Grazie alla segnalazione di un nostro lettore, abbiamo l'occasione di presentarvi alcune righe scritte da uno dei più grandi e noti scrittori inglesi: il prof. John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973), cattolico, docente di Inglese Antico all'Università di Oxford.
Gli appassionati del genere fantasy lo avranno di sicuro riconosciuto! Sì, proprio lui, l'autore del Il Signore degli Anelli, e di tante altre opere e romanzi.
Nelle sue Lettere -l'epistolario che raccoglie lettere a partenti e ad amici, da cui abbiamo tratto questo brano- Tolkien appare innanzitutto come un uomo profondamente cristiano e cattolico. Questa sua visione ispira indubbiamente la sua opera, e dal suo senso religioso discendono anche le sue idee politiche.
Roberto
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"Se già non lo fai, prendi l’abitudine di pregare.
Io prego molto (in latino): il Gloria Patri, il Gloria in Excelsis, il Laudate Dominum; il Laudate Pueri Dominum (a cui sono particolarmente affezionato), uno dei salmi domenicali; e il Magnificat; anche la Litania di Loreto (con la preghiera Sub tuum praesidium).
Se nel cuore hai queste preghieren non avrai mai bisogno di altre parole di conforto. E’ anche bene, una cosa ammirevole, sapere a memoria il Canone della Messa, perché la puoi recitare sottovoce se qualche circostanza avversa ti impedisse di assistervi. Così endeth Faeder lar his suna. Con tutto il mio amore."
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qui la III parte
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J.R.R.Tolkien, La realtà in trasparenza. Lettere (a cura di Humphrey Carpenter e Christopher Tolkien), Bompiani, Milano, 2001, pag.77.
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