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venerdì 14 aprile 2023

Festa della Polizia di Stato: echi tridentini nel rap del poliziotto Vitale-Revman in onore a S. Michele, patrono della P.S. #essercisempre

Lo scorso mercoledì 12 aprile la Polizia di Stato ha festeggiato il
171° anniversario dalla fondazione. 

Per l'occasione, l'Agente scelto Sebastiano Vitale (qui su Tv2000 per conoscerlo meglio), noto come il rapper Revman (il poliziotto che canta la legalità) ha realizzato un bel video girato ad Arezzo in cui, in divisa e davanti alle 'pantere',  ha 'rappato' una sua bella canzone dedicata a San Michele Arcangelo (proclamato patrono del Corpo da Pio XII il 29/9/1949). 

Il testo di questa preghiera-rap da lui composto è bellissimo e molto di impatto (come tutti gli altri suoi testi): coi suoi versi Revman si rivolge al "Principe delle Milizie Celesti" chiedendo protezione per lui e per tutti i poliziotti e gli chiede di essere assitito nella lotta contro i "disonesti" e contro il crimine. 
In questa canzone, inno alla Giustizia, all'Onestà, alla Verità alla lotta contro il Male e alla Vittoria del Bene, non possiamo non sentire - anche per alcuni termini utilizzati - l'eco della preghiera leonina a San Michele Arcangelo (amata anche da Giovanni Paolo II e da Francesco)

Ecco qui sotto il testo e il video realizzato per il 171° Anniversario della Polizia di Stato, a cui, con l'occasione, indirizziamo, grati e riconoscenti auguri. 
Roberto





San Michele il poliziotto

di Revman

San Michele proteggimi liberami dal male
questa notte infernale pare non avere un finale.
Veglia sopra di me sopra le strade dove lavoro
rimanimi accanto non lasciarmi mai da solo.

Ho sempre trattato con rispetto tutte le persone avuta di fronte
ogni problema che si è presentato ho imparato a risolverlo a monte
guadagno il rispetto del ghetto con la gente che adesso salvo per strada
salvo un ragazzo disteso per terra dopo che ha preso una coltellata

Esco di notte mi affido alla sorte vedo la vita vedo la morte
vedo ragazzi sbandati caduti senza fede andati perduti 
tristezza disperazione negli occhi delle persone 
anziani con in mano il rosario mandano la loro benedizione

Principe delle milizie celesti
con la tua luce Lucifero investi.
Guida la penna che scrive i mie testi
parole da sole meglio che gesti.
Con la tua spada trafiggi calpesti
chi vuole vincere sopra gli onesti.
Facci forza contro questi i traditori disonesti

San Michele proteggimi liberami dal male
questa notte infernale pare non avere un finale
Veglia sopra di me sopra le strade dove lavoro
rimanimi accanto non lasciarmi mai da solo

Sempre di corsa San Michele dammi la forza
l'audacia di trovare la verità ovunque sia nascosta
questa notte salverò qualcuno non mi dirà grazie nessuno
porto pace abbatteró il crimine questa notte resta a digiuno

Rimango sveglio mentre la notte sbadiglia
continuo a correre andando su un altro intervento di lite in famiglia

Scala Bologna quarto piano citofono 8
Le urla per le scale si sentono da qua sotto

San Michele proteggimi liberami dal male
questa notte infernale pare non avere un finale
Veglia sopra di me sopra le strade dove lavoro
rimanimi accanto non lasciarmi mai da solo

Salvami San Michele da Caino che uccise Abele
primo martire al padre nostro fedele per lui mille preghiere
rimango ad osservare quello che mi circonda
vedendo il bene sconfiggere il male rimanere una leggenda

3 commenti:

  1. Senz’altro sono tardo io, ma non vedo dove sia l’eco tridentina nel testo dedicato a S. Michele.

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    1. Ci sono dei riferimenti a varie frasi della preghiera a San Michele Arcangelo composta da Leone XIII
      Che comunque non è Tridentina ma di fine '800

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    2. Caro Gsimy, grazie per la precisazione "temporale". Sappiamo bene che Papa Leone XIII non è del XVI secolo.
      Ma Lei non ha mai letto le nostre rubriche sugli "echi tridentini"? Immagino di no, perchè se no saprebbe cosa intendiamo con questo termine.

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