Video divertitissimo (che ci hanno segnalato e per cui ringraziamo) su un Delpini in gran spolvero.
Oggi, festa di S. Abbondio patrono della diocesi, il neo cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como (suffraganeo di Milano) ha celebrato nella cattedrale di Como la S. Messa alla presenza dei vescovi lombardi e dell’arcivescovo metropolita di Milano mons. Mario Delpini che ha preso la parola per fare il rituale augurio al confratello (e sottoposto). E si é tolto dei bei sassolini dalla pantofola (pontificale) e non le ha mandate a dire.
Sotto il video da non perdere! Ascoltate!
Mai si sarebbe pensato che il tiepido Delpini potesse raggiungere siffatti traguardi di graffiante sarcasmo.
Oggi durante la celebrazione si é interrogato sui motivi che hanno spinto il Papa a imporre la berretta ad un vescovo lombardo e non al suo rispettivo metropolita, sottolineando così lo sgarbo fatto al ruolo e non alla persona. Ha pure citato il divertente adagio secondo cui una delle tre cose che nemmeno la Trinità conosce é “cosa pensi un gesuita” (oltre al numero degli ordini religiosi femminili e a quanto siano ricchi i Salesiani).
Orbene, nell’ipotizzare tre motivi (uno più spassoso dell’altro) c’è tutta l’arrabbiata e infastidita arguzia dell’arcivescovo di Milano che può essere fatta propria anche da quello di a Venezia, di Torino, ecc.: 1) il papa pensa che l’arcivescovo di Milano sia troppo occupato e ha voluto dare un po’ di lavoro anche al vescovo di Como; 2) il papa pensa che il metropolita bauscia di Milano non sappia nemmeno dove sia Roma e sarebbe meglio non coinvolgerlo nel governo della Chiesa universale; 3) il Papa è tifoso del River (che é una squadra che non vince; [in realtà è tifoso del S. Lorenzo ma il succo non cambia ndr]) e per affinità ha scelto Como una città che non ha una squadra di calcio vincente perché lo scudetto é a Milano.
Nel suo discorso c'è tutta la frustrazione della Chiesa ambrosiana (e di tante altre metropolitane) maltrattata dal Papa; lui ha nominato arcivescovo Delpini, lui gli nega più volte la berretta (per le note e delicate vicende pregresse: ma possibile che prima della nomina non lo sapesse?).
Fatto sta che, oggi, l'arcidiocesi di San Carlo ha un ordinario “dimezzato” ed è umiliata con il conferimento del galero al suffraganeo vescovo di Como, di cui nulla si sapeva prima.
Significativo nel video guardare le reazioni dei Vescovi ausiliari di Milano, molto ridanciani, se non sprezzanti; solo lo “screditato” card. Coccopalmerio, di cui si conoscono le tristi implicazioni in oscure vicende in Vaticano (e anche quelle del suo segretario omosessuale e coinvolto in almeno un un festino a base di droga, che stava per diventare vescovo su pressione di Coccopalmerio stesso - chissà perché? -), proveniente dalla Chiesa ambrosiana, ma nato e cresciuto a Tirano in Valtellina, diocesi di Como, è rimasto impietrito (o incartapecorito).
Il neocreato cardinale ascoltando, ha cambiato colore e ha inghiottito vere e proprie contumelie dette con sorriso innocente dell'ironia; mons. Delpini gli ha dato del nullafacente in buona sostanza, paragonato al grosso impegno milanese...
Di sicuro l’arcivescovo di Milano si è fatto due acerrimi nemici in più: l’Oscar furens, offesissimo e pubblicamente svillaneggiato, e il S. Padre dileggiato e ridicolizzato nella sua scelta dei collaboratori.
Ma tanto... Marius Archiepiscopus è un cadavere ecclesiastico da tempo, non ha più nulla da perdere... L'importante è che non coinvolga tutta la Chiesa ambrosiana nel suo cupio dissolvi...
