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sabato 24 settembre 2011

Card. Piacenza: "No al sacerdozio femminile, ma sì alle donne ai vertici dei Dicasteri"

L'intervista di Zenit.org al cardinale prefetto della Congregazione per il Clero sul sacerdozio femminile, il celibato e il potere di Roma
Roma
«Anche se non possono diventare preti, vescovi o cardnali, nulla impedirebbe alle donne di accedere a ruoli di responsabilità nella Chiesa, fino anche a dirigere un dicastero della Santa Sede.». Lo afferma il cardinale Mauro Piacenza, prefetto della Congregazione del Clero, sottolineando che «le donne hanno un ruolo importantissimo nel Corpo ecclesiale e potrebbero averne uno, ancora più evidente: assolutamente nulla impedisce di valorizzare il genio femminile in ruoli non strettamente legati all’esercizio dell’ordine sacro». «Chi impedirebbe, ad esempio - spiega il porporato al sito cattolico Zenit.org - che una grande economista fosse a capo dell’Amministrazione della Sede Apostolica? O che una competente giornalista divenisse portavoce della Sala Stampa Vaticana?». «Gli esempi - sottolinea Piacenza - si possono moltiplicare per tutti gli uffici non legati all’ordine sacro».
Per il cardinale Piacenza, infatti, il no al sacerdozio femminile non può essere messo in discussione, in quanto questa eventualità «è stata affrontata chiaramente sia da Paolo VI, sia dal beato Giovanni Paolo II e, questi, con la Lettera Apostolica Ordinatio Sacerdotalis del 1994 ha chiuso la questione». «Vi si afferma infatti - ricorda il capodicastero - che al fine di togliere ogni dubbio su di una questione di grande importanza, che attiene alla stessa divina costituzione della Chiesa, in virtù del mio ministero di confermare i fratelli, dichiaro che la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa».
«Taluni - commenta il cardinale - arrampicandosi sugli specchi, hanno parlato di una definitività relativa alla dottrina fino a quel momento, ma francamente la tesi è così inusuale da essere priva di qualsiasi fondamento».
Il cardinale Piacenza si è poi soffermato, nell'intervista rilasciata ad Antonio Gaspari, sui temi del primato romano «Dire "Roma" significa semplicemente dire cattolicità» e della "collegialità".
Infine ha concluso il colloquio con un accenno sul rapporto vocazioni e celibato che secondo il presule non hanno un legame determinante per il loro aumento o diminuzione «Le confessioni cristiane, dove non essendoci il sacerdozio ordinato non c'è la dottrina e disciplina del celibatom si trrovano in stato di profonda crisi al riguardo delle vocazioni alla guida della comunità».

55 commenti:

  1. <span>Ottima rimessa punto delle posizioni della Chiesa Cattolica e risposta a quelli che in Germania e in Austria vogliono lo smembramento della Santa Chiesa: quest'intervento va da essere letto in congiunzione al viaggio del Santo Padre in Germania assieme alle ottime precisazioni del Card. Koch a Erfurt.  
    Il Santo Padre fa benissimo a non mettersi nella mélée dove i nemici della Chiesa vorrebbero che scendesse.  
    Il viaggio è un successone, uno di più, e questo anche grazie a questi interventi perfettamente misurati e regolati come su carta da musica. I.P.</span>

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  2. Che le donne possano e debbano stare ai vertici delle congregazioni mi pare una notizia talmente ovvia e naturale che non vale neppure la pena di commentare.
    Meglio tardi che mai !

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  3. Squallido "politicamente corretto"24 settembre 2011 alle ore 08:52

    Squallido politicamente corretto questo suo commento, come pure è squallido quel che dice il Cardinale.

    Diciamo una verità, ma non diciamo troppo, la stampa potrebbe attaccarci....

    Le donne non hanno mai governato la Chiesa perché il Creatore ha dato loro un ruolo d'angelo del focolare e non di Governanti

    Anacoreta

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  4. Squallido "politicamente corretto"24 settembre 2011 alle ore 08:54

    "Mulieres taceant in Ecclesia" dice San Paolo

    E San Tommaso precisa perché le donne non sono chiamate a governare, ma il "tradizionalismo della domenica" vuol rendersi grato alla stampa del mondo moderno e l'Eminentissimo Card. Piacenza non sfugge alla regola...

    Anacoreta

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  5. Bisogna riconoscere che il molti campi le donne sono meglio degli uomini, quindi, benvengano ai vertici della chiesa!

