Oggi è la festa del S. Nome di Maria, sotto la cui protezione questo blog è nato: per una devozione personale, certo, ma anche perché si tratta di una festa 'non politicamente corretta': rievoca una battaglia (difensiva) in cui l'Europa rischiò, per l'ennesima volta nella sua storia (dopo Poitiers, Lepanto, Malta, Cordova; e senza dimenticare le sconfitte: Manzincerta, Costantinopoli, Famagosta) di essere travolta dal furore maomettano.
La festa del Nome di Maria (che in verità già esisteva in alcune zone della Cristianità) fu estesa dal Beato Innocenzo XI a tutta l'Ecumene allorché il 12 settembre 1683 le truppe del Sobieski (con l'assistenza spirituale del capuccino fra' Marco d'Aviano, beato - si veda link -), riuscirono, alle porte di Vienna (le orde infernali erano arrivate fin lì!), a mettere in rotta i turchi. La festa si celebrava nella domenica infra l'ottava della Natività (la prima domenica dopo l'8 settembre, insomma), ma Pio X la fissò al 12 settembre. Dopo il Concilio, la festa fu abolita. Nulla di cui stupirsi, visto l'evento commemorato... Ma il suo ricordo era talmente vivo e radicato (in molti luoghi, specie quelli da secoli esposti alle razzie saracene, era festa sentitissima e importante), che i soloni del Vaticano dovettero a malincuore ripristinarla, seppure solo come "memoria facoltativa". Sperando, evidentemente, che ben pochi se ne avvalessero. Per fortuna, con la terza edizione del messale paolino (pubblicato nel 2002 ma... ancora nel limbo) essa tornerà ad essere obbligatoria.
Ecco alcune immagini della processione di oggi pomeriggio a Tavole, frazione di Prelà, diocesi di Albenga Imperia:
Predella del cassone processionale: l'invocazione a Maria durante la battaglia
Fanti e giannizzeri nella battaglia di Vienna
La cavalleria
La Messa al campo (celebrata dal b. Marco d'Aviano, per inciso)
"Al mio nome sia attribuita la vittoria", recita il cartiglio, col riferimento al decreto di Innocenzo XI
Vespri e adorazione eucaristica celebrati dal Parroco don Giancarlo Cuneo
Una curiosità: a lato del confessionale, promemoria comprendente tra le colpe (contro il I com.) l'aderire a partiti marxisti e comunisti.
Nel Proprio della nostra diocesi di Como la festa del SS. Nome di Maria fu reintrodotta (come memoria) da mons. Maggiolini nel 1990 sia per la devozione sincera ed ininterrotta al Nome della Madre del Signore, sia perché ad istituirla fu il nostro concittadino Papa Innocenzo XI. Anche nella vicina diocesi di Milano era già presente nel Proprio Ambrosiano la stessa memoria.
RispondiEliminaDon Konrad della FSSP a Venezia ha fatto una bellissima Omelia che spero gli amici del Blog del sito riescano a metterla al più presto ;)
RispondiEliminafaccio dono alla Redazione di questa scheda che fa parte di un lavoro sui Misteri del Rosario.....
<span><span>Sotto la tua protezione ci rifugiamo, santa Madre di Dio, non dimenticare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta</span></span>
Sotto la tua protezione ci rifugiamo, santa Madre di Dio, non dimenticare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta
<span>Don Konrad della FSSP a Venezia ha fatto una bellissima Omelia che spero gli amici del Blog del sito riescano a metterla al più presto ;)
RispondiEliminafaccio dono alla Redazione di questa scheda che fa parte di un lavoro sui Misteri del Rosario..... </span>
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Sub tuum praesidium confugimus, sancta Dei Genetrix; nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo gloriosa et benedicta</span>
<span>Sotto la tua protezione ci rifugiamo, santa Madre di Dio, non dimenticare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta </span>
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La Redazione potrebbe prendere in considerazione anche la pubblicazione dell'omonimo Inno del Manzoni.
RispondiEliminaO Vergine, o Signora, o Tuttasanta,
Che bei nomi ti serba ogni loquela!
Più d'un popol superbo esser si vanta
In tua gentil tutela.
FdS
Sono appena terminate le celebrazioni patronali del Santuario di N.S. di Roverano (SP) che tradizionalmente contemplano tre giorni di festa:
RispondiElimina- il 7 settembre (Anniversario dell'Apparizione) con la Processione durante la quale, come attestato da secoli, si verifica la prodigiosa fioritura di alcuni degli olivi che contornano il Santuario. Quest'anno la fioritura è stata molto abbondante; in tempi recenti l'unico anno in cui non si è verificata è stato il 2001, quando alcuni lo interpretarono come segno di sciagura, ma nessuno ancora sapeva cosa sarebbe accaduto quattro giorni dopo.
- 8 settembre, Natività di Maria, con il Pontificale dell'ottimo Vescovo Diocesano S.E. Mons. Francesco Moraglia, che in questa occasione, come già gli scorsi anni, ha usato le chiroteche.
