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venerdì 23 novembre 2018

Il Preposito Generale dei Gesuiti che disse che ai tempi di Gesù non c'era il registratore eletto presidente dei Superiori Generali

Mala tempora currunt: Edward Pentin ha segnalato (vedere QUI e QUI) che  l'Unione dei Superiori Generali (USG, che rappresenta gli ordini religiosi e le congregazioni di fratelli e di sacerdoti del mondo) ha eletto  ieri il  Generale dei gesuiti padre Arturo Sosa sj (in foto sopra in maglietta balneare) come presidente.
Ovviamente per la futura vita religiosa si è scelto come presidente quello che disse, in un intervista a Rosso Porpora (QUI) a proposito del divieto di Gesù di divorziare, che ai tempi di Gesù stesso non c'era il registratore:
A tale proposito c’è il cardinale Gerhard Ludwig Műller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che in un’ampia intervista al mensile cattolico “il Timone” di febbraio 2017 annota - a proposito di matrimonio - che “nessun potere in Cielo e in Terra, né un angelo né il Papa, né un concilio né una legge dei vescovi, ha la facoltà di modificarlo”. Osserva ancora il porporato tedesco: “Le parole di Gesù (NdR: in questo caso a proposito della sacralità del matrimonio) sono molto chiare e la loro interpretazione non è una interpretazione accademica, ma è Parola di Dio. ‘Fondamentalista cattolico’ anche Műller? 
Intanto bisognerebbe incominciare una bella riflessione su che cosa ha detto veramente Gesù… a quel tempo nessuno aveva un registratore per inciderne le parole. Quello che si sa è che le parole di Gesù vanno contestualizzate, sono espresse con un linguaggio, in un ambiente preciso, sono indirizzate a qualcuno di definito…
Ma allora, se tutte le parole di Gesù vanno esaminate e ricondotte al loro contesto storico, non hanno un valore assoluto…
Nell’ultimo secolo nella Chiesa c’è stato un grande fiorire di studi che cercano di capire esattamente che cosa volesse dire Gesù… capire una parola, capire una frase… le traduzioni della Bibbia cambiano, si arricchiscono di verità storica… Pensi un po’: per me, venezuelano, una stessa parola può avere un significato diverso se detta da uno spagnolo…Ciò non è relativismo, ma certifica che la parola è relativa, il Vangelo è scritto da esseri umani, è accettato dalla Chiesa che è fatta di persone umane. Sa che cosa dice san Paolo? Non ho ricevuto il Vangelo da nessuno degli Apostoli. Sono andato a trovare Pietro e Giacomo per la prima volta tre anni dopo la conversione. La seconda, dopo dieci anni e in quell’occasione abbiamo discusso di come va compreso il Vangelo. Alla fine mi hanno detto che anche la mia interpretazione andava bene, ma una cosa non dovevo dimenticare: i poveri…. Perciò è vero che nessuno può cambiare la parola di Gesù… ma bisogna sapere quale è stata!  

Aggiungiamo che era anche uso pregare con i buddisti (QUI e QUI), con ovvie polemiche annesse.
Siamo proprio messi male...
L