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martedì 31 marzo 2009

L'Arcivescovo Forte sulla lettera del Papa. Ermeneutica del nulla.

Dove il nulla, beninteso, non è nella lettera papale, un testo preciso, diretto ed eloquente se ve ne è uno. Il nulla è nelle belle parole di mons. Bruno Forte che, per meglio nascondere un testo che evidentemente non gli va a genio, ha scelto il sistema migliore: camuffarlo dietro una colluvie di parole elogiative che sorvolano accuratamente sull'essenziale. Parole, ripetiamo, anche belle e a tratti profonde; ma che parlano d'altro, anzi di niente (l'unico elemento concreto: l'avvertimento che rispetto al Concilio "indietro non si torna", come faceva scrivere Mussolini sui muri), e non dicono nulla della necessità di considerare in continuità i 2000 anni di vita cristiana, nulla del dovere di tutti di cercare di accogliere le pecorelle lefebvriane che rischiano la deriva, nulla dello scandalo di averne fatto un capro espiatorio, ed avere perfino coinvolto il Papa nell'esecrazione solo perché è andato incontro a quei pariah, detestati da un establishment ecclesiale di cui mons. Forte fa indiscutibilmente parte.

Non è la prima volta che ci permettiamo di mettere un po' sulla graticola questo teologo progressista arcimitrato: leggete qui il nostro commento a un suo paludato articolo sulla Primavera del Concilio.




La solitudine e la speranza in quella lettera del Papa



di Bruno Forte (Arcivescovo di Chieti-Vasto)

In uno dei versi folgoranti del suo "Cantico" San Giovanni della Croce - il poeta mistico per eccellenza - parla di "la música callada, la soledad sonora, la cena que recrea y enamora": la "musica taciuta", la "solitudine sonora", la "cena che ricrea ed innamora".

Queste parole mi sono venute in mente riflettendo sulla Lettera di Benedetto XVI ai vescovi della Chiesa cattolica sulla revoca della scomunica ai quattro Vescovi lefebvriani. L'immagine della musica è quella che mi ispira il riferimento addolorato del Papa alle critiche interne alla comunità ecclesiale, che si sono spinte fino ad avere il sapore di lacerazioni e di ferite: la "sinfonia" che caratterizza la "complexio catholica", l'accordo delle voci nella pur grande varietà delle note e dei motivi, è parsa oscurata, come messa a tacere dal brusio dei risentimenti, dei malumori, delle opposizioni. Certo, la Chiesa non è nuova all'esperienza di tensioni perfino laceranti, come dimostra la sua lunga storia.

Tuttavia il riaffiorare virulento delle tensioni sembra oscurare proprio quel bene supremo della fede che è la sua "cattolicità", il suo essere una nella diversità dei contesti, una per offrire a tutto l'uomo, a ogni uomo il dono di Dio, la buona novella di Gesù.

La "musica taciuta" è però anche quella della comunione profonda, silenziosa e orante, che non è mai mancata nella comunità ecclesiale e che anche adesso è viva, come nota lo stesso Papa citando le espressioni di unità e le assicurazioni di preghiera che lo hanno raggiunto da ogni parte del mondo. Al di là di tutto il possibile chiasso mediatico che enfatizza le contrapposizioni, il popolo di Dio- nella sua maggioranza silenziosa - ama la Chiesa e, pur nella complessa diversità delle situazioni storiche e dei punti di vista, la vuole unita nell'impegno accanto ai poveri e nell'annuncio della buona novella che dà speranza al mondo.

Questa sinfonia al tempo stesso presente e taciuta, negata, eppure ostinata, fa risaltare ancor più la "solitudine sonora", l'eloquente e visibile peso dell'essere solo del Papa nel portare le chiavi di Pietro: anche qui, prima di tutte le dietrologie, che leggono fazioni e partiti, trappole e inganni nella grande macchina del governo della Chiesa, c'è un dato di fatto incontrovertibile. Il Papa è solo: ma il Papa non può non esserlo. Tenere saldo il timone della barca del Pescatore di Galilea sui mari della storia non è impresa misurabile sui successi umani, sull'audience o sul consenso. Il successore di Pietro ha un Unico cui rispondere: «Simone, Simone... io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli» (Luca 22,32). Al discepolo cui confida le chiavi del regno il Nazareno non promette facili successi o percorsi tranquilli. Dovrà portare la croce: e più grande è il compito, più grande l'amore richiesto, più la croce della solitudine sarà presente.

Quello che la lettera del Papa dice, con tratti di umiltà commovente e perfino conturbante, è questa inevitabile condizione di colui che porta l'anello del Pescatore. Nel segno paradossale di un testo che riconosce sbagli di modalità e di forme, di cui dice il Papa - «mi rammarico sinceramente», resta l'autorevolezza del testimone, che ribadisce la scelta del primato dell'amore nonostante tutto e al di sopra di tutto. Un amore offerto verso chi dalla Chiesa si era separato altezzosamente. Un amore che chiede verità e fedeltà, perché rispetto al Vaticano II indietro non si torna, e i lefebvriani potranno essere nella piena comunione ed esercitare lecitamente il loro ministero solo quando avranno espressamente dichiarato fiducia e obbedienza al Concilio e al magistero dei Papi da Giovanni XXIII in poi.