- domenica successiva all'8 settembre (che quest'anno cadeva proprio il 12), SS.mo Nome di Maria. Tengo a sottolineare che al Santuario questa festa non è mai stata soppressa ma è sempre stata regolarmente celebrata, come del resto tutte le donne che portano il nome di Maria hanno continuato a celebrare il proprio onomastico. Anche quest'anno, nonostante la ricorrrenza coincidesse con la domenica, le S. Messe sono state celebrate, a mio parere correttamente, con paramenti bianchi ed orazioni e letture della Madonna.
Ma che belle queste pillole di tradizione, che ormai solo pochi conoscevano, e che avrebbero rischiato di scomparire! Non sapevo della "storia" che si celava dietro al nome di Maria e alla sua festa. grazie per diffonderle e farle ri-conoscere!
RispondiEliminala Redazione riuscirebbe a pubblicare in maniera legibbile il testo del promemoria affisso al confessionale?
RispondiEliminagrazie
Sicuramente la festa fu abolita non per il riferimento ai turchi ma per diminuire la dose santorale e mariana nel messale. Una razionalizzazione del numero delle feste voleva purificare il messale, a loro avviso troppo intasato; questa festa, seicentesca, doveva essere epurata. All'epoca del concilio, primi anni sessanta, non si ragionava ancora in termini di società multirazziali. Oggi che viviamo accanto agli islamici nelle nostre città dobbiamo vivere dimostrando il nostro amore cristiano e la nostra carità.
RispondiEliminaPiacerebbe anche a me avere una copia di quello che c'è scritto li.
RispondiEliminaSi...sarebbe utile ai sacerdoti per ristamparlo e riproporlo accanto ai cofessionali per i fedeli ormai ignai del peccato, del sacramento...ect...
RispondiEliminaBenemeriti, benemeriti, benemeriti!
RispondiEliminaUn plauso a voi, un augurio agli amici del blog e soprattutto una preghiera alla Vergine protettrice.
Pedala, ospite, pedala!
RispondiEliminacaro ospite...la VERITA' non teme nulla... se cominciamo a nascondere la verità storica SUGLI INTERVENTI DI MARIA...cosa ci rimane? esclusivamente la propaganda anticlericale dell'800 che falsificò non poco gli interventi della Chiesa in tema di Crociate e affini....
RispondiEliminaDio si è INCARNATO nella storia degli uomini senza nulla togliere o cancellare, MA PER PORTARE A COMPIMENTO...gli interventi "mariani" ne fanno parte integralmente...diversamente saremo protestanti!
la Verità va offerta con CARITA', e la prima forma della Carità è la VERITA'...
;)
...Pio X la fissò al 12 settembre. Dopo il Concilio, la festa fu abolita. Nulla di cui stupirsi, visto l'evento commemorato...
RispondiEliminaPoteva andar peggio.
Per esempio, senza contraddire di una virgola - intendiamoci - quanto affermato dai Papi succedutisi dal 1683, ma solo per rendere più conprensibile agli uomini d'oggi l'evento, avrebbero potuto effettuare una piccola variazione: da giorno di festa a giorno di lutto.
:)... aspetta e spera..!
RispondiEliminaMi auguro che oltre a mostrarlo agli islamici nelle nostre città, si voglia ancora mostrarlo anche alla Santa Vergine nei Sui santuari.. o è troppo seicentesca come idea?
RispondiElimina<span>Mi auguro che oltre a mostrarlo agli islamici nelle nostre città, si voglia ancora mostrarlo anche alla Santa Vergine nei Suoi santuari.. o è troppo seicentesca come idea?</span>
RispondiEliminaLa verità è pregare per i nemici, amare il prossimo : ''Ero straniero e mi avete accolto''.
RispondiEliminaCaro Ospite,
RispondiEliminaquando il Vamgelo dice "amate i vostri nemici" li chiama con tale nome, senza fare inversione di termini. E amare non significa rinunziare alla verita' tutta intera.
FdS
Quale notizie intorno al messale paolino del 2002? Sembrerebbe meglio di quello attuale? e quando si adotterà in Italia?
RispondiEliminagiusto, e la Festa del SS. Nome di Maria é un'ottima occasione per pregare.
RispondiEliminaCaro ospite, hai ragione
RispondiEliminama se lo straniero viene accolto si presuppone che si debba inserire nello habitat in cui viene accolto, che rispetti colui che lo accoglie, che si adegui alle sue usanze, che sia educato. Questa è l' "accoglienza".
Lo straniero non deve stravolgere, e spadroneggiare nel luogo in cui pretende di essere accolto, ricevuto, assistito.
Lo straniero, ai nostri giorni, pretende di fare come a casa sua, cambiando addiruttura il modo di fare di chi lo accoglie.. e no eh!! questo no!!
Preghiamo per lo straniero. Che stia meglio! là dove sta.
Sembra non sia pronta la traduzione. Nel testo latino non ho trovato la preghiera eucaristica V ( quella calvinista della santa cena), comunque ora vado acontrollare di nuovo.
RispondiEliminaAl solito ospite ignorante (etimologicamente...) pregare e amare sempre, ma quando lo straniero viene armato per conquistarci, come accadde a Vienna? Saprei cosa dirti, ma cristianamente mi trattengo (tanto sarebbe inutile).
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