Cristina Siccardi è autrice di una biografia su Mons. Lefebvre la cui lettura caldamente consigliamo, poiché con scientifico nitore riesce restituire ai cattolici tutti la figura luminosa di un grande figlio della Chiesa. Nel contempo è anche studiosa del beato card. Newman, e comunica alcuni suoi prossimi incontri sul tema.
* 12 novembre 2010, h 21,00, presso il Circolo Newman, in Via XXIV maggio 3, a Seregno (MI): convegno sul card. Newman e la liturgia cattolica, alla presenza del Segretario dell'Arcivescovo di Bruxelles, teologo, cappellano di Notre Dame de Beauraing, don Jean-Pierre Herman. Introdurrà il tema il presidente del Circolo Andrea Sandri
* 27 novembre 2010 h 17,30, a Livorno, presso la chiesa degli Inglesi, in via Verdi: presentazione della biografia di Newman, alla presenza del Vescovo di Livorno, Sua Eccellenza Monsignor Simone Giusti.
* 2 dicembre 2010 h 18,00 Santa Messa di sempre celebrata dall'assistente Fuci don Marino Neri, nella chiesa di San Giovanni Domnarum, a Pavia; seguirà cena ed h 21,00, presso il Seminario di Pavia, in via Menocchio 26, presentazione della biografia di Newman.
AGGIORNAMENTO: un lettore comunica:
Il Segretario del Primate del Belgio, in occasione della sua visita a Seregno per una conferenza sul Beato Card. Newman, da buon sacerdote ha chiesto di poter celebrare la Messa in forma straordinaria, come da sua encomiabile abitudine consolidata.
Ebbene, Mons. Manganini (dimissionario responsabile della liturgia per la curia ambrosiana) ha inizialmente negato tale possibilità, con la solita motivazione che il Motu Proprio non si applica a Milano, se non quando e come vuole lui.
Poi ha concesso la celebrazione, ma ad una condizione: che venga fatta "SINE POPULO". Motivo? Semplice, spiega il Manganini: per evitare che ci sia “meraviglia” nel popolo.
Cercheremo di seguire l'evolversi dell'increscioso intervento della Curia di Milano. Certo che, se l'occhiuta psicopolizia ecclesiastica si preoccupasse di tanti abusi liturgici novusordisti con lo stesso accanimento con cui tallona e pedina i tradizionalisti...
Ah Ah Ah, questa è bella!!! Cercano di bloccare il diffondersi della..."meraviglia" tra i fedeli!
RispondiEliminal'unica meraviglia è che ancora si permetta di circolare a dei ceffi del genere anche se dimissionari
RispondiEliminaECCOLA la CHIESA MATRIGNA .... tutta sorrisetti micidiali e ......... '' PACE E BENE ,, ..............
RispondiEliminae dopo le dimissioni siamo sicuri che non compia altri danni......
RispondiEliminaFa più male il trattamento che noi ambrosiani riserviamo al suo segretario che la torta ricevuta dal superiore. è proprio vero che è dall'interno del corpo che esce ciò che al corpo fa male, vale per il singolo, vale per la Chiesa
RispondiEliminaClaudio
lasciateli fare, più vietano l'applicazione del motu proprio, più se ne parla, si crea curiosità, lo di desidera e quando il tetta finalmente sarà rottamato con i suoi satelliti, il suo successore, speriamo, secondo il cuore di Dio e del Papa, avrà terreno fertile. E' una semplice logica psicologica e di mercato
RispondiEliminaHai paura, eh, diavolo di un Manganini? Vergognati, contaballe.
RispondiEliminaEhi amico, calmati!
RispondiEliminaQuesto Manganini poteva anche esimersi dal concedere una superflua autorizzazione per la celebrazione della S.Messa VO sine populo. Questa è sempre consentita. Evidentemente non ha saputo trovare altra motivazione per il diniego che quella ridicola del suscitare meraviglia.
RispondiEliminaMeglio suscitare meraviglia che scandalo!
E' della Messa il fin la maraviglia,
RispondiEliminachi non sa far stupir vada alla striglia?
<span>Ricordiamo che il sacerdote in questione si è limitato a chiedere semplicemente di avere la possibilità di poter celebrare una Messa in una chiesa a Seregno in occasione del suo prossimo soggiorno nella cittadina. Non si tratta di introdurre una sistematica celerazione EF che possa intaccare il rito ambrosiano. Qui era da escludere addirittura il coinvolgimento della curia. Se un sacerdote di rito orientale vuole celebrare una messa in un paese occidentale a rito latino, deve chiedere il permesso all'ordinario?</span>
RispondiEliminaMi monta la rabbia in questi casi.