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  6. Caro analfabeta altro che "anacoreta", che insulta un ottimo cardinale e il sig. Carradori, qua il tradizionalista della domenica sei te, e una lunga storia di commenti ignorantissimi lo prova. All'epoca di San Tommaso e dei secoli della fede, non solo fior di regine sante governavano l'Europa, ma badesse "tostissime" reggevano monasteri "misti" comandando - eccome! - sui monaci maschi, mentre ragazze poco più che adolescenti con spettacolari carismi mettevano in riga Papi, cardinali e imperatori.

    E' ovvio che si possa non essere d'accordo - e io non lo sono, infatti - con Sua Eminenza su questa che è una questione di puro giudizio prudenziale e non di dottrina, ma proprio per questo la si deve smettere di fare "l'esame di tradizionalismo" a tempo perso, soprattutto quando si è totalmente incompetenti. I dicasteri, tanto più poi i vari - e spesso inutili se non dannosi - "pontifici consigli" e via dicendo sono solo indirettamente organi di governodella Chiesa e certamento non di origine biblica o apostolica, e lo stesso dicasi delle conferenze episcopali, mostri burocratici con nessun fondamento teologico ma puri - almeno in teoria - organi amministrativi.

    Perciò, meglio una badessa cattolica che un vescovo modernista a reggere certi dicasteri, se proprio non li si può abolire. Per il resto, il Padre Dante già lo disse:

    <span>"Avete il novo e 'l vecchio Testamento, </span>
    <span><span><span>e 'l pastor de la Chiesa che vi guida; 
    questo vi basti a vostro salvamento. 

    Se mala cupidigia altro vi grida, 
    uomini siate, e non pecore matte, 
    sì che 'l Giudeo di voi tra voi non rida!"</span></span>
    </span>

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  7. A scadenze fisse appare il solito ritornello: le donne hanno un ruolo marginale nella Chiesa, non sono valorizzate, dovrebbero avere piu' potere, sono discriminate bla bla bla

    GIA' DA TEMPO le donne hanno occupato ruoli importanti nelle Parrocchie al punto da comandare a bacchetta sacerdoti e parroci, fare le letture, preparare la Messa, fare il Catechismo, dare la Comunione... in altre parole fare il bello ed il cattivo tempo nelle realta' parrocchiali, pilotando spesso e volentieri i Consigli Pastorali, ed il povero Parroco si trova tra incudine e martello (una sua eventuale ribellione verrebbe vista come autoritarismo e mancanza di senso democratico). Trattasi - come avrete certo capito - di quei personaggi parrocchiali spesso a ragione soprannominati "madr superiori" o "madri badesse".

    Le donne che aiutano in parrocchia non sono in linea di principio un male, ma spesso hanno assunto una autorita', troppo spesso non disgiunta da una certa arroganza, che va ben oltre il loro ruolo, sovvertendo cosi' l'ordine delle cose.

    E non mi si venga a dire che la donna non ha mai dato un contributo importante a Santa Romana Chiesa: mi limito a citare S.Ildegarda, S.Caterina da Siena, S.Teresa d'Avila, S.Teresa di Lisieux...

    Le donne imparino dall'esempio di Maria Santissima, una donna che non mi sembra abbia avuto un ruolo secondario nella nostra Religione, ma ha servito Iddio in semplicita' ed obbedienza, senza mai ergersi al ruolo di "madre badessa" degli Apostoli.

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  8. Sul fatto che in molti campi "e donne siano meglio degli uomini è tesi tutta da dimostrare: la realtà delle cose parrebbe dimostrare il contrario.
    Sul giudizio personale del card. Piacenza non c'è nulla di teologicamente o dottrinalmente scorretto, tuttavia un pò più di sana prudenza nel fare certe affermazioni non guasterebbe: ogni volta che si apre bocca bisogna sempre pensare alle speculazioni che possono essere fatte successivamente da chi è in malafede.

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  9. ragion per cui ........24 settembre 2011 alle ore 10:19

    egregio scrivacchino che da dell'analfabeta ad altri, senza tenere a bada la propria di ignoranza. Un conto è dirigere un Monastero un conto un Dicastero!

    Poi le debbo ricordare ahimè, che certe donne come la defunta Lubich a capo di un alquanto discusso movimento progressista, ecumenista al massimo dei livelli, già era a capo di Vescovi e Cardinali e Sacerdoti, perciò tali  sottolineature sono solo un pallido tentativo di giustificare quello che ormai è prassi dentro la questa deriva protestante che ha intrapreso la Chiesa.

    S. Paolo spiega  e io sottoscrivo.

    P.S. sono una donna!!

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  10. <span>Perciò, meglio una badessa cattolica che un vescovo modernista a reggere certi dicasteri...</span>

    Perchè secondo te, in certi posti mettono abbadesse cattoliche?

