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venerdì 13 ottobre 2023

"Tutti a Roma!", perchè? Ecco la risposta! #sumpont2023

Cari amici, in quest’anno tanto particolare, molti fedeli si chiedono se e perché partecipare al Pellegrinaggio Summorum Pontificum (circa il quale ved. QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).

Ecco la risposta del CNSP, che la Redazione di MiL condivide toto corde.

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Anche quest’anno, TUTTI A ROMA!

Mancano ormai poco più di dieci giorni al Pellegrinaggio Summorum Pontificum 2023: un’iniziativa della quale il CNSP è stato ed è attivo promotore sin dalla prima edizione, nell’ormai lontano 2012.

Quest’anno, come sapete, purtroppo non sarà possibile celebrare la consueta Messa solenne sulla tomba dell’Apostolo, e la processione verso San Pietro si concluderà con la recita dell’ora sesta.

Sappiamo bene che ciò ha creato un po’ di sconcerto tra i fedeli. Lo comprendiamo: ma dobbiamo superare questo disorientamento e quest’anno più di ogni altro serrare le fila ed accorrere a Roma. Anzi, dovremmo sforzarci di essere più presenti che mai: ce lo impongono le circostanze in cui versa la Santa Chiesa, che proprio in questi giorni appaiono particolarmente drammatiche.
DUNQUE: TUTTI A ROMA!

Tutti a Roma, per giustapporre alla città proibita sinodale, così distante e inaccessibile, proprio come l’antica residenza degli imperatori cinesi, la gioiosa processione del Populus Summorum Pontificum!

Tutti a Roma, per dimostrare concretamente, nel cuore della città eterna, che il popolo di Dio, quello vero, quello di carne, non è così come lo si vorrebbe rappresentare, ma sa, vuole e può ancora mettere al centro della propria vita l’adorazione, la vita sacramentale e la speranza cristiana, non cade preda di infondati terrori apocalittici, non sposa l’agenda mainstream, e si abbandona con certezza alla parola del Signore: «confidite, ego vici mundum» (“abbiate fiducia, io ho vinto il mondo”: Gv, 16, 28).

Tutti a Roma, per riempire San Pietro anche quest’anno, proprio quest’anno, nonostante sia quest’anno. Riempiamo la Basilica per mostrare a tutti, entro e fuori la Chiesa, che ci siamo e vogliamo esserci. Che se nessuno ci potrà separare dall’amore di Cristo, come ci assicura S. Paolo, nessuno potrà fare di noi dei fedeli di serie B, dei devianti da rieducare o delle zavorre di cui liberarsi.

Insomma, tutti a Roma per dimostrare nei fatti che nessuno è di troppo nel popolo di Dio. E che non siamo e non saremo mai ospiti sgraditi in quella che è e sarà sempre la nostra casa: la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica.

Cari amici del Populus Summoru Pontificum d’Italia: ecco le ragioni per cui dobbiamo fare ogni sforzo per essere a Roma e partecipare alla processione verso S. Pietro. Raggiungere l’urbe, anche in giornata, è possibile senza eccessive difficoltà, in treno, dalle principali città, spesso in poche ore: al massimo, può comportare il sacrificio di una levata mattiniera. Non è necessario iscriversi, prenotarsi o altro, ma occorre solo trovarsi presso la basilica minore dei Santi Celso e Giuliano (Via del Banco di Santo Spirito, 52) alle h. 9,00 di sabato 28 ottobre. Di nuovo, dunque: tutti a Roma!