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42° appuntamento della rubrica sulla storia del Movimento Liturgico a cura del M° Aurelio Porfiri: il post di oggi riguarda la "pastorale liturgica", l'ossessione dei preti degli ultimi 60 anni, nonchè l'acqua calda scoperta dal Vaticano II, dal momento che da sempre la Chiesa ha a cuore questo aspetto. E tutta la liturgia è in gran parte volta a operare una proficua e pia pastorale. Ne è un esempio, tra i moltissimi, il sacerdote francese don Victor Martial Leroquais.
Dopo gli innumerevoli scempi liturgici testimoniati anche nella nostra riburica del "Novus Horror Missae" (da ultimo si veda la famigerata e dissacratoria "Messa sul materassino") benissimo dice il M. Porfiri in calce al suo articolo odierno:
"La formazione liturgica del clero, per avere una pastorale veramente efficace, è una delle urgenze del nostro tempo. Certo non si può sperare molto quando spesso la formazione viene fatta in contrapposizione alla tradizione liturgica della Chiesa. I sacerdoti senza radici non possono comprendere il cammino liturgico della Chiesa e tanto meno insegnarlo ai fedeli."
Per una efficace pastorale liturgica:
Victor Martial Leroquais (1875-1946)
Abbiamo sentito dire oramai da molto tempo che il Vaticano II insiste sulla formazione liturgica dei fedeli. In effetti in Sacrosanctum Concilium viene detto: “I pastori d'anime curino con zelo e con pazienza la formazione liturgica, come pure la partecipazione attiva dei fedeli, sia interna che esterna, secondo la loro età, condizione, genere di vita e cultura religiosa. Assolveranno così uno dei principali doveri del fedele dispensatore dei misteri di Dio. E in questo campo cerchino di guidare il loro gregge non solo con la parola ma anche con l'esempio”.
Eppure questo non è niente di nuovo, perché molti vi si erano dedicati anche in passato.
Prendiamo il sacerdote francese Victor Martial Leroquais. Egli studia teologia a Saint Sulpice e viene ordinato sacerdote nel 1900. Per 6 anni diviene viceparroco a Lisieux, in un tempo in cui molti familiari e testimoni di santa Teresa di Gesù Bambino erano ancora vivi (anche se la sua beatificazione e canonizzazione non erano ancora avvenute, la sua fama di santità si diffondeva sempre più. Poi diviene parroco a Bény sur mer. Mentre spiegava la Messa per il catechismo ai bambini, si accorge che gli è necessario approfondire gli studi in questa materia per scrivere una storia della Messa. Per questo chiede al suo Vescovo di poter approfondire i suoi studi e comincia a lavorare a sue spese alla Biblioteca Nazionale di Parigi. In seguito alle sue ricerche pubblica vari volumi: Les Sacramentaires et les missels manuscrits des bibliothèques publiques de France (Paris 1924); Les Livres d'heures manuscrits de la Bibliothèque Nationale, 3 v. (Paris 1927); Les Bréviaires manuscrits des bibliothèques publiques de France, 6 v. (Paris 1934); Les Pontificaux manuscrits des bibliothèques de France, 4 v (come elencati in encyclopedia.com). Divenne anche insegnate presso alcune istituzioni. Al suo tempo egli fu tra i protagonisti degli studi liturgici in Francia insieme a Louis Duchesne, Fernand Cabrol, Pierre Batiffol, Henri Leclercq.
La formazione liturgica del clero, per avere una pastorale veramente efficace, è una delle urgenze del nostro tempo. Certo non si può sperare molto quando spesso la formazione viene fatta in contrapposizione alla tradizione liturgica della Chiesa. I sacerdoti senza radici non possono comprendere il cammino liturgico della Chiesa e tanto meno insegnarlo ai fedeli.
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