    Andate a chiedere per monasteri e istituti religiosi femminili (quelli che ancora reggono nelle Tradizioni tramandate dai loro SANTI Fondatori) cosa pensano della

    Sottosegretaria (ovviamente SALESIANA) della
    <span><span>CONGREGAZIONE PER GLI ISTITUTI DI VITA CONSACRATA E PER LE SOCIETA' DI VITA APOSTOLICA</span></span>
    <span><span></span>Rev.ma Sr. Enrica Rosanna.</span>

    e poi, andatevi a rileggere il passaggio nell'intervista di Sua Ecc. Mons Fellay circa la rispostaccia assurda e pretenziosa della medesima congregazione contro l'Agostiniano che è passato alla Fraternità!

    Anche Piacenza.... ha gettato la Maschera!....

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  11. Magari imponendo le quote rosa...!!! Attenzione che mettono la rosy bindi!

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  12. Mai visto un uomo che opera meglio di una donna nella pulizia della casa, nello stiro, nella preparazione dei cibi, nel riassettare le camere ed in ogni ordine e grado di faccende domestiche, nonchè nella cura dei figli, quindi, sia applicata in pieno il pensiero dell'Apostolo Paolo.
    Volendo esagerare affidare la pulizia delle sacrestie e della navata della chiesa NON dell'altare (così come in uso nelle Chiese Ortodosse serie)

    RispondiElimina
  13. <span><span>"P.S. sono una donna!!"</span>  
     
    embe', e allora??  
     
    mai sostenuto che le donne non potessero in errore quanto gli uomini. Anzi. Da quando in qua il genere sessuale qualifica gli argomenti di chi li usa? Mica siamo su "Repubblica" dove il politically correct trasforma la balla dell'emancipazione paritaria in effettiva superiorità delle donne! Quel che dice San Paolo non ha nulla a che vedere con quello che dice il Card. Piacenza e che sto dicendo io: semmai "insegna" ben di più una badessa ddel 1200 che fa trottare i maschietti che il presidente di un Pontificio Consiglio delle Perdite di Tempo del 2000 o anche di una Congregazione la cui autorità Magisteriale è zero o comunque fortemente dipendente da mille pre-condizioni. Ripassatevi l'ecclesiologia e la Scrittura - e per favore non su wikipedia o immondizia simile.</span>

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  14. P.S. faccio notare che ho già detto che NON SONO D'ACCORDO col Cardinale. Il che non toglie la pochezza degli argomenti del piffero da pseudotradizionalisti da Scuola Radio Elettra per corrispondenza usati contro di lui in questo caso

    RispondiElimina
  15. <span>Sí, le donne possono avere compiti importanti nella Chiesa, ma</span>
    <span><span>"<span>in ruoli non strettamente legati all’esercizio dell’ordine sacro</span>". </span></span>
    E secondo il c.274 "Soli clerici obtinere possunt officia ad quorum exercitium requiritur potestas regiminis ecclesiastici".

    Alla fine mi sembra che tali ruoli non siano ai <span>vertici</span> della Chiesa, ma siano più modesti.

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  16. Io direi comunque che certi ruoli all'interno della Chiesa possono essere semplicemente svolti da laici (ad esempio la gestione dello IOR).

    E questi laici possono essere indiscriminatamente uomini o donne. Eviterei di fare discriminazioni sia positive che negative nei confronti delle donne. Semplicemente si cerchi di mettere sempre la persona migliore possibile. Che poi sia uomo o donna è secondario.

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  17. <span> da Scuola Radio Elettra per corrispondenza</span>

    Sappia che le dispense della Scuola Radio Elettra - Torino hanno formato migliaia di radiotecnici e anche futuri uomini politici. Un nome a caso: Umberto Bossi che nell' autobiografia curata da Daniele Vimercati racconta: "La prima tappa del mio avvicinamento alla cultura fu la Scuola Radio Elettra".


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    </object>

    RispondiElimina
  18. Quindi è tutto riconducibile a una questione di potere ?

    Donne che vogliono diventare ( citando Vecchioni ) "str..." come gli uomini ?

    Miserrimo.

    RispondiElimina
  19. <span><span><span>
    </span></span></span>

    <span>P.S. faccio notare che ho già detto che NON SONO D'ACCORDO col Cardinale. Il che non toglie la pochezza degli argomenti del piffero da pseudotradizionalisti da Scuola Radio Elettra per corrispondenza usati contro di lui in questo caso</span>

    Bene!! lei fa NOTARE che non è d'accordo con il cardinale ma allo stesso non sottolinea abbastanza la doppiezza del suo linguaggio tipico del modernismo. Quanto la pochezza degli argomenti del piffero si guardi bene dei suoi e legga bene quel che le è stato risposto dall' "analfabeta" di turno tradizionalista.