Comunque sia si tratta di un episodio estremamente interessante: una specie di ribellione pubblica contro lo stile "sudamericano" di governo della Chiesa. Indica anche che il Vertice è percepito ormai come fortemente indebolito e autoreferenziale tanto da poter essere publicamente contestato per non dire sbeffeggiato.
Ad ogni modo, plauso a Mons. Delpini per aver avuto il coraggio di dire quello che tutti sapevano ma tacevano.
Ad ogni modo, plauso a Mons. Delpini per aver avuto il coraggio di dire quello che tutti sapevano ma tacevano.
Qui sotto il video integrale tratto dal video del Pontificale https://youtu.be/459Z4bNgiT8
Roberto
Ciao Roberto, tutto bene? Ti ricordi di me? Sono il famoso ignorante e stolto del post del 18 marzo scorso 🙂 Vedo che stavolta i tuoi strali, dopo di me si abbattono sul Papa e il cardinale di Como: bene, sono contento di essere in buona compagnia 😄 Meno male che stavolta il protagonista è l'arcivescovo Delpini, persona di tutt'altra statura e caratura rispetto al personaggio di quell'altra volta 🙂 Stammi bene e sempre avanti così, a diffondere con gioia l'amore di Cristo💖
RispondiEliminaÈ nei pettegolezzi che veramente risplendete!
RispondiEliminaL'omelia dell'arcivescovo di Milano, pronunciata in un contesto così solenne, può essere considerata un pettegolezzo?
EliminaParlavo dei gestori del sito! Ci sguazzano in queste uscite da Novella 3000.
Eliminanon è l'omelia ma era il saluto al nuovo cardinale
EliminaQualche anno fa Delpini emanò un decreto (!) dal titolo: "la chiesa di Milano ama papa Francesco". Questo atto (da cortigiano più che da arcivescovo metropolita) non gli è bastato per ottenere la porpora, ma la domanda vera è se lo riscriverebbe oggi!
RispondiEliminaQuindi, per non essere cortigiani, bisognerebbe odiare il Papa o ignorarlo?
EliminaNo, fammi capire: esternare attaccamento al pontefice da parte di un vescovo diocesano sarebbe cortigianeria?
Si può rispettare e amare il Papa senza scriverlo addirittura in un decreto! Non confondiamo l'amore e il rispetto con la cortigianeria!
EliminaSe, vabbé…come dici tu. Senz’altro hai ragione.
EliminaA parte l'accento, sembra di sentire un discorso a braccio del Santo Padre. E comunque uno la pensi, per comprendere l'ironia occorre l'intelligenza.
RispondiEliminaBeh, Delpini e Bergoglio sono della stessa pasta…
EliminaDiciamo che il Papa promuovendo un vescovo al posto del suo arcivescovo in via indiretta lo ha bocciato. E non è bello.
RispondiEliminaIl guaio è che il Papa ha adottato una linea guida personale che sa molto di ideologico nell'opzione per le realtà periferiche. Ed è molto male informato da chi gli sta intorno, penso. Forse si dimentica che i poveri da noi in terra ambrosiana, ce ne sono tanti e che le Caritas lavorano veramente ad alti ritmi.
RispondiEliminaUrca…così preparato e non sei neanche consigliere di Sua Santità! La chiesa va proprio a rotoli se lasciano il Papa male informato e tengono a casa delle vere gemme come te.
EliminaChe dire allora di Monsignor Leonard di Bruxelles, di Monsignor Aupetit di Parigi, di Monsignor Gomez di Los Angeles, del Vescovo Maggiore Schevchuk di Kiev e molti altri? Non mi si venga a dire che Bergoglio punisce vicende poco trasparenti avvenute in diocesi, dato che negli Usa le sue nomine sono tutte a vantaggio di persone ben più compromesse (si veda proprio McElroy, che è stato "berrettato" giusto l'altro giorno)
RispondiEliminaAndrea
Per riascoltare il passo citato: minuto 2.10.0p
RispondiEliminaSiamo tenuti al rispetto e all'obbedienza verso il pontefice, anche se, molto spesso e un po' ovunque, le sue scelte non appaiono inaspettate ma davvero irrispettose e irrituali e un po' astruse.
