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giovedì 20 novembre 2025

Udienza di Mons. Rifan, Amm. Apostolico di Campos, con Papa Leone XIV

Pubblichiamo il resoconto dell'udienza (il 15 novembre scorso) di S. Ecc. Rev. Mons. Fernando Rifan, Amministratore Apostolico di Campos, dove i sacerdote celebrano solo la Liturgia Tradiziionale (QUI i post di MiL).
QUI il sito dell'Amministrazione Apostolica.
QUI Stefano Chiappalone (NBQ) sulla storia dell'Amministrazione: "Mons. Rifan dal Papa, tradizione e comunione con Roma".
QUI Catholic Herald: "Il Papa riceve in udienza il vescovo il cui ministero pastorale è dedicato esclusivamente alla Messa in latino".
Luigi C.


Il 15 novembre 2025 sono stato ricevuto in udienza privata da Papa Leone XIV nella Biblioteca del Palazzo Apostolico. L'udienza è durata 30 minuti. Oltre a presentarmi come Vescovo dell'Amministrazione Apostolica Personale di San Giovanni Maria Vianney, di cui certamente conosceva solo informazioni, gli ho spiegato l'origine e il motivo per cui era stata creata da Papa San Giovanni Paolo II nel 2002. Gli ho raccontato la nostra storia e gli ho consegnato i nostri documenti e quelli della Santa Sede che la riguardano. Gli ho anche consegnato alcuni miei libri, articoli e chiarimenti. Ho parlato del nostro percorso teologico e spirituale, di come siamo usciti da uno stato di separazione dalla Chiesa e di come siamo giunti alla comprensione della necessità della comunione, nella quale, grazie a Dio e alla Chiesa, ora ci troviamo.

Gli ho espresso la nostra comunione e la ferma adesione alla Cattedra di Pietro, nella sua persona.

Mi ha fatto diverse domande sulla nostra posizione, alle quali ho risposto correttamente, lasciandolo piuttosto soddisfatto.

Si rese conto che siamo molto diversi dagli altri gruppi radicali e scismatici.

Gli ho ricordato le parole di Sant'Agostino: «Fuori dalla Chiesa si possono avere tante cose buone; si può cantare Alleluia, Amen, farsi il segno della croce, ecc... Ma fuori dalla Chiesa non c'è salvezza».

Gli ho mostrato come siamo in comunione con il nostro Vescovo diocesano e con gli altri Vescovi cattolici.

Gli ho spiegato come funziona il nostro seminario e il nostro processo di selezione professionale.

Gli ho spiegato che serviamo anche altre 11 diocesi con il permesso o la richiesta dei vescovi locali.

Gli ho quindi parlato della necessità di proseguire con la nostra Amministrazione Apostolica per il bene della Chiesa.
Gli ho detto che avevo già presentato la mia lettera di dimissioni, a causa della mia età di 75 anni, e della necessità di continuare ad avere un vescovo.

Naturalmente, la sua risposta arriverà attraverso i canali appropriati, dopo le consuete consultazioni.

Sono stato molto lieto di questa visita cordiale e propizia, che ha dimostrato la nostra adesione e comunione con la Cattedra di Pietro nella sua persona.

Alla fine ho citato e recitato insieme la preghiera: Dominus conservet eum… et non tradat eum in manibus inimicorum eius.

Per quanto riguarda le mie dimissioni, non mi considero necessario o insostituibile, cosa che nessuno è, come ho sempre insegnato.

Naturalmente non ho chiesto altro che la sua benedizione. Faccio mia la preghiera di San Martino: "Signore, se il tuo popolo ha ancora bisogno di me, non rifiuto l'opera".

Ma queste procedure richiedono tempo. Il Papa non dà una risposta immediata. Prima effettua ampie consultazioni.

Gli ho ripetuto la sua frase, quando era cardinale, durante il Conclave: "Siamo nelle mani dello Spirito Santo e della Chiesa".

Preghiamo affinché il Papa faccia ciò che è meglio per il futuro della nostra Amministrazione Apostolica, per il bene della Chiesa e per la gloria di Dio.

La Madonna, Madre della Chiesa, ci proteggerà sempre.
Dio provvede, Dio provvederà! La sua misericordia non verrà mai meno.