C'è infine l'immagine della «cena che ricrea e innamora»: è quella che è stata evocata in me dalla fede profonda e dall'amore a Cristo e agli uomini che traspare in ogni passo della lettera di Benedetto XVI. Nonostante difficoltà e tensioni, la speranza e la pace non possono mancare in chi ama la Chiesa e sa che in essa lo Spirito di Dio continua a operare. La "cena" è il pane dell'eu-caristia, che ha la forza di ricreare la speranza e di colmare il cuore degli uomini dell'amore che viene dall'alto. Con la forza di questo pane, Benedetto XVI rilancia il grande scopo del suo servizio alla Chiesa e al mondo, con parole che più chiare non potrebbero essere: «Nel nostro tempo in cui in vaste zone della terra la fede è nel pericolo di spegnersi come una fiamma che non trova più nutrimento, la priorità che sta al di sopra di tutte è di rendere Dio presente in questo mondo e di aprire agli uomini l'accesso a Dio. Non a un qualsiasi dio, ma a quel Dio che ha parlato sul Sinai; a quel Dio il cui volto riconosciamo nell'amore spinto sino alla fine - in Gesù Cristo crocifisso e risorto. Il vero problema in questo nostro momento della storia è che Dio sparisce dall'orizzonte degli uomini e che con lo spegnersi della luce proveniente da Dio l'umanità viene colta dalla mancanza di orientamento, i cui effetti distruttivi ci si manifestano sempre di più. Condurre gli uomini verso Dio, verso il Dio che parla nella Bibbia: questa è la priorità suprema e fondamentale della Chiesa e del successore di Pietro in questo tempo». E una lettera insolita, in cui il cuore del successore di Pietro si confessa con sincerità totale al cuore dei vescovi suoi fratelli, è certamente un modo nuovo e toccante di presentare al mondo il volto di questo Dio.


© Copyright Il Sole 24 Ore, 15 marzo 2009, tramite il Papa Ratzinger blog. Sottolineature nostre

49 commenti:

  1. mi chiedo come mons. Forte abbia potuto, in anni recenti, far parte della Commissione teologica internazionale, organismo della Congregazione per la dottrina della fede. Chi l'aveva designato a farne parte? Inoltre: è un vescovo che riesce a parlare per ore ed ore senza dire nulla di consistente e d'interessante. E' il vuoto teologico. Ringraziamo Dio che, a suo tempo, non è stato mandato a Napoli. A quest'ora sarebbe stato una porpora che avrebbe fatto arrossire di vergona molti. Alessandro

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  2. Perdonate l'OT ma alla fine è tutto parte della stessa brodaglia....^__^

    dice il Papa all'Angelus di questa domenica: "Ormai non è più l’ora delle parole e dei discorsi; è giunta l’ora decisiva, per la quale il Figlio di Dio è venuto nel mondo, e malgrado la sua anima sia turbata, Egli si rende disponibile a compiere fino in fondo la volontà del Padre"

    e così E' GIUNTA ANCHE LA NOSTRA ORA a meno che non vogliamo lasciare da SOLO il Divin Maestro....
    E' giunta l'ora di rendersi DISPONIBILI a compiere la volontà del Padre, basta con le parole e i discorsi, ci avverte il Santo Padre, in questa Quaresima, siamo pronti per superare il Getzemani e dare la vita per l'altro?
    Siamo pronti per offrirci come olocausto unitamente al Sacrificio di Cristo?

    Dio non ha bisogno di avvocati difensori, il Papa stesso non ha bisogno di avvocati difensori, ma Dio ha bisogno di TESTIMONI DELL'AZIONE...il Papa ha bisogno di un esercito che dopo la contemplazione PASSI ALL'AZIONE....ossia METTA IN PRATICA L'INSEGNAMENTO DELLA MADRE CHIESA...

    e mentre il Papa fa discorsi seri, impegnativi....ecco come risponde FC in Quaresima....


    SONDAGGIO: VOTA IL PIU' SIMPATICO DEL VANGELO
    Famiglia Cristiana lancia un grande sondaggio tra i suoi lettori:
    vota il personaggio del Vangelo che ti è più simpatico.
    Alla fine su Facebook apparirà una sorta di "mappa popolare"
    dei personaggi più interessanti del Vangelo.
    Famiglia Cristiana pubblicherà le segnalazioni più belle.
    I dettagli per partecipare sono su > FAMIGLIA CRISTIANA <

    *************************

    il....più SIMPATICO? magari se avesse detto " il più fedele" avrebbe anche richiamato le coscienze ad una analisi più attenta al Vangelo stesso, ma cecare consensi ad una rivista sempre più in declino con la ricerca del più SIMPATICO nei Vangeli, è davvero inquietante....
    Saranno segnalate solo le risposte "PIU' BELLE"...eh!

    Questo genere di cultura mi spaventa, è inquietante, a quando il rilancio di un "grande fardello" (fardello, non fratello!) tra i seguaci di Cristo nelle descrizioni dei Vangeli?
    Magari FC potrebbe identificare alcuni episodi narrati con lo sfondo e lo scenario della Fattoria...
    Magari potrebbe invitare i suoi elettori a telefonare per....BUTTARE FUORI qualche personaggio dei Vangeli: oggi chiede chi è il più simpatico, domani magari chi è il più antipatico....

    Non c'è mai fine alla dissacralizzazione di tutto....


    Fraternamente CaterinaLD

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  3. La Lettera di Bruno Forte sarebbe da vietare ai....diabetici....
    ^__^

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  4. "perché rispetto al Vaticano II indietro non si torna"
    ----------

    paura eh, Eminenza?

    Ma quanti gradi ha questo "spirito del concilio"? A giudicare dagli effetti almeno una quarantina!