    Ragion per cui debbo sottolineare il suo inadeguato tentativo nel giustificare un "ragionamento cardinalizio" il quale in fondo fondo, raschia raschia va' nella direzione protestante, di dare alle donne una mansione che NON le spettano nel Governo della Chiesa.

    P.S. non oso pensare quanta ratio lei abbia assunto studiando certa ecclesiologia o nuove traduzioni di Scrittura tipiche del conciliovaticiniosecondo che ormai si trovano  su wikipedia o immondizia simile.

    RispondiElimina
  20. <span><span><span>
    </span></span></span>

    <span>P.S. faccio notare che ho già detto che NON SONO D'ACCORDO col Cardinale. Il che non toglie la pochezza degli argomenti del piffero da pseudotradizionalisti da Scuola Radio Elettra per corrispondenza usati contro di lui in questo caso</span>

    Bene!! lei fa NOTARE che non è d'accordo con il cardinale ma allo stesso non sottolinea abbastanza la doppiezza del suo linguaggio tipico del modernismo. Quanto la pochezza degli argomenti del piffero si guardi bene dei suoi e legga bene quel che le è stato risposto dall' "analfabeta" di turno tradizionalista.

    Ragion per cui debbo sottolineare il suo inadeguato tentativo nel giustificare un "ragionamento cardinalizio" il quale in fondo fondo, raschia raschia va' nella direzione protestante, di dare alle donne una mansione che NON le spettano nel Governo della Chiesa.

    P.S. non oso pensare quanta ratio lei abbia assunto studiando certa ecclesiologia o nuove traduzioni di Scrittura tipiche del conciliovaticiniosecondo che ormai si trovano  su wikipedia o immondizia simile.

    RispondiElimina
  21. "Mulieres taceant in Ecclesia" : benedette parole. Ma non è contro questo che ha detto il card, Piacenza: anzi ha sottolineato molto precisamente che lui si riferiva a "<span>tutti gli uffici non legati all’ordine sacro"</span>
    E gli esempi proposti mostrano quanto sia stato chiaro, dicasteri sì ma quali dicasteri? "<span>’Amministrazione della Sede Apostolica, o portavoce della Sala Stampa Vaticana" </span>neanche San paolo disdegnava l'aiuto di donne nella gestione delel cose quotidiane.
    Nell consiglio di fabbrica di una parrocchia vedo personalmente la presenza femminile di buon occhio e non solo per utilizzarle come segretarie per redigere i processi verbali...
    Non confondiamo quindi la presenza femminile nelle liturgie, che mi sembra essere un vero problema visto il risultato ma che risultà più della problematica dell'allargamento ai laici in generale di certe funzioni tradizionalmente riservate al clero che alla problematica della donna, in quanto tale, nella Chiesa.
    Detto ciò, e per terminare, ho tantissimi esempi di ottime donne, molto competenti e la cui competenza è da essere utlizzata per il bene della Chiesam quando si può: e questo non perchè sono donne ma perchè sono competenti. I.P.

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  22. forse basterebbe ricordare al cardinale che posti che richiedono l'esercizio di giurisdizione ecclesiastica non possono essere ricoperti da laici, uomini o donne, fossero anche re e regine, ma solo da chierici.

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  23. il Cardinale parla di posti che richiedono giurisdizione ecclesiastica (il "potere spirituale"), e questo può appartenere solo a CHIERICI

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  24. Diffido delle femministe ( o almeno, di certe femminista ) proprio perchè amo la femminilità in termini di gentilezza, tenerezza, affettività dolce ( ma anche fattiva ). Peraltro sono convinto che oggi le donne debbano studiare proprio perchè devono essere madri: non basta più allevare, occorre educare in una società complessa.
    L'immagine della donna-sacerdote non mi "quadra", ma ho difficoltà nel mettere a punto argomenti assolutamente rigorosi in proposito. Uno, intuitivo, è che in certe attività la donna deve rinunciare ai vestiti e all'acconciatura che esprimono tipicamente la sua femminilità ( la donna-fiore, la donna-vegetazione la donna-grembo ) è il caso delle soldatesse, con scarponi e infagottate in divise che non ne lasciano trasparire le forme; è quello delle "pastore", con abito talare e due strisce rettangolari rigidissime ( io credo incompatibili con i capelli lunghi ). E l'abito delle suore cattoliche? Un tempo quella specie di tettoia-grondaia costituiva una concavità, con la connotazione di riservatezza: la donna come "giardino segreto". Qualcosa di analogo per lo stile: lo svolgimento di attività direzionali con aspetti burocratici implica spesso un più o meno voluto indurimento del carattere. Non parliamo poi delle soldatesse: la donna è fatta per dare la vita, non la morte ( anche se in una guerra legittima ), per accogliere, non stangare. Che ne pensate di una donna cannoniera di carro armato o cacciabombardiera? Di una donna addetta al taglio del personale di una ditta?

