Grazie ad Investigatore Biblico per questa su come celebrava la S. Messa (di sempre...) Padre Pio.
Luigi C
28-3-25
Padre Pio da Pietrelcina, il santo cappuccino che ha segnato profondamente la spiritualità del XX secolo, viveva la celebrazione eucaristica in un modo straordinario, avvolto in un’intensa esperienza mistica. Per lui, la Messa non era solo un rito, ma una vera e propria immersione nel mistero della Passione di Cristo. Ogni celebrazione eucaristica era per Padre Pio una rinnovazione viva del sacrificio del Calvario, un momento in cui egli stesso si offriva come vittima insieme a Gesù. Egli diceva: “Ogni Santa Messa ben partecipata produce nell’anima effetti meravigliosi, abbondanti grazie spirituali e materiali che noi stessi non conosciamo”.
Le sofferenze di Padre Pio durante la Messa
Durante la celebrazione della Messa, Padre Pio manifestava segni di un profondo coinvolgimento nella Passione di Cristo. Il suo volto si trasformava, mostrando dolore, estasi e profonda unione con Dio. Le sue stimmate, visibili e dolorose, sanguinavano spesso mentre celebrava il Sacrificio Eucaristico. Testimoni raccontano che durante il momento della consacrazione egli sembrava immergersi completamente in una dimensione sovrannaturale, a tal punto che alcuni fedeli avevano la percezione di assistere a un evento fuori dal tempo e dallo spazio.
Le visioni mistiche durante la celebrazione
Molte persone vicine a Padre Pio hanno raccontato che egli era frequentemente rapito in visioni mistiche durante la Messa. Il santo stesso descriveva la presenza di Gesù e Maria accanto a lui sull’altare, e talvolta parlava di angeli e anime del Purgatorio che lo circondavano. Un suo confratello raccontò che, in alcuni momenti, sembrava dialogare direttamente con il Cristo sofferente, come se rivivesse in prima persona la Passione.
La durata e l’intensità della sua Messa
Padre Pio celebrava la Messa con una profondità e un’intensità fuori dal comune. La durata delle sue celebrazioni poteva estendersi per oltre due ore, poiché egli si immergeva completamente nel mistero del Sacrificio Eucaristico. Ogni parola, ogni gesto era eseguito con un’attenzione estrema, segno di un’intima partecipazione al dramma del Calvario. I fedeli che assistevano alle sue Messe raccontavano di essere stati toccati da un’intensa spiritualità, sentendosi trasportati in una dimensione più profonda della fede. E molti affermavano che anche il tempo sembrava fermarsi.
Il valore spirituale della sua celebrazione
Padre Pio considerava la Messa il centro della sua vita spirituale. Egli diceva: “Sarebbe più facile che il mondo sopravviva senza il sole che senza la Santa Messa”. La sua celebrazione era un atto di amore e di offerta totale a Dio, e attraverso di essa chiedeva grazie per tutti i fedeli. Il suo esempio continua a ispirare milioni di credenti nel mondo, ricordando il valore infinito dell’Eucaristia e il mistero della redenzione.
Padre Pio ci insegna che la Messa non è solo un rito, ma un incontro vivo con Cristo crocifisso e risorto, un dono d’amore che trasforma e salva. Attraverso la sua testimonianza, ci invita a partecipare alla celebrazione eucaristica con maggiore consapevolezza e devozione, ricordando che, come diceva lui stesso, “Nella Santa Messa si partecipa alla Passione di Cristo”. Inoltre, egli affermava: “L’assistenza alla Santa Messa deve essere per voi un impegno quotidiano. La Messa è infinita come Gesù… apprezziamola e amiamola!”.
Ricordo che mi colpì, partecipando ad una Messa celebrata da Padre Pio, l'intensità con cui egli pronunciava le parole della Consacrazione, e notai anche che il sacerdote ripeté più volte la formula consacratoria, come a ribadire la sua validità con la reiterazione (mi piacerebbe sapere se esiste altre testimonianze del genere riferite da qualcuno che sia stato presente durante il rito sacro di Padre Pio).
RispondiEliminaQualche considerazione:
a) il Padre pronunciava a voce udibile, sia pure sommessa, le parole 'Hoc est corpus meum", ed "Hic est calix sanguinis mei", mentre in alcune Sante Messe tridentine, da me oggi partecipate, ho notato che le parole della consacrazione non si riesce ad udirle, ed a volte sono persino coperte da un suono di organo.
Eppure è certo che il Signore pronunciò a voce chiara, in un'atmosfera di grande raccoglimento, "Questo è il mio corpo", e i suoi convitati le udirono bene.
E' certo possibile pronunciare tali parole consacratorie in modo che i fedeli le odano (e non si capisce perché non dovrebbero, a imitazione della cena di Cristo nel cenacolo) e nel contempo non perdano il senso del santo sacrificio che ha luogo in quel momento.
b) se è vero che Padre Pio sperimentò realtà mistiche durante la Santa Messa (nonché in altri momenti della giornata), occorre che tali esperienze siano raccolte scientificamente, assieme a quelle di altri santi (cfr. Teresa d'Avila, Angela da Foligno, ecc.): è bene che si costruisca una scienza della mistica, con caratteri diversi da quelli delle scienze fisico-matematiche, ma pur sempre con rigore scientifico, in modo che la realtà del soprannaturale non appaia agli occhi dei moderni una favola per bambini e ignoranti, ma un quid di reale.
Cordialmente.