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  5. Interessante il passaggio iniziale in cui dice: "il popolo di Dio ama la Chiesa".

    Ma questo popolo e la Chiesa sono forse due entità distinte?

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  6. Forse è perché se si alza troppo il gomito (con lo spiritodelconcilio) poi si vede doppio...

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  7. Alessandro, ma veramente pensi che a Napoli qualcuno arrosisca per qualcosa? Eppure sai bene che bei vescovetti ci sono stati ultimamente!!!

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  8. Complimenti a Messa in Latino per aver messo in evidenza il personaggio Bruno Forte, che a nostro parere è un uomo teologicamente insidioso, che ambiguamente si adegua alla situazione corrente per continuare a danneggiare la Chiesa con la teoria della discontinuità e remare contro le intenzioni del Santo Padre per il ricupero della Tradizione nella continuità. Bruno Forte è altresì avverso all’unità della Chiesa e alla carità di Dio per il rientro completo e legittimo ed operante della FSSPX.

    A complemento di questo importante post di Messa in Latino, vi consigliamo di leggere il post ed i commenti nel blog di Raffaella alla pagina: http://paparatzinger2-blograffaella.blogspot.com/2009/03/la-solitudine-e-la-speranza-in-quella.html

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  9. All'anonimo delle 9,29: grazie per aver fatto notare che secondo mons. Forte "il popolo di Dio ama la Chiesa". Codesta è una affermazione degna delle correnti marxiste della teologia della liberazione sudamericana che vedeva come naturale, ovvia, la contrapposizione tra gerarchia e laici. Come se i vescovi non facessero parte della Chiesa ma solo i laici. Purtroppo della qualificazione della Chiesa come Popolo di Dio si è ampiamente abusato dai propugnatori dell'ermeneutica della discontinuità. Ancorchè sia una affermazione presente nella Lumen gentium, trovo molto più completa la definizione di Chiesa quale Corpo mistico di Cristo. Chiedo lumi al prof. pastorelli: da quando si iniziò a definire la Chiesa come popolo di Dio? Solo durante il Concilio o anche prima? Alessandro

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  10. Un certo modo di pensare del '68 non ha lasciato indenni anche gli uomini di Chiesa. Bendetto Croce definiva la sociologia "Inutile scienza" troppa sociologia religiosa nei seminari al posto della patristica, della dogmatica e della scolastica hanno sortito questi effetti: quando si darà al termine " povero" il giusto significato, quando nelle Chiese dai pulpiti si tornerà a parlare di "ANIMA" allora forse .......

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  11. nel 2004 mons. Forte fu il predicatore degli esercizi spirituali al Papa e alla Curia. C'è qualcuno che sa come potè essere e da chi fu segnalato per così alto compito? Alessandro

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  12. A mons. Forte suggerisco di leggere (forse non l'ha mai fatto) il discorso del 25 gennaio 1979 di Giovanni Paolo II alla III conferenza dell'episcopato dell'America latina a Puebla. Con quel discorso il Papa volle chiudere un decennio di abusive interpretazioni della definizione di Chiesa quale popolo di Dio. Roma locuta ... ma in molti si sono dimenticati (anche mons. Forte) la seconda parte di codesto brocardo. Alessandro

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  13. Qualche anno fa un prete della diocesi di Milano mi disse che alcune delle lettere pastorali del card. Martini erano state redatte da mons. Forte. Ora capisco perchè il poeta Giovanni Testori definì il card. Martini un "cardinale camomilla". Ogni simile cerca il proprio simile. Se Testori riusciva a intravedere il vuoto teologico nel pensiero del card. Martini, non ci dobbiamo meravigliare se esso (il vuoto) è presente anche in mons. Forte. Alessandro

    RispondiElimina
  14. L'amicizia e la stima che intercorre tra il Papa e mons. Forte e' ben nota. Oltre ad essere stato a lungo membro della Commisione Teologica Internazionale, Forte e' stato ordinato vescovo da Ratzinger e papa Benedetto XVI a pochi mesi dalla sua elezione ha visitato privatamente la diocesi di Chieti-Vasto.
    Alla sfilza di anonimi che si permette di denigrare un vescovo e teologo che gode di grande considerazione da parte di questo Papa, cosi' come del precedente, consiglio di farsene una ragione.

    Angelo Bottone

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  15. Denigrare? per favore, poichè non sono un teologo spiegatemi l'affermazione "il popolo di Dio ama la Chiesa". Alessandro

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  16. Chiarezza, chiarezza, chiarezza: ecco cosa manca al pensiero di mons. Forte. Alessandro

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  17. Ad Angelo Bottone,
    Il Papa si è morso le dita dopo aver nominato vescovo Bruno Forte. Infatti dopo la nomina Bruno Forte si è rivolto contro il Papa denigrando con veemenza il Motu Proprio Summorum Ponficum. Il Papa ne è rimasto profondamente amareggiato. Non si aspettava proprio questo attacco.
    PaoloD

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  18. Il popolo di Dio (soggetto) ama (predicato verbale) la Chiesa (complemento oggetto). Ne deduco che il popolo di Dio e la Chiesa sono entità diverse. O sbaglio? Alessandro

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  19. Ho avuto modo di vedere un opuscolo sulla Cresima diffuso dal nostro nella sua Arcidiocesi. In otto pagine fitte, fitte dice solo una volta che si tratta di un Sacramento. Bonta' sua.
    F.d.S

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  20. Papa amareggiato per attacco di Forte? Chi ha colpa del suo mal pianga se stesso. E male voluto non è mai troppo.

