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domenica 15 dicembre 2013

Il pianto di un laico per la chiusura di un convento ripristinato dai Francescani dell’Immacolata

Una personalità “ laica “ ma ardentemente desiderosa di godere della vera pace dell’anima (Inquieto è il nostro cuore, finché non riposi in Te. Sant’Agostino) ha ritrovato la Fede e la Chiesa grazie ai  Francescani dell’Immacolata. 
Nei tristissimi giorni in cui si chiudono le porte di un antico e venerato Convento   , eroicamente  restaurato e ripristinato dai Francescani dell’Immacolata,  questo fedele “ convertito “ ha mandato ai suoi amici l' e mail che postiamo. 
Le parole del fedele ( che, assieme alla moglie ed ad altri amici, si faceva portatore di carità per i  poveri frati ) contrastano con la “ tenerezza della Chiesa” che anche i “ teneroni laici “ ( in molti abbiamo ascoltato quanto ha ripetutamente detto Concita Di Gregorio su “Prima Pagina” di Radio 3 ) stanno ripetendo, come uno slogan, proprio in questi giorni . 
Forse i Santi e le Sante non sono stati espressione della “ tenerezza “ della Chiesa ? 
Non ha invece espresso “ tenerezza “ il coro dei novizi cappuccini di Renacavata che ha “animato” alcuni giorni fa una liturgia trasmessa da Radio Maria. 
Torneremo sull’argomento perché è difficile sentir cantare in chiesa in modo così sguaiato “ ad usum “ di certi gruppi di contestazione … 
A.C. 

 “ Ave Maria! 
Premesso che io non sono nessuno e mi sento l’ultimo tra tutti i fedeli, con grande dolore sto vedendo le conseguenze della scure che si è abbattuta sull’Ordine Francescano dell’Immacolata. 
Per spiegare meglio: è quell’ordine di frati, con il saio grigio/celeste, che celebra anche la messa in latino.
In controtendenza con tutti gli altri ordini avevano vocazioni in grande aumento e avevano raggiunto quota 800 frati. 
Un vero fenomeno che non deve essere piaciuto molto a … qualcuno!!!! 
Solo a Sassoferrato c’erano ben 60 frati. Cui si sommavano, nelle Marche, quelli di Colfano, di Campocavallo di Osimo, di Amandola, ecc. 
Ora Sassoferrato è stato chiuso. 
Idem per Colfano (vicino Tolentino) che chiude questa settimana. 
I loro giovani seminaristi sono nel più totale disorientamento. 
Gli anziani ( insomma ... gli anziani sarebbero i cinquantenni ? N.d.R. ) sono distrutti dal dolore.
Tutto è stato messo sotto un commissario della “Congregazione per i religiosi della Santa Sede”.
In parole povere sono stati trattati quasi come eretici. 
Eppure papa Benedetto XVI, ottimo e colto latinista, aveva allentato i lacci per far celebrare e pregare anche con le preghiere del rito latino. 
Arrivato il nuovo papa, che forse non li conosce come Benedetto, “qualcuno” è passato all’attacco con il risultato che è sotto gli occhi di tutti!
Per celebrare la messa “Tridentina” devono chiedere, ogni volta, il permesso! 
Chi conosce la storia di Suor Veronica, cappuccina in Fermo o, più recentemente, quella di Padre Pio, sa quanto forte sia il potere delle calunnie per annientare o bloccare le persone mistiche.
Io sono andato diverse volte alla loro messa ed ho solo visto una grande spiritualità. 
Cosa possono far di male dei frati, veramente poveri, che “pregano” e restaurano vecchi monasteri abbandonati?
Alle loro messe c’erano solo pochi, attenti, fedeli e non turbe di esaltati. 
Carissimi, questa cosa mi ha profondamente rammaricato e, per questo motivo, chiedo le preghiere di tutti per affidare, alla Vergine Immacolata, la soluzione di questa situazione che sa tanto di vecchia inquisizione. 

In Cordibus Jesu et Mariae 

( A.M.) “

Foto : Solennità dell'Epifania di N.S.G.C. 2013. Basilica di San Nicola ( Tolentino) i frati del Coro del Seminario di Sassoferrato ( che han cantato nella S.Messa celebrata dal Sagrista ) si apprestano a ricevere la Santa Comunione.

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