14º appuntamento con la controstoria del Movimento Liturgico del M° Aurelio Porfiri.
Qui i precedenti.
Roberto
L’urgenza del rito:
Francesco Antonio Zaccaria (1714-1795)
(1) TAMPIERI, Pietro (2015). VIVERE DA GESUITI DOPO IL 1773. DAL CARTEGGIO TRA FRANCESCO ANTONIO ZACCARIA E LUIGI MOZZI. Rivista Di Storia Della Chiesa in Italia, 69(2), 437–477. http://www.jstor.org/stable/26154998.
(2) TAMPIERI 2015.
Nei rappresentanti del movimento liturgico e soprattutto nei loro successori in anni recenti, è spesso presente una specie di grido di battaglia, che riguarda l’approfondimento del concetto di rito. In questo non c’è nulla di male, anche considerando quanto possiamo desumere a latere da alcune scienze ausiliare agli studi liturgici, come l’antropologia e la psicologia. Certo si corre il rischio che la prospettiva di queste scienze possa poi invadere la dimensione prettamente liturgica e teologica dello studio, ma certamente esse non possono tenersi fuori dalla porta. Il rito è certamente oggetto di investigazione per comprendere meglio il modo in cui noi siamo nella liturgia.
Un grande erudito come il gesuita Francesco Antonio Zaccaria aveva capito bene questo. Egli ben si inscrive in quella tradizione di eruditi del suo tempo come Mabillon, Marténe, Muratori e altri e ci ha donato alcuni lavori in cui in particolare focalizza la sua attenzione sulla liturgia. Egli si trovò in un periodo particolare della vita della sua compagnia, che sappiamo fu soppressa nel 1773 (1). Da buon gesuita fu avversario del giansenismo. Nelle sue lettere al Mozzi uno dei temi più ricorrenti è quello della devozione al Sacro Cuore, di cui i gesuiti erano grandi propugnatori e di cui lo Zaccaria era particolarmente devoto: “Un ultimo punto di grande interesse e la devozione di Zaccaria stesso per il Sacro Cuore. Essa sembra infatti essere davvero forte. Nelle lettere sono numerosi i richiami al Sacro Cuore da un punto di vista non solo politico (la lotta a favore della devozione), ma anche spirituale“ (2).
Dobbiamo un opera importante per quello che riguarda la liturgia allo Zaccaria, scritta nel periodo tra il 1776 e il 1881, Bibliotheca ritualis concinnatum opus a Francisco Antonio Zaccaria ac duos in tomos tributum quorum alter de libris ipsis ritualibus alter de illorum explanatoribus agit. In essa, tra l’altro, investiga sulla natura di cosa sia una cerimonia e offre interessantissime nozioni di liturgia e del suo incarnarsi nel rito.
__________________________(1) TAMPIERI, Pietro (2015). VIVERE DA GESUITI DOPO IL 1773. DAL CARTEGGIO TRA FRANCESCO ANTONIO ZACCARIA E LUIGI MOZZI. Rivista Di Storia Della Chiesa in Italia, 69(2), 437–477. http://www.jstor.org/stable/26154998.
(2) TAMPIERI 2015.
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