Nei giorni 28 e 29 Giugno 2013 si terrà un
convegno internazionale organizzato da S.E. Mons. Dominique Rey, Vescovo di
Fréjus-Tolone (Francia), per studiare, promuovere e rinnovare
l’accoglimento favorevole per la formazione liturgica e la celebrazione,
e la sua base per la missione della Chiesa, in particolare alla luce
dell’insegnamento e dell’esempio di Sua Santità, Papa Benedetto XVI, in
occasione dell’Anno della Fede per commemorare i 50 anni dall’inizio dei
lavori del Concilio Vaticano II, in accordo con le indicazioni
pastorali per l’Anno della Fede pubblicate dalla Congregazione per la
Dottrina della Fede.
Roberto
"Pontificia Università di Santa Croce - Una Conferenza Internazionale sulla formazione liturgica, la celebrazione e la missione in occasione dell'Anno della Fede indetto dal Santo Padre Benedetto XVI per commemorare i 50 anni dall'inizio dei lavori del Concilio Vaticano II." (dal sito organizzatore Sacra Liturgia 2013)
Rome, Pontifical University of the Holy Cross, on June 25-29, 2013
An International Conference on liturgical Formation, Celebration and Mission in the Year of Faith on the 50th Anniversary of the Inauguration of the Second Vatican Council. Rome."
An international conference organised by the Bishop of Fréjus-Toulon,
France, to study, promote and renew the appreciation of liturgical
formation and celebration and its foundation for the mission of the
Church, particularly in the light of the teaching and example of His
Holiness, Pope Benedict XVI, falling within the Year of Faith to
commemorate 50 years since the start of the Second Vatican Council, in
accordance with the pastoral recommendations for the Year of Faith
issued by the Congregation for the Doctrine of the Faith.
Roma, Pontificia Universidad de Santa Cruz, el 25-29 Junio 2013.
"Una Conferencia Internacional sobre la formación y la missión litúrgica en el Año de la Fe y en el cincuenta aniversario de la inauguración de Segundo Concilio Vaticano. -
Una conferencia internacional organizada por el obispo de Fréjus-Toulon,
Francia, para estudiar, promover y renovar la apreciación por la
formación litúrgica y celebración y su fundación para la misión de la
Iglesia, especialmente a la luz de la enseñanza y el ejemplo de Su
Santidad, el Papa Benedicto XVI, en el Año de la fe para conmemorar los
50 años desde el inicio del Concilio Vaticano II, y según las mismas
recomendaciones pastorales para el Año de la Fe publicado por la
Congregación para la Doctrina de la Fe."
Rome, Université Pontificale de la Sainte Croix le 25-29 Juin 2013.
"Dans le cadre de l’année de la foi lancée par Sa Sainteté le Pape Benoît
XVI, et à l’occasion du 50ème anniversaire de l’ouverture du Concile
Vatican II, Sacra liturgica 2013 organisée par l’évêque de
Fréjus-Toulon, France, se tiendra à Rome le 25-29 Juin 2013 à l’Université Pontificale de
la Sainte Croix (dotée de toute une structure de traduction simultanée
appropriée pour un large public) sous la forme d’une conférence
internationale afin d’étudier, promouvoir et renouveler la formation
liturgique, l’esprit, et le sens de la célébration dans ses fondements
pour la mission de l’Eglise, en particulier à la lumière de
l’enseignement et de l’exemple de Sa Sainteté, le Pape Benoît XVI, en
conformité avec les recommandations pastorales pour l’Année de la Foi
publiées par la Congrégation pour la Doctrine de la Foi."
Rom - Päpstliche Universität "Santa Croce" - 25-29 Juni 2013
"Eine internationale Konferenz, organisiert vom Bischof von
Fréjus-Toulon, Frankreich, zum Studium und zur Förderung der Liturgie in
Feier und Ausbildung als Grundlage für die Sendung der Kirche,
besonders im Licht der Lehre und des Beispiels Papst Benedikts XVI., die
in das Jahr des Glaubens fällt, das ausgerufen wurde zum Gedenken an
den Beginn des Zweiten Vatikanischen Konzils vor 50 Jahren, in
Übereinstimmung mit den pastoralen Empfehlungen für das Jahr des
Glaubens, die von der Kongregation für die Glaubenslehre herausgegeben
wurden."