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  21. Negli anni '60 un nostro zio teologo moralista, docente alla Università Laterana, ci confidò amareggiato della rinuncia postconciliare alla Santa Messa in latino e ci predisse che un giorno ci sarebbero stati degli eloquenti teologi che ti avrebbero parlato di tutto fuorchè di Gesù Cristo.

    Ormai siamo di fatto in una chiesa protestante, ci guardi Iddio da teologi come Bruno Forte & amici...
    PaoloD

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  22. Forte fu nominato vescovo da Giovanni Paolo II non da Benedetto XVI.
    L'allora card.Ratzinger lo consacrò nel settembre 2004.

    Antonio

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  23. Angelo ha detto...
    L'amicizia e la stima che intercorre tra il Papa e mons. Forte e' ben nota. Oltre ad essere stato a lungo membro della Commisione Teologica Internazionale, Forte e' stato ordinato vescovo da Ratzinger e papa Benedetto XVI a pochi mesi dalla sua elezione ha visitato privatamente la diocesi di Chieti-Vasto.
    Alla sfilza di anonimi che si permette di denigrare un vescovo e teologo che gode di grande considerazione da parte di questo Papa, cosi' come del precedente, consiglio di farsene una ragione.

    Angelo Bottone

    *****************************

    Mi perdoni ma...Benedetto XVI appena eletto ha ricevuto in grande amicizia "l'AMICO", come lo ha sempre chiamato, Hans Hung ^__^ cosa dovremmo dedurne?

    La visita poi non è stata "privata"...ma il Papa andò in Abruzzo alla Basilica del Volto Santo di Manoppello...che Benedetto XVI ha elevato a Santuario, ed essendo sotto la giurisdizione di Bruno Forte è ovvio che l'abbia incontrato eh!

    Il fatto che sia stato ordinato da Ratzinger a Vescovo non significa nulla...Giovanni Paolo II era già malato e non di rado delegava altri Cardinali alle ordnazioni come sta facendo anche Ratzinger che le prime ordinazioni le ha fatte lui, le altre sono state eseguite da altri...

    Ritornando al testo della lettera di Forte è palese ch non dice nulla...anzi, continuando a parlare di amore e tolleranze, si continua in maschera a NON tollerare i "tradizionalisti" esattamente il contrario di quanto ha chiesto il Papa nella sua di Lettera...
    Inoltre, come feci osservare, feci una scommessa con degli amici:
    vogliamo vedere quanti tra vescovi e laici e sacerdoti nel citaree applaudire la Lettera del Papa OMETTERANNO il passo in cui egli dice:

    Ma ad alcuni di coloro che si segnalano come grandi difensori del Concilio deve essere pure richiamato alla memoria che il Vaticano II porta in sé l’intera storia dottrinale della Chiesa. Chi vuole essere obbediente al Concilio, deve accettare la fede professata nel corso dei secoli e non può tagliare le radici di cui l’albero vive.

    e dunque dice il Papa:

    A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio. E se qualcuno osa avvicinarglisi – in questo caso il Papa – perde anche lui il diritto alla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo.

    dove sta il commento del grande Bruno Forte a queste parole del Pontefice?

    Un aspetto che il card. Biffi analizza attraverso i pensieri di Chesterton (che suggerisco a mons. Forte e a tutti di approfondire) è l’Ortodossia ed eterodossia… In nome dell’irenismo, specifica il card. Biffi, E’ DIFFICILE DIVENTARE ERETICI ed è straordinariamente paradossale che anzi, oggi, praticamente non ci siano più eretici e questo perché va sbiadendosi il confine tra l’ortodossia e l’eterodossia e, incomprensibile è che oggi nessuna asserzione è più condannabile, di conseguenza viviamo nel paradosso che pur vivendo in una epoca culturalmente eretica, l’eretico non esiste più….

    Ma per Chesterton l’ortodossia è l’unica garanzia per la nostra salvezza! Essa è inconfondibile, è l’unico magistero affidabile dando, invece, all’eresia, una visione positiva, per lui le eresie “sembrano persino corrispondere alla verità e talvolta sono vere, ma nel senso limitato in cui una verità non è la Verità !” L’eresia, afferma a ragione Chesterton, è quella verità che trascura tutte le altre verità che conducono in sostanza alla vera ed unica Verità!

    E’ per questo che Chesterton arriva a concepire la bellezza insita nella Chiesa Cattolica da lui ritenuta l’unico baluardo rimasto a difesa dell’uomo autentico, dell’uomo “normale” e dice: “ La Chiesa… è il luogo dove tutte le verità si danno appuntamento” esse vengono spurgate, ragionate, discusse, corrette, esse diventano una verità nell’ortodossia che è poi quella espressione felice di san Paolo della “Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno DELLA VERITA’” (1Tm.3,15)


    ....perdonate la lunghezza, ma necessaria per rispondere ad una lettera altrettanto...Forte!
    ^__^

    Fraternamente CaterinaLD

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  24. Brava, Caterina. Il tuo è stato un bellissimo commento alla faccia del pensiero debolissimo di mons. Forte. Alessandro

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  25. Guardi, Angelo, che qui nessuno denigra nessuno. Si sta semplicemente commentando una lettera ad alto tasso di glucosio e a scarso tasso di buoni contenuti, che rivela una sostanziale sordità all'accorato messaggio di Benedetto XVI. Certo, i duri d'orecchi e di cuore - anche nei riguardi del Pontefice - allignano pure tra noi, ma almeno non sono porporati e si contentano di ripetere innocuamente le loro certezze. Una sortita inconsistente come questa di mons. Forte è invece tutt'altro che innocua, perché con le sue mellite preterizioni è una chiara presa di distanza dal Papa e dalla sua linea.