RispondiEliminaSia lodato Gesù Cristo.
RispondiEliminaConosco personalmente il rev.do Jean-Pierre Herman. E' un sacerdote umile, preparato, buono. Rinnovo a lui, con fraternità, sincera <span>amicizia sacerdotale</span>! E non solo a lui, ma a tutti i consacrati del Signore. A tutti, indistintamente!
Amo la Chiesa, quantunque a volte alcuni suoi membri, autorevoli o non autorevoli, agiscono in maniera diversa dalle nostre aspettative.
O Signore, donami l'incapacità di giudicare.
Donami una ferma volontà di servirti a di amarti sempre più.
A chi mi leggerà chiedo la carità di una preghiera per la mia conversione. Inoltre, con rispettosa insistenza, chiedo di <span>pregare per il Santo Padre, per tutti i Vescovi e per tutti i Sacerdoti</span>.
Don Camillo Magarotto - BOSARO (Rovigo)
P.S. Bosaro è la parrocchia di orgine della serva di Dio e prossima Beata <span>Maria Bolognesi</span> che, nonostante le sofferenze causatele da uomini di Chiesa, si è offerta <span>vittima per i Sacerdoti</span>!!
Nella diocesi di Trento, a fronte di oltre 200 firme di richiesta della S. Messa di san Pio V, il vescovo Monsignor Luigi Bressan, dopo numerose promesse e rassicurazioni, ha fatto clamorosamente marcia indietro sostenendo che la "materia" sarebbe sub Judice (???).
RispondiEliminaLe altre tristezze le omettiamo per cristiana carità. E' ora comunque di finirla con questi pastori che ai figli che chiedono pane sanno dare solo pietre. Aggiungo che nel frattempo la nostra diocesi si è rivolta all'intera cittadinanza con una lettera aperta in cui ci si chiede in tono dolente e querimonioso, perchè la fede sia sempre meno "interessante" per il popolo trentino. Per riflettere su ciò ha proposto un incontro con un sociologo nonchè la rappresentazione di un 'opera d Erri De Luca !!!! Ovviamente la fede popolare si è risvegliata in modo subitaneo e prodigioso!
Prego di conservare la fede nonostante i preti e nonostante i vescovi che la divina Prrovvidenza ha riservato negli ultimi 40 anni alla gloriosa città del Concilio.
Hanno solo paura che i fedeli scoprano che la Messa è diversa da quella per cui la vogliono far passare i loro preti.
RispondiEliminaD'altra parte perché spaventarsi se si crea "meraviglia" tra il popolo? Piuttosto c'è da preoccuparsi se si creasse scandalo; e loro di questo hanno paura, che vedendo la Messa antica il popolo capisca, ed abbia in scandalo i loro preti.
Occhio che il sostituto non sia poi peggio del dimissionario. A Torino siamo in fremente attesa della "meraviglia" che si diffonderà col successore di Poletto.
RispondiElimina<span>Ce ne fossero di messe e di gente che chiede di partecipare/assistere a messa...</span>
RispondiElimina<span>L'ideologia tante volte è più forte del Vangelo.</span>
Non per gelarti le speranze, ma se fosse il Ravasi?
RispondiEliminaBeh a Savona non è che il Vescovo Mons. Lupi abbia fatto diversamente con un altro sacerdote di passaggio....prima il parroco e poi anche lui gli hanno detto che non si poteva celebrare, adducendo che non esiste gruppo stabile.
RispondiEliminaPeccato che doveva essere una messa privata...
WOW: mons. Manganini non vuole il popolo?
RispondiEliminaOttima occasione per far parlare ancora del rito antico.
Poveretti, comne sono messi male: propibiscono ciò che non possono proibire e non si rendono conto che in questo modo fanno il gioco "dell'avversario", cioè di noi tradizinalisti e della "nostra" messa.
Ma i rudimenti della psicologia questi preti non li conoscono?
a me risulta che a Savona c'è anche un gruppo stabile, mac he il suddetto vescovo cerca di impedire che la celebrazione VO diventi settimanale
RispondiEliminaE' molto triste parlare di "avversari" all'interno della Chiesa di Cristo, tra persone che dovrebbero avere come unico obiettivo il Regno di Dio. D'altra parte il Manganini è ben noto per le sue posizioni ultramoderniste: Lui attende il Vaticano III (per sua stessa ammissione dal pulpito del Duomo), e più volte è apparso in tv per spiegare le pratiche dello "sbattesimo". Da buon esperto di cose sacra, ha spiegato adeguatamente come fare per chiedere la cancellazione dai registri del Battesimo. Bravo, monsignore! Quousque... fino a quando si abuserà della pazienza nostra?
