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giovedì 1 dicembre 2022

Controstoria del movimento liturgico #57 - La liturgia e il mondo moderno: p. Cipriamo Vagaggini OSB Cam. di A. Porfiri

Oggi per la nostra rubrica di "Controstoria" del movimento liturgico, il M° Porfiri ci propone la figura del monaco camaldolese p. Cipriamo Vagaggini. 
Qui i post precedenti. 
Roberto 


Liturgia e mondo moderno: 
Cipriano Vagaggini (1909-1999)

Siamo spesso testimoni di come il discorso sulla liturgia sia spesso, negli ultimi decenni, accostato a quello dei rapporti con il mondo moderno. Questa dinamica dei rapporti fra liturgia e mondo moderno è senz’altro importante ma bisogna porre attenzione alla prospettiva in cui ci mettiamo quando parliamo di questo problema.

Uno dei protagonisti del rinnovamento liturgico è stato il monaco benedettino Cipriano Vagaggini (1). Entrò nell’abbazia di Saint André in Belgio, dove abate era dom Gaspar Lefebvre, un altro nome importante, insieme a quello centrale di dom Lambert Beauduin, del rinnovamento liturgico. Studiò a Lovanio e a Roma, conseguendo diversi titoli accademici. Insegnò in vari atenei pontifici soprattutto a Roma. 
La sua opera più nota è Il senso teologico della liturgia, del 1957, che lo metterà al centro dell’attenzione anche degli esponenti del movimento liturgico. 
In una prefazione ad una edizone successiva al Vaticano II, dirà che le tesi del suo libro le aveva ritrovate nella costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium, a cui diede un grandissimo contributo, contributo che si estenderà anche al postconcilio. 
 Nel suo lavoro più noto approccia la liturgia in una prospettiva diversa rispetto la tradizione precedente, con più attenzione alla spiritualità e alla pastorale. 
Il tema del confronto con il mondo moderno era in lui, come in altri liturgisti del periodo molto forte: “Nel postconcilio si sarebbe invece configurato un nuovo modello di teologia caratterizzato dal tentativo di assimilazione, in tutto quanto concerneva le materie della fede, dell’ideale scientifico razionale e positivo: dal metodo storico-critico a quello fenomenologico e strutturalista della filosofia del linguaggio, ai dati utili delle scienze empiriologiche antropologiche” (2). 
Sia detto chiaramente che la Chiesa, come è ovvio, ha sempre dovuto confrontarsi con il mondo in cui essa operava, ma si cercava di essere attenti al pericolo di una accettazione acritica, o peggio, di una connivenza con valori antitetici a quelli Cristiani.

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note
1) Nel 1978 padre Vagaggini diviene monaco camaldolese e in questa comunità vivrà fino alla fine dei suoi giorni. Oggi è considerato uno degli studiosi più importanti per il rinnovamento della liturgia.

1 commento:

  1. le sue tesi sul Canone hanno fatto molti danni
    però la sa proposta per la nuova preghiera eucaristica sarebbe stata ben accettato, in quanto più 'lineare' e ricca di linguaggio sacrificale

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