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sabato 30 ottobre 2021

Traditionis nel mondo CONTRO la Tradizione: diocesi di Pittsburgh (Pensilvania, USA) #traditioniscustodes

Apprendiamo dal profilo FAcebook del prof.  Peter Kwasniewski

La lettera di Mons. David Zubik, datata 20 agosto 2021, è un segno spaventoso di come TC possa essere implementata in luoghi in cui il vescovo non è amichevole con la MTL.

 1. Il Vescovo di Pittsburgh dichiara che ci sarà una sola parrocchia TLM “a servizio completo” in tutta la città, cioè la parrocchia gestita dall'Istituto di Cristo Re.
 2. In altre due parrocchie saranno ammesse SS. Messe saltuariamente, ma sono esplicitamente, escluse Natale, Pasqua e Pentecoste.
 
3. Gli altri sacramenti (Battesimo, Cresima, Confessione, Matrimonio, Estrema Unzione) saranno consentiti solo ai parrocchiani iscritti all'apostolato dell'Istituto.

 4. Peggio ancora, ai sacerdoti è proibito celebrare la MTL in privato. Riceveranno il permesso solo i sacerdoti che sono ritenuti necessari per servire i "gruppi".

 Questo è un famigerato esempio di una situazione in cui i sacerdoti avrebbero del tutto nei loro diritti davanti a Dio e alla Santa Madre Chiesa di disobbedire alla lettera della legge. 
Coloro che già recitano la LLM, eseguono battesimi, ascoltano confessioni o ungono gli infermi nel rito antico, ecc., dovrebbero continuare a farlo.









4 commenti:

  1. In base a cosa "dovrebbero continuare a farlo"? Bene, siete sulla scia del "cattocomunista" don Lorenzo Milani, "l'obbedienza non è più una virtù". Complimenti. Perché non vi trasferite tutti nella San Pio X? Almeno loro, pur non essendo in piena comunione con la Chiesa, sono coerenti con le loro idee e non tengono due piedi in una scarpa. Scelta discutibile, ma coerente. Penso ci sia posto anche per voi nella FSSPX, così la finite con tutte ste storie.

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    1. TC non dice nulla relativamente alla celebrazione o meno degli altri Sacramenti, quindi la decisione del vescovo di vietarli è contro la lettera

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    2. Lei non conosce la teologia morale cattolica. Ad un ordine ingiusto NON SI DEVE OBBEDIRE (e don Milani qui c'entra come i cavoli a merenda) perché 'obbedendo' si diventerebbe complici del peccato.
      Dal noto Dizionario di Teologia Morale, di Roberti-Palazzini (entrambi poi Cardinali): «Essendo l’autorità dei Superiori limitata, anche il dovere di obbedire ad essi ha dei limiti. È chiaro che non è mai lecito obbedire a un Superiore, che comandi una cosa contraria alle leggi
      divine o ecclesiastiche; si dovrebbe allora ripetere la parola di San Pietro: “bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” (Atti 5, 29) (...)
      Si pecca contro l’obbedienza per eccesso, obbedendo in cose contrarie a una legge o a un precetto superiore: in questo caso si ha il servilismo». (alla voce:"obbedienza")
      PRIMA DI SCRIVERE BAGGIANATE STUDI QUALCOSA, PER FAVORE.
      don Andrea Mancinella, eremita della Diocesi di Albano

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  2. Infatti, quante storie! cosa c'è da disobbedire? La liturgia antica è un bene della Chiesa, al servizio del popolo di Dio. Il Papa ha stabilito che deve essere il vescovo a decidere, non lo sfizio di un sacerdote.

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