    Quanto alle "grandi donne della Chiesa" mi sembra che la loro caratteristica speciale fosse il misticismo, un atteggiamento di chi sente di "RICEVERE", più che di dare e IMPORRE: il discusso gruppo scultoreo di santa Teresa ferita dal dardo dell'angelo, opera  di Bernini, mi sembra offrire appunto un'immagine nuziale. Santa Rita da Cascia era una mistica appassionata e ardente e i suoi discorsi sui mali della Chiesa non erano arringhe e invettive tribunizie, ma appelli appassionati di una fedele che sollecita, non comanda l'intervento di chi di dovere. Santa Ildegarde da Bingen era una mistica-visionaria-intellettuale. Santa Giovanna D'Arco agiva come portata da una forza superiore alla sua umile persona di adolescente e incitava agli attacchi con il cuore addolorato per la prossima morte di compagni e amici...

    Non riesco a vedere bene la donna-pubblico ministero che reclama, anche giustamente, la pena dell'ergastolo; caso mai quella dell'avvocato difensore: appunto, avvocata nostra...

    Certo, Maria è regina. Ma che tipo di regina? Basta pensare alla "Salve Regina", trionfo del femminile...

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  25. <span>Mai visto un uomo che opera meglio di una donna nella pulizia della casa, nello stiro, nella preparazione dei cibi, nel riassettare le camere ed in ogni ordine e grado di faccende domestiche, nonchè nella cura dei figli,</span>

    D'acccordo tranne che ' nella preparazione dei cibi '. In quell'ambito gli uomini, se ci si mettono d'impegno e con passione, sono insuperabili.

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  26. Errore: non Ospite, ma Franco, per la precisione.

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  27. Beh, con qualche donna in più in curia ci sarebbe qualche arcivescovo in meno...

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  28. <span>Presenza femminile...va bene, ma non ruoli di governo. Ma se l'immagina alcunne delle prime donne, che qui intervengono a proposito, ma ancor più spesso a sproposito, a capo d'un dicastero ?</span>

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  29. <span>Scusate, parlo del <span>canone</span> 274 nº1 del <span>Codice di Diritto Canonico</span></span>

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  30. Tutto ciò che è organizzazione e amministrazione temporale, senza potestà sacramentale, può essere esercitato da laici, indipendentemente dal sesso (non dal "genere", please), fatta salva la fedele obbedienza al Papa e la piena adesione interiore e esteriore alla Fede cattolica in tutte le sue espressioni.
    Ritengo inutili e dannose la quote, rosa o celesti che siano, sia in generale sia nel "particulare";  proprio ieri mi sono visto scavalcare da una collega, ope legis, per  un incarico a cui aspiravo.

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  31. Leggo con infinita tristezza quello che dite, non ammetto nè una visione maschilista ne femminista.
    Siamo entrambi creature di Dio con eguale dignità e diritti ma con sensibilità e ruoli diversi e ciò per la nostra stessa natura.
    Penso che nella maggior parte dei casi  entrambe i sessi  possano svolgere le diverse mansioni, il problema si presenta quando il gentil sesso, diventa volgare e dimentica tutte la docezza , allo stesso tempo quando un uomo diventa affeminato ( purtroppo vi sono molti ),tradisce la sua natura.
    La donna non può essere sacerdote perchè Dio stesso ha deciso diversamente ma ciò non significa che non possa ricoprire altri ruoli nella Chiesa.
    Ritengo offensivo pensare ad una donna soltanto in qualità di pulitrce , vi sono donne medico, per esempio, migliori dei loro colleghi uomini e uomini che non hanno doti che permettano loro di fare lavori meno umili.
    Amo la tradizione, detesto le infiltrazioni eretiche del mondo protestante ma non credo centrino con questo discorso.
    Santa Brigida è stata una buona madre, una buona moglie e poi consigliera del re, Dio stesso ha chiamato la Pulzella di Orleans, ha coprire un ruolo inconcepibile per la mentalità del tempo nel quale ha vissuto.
    Nel medioevo, la donna aveva   maggiore influenza ma diversamente dai nostri giorni, mantenebva intatta la sua femminilità.

