Qualche vescovo inizia a muoversi sul caso Rupnik.
Sotto, purtroppo, la notizia che i Legionari di Cristo, nella loro università, continuano a collaborare con Rupnik, idem il Prelato di Loreto S.E.R. Mons. Fabio Dal Cin (anche QUI) .
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Anche in Slovenia (QUI) c'è maretta.
QUI oggi il Corriere della sera.
QUI Micromega.
QUI gli altri post di MiL sul caso Rupnik.
Luigi
18-12-22, Silere non possum
Se in Italia il cerchio di protezione fatica a spezzarsi, in Francia il gesuita Marko Ivan Rupnik non ha santi intercessori. Mentre continuano ad emergere particolari sulla vicenda che riguarda l’artista sloveno, la Diocesi di Versailles ha emesso un comunicato con il quale precisa che la collaborazione con il gesuita è stata prontamente interrotta l’08 dicembre 2022. La decisione, scrive il vescovo Luc Crepy, è stata presa a seguito del comunicato che il Superiore Provinciale ha emesso in risposta all’articolo di Silere non possum.
“Nel prendere questa decisione, è alle persone che possono aver subito questi abusi che dobbiamo innanzitutto pensare ed è per loro che preghiamo”, così termina il comunicato.
La parrocchia di Montigny-Voisins, infatti, aveva affidato a Marko Ivan Rupnik il progetto per decorare la nuova Chiesa di Saint-Joseph-le Bienveillant.
Nel frattempo, la comunità dei credenti sta attendendo risposte in merito ai procedimenti che il gesuita ha subito. Il Preposito Generale della Compagnia di Gesù, dovrà anche spiegare come mai non vengono presi provvedimenti nei confronti di Rupnik per aver violato i provvedimenti inflitti. In queste ore a Silere non possum stanno giungendo, ancora, segnalazioni di interventi che il sacerdote ha tenuto nei mesi scorsi.
Fra questi figura un intervento che Rupnik ha tenuto in Polonia a maggio 2022. Perchè? Padre Sosa ha detto che Rupnik ha rispettato i provvedimenti. Così non sembra.
Nessuna risposta giunge dal Prelato di Loreto, S.E.R. Mons. Fabio Dal Cin, il quale non ha ancora fatto nulla perchè vengano annullati gli Esercizi Spirituali ai presbiteri in programma per febbraio. Anche su questo, Padre Sosa ha detto che Rupnik “non dovrebbe tenerli”.
Il 13 dicembre 2022, nonostante quanto emerso, l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ha permesso a Padre Marko Ivan Rupnik di partecipare ad una discussione di una tesi di cui, lo stesso gesuita, è stato moderatore. Non solo, la cosa è stata pubblicizzata su Facebook. Particolare attenzione, però, è stata riservata nella mail inviata ai docenti, lì, infatti, il nome di Rupnik non compare.
Che dire? Sembra che i provvedimenti vengano adottati solo dove Marko Ivan Rupnik non ha amici che lo proteggono.
L.M.
Silere non possum
COMUNICATO STAMPA DELLA DIOCESI DI VERSAILLES E DELLA PARROCCHIA DI MONTIGNY-VOISINS-LE-BRETONNEUX SULLA NUOVA CHIESA DI SAINT-JOSEPH-LE-BIENVEILLANT
Il 2 dicembre 2022, un comunicato stampa della Compagnia di Gesù ha confermato che padre Marko Rupnik era stato coinvolto per abusi su adulti negli anni ’90 e che era soggetto a sanzioni canoniche. Conosciuto per i suoi mosaici, doveva realizzare la decorazione interna ed esterna della nuova chiesa di Saint-Joseph-le Bienveillant, la cui costruzione è iniziata alcuni mesi fa nella parrocchia di Montigny-Voisins.
Dopo aver consultato le équipe parrocchiali e diocesane incaricate di questo progetto, avviato più di dieci anni fa, ci si è subito resi conto che questi fatti rendevano necessaria l’interruzione di ogni collaborazione con padre Marko Rupnik.
Questa decisione congiunta è stata presa l’8 dicembre. Abbiamo informato gli interessati.
Questa necessaria decisione, comunicata ai parrocchiani domenica 11 dicembre, non mette in discussione né la costruzione della chiesa di Saint-Joseph-le-Bienveillant, né la nostra motivazione a fare di questo cantiere una fonte di unità e di slancio missionario per la parrocchia di Montigny-Voisins-le-Bretonneux. È nel cuore di una realtà ferita – quella della nostra Chiesa che continua il suo cammino di verità e di conversione – che porteremo avanti questo bel progetto perché rimane un segno di speranza da offrire a tutti.
Nel prendere questa decisione, è alle persone che possono aver subito questi abusi che dobbiamo innanzitutto pensare ed è per loro che preghiamo.
Che il Salvatore che aspettiamo a Natale ci accompagni e ci mantenga fedeli in tutti i nostri sforzi al suo Vangelo.