    RispondiElimina
  26. Concordo con Dante Pastorelli per le sue osservazioni. Sarebbe ora che il Papa agisse e prendesse gli opportuni santi provvedimenti contro i vescovi disubbidienti e mettesse ordine nella Curia e nella Segreteria di Stato con uomini leali, competenti e ricchi di fede.

    I fedeli sono disorientati da tutti questi interessi personali dei loro pastori. Pastori? purtroppo pasciono se stessi! Vestono di rosso scarlatto e tradiscono la Chiesa.

    “Gesù ripete quest’oggi a ciascuno di noi che Egli «non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Mc 10,45). Ecco l’ideale che deve orientare il vostro servizio. il Signore vi chiede e vi affida il servizio dell’amore: amore per Dio, amore per la sua Chiesa, amore per i fratelli con una dedizione massima ed incondizionata, usque ad sanguinis effusionem”. Cfr. Benedetto XVI, discorso ai cardinali 24 nov 2007.
    PaoloD

    RispondiElimina
  27. Brava Caterina63 !!!
    a proposito di Bruno Forte: leggiamo in RaffellaBlog
    http://paparatzinger2-blograffaella.blogspot.com/2009/03/la-solitudine-e-la-speranza-in-quella.html
    il commento di maranatha.it e di altri su Bruno Forte.

    Maranatha.it ha detto… 17 mar 2009 12.37

    Cara Raffaella,

    tu sai che la nostra linea è quella di lavorare in silenzio e senza clamore. Ora che siamo in ballo… è venuto il momento per chiarire un poco la nostra situazione. Siamo stati felicemente occupati a tempo pieno per accudire i nostri genitori, cofondatori con noi figli del sito Maranatha.it. E’ grazie alla loro degenza di undici anni che con l’aiuto di Nostro Signore è nato il sito.
    http://www.maranatha.it/Benvenuti/BenvenutiPage.htm 



    Ci hanno lasciato due anni fa, ora sono in cielo e noi continuiamo ad offrire questo servizio alla Chiesa ed ai fratelli vicini e lontani finché Dio vorrà. Ci penserà la nostra vecchiaia o le malattie che certamente incomberanno per fermarci, ma abbiamo fiducia che il nostro lavoro continuerà da persone più capaci e giovani che il Signore certamente provvederà.



    Non ti meravigliare Raffaella di quello che ti confermiamo, ma per noi è un fatto molto naturale essere stati e tuttora continuamente attaccati, intimoriti ed altro, e stranamente … solo da uomini di Chiesa: preti, religiosi, alti prelati e vescovi. Contrapposto un mare di apprezzamenti da semplici fedeli, parrocchie, vescovi fedeli, cardinali e dai nostri più amati “missionari nel mondo”. Molte persone da tutto il mondo ci chiedono edizioni di Maranatha.it nelle loro lingue, specialmente le lingue occidentali. 

    Per ciò che riguarda la lingua cinese, abbiamo collaborato con il Padre Paul Leung di Hong Kong e da più di due anni esiste il suo sito http://www.mhchina.net/ . 
Ci sembra molto strano, che le Conferenze Episcopali, Italiana ed estere, non provvedono loro il servizio di Liturgia molto richiesto, tanto più che hanno molte più risorse materiali e intellettive e di competenza di noi due peones.



    Il primo severo attacco è avvenuto circa quattro anni nel pieno dei nostri problemi familiari dall’allora responsabile della Libreria del Vaticano che scriveva anche a nome della CEI (e da Editori interessati che tuttora non offrono alcun sussidio per la Messa Antica). Il loro obbiettivo era di stopparci con la scusa del copyright. Non vado nei dettagli delle due lettere ricevute di stampo ….. non è nostra intenzione creare scandalo. Abbiamo semplicemente risposto che come battezzati abbiamo il dovere-diritto di diffondere la Parola del Signore. “Avete mai pagato il copyright a Nostro Signore per il Padre Nostro? Avete mai pagato il copyright agli evangelisti? e … ai Padri della Chiesa? “. “Noi andiamo avanti piuttosto al martirio, ma noi non ci fermiamo”! Poi è intervenuto QUALCUNO ai piani alti e abbiamo potuto continuare. 



    Gli altri attacchi sono iniziati e continuano tuttora da quando abbiamo inserito il Missale Romanun di S.Pio V e non molto strano a dirsi per aver anche inserito il Missale Romanun in Latino di Paolo VI perché è sempre stata loro intenzione di “non divulgarlo” data la “infedele traduzione” fatta in italiano nel Messale riformato.

    Questo lavoro che abbiamo pubblicato è stato fatto grazie alla tuttora collaborazione di esperti in liturgia, docenti dell’università pontificia, coordinati da un valente sacerdote della Diocesi di Roma.


    http://www.maranatha.it/MissaleRomanum/introdpage.htm

    http://www.maranatha.it/novusordo/a1page.htm 



    Bruno Forte, per mezzo del suo responsabile dell’Ufficio Liturgico, è stato un dei primi e più “cattivi interventi ricevuti” perché togliessimo il Messale Tradizionale di S. Pio V. 

    Dalla revoca della scomunica della fraternità SSPX si sono intensificati gli attacchi. 