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  32. Ma si dai un bel dicastero ad una Papi Girl con qualche bell'aggancio in vaticano ed il gioco è fatto....
    A parte gli scherzi Non voglio estremizzare ma ho visto in università cosa sono disposte a fare - le giovani e rampanti ricercatrici - per una docenza, parlo di Univeristà importante del Sud. Mi immagino cosa potrebbe succedere per ottenere un dicastero in vaticano.....
    Lasciamo tutto come è un pò di sana e vecchia tradizione pontificia non fa male...

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  33. D'altronde anche gli uomini non "clerici" non possono assumere tali ruoli: mi sembra quindi che vi sia perfetta uguaglianza tra uomini e donne. I.P.

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  34. Verissima la sua ultima frase :)   "maggiore influenza, tanta femminilità": questo è ben illustrato nel film "I Borgia"!

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  35. Ottimo intervento,concordo in pieno con Simon:aggiungo anche-ma non credo che ce ne fosse bisogno-che per chiudere la bocca ai soliti quattro farsei che presenziano sul blog credendo di difendere la "Verità autentica" dimostrando,"de facto",tutto il contrario,che il Santo Padre ha ribadito proprio ieri nella visita alla comunità evangelica del luogo nativo di Martin Lutero che la Chiesa Cattolica Romana non ha affatto intenzione di ritornare sopra alla questione di scomunica e scisma causa eresia verso gli evangelici.
    Questo è tanto per chiarire che ci sono differenze assai visibili tra illecito e lecito nelle competenze che possono essere svolte dalle donne nella Chiesa!Se il cardinal Piacenza ha detto ciò,non vedo quali problemi ci siano nell'accettare,purchè lo si decida nei giusti e appropriati modi,di affidare alcuni incarichi importanti alle donne!

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  36. Caro arcicantore,con la sua prima parte di intervento non concordo...ergo:ciò che lei imputa alle donne nelle parrocchie vale parimenti per gli uomini impegnati nelle parrocchie;quindi non vedo la differenza.punto.
    Con le ultime due frasi del suo post,invece,concordo in pieno e sottoscrivo ogni parola.

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  37. Giusto caro Ospite:poi,se guardiamo allo IOR,pensando a Marcinkus... 8-)

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  38. Questo non è un probelma delle donne: è il problema che nella parrocchie troppe persone si occupano di cose di cui farebbero meglio a nn occuparsi e non fanno ciò che invece competerebbe loro. Altro frutto avvelenato del postconcilio. Ma nn è un problema delle'essere donne in sé; è che in generale le don esono più disponibili a darsi da fare, per varie ragioni. Quindi il punto è rimettere ordine nella Chiesa. Se i principi e i compiti sono chiari e ben distinti, non è questione di uomini o donne.

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  39. Oggi il principio "Roma locuta, causa finita" di fatto non è più accettato da buona parte del cosiddetto popolo cristiano. Perciò in questioni controverse con disposizioni ufficiali controcorrente rispetto all'opinione pubblica occorrono argomenti molto precisi e concettualmente ferrati, tali da poter essere presi sul serio in ambito massmediatico.

    La questione del sacerdozio femmilnile a mio parere si pone in questi termini.
    Gesù ha scelto esclusivamente apostoli maschi per non mettersi inutilmente contro il costume non solo ebraico di allora, oltrechè con quello della lunga storia del "popolo eletto" nei secoli precedenti? Questo con l'implicita previsione di una futura "apertura" in tempi maturi.

    Oppure esistono ragioni molto profonde, diciamo di natura "antropologica" ( dipendenti all'essenza stessa dell'umanità ) per cui il benessere della società religiosa, come anche di quella civile, richiede una certa distinzione dei ruoli ( magari con una differenziazione gerarchica ) sottolineato anche dall'abbigliamento e dal comportamento?
    Il tutto sullo sfondo dei ritenuti "immortali" principi dell'89: libertà, fraternità, uguaglianza. Mi sembra che la fraternità per un Cristiano non possa mai divenire obsoleta; però ho il sospetto che i principi di libertà e uguaglianza, auspice Marcuse, più che Marx, siano stati tirati troppo, fino a far passare come implicitamente accettato il dogma della libertà come assoluta anarchia dell'individuo ( almeno nel campo del costume, molto meno in quello della struttura economico-produttiva ) e dell'uguaglianza come rifiuto di ogni salda gerarchia e distinzione di ruoli ( sempre nel campo del costume ).

    Una delle prime avvisaglie di questa tendenza è comparsa negli anni '20 e limitatamente al mondo dello spettacolo d'avanguardia con  il gusto della provocazione androginica: donne in frac maschili, uomini imbellettati, inrossettati e vestiti da donna. Oggi la corrente si è ingrossata enormemente e la problematica dei diritti degli omosessuali sembra agitata non solo per i problemi oggettivi sentiti da questa minoranza, ma anche e soprattutto con l'intenzione di far passare definitivamente il discorso della totale "deregulation" dei ruoli sempre nel campo del costume, con intenzionale demolizione della famiglia tradizionale eterosessuale monogamica.