RispondiEliminaevidentemente no,.... nonostante che i seminari siano infestati dall'insegnamento di Freud !
RispondiEliminaAlle ultime celebrazioni in onore di SAn CArlo Manganini ha predicato le sue idee, facendo dire al Concilio quello che non ha mai detto: "Per fortuna che il Concilio ha abolito l'uso del latino nella liturgia". Monsignore, ha mai letto Sacrosanctum Concilium? E poi ha aggiunto: "il latino nella liturgia è come il PEPE. Va usato con molta moderazione; altrimenti fa indigestione".
RispondiElimina<span>spiegare le pratiche dello "sbattesimo".</span>
RispondiEliminasbattesimo ?.....insegnato da....un mons. ? ? ? =-O =-O =-O
e poi chi è che si può ancora meravigliare che la Madonna abbia detto, a Fatima, parlando dei prelati del sec. 20. (e 21.):
"Satana marcerà nelle loro file" ?
dovranno ancora dispiegarsi in pieno, nei prossimi decenni, le persecuzioni ai fedeli della vera Fede Cattolica, della vera Messa e della Tradizione, come ci è stato preannunciato dalla Madonna in varie occasioni (già da alcuni secoli, v. apparizione di Quito, 1582, ed altre, fino a Fatima, disprezzata e opportunamente imbavagliata....)
RispondiEliminaa rigor di termini, almeno con il vecchio codice, anche un prete di altra diocesi, se vuole celebrare in una diocesi che non è la sua, deve almeno avvisare. nON NE PARLIAMO, POI, DELla confessione. So di barzelette, realmente accadute, del tipo:una confessione in treno. Ad uncerto punto, il confessore dice al peniotetne:"Si spicci. Se usciamo dai confini della diocesi, non potrò più ne' ascoltare la confessione, se', men che meno, assolverla".
RispondiElimina<span><span><span><span>E certi sacerdoti rinnegati sono come l'ARSENICO: ne basta poco al giorno per accumularlo pian piano nell'organismo senza grossi effetti, finchè l'accumulo non raggiunge la dose letale. Ecco, i preti conciliari sono proprio così: un subdolo veleno distillato a piccole dosi quotidiane ai poveri ed ignari fedeli, finché le anime -traviate a poco a poco- si danneranno quasi inconsciamente</span></span></span></span>
RispondiEliminaSì.
RispondiElimina.....ma che prendono una bella tisana purgante!!!! Lazzaroni!!!!!
RispondiEliminaUn "grande figlio della Chiesa" che poi ha girato le spalle alla Madre per farsi una Chiesa tutta sua?
RispondiEliminaAd ogni modo, io il libro non l'ho letto, dunque non lo giudico. Amerei che questo criterio venisse seguito sempre e da tutti.
A questo proposito, ho notato che Pastorelli recentemente è trasceso in contumelie - seguito da qualche commentatore tanto zelante e fanatico quanto lontano dalla realtà - verso il sottoscritto, solo perché non ha compreso il senso delle mie osservazioni sull'inizio e le ragioni della crisi culturale e religiosa i cui effetti oggi viviamo. Vorrei far presente al caro Pastorelli - che io non ho il piacere di conoscere di persona - che le mie parole non contenevano alcunché di offensivo nei riguardi della sua persona, ma solo un invito a uno scambio di opinioni come dovrebbe essere uso tra persone istruite e desiderose di cercare la verità aprendosi alla realtà; inoltre io mi sono espresso sempre con il lei nei suoi riguardi (non altrettanto ha fatto lei con me), e sono stato educato a rispettare gli anziani e le persone colte. La invito dunque a non covare atteggiamenti del tutto fuor di luogo: glielo dico per fugare ombre che tra cristiani non dovrebbero esserci.
e la tragedia è che aumentano di numero: ora si manifesta la grande apostasia predetta un secolo fa, e iniziante dai vertici della Chiesa, da tanti pastori divenuti "ciechi e guide di ciechi".
RispondiEliminaA Seregno c'è una cappella, modesta d'arredi, ma ricca di fedeli e di devozione, dove la liturgia di sempre è officiata ogni domenica (e degnamente, per quel che ho potuto vedere l'unica volta che ci sono stato).
