Gli attivisti pro-aborto pretendono ora di essere definiti "umanitari" mostrandosi pro-migranti ( fanno però
finta di ignorare che in realtà quei poveri uomini e quelle povere
donne una volta arrivati in Europa vengono abbandonati in condizioni
disumane nei quartieri perifici delle metropoli europe in tutt'altre
faccende affaccendate).
Contro il sentimento della gente comune e contro ogni logico buon senso cristiano ed umano quelli che inneggiano alla migrazione illegale appoggiando di fatto il traffico di uomini e di donne degli scafisti e che si riempiono sempre la bocca con gli stessi slogan: "società multirazziale" ,"muri da abbattere" , del "restiamo umani" se la son presa con gli edifici di culto cattolici.
Queste loro azioni non ci sorprendono: l'odio nei confronti della Chiesa e del Cattolicesimo di quel tipo di attivisti "umanitari" è sempre lo stesso! Anche se qualcuno cerca di dipingerli come dei nuovi "devoti chierichetti" essi ci ricordano i mai dimenticati "fatti di Spagna" quando nel nome dell'ideologia comunista vennero incendiate le chiese, violentati e trucidati i preti, le suore, le madri e i padri di famiglia cattolici.
Queste loro azioni non ci sorprendono: l'odio nei confronti della Chiesa e del Cattolicesimo di quel tipo di attivisti "umanitari" è sempre lo stesso! Anche se qualcuno cerca di dipingerli come dei nuovi "devoti chierichetti" essi ci ricordano i mai dimenticati "fatti di Spagna" quando nel nome dell'ideologia comunista vennero incendiate le chiese, violentati e trucidati i preti, le suore, le madri e i padri di famiglia cattolici.
Difatti ieri a Rovereto se la son presa con la chiesa dove i fedeli esprimono il doveroso coraggio di commemorare e di pregare per le vittime innocenti dell'aborto.
Parrebbe che la chiesa di San Rocco sia diventata un "obiettivo sensibile" delle azioni vandaliche dei nuovi "attivisti umanitari": per il momento l'adorazione quotidiana del Santissimo Sacramento è stata sospesa mentre i fedeli hanno il fondat o timore che la chiesa venga chiusa definitivamente per paura di altri attentati.
Stiamo aspettando la reazione dell'Arcivescovo e della Rev.ma Curia Arcivescovile dopo questo sacrilego gesto intimidatorio esprimiamo con la preghiera la cristiana e umana solidarietà a Don Matteo Graziola rettore della chiesa di San Rocco.
Parrebbe che la chiesa di San Rocco sia diventata un "obiettivo sensibile" delle azioni vandaliche dei nuovi "attivisti umanitari": per il momento l'adorazione quotidiana del Santissimo Sacramento è stata sospesa mentre i fedeli hanno il fondat o timore che la chiesa venga chiusa definitivamente per paura di altri attentati.
Stiamo aspettando la reazione dell'Arcivescovo e della Rev.ma Curia Arcivescovile dopo questo sacrilego gesto intimidatorio esprimiamo con la preghiera la cristiana e umana solidarietà a Don Matteo Graziola rettore della chiesa di San Rocco.
AC
Rovereto, attentato incendiario al portone della chiesa di San Rocco.
La condanna di Fugatti: «Vanno puniti»
Proprio lì ( in quella stessa chiesa N.d.R.) due settimane fa il presepio anti-aborto delle Sentinelle
Attentato incendiario stanotte intorno alle 5: ignoti hanno appiccato fuoco al portone della chiesetta di San Rocco in corso Bettini a Rovereto, imbrattando il muro con la scritta «I veri
martiri sono in mare».
martiri sono in mare».
L'attacco ha provocato per fortuna solo danni al legno, e il rogo non si è esteso all'interno, ma il fumo ha danneggiato gli intonaci ed alcune opere d'arte custodite nel tempio.
Probabilmente si è trattato di una bottiglia molotov lanciata contro la chiesa.
La chiesa era stata al centro delle polemiche pochi giorni fa perché le «Sentinelle in piedi» vi avevano allestito un presepio con decine di finti feti umani disseminati sul cammino dei Re Magi intitolandolo «La strage di Erode».
Indagano i carabinieri e la polizia della città della Quercia.
Probabilmente si è trattato di una bottiglia molotov lanciata contro la chiesa.
La chiesa era stata al centro delle polemiche pochi giorni fa perché le «Sentinelle in piedi» vi avevano allestito un presepio con decine di finti feti umani disseminati sul cammino dei Re Magi intitolandolo «La strage di Erode».
Indagano i carabinieri e la polizia della città della Quercia.
L' ideologia bergogliana con i suoi dubbi, equivoci, giustificazioni del disordine morale e perdita della fede, accettate e persino giustificate perché fatali " segni dei tempi", non condannate perché " chi sono io per giudicare ?" sta favorendo ogni sorta di aggressioni ideologiche e fisiche e profanazioni contro la Chiesa e la sua missione, giudicata sbagliata, in altri tempi solo dai nemici della Chiesa e ora anche dall'Alto. I cattolici rimasti fedeli si sentono dire, a parole e a fatti, di essere contro il papa il quale, da parte sua, provvede ad emarginarli o persino cacciarli.
RispondiEliminaMala tempora currunt!!!
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