    Esiste in campo teologico ( penso a Eric Przywara, maestro di Von Balthasar e a Romano Guardini, unmaetro della "inculturazione" della dogmatica nella cultura contemporanea ) una concezione della "polarità" per cui la struttura sociale richiede di per sè una distinzione netta di ruoli, almeno in certi settori. Ipotesi personale: non è che la società ha bisogno di due tonalità contrapposte complementari ( più forza nell maschile, più accoglienza e tenerezza nel femminile )?
    In campo ecclesiale il sacerdote in un certo senso rappresenterebbe come alter-ego la forza di Dio che pone e propone il suo intervento perentorio ( la figura di Mosè! ), mentre la donna rappresenterebbe l'accoglienza-tenerezza, secondo il modello mariano ( la scena dell'Annunciazione!)
    Certamente ci sono uomini dolci e donne forti, ma un gruppo istituzionalizzato è "colorato" e tonalizzato dalla prevalenza massiccia o dalla presenza esclusiva di una delle due tonalità.Così ( spero non si offendano le mie colleghe ) la scuola media inferiore è stata "tonalizzata" in epoca di crescente lassismo ( oggi un poco frenato ) dalla quasi esclusiva presenza femminile.

    Mons. Piacentini? Ricordo la "scivolata" di papa Luciani su Dio più madre che padre: giustissimo, ma con enormi rischi di equivoco non voluto e anche voluto ( dai mass media laicisti ).

    De hoc satis.

    RispondiElimina
  40. Donne medico migliori dei colleghi uomini? Non ho mai visto una donna operare a cuore aperto (almeno da sola)...

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  41. E i risultati si vedono!!!!

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  42. Speriamo che con una possibilità di apostolato piu varia che non si limiti all'assistenza ai malati o agli asili le donne ritrovino nuovo slancio vocazionale! Una donna impegnata con il sacro fuoco della vocazione in mansioni diplomatiche per il vaticano sono sicuro porterebbe a grandi risultati! 

    RispondiElimina
  43. OHHHH finalmente anche ufficialmente la metà del mondo cattolico cioè l'universo femminile può avere ruoli decisionali nella Chiesa. 
    Sono personalmente stufo di vedere suore sempre piu vecchie a far servizio nella cura dei malati o negli asili. Tutti lavori nobilissimi che però certamente non coinvolgono tutto l'universo femminile limitando il possibile contributo delle donne nella chiesa. Non ho mai capito perchè un prete in missione è laureato in medicina mentre la suora fa l'infermiera... per esempio...
    Speriamo poi che ampliando le specificità di servizio alla chiesa da parte delle donne ci siano nuove vocazioni femminili che ormai son ridotte all'osso... magarti con istituti religiosi che sfornino non piu solo infermiere o maestre d'asilo ma anche medici, avvocati, laureate in diplomazia internazionale o economia! destinate come solo le donne san fare alla gestinoe dei patrimoni ecclesiastici o dei rapporti interreligiosi o internazionali.
    Voglio poi ricordare che Pio XII non aveva un segretario e che di fatto Suor Pascalina era il suo vice. Era talmente apprezzata dal Papa da aver piu influenza di un Cardinale nelle sue decisioni.

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  44. Lei Ruggero ha visto donne scorrette all'università, io ho visto uomini e donne molto scorretti, ultimamente maggiormente, uomini scorretti ma, troverei ingiusto, per questo,,  considerare tutti gli uomini disonesti;fate voi altrettanto.
    Consideriamo i talenti non relativamente al sesso ma  per  quello che sono.

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  45. Rosi Bindi....per carità....

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  46. In Vaticano da diversi decenni, come tutti sanno, in nome dell'"aggiornamento conciliare"  si fa a  gara a chi la spara più grossa. Un capo dicastero svolge un ruolo di governo, un ruolo gerarchico. Non mi risulta che i laici, uomini e donne, appartengano al ceto ecclesiastico e quindi alla sacra gerarchia. Ve lo immaginate un laico, uomo o donna, che dà ordini a preti e vescovi? Di questo passo qualche cardinale "conservatore" arriverà a proporre l'elezione di un papa donna, ovviamente senza conferirle gli ordini sacri. Non sia mai! il sacramento dell'ordine non può essere validamente conferito ad una donna, ancorché papessa!

