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giovedì 22 dicembre 2022

Controstoria del movimento liturgico #59 - La rivista di liturgia "La Maison-Dieu" di A. Porfiri

 Oggi per la nostra rubrica di "Controstoria" del movimento liturgico, il M° Porfiri ci propone un commento alla rivista "La Maison-Dieu" 

Qui i post precedenti. 

Roberto


Riviste e Movimento Liturgico: La Maison-Dieu

Abbiamo parlato molto di persone che in un modo o nell’altro hanno avuto un ruolo importante nell’ambito del Movimento Liturgico. Però non bisogna dimenticare l’importanza di riviste e giornali che hanno fatto circolare certe idee innovatrici e hanno contribuito enormemente alla riforma liturgica del Vaticano II.
In Italia abbiamo avuto la rivista del Centro Azione Liturgica, fondato nel 1947 che con le sue attività editoriali e la sua rivista (che attualmente si chiama Liturgia) fu all’avanguardia della riforma.
Ma probabilmente la più nota rivista di pastorale liturgica è La Maison-Dieu, fondata in Francia dal Centro di Pastorale Liturgica e pubblicata dalle Editions du Cerf.
Non sorprende che in essa giocò un ruolo importante il Benedettino Belga Lambert Beauduin, abbiamo visto l’importanza enorme che egli ebbe per il Movimento Liturgico. Nel primo

numero della rivista Beauduin tra l’altro affermò: “Vogliamo dare pieno valore alla liturgia e portare non solo un'élite, ma i fedeli, tutti i fedeli, tutto il popolo di Dio, a questa autentica fonte di vita cristiana”. L’intenzione è senz’altro lodevole ma il modo in cui verrà messa in pratica è quantomeno discutibile. Infatti una idea di quali idee verranno promosse da La Maison-Dieu ci viene fornita da un articolo del teologo Aimon-Marie Rouget che nel 1961 titolava un suo articolo “Per una Chiesa impegnata e creativa”.  E creativa lo è certo stata, di questo non ci sono dubbi. Ricordiamo che alla rivista, oltre a Beauduin, collaborarono nomi di primo piano della Chiesa del tempo come Martimort, Congar, Gelineau, Botte ed altri.
Ricordo di aver discusso tempo fa con un prelato che mi raccontava la sua formazione dicendomi che per conoscere tutte le novità in ambito di pastorale liturgica bisognava abbonarsi a La Maison-Dieu che forniva tutti i materiali utili per l’auspicato aggiornamento della liturgia. Insomma, una rivista che fortemente rappresenta le nuove direzioni che la liturgia avrebbe preso prima, durante e dopo il Vaticano II.