RispondiEliminaPoteva andare lì, alla faccia del bieco Magnanini.
Caro Luca ti consiglio di leggere il libro su Mons. Lefevre..... e stai sicuro che Mons. Lefevre non ha mai minimamente pensato di "farsi una Chiesa tutta sua" come dici tu.
RispondiEliminaA tuttoggi nella Fraternità si prega e si soffre per il Santo Padre Benedetto e nella Messa si nomina il vescovo del luogo .....
manganini è il classico comunistello da sacrestia frutto dei teologi modernisti, ottusi che adorano il popolo sin tanto che rimane inebetito dalle loro sciocchezze teologiche e trovate liturgiche, appena uno pensa in senso critico viene trattato come un pericoloso sovversivoalla faccia delle sciocchezze comunitarie che predicano da quarant anni a questa parte.
RispondiEliminaGuarda che Mons. Marcel Lefebvre non ha affatto "girato le spalle alla Madre per farsi una Chiesa tutta sua", visto che non ha conferito nessuna giurisdizione ai Vescovi da lui consacrati. "Scisma", "scomunica" (che comunque non c'è più) e adesso "comunione non piena" sono parole prive di consistenza, utili solo per intimorire preti e fedeli allo scopo di tenerli ben incatenati alla nuovissima Chiesa conciliare neomodernista. Ti consiglio di informarti meglio su ciò che ha fatto e detto e di leggere sia il libro in questione, sia il volume di Mons. Tissier de Mallerais: "Mons. Marcel Lefebvre/una vita". Se, come ritengo, sei in buona fede, sono sicuro che mi ringrazierai...
RispondiElimina...."O très Sainte Marie mèr' de
RispondiEliminaDieu, dites à ces putains
De moines qu'ils nous emmerdent
Sans le latin"......
...e vi è qualcuno che, persino tra i tradizionalisti della Diocesi, difende la linea di questo personaggio, e chiedono a lui consigli su come far celebrare la Messa tradizionale.
RispondiEliminaSappiano costoro che la farina del diavolo va sempre in crusca!!
Ma perchè non si promuove una raccolta di firme o richieste tra i fedeli da mandare al Papa affinchè si sistemi una volta per tutte la storia che il motu proprio in diocesi non vale?
RispondiEliminaRichiesta di chiarimento.
RispondiEliminaMessa sine populo e Messa privata, sono la stessa cosa?
Si celebrano a "porte chiuse" o semplicemente fuori dall'orario ufficiale delle Messe pubblicato alla porta della Chiesa?
Grazie.
Penso che in curia a Milano tocchino livelli di stupidità inauditi.. questa storia è proprio da ridere!
RispondiEliminaA Milano si gioca una partita molto importante, se non decisiva. Le forze oscurantiste (i fedayn dello "spirito del conciiio") lo sanno assai bene e stanno lavorando con ogni mezzo, lecito e illecito, per vincerla. Il Papa e tutti coloro che si oppongono alla protestantizzazione (che è poi la dissoluzione) della Chiesa cominciano a esserne avvertiti. La nomina del nuovo vescovo ambrosiano sarà determinante. E c'è da scommettere che la fazione criptoprotestante farà carte false per imporre uno dei suoi iconoclasti della Tradizione. Preghiamo perché Benedetto XVI, con l'assistenza dello Spirito Santo, trovi la determinazione necessaria per dare al corpo ammorbato dell'arcidiocesi un capo in grado di restituire la salute.
RispondiEliminaChe adesso, per eccesso di revisionismo forse, si debba passare a considerare Lefebvre da vescovo ribelle a santo mi sembra eccessivo. Paolo VI aveva definito i lefebvriani "cattivi maestri". Il clima ora è cambiato ma non esageriamo!
RispondiEliminacaro Areki, oltre a leggere il libro della Siccardi, leggiti anche tutti gli scritti, omelie e conferenze di Lefebvre... poi ne riparliamo...
RispondiEliminaManganini ha la coda di paglia e, sapendo di creare un caso diplomatico con un'altra arcidiocesi importante, gli è scappata la parolina rivelatrice. E' veramente pietoso vedere l'arcidiocesi che fu di S. Carlo, di Ferrari, di Schuster, di Montini e di Colombo commettere una cafonaggine che non si permetterebbe neppure l'ultimo incaricato di Frattini con un Paese estero.