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  47. beh l'ha detto lei ... ruolo gerarchico ruolo di governo non significa sacerdozio o guida spirituale come quello del papa. E' come dire che il ministro degli esteri italiano non puo essere donna perchè non ce ne è mai stato uno.... 
    Il vaticano è uno stato e come tale non capisco perchè le funzioni governative non potrebbero essere svolte da donne... Anche la banca Vaticana da sempre era governata da un sacerdote è solo negli ultimi 20 anni che è passata ad una gestione laica

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  48. in Italia non vedrà mai nemmeno una donna primo ministro ad esempio!

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  49. fortunatamente il mondo non è l'italia

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  50. Ecco il problema della donna....ma perchè nessuno domanda come mai nel islam o nell'ebraismo le donne non sono accettate nei ruoli che sono riservati agli uomini? solo la chiesa cattolica deve per forza adeguarsi alla mentalità del secolo?? 

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  51. ma povero attila dove ti arrampichi....... per fortuna che è stata l'UNICA RELIGIONE VERA come la Santa Cattolica Romana a dare dignità alla donna, altrimenti avremmo un mondo di schiave. Il problema che non hai colto è che la dignità restituita della donna e voluta dall' UNICA RELIGIONE VERA che è la Santa Cattolica Romana, DICE  che le donne non debbano assumere posizioni che al suo interno sono esclusivamente affidate agli uomini. E questo per un ordine voluto da Dio Padre in Persona di Cristo.

    Cosa centrano le altre due realtà religiose che te hai nominato le quali invece sono ferme alla notte dei tempi, dove la donna NON vale niente?altro che Medioevo a loro il Medioevo ha molto da insegnare....... ...... come in Cina del resto .....vengono uccise appena la madre la partorisce. 

    Che schifo fare affermazioni di questo genere...... e pensare che la defunta lubich unica donna che ha avuto il permesso di tenere a bacchetta cardinali, vescovi sacerdoti, quindi possedeva e tutt'ora possiede (con la donna che le è successa) potere e comando all'interno della Chiesa Cattolica,  nulla ha fatto per riprendere le nefandezze che gli islamici usano contro le donne ...... che brava ...eppure  all'interno del suo "movimento cattolico" (?) ......... ci sono migliaia di islamici e di ebrei ........

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  52. ma povero attila dove ti arrampichi....... per fortuna che è stata l'UNICA RELIGIONE VERA come la Santa Cattolica Romana a dare dignità alla donna, altrimenti avremmo un mondo di schiave. Il problema che non hai colto è che la dignità restituita della donna e voluta dall' UNICA RELIGIONE VERA che è la Santa Cattolica Romana, DICE  che le donne non debbano assumere posizioni che al suo interno sono esclusivamente affidate agli uomini. E questo per un ordine voluto da Dio Padre in Persona di Cristo.

    Cosa centrano le altre due realtà religiose che te hai nominato le quali invece sono ferme alla notte dei tempi, dove la donna NON vale niente?altro che Medioevo a loro il Medioevo ha molto da insegnare....... ...... come in Cina del resto .....vengono uccise appena la madre la partorisce. 

    Che schifo fare affermazioni di questo genere...... e pensare che la defunta lubich unica donna che ha avuto il permesso di tenere a bacchetta cardinali, vescovi sacerdoti, quindi possedeva e tutt'ora possiede (con la donna che le è successa) potere e comando all'interno della Chiesa Cattolica,  nulla ha fatto per riprendere le nefandezze che gli islamici usano contro le donne ...... che brava ...eppure  all'interno del suo "movimento cattolico" (?) ......... ci sono migliaia di islamici e di ebrei ........

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  53. E si sono visti i risultati haaa. Bastava un nuovo concistoro con doieci cardinali conservatori e non saremmo qui a discutere heee addio vativano II Roncalli e Montini

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  54. Piacenza non è senza dubbio un cardinale conservatore. Le donne stiano a pregare e se in alcuni secoli hanno governato monasteri e anche regni lo hanno fatto "obtorto collo" e no per loro piacere. Qui si vogliono mettere le basi per il sacerdozio femminile e per tutto quello che consegue. Non lo si può fare d'un colpo a pochi passi e questo è il prodromo come l chierichete nelle Chiese. Il villaggio globale non può tollarerare una Chiesa maschilsta deve cambiare, come non poteva tollerare una Chiesa Monarchica e si è avuto la collegialità, come non poteva tollerare una Chiesa indefettibile ed infallibile e abbiamo avuto l'ecumenismo.
    Chi è daccordo con il cardinale Piacenza è un cieco, ch segue ciechi che portano all'abisso.
    Scherziamo e vedermo come finirà!

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  55. Lei, ospite, si fiderebbe di farsi trapiantare il cuore da un equipe di sole donne? Oppure si fiderebbe di salire su un areo pilotato esclusivamente da donne? Io, no...

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AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione