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martedì 18 febbraio 2020

Benedizioni e preghiere di liberazione per i giovani attaccati dal diavolo e schiavi della droga e dell’alcol

E’ un bollettino di guerra quotidiano! Anche negli scorsi giorni la stampa nazionale si è dovuta occupare della morte di un adolescente: una tragedia che ha distrutto una famiglia e un'intera comunità: “ non c'è solo quel rave-party, con tanti ragazzi che sembrano inneggiare al diavolo. O chat di gruppo in cui si parla di croci e crocifissi. Nel mistero della
morte di … c'è anche una testimonianza a indicare la pista satanista. È quella di una studentessa che riceve una confidenza da un compagno di banco: lui disegna simboli religiosi al rovescio…”
Eppure se ne parli al vescovo, al parroco o al frate "sessantottini" ( il recente segmento storico in cui si è scatenato maggiormente il demonio per attuare la sua iconoclasta battaglia contro la tradizione millenaria della Chiesa) ti dicono: “ Sei esagerato! Sono solo delle «bravate » da ragazzi!” continuando ad impedire ai Sacerdoti e ai frati di impartire delle salutari benedizioni o , tanto meno, di fare delle preghiere di liberazione. 
Quanti sono i sacerdoti e i frati che sono stati spediti "in montagna" perchè in città facevano benedizioni e preghiere di liberazione?
Perchè tante mamme e tante nonne portano i loro figli e nipoti dal Sacerdote per una benedizione?
Pochi giorni fa pubblicammo un post sull'importanza dei Sacramentali per ravvivare la fede e la devozione anche nei giovani ( QUI ) in molti, anche sui social, ci hanno suggerito di approfondire l'argomento che è di prezioso aiuto soprattutto per i giovani.
Ci domandiamo: cosa possono fare realmente per i giovani le parrocchie, le diocesi e i nostri Coetus fidelium?
Sappiamo che nel "profondo nord" un Coetus fidelium  ha in progetto di traslare anche in periferia la bella esperienza verticalmente contemplativa della messa in latino.
Certamente tutti noi preferiamo la bellezza delle chiese antiche  dove le nuvole d'incenso sono prefigurazione "della gloria del Signore" ma esiste anche la "periferia" con il suo prezioso bagaglio umano e certamente più bisognosa delle attenzioni che solo la buona e bella Liturgia può donare!
Non lasciamo che i giovani diventino prede di organizzazioni il cui scopo è l'eliminazione totale della religiosità e della morale cristiane. ( QUI )
Non esistono le grandi metropoli o i piccoli paesi: la droga e l’alcol arrivano dappertutto e anche nei piccoli paesi si piange la morte di giovanissimi deceduti a causa dell'alcol o degli stupefacenti. 
Come fedeli legati all'antica forma liturgica sosteniamo e promoviamo le preghiere  di quei bravi sacerdoti che, pensando"alle cose di lassù"cercano di strappare i giovani dagli artigli del demonio   "per liberarli dalla morte e nutrirli in tempo di fame".
Lo spirito autenticamente missionario affidato dalla Provvidenza ai Coetus fidelium  che si identificano spiritualmente con l'impostazione orante della chiesa di "sempre", dovrà continuare a mettere al primo posto i giovani e le loro difficili problematiche: per "il bene nostro e di tutta la Sua Santa Chiesa".
AC



Immagine:Duccio di Buoninsegna: Predella della Maestà (verso) Tentazione sul monte,1308-1311,Frik Collection, New York