia.
    Questo è il Nuovo Testamento ,questa è la nuova storia che ha negato la precedente.Questa è la legge che "gli ebrei" seguono.

    Ricordate al RABBINO che al Papa i consigli non li da un rabbino ma lo Spirito Santo.
    ma guarda che gente che gira!!

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  10. Calma, Sasso. Il rabbino è molti passi avanti rispetto a quelli che coltivano il passatempo di sputare in faccia ai religiosi cristiani. Lo spirito soffia dove vuole.

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  11. Non so se ve ne siete accorti,ma sta gia' spuntando un "partito trasversale" di gente seria che si ribella al domma scientista correlato col relativismo etico.corsi e ricorsi.ora tocca a noi!

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La Redazione