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domenica 14 ottobre 2012

Organo e Musica Sacra dopo il Concilio Vaticano II. Dobbiamo festeggiare ?

Il telefonino di un Organista romano  ha squillato a vuoto ieri ( sabato ) pomeriggio… 
Neppure per un attimo ho pensato che l’illustre Maestro a cui telefonavo fosse stato impegnato per un servizio religioso al pomeriggio di sabato perché, ho riflettuto, aimè anche nelle monumentali chiese dell’Urbe da anni i protagonisti sono i giovani ultraquarantenni con tastiere e chitarre… 
Ho poi appreso che  nel pomeriggio di ieri diversi organisti avevano partecipato ad un convegno sulla musica sacra luterana.
Con orgoglioso accento romanesco l'amico organista mi ha detto : 
A mae’ dobbiamo magna’! Ci sono sempre più organisti che suonano regolarmente nelle chiese dei protestanti , remunerati regolarmente. 
Vengono scelti dalla comunità, senza i soliti intrighi di corte e hanno l’obbligo di suonare un vastissimo repertorio e anche  di insegnare musica”
Quest’anno dovrebbe essere per noi cattolici l’anno della riflessione sui 50 anni del Concilio Vaticano II.
Ho già scritto che non mi sento di festeggiare, come una scimmietta plaudente, il 50° dell’apertura del Sacrosanto Concilio Vaticano II . 
Mi affido invece alla preghiera e alla “ .. gioia forse più sobria, una gioia umile. In questi cinquant’anni abbiamo imparato ed esperito che il peccato originale esiste e si traduce, sempre di nuovo, in peccati personali, che possono anche divenire strutture del peccato. Abbiamo visto che nel campo del Signore c’è sempre anche la zizzania.” ( Benedetto XVI , 11 ottobre 2012
Chissà se ieri si trovava al Convegno sulla musica sacra luterana a Roma a cui , mi han detto, erano presenti nomi del concertismo organistico nazionale,  anche quel Maestro Organista, che scrisse queste tristissime  frasi, che fanno a rima con la decisione di un ‘importante Fondazione che non finanzierà più il restauro degli antichi organi dopo aver constatato … non vengono mai utilizzati … 
Quando gli spendaccioni Uffici CEI rifletteranno ? 
Sono un cattolico, organista diplomato nell’anno 2004 e successivamente specializzato in musica barocca e repertorio liturgico. 
Ho partecipato ai corsi di perfezionamento e di interpretazione organistica per arricchire il mio sapere musicale e per crescere culturalmente sotto l’aspetto interpretativo e , a spese mie, ad alcuni corsi organizzati dalla Cei. 
Altri miei colleghi grazie a questi corsi Cei hanno trovato impiego presso le Diocesi anche se non tutti hanno il diploma in organo. 
Attualmente sono non svolgo la professione per il quale ho molto studiato. 
Questo grazie allo Stato italiano e grazie anche alla considerazione che la Chiesa ha per la musica. 
Ecco il dialogo che ho avuto prima dello scorso Natale con un parroco ( che ha avuto l’organo antico restaurato dallo stato N.d.R. ) : 
Parroco :  “ Maestro, durante la Messa ci sono le chitarre con la batteria, sai questa è una parrocchia frequentata da molti giovani, noi facciamo le Messe rock. 
Organista : Padre io spero che Lei sta scherzando, la batteria deve uscire subito dalla sua Chiesa!!!
Parroco : Assolutamente no! Altrimenti i giovani non vengono più a Messa... 
Organista : Allora proponiamo un concerto subito dopo la Santa Messa :  almeno anche i giovani ascolteranno il suono dell’organo !
Parroco : Mi hai quasi convinto, ma se io ti metto a disposizione l’organo della mia Chiesa tu sei disposto a farmi un’offerta? Sai io ti do la possibilità di farti conoscere nella mia comunità. 
Organista :Tantissimi auguri di buone feste!!! 
E’ brutto e sconcertante venire a conoscenza di certi pensieri ma è ancora più brutto sentire colleghi che hanno strappato il loro titolo di studio per dedicarsi ad altro soltanto perché lo Stato italiano e la Chiesa non riconosce questa professione. 
Secondo me il problema non è rappresentato soltanto dai Parroci, ma anche dalla CHIESA stessa e dalle DIOCESI che non riconoscono e non valorizzano il lavoro dell’organista, e non hanno neanche l’interesse a creare un rapporto di collaborazione".
Le Diocesi, soprattutto quelle italiane, non vogliono sentire parlare di arte e di musica sacra perchè sono ancora immersi nello stagno del facile populismo ( demagogico).
Invece Il Papa ci insegna che " ... la liturgia si celebra per Dio e non per noi stessi; è opera sua; è Lui il soggetto; e noi dobbiamo aprirci a Lui e lasciarci guidare da Lui e dal suo Corpo che è la Chiesa".
 A.C.
Su Internet ho trovato un unico riferimento alla 2a Giornata Chiesa Evangelica Luterana Italia : Roma 12/14 ottobre 2012 “…col cuore e con gli accenti”  Transfer alla Christuskirche di Roma ore 20.00 Notte di musica sacra nella Christuskirche  . 
NB Mi hanno detto che la celebrazione liturgica è stata, come sempre, con l'altare rivolto verso la Croce...

omissis pro opportunitate ( N.d.R.)