RispondiEliminaOrmai anche i preti ambrosiani lo gridano: rivogliamo uno come Schuster! Ravasi non ha taglio pastorale, è meglio se rimane a Roma a disquisire con filosofi e studiosi: è il suo mondo.
<span>Cercheremo di seguire l'evolversi dell'increscioso intervento della Curia di Milano. Certo che, se l'occhiuta psicopolizia ecclesiastica si preoccupasse di tanti abusi liturgici novusordisti con lo stesso accanimento con cui tallona e pedina i tradizionalisti... siete unici nel vostro genere. Unici.</span>
RispondiEliminaPaolo VI ..... parlava di "cattivi maestri" ...... una specie che lui conosceva bene...... visto che era figlio di una madre iscritta alla massoneria e che sulla tomba di famiglia (della madre) non ci sono simboli cristiani, ma solo squadre e compassi e una fiaccola dell'ordine degli illuminati di baviera (ordine massonico), anche Bugnini era massone......
RispondiEliminaLa Messa sine populo, come dice il motu proprio, non esclude chi si presenti alla stessa. Semplicemente, è una Messa non tabellare, non d'orario.
RispondiEliminaEnrico
Ma quindi questa celebrazione si farà?
RispondiElimina*DONT_KNOW*
Mi risulta che la psicopolizia ecclesiastica di mangaNazi arrivi a controllare i gesti che ogni sacerdote della diocesi compie all'altare, e a minacciare trasferimenti forzosi a chi non si adegua.
RispondiEliminaQualche anno fa, un sacerdote ricevette una reprimenda feroce perché aveva osato celebrare la Messa (nuova ed in italiano) all'antico altare anziché sul nuovo tavolino versus populum. Gli fu detto di cessare quello che era "uno scandalo per tutta la Diocesi" per ciò che aveva fatto, o le conseguenze sarebbero state gravissime.
Il poverino dovette adeguarsi o cadere in disgrazia.
Preghiamo tutti!
RispondiEliminaqueste sono vere persecuzioni ! e poi hanno il coraggio di straparlare di "accoglienza dei diversi"....
RispondiEliminama per favore...
che poeta!
RispondiEliminaa Torino durante tutto l'infausto periodo del cardinal Pochetto è stato fatto lo stesso...
RispondiEliminaSant'Ambrogio e San CArlo abbiano pietà di Manganini e della Diocesi di Milano. Invito veramente tutti i lettori di questo blog a recitare un'Ave Maria per la Chiesa di Milano, per il prossimo Arcivescovo, per la fedeltà dei sacerdoti e la fede dei milanesi tutti.
RispondiEliminaSolo la preghiera potrà salvarci dalla deriva a cui stiamo assistendo in questa Chiesa.
Ave Maria... prega per noi peccatori adesso...Amen!
Excusatio non petita.
RispondiEliminaNon conoscerti di persona è per me una grazia.
E che tu sia laureato e vincitore di concorso non è che ti dia particolar lustro. La tua attuale untuosità non cancella la precedente maleducazione da altri notata.
A me risulta che i sacerdoti di rito romano non possano celebrare in rito romano nelle chiese di rito ambrosiano.
RispondiEliminaA Seregno vige il rito ambrosiano. Come detto dallo stesso Manganini il MP si applica a quelle parrocchie della Diocesi che seguono il rito romano (Monza e dintori). Che basti spostarsi di pochi kilometri?
Poesia o no, un buon tradizionalista educato ;) non mette la Madonna in mezzo a quelle parole. E chi sarebbero i moines da colpire? Bugnini & Co. ?
RispondiEliminaComunque sia è meglio obbedire ad un papa e ad un Concilio che ad un vescovo che vi si oppone arbitrariamente. Pietro è il papa, all'epoca Paolo VI, non Mons. Marcel Lefebvre
RispondiElimina<span>Non giudicare da questi pochi versi, extrapolati da una poesia di Brassens, se non erro, Tempete dans un benitier. E' una canzone in uno stile duro, d'una violenza scoptica che però rivela un animo esulcerato per l'abolizione della Messa antica, e le strofe si dispiegano in una critica serrata sulla mancanza di sacralità del NO. Assenza e nostalgia, nel fondo. Le volgarità scioccano, senz'altro, ed a questo fine tendevano per scuoter le coscienze. Ma se rileggiamo certi versi di Jacopone...
RispondiEliminaSu questo argomento ha scritto nel mio Una Voce Dicentes (Gennaio-Aprile 2009) il giovane e valente filologo Salvatore Costanza, ora ricercatore e insegnante all'università di Colonia.</span>
<span></span>
Grazie!