RispondiEliminaL'arcivescovo di Milano avrebbe fatto meglio a parlare di Vangelo invece di fare dell'ironia da salotto!!!
RispondiEliminaChe squallore!!! Penso che se Cristo tornasse ora qui in terra caccerebbe tutti questi "mercanti" fuori dal tempio!!! Dov'è lo spirito evangelico, dov'è la vera umiltà, questi pensano soltanto alla carriera e al prestigio personale. altro che al sacrificio fino all'effusione del sangue!!!
EliminaIl futuro conclave sarà molto povero di diversità, perché se tradizionalmente vengono scelti i cardinali in base alle sedi cardinalizie, non è solo la persona ad essere scelta ma il ruolo che ha, indi per cui si garantisce maggiore diversità in sede di votazione per l'elezione del Papa. Invece il metodo di Papa Francesco sta creando un collegio cardinalizio votante ad un'unica direzione, incapace di esprimere la ricchezza e la varietà ecclesiale costituente la Chiesa Cattolica, che Papa potrà uscirne?
RispondiEliminaUn'altro cattocomunista
EliminaConcordo
EliminaQuello che lo Spirto Santo indicherà!
EliminaCredo che l'Arcivescovo abbia fatto una bellissima predica e abbia fatto ben capire il pensiero contorto del Papa..
RispondiEliminaHa usato grande ironia e intelligenza
Concordo.
EliminaDel Papa non si parla, per il Papa si prega (don Francesco Broccio)
RispondiEliminaChi Benedetto XVI?
EliminaBravissimo
EliminaBravissimo
EliminaQualcuno spieghi a Delpini che si dice "impressionato da", non "impressionato di".
RispondiEliminaVeramente che pollaio. Bassezza unica da parte del vescovo di Milano.vergognoso.
RispondiEliminaBassezza direi di no coraggio invece si dove si è visto mai un cardinale che ubbidisce ad un arcivescovo perlopiù ancora monsignore la diocesi di Como è sotto l'arcidiocesi di Milano io fossi Delpini darei le dimissioni e ci vada il cardinale di Como a Milano
EliminaA parte le sgrammaticature, cosa vuol dire “arcivescovo perlopiù (sic!) ancora monsignore”?
EliminaCaro Paolo!
RispondiEliminaChe Bergoglio sia un male informato...non è vero....in Vaticano...
Non si muove foglia...che egli non voglia!!
Mi sentirei di commentare dicendo: “In medio stat virtus”. Spiegandomi meglio…Da una parte il Pontefice ha adottato una linea molto ideologica e si può essere in disaccordo con le sue scelte anche inerenti alle nomine più recenti. Mi domando a questo punto il motivo per cui il Papa abbia scelto Delpini alla guida di Milano se non aveva certo in animo di nominarlo Cardinale. Dall’altra parte Mons. Delpini non si può certo dire che conosca la diplomazia. Forse in un contesto amicale a cena queste battute avrebbero fatto sorridere ma in Chiesa avrebbe potuto evitarle sinceramente. Nonostante ieri sera appena visto il video abbia criticato aspramente le parole dell’Arcivescovo arrivando a dire che la porpora forse non gli donerebbe, a mente fredda dico che è stato fuori luogo ma al contempo comprensibile. Non mi sento di difendere a spada tratta il Papa ma sicuramente neanche di elogiare le stoccate dell’Arcivescovo di Milano.
RispondiEliminaUna ironia intelligente e trasparente
EliminaSanto padre prega per noi
RispondiEliminaChe stupidaggini curiali. Meno male che sono un laico.
RispondiEliminaEvidentemente il papà voleva nominare un Cristiano e non un politicante affamato di potere.
RispondiEliminaMa poi gliel’ha impedito la mamma?