+ Mons. Luc Crepy, vescovo di Versailles
Padre Pierre-Hervé Grosjean, parroco di Montigny-Voisins le Bretonneux
Con tutto il rispetto, mi sembra si stia esagerando. Non ha abusato di bambini, non ha rubato. Ha avuto un rapporto sessuale con una suora diversi anni orsono. Cosa sicuramente grave ma non così eclatante .
RispondiEliminaSpero che stia scherzando (e anche fosse sarebbe davvero una battuta di pessimo gusto). Forse lei non ha letto il nostro blog (e nemmeno i maggiori quotidiani italiani ed esteri...) per non sapere che non non si tratta "solo" di un rapporto sessuale. Fosse stato così, non sarebbe stato scomunicato, i Gesuiti non avrebbero ammesso le sue colpe, le edizioni San Paolo non avrebbero deciso di ritirare tutti i suoi libri dagli scaffarli, il vescovo di Versailles non avrebbe deciso di interrompere l'incarico affidatogli ecc. E noi non avremmo fatto l'inchiesta che abbiamo fatto. Se avesse avuto un rapporto con una suora... Ha ABUSATO di molte suore, costringendole (a pratiche sessuali anche indecenti) abusando della propria posizione di padre spirituale, chiedendo rapporti a tre con la blasfema scusa di "imitare" la Ss.ma Trinità; chiedeva baci in bocca "come quelli che il prete dà all'altare", e dicendo alle suore che quei rapporti erano voluti da Dio, che Dio li apprezzava perchè era il loro padre spirituale (p. Rupnik stesso) a chiederli e a dire che erano cosa buona. Abusava delle suore e le ricattava se esse protestavano, minacciandole di farle passare per pazze se avessero denunciato le violenze, dicendo che tanto lui era intoccabile. Ecco, caro anonimo: E' abbastanza eclatante? non si tratta di un rapporto con una suora diversi anni orsono...
EliminaLa invitiamo ad andare ad informarsi meglio, e po magari di commentare.
Non meno eclatante di tutte le centinaia di sacerdoti che hanno abusato di bambini, che hanno rubato, che hanno rapporti sessuali omosessuali abitualmente conducendo tranquillamente una doppia vita, per poi magari scagliarsi dal pulpito contro i terribili sodomiti. Certamente è un caso grave. Ma l'obiettivo di tutto sto polverone non è il caso in sé quanto la compagnia di Gesù e, in ultima analisi, il Papa.
EliminaMio caro anonimo delle 13.04, premesso: chi abusa di bambini deve essere condannato senza se e senza. Chiarito questo gli altri casi che lei cita (in forma per altro del tutto generica, e vaga, quasi per sentito dire) sono e restano peccati (che un sacerdote non dovrebbe commettere ma che in caso di caduta, dovrebbe risolvere in foro interno) ma non sono altro che frutto di debolezze umane. E nessun danno recano ad altri (ripetiamo: tranne nel caso di minorI).
EliminaAltra cosa è il caso di p. Rupnik: la manipolazione della coscienza delle donne (per altro suore o novizie) da parte di p. Rupnik, lo studio diabolico per inventarsi e raccontare "scuse teologiche" (facciamolo a tre come trina è la Trinità) per indurre a concedersi a lui anche quelle più ritrose, minacciarle in caso di loro proteste e vantarsi di essere intoccabile, confessare le suore che giacevano con lui (crimine gravissimo per il codice di diritto canonico!): ecco tutte queste circostanza secondo noi aggravano moltisismo il caso già grave di per sè e gravemente coperto dalle più alte gerarchie. Secondo noi quello di p. Rupnik è un caso molto peggio di un prete che ruba, o che conduce una doppia vita perchè non riesce a trattenere i propri vizi, ma poi magari si pente o comunque non minaccia nè rovina psicologicamente il prossimo. Se lei vede nella ferma condanna di molta opinione pubblica (e ora di alcuni ecclesiastici) un secondo fine, il problema è suo. Possiamo solo dire: chi semina vento, raccoglie tempesta...
Anonimo delle 13,04 ,dici bene:e in ultima analisi il Papa...Gli amici il Papa dovrebbe sceglierseli con più cura.Senza i media accondiscendenti come avrebbe potuto il Papa resistere alla bufera che tutte le volte le porcherie dei suoi amici scaricano sulla Chiesa senza mai chiedere conto a lui?Ti sei mai chiesto il perchè di questa strana benevolenza?
EliminaMi chiedevo: chissà dove è finito "l'altare dell'ipocrisia" su cui il S. Padre "sacrificò" senza tanti scrupoli Mons. Aupetit...
RispondiEliminaLì alcune accuse fumose furono più che sufficienti per deporre l'arcivescovo di Parigi, qui le testimonianze delle religiose di cui abusò e la sentenza della CDF non sono in pratica servite a niente contro «l'artista» padre Rupnik (tra l'altro, anche se il mio parere vale zero, i mosaici del gesuita mi sono sempre sembrati una schifezza).
È vero, non c'è altra giustizia se non quella divina.