RispondiEliminaIo lo posso fare, non sono più tradizionalista e nemmeno cattolico.
RispondiEliminadunque sei stato un cattolico "tradizionalista"? E perché non sei più cattolico?
RispondiElimina<span>Che i sacerdoti romani non possano celebrare la Messa in rito Romano nelle Chiese ambroiane è falso!
RispondiEliminaVigeva prima del Concilio la regola che i sacerdoti romani non potessero celebrare la Messa romana sugli altari maggiori delle chiese ambrosiane e su tutti quelli in Duomo (tranne l'altare dello scurolo di S. Carlo) e in S. Ambrogio.
Ora la regola è evidentemente superata, dato che ho visto coi miei occhi celebrare in rito romano sull'altare maggiore del Duomo!
Dunque, per piacere, non inventiamo scuse...</span>
Sì, loro insieme a tutti i traditori della liturgia che immediatamente rapiva i fedeli per metterli in contatto con Dio. Leggila tutta la poesia, credo che sia in internet. Lo so che è un linguaggio che fa violenza all'anima, ma guarda sotto da qual sentimengto e risentimento nasce: gli han tolto la possibilità della visione divina in terra.
RispondiElimina<span>Cerchiamo di essere obiettivi, pensando ai fratelli cristiani perseguitati in Iraq, che muoiono in ragione della loro fede e cerchiamo di ragionare con il Vangelo in mano, non con i nostri arroccamenti pregiudiali. Non c'è niente che può giustificare l'operato di chi ostacola una Santa Messa. </span>
RispondiElimina<span>il dato certo è: Manganini autorizza (dico AUTORIZZA) una Messa solo se non c'è il popolo. Quindi non è un problema di altari, ma un problema di popolo!!! Hanno dato le chiese a ortodossi e protestanti, ci fanno di tutto nelle chiese (compreso in duomo) dove sempre il Manganini ha fatto esibire cantanti che presentavano il musical sui Pronessi Sposi... è trano che si spendano tante parole in nome della libertà religiosa, per far costruire moschee, ecc. e poi si ostacoli la Celebrtazione di una messa UNA TANTUM. Signore Gesù, donaci la perseveranza nelle difficoltà.</span>
Ecclesia Dei sui fatti in questione si è espressa affermando con lettera firmata dal Segretario Mons. Pozzo: il MP che rende possibile la celebrazione secondo l'antico rito LATINO, si applica IN TUTTO L'ORBE CATTOLICO. Per celebrare una Messa, qualunque sia il rito, occorre solo chiedere il permesso al parroco di competenza.
RispondiEliminaPer tutta risposta Manganini ha scritto dicendo: Il MP non si applica nella Chiesa ambrosiana. Seregno è molto cattolica e non si può creare confusione tra i fedeli. Pertanto, la messa potrà celebrasi solo alla presenza di un chierichetto, ma senza concorso di fedeli!
Traetene tutti le conseguenze di quanto accaduto.
Scandaloso, increscioso esempio di arroccamenti e cavillosità che nulla hanno a che fare con la Fede.
<span>Occorre procedere senza indugio alla denunzia di Manganini alla congregazione del Clero. Facciamo una letterina a Mons. Piacenza (presto cardinale), circonstanziando e documentando tutto quello che è emerso in questo post e, eventualmente, inoltriamo il tutto anche alla Signatura.</span>
RispondiElimina<span>In tutto si metta per conoscenza anche Manganini.</span>
Ma credete ancora che le denunce servano a qualcosa? Credete che a Roma non sappiano già tutto? Credete che a Roma non sappiano per filo e per segno tutto quello che è successo nella Diocesi di Milano dall'uscita del motu proprio in poi?
RispondiEliminaAvanti, cerchiamo di essere seri. Se Roma avesse voluto, sarebbe già intervenuta da un pezzo; evidentemente non vuole. Qualcuno dice che "non può", ma questa è una scusa ridicola, perché fino a prova contraria la Diocesi di Milano non è (ancora?) autocefala.
Smettiamola di dare tutta la colpa a Manganini e alla Curia di Milano: questi si comportano così perché sanno di poterlo fare tranquillamente, col permesso dei superiori.
E la letterina di mons. Pozzo è solo fumo negli occhi, nella migliore delle ipotesi è una grida di manzoniana memoria, vale a dire un qualcosa totalmente inutile: per chi snobba un motu proprio del Papa, cosa credete che possa valere la lettera del segretario di una commissione?