Relatori
S.E. Rev.ma il Signor Cardinale Antonio Cañizares Llovera
S.E. Rev.ma il Signor Cardinale Walter Brandmüller
S.E. Rev.ma il Signor Cardinale Malcolm Ranjith
S.E. Rev.ma il Signor Cardinale Raymond Leo Burke
S.E. Mons. Alexander Sample
S.E. Mons. Dominique Rey
S.E. Mons. Marc Aillet, CSM
Padre Abate Jean-Charles Nault, OSB
Padre Abate Dom M.J. Zielinski, O.S.B. Oliv.
Mons. Guido Marini
Mons. Ignacio Barreiro Carámbula
Mons. Andrew Burnham
Mons. Stefan Heid
P. Uwe Michael Lang, CO
P. Paul Gunter, OSB
Don Guido Rodheudt
Don Nicola Bux
Dom Alcuin Reid
Prof.ssa Tracey Rowland
Maestro Gabriel Steinschulte
Professore Miguel Ayuso
*
di seguito il testo dell'Annuncio, dal sito Sacra Liturgia
Tolone, Francia, 2 Ottobre 2012:
Il Vescovo di Fréjus-Tolone, Francia, Monsignor Dominique Rey, ha
annunciato un grande convegno internazionale sulla Sacra Liturgia, che
si terrà a Roma dal 25 al 28 giugno, 2013.
Il convegno riunisce una vasta gamma di relatori di fama
internazionale, tra cui i cardinali Albert Malcolm Ranjith e Raymond Leo
Burke, il vescovo mons. Mark Aillet, mons. Guido Marini e mons. Andrew
Burnham.
“La sacra Liturgia è al centro della nuova evangelizzazione”, ha
detto mons. Rey. “La liturgia è fonte e culmine della vita e della
missione della Chiesa”, ha sottolineato, “e per questo, nell’Anno della
Fede, stiamo facendo seguito alla riuscita del nostro convegno
sull’adorazione eucaristica (Adoratio 2011) con un convegno che
riguardi specificamente la liturgia e la formazione liturgica, come
punto di partenza per la nuova evangelizzazione. In questo seguiamo
l’esempio del Santo Padre, il cui insegnamento e modello continuano a
sottolineare il ruolo fondamentale e unico della Sacra Liturgia in tutti
gli aspetti della vita e della missione della Chiesa”.
Sacra Liturgia 2013 si svolgerà nella sede centrale romana della
Pontificia Università della Santa Croce e comprenderà più di sedici
conferenze, nonché la celebrazione solenne della Messa nelle forme
ordinaria e straordinaria del Rito romano. Si aprirà e chiuderà con la
celebrazione solenne dei Vespri. Sono attesi circa 300 partecipanti.
L’iscrizione all’intero convegno si aprirà a gennaio, mentre
l’iscrizione a parti di esso sarà possibile da Pasqua. La traduzione
simultanea delle conferenze sarà fornita in lingua inglese, francese,
tedesco, italiano e spagnolo.
Mons. Rey ha ringraziato gli sponsors, Ignatius Press, i Cavalieri di
Colombo, CIEL UK e Human Life International: “Il loro generoso e pronto
sostegno a questa iniziativa ha consentito all’organizzazione del
convegno di procedere su una solida base finanziaria. Un ulteriore
supporto sarebbe necessario, in particolare, per sovvenzionare la
partecipazione degli studenti a questo importante evento”.
I partecipanti al convegno intendono unirsi a Papa Francesco I
durante la celebrazione della solennità dei Santi Pietro e Paolo, nella
Basilica Vaticana, la mattina di Sabato 29 giugno.
ottima iniziativa, occorre proprio ora non tirare i remi in barca e imitare i mondani nel coalizzarsi, superando legittime o non legittime differenze!
RispondiEliminaQui dobbiamo imitare gli apostoli nel seguire Gesù, non i mondani. Liturgia significa proprio questo. Ne verrà fuori qualcosa di interessante (speriamo...) e non di sterile e polemico come è successo nel post Vaticano II e nel post Summorum Pontificum nel quale si è fatto dire alla Chiesa e al Papa quello che non hanno mai detto. Per me è necessaria la "riforma della riforma". Solo così finirà ogni polemica. Non si possono mantenere due forme, due messali, due calendari...