    C’è sempre stato un continuo e ridicolo accanimento perché togliessimo il Banner “DOMINUS IESUS” nella HomePage di Maranatha.it. Questo “Dominus Iesus”ha fatto imbestialire più di uno, ma come vedi è da anni sempre presente in prima pagina.



    Non parliamo della nostra Diocesi che dopo aver ignorato per anni questa nostra risorsa web al servizio della Chiesa, ci ha contattato per la prima volta in relazione all’intervento del liturgista di Bruno Forte per il solo fatto che in un articolo della STAMPA si faceva riferimento ad “un imprecisato sito cattolico della Diocesi di Chiavari”. Altri problemi recenti sono avvenuti in diocesi e nella nostra parrocchia da quando abbiamo fatto richiesta ed ottenuto ogni sabato pomeriggio la Santa Messa Tradizionale. 



    Cara Raffaella, non vogliamo concludere questa nota negativa, perché quei vescovi e sacerdoti che ci hanno aggrediti, sono una “piccola cosa” rispetto alle molteplici lettere di approvazione e di ringraziamento e di entusiasmo che continuamente riceviamo da seminaristi, sacerdoti e alti prelati per i sussidi che pubblichiamo per approfondire e diffondere la Liturgia della Chiesa ed in particolare per la Santa Messa Tradizionale. 



    Un pensiero, un ringraziamento, una nostra continua preghiera per il Santo Padre. Dio ce lo conceda per lunghi anni, per noi e per la nostra Chiesa.



    Con affetto,
Paolo e Giovanni

    RispondiElimina
  28. Acc... l'ultimo anonimo ha anticipato un post in cui narreremo le vicende del grande sito Maranathà. Che coinvolgono, come si vede, l'ineffabile arcivescovo teatino.

    A F. Pernice. "Mellite preterizioni": magnifica! mo' me la segno.

    RispondiElimina
  29. forse Bertone ha capito subito chi era Tanasini e da suo vicario generale e vescovo ausiliare di genova l'ha mandato a Chiavari. Alessandro

    RispondiElimina
  30. Grandissima solidarietà a Paolo e Giovanni del sito Maranathà dei quali ebbi modo di seguire le tristi PERSECUZIONI INGIUSTIFICATE di gente che si dice cattolica e che occupa nella Chiesa posti non indifferenti...

    Un accanimento TERAPEUTICO atto ad indebolire la corretta informazione della santa Tradizione Liturgica PRIMA ANCOA dell'uscita del MP di Benedetto XVI...
    perfino tra una sorta di premio da dare al sito cattolico più meritevole, i due fratelli Paolo e Giovanni vennero offesi ed umiliati...con un premio dato prima e negato il giorno dopo...
    e non era tanto per il premio in sè, quanto per le motivazioni insesitenti e per le umiliazioni ricevute a causa del loro GRATUITO servizio in rete...

    Ma ancora una volta LA CROCE PAGA...dona davvero quel centuplo promesso...Paolo e Giovanni rimanendo fedeli alla Verità, ne hanno cominciato a ricevere benefici in una gara di solidarietà che sfociò poi in un riconoscimnto UFFICIALE, il primo e lunico, da parte della Santa Sede definendolo un sito "essenzialmente cattolico"...

    Quanto Calvario e quante PERCOSSE prima di giungere a questo legittimo riconoscimento!!

    E il grande mons. Bruno Forte si comportò con loro esattamente al contrario di quanto ha scritto in questa lettera...
    Ecco perchè si chiede davvero, e con il cuore in mano, a questi Vescovi che NON credono affatto alla fedeltà alla Tradizione senza per questo "odiare" il Concilio (che ebbe solo la sventura di essere dopositato nelle mani sbagliate)...DI TACERE, senza necessariamente voler a tutti i costi DIFENDERE IL PAPA (che non ne ha affatto bisogno!!) attraverso letterine insipide, prive dell'ossatura PREDICATRICE paolina...

    Sembra il disco della Mina...
    Parole, parole parole...
    Parole, parole, parole...
    Parole, parole, parole...
    parole soltanto parole
    parole d'amore...
    ...si amor profano!


    ^__^

    RispondiElimina
  31. Carissimi amici cibernauti, carissimi polemisti, caro Dante, sono stato ora sul sito della conferenza episcopale italiana. Annuntio vobis (et mihi) dolorem magnum: archiepiscopus Bruno Forte est praeses commissio episcipalis pro doctrina fidei. Devo mettermi a ridere o a piangere? Aspetto le vostre indicazioni. Alessandro

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  32. Forte coi deboli, debole coi forti...

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  33. Ecco due critici della Summorum Pontificum che fanno parte di altrettante commissioni episcopali della C.E.I.: Dante Lafranconi (Cremona) per la dottrina della fede e, udite, udite! Luca Brandolini (Sora - Aquino) per la liturgia!!! Roba da non credere. Alessandro

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  34. Bruno con i candidi, candido con i bruni.

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  35. Ancora adesso sono stupefatto da come un vescovo possa scrivere enormi stupidaggini del genere: "il popolo di Dio ama la Chiesa". Mons. Forte ha usato un mare di parole per dire NULLA. Si, ha ragione Caterina: codesti vescovi che sono contro la Summorum Pontificum e ostili alla revoca della scomunica ai lefebvriani (cioè, sotto sotto,ostili al Papa) DEVONO SOLO STARE ZITTI. Stare zitti non costa fatica. Alessandro

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  36. "Ecco due critici della Summorum Pontificum che fanno parte di altrettante commissioni episcopali della C.E.I.: Dante Lafranconi (Cremona) per la dottrina della fede [...]"

