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martedì 27 dicembre 2022

Un Natale tranquillo a Saint-Germain-en-Laye: per cosa domani?

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera numero 909 pubblicata da Paix Liturgique il 25 dicembre 2022, in cui si racconta quello che fino a qualche ora prima poteva essere definito «il miracolo di Natale» a Saint-Germain-en-Laye (Diocesi di Versailles), in cui – lo ricordiamo ancora una volta – centinaia di fedeli da due anni rendono la loro testimonianza partecipando alla Santa Messa tradizionale celebrata all’aperto davanti ad una chiesa (per loro) tenuta chiusa (per volontà del Vescovo e del Parroco) (ne abbiamo scritto molte volte, da ultimo QUIQUIQUIQUIQUI e QUI).
Ebbene – come vi abbiamo raccontato nel precedente articolo di sabato pomeriggio – con poche ore di anticipo era giunta ai fedeli la notizia che il Parroco di Saint-Germain aveva messo a disposizione (per il solo giorno di Natale) la Cappella dei Francescani, e alla Santa Messa di mezzanotte hanno partecipato «serenamente e con gioia» almeno 237 (duecentotrentasette!) fedeli, ai quali si aggiungono i 95 che hanno partecipato all Santa Messa del giorno, quest’ultima celebrata dal Vicario generale della diocesi.
Ed ora, cosa succederà domenica prossima, per la Santa Messa dell’ottava di Natale? «Pregheremo e aspetteremo – rispondono i fedeli – e se il silenzio calerà di nuovo, ce ne andremo davanti alla cappella del nostro ospedale [all’aperto] per tutto il tempo necessario affinché la pace prenda piede».

L.V.


Paix Liturgique: Quali novità?

Germain de Paris: Deo Gratias, solo buone notizie! Una splendida Messa di mezzanotte, quasi calda ma almeno al coperto. Grazie a mons. Lucien Jacques Marie Joseph Crepy C.I.M.! e a padre Bruno L’Hirondel, il parroco, e anche a Padre Solez che ha fatto tutto il possibile per rendere questa serata bellissima e di pace.

Paix Liturgique: I fedeli hanno risposto con il cuore?

Germain de Paris: Assolutamente sì e anche con le gambe perché erano almeno 237.


Paix Liturgique: Stai scherzando, stai contando i bambini.

Germain de Paris: Non sto scherzando e naturalmente ho contato tutti i bambini, anche quelli molto piccoli, ma non i nascituri perché ce n’erano parecchi!

Paix Liturgique: Ma alcuni penseranno che lei ha riempito o riempie.

Germain de Paris: Se invitare gli amici ad andare alla mia Messa di Natale equivale a imbottire…

Paix Liturgique: Lei capisce la mia reazione, forse non tutti i presenti erano membri fedeli della sua comunità con una simile assemblea…

Germain de Paris: Sa, negli ultimi due anni abbiamo raccolto una media di cento fedeli per domenica, sapendo che molti ruotavano a seconda delle circostanze e soprattutto delle condizioni meteorologiche. Di conseguenza, il nostro gruppo è composto da più di duecento persone.

Paix Liturgique: Ma potevano esserci dei fedeli che venivano a sostenervi.

Germain de Paris: Non era vietato e ne ho visti alcuni in questo caso, ma è anche ovvio che una Messa in buone condizioni a Saint-Germain-en-Laye attira anche i Cattolici di Saint-Germain che non sarebbero mai venuti a partecipare alla nostra Messa fuori dalle mura, anche se desiderano partecipare alla Messa tradizionale.

Paix Liturgique: In un certo senso, avete fatto il massimo.

Germain de Paris: No, perché quasi la metà dei fedeli abituali di Saint-Germain-Hors-les-murs sono attualmente in vacanza e quindi non erano con noi la notte di Natale, almeno non fisicamente, anche se certamente erano con noi con il cuore nella preghiera e nell’amicizia.


Paix Liturgique: Ma avete anche beneficiato della Messa del giorno.

Germain de Paris: Assolutamente alle ore 11:00 con una messa solenne celebrata da padre Marc Boulle, Vicario generale della diocesi, davanti a poco più di novantacinque fedeli.

Paix Liturgique: E tutto questo in pace?

Germain de Paris: Serenamente e con gioia, perché conosciamo padre Marc Boulle da molto tempo e tutti abbiamo pensato che fosse felice di essere con noi oggi, così come noi eravamo felici che fosse tra noi.

Paix Liturgique: Ma cosa succederà domenica prossima?

Germain de Paris: Non so se posso dirvi che la palla è nelle mani del nostro Vescovo, ma dovete convenire che sarebbe comico e scandaloso se domenica prossima, 1º gennaio, ci trovassimo per la 98º volta fuori davanti alla porta chiusa della cappella dell’ospedale!

Paix Liturgique: Pensa che sia possibile?

Germain de Paris: Francamente non lo so… lei sa che sono piuttosto sospettoso, quindi la possibilità di una chiusura dei cuori è possibile, ma sarebbe un atteggiamento paterno e caritatevole?

Paix Liturgique: Quindi alla fine lei è piuttosto ottimista?

Germain de Paris: Ogni Cattolico pieno di speranza deve essere ottimista, anche se deve rimanere realista. Quindi pregheremo e aspetteremo e se il silenzio calerà di nuovo, ce ne andremo davanti alla cappella del nostro ospedale per tutto il tempo necessario affinché la pace prenda piede.

Paix Liturgique: Per concludere, caro Germain, quali sono i tuoi sentimenti più profondi in questo giorno di Natale?

Germain de Paris: Prima di tutto, un grande sentimento di gratitudine per i sacerdoti che, a rischio della loro carriera sacerdotale, non hanno esitato ad aiutarci: non li dimenticheremo mai.
Poi una sensazione di immenso spreco… quando penso che questo dramma dura da trent’anni, mi dico: perché c’è tanto autismo tra noi?

Paix Liturgique: Accettate di condividere la responsabilità di questi trent’anni di autismo?

Germain de Paris: Certamente ne facciamo parte, ma se guardiamo alle due Messe di Natale di quest’anno, dobbiamo vergognarci di non essere riusciti a farlo un po’ prima.

Paix Liturgique: Ma forse lei stesso ha utilizzato metodi poco ortodossi?

Germain de Paris: Niente affatto, non abbiamo fatto alcun disordine o danno alla parrocchia di Saint-Germain e anzi abbiamo seguito il consiglio del Papa, ricordate, quando incitava i giovani e i laici a uscire dalle istituzioni e a rovesciare le abitudini mortificanti. Ma come ho detto di recente, la Scrittura ci dice che c’è un tempo per seminare e un tempo per raccogliere: non siamo arrivati a questo punto a Saint-Germain-en-Laye? Che cosa impedirebbe a ciò che è successo oggi di ripetersi nelle prossime domeniche e festività, nella cappella francescana o, se la cappella non è più disponibile alle ore 11, nella cappella dell’ospedale? In questo caso il nostro Vescovo vedrebbe che non siamo in procinto di essere protestantizzati.

1 commento:

  1. sarebbe interessante sapere quanti fedeli sono andati alla messa nuova nella medesima parrocchia, per poter fare un utile raffronto ed avere qualche percentuale

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