RispondiEliminaLa riforma definitiva sarebbe quella di riprendere in blocco il Messale del 1962 e permetterne la traduzione FEDELE! Con le parti che spettano al sacerdote recitate ad alta voce e non in silenzio....ovviamente il tutto VERSUS DEUM! Ovviamente mantenere anche e ci mancherebbe l'attuale versione in latino. Sarebbe la riforma perfetta secondo me! Che tapperebbe la bocca finalmente a tutti quelli che dicono che alla Messa Vetus Ordo non si capisce nulla!
RispondiEliminaCaro Hierro, il ritorno integrale al Messale del 1962 è improponibile, diciamoci la verità. La Chiesa non vi ritornerà mai. Dobbiamo invece essere realisti e proporre qualcosa di sostenibile e realizzabile. La gestualità e la ricchezza dei segni della S. Messa tridentina, si perderebbe se accompagnata dall'alta voce. D'altra parte il messale del 1970 è proprio questo. Io dire di fare un distinguo tra la Liturgia della Parola, ad alta voce coram populo e la Liturgia Eucaristica coram Deo, mettendo paletti sui tempi dell'omelia e i contenuti. Aumentare l'uso del latino alla Preghiera Eucaristica, sopprimere battimani e danze. Vedrai che così funzionerà. Il ritorno al vecchio messale sic et simpliciter, è solo una fantasia.
EliminaIo questa storia che la Messa di debba capire non la trovo interessante.
RispondiEliminaI bambini imparano la lingua degli adulti e non sono gli adulti che imparano la lingua dei bambini.
atronge
Infatti, non capisco come mai nel 1964 per rendere più comprensibile e partecipata la S. Messa si decise di modificarne l'Ordo, quando bastava lasciarla com'era, al più traducendola letteralmente nei vernacoli o fare delle fotocopie per spiegarla meglio ai fedeli nelle parrocchie. O forse la riforma liturgica si fece perché non erano state ancora inventate le fotocopie?!
RispondiEliminaDopo 50 anni è evidente che la riforma liturgica si fece perché, emulando l'eretico Lutero, ci fu la volontà forte di distruggere la Chiesa Cattolica desacralizzando ciò che di più sacro essa possedeva, la S. Messa.
Praecentor
E' stravero quanto affermi caro Praecentor.Si sperava di attirare i protestanti. Questa era l'idea del Card. Bea e di Giov. XXIII. Siamo diventati noi protestanti. A Modena l'ex vicario generale paladino del vat.II afferma sempre che nella Messa antica nessuno partecipava, capiva e che gli uomini entravano allo scoprir del Calice.
EliminaIo sono vecchio e la Messa di sempre l'ho vissuta. Le affermazioni del vecchio vicario sono false, o almeno nella mia parrocchia non si faceva così. Ma la differenza è questa: Anche quelli che forse non capivano, compresi noi bambini, sapevano che la messa rinnova il Sacrificio delle Croce, necessario per essere figli di Dio, vivere bene e andare in Paradiso. Oggi la moltitudine al massimo sa che la Messa è una festa. Per cui posso anche stare a casa.
Non mi sembra che la Chiesa Cattolica si è distrutta. Né Lutero ci è riuscito, né ci riusciranno i cardinali. I bacchettoni tradizionalcriptolefebvresedemagisterovacantisti ci stanno tentando, ma presto andranno tutti all'igiene mentale per gli choc subiti.
EliminaOttima iniziativa che spero produca una pax liturgica nel rispetto delle sensibilità e nel riconoscimento della normalità della Messa tridentina come pure della santità e sacralità della Messa di Paolo VI.
RispondiEliminaNon concordo sul fatto che oggi si vada a Messa come per una festa. Se così fosse le nostre chiese dovrebbero essere sempre piene. I miei figli di sette e dodici anni capiscono che non è la passeggiata al parco. Il più grande dopo la Prima Comunione sa bene che va a ricevere Gesù e fa anche il ringraziamento dopo essersi comunicato. Tutto dipende dai pastori, dai parroci e dai vescovi, ma la S. Messa di Paolo VI esprime assolutamente bene la dimensione sacrificale dell'Eucarestia. Ben al contrario, quando ho fatto assistere anche a mia moglie (peruviana e piena di fede) a una Messa Tridentina, mi sembra che è stato antiproducente sul piano spirituale. E' li che la moglie e il bambino non hanno capito bene il momento del Sacrificio, passato inosservato se non fosse stato per il campanello e le elevazioni.
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