    Cosa leggo... sono desolato!!! Che fine farà la nostra petizione?!?
    O Gesù, aiutaci - Confidiamo in te!

    Ema - Cremona

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  37. Vedete un po' questo che ho trovato adesso su Oriens:

    Cara Raffaella,

    tu sai che la nostra linea è quella di lavorare in silenzio e senza clamore. Ora che siamo in ballo… è venuto il momento per chiarire un poco la nostra situazione. Siamo stati felicemente occupati a tempo pieno per accudire i nostri genitori, cofondatori con noi figli del sito Maranatha.it. E’ grazie alla loro degenza di undici anni che con l’aiuto di Nostro Signore è nato il sito.
    http://www.maranatha.it/Benvenuti/BenvenutiPage.htm


    Ci hanno lasciato due anni fa, ora sono in cielo e noi continuiamo ad offrire questo servizio alla Chiesa ed ai fratelli vicini e lontani finché Dio vorrà. Ci penserà la nostra vecchiaia o le malattie che certamente incomberanno per fermarci, ma abbiamo fiducia che il nostro lavoro continuerà da persone più capaci e giovani che il Signore certamente provvederà.

    Non ti meravigliare Raffaella di quello che ti confermiamo, ma per noi è un fatto molto naturale essere stati e tuttora continuamente attaccati, intimoriti ed altro, e stranamente … solo da uomini di Chiesa: preti, religiosi, alti prelati e vescovi.

    Contrapposto un mare di apprezzamenti da semplici fedeli, parrocchie, vescovi fedeli, cardinali e dai nostri più amati “missionari nel mondo”. Molte persone da tutto il mondo ci chiedono edizioni di Maranatha.it nelle loro lingue, specialmente le lingue occidentali.
    Per ciò che riguarda la lingua cinese, abbiamo collaborato con il Padre Paul Leung di Hong Kong e da più di due anni esiste il suo sito http://www.mhchina.net/

    Ci sembra molto strano, che le Conferenze Episcopali, Italiana ed estere, non provvedono loro il servizio di Liturgia molto richiesto, tanto più che hanno molte più risorse materiali e intellettive e di competenza di noi due peones.

    Il primo severo attacco è avvenuto circa quattro anno nel pieno dei nostri problemi familiari dall’allora responsabile della Libreria del Vaticano che scriveva anche a nome della CEI (e da Editori interessati che tuttora non offrono alcun sussidio per la Messa Antica). Il loro obbiettivo era di stopparci con la scusa del copyright. Non vado nei dettagli delle due lettere ricevute di stampo ….. non è nostra intenzione creare scandalo. Abbiamo semplicemente risposto che come battezzati abbiamo il dovere-diritto di diffondere la Parola del Signore. “Avete mai pagato il copyright a Nostro Signore per il Padre Nostro? Avete mai pagato il copyright agli evangelisti? e … ai Padri della Chiesa? “. “Noi andiamo avanti piuttosto al martirio, ma noi non ci fermiamo”! Poi è intervenuto QUALCUNO ai piani alti e abbiamo potuto continuare...

    http://www.oriensforum.com/index.php?topic=1032.0

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  38. Eatzinger cardinale lo consacrò. Come Prefetto dell'ex S. Uffizio doveva ben conoscere il teologo Forte. Dunque, ora se lo tengano anche nella commissione "espiscipalis" per la fede. Meglio proprio episcipalis, così non si scomada l'episcopato.
    Da piangere ci sarebbe. Ma siccome di lacrime non ne ho più, vivo la mia fede "tamquam non essent" questi Maestri.

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  39. Anonimo ha detto...
    Vedete un po' questo che ho trovato adesso su Oriens:


    ***********

    ^__^
    è la stessa pubblicata da Raffella dal thread sulla lettera di mons B.Forte ^__^

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  40. Il cardinale Forte, diventato Pastore univ., scomunicherà certissimo tutti i pastorelli.

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  41. Per Inopportuno:

    I pastorelli e i portator di soma
    spingeranno i "melliti" fuor di Roma.

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  42. Già Cardinale?
    Claudia?

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  43. Caro inopportuno, non conosco il prof. Dante Pastorelli (lui vive ad Firenze, io ad Alessandria) ma ti assicuro che raramente mi è capitato di conoscere sacerdoti che abbiano una così ampia cultura teologica come lui. Non tutto ciò che egli scrive lo condivido ma se c'è uno che dovrebbe iniziare a studiare teologia questi, te l'assicuro, è proprio mons. Forte che con le sue elucubrazioni sulla ultima lettera del Papa mi ha fatto cadere le braccia (e mi fermo alle braccia). Alessandro

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  44. Anonimo ha detto...


    Cosa leggo... sono desolato!!! Che fine farà la nostra petizione?!?
    O Gesù, aiutaci - Confidiamo in te!

    Ema - Cremona

    **************************

    Un consiglio....non fatevi fregare, basta con la raccolta di firme, il MP non ha mai chiesto questo in cambio della Messa essa è un DIRITTO DEI FEDELI CHE LA VOGLIONO....è ora che i Vescovi si rendano conto che certa intolleranza non paga...

    qui messainlatino ha fatto un ottimo lavoro, nella hom-page c'è un link a come organizzare un gruppo e bastano DUE-TRE PERSONE costituite come Associazione senza alcuna pretesa senza impegni gravosi, ma previsto dal Diritto Canonico...^__^

    Munitevi di un buon sacerdote, PAZIENTE E CONOSCITORE della Sacra Liturgia....semmai andate di persona dal Vaescovo, con carità e muniti di pazienza....andate da lui quando siete pronti...

