Pagine

martedì 17 aprile 2012

Mons. Fellay ha firmato il preambolo dottrinale, se pur con qualche modifica. Deo Gratias!

Bella, magnifica, sperata e attesa notizia! Sia lode a Dio!
Sarà felice il Santo Padre, che attendeva con il cuore palpitante questo momento!
Ora speriamo che, contrariamente alle voci più o meno ufficiali, per la F.S.S.P.X venga scelto l'inquadramento canonico dell'Amministrazione Apostolica (o di un Ordinariato o, al massimo, di una prelatura personale con deroga al can § 297 C.I.C.) in modo che sia garantita l'immunità della Fraternità dalla giurisdizione dei Vescovi, e che le conservi piena e assoluta facoltà d'azione (sulle differenze di questi tre diversi inquadramenti canonici possibili, si vedano nostri precedenti post qui, qui, qui, qui e qui
Ma intanto questo è un lieto giorno! E comunque sia, la Fraternità saprà essere sale e lievito alla Chiesa e al Mondo!

Mi viene in mente una citazione che ben si può ripetere per tale felice e fausta circostanza: "
Gaudet Mater Ecclesia".
Tutto si compie. Speriamo che così come è iniziato, così possa ricomporsi,
ad laudem et gloriam nominis sui, ad utilitatem quoque nostram, totiusque Ecclesiae Suae sanctae.

E ora prudenza, forza (contro le probabili opposizioni più serrate dei "modernisti") e preghiera (per il perfezionamento degli accordi).

Roberto




Lefebvriani: la risposta positiva è arrivata! "
di A. Tornielli, da
Vatican Insider, del 17.04.2012



La risposta della Fraternità San Pio X è arrivata in Vaticano ed è positiva: secondo le indiscrezioni raccolte da Vatican Insider il superiore dei lefebvriani, il vescovo Bernard Fellay, avrebbe firmato il preambolo dottrinale che la Santa Sede aveva proposto lo scorso settembre, come condizione per arrivare alla piena comunione e all’inquadramento canonico.

Una conferma ufficiale dell’avvenuta risposta dovrebbe avvenire nelle prossime ore.
Da quanto si apprende, il testo del preambolo inviato da Fellay propone alcune modifiche non sostanziali rispetto alla versione consegnata dalle autorità vaticane: come si ricorderà, la stessa Commissione Ecclesia Dei non aveva voluto rendere pubblico il documento (due pagine piuttosto dense), proprio perché c’era la possibilità di introdurre eventuali piccole modifiche che però non ne stravolgessero il senso.
In sostanza, il preambolo contiene la «professio fidei», la professione di fede richiesta da chi assume un ufficio ecclesiastico. E dunque stabilisce che va dato un «religioso ossequio della volontà e dell’intelletto» agli insegnamenti che il Papa e il collegio dei vescovi «propongono quando esercitano il loro magistero autentico», anche se non sono proclamati e definiti in modo dogmatico, come nel caso della maggior parte dei documenti del magistero. La Santa Sede ha più volte ripetuto ai suoi interlocutori della Fraternità San Pio X che sottoscrivere il preambolo dottrinale non avrebbe significato porre fine «alla legittima discussione, lo studio e la spiegazione teologica di singole espressioni o formulazioni presenti nei documenti del Concilio Vaticano II».
Ora il testo del preambolo con le modifiche proposte da Fellay, e da lui sottoscritto in quanto superiore della Fraternità San Pio X, sarà sottoposto a Benedetto XVI, che il giorno dopo l’ottantacinquesimo compleanno e alla vigilia del settimo anniversario dell’elezione, riceve una risposta positiva dai lefebvriani. Risposta da lui lungamente attesa e auspicata, che nelle prossime settimane metterà fine alla ferita apertasi nel 1988 con le ordinazioni episcopali illegittime celebrate dall’arcivescovo Marcel Lefebvre.
Non è escluso che la risposta di Fellay venga esaminata dai cardinali della Congregazione per la dottrina della fede, nella prossima riunione della «Feria quarta», che dovrebbe tenersi nella prima metà di maggio. Mentre qualche settimana in più sarà necessaria perché avvenga la sistemazione canonica: la proposta più probabile è quella di istituire una «prelatura personale», figura giuridica introdotta nel Codice di diritto canonico nel 1983 e finora utilizzata solo per l’Opus Dei. Il prelato dipende direttamente dalla Santa Sede. La Fraternità San Pio X continuerà a celebrare la messa secondo il messale antico, e a formare i suoi preti nei suoi seminari.

1 commento:

  1. Haec hora vestra et potestas tenebrarum !
    Il biscotto avvelenato è stato mangiato. Come dire...abbiamo solo scherzato per 24 anni. L' apostasia di Roma è improvvisamente scomparsa e ora tutti insieme divertiamoci in sinagoga, va.'!

    RispondiElimina