EliminaNon so se l'arcivescovo abbia fatto bene a esternare in quel modo. Certamente ha fatto bene a protestare. Non credo che la Chiesa sia stata mai mal governata come adesso. Basti vedere l'episodio di Becciu, scacciato nel peggiore dei modi, ricevuto e salutato con sorrisi (Becciu sempre serissimo), mezzo reintegrato ma non si sa, ecc. Ricordo un episodio offerto dal cattolicissimo De Gasperi che nei primissimi anni 50 chiese per l'anniversario di matrimonio una udienza a Pio XII per l'intera famiglia. Fu rifiutata perché De Gasperi si era opposto alla linea vaticana in occasione delle recenti comunali a Roma. De Gasperi scrisse così, al Papa: come cattolico accetto il rifiuto, come Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana chiedo spiegazioni. Delpini è in una situazione non diversissima. Come prete e vescovo accetto, come arcivescovo della diocesi di Milano e successore di S. Ambrogio chiedo spiegazioni. Aver creato cardinale il vescovo di Como è stato proprio...uno scherzo da Papa. Ma non si governa in questo modo, così come non si dicono cose sbagliate o ambigue su Ucraina e Russia, offendendo l'intera cattolicità ucraina e di tutta l'Europa dell'Est. Ma il Papa la conosce un po' di storia europea? Noi europei non gli siamo simpatici, e i nordamericani ancora meno, ma ha mai riflettuto che ne sarebbe di una Chiesa totalmente sudamericanizzata? No, credo anzi che gli sembri un'ipotesi muy feliz.
RispondiEliminaChe il papa sia mal consigliato è un dato di fatto,vedi le accuse al cardinale Becciu poi reinserito ,perché si è fidato di un giornalista dell'Espresso per giunta espulso dall'albo dei giornalisti.cosi per non finire come persona informata su tutto rischiava di essere testimone contro se stesso.
RispondiEliminaDa ambrosiano comprendo la frustrazione di Delpini. Forse Delpini dovrebbe rassegnarsi al fatto che non ha la statura di un Martini o di un Tettamanzi. Per il suo status sarebbe stato preferibile contenersi nello sfogo. E' anche vero che dall'altra parte papa Francesco avrebbe potuto evitare di creare cardinale un suffragianeo, tra l'altro dal passato non proprio cristallino, della diocesi milanese. Sarebbe stato meglio aspettare futuri avvicendamenti.
RispondiEliminaDelpini è anche arcinoto per aver cercato di insabbiare il caso di don Mauro Galli, prete accusato di abuso sessuale ai danni di un ragazzo 15enne… forse per questo non lo ha fatto cardinale!!!
RispondiEliminaCantoni da vescovo di Crema denunciò alla Congregazione per la dottrina della fede il prete pedofilo Mauro Inzoli, noto come "don Mercedes" per la sua passione per le auto di lusso (oltre che per i ragazzini), successivamente ridotto allo stato laicale. Delpini invece si comportò in maniera molto differente nei confronti di un prete con lo stesso "vizietto". Forse il papa si è ricordato anche di questo.
RispondiEliminaSe Cantoni da vescovo di Crema denunciò l'ex don Mauro Inzoli ... questo è indubbiamente lodevole....ma papa Françisco ... non fece altrettanto col cardinale McCarrik...insabbiando la sua vicenda...sapendo tutto di lui fin dalla sua elezione nel 2013...mantenendo il cardinale come suo fidato consigliere ...che ha determinato la nomina di molte nomine episcopali e cardinalizie...
EliminaMeditate gente...meditate!
Se Cantoni denunciò l'ex don Mauro Inzoli per la sua passione per i ragazzini... fece bene ma certamente questo non può aver impressionato favorevolmente papa Françisco...che fin dal 2013 dalla sua elezione... coprì il cardinale McCarrik, pur sapendo tutto dei suoi abusi reiterati nei seminari sui ragazzi per decenni ...tenendolo vicino come suo fidato consigliere...il quale determinò molte nomine cardinalizie e vescovili ...
EliminaAlla salute...Cin
Ma è necessario dire di più. Il cardinalato - contrariamente a quanto dichiarato dal Santissimo- è un premio per gli amici. In questo caso il premio per aver chiuso il Seminario dell'Opera don Folci a Roma. Non ci sono riusciti con una sentenza di tribunale, ha dovuto sporcarsi le mani il Vescovo che è stato così ripagato.