    Il MP dice testualmente che anche una coppia di sposi se volesse, potrebbe CHIEDERE di essere sposati con il Rito Antico, anche chi volesse essere congedato da questa terra con il Rito san Pio V può e DEVE OTTENERLO, anche chi volesse un Battesimo, ergo non è necessario raccogliere firme...occorre solo organizzarsi e interprellare il Vescovo solo quando è tutto pronto...

    Se il "NO" persistesse, si fa una Lettera di denuncia all'Ecclesia Dei e in copia al Vescovo....alla Congregazione per i Vescovi, l Culto Divino....e si PREGA INCESSANTEMENTE...cercando ulteriori consensi tra i fedeli e sacerdoti...e ritentare senza stancarsi di perseverare...

    ^__^

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  45. E' vero, Caterina, si può lottare nelle forme previste per avere il vetus ordo. Per le cose in cui si crede è sacrosanto farlo. Ma non dovrebbe essere la Chiesa la prima a darsi un'aggiustata? Se una messa vetus ordo è qualcosa di buono, e non una fantasia malata di gente che non ha di meglio da fare, la Chiesa deve fornirla senza nemmeno aspettare che qualche fedele la richieda. Non è la Chiesa la dispensatrice dei riti e dei sacramenti? Non ha detto la Chiesa (tramite il suo sommo pontefice) che la messa vetus ordo è una grande ricchezza? A questo punto la Chiesa deve sanare la contraddizione in cui attualmente si dibatte e darci messe vetus ordo accessibili. Protestando e puntando i piedi (come è giusto e meritorio fare, sottolineo) si otterrà qualcosa, forse, ma se non cambia la mentalità di molti uomini di Chiesa quel qualcosa sarà provvisorio, sempre passibile di ritiro alla prima occasione e con il primo pretesto!

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  46. Caro Jacopo....le tue domande meritano tutte risposte affermative, tuttavia la deriva è così profonda e così ampliata che non risolveremo nulla...^__^

    La Chiesa è MADRE ed è colei che ci santifica, ci rende Figli di Dio, ci rende MEMBRA della Corpo, senza nulla togliere dunque a questo ruolo che le deriva da Dio, noi però possiamo AIUTARE questa Madre...in che modo?
    Nel nostro caso i modi possono esser quelli postati al messaggio precedente ma è ovvio che si possono unire altri modi, altre persuasioni e magari trvare Vescovi e Cardinali SENSATI, pronti al martirio pur di difendere il...DEPOSITO DELLA FEDE...^__^


    In definitiva non è che abbiamo poi altra scelta....perchè se è vero che la Chiesa DEVE SANARE è anche vero che se metà della Gerarchia è MALATA (colpita dall'epidemia^__^) tocca ai fedeli laici, ma fedeli per davvero, AIUTARE E SOSTENERE i vescovi sani, a partire dal Pontefice ^__^

    Una cosa del genere, se vi ricordate, avvenne con l'eresia ariana^__^
    la maggioranza dei vescovi orientali (all'epoca la Chiesa era unita) ed occidentali, venne colpita dal virus ariano ^__^ perfino Papa Liberio (mi pare fosse lui non vorrei sbagliare, altrimenti correggetemi) ne venne coinvolto tanto da abiurare seppur per breve tempo....
    Un manipolo di Vescovi (i cardinali ancora non c'erano) riuniti nel Sinodo di Rimini, aiutati e sostenuti da folti gruppi di laici FEDELI AL CREDO APOSTOLICO, salvarono la situazione....ma come ben sapete tale eresia serpeggiò per ben lunghi 400 anni...e ci fu un aspetto inquietante che i primi predicatori che si inoltrarono nella Germania, avendo contratto il virus ariano, seminarono dalle fondamenta una fede fallata che giovò molto al Protestantesimo nel 1.500...ed alla quale pose rimedio il Monachesimo di san Benedetto 200/300 anni dopo i fatti ariani...

    Questo detto in due righe tanto per far capire che non è la prima volta che la Chiesa si trova in difficoltà proprio nel suo interno ^__^ e che solo la PERSEVERANZA, come Gesù stesso ci insegna, può far si che anche questo momento storco passi seppur lascerà immense cicatrici indelebili...

    Fraternamente CaterinaLD

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  47. Grazie per aver pubblicato questo testo di mons. Forte che non avevo avuto la fortuna di leggere. Bellissimo! Illuminante! Grande Dio che regala alla Chiesa questi Pastori!
    Un fraterno saluto a tutti.

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  48. Circa mons. Bruno (anzi "Brunello" come affettuosamente lo chiamano a
    Napoli, città di cui suo fratello Francesco, anzi "Ciccio", è stato anche
    sindaco) Forte, si tratta sempre di colui che, con belle parole
    incomprensibili, sostiene:
    a) la "progressività" della coscienza messianica di Nostro Signore (Per
    scelta NON Traduco);
    b)Ario e Nestorio non erano, rispettivamente, nè ariani, nè nestoriani

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  49. Qualcuno disse che Mons. Forte manca di epistemologia teologica. E' un bel complimento per uno che si defnisce Vescovo teologo! E' come dire a un cuoco che non sa che cos'è la farina!

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