RispondiEliminaAlcuni preti, anche di alto rango confondono il sermone con il cabarettismo; risultando simpatici solo ad alcuni stolti più stolti di loro. Inviterei, nel basso della mia umiltà, ad una accurata lettura della lettera apostolica di Sua Santità Papa Francesco: Desiderio desideravi. E se il lettore ritenesse inopportuna scritta lettera, potrebbe anche scegliere di dimettersi esprimendo il suo dissenso; invece son sicuro che se ne starebbe in trono, servito e riverito, perchè campare di pensione sociale, o peggio ancora di un misero stipendio meritato con il sudore della fronte non conviene poi così tanto a tutti. Dio mio abbi misericordia di quanti ancora, dopo 2000 anni, ti scherniscono e con te i tuoi diretti rappresentanti.
RispondiElimina“Preti di alto rango” Ahahahahaha
Eliminaeri sera ho visto con mia moglie il filmato del suo intervento nel Duomo di Como e siamo rimasti senza parole, rectius, di parole ne abbiamo avute ma per carità cristiana ce le teniamo per noi.
RispondiEliminaVoleva essere spiritoso? Luogo e circostanza non appropriati. La messa di Sant’Abbondio, patrono della diocesi lariana, la cattedrale gremita di fedeli ed autorità riuniti in preghiera anche per festeggiare il neo porporato vescovo e cardinale Oscar Cantoni, avrebbero dovuto indurre mons. Delpini ad evitare certe battute “da sacrestia” o, meglio, vista la sua esperienza sacerdotale limitata pressoché solo in quel luogo, “da seminario”.
Era indispettito? La dignità vescovile impone un atteggiamento diverso. “L’obbedienza non è più una virtù” di don Milani non può certo essere invocata dal vescovo Mario perché quella era riferita a scardinare ben altra obbedienza (quella che imponeva di imbracciare le armi per uccidere altri esseri umani in una logica celebrativa delle virtù eroiche dei soldati, molto radicata anche all’interno della Chiesa che all’epoca vedeva nelle armi e negli eserciti qualcosa da celebrare o al più solo un “male minore”) e non a scardinare il dovere di obbedienza e rispetto che ogni vescovo cattolico, compreso quello ambrosiano, deve al vescovo di Roma. Si faccia coraggio e chieda udienza a Papa Francesco e, nel rispetto dei ruoli, dica a lui ciò che pensa. Oppure, con ancor più dignità, si faccia da parte e rinunci alla cattedra di Ambrogio e Carlo.
Perché la vera domanda che dovrebbe porsi il ns arcivescovo e che un po’ tutti ci facciamo in diocesi è: “cosa ha fatto di sbagliato o, meglio, cosa non ha fatto che avrebbe dovuto fare il vescovo di Milano per non aver ancora ricevuto la porpora dalla sua nomina nel lontano 2017, dopo ben 4 concistori?”
Fortuna c’era chi diceva che a Delpini non interessavano nomine e cariche… ahahah
RispondiEliminaQui è caduta la maschera della sua finta finta umiltà, lasciando spazio alla sua arcinota arroganza e superbia!
Deve essere stato tanto tempo in contatto con i tradizionalisti allora: in quanto ad arroganza e superbia non sono secondi a nessuno.
EliminaMah, pur non apprezzando quella gente ho i miei dubbi… Cioè concordo sul fatto che sono superbi e arroganti… ma storicamente sono sempre questi personaggi pauperisti-sinistrorsi tipo Bergoglio e Delpini ad essere particolarmente arroganti e superbi… non solo in ambito ecclesiale…
EliminaNon nella mia esperienza. Il fariseismo da piedistallo dei tradizionalisti non ha pari. E parlo soprattutto dei fedeli. I preti, nella maggior parte, sono più tranquilli.
EliminaApplaudo pure io con i porporati presenti 👏👏👏
RispondiElimina